Don Benzi o dell’esagerazione

«Don Oreste Benzi era un romagnolo. Della sua origine conservava e manifestava una generosità senza limiti; per noi “persone perbene” a volte esagerata. Ma solo per la sue esagerazione oggi siamo ricchi di tante iniziative a favore degli ultimi. Del Signore parlava in ogni occasione, con la fiducia di un figlio, con l’amore di un discepolo»: così ha parlato di don Oreste l’arcivescovo di Modena Benito Cocchi, un altro che esagera con la carità (vedi post del 15 marzo: Parabola del vescovo e del bugliolo e commento n. 15 al post del 6 settembre: Lucio Dalla e la “momentanea assenza” di Pavarotti).

17 Comments

  1. FABRICIANUS

    Don Oreste mi ha sempre affascinato, soprattutto per la sua perseveranza…

    “Se nella Fede persevererete, con Lui regnerete”.

    Grazie a don Oreste per la sua Testimonianza di “uomo di Cristo” e di Carità….
    E perdonaci o Signore, per quelle volte in cui non ti seguiamo e abbiamo paura di “esagerare”
    Un caro saluto…
    F.

    4 Novembre, 2007 - 23:24
  2. … io l’ho incontrato una sola volta, da ragazzino. E mi “deluse”.
    Non era uno di quei tipi coinvolgenti e affabulatori che animano tanti movimenti. Mi sembrò un tipo tostissimo e in qualche modo “all’antica”.
    Sarà stato per quella sua talare. Una talare macchiata, consumata. Questa immagine la ricordo bene. E non è una metafora.
    Anche se in effetti descrive perfettamente il suo modo di incarnarsi nel degrado che negli anni ha fatto venire alla luce delle nostre coscienze… e ha avuto anche il tempo di dire una parola forte sui recenti fatti di Roma.

    5 Novembre, 2007 - 9:33
  3. Francesco73

    A me è sempre piaciuto moltissimo, proprio come figura, anche con le sue apparenti irragionevolezze.
    La scorsa primavera, a Parigi, mi sono trovato a difenderlo una sera contro un gruppo di miei amici molto “gauche”: lo schernivano e deridevano per la sua volontà di combattere la prostituzione. In realtà non gli perdonavano le sue posizioni sull’aborto, la sua fermezza dottrinale, ecc.
    Ricordo ancora che la discussione presa una piega accesa, perchè assitetti proprio alla potenza della falsificazione travestita da pensiero liberal e radicaleggiante, ammantata di finta tolleranza e presunto amore per la libertà.
    L’altro giorno, morto Don Oreste, ho ricordato la cosa a uno di quei commensali parigini.
    Ha taciuto, e non è da lui.

    5 Novembre, 2007 - 10:15
  4. fabrizio

    Anche a me è sempre piaciuto questo stupendo testimone che ribaltava tutti gli stereotipi: una vita per gli ultimi nella fedeltà dottrinale, “la verità nella carità”.

    5 Novembre, 2007 - 10:28
  5. Luigi Accattoli

    Ho disputato anch’io più volte in difesa di don Oreste, fatto apposta per scatenare dissensi. Due volte ho disputato con lui. Sul silenzio di Dio: diceva che non lo sentiamo perchè stiamo distratti e io aggiungevo il fatto che parla sottovoce. Un’altra volta sul perchè gli uomini cercano le prostitute: diceva che era una faccenda chiarissima e tutta una smania indotta dal testosterone, mentre a mio parere c’era del mistero tant’è che le cercano anche uomini fidanzati e sposati. Don Oreste era un adorabile semplificatore e mai se la prendeva se veniva contraddetto. Luigi

    5 Novembre, 2007 - 10:34
  6. … mi “deluse”, era inteso proprio come l’ho scritto, tra virgolette.
    Diciamo che deluse, sanamente, il mio idealismo da giovane cattolico “buonissimo” e “sorridentissimo”… Un po’ come mi è successo quando incontrai don Luigi Di Liegro… davvero un osso indigesto, altrochè retorica da fiction Rai.

    Di Don Benzi ho sempre apprezzato la sua ferma idea di “occuparsi” soprattutto di chi cerca le prostitute… e torniamo alla questione “misteriosa” posta da Luigi…

    5 Novembre, 2007 - 11:01
  7. Leonardo

    Don Oreste sapeva chi è Cristo. E lo amava. Tutto il resto era conseguenza spontanea, quasi inavvertita, di questo.

    P.S. : del tutto marginalmente, la ‘romagnolità’ di don Oreste (visto che il dialogo parte di lì e mi sento ovviamente chiamato in causa) forse entra un po’ anche in quella che Luigi chiama ‘semplificazione’. C’è un tratto di apparente ‘rozzezza’ romagnola (che traspare ad esempio molto bene nel nostro dialetto) che può dare questa impressione. (Poi, come tutti gli stereotipi, si può rivoltare: romagnolo era anche Renato Serra, il più fine dei critici).

    5 Novembre, 2007 - 14:52
  8. angela

    Sapete cosa mi dispiace di più? Che i media hanno parlato più di Pavarotti che di don Oreste, e che parleranno più di Biagi che di don Oreste.
    Il mondo ha bisogno di preti e la stampa lo riempie di guro! la gente ha bisogno di “formazione” e i media propinanao soprattutto polemiche!

    6 Novembre, 2007 - 8:59
  9. Luigi Accattoli

    Timidamente, essendo io parte in causa: non sarà invece da prendere atto – in primis – che la stampa ha riconosciuto il cristiano don Oreste e ne ha parlato bene? La stampa è indifendibile, sappiamo sappiamo. Ma stavolta mi pare abbia indovinato e lo dico a lode della figura cristiana di don Oreste, non a lode delle testate. Che poi queste abbiano parlato di più, a suo tempo, di Pavarotti mi pare ovvio: la stampa appartiene al mondo e si occupa innanzitutto delle mondanità. Ma ora si è accorta di uno che non gli apparteneva. Luigi

    6 Novembre, 2007 - 9:23
  10. Lode a Dio per questi apostoli della carità come don Benzi!

    Andrea

    6 Novembre, 2007 - 11:13
  11. Daniele81FUCIRimini

    Penso che Don Oreste sia già Santo in Cielo e spero che la Chiesa lo canonizzi presto anche sulla Terra. Ha speso la sua vita interamente per il Signore e quando uno la spende per il Signore, è logico che poi la spende per gli altri, per i poveri, per gli ultimi, poiché così Dio vuole. E’ stato davvero un operaio, instancabile, senza soste, nella vigna del Signore. Preghiamo perché dal Cielo ci protegga e interceda per noi e perché di persone come Don Oreste ne nascano altre, poiché il mondo ne ha davvero bisogno. Daniele

    6 Novembre, 2007 - 12:49
  12. Luigi Accattoli

    Un caloroso benvenuto a Daniele, che si firma “81FUCIRimini”. E dunque vorrà dire che è nato nel 1981 e appartiene alla FUCI (Federazione degli universitari cattolici) di Rimini. Il “calore” è dovuto al fatto che io sono stato nella FUCI e sono ancora in contatto con questa associazione. La mia presenza a Camaldoli il 2 e 3 novembre (vedi post precedente) era dovuta a un convegno di un movimento che si chiama “Oggi la Parola” che ha come gruppo fondativo un insieme di ex fucini che sono all’incirca miei coetanei. Luigi

    6 Novembre, 2007 - 12:59
  13. Leonardo

    Da una citazione su un sito cattolico sono stato incuriosito a guardare su youtube due ‘faccia a faccia’ di don Benzi rispettivamente con don Gallo e con il sig. Franco Barbero messi in scena dal programma televisivo “Le iene”. Mi ha estasiato la bellissima semplicità e franchezza – d che in questo caso si può ben definire ‘evangelica’ (con un aggettivo di sui spesso si abusa – di don Benzi, a confronto con la sciagurataggine degli altri due.

    7 Novembre, 2007 - 13:21
  14. fabrizio

    Mi ricordo benissimo quei due faccia a faccia.
    In quei video la semplicità di don Benzi giganteggiava.

    7 Novembre, 2007 - 14:02
  15. matteo

    Don Gallo?
    Don Barbero?
    due modalità del proprio ministero sacerdotale.
    !!!!!!
    Tu es sacerdos in aeternum……
    Certo sarebbe meglio uniformarsi un po’!
    mah!

    7 Novembre, 2007 - 15:08
  16. matteo

    Ma l’unico sacerdote rimane sempre Cristo.

    7 Novembre, 2007 - 15:09
  17. Leonardo

    E così siamo tutti a posto. Ciascuno fa quel che gli pare, tanto son tutte “modalità del proprio ministero sacerdotale”! Evviva!

    7 Novembre, 2007 - 16:57

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