Panem et circenses [pane e giochi] diceva Giovenale, tasse ed escort diciamo noi.
Mai tante tasse e tante escort
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Panem et circenses [pane e giochi] diceva Giovenale, tasse ed escort diciamo noi.
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…e cocaina.
e miseria …
l’iva che passa dal 20 al 25% ;benzina elettrodomestici abbigliamento in aumento vertiginoso e rincari sugli alimenti sulle medicine…e non solo. Ogni famiglia sarà defraudata di 120- 500 euro in più ogni mese mese…Altro che stangata! Ci aspettano tempi duri: sulle nostre spalle il giogo di una povertà umiliante tanto quanto il modo col quale ci è stata imposta…
Mi chiedo come faranno tutti quegli operai infilati nel pozzo nero del licenziamento! Un paese come l’Italia alla bancarotta da un pugno di arroganti sporcaccioni incapaci! ha ragione Beppe Grillo a chiamarli “cozze” , questi politici corrotti attaccati alla poltrona per timore di perdere i loro privilegi. Ancora insistono, arroccati sulle loro posizioni mentre lo stivale affonda miseramente…
Leggere l’articolo di apertura sul Corsera di oggi, a proposito di escort alla corte di re Silvio, fa venire la nausea.
Cosa abbiamo fatto di male noi italiani per meritarci un presidente del Consiglio così laido e sfrontato?
Perché ancora tanti italiani sono dalla sua parte?
Per me resta un mistero insondabile.
Nell’antica Roma era consuetudine che i potenti offrissero spettacoli sportivi o spettacoli di combattimenti fra gladiatori per poter ottenere voti e consenso. C’erano addirittura leggi -inapplicate- per mettere un tetto a questo tipo di “spese elettorali”.
Oggi questo non avviene. Oggi sarebbe impensabile che il presidente di una squadra di calcio di serie A divenisse -tanto per dire- Presidente del Consiglio. Meno male.
Marilisa
“Perché ancora tanti italiani sono dalla sua parte?”
Semplificando al massimo la direi con il vecchio adagio : ognuno ha ciò che si merita.
Ma questo gaglioffo, non è uno caduto dal pero.
In 20 anni di TV spazzatura ha preparato il terreno.
Di cosa si alimenta la TV spazzatura? Di pubblicità.
Da una parte annulli il senso critico segando la cultura con i quizetti a premio, le veline, i tronisti.
Dall’altra orienti e condizioni i consumi e quindi lo stile di vita di gente rimbambita che compra, compra compra, si indebita sempre più per l’apparire.
Pronta e prona per quello che è diventato il mondo virtuale.
Trasformandosi via via da cittadini a sudditi, imbelli, rincoglioniti e, ahimè , accondiscendenti.
Così arriva il salvatore della patria, quello che si è fatto da solo e che avendo avuto successo come imprenditore farà svoltare anche il paese, soprattutto farà fare i soldi a tutti.
Come è andata? Un contratto in TV con il Vespa di turno, due barzellette, un duetto canoro con Apicella che da parcheggiatore abusivo a Napoli, di giorno, lo ritrovavi a strimpellare la sera nel roof dell’hotel Vesuvio gli lasciavi 5 euro di mancia come feci nel 2001 e il resto che ne è seguito.
Ha fatto i soldi Apicella? Si. Quindi li fanno i Tarantini e i Lavitola, lenoni e fantagiornalisti passati per imprenditori, e editori.
E il resto che conosciamo.
Ma lui non molla, è un galantuomo e non ha nulla da rimproverarsi.
Tristissime pagine di un libro che non conosce la parola fine.
Siete tutti degli insolenti. Se si devono contestualizzare le bestemmie, figuriamoci le prostitute.
Nino. Una sintesi ineccepibile.
Nino
Io resto senza parole.Questo individuo sta lì, incollato alla sua poltrona da circa vent’anni, spalleggiato da altri che tanto stupidi non sembrano.
Non considerando i cittadini che gli danno il voto per le ragioni da te esposte, perché i signori Ferrara, Letta( la sua ombra), Formigoni( che adesso si sta allontanando) e tanti altri sono dalla sua parte? Se non ci fossero loro a sostenerlo e dargli consigli, dubito che lui sarebbe ancora lì.
Lo sai, vero, che nel suo partito sono in tanti a non poterne più e, a quanto pare, stanno manovrando sottobanco per indurlo a lasciare prima della fine del mandato? Non “osano” dirglielo apertamente, tranne qualche eccezione. È diventato un problema, il signor B., anche per loro. Lui è intenzionato, pur essendo rincoglionito, a restare dov’è fino a che non gli danno un calcio in…..Si può essere più strafottenti di così? Ieri ha fatto pubblicare la nota lettera ( che secondo me ha avuto la supervisione di Letta) al giornale di Ferrara ben sapendo che oggi sarebbero saltate fuori , alla conoscenza di tutti,le famose intercettazioni inequivocabili. Ha voluto prevenire, mostrandosi una povera vittima ( meschino!) del ripugnante ( secondo lui) sistema mediatico che si avvale dell’uso delle intercettazioni telefoniche. Ma lui dice che non “mollerà” perché non ha fatto nulla di cui vergognarsi.
Dovremmo vergognarci noi di avere lui come capo di Governo, seppure “a tempo perso”. Resterà–dice–fino a quando non sarà riuscito a riformare il sistema giudiziario. Sotto tiro sono i soliti magistrati, naturalmente comunisti, che da quando lui è al potere, si stanno “divertendo”(parola mia) a prenderlo di mira, quasi non avessero altro da fare. E i signori sopra citati sostengono la stessa tesi. Ma si sono bevuti il cervello?
@ Clodine
“e miseria …
l’iva che passa dal 20 al 25% ;benzina elettrodomestici abbigliamento in aumento vertiginoso e rincari sugli alimenti sulle medicine…e non solo.”
Almeno lei non deve fare come quel tizio un Somalia che si è seduto ed è morto così, seduto e affamato.E rimasto seduto ! Evidentemente non aveva quel miliardo e quasi 400 milioni che la chiesa americana ha pagato per fare sesso. ( Se vuole le posto il dettaglio dei patteggiamenti)
Ha mai letto questo ? :” E quando aprì il terzo sigillo, udii la terza creatura vivente dire: “Vieni!” E vidi, ed ecco, un cavallo nero; e colui che vi sedeva sopra aveva in mano una bilancia. E udii una voce come in mezzo alle quattro creature viventi dire: “Una chenice di grano per un denaro, e tre chenici di orzo per un denaro; e non danneggiare l’olio e il vino”.” ( Apocalisse 6.5-6)
Sa cosa significa ? Se lo sa perché si meraviglia ? Doveva accadere o prima o poi, ecco, siamo al poi.
“Perché ancora tanti italiani sono dalla sua parte?
Perchè il papa lo sostiene.
“Non “osano” dirglielo apertamente, tranne qualche eccezione.”
Allora sono ipocriti senza coraggio. Sempre sostenuti dal papa.
“Ma si sono bevuti il cervello?” No, perché non si fanno 100.000 intercettazioni con un debito per i cittadini di un miliardo per rendere pubblici i vizi del premier che reati non sono.
E’ l’ipocrisia dell’italietta ipocrita che sa guardare la pagliuzza ma mai la sua trave.
Condivido l’idea che il paese è fatto da persone profumate !
p.s. profumate ma senza cervello. IO sono il primo !
Marilisa
“Ma si sono bevuti il cervello?”
—
Macchè si sono arricchiti alla grande fino al quinta generazione.
Ti pare poco?
Cara Marilisa per il resto la differenza è tra l’essere uomini e essere
UN UOMO.
Questi non sono nemmeno uomini, ma pecoroni e viscide serpi, con l’aggravante di essere stati anche nominati gentiluomini di Sua Santità.
Come racconta “Il fatto quotidiano”, Berlusconi, nel contesto di un’orgia, ha usato in mkodo chiaramente blasfemo un crocefisso per “benedire” Nicole Minetti vestita da suora e poi nuda. Chiedo a tutti, cattolici e non, di reagire con sdegno a questa volgare offesa alla dignità della persona ed ai sentimenti morali e religiosi. E spero che stavolta nessun cortigiano dica che bisogna “contestualizzare”, come avvenne quando il cavaliere bestemmiò offendendo in modo volgare Rosy Bindi. http://www.gadlerner.it/2011/09/16/formigoni-chieda-le-dimissioni-della-minetti.html
Condivido l’appello del prof. Savigni e mi auguro che quel NON POSSUMUS rievocato dal quotidiano della C.E.I. allorquando si parlava di coppie di fatto, sia ripreso in questi giorni: Non possumus permetterci un Premier così
La mia paura però, riguarda il fatto che il signor B. riesca a superare politicamente anche questa….in Parlamento ha ancora la maggioranza, purtroppo.
Marilisa
“Perché ancora tanti italiani sono dalla sua parte?”
Ecco una delle motivazioni
Berlusconi, Tg1, Tg2 e Tg5 ignorano le intercettazioni.
L’informazione televisiva sembra essersi dimenticata dello scandalo che ancora una volta ha travolto il presidente del Consiglio. Non una parola degli atti sull’inchiesta di Bari svelati ieri, sui viaggi in aereo di Stato delle ragazze che frequentavano palazzo Grazioli, delle affermazioni del premier (“me ne sono fatte otto su undici”, “faccio il premier a tempo perso”). Non nelle edizioni delle 20 (troppo presto), ma nemmeno quelle della notte dicono una parola. In compenso Tg1, Tg2 e Tg5 riescono a produrre un servizio sulla replica del premier (“niente di cui vergognarmi”). Le agenzie battono la notizia della lettera al Foglio alle 19.47. Ma i telegiornali fanno in tempo a montare il servizio. Con il cortocircuito di ospitare la replica del premier ad accuse che non andranno mai in onda.
“Faccio il premier a tempo perso” è troppo per chiunque…
Ha la maggioranza in parlamento, ma cosa impedisce che la perda? come il 14 dicembre, la concessione di qualche (?!?) agevolazione abitativo/copulatoria?
Purtroppo e ripeto purtroppo, il signor B. sarà difeso ancora dai suoi Parlamentari.
Diranno che è stata una frase frutto di un momento di stanchezza debolezza……..
Hanno votato la mozione che considerava in sostanza, Ruby come la nipote di Mubarak, figuriamoci se, purtroppo e ahìmè/ahìnoi, non lo difenderanno anche in questa occasione.
Povera Patria, cantava Francesco De Gregori….
Fabricianus, le intercettazioni sono di dominio pubblico nonostante vengano ignorate da alcuni Tg di parte.Tutto il mondo ne è a conoscenza e tutto il mondo ride di noi già da tanto tempo. Ormai è stato detto di tutto e di più su quest’uomo che sembra essere inamovibile e che ritiene che le ricchezze siano il lasciapassare per qualunque cosa egli voglia sia fatta in virtù del suo potere. Ecco appunto, si sente onnipotente.
I suoi vizi sono colpe, perché chi ha incarichi di responsabilità in rappresentanza di un intero popolo, ha il dovere di essere limpido nei comportamenti. Qui non si tratta di uno scivolone isolato; si tratta di comportamenti continuativi che, in effetti, sono riconducibili ad una patologia vera e propria (come disse la moglie). E chi è malato non deve governare.
Siamo proprio caduti in basso se si dà il sostegno ad un uomo come lui.
Non riesco più a dir niente, Luigi.
Forse “i nostri capi ecclesiali” seguono la filosofia di Luigi; cioe’ sembra che non “amino aggravare – straparlando – le colpe del prossimo.” Senza dubbio un bell’atteggiamento da ignavi (poco) cristiani. Un’afasia da lesione cardiaca e cerebrale…(cf. profeta Ezechiele, Geremia e Amos). Il Tarquinio di Avvenire e’ un perfetto esempio della moderazione tutta gerarchica e carrierista dei nostri. Non oso pensare al can-can mediatico-ecclesiale se la parte politica coinvolta fosse stata quell’altra.
L’analisi di Nino e’ giusta: e’ stato tutto ben preparato, con astuzia…sarebbe sufficiente rivedersi il primo video dove il Berlusque’ si e’autolanciato con “l’Italia e’ il paese che amo…” (che con il passar del tempo e’ diventato poi paese di merda.) Se li e’ comprati -letteralmente- tutti: avvocati fatti onorevoli, compagni/e da baccanali fatti/e ministri e direttori, e gli infidi maneggioni di destra/sinistra/centro fatti scilipoti. E il nostro Luigi si/ci trastulla con qualche battutina da “tiramisu”. Beato lui!
Fabricianus, tu sei ancora giovane. Tieni duro, mi raccomando!
Fosse per me…scenderei in piazza col forcone domani stesso!!
http://www.youtube.com/watch?v=hCCy6fYrl4g&feature=related
“…Yes, ‘n’ how many times can a man turn his head,
and pretend that he just doesn’t see? …
Yes, ‘n’ how many ears must one man have
before he can hear people cry? …
The answer, my friend, is blowin’ in the wind…”
Leggete Stella sul Corsera di oggi.
Mi prende la stessa afasia di Marco.
E un gran senso di vomito…
Ovviamente condivido quanto finora detto da voi.
Solo un dubbio mi attanaglia.
Quanti nuovi B. stanno preparandosi, irriconosciuti o irriconoscibili, ad ereditarne la successione?
E come staremo quando verranno fuori? Che posizione prenderemo? Ci accontenteremo che abbiano combattuto B.?
E quando non avremo più un B. identificabile da esecrare, ma il nostro esecrare sarà parte di un nuovo B. non identificabile?
[…]
Pure il Satana dice cose vere, ma solo se pensa di poterle volgere in più raffinate menzogne.
Non sono un elettore di B., ma resto sempre perplesso di fronte alla spiegazione del suo successo politico con il solo argomento della trasformazione antropologica operata nel tempo dalle sue tv.
La tv commerciale c’è in tutto l’Occidente, amici miei, e non mi pare che in quei Paesi ci siano altrettanti Berlusconi al governo.
La sua discesa in campo, come si dice, e le sue successive vittorie hanno altre cause, più profonde (e dolorose anche per chi lo critica).
Piuttosto, se è vero che una parte di elettorato è sicuramente tifosa incondizionatamente di Silvio, e che c’è poi una fetta d’Italia orgogliosamente e irriducibilmente all’opposizione, mi farei qualche domanda su quell’ampia zona grigia di elettori che di certo non sono berlusconiani, ma che comunque continuano a turarsi il naso e a viverlo come il male minore.
Pensateci: gente normale, perbene, non ipnotizzata da Emilio Fede, che ha sopportato il conflitto d’interessi, lo stile e il costume della corte di Arcore, le insufficienze dell’azione di governo di oggi e di ieri e infine il circo di nani e puttane che stiamo vedendo. E tutto perchè della sinistra, questo popolo, non si fida. Vi rendete conto? Ma che altro deve succedere, e come ma – già, Nino, come mai – continua a essere minore il male dell’arconte di Arcore rispetto a un governo di PD e soci?
E allora dovremmo accontentarci dell’immobilismo?
Il pericolo che ci siano altri B. ci sarà sempre, il Male sta sempre dietro l’angolo. Ma il pessimismo e i dubbi non risolvono i problemi. Si deve sperare facendo ognuno la propria parte nel perseguire il Bene, non prendendo per oro colato quello che ci viene detto e diffidando di chi parla troppo e agisce poco.
Er segreto der successo de Sivviuccio nostro?
Mafia, Vaticano, soldi, ricatti e patonze…
Ah France’… e svegliate!!!
Ciao Francesco73.
Non penso che sara’ la sinistra a ‘salvare” (?) l’Italia, un paese che non e’ mai stato di sinistra. E dopo certe figure di m… ha ancora meno fiducia di prima nella sinistra. Ma mi stomaca che tu parli ancora di destra e di paura della sinistra…quando qui ormai il panorama e’ benaltro!!!
Le ragioni del trionfo del B(u)erlusque’ sono molteplici, e solo in minimissima parte dovute all’intuito politico: se si e’ onesti cio’ e’ evidente. Ha avuto (lui e il suo governo supercattolico dal 2001) tutto il tempo, tutte le maggioranze per fare quello che voleva.e…cavolo se l’ha fatto! Persino dal 2001 al 2006 quando tutto il mondo correva (economia) siamo riusciti ad essere i peggiori, ad aumentare il debito pubblico in circostanze favorevolissime per controllarlo; hanno piazzato condoni, etc etc.etc… I tronisti, i leccac…, gli evasori, le prostitute, i farabutti, i ladri sono sempre esistiti ma non erano mai stati presentati come modelli di vita, esempi di realizzazione, immagine di felicita’ e di successo, da copertina e da primetime TV! E raramente erano finiti eletti, onorevoli, ministri di giustizia, etc…cioe’, non erano centinaia come adesso…
Ancora io vedo una grandissima coda di paglia nel tuo ragionamento perche’ uno schifo di queste proporzioni (e non parlo solo delle orge minettiane) non s’era mai visto: una estesissima cloaca piena di affarismo, corruzione, magna-magna e via dicendo. Purtroppo, la nostra Santa Chiesa Cattolica Italiana -che scrive della vita buona del vangelo- c’e’ andata a nozze con questi per un bel po’ … e adesso fa molta fatica a divincolarsene. Dice ormai troppo poco e troppo tardi .
Non fidatevi della sinistra, Francesco, per carita’ non fidatevi.
Fidati piuttosto della dignita’, se ce ne avete ancora; della rettitudine e dell’onesta’ se sono parole che ancora si possono dire in pubblico in questa Italia; della centralita’ del bene comune e non della centralita’ dei vizi del ventre, immagine perfetta di questo uomo, di questo governo e di quei tanti che lo sostengono ad occhi chiusi.
Ma che paura fanno i comunisti!!!! Legislano in favore delle coppie di fatto (aiuto satana….); mettono le tasse e ce le fanno pagare, anche nella Padania (da cui provengo) godereccia ed egoista , ricca e ignorante. Per cui meglio Lui, il Berlusque’, che ci para il c….e il portafogli.
Su, dubita ancora, dubita…. Capitela cavolo, che non c’entra un fico secco la destra e la sinistra: svegliatevi!!!!
Ci stiamo dimenticando che il “Berlu” possiede quasi per intiero il dominio sui canali d’informazione!? E l’ ‘informazione da che mondo è mondo è necessaria per dare un giudizio obiettivo, per creare una mentalità critica. Quando il pensiero viene manovrato, strumentalizzato attraverso un controllo spietato su larga scala, i processi mentali delle masse inevitabilmente subiscono gli inganni che l’astuzia prevaricatrice aspira ad instillare. Tutte quelle Telenovelas che fanno “bere” al popolo delle favelas, ad esempio, a cosa servirebbero se non a tenere a bada la “mandria” il popolo affamato: lo saziano di stronzate, edulcorando una realtà altrimenti insopportabile e allo stesso tempo la politica continua indisturbata a fare il suo sporco gioco di corruzzione e depravazione.
Idem è successo nel nostro paese con l’avvento del berlusconismo: polverina gettata negli occhi di un popolo che ora, alla luce degli scandali e di una polica oscena sembra si stia destando dal sonno..
Diceva Hitler nel suo “Main Kampf”:
” le masse non sanno cosa farsene della libertà e, dovendone portare il peso, si sentono come abbandonate. Esse non si avvedono di essere terrorizzate spiritualmente….dunque, facilmente si sottomettono. Capiscono a fatica, e lentamente, mentre dimenticano con facilità. Pertanto, la propaganda efficace deve limitarsi a parole d’ordine martellante ininterrottamente finchè entrino in quelle teste vuote e vi si fissino saldamente, finché tutti, ma proprio TUTTI , anche il meno ricettivo abbia capito e IMPARATO! Le masse sono più abbagliate dalle grandi bugie che dalle piccole…”
Main Kempf
Non ci fa una piega
Provo a dare qualche risposta a Francesco73.
Fino ad oggi i sostenitori di Silvio–“gente normale e perbene”.–sono stati i creduloni nelle promesse del premier, i poco informati sulla politica, gli affascinati dal suo stile di showman (dicono:una ventata d’aria nuova; basti pensare a quelle donne sciocche, anche vecchiette, che,nelle interviste, lo omaggiano in modo disgustoso) e, soprattutto, i grandi ricchi che in lui hanno sempre visto il difensore assoluto dei loro beni. Questi ultimi non daranno mai il loro voto al PD e ai partiti similari perché hanno la paura folle di perdere anche solo una parte delle loro ricchezze. Una parte di popolo, soprattutto fra gli anziani, non si fida della sinistra perché vive del passato, quando si soleva dire che i comunisti vecchio stampo–che adesso manco in Russia ci sono più– erano dei “cattivoni” mangia preti e mangia bambini perché volevano l’uguagliaza sociale. E oggi credono al premier che ogni tanto li arringa– questi che hanno abdicato a ragionare con la loro testa– riesumando i fantomatici comunisti come suoi nemici accaniti. Cosa che, già di per sé, fa morire dal ridere.
Ma dove sta la politica vera? Dove sta la consapevolezza della realtà delle cose? Chi si chiede perché il più grande amico di Silvio è Vladimir Putin, che lo ha pure difeso?
La realtà è che oggi si vede tutto alla luce del dio “danaro”, nelle proprie tasche beninteso; della serie : io sto bene e degli altri me ne impipo. Io stringo nelle mani i miei beni e agli altri vadano gli spiccioli. E sostengo chi la pensa come me e rafforza il mio egoismo. Quale sinistra del cavolo!
Concordo con Mabu in toto…
Ammirate la rete ammiraglia della RAI TV, che spettacolo quel l TG1 di
M I N Z O L I N I….che interessanti notizie: ” la gallina padovana ha covato ben 13 uova nel giro di una notte!” Caspita..
e mentre lo stivale affonda come il TITANIC e il popolo italiano privo di salvaggente arranca tra i flutti ..altra notizia:
” Belen ha bisticciato con Fabrizio Corona e gli ha rifilato un ceffone..” !!..
Che spettacolo !!
http://youtu.be/ubKNXXwRnOY
Concordo anche con Mary e approfitto per chiedere venia ” corruzione e salvagente”….rileggendo mi sono accorta…e sono saltata dalla sedia! Gulp!
Grandissimo Gaber! Brava Clodine.
Francesco73 scrive,
18 settembre 2011 @ 10:32
1-Non sono un elettore di B., ma resto sempre perplesso di fronte alla spiegazione del suo successo politico con il solo argomento della trasformazione antropologica operata nel tempo dalle sue tv.
2-La tv commerciale c’è in tutto l’Occidente, amici miei, e non mi pare che in quei Paesi ci siano altrettanti Berlusconi al governo.
—————————————
1 e 2 La Tv e le radio commerciali esistono in tutto l’occidente.
Ma tutte insieme, quelle europee, producono giornalmente 1/3 degli spot pubblicitari dei canali televisivi ufficiali del caimano. Non entrano nel conteggio gli spot commerciali passati sul resto delle TV locali che vivono solo grazie alla pubblicità, tossica, che gli passa Publitalia.
Stessa cosa dicasi per le radio cosiddette libere da RDS a Radio Capital etc.
Poi c’è l’editoria tradizionale : giornali, libri, riviste patinate dal gossip al pseudo impegnato come quel cesso di Panorama.
Infine nessun capo di governo o presidente degli stati occidentali può detenere la proprietà di mezzi di comunicazione , banche, industrie etc.
Questo Paese che metti insieme agli altri occidentali da una quindicina di anni è in effetti un paese da “Stato libero di Bananas” .
—————–
3- “La sua discesa in campo, come si dice, e le sue successive vittorie hanno altre cause, più profonde (e dolorose anche per chi lo critica).”
Ma di che parli? Parli “di altre cause, più profonde e dolorose anche per chi lo critica).”
Eccole le cause più profonde:
Prima della sua “discesa in campo”, a parte gli altri aspetti legati a processi in corso, il nostro doveva rifondere il prestito di qualche decina di miliardi ad una banca ex italiana, all’epoca ancora partecipata dal Tesoro .
Bene, diventa capo del governo, e in un battibaleno saltano il presidente e l’amministratore di quella banca, il debito svanisce d’incanto e al termine dell’incarico quell’ex presidente, voluto e fatto nominare dal caimano entra in parlamento con Forza Italia ed è tutt’ora in parlamento e sempre con cariche importanti anche dopo aver patteggiato per “ corruzione e bancarotta fraudolenta”.
4-Vi rendete conto? Ma che altro deve succedere, e come ma – già, Nino, come mai – continua a essere minore il male dell’arconte di Arcore rispetto a un governo di PD e soci?
Già, Francesco, chissà come i cittadini di quei paesi che hanno subito regimi più o meno totalitari e che continuano a subirli pensano che, un Pinochet, uno Stalin, un Hitler, o il presidente salvadoregno che ha mandato a morte Romero, etc siano stati un male minore?
Chissà!
Ma per gente come te che s’abboffano di destre più omeno qualunquistiche mascherate da UDC e soci e di Opus Dei.
Ecco cosa dice,dall’alto della sua ridondante prosopopea, G.Ferrara, il difensore e amico di Silvio: “a tempo perso faccio il direttore di giornale, stronzetti.” Inutile commentare.
L’attuale classe dirigente è lo specchio del Paese. La maggioranza degli italiani non è dissimile da essa, e se ne avesse la possibilità non si comporterebbe in modo diverso da coloro che attualmente sono al governo. E’ questo il dramma, perché per il miglioramento del Paese non sarà sufficiente l’accantonamento di un uomo. E’ un fatto culturale ed educativo. Non facilmente e brevemente risolvibile.
P.S. Ho letto sul Corriere di ieri che vi sarebbe un ddl per parificare l’età per essere eletti alla Camera a quella necessaria per votare, al solo fine di permettere al figlio di Bossi di essere eletto deputato nel 2013. Non ci sono parole.
ERRATA: il prestito di qualche decina di miliardi
CORRIGE: qualche miglia di miliardi (circa 5 mila )
🙂
Ho fatto una domanda di questo tenore: come mai, secondo Voi, di fronte allo schifo (schifo) prodotto dalla politica di B. c’è una parte consistente dell’Italia, non tutta succube delle sue tv, che continua a non fidarsi della sinistra?
Non era un quesito retorico, solo un chiedere il Vostro parere,premettendo (ma non ce n’era bisogno) che non sono un elettore di B.
Per tutta risposta mi sono preso del:
“mi stomaca che tu parli ancora di destra e di paura della sinistra”
“vedo una grandissima coda di paglia nel tuo ragionamento”
“fidati piuttosto della dignità, se ce ne avete ancora”
“Ma per gente come te che s’abboffano di destre più omeno qualunquistiche mascherate da UDC e soci e di Opus Dei”
Frequento il blog di Luigi anche per questa bellissima libertà che vi regna, uno pone una domanda in una discussione, magari non del tutto gradita, e riceve una gragnuola di insulti.
Io non mi offendo, sia chiaro, solo mi spiego a maggior ragione perchè nonostante tutto lo schifo che si vede in Italia la gente continua a scegliere, appunto e purtroppo, il Signor B.
“
Su una cosa dissento:
la gente ha scelto ancora una volta, purtroppo, il signor B. solo alle ultime elezioni politiche.
Dopo di che non è stata più la gente a sceglierlo: quando ha avuto modo di dare un segnale di non gradimento al governo lo ha fatto, chiaro e forte.
Ma è il parlamento (per motivi non molto limpidi, temo) che continua ad appoggiarlo.
Sono i suoi, che a volte mi vien da paragonare ai mercenari che spalleggiano Gheddafi: ma dove la trovano un’altra gallina dalle uova d’oro come B.?
Detto questo, secondo me la gente non si sposta decisamente a sinistra non per paura delle sinistre, ma per una serie troppo lunga di figure peregrine che queste hanno inanellato, per aver impostato tutta la politica sull’antiberlusconismo anzichè sul pro-Italia, per non aver saputo esprimere unità e affidabilità attraverso la loro classe dirigente.
Il tutto detto senza nessuna pretesa di analisi veritiera: esprimo solo il sentire diffuso tra coloro che conosco e con cui mi capita di parlare (e litigare) di politica. Sento spesso dire: “ok, B. fa schifo. Mi dici cosa offre il panorama politico al suo posto?”
Forse il successo più grande del potere mediatico che detiene è stato proprio quello di far sparire tutti gli altri….
Francesco 73
Prova a dare un’occhiata alla composizione demografica della popolazione e quindi dell’elettorato italiano.
Alla rappresentazione numerica delle categorie: donne, uomini, giovani, adulti, anziani, vecchi.
Quali le categorie maggioritarie e quali gli interessi e le potenziali attese che esprimono in termini politici.
Aggiungi un pizzico di crescente degrado socio-culturale.
Un pizzico di naturale tendenza al populismo e al qualunquismo.
La tendenza all’inchino e all’adulazione nelle varie sfumature fino allo strisciare leccando il notabile di turno.
Mettici un po di: Eccellenza, Onorevole, Eminenza, Monsignore, Presidente.
Come vedi non ho parlato né di destra né di sinistra.
Ora ti faccio io un paio di domande:
1-Chi , politicamente-partiticamente, si colloca in questo bacino di utenza elettorale?
2-A vremmo avuto oggi questo scenario politico, partiti e politici riciclati con continui cambi di casacca se si fosse realizzata l’alleanza progettata tra la DC di Aldo Moro e il PCI di Berlinguer?
A chi conveniva che questo non accadesse?
Alexandros:
“L’attuale classe dirigente è lo specchio del Paese. La maggioranza degli italiani non è dissimile da essa, e se ne avesse la possibilità non si comporterebbe in modo diverso da coloro che attualmente sono al governo.”
La maggioranza di destra o di sinistra? 🙂 😉 … Scherzo naturalmente.
E’ vero cio’ che dici ed e’ anche vero che il Berlusca e’ stato l’immagine, il teorico (?) e anche il promotore piu’ qualificato di questo sistema culturale. Con tutto i mezzi che ha (che non sono pochi). Condividi?
Francesco: 🙂 🙂
Si’, io non faccio parte del partito dell’amore, e neanche dei suoi modi. Ho anche io il testosterone che mi funziona, anche se con finalita’ diverse dal fondatore e protettore del partito dell’amore. Mi fa piacere che non ti offendi e che non giochi la parte della vittima.
Il mio punto, carissimo, e’ che in questa situazione non ha proprio senso parlare di destra e sinistra (come tu continui a insinuare con la tua domanda), ma proprio di un sistema -perfettamente elaborato ed incarnato nel nostro B.- da stoppare e far finire. E poi,se vuoi, mettici al suo posto Casini, Fini, Ruini, Buttiglione, Alemanno, Formigoni, Fisichella, Negri, ..qualsiasi che ti soddisfi, ma basta per piacere con quel sistema. Cioe’, e’ colpa della sinistra se questo e’ un farabutto di prima categoria, e fa di tutto per restarlo? Se compra meta’ parlamento? Ti ripeto: nessuno ti chiede di fidarti della sinistra; non chiedo all’Italia di fidarsi della sinistra…ma smettetela di fidarvi di Berlusconi, come avete chiaramente dimostrato fino ad ora, porco cavolo!
E prova a chiederti -e a spiegare a te stesso- perche’ nonostante tutto lo schifo che si vede in Italia -paese con migliaia e migliaia di parrocchie organizzate con catechesi e formazioni, decine di migliaia di preti e religiosi, di centinaia di vescovi, con il Vaticano a soffiare sui progetti culturali della CEI- chiedi a te stesso caro Francesco73, perche’ la gente continua a scegliere il Signor B. Chieditelo.
E io mi fermo qui. Buon pomeriggio a tutti.
Mabuhay
grazie per l’integrazione conclusiva.
Avevo evitato questa parte, assai significativa, perchè notoriamente avverso alla gerarchia, a questa in particolare.
Bye
Il fatto è, Nico, che l’ultima volta che c’è stato un governo di sinistra, con Prodi, la gente gli ha voltato le spalle per la questione delle tasse. Ricordi la famosa frase, provocatoria e non capita, di Padoa Schioppa “le tasse sono bellissime”? A questo alludevo nel post in cui ho scritto “la realtà è che oggi si vede tutto alla luce del dio “danaro”, nelle proprie tasche beninteso; della serie : io sto bene e degli altri me ne impipo”.
Tocca gli italiani nelle tasche e avviene la rivoluzione. Niente tasse ma servizi eccellenti, perbacco! Silvio- lui sì che se ne intende!- non faceva altro che promettere che non avrebbe messo tasse, e adesso che, a tempo perso, è stato costretto dall’Europa a metterle, il cuore gli gronda sangue. Peccato che ancora una volta abbia risparmiato la casta e che le tasse gravino soprattutto sul ceto medio, che sta scomparendo. Ricordiamoci che i soldi che entrano nelle loro tasche, siamo noi–Stato– a darglieli togliendoli dalle nostre tasche. C’ è qualcuno che ci ha mai pensato?
Anch’io credo che il successo di B. (sinora) non dipensa solo dalle sue televisioni che lo incensano e tacciono suille sue magagne. Ci sono almeno altri tre fattori: 1) la diffidenza nei confronti di una sinistra litigiosa, settaria, spesso priva di una cultura di governo, qualche volta con gli stessi difetti del PDl, sia pure su scala minore (vedi il caso Penati); 2) un bipolarismo imperfetto ed un sistema elettorale che ha tarpato le ali ad un centro moderato (nel 1993-94 Ochetto e D’Alema preferorono come avversario Berlusconi pittosto che Segni e Martinazzoli perchè pensavano erroneamente di batterlo più facilmente); 3) il degrado del costume morale prevalente: molti ora attaccano B., ma in passato (e una parte persiste nell’errore) lo hanno visto come un modello da imitare in quanto uomo di successo, pensando più o meno: “avrà i suoi vizi, ma ci sa fare, è un vincente, farà diventare un po’ ricchi anche noi”. I primi due errori si possono correggere con una riforma della legge elettorale e con un rinnovamento del PD che punti ad un’alleanza col centro piuttosto che con una sinistra velleitaria e demagogica che ha già impedito due volte a Prodi di durare più di due anni. Il terzo vizio è molto più difficile da correggere: bisogna accettare di mettere in secondo piano l’interesse personale (spesso solo presunto!) a favore del bene comune. In fondo conviene un po’ a tutti guadagnare un po’ di meno ma avere scuole ed ospedali più efficienti, un ambiente più pulito ecc. Occorre imparare a puntare sulla qualità della vita piuttosto che sulla quantità dei beni materiali (che oltretutto non può mai superare una certa soglia). Non è possibile un’Italia di 50 milioni di Italiani che vivano con lo stile di vita di B. Mio padre, grande lavoratore, diceva: tutti vogliono fare i furbi, ma troveranno sempre qualcuno più furbo di loro che li fregherà.
Senta Savigni…
Penati è stato fatto dimettere e gli è stato persino suggerito caldamente di rinunciare alla prescrizione.
Non ci vedo nessuna somiglianza con il partito azienda del nano piduista.
Personalmente vedo bene un’alleanza con SEL e IdV. Alle recenti elezioni ha riscosso un successo enorme.
Prodi è stato fatto cadere dal sig. Mastella (UDEUR) proprio per questioni di sopravvivenza politica (soglia di sbarramento un po’ troppo alta) e dunque poltrone. Forse ricorda male.
Probabilmente non ricorda nemmeno il voto contrario di Andreotti che mandò in minoranza la linea estera di Massimo d’Alema (del tutto in continuità con l’impostazione andreottiana) e servì da monito per affossare la legge sui DICO.
Volevano preservare la moralità pubblica e privata, i signori Cardinali di Santa Romana Chiesa, per questo rinnovarono la fiducia al puttaniere di Arcore.
Sulla posizione tenuta dalla Chiesa ci sarebbe tanto da dire, non per criticare l’appoggio alla peggior Destra italiana (compreso il Fascismo) ma per criticare la premessa cui consegue la scelta di appoggiare il binomio berlusconismo-leghismo.
Si tratta dell’idea di essere assediati da un relativismo laicista imperante, minaccioso ed anti-cristiano per cui è classificato come Nemico chiunque non sia al 100% allineato con il pensiero dei gerarchi d’Oltretevere.
Questa idea sta lacerando Chiesa, società, PD, Terzo Polo (basti vedere gli attacchi durissimi di Avvenire a Fini) e paralizza di fatto una rinascita culturale e morale dell’Italia.
Pd + Sed + Idv = colpo alla testa dell’animale ferito.
Magari aggiungiamo la Camusso al ministero del lavoro, Rizzo all’economia, Vendola alle politiche famigliari…. Vento di novità, insomma.
Pfui!
Leggendo il Prof.Savigni – e concordando in pieno con il numero 3 dei suoi esempi – mi torna in mente un aneddoto dal libro di Luciano De Crescenzo “Così parlò Bellavista”, dove il professor Bellavista cerca di spiegare la differenza tra ricchi e lavoratori, in termini di qualità e di quantità, menzionando Gianni Agnelli che mangerà pure aragosta ma sempre 2000 calorie al giorno gli abbisognano per campare, o se esce in auto usa sempre un mezzo meccanico che lo porta dal punto A al punto B e non certo 3/4 automobili alla volta.
Diventa tutto, quindi, una faccenda di qualità e di saggezza nelle scelte.
E che il Paese ha il leader che si merita lo dico da anni e da tempi non sospetti.Ma non mi piace la polemica sterile, se non siamo così come veniamo rappresentati allora dovremmo avere il coraggio di cambiare quando ce ne viene data l’opportunità. Parlare e straparlare non serve a niente, ancor meno a raddrizzare le sorti della patria.
Rizzo è della FdS (Federazione della Sinistra): lui, Mussi e Cesare Salvi sarebbero molto graditi da me. Non so però se accetterebbero l’alleanza con PD e IdV.
Susanna Camusso è donna di grande serietà. E’ un cambiamento molto forte quello che la vede Segretario CGIL: un segno di attenzione alla Donna, il crollo di tanti pregiudizi e stereotipi presenti anche a Sinistra.
Vendola personalmente lo lascerei dov’è e dove ha tanto voluto essere.
Di ApI mi fido, di Casini-Buttiglione-Cesa (UDC) no, per niente.
Ciao elsa.F
Sempre pungente!
@ Mabuhay certo, condivido.
Stamattina sul Corriere ho letto l’intervista a Follini, uomo serio e intelligente. Penso anch’io che se il Pd prenderà la strada di una riedizione dell’Unione, con socialisti, verdi & Co. riconsegnerà l’Italia per un altro lustro a questa destra inguardabile.
Io invece penso di no.
Basta fare proposte serie:
– riforma della legge elettorale
– lotta all’evasione
– servizi più efficienti, in particolare il trasporto pubblico e la Giustizia
– aumento età pensionabile
– diminuzione delle tasse, a patto che le paghino tutti
– aumento del costo del lavoro precario per incentivare la stipula di contratti a tempo indeterminato
– abolizione delle province
– ripristino dell’ICI
– laicità: DICO, testamento biologico, sperimentazione staminali embrionali, fecondazione assistita, RU-486, pillola del giorno dopo, educazione sessuale e al pluralismo religioso ed etico.
– conflitto d’interesse
– ricerca e cultura
– stipendio agli studenti universitari meritevoli
– politiche energetiche basate anche sulle rinnovabili.
Purtroppo la secca analisi di marco delle 2054 è assai calzante, consiglio a tutti di leggerla. Possibile che non ci sia un cardinale che non si renda conto che il relativismo etico viene trasmesso molto tanto da questi comportamenti quanto dal ridicolo, freddo e impietoso rifiuto dei funerali a Welby?!??!?!?
Utilizzo qui i termini di destra, centro o sinistra solo per comodità geografica di collocazione, sui contenuti si potrebbe discutere. E ricorro all’orribile aggettivo sostantivato di “moderati” per la stessa ragione.
Il fatto è che i moderati in Italia sono la maggioranza, ragazzi.
Li si può guidare in due modi, diciamo: alla Mussolini, o alla De Gasperi. Oppure alla Fanfani/Andreotti/Moro, o alla Berlusconi. Il retroterra socio-elettorale è lo stesso, pur con tutte le differenze di epoche storiche, che pesano per carità.
E’ del tutto evidente che se la classe politica liberaldemocratica e di ispirazione popolare diserta il proprio campo, il posto se lo prendono i Berlusconi del caso, perchè i vuoti vengono riempiti. Aiutati dai Bossi, dai Fini pre-evoluzione democratica, ecc.
Quindi i popolari italiani (dico in senso lato, non quelli del PPI, che non esiste più) debbono ricostruire il campo moderato con una cultura delle istituzioni, della democrazia e della socialità, ovviamente in forme nuove e senza nostalgie. Tanto quelli di loro che sono andati a sinistra hanno già sperimentato che lì non servono, e sono solo sopportati, perchè la cultura progressista contemporanea è un radicalismo di massa che disprezza il cristianesimo come pensiero e lo accetta solo come medicina sociale di assistenza e carità. Ergo, tornassero (tornate) nel loro campo naturale e si mettessero alla stanga: il bipolarismo e un civile sistema di alternanza lo servite meglio così.
Francesco, buon giorno!
“Tanto quelli di loro che sono andati a sinistra hanno già sperimentato che lì non servono, e sono solo sopportati…” C’e’ molto del vero in quello che scrivi. Ma -perdonami- quelli di loro che sono andati a destra, cosa hanno sperimentato? Me lo puoi spiegare cosi’ da aiutarmi a risolvere l’anomia evidente in cui ci siamo cacciati?
Nico, ciao!
“Sento spesso dire: “ok, B. fa schifo. Mi dici cosa offre il panorama politico al suo posto?” ‘ una frase che ho sentito spessissimo anche io e che mi fa venire di quei nervi che non ti dico. A parte l’evidente qualunquismo che manifesta, vuol dire che neanche “loro”, quelli del governo, non trovano un altro che non sia al livello basso di B., che abbia una cultura delle istituzioni, della democrazia…etc (giusto x citare Francesco)? MA sara’ possibile?
E che neanche nella depravata sinistra ci sia qualcuno piu’ presentabile, onesto, dignitoso di un B. qualsiasi? Ma che cavolo di criteri usano queste persone quando parlano cosi’? Ricordo, ricordo quei commenti su Prodi, “…che biascica in TV”, “…che bofonchia, che mortadella, faccia quadrata e via dicendo…Ricordo… Francesco, ne hai sentito qualcuno predicare dicendo che i criteri per entrare e fare politica erano esattamente l’opposto di quelli che Berlusconi e compagni (delle opere) esibivano un giorno si’ e un altro pure? E il povero Prodi a rispondere che nel suo mestiere di primo ministro non era chiamato a fare la ballerina, il puttaniere e lo show-man; cio’ che il B. offriva continuamente a piene mani… E tutti a ridergli dietro, naturalmente! “Ma che vada a fare il curato di campagna”, gli dicevano tante persone perbene, oneste, buone, credenti…non ipnotizzate da Emilio Fede…
Effettivamente, c’è stata e c’è in molti cattolici e moderati una strana disconnessione della corteccia prefrontale, quado si tratta di B. (che penitenza per me, per le mie idee, dare più ragione a Bettazzi che a Negri…).
Tuttavia, gli argomenti di Francesco73 e di Nico hanno – pur espressi debolmente – una loro verità.
Oggi ci viene mostrato in che forma si esprime “il” male italiano. Un’espressione pornografica, esibita al 100% (le intercettazioni sono l’enfasi del potere mediatico e la sua autorete).
Ma siamo proprio sicuri che sia “il solo” male italiano?
Ma siamo proprio sicuri che “il male” sia solo italiano?
@lyco
Sono assolutamente d’accordo con te. Solo le fette di prosciutto dell’ideologia (ancora!) possono evitare di leggere con obiettività e distacco la nostra situazione e arrivare purtroppo a proporre rimedi vecchi e consunti dal tempo.
E’ questa la nostra parte peggiore. Tutti eroi quando si tratta di criticare, nessuna idea nuova quando si tratta di proporre!
E subito bordate di fischi a chi prende le distanze.
Dobbiamo guardarci attorno e vergognarci di questa nostra incapacità di riconoscerci attorno ad alcuni (pochi) valori di fondo condivisibili e di costruire su queste basi una nuova idea di società.
Il povero Veltroni, una delle poche teste pensanti di questa nostra politica, aveva provato a ragionare in questi termini ed è è stato maciullato dai propugnatori della vecchia politica, dagli osannatori di Fidel Castro e dai nostalgici della Lotta dura senza paura di ormai lontana memoria.
Guardo con sincera compassione ai rimedi proposti dal nostro vulcanico Marco e gli voglio dire che la nostra realtà è un filino diversa dal mondo di Andersen e dei fratelli Grimm: la finanza domina incontrastata la nostra società e detta le leggi della politica: il colpo in canna è pronto per chiunque faccia una mossa azzardata, tipo “dare lo stipendio agli studenti meritevoli”(con i soldi di chi?). Si faccia un giro in Grecia solo per capire in quale latrina finiscono le sue “favole”.
Quindi che cosa proponi elsa.F?
Mi pare che la qualunquista sia tu.
Ce l’hai con la finanza e la globalizzazione e ti metti ad insultare la Camusso (dimostrando anche poca solidarietà femminile) e Vendola, che sono tra i pochi ad agire e proporre riflessioni critiche riguardo gli aspetti negativi della globalizzazione…
Io non ho mai osannato Fidel Castro.
Non sono un esperto di economia ma del rischio default greco uno come Beppe Grillo ha iniziato a parlarne 3-4 anni fa e comunque la Sinistra o il Socialismo non hanno nulla a che vedere con il fallimento imminente della Grecia.
Veltroni è stata una grave sventura per il PD e per la Sinistra italiana.
Bersani lavora molto meglio e dimostra intelligenza politica oltre che grande competenza in economia. E lo dico da elettore di Ignazio Marino.
Da tempo la Sinistra ha denunciato le bugie del Governo e di Tremonti riguardo la “Crisi che non c’è”.
E’ demagogico dire che hanno solo criticato. L’opposizione deve criticare. Per governare ha bisogno dei Ministeri.
Inoltre basta farsi un giro sul sito del PD o dell’IdV per aver chiare le proposte. Basta leggere gli atti parlamentari per conoscere gli emendamenti e dunque le idee per la risoluzione di questo momentaccio.
I valori di fondo sono quelli della Costituzione italiana.
Sono i berlusconisti e i leghisti che non si riconoscono intorno ad essi. Non so se hai presente l’arroganza di gentaglia come Sacconi, Calderoli, Borghezio, Bossi.
Il nano piduista, corruttore di giudici e puttaniere non lo nomino nemmeno. Ha solo in mente di salvarsi dai processi. Per il resto tromba e parla al telefono.
Riguardo l’assenza di pensiero e di visioni a lungo termine della politica: si tratta di un problema diffuso, tuttavia una certa responsabilità risiede nel sistema elettorale.
Per questo ho firmato per il Referendum contro il porcellum, guarda caso proposto da Parisi, autorevole fondatore del PD.
Lyco,
le intercettazioni sono strumento di indagine prezioso.
Si può discutere sul fatto che la legge ne permetta la pubblicazione ancor prima del processo, ma questo vale per tutti.
Il fatto che i quotidiani le pubblichino fa parte del gioco democratico.
I cittadini possono rendersi conto di chi sono davvero gli uomini che stanno chiedendo loro più sacrifici.
Chi sono i difensori delle radici cristiane d’Europa e dei valori della Chiesa.
http://tv.repubblica.it/politica/berlusconi-e-il-ddl-prostituzione-fenomeno-dilagante/76238?video
Sono assolutamente in sintonia con Francesco ’73, sia nell’analisi che nella conclusione. Inutile infarcire i nostri commenti di astio o disgusto verso Berlusconi. E’ l’uomo che è e il suo comportamento privato si commenta da solo.
Dobbiamo però chiederci quali alternative ci sono adesso e ci saranno alle prossime elezioni poltiche: grande coalizione da Fini a Vendola? Nuovo Ulivo guidato da Bersani (o ci saranno le primarie?)? Il Terzo Polo solitario come il Patto per l’Italia di Mariotto Segno nel 1994?
Se non nasce un’alternativa credibile nel panorama politico italiano, e in particolare nell’area del centro-destra, è chiaro che i poveri elettori italiani si “tureranno il naso”, come confessava Montanelli a suo tempo, e voteranno il meno peggio, dando la precedenza alle proprie priorità o paure.
Ultima nota: la Chiesa Italiana (per favore, non scrivete Vaticano) non è berlusconiana, semplicemente si limita a constatare che sui temi etici più spinosi e in particolare i cosiddetti valori non negoziabili, l’area della sinistra e del PD si è mostrata assolutamente sorda e ostile, attratta dal modello laicista e elativista di Zapatero. Viceversa l’area dell’attuale governo è stata più sensibile o perlomeno meno pregiudizialmente contraria. E’ ora che i cattolici di sinistra si sveglino e facciano pesare la loro presenza in una coalizione in cui sono minoranza passiva e afasica. Anche la Chiesa italiana, come l’elettorato cattolico, sceglie il meno peggio tra le proposte politiche candidate al governo del Paese. Chi vuole dare rappresentanza al mondo cattolico deve darsi molto da fare, rimboccarsi le maniche e con coerenza privata, ma soprattutto con proposte forti e con convinzione (senza negoziare i principi non negoziabili, per intenderci) cominciare a creare un’alternativa credibile.
Bertone ha imposto il suo controllo alle relazioni politiche con il Governo italiano.
I principi non negoziabili sono una delle cause che paralizzano l’Italia e impediscono una sua rinascita culturale e morale.
Perché?
Perché spaccano il terzo polo, spaccano il PD, rendono quasi impossibile uno sguardo alla sinistra vendoliana.
Gli unici disponibili a farsi dettare le leggi dai gerarchi vaticani sono PdL e Lega dimostrando di non aver sintonia con il Paese reale e soprattutto di avere scarsissimo rispetto per la laicità delle Istituzioni oltre che un infimo livello culturale.
Molti cattolici di sinistra sono afasici proprio a causa dei valori non negoziabili.
• Francesco73 scrive,
19 settembre 2011 @1:08
1-“ Oppure alla Fanfani/Andreotti/Moro, o alla Berlusconi.”
Perché il caimano è un politico o uno statista assimilabile a quelli che tu citi?
2- “Tanto quelli di loro che sono andati a sinistra hanno già sperimentato che lì non servono, e sono solo sopportati, perchè la cultura progressista contemporanea è un radicalismo di massa che disprezza il cristianesimo come pensiero…..”
T’informo che i cosiddetti popolari esistono, sono vivi e vegeti e quelli che come me sono nel PD contano e conteranno sempre di più fin quando saranno capaci e autorevoli, malgrado siano minoranza numerica.
Tu agiti kg di luoghi comuni e generalizzazioni come quando affermi “perchè la cultura progressista contemporanea è un radicalismo di massa che disprezza il cristianesimo come pensiero”.
Ma che ne sai? Non ti pare di essere un tantino presuntuoso?
I circoli del PD sono aperti a tutti a nessuno viene chiesta la tessera, prova a entrare e ad ascoltare cosa si dice in questi circoli, quali argomenti si trattano, la qualità e la competenza su diversi argomenti, come ci si confronta e in quale considerazione sono tenute le proposte degli ex popolari.
Al punto che in uno dei più numerosi e importanti circoli del PD romano, il mio, la minoranza degli ex popolari (20% del totale ) governa il circolo-sezione e il comitato politico territoriale.
Organismi votati ed eletti dalla stragrande maggioranza degli iscritti con oltre il 75%.
E non solo nel mio circolo.
Certo il percorso che risale a 4 anni fa non è stato facile, abbiamo dovuto superare reciproche diffidenze, cosa che con pazienza e determinazione abbiamo fatto senza rinnegare le rispettive radici culturali, e nel rispetto di queste pur scontrandoci talvolta duramente, abbiamo sempre messo al centro l’interesse comune.
3- Ergo, tornassero (tornate) nel loro campo naturale e si mettessero alla stanga: il bipolarismo e un civile sistema di alternanza lo servite meglio così.
Caro Francesco, è questa sicumera da maestrino che segnala la tua
posizione di piccolo o medio o alto borghesuccio conservatore e restauratore che ti frega.
Con i tuoi inviti a tornare nel campo naturale, sarebbe il tuo? E mettersi alla stanga, di chi?
Di gente come Casini, Fini,Rotondi, Quadrati.. che per un decennio hanno votato tutte le porcate del caimano, incamerando poltrone, potere e quanto altro con numeri da prefisso telefonico?
Almeno io, non ho bisogno delle tue lezioni sul grande beneficio del bipolarismo buono, anzi ottimo , per paesi democratici civilmente avanzati e con leggi elettorali adeguate.
Qui sei, come me, nel paese dei cachi non in Inghilterra, per dirne uno a caso, dove i contrappesi al potere che quelle democrazie si sono dati bipartisan non consentono né conflitti d’interesse né autoritarismi da Capataz.
Qui sei nel paese che si tiene un ministro delle riforme istituzionali che inneggia e sobilla alla secessione pur avendo giurato fedeltà alla Costituzione di questa Repubblica.
E che s’inventa referendum abrogativi, non previsti da questa Costituzione, per addirittura votare una secessione.
Su come ognuno crede di servire meglio la causa comune, poi il tuo invito magistrale mi pare del tutto fuori dalle righe.
@Marco
i tuoi riferimenti alla laicità e ai valori non negoziabili confermano la sostanza di quello che scrivevo. Una sinistra così purtroppo è sicuramente peggio, per molti cattolici, di una destra come quella che ci governa attualmente.
@Nino
Cicero pro domo sua. Va bene difendere le proprie posizioni e la propria esperienza, ma anche senza entrare nel circolo del suo partito, i comportamenti dei cattolici del PD è sotto gli occhi di tutti. Abbiamo ben presente come è andata a finire la vicenda di Eluana Englaro, vediamo come si sta comportando il PD nei confronti della legge sul fine vita (rinviata alle calende greche e ancora in attesa del secondo voto del Senato). Ogni volta che alla ribalta l’antiberlusconismo viene sostituito dalla discussione sui temi etici vi sono silenzi, imbarazzi e indecisioni: l’unica eccezione è Fioroni, probabilmente perchè ricerca una visibilità che attualmente non ha. Gli ex popolari hanno compiuto il percorso che Rosi Bindi e altri già auspicavano ai tempi di Tangentopoli, ma che, facendo i dovuti conti, la maggioranza dei loro elettori di allora non ha condiviso. Mi fa piacere che lei sia soddisfatto, ma prenda atto che molti “ex popolari” non lo sono e sono disposti a cercare altrove chi li possa rappresentare.
Che senso hanno queste domande: “Ma siamo proprio sicuri che sia “il solo” male italiano?
Ma siamo proprio sicuri che “il male” sia solo italiano?”
Vuol dire forse che “questo” male italiano viene sminuito dagli altri mali? Un male in più non peggiora la situazione? E vuol dire che se lo stesso male ci fosse in altri Paesi, dovremmo rallegrarci perché “mal comune mezzo gaudio”? Così fan tutti quindi….
Perché, invece, non guardiamo i nostri mali e non cerchiamo di rimediare, lasciando perdere gli altri paesi?
Perché misurarci sempre con gli altri?
“ok, B. fa schifo. Mi dici cosa offre il panorama politico al suo posto?”
Questa è la frase tipica di chi non vuole impegnarsi più di tanto nel cercare di cambiare le cose, e se ne sta con le mani in mano e non si informa.
Premesso che il problema principale è che Silvio lasci libero il campo e si tolga dalle palle, se qualcuno stesse attento a ciò che dice Bersani e leggesse anche i giornali di sinistra, sarebbe più informato su quello che viene proposto dagli uomini dei partiti di sinistra. Altrimenti si tratta proprio di qualunquismo.
Le intercettazioni sono indispensabili: sono quelle che hanno permesso di trovare pericolosi delinquenti di cui si erano perse le tracce, e sono quelle che impediscono il procedere di certe malefatte come quelle messe in atto con disinvoltura dal nostro premier.
Ed è bene che il popolo sappia da quale squallido personaggio è governato.
Chi non fa niente di male non ha motivo di temerle.
Federico,
sono al massimo un 10% dei cattolici totali quelli che condividono le posizioni gerarchiche riguardo a:
– bioetica di fine ed inizio vita
– sperimentazione scientifica e libertà di ricerca
– pluralismo etico-religioso
– sessualità.
Quindi i valori in questione sono ritenuti non negoziabili solo da chi li ha definiti tali.
Poi sarebbe interessante capire quali siano questi valori.
Perché ritenere che due gay possano stipulare un DICO non significa affatto non tutelare la famiglia eterosessuale.
La famiglia si tutela anche riducendo il precariato, aumentando i salari, fornendo servizi (asili nido, ospizi), favorendo l’indipendenza dei giovani.
Educare al pluralismo etico-religioso non significa combattere i cattolici ma allargare la visuale, conoscersi reciprcamente, diventare comunità.
Federico,
la vicenda di Eluana l’ha fatta finire Dio, Gli sia reso grazie!!!
Se si divesse approvare il ddl 2350 sullle DAT, un Referendum lo abrogherebbe con maggioranza bulgara.
Se ne rende conto?
La politica non è al servizio dei gerarchi vaticani.
Nino, tu continui ad aggredirmi, ma guarda che io non sto giudicando le persone, faccio solo uno scambio di opinioni politiche.
Chi dubita che nel PD vi siano persone valide, perbene, generose, sicuramente come te? Il tema non è questo, è una valutazione generale sul sistema, e su come cercare di rifondare i due poli, ovviamente con personaggi politici nuovi. Non ti stavo certo invitando a metterti con Rotondi.
Nè penso che i cattolici come tali non possano stare col PD o con SEL, dico per dire.
Ritengo solo che il cattolicesimo politico come cultura organizzata, soprattutto nella specifica tradizione italiana del popolarismo e del pensiero cristiano-democratico, debba assumere la responsabilità di costuire un civile polo c.d. moderato.
Del resto è quel che accade in tutta Europa, se ci pensi, dove i partiti di questa ispirazione sono appunto il cardine dei rispettivi schieramenti di centro-destra. Accade in Germania, in Austria, più o meno dei Paesi Bassi, in Spagna (dove però pesa di più l’eredità del franchismo), in Portogallo. Fanno eccezione Francia e Inghilterra, dove questo pensiero politico, sostanzialmente, non ha cittadinanza, almeno oggi.
So che in Italia è tutto più complicato, siamo il paese dei cachi, ma occorre provarci. I popolari del PD possono fare quello che vogliono, ma la loro scelta li colloca in una posizione eccentrica, a mio avviso, rispetto a tutto il mondo.
@ Marco
Bisognerebbe capire se considerare cattolico chi non frequenta abitualmente i sacramenti, chi lo fa salturiamente, chi contesta la morale sessuale e condivide il resto, chi non fa fare l’ora di religione a scuola ai propri figli… Purtroppo il relativismo, anche in ambito cattolico, impedisce unità e uniformità di comportamenti. Quando parlo di cattolici o elettorato cattolico mi riferisco a coloro che danno valore alle posizioni dei vescovi italiani. Di “sedicenti” cattolici che fanno quello che vogliono ce ne sono un’infinità, ma non hanno certo l’autorevolezza di un cardinale o di un papa…
Sicuramente è vero che la famiglia si promuove e difende soprattutto con sostegno economico alle coppie con figli e con i servizi pubblici, ma l’assenza cronica di attenzione ai problemi alle famiglie non può autorizzare a creare confusione e nuovi istituti. Personalmente resto convinto che sia meglio restare al testo della Costituzione, tanto osannata quando fa comodo, che parla di famiglia fondata sul matrimonio. I Dico sono il classico compromesso che non piace a nessuno, complica le cose e non frena ulteriori rivendicazioni degli omosessuali per una legislazione aberrante e contraria alla famiglia come quella vigente in Spagna.
Federico
“Mi fa piacere che lei sia soddisfatto, ma prenda atto che molti “ex popolari” non lo sono e sono disposti a cercare altrove chi li possa rappresentare.”
—-
Mi pareva di aver risposto a Francesco che pretenderebbe l’uscita dei cristiani-cattolici dalla sinistra.
Mi e’ del tutto indiffrente nè ho pregiudizi nè consigli da dare a chi ritenendosi cattolico vada dove vuole.
Per il resto : il caso Englaro ecc, la penso come ha già detto Marco.
Federico
I cattolici praticanti sono il 15-20% degli abitanti italiani.
Circa il 70% degli abitanti italiani ha fiducia nella Chiesa e presta ascolto alle sue parole anche se non sempre le condivide.
Ebbene, di tutti i cattolici solo il 10% condivide certe posizioni (e sono già generoso).
Comunque lei non ha chiarito quali siano i valori non negoziabili ed in che senso riconoscere la possibilità a due gay di stipulare un DICO sia contrario alla famiglia.
In che senso la politica familiare del Centro-Sinistra italiano (lasciamo perdere Zapatero) è contraria alla famiglia?
Perché vuol ridurre il precariato? Perché vuole più asili nido? O una reale parità uomo-donna?
Fine-vita: perché consentire che una persona metta per iscritto i trattamenti sanitari cui non voglia esser sottoposto è considerato come cultura della morte?
Sono cose che si danno per scontate ma i nessi logici non sono così evidenti.
@Marco
l’eventuale referendum sui DAT potrebbe riservare le stesse sorprese del referendum del 2005 sulla fecondazione assistita. Non cantare vittoria prima del tempo.
@ Nino
la coincidenza di vedute tra lei, “ex popolare del PD”, e Marco, che ha posizioni dichiaratamente più “laiche”, sul caso della povera Eluana Englaro è significativa. Ci dite che nel vostro partito la linea condivisa è quella dell’eutanasia per le persone che si trovano nelle condizioni di Eluana. E che prevale la sensibilità laica/laicista rispetto agli irrilevanti “scrupoli” della Chiesa.
Non credo nemmeno io che sia ipotizzabile un “ritrovamento” dei cattolici in un unico partito: troppe divisioni ci tengono separati. Non è tanto il berlusconismo a dividerci ma la seduzione degli argomenti laicisti. Personalmente non vorrei essere nello stesso partito con chi è felice per la fine toccata ad Eluana. Credo che il valore e la dignità di una vita umana vada sempre e comunque difeso, anche quando si rischia l’impopolarità.
Fate vobis. Ognuno se la vedrà con la propria coscienza. Spero solo che, data l’importanza di questi argomenti, l’esame di coscienza sia più scrupoloso della scelta ideologica del partito a cui affidare il nostro voto…
@ Marco
non ho mai scritto che la politica familiare del PD e alleati sia contraria alla famiglia. Sono però convinto che non si sostiene la famiglia con figli, cioè la tipologia di famiglia con più spese e difficoltà oggettive, se si “allarga” le maglie ad altre forme di convivenza che obiettivamente hanno meno bisogno di tutela.
Oggi nella sinistra c’è una ossessione (o la pressione della lobby dei gay) per il riconoscimento delle coppie omosessuali come famiglia di pari diritti alla famiglia fondata sul matrimonio (art. 29 della Costituzione vigente). Tutte le amministrazioni locali “rosse” si muovono in questo senso. In questo modo si sostiene la natalità? Si aiutano le coppie con figli? Si danno più servizi o contributi alla famiglia? Mi sembra di no, anzi, si genera una confusione e si mettono le basi per ulteriori dispersioni degli aiuti (ad es. per le graduatorie delle case popolari) o per eventuali derive “zapateriane”, come la possibilità (aberrante) di adozione per le “famiglie” gay.
Io penso che le famiglie con o senza figli si sostengano anzitutto con una politica per il lavoro:
– riduzione del precariato o molto maggior retribuzione del lavoro precario
– aumento dell’occupazione e dei salari, specialmente per le donne.
Poi con i servizi:
– asili nido
– ospizi
– trasporti pubblici
– burocrazia.
Riguardo i gay.
In Italia l’unione gay o tra conviventi etero non è mai stata equiparata al matrimonio e io sarei il primo in disaccordo con una proposta del genere.
Nello stesso tempo il riconoscimento attraverso i DICO delle coppie gay è un passo verso il raggiungimento dell’eguaglianza. Non viene fatto in ottica anti-cattolica.
I gay sono stati per secoli criminalizzati ed emarginati. Questo non è più possibile.
La mia identità eterosessuale, il mio desiderio di paternità non sono messe in discussione dal riconoscimento delle coppie gay.
Se lei teme che il passo ulteriore possa essere l’adozione ai gay, io le rispondo che l’argomento va affrontato con prudenza e razionalità.
Se ci sono rischi per lo sviluppo psico-fisico si dice di no, altrimenti non vedo perché debba essere impedito.
Per stabilire se ci sono questi rischi si può osservare cosa accade nei Paesi che hanno una legislazione in questo senso lungo un periodo di qualche decennio, per esempio.
@Marco
non c’è bisogno di guardare altri paesi o di fare esperimenti sulla pelle dei minori. Un giudizio sull’adozione ai gay si può formulare anche adesso, in Italia. Non sono convinto che uno Stato debba concentrarsi sulle velleità egualitarie di una lobby gay invece che puntare sulla promozione e il sostegno alle famiglie con figli. Pensioni e tasse di domani saranno pagate dai nostri figli. Chi ci governa dovrebbe essere più lungimirante e aiutare coloro che vogliono mettere su famiglia e accollarsi la responsabilità e l’onere di avere dei figli.
Purtroppo tutti i governi italiani sono stati insensibili su questi temi, ma è avvilente pensare che il programma per le politiche familiari di un partito metta come primo punto i Dico (o gli assessorati alle famiglie)… Avvilente ma certamente significativo.
Non è il primo punto. E’ una delle proposte di un insieme.
I salari, la riduzione del precariato, la lotta all’evasione, gli asili nido, la parità salariale uomo-donna sono cose che aiutano la famiglia.
Capito? :look:
1. “Federico B. scrive,
19 settembre 2011 @ 12:08
“Ci dite che nel vostro partito la linea condivisa è quella dell’eutanasia per le persone che si trovano nelle condizioni di Eluana. E che prevale la sensibilità laica/laicista rispetto agli irrilevanti “scrupoli” della Chiesa.”
-Nel PD come in altri partiti, cattolici e non, su questioni di coscienza si esprimono posizioni personali.
UDC , PDL hanno organizzato il famoso Family Day a prescindere dal fatto che le rispettive leadership e parte dei partecipanti vivano situazioni familiari in netto contrasto con quelli che la gerarchia chiama “principi non negoziabili”. E chissene frega dico io.
Non me ne scandalizzo e non giudico, fatti loro e della loro coscienza.
Costoro si sentono rappresentati ad UDC, PDL, Lega? Bene per loro.
Nel PD Fioroni sostiene posizioni simili-vicine a quelle della gerarchia? Idem come sopra.
La Binetti nel PD c’entrava come i cavoli a merenda? Ebbene coerentemente con le sue idee ha trasmigrato nell’UDC. Bene , brava, chapeau.
Ma ancora chissene frega.
Forse bisogna capire la differenza che intercorre tra uno Stato laico e uno Teocratico.
Questo è uno Stato laico. Punto.
Allora discriminare: razza, religione, colore della pelle ed altro non è permesso.
I principi non negoziabili sono quelli sanciti dalla Costituzione di questo Stato e dalle leggi definite dal Parlamento di questo Stato in osservanza delle norme costituzionali.
Non quelli stabiliti da altre istituzioni o individui più o meno associati.
@ Nico
quando scrivevo dell’afasia dei cattolici del PD mi riferivo precisamente ad un attegiamento come il tuo. In uno stato laico i cattolici non hanno diritto di parola e devono accettare passivamente quello che viene proposto dai non cattolici.
Gli altri, i laicisti, possono portare avanti le loro battaglie, promuovere le loro idee, difendere i propri valori e i cattolici no?
Da dove si capisce che tu sei una cattolica che opera in politica? In che cosa ti distingui da uno che non è cattolico?
La questione è semplice: se si fa politica presentandosi agli elettori come cattolici, bisognerebbe mostrare coerenza e seguire gli insegnamenti della Chiesa. Altrimenti rinunciate a definirvi tali, a fare compagna elettorale nelle sacrestie e negli oratori, a riempirvi la bocca con principi e valori di cui in fondo non vi interessa più di tanto.
Apprezzo di più un non credente che vota una buona legge a sostegno della famiglia, piuttosto che un credente che non lo fa per disciplina di partito.
A me la definizione “cattolico adulto” non mi ha mai convinto, mi ha sempre dato l’impressione di voler dire: “cattolico che fa come gli pare”.
Quanto alla distinzione tra laicità e laicismo abbiamo bisogno tutti di un bel ripasso!
Federico
Si chiama Nino e non Nico,
non ha ancora cambiato sesso, pur essendo un noto laicista e relativista…
Te lo ripeto per l’ultima volta Federico,
non si può ridurre la testimonianza cattolica in politica a questioni di frontiera come sondini, fecondazione assistita e diritti ai gay.
La giustizia sociale, il rispetto delle regole, la solidarietà, la tolleranza, il servizio a disabili, anziani e per i nuovi nati sono argomenti che possono unire le varie anime del cattolicesimo.
I cosiddetti valori non negoziabili invece lacerano e basta. Lacerano la Chiesa stessa, sia chiaro.
Questione di priorità, non di ortodossia.
@ Marco
ho confuso Nico, che è una donna, con Nino. Chiedo scusa agli interessati.
La testimonianza cattolica non limita a questioni etiche, ma sbagli a considerare i valori non negoziabili come “questioni di frontiera” o marginali.
I nostri vescovi hanno definito questi valori come il minimo, il punto di partenza, l’essenziale per un impegno politico che si possa definire ispirato ai valori cattolici. La vita deve essere promossa e tutelata sempre. E’ la base per qualsiasi altra riflessione. Primum vivere.
Non si può banalizzare la questione solo perchè fa comodo ad un partito piuttosto che ad un altro. La Chiesa non è lacerata dai valori non negoziabili, ma dal relativismo etico che purtroppo è sempre più presente anche in ambito cattolico, anche tra i cattolici praticanti.
Non è questione di priorità, ma di coerenza con la fede che si dice di professare.
Federico B. scrive,
19 settembre 2011 @ 16:46
“In uno stato laico i cattolici non hanno diritto di parola e devono accettare passivamente quello che viene proposto dai non cattolici.”
——-
Ma tu vivi in Italia o altrove?
A me pare, da alcuni fatti significativi, che qui sia esattamente il contrario di quello che dici.
Magari ne riparleremo al termine della visita del Papa tedesco nella sua cara Germania.
Tu dividi pure l’umanità tra cattolici e non, tra chi secondo te ha verità assolute e il resto dei ¾ dell’umanità non cattolica.
Per me l’umanità è una, indivisibile e condivide lo stesso destino.
a-“Da dove si capisce che tu sei un cattolico che opera in politica?”
b-““La questione è semplice: se si fa politica presentandosi agli elettori come cattolici, bisognerebbe mostrare coerenza e seguire gli insegnamenti della Chiesa. Altrimenti rinunciate a definirvi tali, a fare compagna elettorale nelle sacrestie e negli oratori, a riempirvi la bocca con principi e valori di cui in fondo non vi interessa più di tanto.”
Questa è la risposta alle due domande.
Leggi qua: http://www.ora-et-labora.net/diogneto.html
LETTERA A DIOGNETO
Il mistero cristiano
V. 1. I cristiani né per regione, né per voce, né per costumi sono da distinguere dagli altri uomini. 2. Infatti, non abitano città proprie, né usano un gergo che si differenzia, né conducono un genere di vita speciale. 3. La loro dottrina non è nella scoperta del pensiero di uomini multiformi, né essi aderiscono ad una corrente filosofica umana, come fanno gli altri. 4. Vivendo in città greche e barbare, come a ciascuno è capitato, e adeguandosi ai costumi del luogo nel vestito, nel cibo e nel resto, testimoniano un metodo di vita sociale mirabile e indubbiamente paradossale. 5. Vivono nella loro patria, ma come forestieri; partecipano a tutto come cittadini e da tutto sono distaccati come stranieri. Ogni patria straniera è patria loro, e ogni patria è straniera. 6. Si sposano come tutti e generano figli, ma non gettano i neonati. 7. Mettono in comune la mensa, ma non il letto. 8. Sono nella carne, ma non vivono secondo la carne. 9. Dimorano nella terra, ma hanno la loro cittadinanza nel cielo. 10. Obbediscono alle leggi stabilite, e con la loro vita superano le leggi. 11. Amano tutti, e da tutti vengono perseguitati. 12. Non sono conosciuti, e vengono condannati. Sono uccisi, e riprendono a vivere. 13. Sono poveri, e fanno ricchi molti; mancano di tutto, e di tutto abbondano. 14. Sono disprezzati, e nei disprezzi hanno gloria. Sono oltraggiati e proclamati giusti. 15. Sono ingiuriati e benedicono; sono maltrattati ed onorano. 16. Facendo del bene vengono puniti come malfattori; condannati gioiscono come se ricevessero la vita. 17. Dai giudei sono combattuti come stranieri, e dai greci perseguitati, e coloro che li odiano non saprebbero dire il motivo dell’odio.
NOTA A MARGINE
I cattolici veraci e autentici, come tu sembri apparire, si lamentano e sostengono che l’occidente sia ormai scristianizzato, chiese che si chiudono e vocazioni sacerdotali in caduta verticale.
Se così è, dipende dalle restrizioni o dalla discriminazione – persecuzione della religione cattolica praticata da Stati liberi e democratici per esempio quelli europei ?
O, per esempio, dal fascino dalle 3 S, i nuovi idoli della secolarizzazione : soldi, successo, sesso?
“Non c’è nulla di nuovo sotto il sole”
Francesco73 scrive,
19 settembre 2011 @ 11:36
“Nino, tu continui ad aggredirmi, ma guarda che io non sto giudicando le persone, faccio solo uno scambio di opinioni politiche.”
—–
In effetti ho esagerato e me ne scuso.
Troppe cose mi dividono dal tuo pensare e dire, dall’età alle esperienze di vita, passate e presenti.
Me ne sono fatta una ragione e per questo è bene che io passi.
Io un’idea, per un progamma politico nuovo, ce l’avrei: i 10 Comandamenti… (ce n’è per gli uni e per gli altri!).
Io credo che si debba abbattere il governo Berlusconi e costruire un’alternativa.Ma non mi piace il penultimo punto del programma di Marco: “laicità: DICO, testamento biologico, sperimentazione staminali embrionali, fecondazione assistita, RU-486, pillola del giorno dopo”. E non mi piacciono Mussi, salvi ecc. Auspico un’alleanza tra un PD non appiattito sulle posizioni di Ignazio Marino e il polo di Centro (UDC compresa): temo che non si realizzerà, ma è proibito sgnare? Se voglio stare nel PD debbo per forza accettare il testamento biologico alla Marino e le posizioni di Paola Concia?Non è propro possibile che un partito nato dalla confluenza di ex comunisti ed ex popolari accetti di riconoscere libertà di coscienza sui principi etici che vedono contrapposti la Chiesa e partiti di sinistra? Sono d’accordo sul fatto che la famiglia si difende anzitutto con una politica economica adeguata ecc., ma per avere una politica sociale avanzata debbo per orza sorbirmi il testamento biologico di Ignazio Marino, la pillola RY e altre belle cose del genere? Non è proprio possibile che un cattolico sostenga una politica socialmente avanzata senza rinunciare a difendere certi principi in bioetica? Non voglio essere costretto a sorbirmi B. per difendere Eluana, ma neppure a sorbirmi il testamento biologico alla Marino per far fuori B.
Caro raffaele,
non si allarmi.
Ho solo spostato l’asticella in su. Me l’hanno insegnato i preti a far così.
Almeno qualcosa la si porta a casa nel normale gioco democratico…
Cmq mi fa piacere che a dividerci sia solo il punto della laicità.
Il testamento biologico proposto da Marino, mi creda, è in linea con quello di tutti gli Stati occidentali che si sono dati una norma sul testamento biologico. Perché non le piace?
Per evitare che le donne ricorrano all’IVG occorre un’economia solida e l’educazione ad un esercizio responsabile della sessualità. Si possono proporre corsi di educazione sessuale fatti non solo come trattati di biologia, ma integrando la descrizione scientifica con l’arte: poesia, cinema, teatro, pittura, scultura. Penso che vada nella direzione dell’umanizzazione della sessualità auspicata dal Santo Padre.
A me sinceramente basterebbe l’educazione sessuale nelle scuole, l’educazione al pluralismo etico-religioso, la possibilità di ricorrere alla fecondazione assistita sia omologa che eterologa e con regole meno stringenti delle attuali, l’approvazione dei DICO solo per le coppie gay ed il ritiro dell’osceno ddl 2350 per le DAT.
La libertà di coscienza il PD la riconosce.
Sono Bagnasco e Bertone che non fanno altrettanto.
L’asticella troppo alta rischia di far perdere la gara.
Io credo che spessissimo la bioetica sia presa non seriamente, ma usata.
Vista la situazione, la depennerei da tutti i programmi politici.
@Raffaele Savigni,
se siamo e ci professiamo cattolici non possiamo non mettere al primo posto proprio quello che lei ha sottolineato: laicità, valori etici, difesa della vita.
Non sono scrupoli, ma il fondamento di una scelta coscienziosa.
Non discuto che si possa essere cattolici e votare PD, ma non il PD che c’è oggi, troppo sbilanciato su posizioni marcatamente laiciste (Marino, ma anche Bersani e la maggioranza dei dirigenti). Bisognerebbe che i cattolici iscritti e simpatizzanti facessero pesare la loro presenza cercando di incidere sulle decisioni del partito. Non possono bastare l’antiberlusconismo o generici programmi sociali, quando mancano valori condivisi su temi tanto importanti.
@Marco,
la libertà di coscienza non è applicata dai gruppi parlamentari del PD dove, quando sono in discussione temi etici, le decisioni sono prese sempre a maggioranza ed è a malapena tollerato il voto “in dissenso dal gruppo”. Libertà di coscienza significa lasciare liberi i parlamentari senza indicazioni di partito. Riguardo ai DAT mi sembra che la linea “laicista” finora sia sempre prevalsa attraverso voti contrari, richieste di rinvii, ostruzionismo: quale spazio è stato dato ai (pochi) parlamentari cattolici favorevoli?
@Lycopodium,
questa volta non siamo d’accordo: la bioetica fa parte della nostra vita di tutti i giorni ed è giusto conoscere cosa ne pensano coloro che ci rappresentano in Parlamento e al Governo. E’ vero che talvolta si ha l’impressione che questi argomenti siano strumentalizzati per lucrare consensi, ma in una democrazia rappresentativa purtroppo è inevitabile. D’altro canto questo accade sempre, non solo per la bioetica: stato sociale, famiglia, tasse, sostegno alle imprese, scuola…
Il PD lascia libertà di coscienza.
Se i cattolici allineati ai gerarchi vaticani nel PD sono in netta minoranza, non possono pretendere di dettare la linea politica.
Poi, scusi Federico B.
non le viene in mente che forse molti non condividano toni e posizioni dei gerarchi vaticani riguardo certi temi?
Le mozioni laiche pro-eutanasia (Radicali e inizialmente Veronesi) sono state abbandonate e nella mozione Marino si è trovato un compromesso.
Il PD è un partito progressista, si colloca nell’area del Centro-Sinistra europeo. Pretendere che abbia una linea clericale proponendo leggi dettate dal segretario di Stato vaticano, che nemmeno tutti i Vescovi condividono, è assurdo e illogico.
Lei sa che in Germania la Conferenza Episcopale Tedesca ha elaborato un teso riguardo le DAT?
Dunque non prendiamoci in giro.
Le posizioni della CEI, su ordine vaticano, sono eccessivamente ideologiche.
Quello che ha scritto Lyco vale anche per la Chiesa.
@ Marco,
conosco benissimo la collocazione e l’identità del PD, vada a spiegare queste cose ai cattolici che decidono di dare il proprio voto al PD pensando di trovare una rappresentanza adeguata dei propri valori e dei propri ideali. Io so benissimo che adesso questo non è possibile.
La CEI e la gerarchia della Chiesa Cattolica (quella che lei continua a chiamare Vaticano) non hanno posizioni “ideologiche”, ma propongono una visone che ritengono aderente al Vangelo e alla volontà di Dio. La Chiesa ha a cuore la Verità, cioè Cristo, non il consenso politico. E questo interroga la coscienza dei cattolici ad una scelta coerente, anche in dissenso dal partito politico di appartenenza. Oggi il relativismo etico ha rovesciato le cose: prevale la linea ideologica del partito (spesso neanche ben motivata) e i cattolici “adulti” si sentono liberi di dissentire dalla Chiesa. Non per niente il giornale del Partito Comunista Sovietico si chiamava Pravda, cioè la Verità.
Concludendo: il mondo ci propone tante verità, la Chiesa ci propone Cristo che è la sola Verità. Qualcuno, prima o poi, ci chiederà conto delle nostre scelte…
Una chiosa, che spero mi perdonerà: “testo” si scrive con la t, fenomeno!
Le posizioni della CEI in merito di fine-vita sono eccessive ed ideologiche.
Tant’è che la sorella tedesca della CEI ha invece assunto un ruolo differente, propositivo ed equilibrato. Ha dimostrato di tener presente i due aspetti del problema:
– no alla deriva eutanasica
– no alla iatrotecnica e all’invasività della medicina.
Una posizione simile a quella tedesca da parte della CEI risolverebbe tanti problemi.
Il fatto che una conferenza episcopale autorevole come quella tedesca abbia proposto tale documento dimostra chiaramente che la questione non è dottrinale ma politica.
Squisitamente politica ed ideologica.
@ Marco
prendo atto che a lei non interessa la verità, ma solo “risolvere tanti problemi”.
Quali problemi poi, quelli del PD? Quelli suoi?
Mi spiace non potermi esprimere sul documento della Conferenza Episcopale Tedesca, che non conosco. Dubito che sia così favorevole al testamento biologico: bisognerebbe conoscerlo e studialo approfonditamente. Data la fonte non sarà certo contrario al Magistero della Chiesa.
Scrivere che l’insegnamento della Chiesa e la posizione della CEI in merito al fine vita (e in generale ai valori non negoziabili) siano una “questione squisitamente politica ed eccessivamente ideologica” mi sembra un pregiudizio bello e buono. Pregiudizi anticlericali vecchi almeno di trent’anni.
Federico
Se una Conferenza Episcopale, quella tedesca, approva un documento che dice le stesse cose della proposta PD significa che la verità su queste cose non è così chiara come lo è a lei, Bertone, Bagnasco o Barragan.
Quindi la scelta della CEI di collocarsi in una posizione come quella che ha deciso di assumere è una scelta ideologica e politica, non teologica o etica.
Ecco il documento della chiesa tedesca:
http://temi.repubblica.it/micromega-online/testamento-biologico-la-chiesa-tedesca-si-alleutanasia-passiva-e-alleutanasia-indiretta/
@Marco,
la ringrazio per la premura, ma non considero fonti attendibili Repubblica o MicroMega, specialmente quando si tratta si questioni relative alla Chiesa Cattolica in Italia o all’Estero. Non lo faccia nemmeno lei.
Sono assolutamente certo che le posizioni della Chiesa tedesca sono ben diverse da quelle del PD.
Qui però chiudo, perchè non intendo sbilanciarmi senza conoscere i testi ufficiali. Non mi bastano gli “ampi stralci” e le sintesi pubblicate da giornali notoriamente laicisti.
C’è il link al testo originale:
http://www.ekd.de/patientenvorsorge/
Questo invece è il documento di Pax Christi:
http://www.noisiamochiesa.org/cristianesimo_di_base/pax_christi_fa_una_pacata_riflessione_sul_testamento_biologico_e_si_libera_dal
Questa la posizione della Caritas di Bolzano:
http://www.caritas.bz.it/it/temi/le-direttive-anticipate-di-trattamento-testamento-biologico/77-4291.html
Lei, Federico B.
non è molto capace di dialogo.
@Marco,
nemmeno lei è molto capace di dialogo. E lo conferma la testimonianza sofferta di Gerry.
La Chiesa non è un contenitore dal quale estrarre a piacimento una cosa o l’altra secondo le proprie preferenze. Ha organi ufficiali che comunicano in modo inequivocabile le posizioni assunte. Legga l’Osservatore Romano o Avvenire, ascolti il Papa, non cerchi disperatamente qualche cattolico che, intendendo magari altre cose (come la Caritas di Bolzano), sembra darle ragione.
La posizione della Chiesa è espressa con autorità in modo chiaro, inequivocabile e riconoscibile: non lascia spazio ad equivoci.
Se uno mi dice che il Nemico si annida in me perché non abbraccio Cuffaro, colluso con la Mafia, è lui che mi sta pesantemente insultando.
Lo tenga presente e comunque sono cose che non la riguardano.
Anche il documento della chiesa tedesca è ufficiale.
Ma lei è qui a far la parte della suorina al catechismo, pensa che siamo tutti bambini, che non abbiamo un cervello e una coscienza, che non ci siamo fatti un’idea magari anche con un certo travaglio interiore.
Lei è qui per redimerci e convertirci all’etica di Bertone-Barragan.
Quell’etica però non ci convince.
Se ne faccia una ragione.
Tante anime del cattolicesimo non sono convinte. Forse chiedersi perché è utile.
Beh, le tante anime del cattolicesimo, convinte o non convinte, tornassero almeno al Catechismo della Chiesa Cattolica:
2276 Coloro la cui vita è minorata o indebolita richiedono un rispetto particolare. Le persone ammalate o handicappate devono essere sostenute perché possano condurre un’esistenza per quanto possibile normale.
2278 L’interruzione di procedure mediche onerose, pericolose, straordinarie o sproporzionate rispetto ai risultati attesi può essere legittima. In tal caso si ha la rinuncia all’« accanimento terapeutico ». Non si vuole così procurare la morte: si accetta di non poterla impedire. Le decisioni devono essere prese dal paziente, se ne ha la competenza e la capacità, o, altrimenti, da coloro che ne hanno legalmente il diritto, rispettando sempre la ragionevole volontà e gli interessi legittimi del paziente.
2293 La ricerca scientifica di base e anche la ricerca applicata costituiscono un’espressione significativa della signoria dell’uomo sulla creazione. La scienza e la tecnica sono preziose risorse quando vengono messe al servizio dell’uomo e ne promuovono lo sviluppo integrale a beneficio di tutti; non possono tuttavia, da sole, indicare il senso dell’esistenza e del progresso umano. La scienza e la tecnica sono ordinate all’uomo, dal quale traggono origine e sviluppo; esse, quindi, trovano nella persona e nei suoi valori morali l’indicazione del loro fine e la coscienza dei loro limiti.
2294 È illusorio rivendicare la neutralità morale della ricerca scientifica e delle sue applicazioni. D’altra parte, i criteri orientativi non possono essere dedotti né dalla semplice efficacia tecnica, né dall’utilità che può derivarne per gli uni a scapito degli altri, né, peggio ancora, dalle ideologie dominanti. La scienza e la tecnica richiedono, per il loro stesso significato intrinseco, l’incondizionato rispetto dei criteri fondamentali della moralità; devono essere al servizio della persona umana, dei suoi inalienabili diritti, del suo bene vero e integrale, in conformità al progetto e alla volontà di Dio.
2295 Le ricerche o sperimentazioni sull’essere umano non possono legittimare atti in se stessi contrari alla dignità delle persone e alla legge morale. L’eventuale consenso dei soggetti non giustifica simili atti. La sperimentazione sull’essere umano non è moralmente legittima se fa correre rischi sproporzionati o evitabili per la vita o l’integrità fisica e psichica dei soggetti. La sperimentazione sugli esseri umani non è conforme alla dignità della persona se, oltre tutto, viene fatta senza il consenso esplicito del soggetto o dei suoi aventi diritto.
Forse ci vorrebbe un approccio più empirico, da parte di tutti.
Sempre tenendo presente che il biopotere strumentalizza OGNI posizione, quella libertaria compresa.
Grazie Lycopodium per questo ripasso del Catechismo.
Le “tante anime del cattolicesimo” di cui parla Marco farebbero bene a leggere qualche pagina del Catechismo della Chiesa Cattolica oltre a Repubblica o MicroMega…
2278 L’interruzione di procedure mediche onerose, pericolose, straordinarie o sproporzionate rispetto ai risultati attesi può essere legittima. In tal caso si ha la rinuncia all’« accanimento terapeutico ». Non si vuole così procurare la morte: si accetta di non poterla impedire. Le decisioni devono essere prese dal paziente, se ne ha la competenza e la capacità, o, altrimenti, da coloro che ne hanno legalmente il diritto, rispettando sempre la ragionevole volontà e gli interessi legittimi del paziente.
Ma lascio a chi è in malafede di ammazzare per un paragrafo…
Io sono un po’ più evoluto.
Caro Marco,
il punto è che idratazione e alimentazione non sono, a giudizio di molti, “procedure mediche onerose, pericolose, straordinarie o sproporzionate”, ma semplicemente ACCUDIMENTO di un malato.
Persino io sono contrario all’accanimento terapeutico, ma la discussione su questo tema verte sul fatto che alimentare e idratare una persona vivente non è una terapia medica, ma una cura della persona che, in alcuni casi, può avvalersi di strumenti invasivi (il famigerato sondino).
E’ anche vero che normalmente in medicina si utilizzano e si accettano strumenti invasivi per visite, cure e terapie: non si capisce perchè questo faccia problema se si tratta di nutrire regolarmente una persona viva, che non ha bisogno di altro che un aiuto ad assumere il nutrimento quotidiano.
La malafede è in chi confonde tutto pur di introdurre l’eutanasia in Italia.
Molti, chi?
Tutti coloro dei quali non si parla negli articoli che leggi tu abitualmente su Unità, Repubblica ecc…
Ah…
Nonostante il carattere sciocco, meschino e puerile della sua risposta…
Questo è il parere del Prof. Mauro Barni del Comitato Nazionale di Bioetica:
“L’affermazione che connota il documento del CNB, secondo la quale l’idratazione e la alimentazione dei pazienti in SVP è da considerare come doveroso “sostentamento” di base del paziente e non come trattamento medico in senso stretto, è espressiva di un inquadramento ideologico del tema, rispettabile ma completamente estraneo alla realtà clinica e alla autonomia tanto dell’assistito (di cui viene disattesa persino una eventuale direttiva anticipata) quanto del medico, siffattamente deprivato della sua fondamentale potestà professionale, ch’è quella di stabilire con scienza e coscienza il momento in cui una terapia anche di mero sostegno vitale si trasforma in futile e impietoso accanimento (condannato da ogni istanza etica, deontologica e scientifica)d’altronde il trattamento in questione è continuativamente caratterizzato da valutazioni e scelte mediche modulate volta a volta sulla specifica condizione di ogni paziente e si sviluppa attraverso momenti di controllo e di prescrizione di specifica e specialistica competenza medica: il che trova riscontro in ogni linea-guida, in ogni inquadramento clinico-scientifico dello SVP, al punto di renderne superflua la ripetizione.
Il documento approvato a maggioranza dal CNB risulta, invece costruito, su premesse scientificamente erronee ed è quindi incompatibile con una prassi medica non dominata dalla ideologia .
Ciò non significa che la diagnosi di SVP autorizzi di per sé l’abbandono del paziente e di ogni provvedimento curativo; ma che data l’assoluta “certezza” di irrecuperabilità dopo un tempo che non supera un anno (da considerare in ogni caso con estremo scrupolo prognostico), sia materia esclusiva di una valutazione clinico-scientifica sorretta così come occorre nella massima parte dei paesi evoluti, da garanzie ed evidenze tecniche e temporali, magari da stabilire indicativamente così come è avvenuto (pacificamente) per la condizione di cessazione irreversibile di tutte le funzioni dell’encefalo, certificabile solo nella convergenza di parametri e segni, stabiliti dalla scienza e fatti propri dalla legge, tali da consentire la sospensione di ogni trattamento di sostegno vitale.
D’altronde, su questa posizione di chiarezza si attestò il parere espresso da una commissione scientifica all’uopo costituita (1999) dal Ministro della Salute, prof. Veronesi.”
Questo il documento cui si fa riferimento:
http://www.governo.it/bioetica/testi/PEG.pdf
E questo è il parere espresso il 23/11/08 da Francesco D’Agostino, Presidente onorario del Comitato Nazionale per la Bioetica, di cui è membro fondatore e di cui è stato presidente fino al 2006:
“Siamo in grado di definire con rigore il significato del termine “eutanasia”? Certamente sì: possiamo farlo, anzi dobbiamo farlo, perché proprio a causa di “valori” scorrettamente attribuiti a questa parola il dibattito sul “Caso Englaro”, e più in generale sulla fine della vita umana, è andato assumendo negli ultimi mesi connotati molto “ambigui”, per non dire “ingannevoli”.
“Eutanasia” (etimologicamente “buona morte”) indica la morte procurata intenzionalmente e motivata dalla “pietà” per le terribili sofferenze fisiche di un malato: si tratta quindi di un vero e proprio “omicidio”, per quanto “pietoso”. Ma la “pietà”, per quanto autentica, soggettivamente sincera e oggettivamente fondata, può giustificare un “omicidio”? La tradizione “etica” e “giuridica” ha sempre negato che una simile giustificazione sia possibile, pur senza mai minimizzare la tragicità delle situazioni “eutanasiche”. Da tempo è in atto un tentativo, molto esplicito, di riformulare il concetto di “eutanasia”. Con questo termine ci si vuole oggi riferire all’”uccisione” volontaria e diretta di una persona, su sua “richiesta” consapevole e autonoma. In questa accezione, l’”eutanasia” (che alcuni non scorrettamente qualificano anche come “suicidio assistito”) sarebbe giustificabile. L’insistenza su questa definizione circoscritta di “eutanasia” è ormai palesemente funzionale a negare che quello di Eluana Englaro sia un vero caso di “eutanasia” (si tratterebbe soltanto di una mera e doverosa “desistenza” da un “accanimento terapeutico”, giustificata, oltre tutto, dalla “volontà pregressa” della povera Eluana). Così come per il termine “eutanasia”, anche l’espressione “accanimento terapeutico” viene ormai a subire una “contorsione semantica”, quella che ha indotto la “Cassazione” ad autorizzare il Signor Englaro a far cessare l’alimentazione e l’idratazione della figlia e a procurarne così inevitabilmente la morte, senza però autorizzarlo a “sopprimerla” direttamente (ad esempio attraverso un’”iniezione letale”). Si vogliono così tenere distinte due “pratiche”, che sono in realtà la stessa cosa e cioè la morte procurata in modo “diretto” (“eutanasia attiva”) e la morte procurata in modo “indiretto” (“eutanasia passiva”).
Queste “forzature lessicali” sono devastanti e “paradossali”. Applicandole rigorosamente dovremmo negare il carattere “eutanasico” ad uccisioni autenticamente “pietose”, ma non “sollecitate” dalla vittima e qualificare invece come “eutanasica” l’uccisione freddamente “burocratica” di chi, anche in perfetta salute, ne facesse richiesta. Né meno grave è l’alterazione del concetto di “accanimento terapeutico”: da atto medico “futile”, inutilmente “invasivo”, “sproporzionato”, incapace di arrecare alcun reale beneficio al malato, si viene ad intendere arbitrariamente per “accanimento terapeutico” qualunque pratica medica che il paziente rifiuti coscientemente, anche per motivazioni “irrazionali”. Perfino i “gesti umani” simbolicamente più rilevanti, l’alimentare e il dissetare, divengono in tal modo forme di “accanimento”.
Se abbiamo l’onestà “intellettuale” di chiamare le cose con il loro vero nome, non possiamo non qualificare l’ormai prossima morte di Eluana se non come un autentico “omicidio eutanasico”. Essa, infatti, non morirà per la “patologia” che l’ha colpita, ma a seguito della sospensione del “sostegno vitale” che l’ha mantenuta in vita per tanti anni, un “sostegno” che non è qualificabile né come “atto medico”, né come una forma di “accanimento terapeutico”. Ma, si dice, facendola morire, si rispetterà la volontà di Eluana. Forse (!) questo è vero; ma è anche vero che l’aiuto al “suicidio”, sia pure intenzionalmente e liberamente richiesto, nel nostro “codice” è sempre stato e resta un “delitto”. Eluana sarà uccisa e il suo caso si inserirà nel tristissimo e lunghissimo novero degli “omicidi pietosi”. Spero sinceramente che in tutti coloro che plaudono alla “sentenza” della “Cassazione” non ci sia, invece della “pietà”, l’intenzione di progredire verso la “legittimazione” di uccisioni motivate non dalla “compassione”, ma dall’esigenza funzionale di liberare la società dal “peso” economico e psicologico dei “minorati mentali”, dei portatori di “handicap”, dei malati in “stato vegetativo”, di tutte le persone la cui vita si deciderà di ritenere “non degna” di essere vissuta, acquisendo il loro “consenso” (!) o più semplicemente “presumendolo”. È consapevole l’”opinione pubblica” che molti “bioeticisti” sono già saldamente attestati su queste posizioni?”
Oh bene, Federico, così si torna a ragionare.
Il punto però è che stavamo parlando di idratazione ed alimentazione assistite (noti che non uso l’aggettivo artificiali).
Stavamo scambiandoci un parere sulla loro natura di trattamento medico.
Un tubo che arriva nello stomaco passando da rinofarige, orofaringe ed esofago (sondino naso-gastrico) o un tubo piantato direttamente nello stomaco attraverso un’incisione della parete addominale (PEG) i quali veicolano soluzioni di elementi base (vitamine, proteine, carboidrati, lipidi, acqua) non solo equivalenti all’atto di imboccare un malato, a mio parere.
Il malato imboccato o dissetato può gustare il cibo, cibo vero (pastasciutta, minestrina, pollo, verdura…) può sentire il piacere rinfrescante dell’acqua sulle sue papille sensoriali.
La nutrizione parenterale invece non permette questo ed è prescritta per aggirare patologie. Dunque è un trattamento medico e così è definita dalle società scientifiche.
Come a tutti i trattamenti medici vi si può esprimere o rifiutare consenso.
Codice di deontologia medica.
Articolo 53 – Rifiuto consapevole di nutrirsi –
Quando una persona rifiuta volontariamente di nutrirsi, il medico ha il dovere di informarla sulle gravi conseguenze che un digiuno protratto può comportare sulle sue condizioni di salute. Se la persona è consapevole delle possibili conseguenze della propria decisione, il medico non deve assumere iniziative costrittive né collaborare a manovre coattive di nutrizione artificiale nei confronti della medesima, pur continuando ad assisterla.
Art. 38 – Autonomia del cittadino e direttive anticipate –
Il medico deve attenersi, nell’ambito della autonomia e indipendenza che caratterizza la professione, alla volontà liberamente espressa della persona di curarsi e deve agire nel rispetto della dignità, della libertà e autonomia della stessa.
Il medico, compatibilmente con l’età, con la capacità di comprensione e con la maturità del soggetto, ha l’obbligo di dare adeguate informazioni al minore e di tenere conto della sua volontà.
In caso di divergenze insanabili rispetto alle richieste del legale rappresentante deve segnalare il caso all’autorità giudiziaria; analogamente deve comportarsi di fronte a un maggiorenne infermo di mente.
Il medico, se il paziente non è in grado di esprimere la propria volontà, deve tenere conto nelle proprie scelte di quanto precedentemente manifestato dallo stesso in modo certo e documentato.
Caro Marco
condivido l’affetto verso di te e la tua giovane età di cui parlava Elsa in un altro post, quindi cerco di farmi capire:
noi che abbiamo tanti dubbi e domande sulla bioetica e su ciò che in bioetica sia giusto fare, ci affidiamo alle indicazioni dei pastori per un radicale timore, che fatichiamo a trasmettere.
Si tratta della paura che, piano piano, una sottile anestesia morale ci faccia ritenere “normale” ciò che è inumano, “concepibile” ciò che è assurdo.
Ce ne dà un esempio Paolini, di cui tu spero abbia visto questo spettacolo:
http://www.wikio.it/video/marco-paolini-ausmerzen-4958475
Ciò che ci muove, Marco, non è un intruppamento acritico. E’ solo il grande amore per l’uomo, l’amore che è l’essenza dell’essere cristiani.
Credo che esso (più di tutte le scelte che suggerisce) meriti rispetto.
Da Avvenire del 5/10/05:
In Italia non dovrà mai esserci una Terry Schiavo. Nessuno, insomma, dovrà avere il potere di negare cibo e acqua alle persone in stato vegetativo persistente: ieri il Comitato nazionale di bioetica (Cnb) ha approvato a larga maggioranza un documento in cui esprime “un no deciso alla sospensione di alimentazione artificiale e di idratazione” a tali pazienti, che – va ricordato – hanno funzioni vitali normali e respirano autonomamente, pur non essendo coscienti. Per intenderci, come dormissero.
«Il punto – ha sottolineato il presidente del Cnb, Francesco D’Agostino – è valutare se tali pratiche possano, in alcuni casi, configurarsi come accanimento terapeutico», dubbio lecito di fronte a persone che vegetano anche per decenni e per le quali a volte le stesse famiglie, stremate da solitudine e mancanza di sostegni, chiedono di staccare il sondino. Ma la risposta del Comitato è che «poiché possono essere alimentati e idratati anche dai familiari, non necessariamente in ospedale», dar loro il cibo e l’acqua necessari per vivere «non è da considerarsi un atto medico ma una assistenza di base che, come tale, non può configurarsi come accanimento terapeutico».
Un parere condiviso dal sottosegretario alla Salute, Domenico Di Virgilio (che tra l’altro proprio l’altroieri aveva avviato la prima commissione creata in Italia dal ministero per sottoporre il problema del coma a 15 massimi esperti in rianimazione e “risvegli”). Anche per il sottosegretario «alimentazione e idratazione non sono terapie», visto che si tratta di non far morire di fame e di sete persone che di per sé «non sono coscienti ma vivono senza l’ausilio di macchine». Sulla medesima questione, comunque, si esprimerà entro due mesi anche la neo-commissione ministeriale, che per il momento sta ancora orientandosi in un fenomeno purtroppo tanto vasto quanto sconosciuto in Italia, dove fino a oggi non solo non si era mai fatto un reale censimento dei casi (sarebbero 1.500), ma soprattutto non si è mai r isolto il problema di pazienti che nessun ospedale ospita oltre un certo tempo ma che nessuna famiglia, pur dissanguandosi, può sostenere da sola.
Soddisfatto per il documento approvato dal Cnb anche Riccardo Pedrizzi, responsabile nazionale di An per le politiche della famiglia e presidente della consulta etico-religiosa del partito: «Ricordo che ben il 33% di loro riesce a svegliarsi. E questi, una volta tornati dal coma profondo o da stati vegetativi persistenti, ringraziano parenti e medici per aver continuato a tenerli in vita». «Allo stesso tempo però – ha detto – di questi malati non si devono fare carico solo le famiglie».
Proprio per questo mesi fa era apparso in tv Pietro Crisafulli, fratello di Salvatore, giovane catanese in stato vegetativo da due anni: Pietro aveva minacciato di staccargli il sondino se lo Stato non si fosse occupato del loro caso. Tutta la famiglia, infatti, fratelli e cognate compresi, aveva lasciato il lavoro per seguire Salvatore, padre di 4 figli, incosciente dall’11 settembre 2003, quando in Vespa si era scontrato con un furgone. Da quel giorno gli ospedali, dandolo per irrecuperabile, se lo erano rimbalzati, finché ad Arezzo a luglio (un anno e mezzo dopo l’incidente) la testardaggine di medici che non lo volevano dare per perso ne ha provocato il “risveglio”. Il caso è arrivato in tv e solo allora le istituzioni se ne sono fatte carico, assicurando al paziente quelle cure cui tutti avrebbero diritto. E i risultati, guarda caso, non si sono fatti attendere: Salvatore prima ha mosso il braccio destro, poi ha girato la testa, ora ha compiuto il miracolo, ha ripreso a parlare. «La prima parola che ha detto è stata mamma», racconta la madre, 63 anni, che non lo lascia un istante. Dal letto Salvatore la guarda e sorride.
È stato lui, per bocca a sua, ad assicurare: «Mentre ero in coma capivo e sentivo tutto. Anche i medici che dicevano che io non ero cosciente».
Cara Nico,
ricambio l’affetto.
Comprendo le buone intenzioni e condivido l’intento.
Qui però rischiamo un effetto paradossale:
per evitare l’inumano si approva una legge specularmente inumana.
Caro Federico,
adesso purtroppo non ho abbastanza tempo.
Ma appena posso ti mostrerò quante cose imprecise, quanta disonestà c’è in quell’articolo, che è un esempio di come il sistema informativo sia quasi tutto di parte.
Credimi, è un concentrato di errori e manipolazioni create ad arte per suggestionare.
Lo so che lo fanno anche Fazio e Saviano, però…
Sai bene che imprecisione, disonestà e manipolazioni ci sono anche nei documenti che sostengono tesi contrarie a quelle da me proposte.
Quelle della tua parte, per intenderci.
Purtroppo, come dice Lycopodium, la speculazione politica e la propaganda usa strumentalmente questi temi.
Se vogliamo discutere seriamente, prendiamo il vero in tutte le tesi e confrontiamoci su questo, altrimenti cadiamo nell’errore sterile delle crociate ideologiche.
Non pensare che il mondo cattolico voglia suggestionare o imbrogliare: cerca di comprendere la Volontà di Dio, che poi coincide con il bene dell’uomo.