“Luigi Giussani o dell’attualità del cristianesimo nel moderno. Conviene leggerlo? Sì, se uno ha interesse a quell’attualità, purché non ritenga che il moderno sia cessato con il post-moderno, che forse è arrivato con il ’68, o con internet”: è il vagante attacco di un mio mirato ricordo del fondatore di CL, pubblicato oggi dal “Corriere della Sera” a lancio dei dieci suoi volumetti che da oggi andranno in edicola con il quotidiano. Buona lettura.
Don Giussani come l’ho conosciuto e come lo ricordo
7 Comments
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Non riesco ad accedere all’articolo, Luigi: mah !
In ogni caso, ed in tutta sincerità, l’argomento – Don Giussani, non certo per responsabilità del nostro “padrone di casa”, non m’affascina (e non credo d’essere il solo, visto che da stamane non è ancora intervenuto nessuno): preferisco proporre agli amici del “blog 2.0” la bella notizia (che, magari, già si conoscerà) che domattina – ore 12.30, a Milano, il Sindaco Pisapia ed il Cardinale Scola inaugureranno una via dedicata al caro e grande Cardinale Martini (per inciso, è l’attuale, centralissima via dell’Arcivescovado).
Buona serata a tutti.
Roberto Caligaris
Roberto credo che ora si legga, ma questo non vuol dire che tu debba leggere! Grazie d’aver segnalato la disfunzione…
Bello l’articolo.
Struggente l’immagine in bianco e nero di Varigotti.
Da bambino ricordo questi grupponi di ragazzi che , durante la settimana santa, sciamavano in spiaggia vestiti da città, a cantare, pregare e leggere ad alta voce.
Poi li incontravi a fare la via crucis sui sentieri di collina che montavano alla chiesina romanica di San Lorenzo, a scavalco di due insenature tra i pinoni marittimi e i fichi.
Varigotti, posto meraviglioso, è miracolosamente rimasta identica ad allora.
I grupponi della foto in bianco e nero sono spariti da decenni.
In compenso gira a pieno ritmo una casa per ferie gestita dalla Fraternità di CL. Gettonatissima.
Ma tutta un’altra storia.
🙂
qui un po’ di foto d’epoca che danno il sapore di quegli anni
http://www.chiesasanlorenzovarigotti.it/index.php?option=com_k2&view=item&layout=item&id=27&Itemid=127
e anche di quelli di oggi.
Comunque, adesso, inerpicandosi tra gli stessi pinoni marittimi e gli stessi fichi, sui sentieri che da un lato si biforcano verso la chiesina, e dall’altro verso la Torre dei Saraceni, entrambe rimesse a posto e restaurate rispetto ad allora ( ma non troppo) ci si imbatte in una lapide che riporta una frase di pugno di
dongius :
” La comunità, dilatata senza confine , è il mistero di questa identità per cui e in cui veramente io posso dire con timore tremore e amore a Cristo: TU.
Questa scoperta è stata un passo preciso in un certo raduno tenuto davanti al mare, su una torre, a Varigotti “.
Non cito a memoria, ma ho davanti al naso una foto scattata davanti a questa lapide che riporta la frase stessa. Chi me l’ha mandata, ne ha scritta sul retro una a suo modo non meno bella: ” Tu lo sai che non credo in Dio. I soli dubbi che mi sono venuti , mi sono venuti davanti a questo mare ipnotico, pieno di tempesta”.
Sono convinto che Giussani apprezzerà in toto.
🙂
Ho letto: grazie, Luigi, e grazie anche all’amico Lorenzo (vero: quella foto è bellissima !).
Ecco, in onore di Umberto Eco, “ho letto, leggo e leggerò” (non è mia, ma di una mia amica) anche Don Giussani.
Buona domenica !
Roberto Caligaris
Da una visitatrice di nome Victoria ricevo questo messaggio:
Caro Luigi, volevo ringraziarla per l’articolo “don Giussani, la forza della parola. Eredità e carisma di un prete educatore”, sul Corriere del 20/02. Ho trovato in esso una visione del personaggio Giussani interessante e incisiva, quale da tempo non riuscivo a leggere sulle pagine di un quotidiano. E’ stato un notevole godimento, spirituale, e anche storico, letterario. Victoria