Domani pomeriggio sarò a TV2000 – nella rubrica “Il Diario di Papa Francesco”, dalle 17.30 alle 18.00 – per la giornata di memoria e di preghiera per le vittime del Covid 19, giornata promossa dal Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa. Nei commenti metto una scheda sulla giornata e riportò un’intervista che ho dato al settimanale Emmaus di Macerata sull’aiuto che può venire dalla fede nell’affrontare la prova della polmonite da Covid.
Domani sarò a TV2000 per la giornata di memoria delle vittime della pandemia
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Giornata di memoria e preghiera. Domani mattina alle 7.30 nella Cappella della sede della CEI a Roma il cardinale Gualtiero Bassetti, Arcivescovo di Perugia e Presidente del nostro episcopato celebra la Messa per le vittime della pandemia, nell’ambito dell’iniziativa promossa dal Consiglio Conferenze Episcopali Europee.
Per tutto il tempo di Quaresima, i vescovi dei diversi Paesi europei si stanno alternando nell’organizzazione di una celebrazione eucaristica, così da creare una rete di preghiera in memoria delle oltre 770 mila persone che sono morte a causa del Covid-19 nel Vecchio Continente.
“Non possiamo e non dobbiamo dimenticare i morti di questa pandemia: uomini, donne, anziani, giovani, sacerdoti e religiosi che sono stati strappati alla vita dalla violenza del virus. Vogliamo pregare per loro, per i loro cari, per quanti stanno ancora soffrendo e per tutti gli operatori sanitari che sono impegnati in prima linea e, con dedizione e professionalità, si prendono cura degli ammalati”, ha detto in vista di questa giornata il Cardinale Bassetti.
Qui il comunicato Cei del 16 febbraio che annunciava l’iniziativa europea:
https://www.chiesacattolica.it/la-chiesa-in-europa-prega-per-le-vittime-della-pandemia/
Mia intervista su fede e Covid 19 pubblicata il 16 febbraio dal settimanale di Macerata “Emmaus” e intitolata “La fede in ospedale col Covid”.
Lei è stato per 17 giorni in ospedale a Roma con la polmonite da Covid e ha scritto nel suo blog [luigiaccattoli.it] d’aver trovato aiuto nella fede cristiana. Può dirmi che tipo di aiuto?
L’unico vero aiuto che – a mio parere – può venire dalla fede cristiana nelle prove della vita: l’aiuto ad accettare la sofferenza con un atto di affidamento al Signore Gesù, nella speranza che da quel male possa venire un bene, per sé o per altri, oggi o domani, mentre siamo ancora in vita o dopo la morte.
Che intende per atto di affidamento?
Scegliere di avere fiducia nelle parole di Gesù che nei Vangeli promettono vicinanza: “Io sono con voi tutti i giorni fino alla fine dei tempi”.
Che senso ha questa fiducia quando si vedono morire altri malati intorno a noi?
E’ una fiducia che accetta il mistero, cioè l’impossibilità di comprendere con la ragione quello che ci è stato promesso. Se la prospettiva è la guarigione abbiamo le parole: “Beati voi che piangete perché riderete”. Se la prospettiva è la morte abbiamo queste altre: “Oggi stesso sarai con me nel Paradiso”.
Come si esprimeva durante il ricovero questo suo atto di affidamento?
Con la preghiera nelle lunghe ore di silenzio: la maschera dell’ossigeno mi teneva sveglio tutta la notte, per una settimana. Ma anche con il restare abbracciato al Signore dopo aver fatto la Comunione; e infine con la conversazione sulla fede con i compagni di camera.
Era possibile al prete entrare nel reparto Covid?
Nella mia camera abbiamo avuto la Comunione tredici giorni su diciassette. Il prete veniva in tuta, mascherato e scafandrato, con le stesse protezioni con cui venivano da noi i medici e gli infermieri.
C’erano altri cristiani simili a lei in quella stanza?
C’erano quattro letti e quando veniva il prete eravamo sempre due o tre a prendere l’Eucarestia. Io ero l’unico che aveva con sé un computer e con questo mi collegavo alle celebrazioni, agli angelus e alle catechesi papali e quando facevo questo, sempre qualcuno degli altri si avvicinava per ascoltare e ne veniva una rispettosa conversazione, più o meno come stiamo facendo noi due ora.
Caro Luigi avendo seguito tutto il decorso della tua durissima malattia mi è parso che l’hai vissuta essenzialmente con una profonda serenità e fiducia che persino ti ha conservato anche nei momenti di più grave pericolo la tua simpatica scherzosità. Insieme al bellissimo post su Zanotti mi pare uno stimolo ad avvicinarsi sempre più al segreto di Gesù stesso: https://gpcentofanti.altervista.org/la-chiave-dellascolto/