Domani voto per Bersani anche se era meglio Renzi

Sono decisamente nauseato di leggere tutte queste entusiastiche dichiarazioni di voto per la sinistra, specialmente da quanti sottolineano di essere andati a messa prima o dopo aver votato per candidati e programmi dichiaratamente contrari i valori cattolici.
CONTRARI ai valori non negoziabili e ad una visione cattolica della famiglia e della società.
Si può e si deve, per senso di responsabilità, votare contro una prospettiva di questo tipo. Trovo poi particolarmente pericolosa la possibilità che un partito di estrema sinistra, su posizioni fortemente laiciste e anticristiane, possa andare al governo con un ruolo significativo (a parte il conflitto di interessi di un leader che è presidente della Puglia e immagino ambisca al potere del vicepremier).
Come sia possibile che un cattolico voti queste persone, con queste idee e questi programmi è uno dei grandi misteri di questi tempi di relativismo.
Dio ci scampi dalla sorte subita dagli spagnoli e dai francesi.
Maria, Regina della Famiglia, ci aiuti.

Per senso di responsabilità ho votato il partito che si opporrà con maggiore decisione al trionfo di Bersani e ai suoi intenti di realizzare “entro un anno” le unioni gay e un programma economico evidentemente recessivo.
Mi auguro che molti altri italiani abbiano avuto riflessioni analoghe e che al Senato il c.d.”Centrosinistra” non ottonga la maggioranza, nemmeno con l’apporto degli ultranonagenari senatori a vita e dei senatori eletti all’estero nei modi che sappiamo (cioè attraverso il “consiglio” dei sindacati).
Caro Fabricianus, non sta agli elettori garantire le stabilità: è compito della politica attraverso proposte condivisibili (e non divisive, come le unioni civili) e intese politiche di ampio respiro. Ne abbiamo viste di tutti i colori: governi di minoranza, governi tecnici, governi di larghe intese o “presidenziali” … Qualsiasi soluzione sarà meglio di un “monocolore” del PD o del CS ncon Bersani premier.

Anche questo brutto tempo che ci affligge è un cattivo presagio sul futuro “progressista” dell’Italia. Qui da noi ovviamente sono andati a votare anche con le slitte e le racchette da neve ai piedi. Al seggio ho trovato anziani con il bastone e i doposci… E code.
Non saprei fare previsioni, ma volete mettere la soddisfazione di vedere lo “smacchiatore di giaguari”, che fino a qualche settimana fa aveva già la vittoria in tasca e andava in giro a promettere posti da ministri e sottosegretari a destra e a manca, il “lider maximo” che “stavolta par proprio che tocca a noi” (l’indicativo al posto del congiuntivo è responsabilità sua), elemosinare i voti al Prof. Monti e a Casini (che li cederanno a prezzo altissimo)…
Abbiamo visto lo “sbranatore” con certi occhi arcigni e incattiviti, truci. Chissà che il buon senso degli italiani non gli insegni un po’ di umiltà. Avere la responsabilità della vittoria è un peso troppo grosso per lui, risparmiamoglielo.

Sono stato fin troppo “lungo”, altrimenti avrei un paio di paroline sulla scorrettezza di Nino, che riesce a fare campagna elettorale per la sinistra (ma è il loro solito metodo) anche a urne aperte… Ecco l’Italia di Bersani, sulla quale imperversa neve e pioggia, il finimondo.

Se ci fosse stato Renzi sarebbe stato tutto diverso, a sinistra, a destra e al centro.
Ma cosa avrebbe potuto fare un giovane rottamatore a capo di un vecchio “rottame” come il PD? Avrebbe avuto contro tutto il potente apparato del Partito, i dirigenti locali, l'”intellighenzia” (si scrive così?) di area…
Avrebbe fatto bene poco, ma avrebbe smosso le acque e oggi saremmo chiamati a votare in uno scenario completamente diverso, probabilmente meno indigesto per tutti.

Non mi risulta che i “berlusconiani” abbiano fatto di queste scorrettezze.
Ma i rossi sono sempre i “migliori”, anche quando sono evidentemente scorretti…

@Sara,
non te la prendere. Non ce l’avevo con te, ma il metodo è quello e la tua battuta mi ha dato modo di ribadirlo.

@Fabricianus,
ricambio l’abbraccio, anche se rimango convinto che la tua non sia stata una scelta coerente con i valori cattolici.
Che Dio ti benedica e benedica tutti noi, disgraziatissimi italiani.

Adesso manca solo quella buona lana di giosal e la casa del popolo è al completo!

Ora la mia:
l’unica possibilità di cambiamento, di cambiare veramente le cose, passa da una sconfitta di Bersani e Vendola.
Se vincono loro, come dicono da mesi i sondaggi, riproporranno l’ennesima edizione del fronte Progressisti/Ulivo/Unione/Progressisti con le solite idee (quelle della vecchia CGIL), le solite divisioni, le solite liti e la solita opposizione anticomunista. Cosa aspettarsi di diverso?
Certo, l’aggressione ai valori non negoziabili potrebbe essere la vera novità di questa sinistra “progressista”, ma a guardar bene c’era anche in passato, con l’attacco alla legge 40 sulla fecondazione assistita, le proposte sul biotestamento e nel programma di Prodi c’era già una sorta di progetto di “unioni civili” (l’Arcigay ha sempre avuto il suo peso in quella compagine, non serviva mica Vendola)… Nessuna novità.
Se invece, provvidenzialmente, Bersani non avesse la maggioranza almeno al Senato, ecco che cambierebbero tutti gli scenari, ci sarebbero delle scomposizioni (specie nel Pdl) e delle ricomposizioni. Soprattutto a destra e a sinistra ci sarebbero delle novità, ci sarebbero spazi per progetti politici nuovi, guidati da persone nuove (non dico giovani, non mi interessa l’età anagrafica). E magari anche i cattolici potrebbero trovare quello spazio che sinora non hanno avuto o non hanno saputo conquistare.
In sintesi: se vince Bersani torniamo al 1996 (la legislatura durò cinque anni con quattro governi sostenuti da due diverse maggioranze); se Bersani e Vendola perdono, oltre a salvare ciò che resta dei valori non negoziabili, si apre una stagione nuova.
Ora sbranatemi pure.

Nino, stai ancora pubblicizzando la tua Valentina?

@Marilisa,
finchè non imporrete il partito unico, sarà ancora possibile esprimere il proprio parere sui candidati, le coalizioni e le idee della sinistra.
Se vince Bersani sarà come è sempre stato e forse anche peggio, solo il vostro zelo di militanti può farvi vedere del buono in una vittoria di Bersani e Vendola.
Stando a tutti i sondaggi due terzi degli elettori non voteranno per loro: il “bene comune” della sinistra non convince gli Italiani.
Quindi non sono il solo a pensare queste cose, anche se sono l’unico in questa particolare casa del popolo.

Se Nino è cattolico dovrebbe farsi qualche domanda sul tipo di testimonianza che offre del suo cattolicesimo.
In compenso la sua testimonianza di militante del PD è ineccepibile.
Qualcuno dei suoi amici, magari Fabricianus, gli faccia notare che “giga troll” e “fregnacciaro” sono offese pesanti.

Mancavi giusto tu con il tuo gusto particolare nell’offendere il prossimo.

No, Lorenzo.
Semplicemente Bersani con la sua spocchia non ha convinto gli Italiani.