Domani voto Gentiloni – Zingaretti – Visini

Domani voto il premier Gentiloni candidato pd al collegio uninominale Roma 1 che è il mio. Qui nel Lazio votiamo anche per le regionali e il mio voto sarà per Zingaretti, governatore pd uscente, mettendo la croce sul nome di Rita Visini, assessore uscente alle Politiche sociali, che è nella lista “Centro sociale per Zingaretti”. Nei commenti i lazzi e i frizzi.

52 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Sono deluso da Renzi ma apprezzo Gentiloni, Minniti, Del Rio, Fassino, Prodi, Veltroni. Voto dunque pd. La delusione per Renzi è maturata a tappe, come i visitatori già sanno: perchè non lasciò uno dei due incarichi, premier e segretario di partito, com’era ragionevole che facesse per allentare la tensione interna; perchè personalizzò la campagna per il referendum costituzionale, personalizzazione che era nei voti degli oppositori della riforma; perchè non ascoltò Del Rio, Fassino, Prodi, Veltroni sulle vicende interne che hanno portato alla fuoriuscita dei bersaniani; perchè non ha fatto nulla per un’alleanza elettorale con quelle salamandre dei fuoriusciti; perchè non ha indicato Gentiloni come candidato premier al voto di domani. Pentadeluso, cioè deluso cinque volte cinque. Ma avendo patito notte notte incubi nomati Salvini e Grillo, scelgo Gentiloni.

    3 Marzo, 2018 - 17:16
  2. Luigi Accattoli

    Zingaretti alla Regione Lazio ha fatto il fattibile per rimediare al trend fallimentare delle gestioni Storace, Marrazzo, Polverini. Rita Visini, amica di impegni associativi e biblici, è stata bravissima alle politiche sociali. Per sapere chi sia, leggi qui: http://www.regione.lazio.it/visini/

    3 Marzo, 2018 - 17:16
  3. Fabrizio Scarpino

    Tempo di scelte di voto: stavolta non è stato facile, sono state scelte un po’ sofferte, ma ala fine il dado è tratto.

    Voterò PD alla Camera e al Senato, dove, soprattutto al Senato nel collegio uninominale di Monza e Brianza abbiamo una valida esponente del mondo cattolico.

    Voto al PD anche per le Regionali che si estenderà al candidato presidente Giorgio Gori uomo mite e competente di cui la Lombardia ha a mio modesto avviso un grande bisogno.

    Caro Luigi permettimi alcune domande a Te che, se non erro sei stato un “renziano della prima ora”:
    fermo restando il gravissimo errore di Matteo Renzi riguardo alla personalizzazione del Referendum, non era però uno degli obiettivi da sempre sostenuti dal mondo renziano quello di liberarsi dalle catene della vecchia sinistra??

    In secondo luogo, è vero che Gentiloni non è stato indicato come Premier, ma è altrettanto vero che è un uomo indicato da Renzi dopo le sue dimissioni da Presidente del Consiglio, questo penso sia importante tenerlo a mente.

    Un forte abbraccio e buona Domenica.

    3 Marzo, 2018 - 18:05
  4. Luigi Accattoli

    Fabrizio vedo che siamo vicini nelle valutazioni e ciò mi gasa. E’ vero che sono stato un renziano ante-litteram, nel senso che ero con lui anche quando perdeva alle primarie con Bersani. Come bene rammenti il merito storico di Renzi è di aver battuto – alle primarie con Cuperlo – il nuraghe dove si erano asseragliate le salamandre dopo la caduta del muro. Ma avendo vinto quella sfida – che fu una vera impresa – a mio giudizio avrebbe dovuto trovare il modo di convivere con gli sconfitti, senza pretendere di rottamarli. Senonché lui è pieno di vita e dunque vive e magari sopravvive, non convive. Su Gentiloni è stato bravo ad assecondare l’intuizione di Mattarella. Come a suo tempo era stato in gamba per l’elezione di Mattarella. L’uomo è dotato. Ma lo spintona la passione per il selfie.

    3 Marzo, 2018 - 18:32
  5. Fabrizio Scarpino

    Grazie mille Luigi del Tuo riscontro.

    3 Marzo, 2018 - 18:53
  6. Victoria Boe

    Lui, Renzi, è pieno di vita, ma ce ne sono anche altri pieni di vita.
    Lui in più ha la presunzione di valere di più. A me non piacciono i presuntuosi e neanche quelli che contano, come lui, sulla manovella a ruota libera per stordire chi lo ascolta.
    È una specie di incantatore di serpenti, ma io non ne resto incantata. E ai giovani non piace, a quanto pare, nonostante i selfie.
    Per me ha la colpa GRAVE di avere diviso il PD, l’unico partito di centro-sinistra. Lo ha dirottato verso destra facendone un partito socialdemocratico tipo quello saragatiano dei vecchi tempi. Quel partito aveva colore sinistrorso in superficie, ma all’interno era bianco. Sinistra pallidissima.
    Se dovesse vincere il PD, ma ne dubito, credo che governerebbe Gentiloni, migliore di lui a mio parere, ma diretto da Renzi (oggi controfigura), al quale non piace stare al secondo posto.
    In ogni caso credo che il movimento grillino, con la carta dei ministri presentati in anticipo–cosa mai avvenuta prima– abbia buone probabilità di guadagnare voti. Lo temo parecchio, ad essere sincera.
    Se dovesse vincere la coalizione di destra, con Salvini patetico col crocifisso fra le mani, sarebbero guai seri per il Paese.
    Certo il ritorno di Berlusconi, ringiovanito e rifatto a mo’ di mummia ( immagino la fatica dei truccatori), che ha promesso mari e monti, comprese le dentiere, e con un altro ridicolo “contratto, “ha rotto le uova nel paniere di molti.
    Ho molti timori anche per questo motivo, ma i miei sonni non ne risentono.

    3 Marzo, 2018 - 21:28
  7. Federico Benedetti

    A fronte di tanto entusiasmo per il PD vorrei sommessamente ricordare che veniamo da cinque anni di governo del PD (quattro sotto la guida luminosa di Renzi): governo pessimo da tutti i punti di vista, in particolare per il fallimento di riforme non condivise (perseguite solo per ragioni di propaganda), per la cattiva gestione dell’immigrazione, per i favori fatti a banche e finanzieri, per l’occupazione scrupolosa di tutte le poltrone con l’unico obiettivo di rimanere al potere. Bisognerà domani esprimersi su questo.

    Quanto ai bravi candidati del PD, mi sarebbe piaciuto che i suoi elettori cattolici riconoscessero la problematicità di votare un partito che in questa legislatura ha promosso una deriva laicista fortissimamente contraria ai valori cattolici, contro il diritto alla vita e contro la famiglia: divorzio breve, matrimonio tra omosessuali e testamento biologico pro eutanasia. Voti imposti addirittura con voto di fiducia, impedendo la libertà di coscienza agli stessi parlamentari…
    Nelle regioni non è meglio: Zingaretti sarà ricordato per avere incoraggiato l’aborto promovendo concorsi vietati ai medici obiettori. Il programma di Gori è sulla stessa scia: priorità assoluta è aumentare gli aborti in Lombardia.

    I cattolici nel centrosinistra, eletti ed elettori, si sono rivelati afasici, insignificanti, assenti. A queste elezioni si aggiunge anche l’alleanza con Emma Bonino, che di certo accentuerá la deriva anti cattolica già intrapresa (e rivendicata con orgoglio da Renzi, con il nome di diritti civili).

    Per quanto riguarda me, rispondendo all’appello al realismo rivolto da Gandolfini a tutti i cattolici italiani, domani voterò Eugenia Roccella, candidata alla Camera nella mia circoscrizione dalla lista Noi con l’Italia-UDC. Il centrodestra sicuramente non è perfetto, ma con realismo bisogna riconoscere che è l’unica coalizione che offre ai cattolici la possibilità di testimoniare e promuovere i propri valori: lo dimostrano l’impegno politico e la coerenza con i quali Eugenia Roccella , Paola Binetti e molti altri candidati in questa terribile legislatura hanno difeso in tutti i modi il diritto alla vita e la famiglia fondata sul matrimonio. Realisticamente, per un cattolico che si riconosca nella visione dell’uomo coerente con il cattolicesimo e nella dottrina sociale della Chiesa, non c’è altro spazio se non nel centro-destra, pur con tutti gli evidenti limiti di questo schieramento. Gli altri, realisticamente, sono molto peggio.

    3 Marzo, 2018 - 22:32
  8. Victoria Boe

    Che il governo del PD sia stato “pessimo” possono dirlo solo gli avversari, cosa che rientra nell’ordine delle cose. Le opposizioni, da che mondo è mondo, hanno sempre detto peste e corna di chi è stato al governo. La questione del voler stare al potere non regge, perché è cosa di tutti i partiti. Proprio tutti. Per quarant’anni è stato al governo il partito democristiano ed è andato ad incollarsi alle poltrone in modo osceno, peggiorando le cose sempre di più. Lo stesso don Mazzolari, un grande cattolico, ne era uscito indignato per le promesse non mantenute. Il potere piace a tutti, purtroppo. Questa è una regola generale senza eccezioni. ” Il potere logora chi non ce l’ ha”.
    Siamo in un Paese dove, grazie a Dio, non c’è più il partito della Chiesa cattolica. Siamo in un paese laico e le leggi sul divorzio, sull’unione fra gli omoaffettivi, sul testamento biologico e sulla buona morte ci sono in tutti i paesi più evoluti e rispondono al buon senso della vita, evitando disastri veri. Per questo tanti cattolici, anche ecclesiastici, li hanno condivisi apertamente. Essere buoni cattolici non significa tenere gli occhi chiusi di fronte alla realtà che si configura in una molteplicità di situazioni non capite né accettate da chi ha la mente chiusa e non si arrende, per grettezza, al progresso della intelligenza umana, che fa vedere le cose diversamente da come si vedevano una volta.

    4 Marzo, 2018 - 1:52
  9. Victoria Boe

    Emma Bonino è una donna che, essendo molto competente sull’Europa e sui rapporti del continente europeo con gli altri paesi, vuole la piena integrazione del Paese nell’Europa. Per questo si è candidata, non per altro.
    Una donna determinata come lei credo che farebbe cambiare qualcosa.
    Il centro-destra, oltre che essere frammentato e solo per mero opportunismo politico provvisoriamente unito nelle varie correnti ma con qualche scriocchilio già evidente, risponde in sostanza alle richieste di elettori che vedono male le immigrazioni, imputano ogni male del Paese agli immigrati ignorando le violenze neofasciste dei connazionali, vogliono armarsi per fronteggiare i delinquenti e ritengono che l’ordine si raggiunga con i manganelli e con i fucili, riempiendo le carceri oltre misura. Li vorrei vedere poi i magistrati a dipanare i probemi dei sempre più numerosi processi, che già ora durano una vita.
    Vogliono uscire dall’Europa e ritornare alla lira. I più ricchi vogliono la flat tax, cioè un’unica tassa per ricchi e poveri–cosa per me obbrobriosa e inconcepibile– e, soprattutto, vogliono favorire i ricchi industriali e aumentare le disparità ignominiose fra le classi: ricchi più ricchi e poveri più poveri. Già Renzi aveva tolto l’IMU per la prima casa anche a chi poteva pagarla tranquillamente, dati i cospicui redditi. E nel frattempo le pensioni medio-basse sono rimaste tali da molti anni, con una perdita netta sul valore dei soldi. Se questa è giustizia, Dio ce ne scampi.

    4 Marzo, 2018 - 1:56
  10. Federico Benedetti

    Non riconoscere nemmeno la problematicità di leggi come unioni civili e biotestamento ( ma la sinistra per il futuro ha in programma la liberalizzazione delle droghe leggere, distribuite ai banchetti di Emma anche questa volta, eutanasia, matrimonio egualitario, utero in affitto) è piuttosto significativo.
    I cattolici riflettano bene prima di consentire nuovamente la maggioranza a chi porterà avanti proposte apertamente e fortemente contrarie al cattolicesimo. Almeno questo.

    4 Marzo, 2018 - 8:38
  11. maria cristina venturi

    Mi pare che la Bonino sia la candidata ideale oggi per tanti cattolici adulti. Lei infatti porta tra avanti tutti i programmi della dotttrina sociale della. Chiesa attuale che poi sono uguali a quelli di Open Society del filantropo Soros da cui la Bonino ha ammesso pubblicamente di essere sponsorizzata: soprattutto immigrazione e sostituzione etnica delle nazioni europee, instaurazione del meticcciato, caduta degli stati nazionali, piu’ potere ai mercati finanziari ed internazionali super-visori di un mondo totalmente globalizzato , piu’ diritti per L’ idividuo, aborto, eutanasia, unioni gay.
    Insomma si capisce come il papa abbia definito la Bonino ” grande italiana” . Quindi votate per lei e per +Europa con la benedizione della Chiesa. Persino L’ ex-ateo devoto Giuliano Ferrara appoggia la Bonino. Nel Collegio 1 di Roma poi votando Bonino avrete la soddisfazione di far fuori un esponente pro-life , tale Iadicicco, un signor nessuno, che nella sua vita ha fatto solo L’ attivista pro-lire e non il ministro e il plenipotenziario come la Bonino,che grazie ai finanziamenti di Soros ha tappezzato letteralmente le nostre città’ di manifesti elettorali giganteschi .
    Speriamo solo che dopo le elezioni li tolgano, perche’ vedersi il faccione 10 metri per 10 della Bonino inturbantata apoena arrivi alla Stazione di Milano puo’ provocare crisi di nervi ai viaggiatori.
    :-/

    4 Marzo, 2018 - 8:39
  12. Luigi Accattoli

    Voto di prima mattina al seggio che è dentro la scuola elementare Baccarini, sistemato nell’aula dove accompagnavo i miei cinque figli anno dopo anno per due decenni. “Lei è il quinto” mi ha detto la presidente di seggio, ch’era aiutata da tre scrutatori maschi giovanissimi. Emozionati. S’intrecciavano amabilmente tra matite, carte d’identità, tagliandi antifrode, numero del passaporto: scusi dove si legge il numero? La matita si è già spuntata: il temperamatite dove l’abbiamo messo? Viene il coordinatore dei cinque seggi che sono nella scuola e dice alla presidente di raggiungerlo in un’altra aula per dare lettura collegiale a una circolare del ministero e lei, con il fare protettivo di una professoressa agli esami di maturità: non può leggermela qui, non li vorrei lasciare soli. E te credo, facevo tra me. Mentre uscivo entravano nelle cabine una decina di scout al primo voto che sono venuti al seggio prima di partire per una gita sulla neve. Elettori diciottenni ruzzano nel corridoio e scrutatori coetanei temperano le matite. C’è speranza per la polis.

    4 Marzo, 2018 - 9:13
  13. Luigi Accattoli

    A che pro il tagliando antifrode? Mi spiega il poliziotto che saluto all’uscita dalla scuola che il tagliando dovrebbe garantire contro il voto di scambio realizzato con schede precompilate. Faccio finta di aver capito e a casa leggo in internet, dal sito del Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali del Viminale: “Le nuove schede sono munite di un tagliando antifrode con un codice progressivo alfanumerico generato in serie; dopo che l’elettore ha restituito la scheda, il tagliando è staccata dalla scheda e i componenti dei seggi controllano se il numero del tagliando sia lo stesso di quello annotato prima della consegna della scheda all’elettore”. Mi pare una buona novità.

    4 Marzo, 2018 - 9:39
  14. Beppe Zezza

    Le foto e gli articoli linkati mostrano come il tentativo di “arruolare” il papà tra le fila del partito radicale sia in atto da tempo. Tentativo che pare riuscito ( finalmente?) con l’ endorsment fatto alla Bonino. Chiesa e spirito liberal saldamente uniti daranno un impulso inarrestabile alle sorti luminose e progressive della umanità!

    4 Marzo, 2018 - 12:27
  15. Leopoldo Calò

    Apprezzabile anche la delicatezza di quell’ “inturbantata”, eppure è meglio la Venturi di altri di uguale fede che ci ammorbano con le loro semplificazioni infantili.

    4 Marzo, 2018 - 13:23
  16. Leopoldo Calò

    Intendo fede politica.

    4 Marzo, 2018 - 13:24
  17. Federico Benedetti

    L’insegnamento di San Giovanni Paolo II era chiaramente e indubbiamente antitetici rispetto alla propaganda dei radicali e della Bonino: i cattolici avevano ben chiaro da che parte stare.

    Luigi ti ho battuto: stamattina ero il terzo al mio seggio , perlomeno sul registro degli uomini. Niente scout , solo qualche anziano. Speriamo…

    4 Marzo, 2018 - 13:39
  18. Amigoni p. Luigi

    Rif. 10.14

    Dalle storiche foto sembrerebbe che anche da altri (o) papi la Bonino sia stata “sorrisa”.

    4 Marzo, 2018 - 14:34
  19. Fabrizio Scarpino

    Ho espresso il mio voto, molta cosa per via della nuova procedura, ma ho espresso.

    Federico dopo tanti anni stava per convincermi a votare………la Bonino, ma alla fine ho confermato il mio voto al PD.

    4 Marzo, 2018 - 15:31
  20. Fabrizio Scarpino

    molta coda**

    4 Marzo, 2018 - 15:31
  21. Federico Benedetti

    Altri papi, altri (bei) tempi.

    4 Marzo, 2018 - 16:22
  22. Amigoni p. Luigi

    I tempi cambiano. Apprendo – e non lo sapevo – che anche Ferrara non è più un ateo devoto. Ateo, devoto emerito. Si arricchisce il lessico ecclesiastico.

    4 Marzo, 2018 - 18:00
  23. Federico Benedetti

    Fabrizio, quelli della tua parte politica non cambiano idea mai, nemmeno di fronte ad un fallimento clamoroso dei tre governi di questa legislatura.
    Non parliamo poi dell’incapacità assoluta di riconoscere l’impossibilità, per un cattolico, di votare chi ha sostenuto leggi tanto apertamente contrarie al cattolicesimo.
    Saranno pure ” semplificazioni infantili”, ma sembra che certi cattolici non riescano proprio a capire…

    4 Marzo, 2018 - 18:55
  24. Victoria Boe

    Molta gente al seggio poco fa, nonostante la pioggia.
    Contenta della bella partecipazione.

    4 Marzo, 2018 - 20:41
  25. alphiton

    Ora è rimasto ateo ma non è più devoto…. Ma possibile che personaggi del genere abbiano potuto costituire per una parte del mondo cattolico un punto di riferimento?
    Che Benedetto XVI abbia scritto una prefazione ad un libro di Marcello Pera? E che pochi abbiano avuto il coraggio di stigmatizzare questa cosa? Non ho capito e non mi sono adeguato…

    Alberto Farina

    4 Marzo, 2018 - 21:21
  26. Luigi Accattoli

    Alberto Farina sei sicuro che Benedetto XVI abbia scritto la prefazione a un libro di Marcello Pera? A me non pare. Nel mio scaffale ho un volumetto Mondadori del 2004, Senza radici. Europa, relativismo, cristianesimo, Islam nel quale sono pubblicate una conferenza di Pera allora presidente del Senato e una del cardinale Ratzinger, ma si tratta di due testi tra loro indipendenti, uniti dall’argomento, non da altro. In quel volumetto ci sono anche due lettere scambiate tra i due autori delle conferenze. Forse alludevi a quel testo?

    4 Marzo, 2018 - 21:38
  27. Luigi Accattoli

    Alberto avevo dimenticato. Ti ringrazio. Luigi

    4 Marzo, 2018 - 22:06
  28. alphiton

    Io mi scuso se sono stato un po’ greve nel tono nei suoi confronti….

    Alberto Farina

    4 Marzo, 2018 - 22:07
  29. Luigi Accattoli

    Alberto non ti devi scusare di nulla, sono meravigliato anch’io d’aver cancellato quel fatto. Ti regalo un motto del poeta Borges: “Memoria, facoltà che dimentica”.

    4 Marzo, 2018 - 22:12
  30. Victoria Boe

    Ma quanto è giusto quel che scrisse don Farinella in quell’ articolo su Micromega.

    5 Marzo, 2018 - 2:07
  31. Federico Benedetti

    Il malgoverno non paga. Persino i collegi da sempre rossissimi della mia provincia hanno eletto senatori e deputati di centrodestra. Finalmente si cambia anche qui.
    Te Deum laudamus.

    5 Marzo, 2018 - 6:28
  32. Fabrizio Scarpino

    Auguri di buon lavoro al nuovo Governo che nascerà anche se mi vengono i brividi a un Governo a guida Salvini o Di Maio.
    Però Salvini è un fondo un bravo ragazzo: difende la dottrina sociale della Chiesa dalla pagina 1 alla pagina 50. Sempre che l’abbia letta la dottrina sociale.
    Te Deum Laudamus

    Il PD va all’opposizione ahimè.

    5 Marzo, 2018 - 10:28
  33. maria cristina venturi

    Chissà come sarà arrabbiato l’arcivescovo Delfini … a Milano, tranne che nei feudi rossi del centro radical-chic dove stanno i ricconi, trionfa la Lega invece dei suoi beneamati piddini che vogliono fare di Milano “un centro mondiale del turismo gay” come ha detto il sindaco Sala.
    Povero vescovo, in piazza Duomo, invece dei bei cortei del gay pride gli tocchera’ magari vedere organizzare rosari come quello polacco contro l’invasione dei nostri confini!povero vescovo dover ascoltare paternostri e ave maria sarà un vero tormento per lui!
    E povero Galantino, il “popolo” italiano alle urne
    non ha seguito i suggerimenti autorevoli dei suoi vescovi , forse che il “popolo”! non si fida più dei suoi cosiddetti pastori? Forse che un sonoro VAFFA risuona oggi anche alla CEI di Galantino?

    5 Marzo, 2018 - 10:59
  34. Fabrizio Scarpino

    E chi te lo dice o Maria Cristina Venturi che l’arcivescovo Fellini (non delfini) sia arrabbiato?

    Lo conosci? Sai quale croce ha apposto con la matita sulle schede nel segreto della cabina?

    5 Marzo, 2018 - 11:55
  35. Fabrizio Scarpino

    Sbagliato anche io: arcivescovo Delpini , Mario Delpini

    5 Marzo, 2018 - 11:56
  36. Victoria Boe

    Gentile signora, le sue abituali insulsaggini in questo caso suonano come vilipendio a degli autorevoli ministri del culto.
    Se ne vergogni e smetta di dare fiato al vento.

    5 Marzo, 2018 - 12:04
  37. alphiton

    Francamente se devo scegliere fra i colori e la vivacità di un gay pride e i tetri e livorosi rosari antiimmagrazione dei cattolici polacchi scelgo senza se e senza ma i primi.

    Quanto a Delpini io sono rimasto francamente deluso che, di fronte alla profanazione (questa sì, vera) del Vangelo fatta da Salvini, l’unica cosa che abbia saputo dire è stata la battuta. “Nei comizi si parli di politica”. Di fronte ad uno che il Vangelo l’avrà preso in mano l’ultima volta ai tempi del catechismo e lo strumentalizza in modo così plateale ed interessato ci voleva ben altra reazione.

    Quanto a Benedetti che trova che la sconfitta del PD sia un motivo di lode a Dio, contento lui… Mi domando però che idea abbia di Dio e del suo rapporto con le cose terrene.

    Alberto Farina

    5 Marzo, 2018 - 19:41
  38. Federico Benedetti

    Lodo il Signore perchè il PD non avrà l’opportunità di proseguire nel progetto laicista e anticristiano che ha sostenuto nella legislatura passata.
    Non capiranno mai le ragioni di questa lode quelle persone che, come l’amico Farina, si sono sempre fatte andare bene tutto quello che veniva dal PD e che ricorda addirittura con entusiasmo le leggi contro la famiglia e il diritto alla vita.
    Non che siano buone, abbiamo appena letto con quanto disprezzo siano capaci di giudicare chi non la pensa come loro, persino la coscienza e la fede di Salvini (che magari hanno visto solo qualche volta in TV). Ma si sentono dalla parte giusta e in diritto di sputare sentenze.

    6 Marzo, 2018 - 9:35
  39. maria cristina venturi

    Farina il problema è ‘ che molti cattolici compreso il vescovo Delfini la pensano come te e credono di essere i ” giusti” e disprezzano coloro che sono pro-lite e che dicono rosari. Il problema e’ che voi caro Farina volete accreditarvi come gli unici eletti depositari della verità’ del Vangelo e vi da’ fastidio che un peccatore e anche buzzurro come Salvini possa dire che vuole essere fedele al Vangelo. L’ avesse detto Luxuria o un altro esponente LGBT avreste applaudito ma siccome L’ ha detto Salvini allora e’ sbagliato. Adesso cosa farete? Impederite aquelli che hanno votato Lega di andare a Messa e di ricevere i Sacramenti? Siete capaci anche di questo: Comunione ai divorziati, ai sodomiti, ai protestanti ma no a Salvini e s gusci!
    Questa e’ la vostra fede e la vostra ” misericordia” : sepolcri imbiancati.

    6 Marzo, 2018 - 9:54
  40. Lorenzo Cuffini

    Fede, ringrazia gli elettori italiani, bastano e avanzano.
    Lascerei “il Signore” fuori da questa storia,di uomini della Provvidenza ne abbiamo già fabbricati e si è visto come è andato a finire.
    Quanto alla religiosità di Salvini il Pio, certo nessuno la conosce nell’intimo.
    Ma dal momento che ha ritenuto opportuno sventolarla come uno slogan elettorale, roba che non mi risulta fosse d’abitudine nemmeno tra i democristianoni dell’età aurea, si è messo coscientemente nelle condizioni di farsela giudicare eccome, e generalmente- da quel che vedo – spernacchiare il giusto.

    6 Marzo, 2018 - 9:56
  41. Victoria Boe

    Infatti Salvini che non ha una famiglia, essendo felicemente separato, penserà subito alle famiglie. Non ha altro in testa, lo sanno tutti.
    I valori cristiani sono salvi e il vaniloquio delle teste vuote continua.

    6 Marzo, 2018 - 10:08
  42. Caro Luigi,
    mi rallegro che qui da te abbiate scoperto la causa di tutti i mali della chiesa, il «fatto senza precedenti e gravissimo» che ha provocato la catastrofe odierna, l’orrendo sacrilegio da cui viene “la peste di errori e di vizi che ammorba il mondo”, e di cui persino tu avevi perso memoria … cioè la prefazione di Benedetto XVI a un libro di Pera. Che sollievo, ora che lo sappiamo andrà tutto meglio.

    6 Marzo, 2018 - 12:12
  43. Federico Benedetti

    Lorenzo,
    tu forse frequentavi le case del popolo, ma mia madre, che era iscritta alla DC già negli anni ’60, ricorda che gli incontri tra i “democristianoni dell’età aurea” (quasi tutti iscritti anche all’Azione Cattolica) finivano spesso con un Padre Nostro recitato insieme.
    Inimmaginabile oggi, eppure possibile tra quei quattro gatti anticomunisti della Bassa padana… Pochi, marginali, insignificanti politicamente ma cattolici.

    Posso confermare di essere stato presente addirittura ad un incontro pubblico, nel 1994, in occasione della presentazione del candidato locale del Patto per l’Italia finito con una preghiera recitata insieme.

    6 Marzo, 2018 - 12:38
  44. Lorenzo Cuffini

    Questa è cosa molto diversa dallo sbandierare a favore di telecamere e a beneficio di media e social un rosario con parole chiaramente strumentali e on modo che perverte il significato della preghiera mariana.
    Con tua delusione e mio gran divertimento mai portato piede in una casa del popolo in vita mia.

    6 Marzo, 2018 - 13:08
  45. alphiton

    Per quanto riguarda il rosario, è una preghiera di cui ho il massimo rispetto e la ritengo un’espressione di vera fede, purché non venga piegata a finalità che non sono consone, o, peggio, sono in contraddizione col significato di tale orazione. Chiunque faccia una cosa del genere, di qualsiasi parte politica, compie un grave errore strumentalizzando un segno della fede per scopi mondani.
    Su Salvini, da ciò che dice e da come lo dice, non mi sembra di vedere un candidato in linea con la Dottrina Sociale della Chiesa. Lo valuto comunque come politico e lo vede portatore di un’idea di una società chiusa, rancorosa, escludente e ciò a me non piace. Quanto alla sua fede è un fatto suo personale, ma secondo me, esibire il Vangelo in un comizio politico è indice di un approccio alla religiosità poco maturo, finalizzato ad ottenere il consenso elettorale dei cattolici. Il principio della distinzione fra sfera religiosa e sfera civile dovrebbe essere la stella polare di tutti i cattolici che fanno politica. Che uno, di cui non si è mai conosciuta una particolare adesione alla fede cristiana, che in passato si era distinto per i virulenti attacchi ad alcuni vescovi, strumentalizzi quanto di più caro abbiamo, cioé la Sacra Srittura, onestamente mi fa problema.

    Alberto Farina

    6 Marzo, 2018 - 13:31
  46. Victoria Boe

    Concordo in pieno con Alberto Farina.
    Se c’è uno che non avrebbe dovuto strumentalizzare il rosario, questi è il sig. Salvini, che credo sappia poco o niente di religione cattolica.
    A parte il fatto che nessuno che abbia un po’ di buon senso ricorrerebbe a preghiere e rosari per mostrare la sua cattolicità, uno che non ha fatto altro che parlare di chiusure nei confronti di chi parte dalle sue terre per trovare asilo in altra parte del mondo, passando per l’Italia che è il primo paese che fa da ponte naturale tra l’Africa e il resto dell’Europa, dovrebbe astenersi dalla desacralizzazione del rosario.
    La vera religiosità di una persona non viene dimostrata da preghiere corali dette alla fine di un’assemblea di qualsiasi genere o mostrando immagini sacre e rosari. Solo i cattolici bigotti e clericali possono ricorrere a simili operazioni esibizionistiche. Molto meglio una religiosità discreta e riservata. Il culto verso Dio e verso la Madonna non ha bisogno di segni esteriori mostrati per dare credibilità ad una fede che poi fa a meno di gesti concreti di solidarietà verso chi sta male.
    Mi ricordo che Qualcuno ebbe a dire che la preghiera va fatta nel chiuso della propria stanza.

    6 Marzo, 2018 - 15:56

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