Visitatori belli, domani parte il dibattito su Francesco che Giuseppe Rusconi e io intendiamo proporre a cadenza mensile: nei commenti i dati fisici e metafisici dell’incredibile iniziativa, nonchè l’invito ai romani a essere presenti.
Domani il dibattito con Rusconi su Papa Bergoglio
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ROMA – BORGO PIO
Dubia e certezze su Papa Francesco
Il dibattito nei media e nella realtà
Conducono Luigi Accattoli e Giuseppe Rusconi
Centro Russia Ecumenica
Via Borgo Pio 141
Giovedì 26 gennaio 2017 – ore 18.00
Costruttiva e non divaricante. Come ho già scritto in altri post, Rusconi e io svolgiamo da decenni un lavoro di accompagnamento giornalistico delle vicende vaticane e siamo liberi da vincoli aziendali o associativi. L’uno ritiene utile l’opinione dell’altro. Sempre abbiamo avuto posizioni diverse, mai abbiamo polemizzato. Ambedue siamo titolari di un blog (il suo si chiama Rossoporpora) e collaboriamo a testate quotidiane e periodiche. Giuseppe guarda con occhio critico sia la persona sia la predicazione di Papa Francesco, io invece le guardo con simpatia, ma ambedue ci impegniamo a intendere le ragioni dell’altro. La finalità degli incontri vorrebbe essere costruttiva e non divaricante.
Da Lund ai dubia. Domani affronteremo i due temi più forti del dibattito sul Papa come è venuto serpeggiando tra la fine dell’autunno e l’avvio dell’inverno: Lund (31 ottobre) e i dubia dei quattro cardinali (14 novembre). In un post del 21 gennaio chiedevo a Rusconi di chiarire che cosa intendesse quando affermava – quello stesso giorno nel suo blog – che l’intervista del cardinale Müller a Tgcom 24 [da me ripresa e commentata l’8 e il 14 gennaio] gli appariva “strana”, dal momento – affermava – che il prefetto della Fede “continua a pensarla sui cinque dubia esattamente come la pensava all’inizio: in altre parole il porporato tedesco continua a condividere pienamente la necessità di un chiarimento da parte del Papa su questi punti”.
Fonti confidenziali. Chiedevo in particolare a Rusconi “come [cioè: da quale fonte] conosce l’opinione iniziale del cardinale Müller sui dubia e come sa che da allora non ha cambiato opinione”. In un post pubblicato ieri in http://www.rossoporpora.org/ il collega risponde che sa della posizione del cardinale da fonti confidenziali che non può segnalare. Ne prendo atto e replico che anch’io dispongo di fonti confidenziali in base alle quali domani sosterrò che certamente Müller è vicino alla posizione dei quattro [vicino, cioè non “esattamente” sulla stessa posizione], ma che non condivide l’idea che il papa debba rispondere ai “dubia” ed è furente con la pubblicazione degli stessi: ed ecco che su questo sfondo l’intervista cessa di essere strana e diviene conseguente. A domani il resto.
PAPA:CHIEDE AL MAESTRO ORDINE DI MALTA DI DIMETTERSI
(ANSA) – Il Gran Maestro dell’ Ordine di Malta, Fra Matthew Festing, presentera’ le sue dimissioni al Sovrano Consiglio dell’Ordine di Malta, dopo che il Papa gli ha chiesto di dimettersi. Il Papa gli ha dato udienza ieri pomeriggio e il Sovrano Consiglio a cui presentare le dimissioni si riunirà in tempi, probabilmente oggi o domani.
La notizia delle prossime dimissioni del Gran Maestro e’ stata diffusa da fonti dell’Ordine di Malta. Quando il Gran Maestro avra’ presentato le dimissioni al sovrano consiglio si concluderà una fase burrascosa dell’Ordine di Malta. I problemi erano cominciati lo scorso dicembre quando il Sovrano Consiglio aveva destituito il Gran Cancelliere Albrecht Freiherr per dissensi rispetto alle politiche dell’Ordine di Malta, in particolare riguardo alla distribuzione di profilattici contro l’Aids agli assistiti nei paesi in via di sviluppo.
Il Patrono dell’Ordine di Malta il cardinale conservatore Burke avrebbe caldeggiato le dimissioni di Albrecht Freiherr anche presso il Papa, ma Bergoglio gli avrebbe chiesto di non spingere la situazione fino a questo punto. Una volta sfiduciato il Gran cancelliere, si e’ aperta nell’ordine di Malta una fase di divisioni interne, culminata con l’udienza del Gran maestro Festing con il Papa.
In attesa della riunione del Sovrano Consiglio le funzioni che erano di Festing, vengono svolte provvisoriamente dal Gran Commendatore. Intanto il Gran Maestro dimissionario Festing ha annullato una missione nelle zone terremotate del Centro Italia”
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/colpo-papa-ai-tradizionalisti-si-dimette-gran-maestro-ordine-1355578.html
Ma quale scandalo preservativi? Ma se due persone etero o omosessuali non sono in grado di rispettare continenza e fedeltà, prime misure di prevenzione dell’AIDS, preferite che abbiano rapporti con o senza preservativi se uno dei 2 ha l’ AIDS? Magari poi si tratta di una coppia di non credenti! Qui siamo nella distorsione dell’ insegnamento della Chiesa. Volete che trasmetta l’AIDS al suo partner?
in effetti caro Andrea Salvi dietro il commissariamento dell’ordine di Malta c’è ben altro che i preservativi , di cui non frega proprio niente a nessuno.
C’è invece , a quanto pare , come al solito ( ricordate i Templari distrutti per appropiarsi delle loro ricchezze? ) una questione di soldi , in particolare di 120 milioni di franchi svizzeri che interessano a TUTTi (anche a chi ipocritamente vuole A PAROLE la chiesa “povera” ma si guarda bene dal rinunciare all’8 per mille o pagare l’IMU o smantellare lo IOR)
Notizie sulla faccenda riportate dal sito dagospia: Dagoreport
“Un ricco signore francese, Jehan du Tour, lascia in eredità una fondazione in Lichtenstein di circa 120 milioni di franchi svizzeri, nominando suoi eredi due persone fisiche e due associazioni benefiche, gli Ospedalieri di San Giovanni di Dio e l’Associazione Francese dell’Ordine di Malta.
L’esecutore testamentario, signora Ariane Slinger, residente a Ginevra, decide di creare un trust di diritto neozelandese – Caritas pro Vitae GRADU Charitable Trust – di cui diviene trustee (Il trust impedisce la divisione del patrimonio, il trustee assegna i redditi ai beneficiari).
La signora Slinger è amministratore di una società (Ace Trustees SA), specializzata nella gestione di patrimoni e nella gestione offshore di fondi e capitali. È direttore o ha interessi indiretti di numerose società basate in paradisi fiscali come le Bahamas, Dubai e la Russia (Selectus Capital limited, Gothard Capital limited, Valuta Capital limited, Maximus Capital limited, Yanni Management limited, Mickey Management limited e numerose altre) e tramite queste dirige un impero finanziario offshore che mette a disposizione dei suoi clienti.
Nel 2008 viene anche coinvolta nell’affare La Garde-Tapie (403 milioni di euro percepiti da Tapie per una lite con il Credit Lyonnais) per aver messo in contatto il Tapie con Pierre Condamin-Gerbier, banchiere a Ginevra poi condannato. La Slinger è più volte nominata in siti di giornalismo di inchiesta, come l’offshore leaks database ed il Panama leaks database.
Nel 2012, dopo la morte del benefattore, l’Ordine di Malta viene a conoscenza di tutto, grazie ad un proprio membro francese residente a Montecarlo, e cita in giudizio la Slinger davanti al tribunale di Ginevra. Il giudizio è ancora pendente, si ritiene che in caso di esito positivo, il giudizio potrebbe proseguire in sede penale contro la Slinger.
A Ginevra risiede Monsignor Silvano Tomasi, nunzio apostolico ed osservatore permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite a Ginevra. Monsignor Tomasi crea una fondazione (Caritas in Veritate) diventandone Presidente, ove chiama a servire come Tesoriere Marc Odendall, un banchiere d’affari, con una vasta esperienza, specialmente nel settore del supporto (IPO) alle imprese tecnologiche. Alice de la Rochefoucauld viene nominata direttore.
Nella fondazione viene nominata membro del board Marie Therese Pictet Althann, ambasciatore ed osservatore permanente dell’Ordine di Malta presso le Nazioni Unite. Attraverso la fondazione Caritas in Veritate vengono organizzati numerosi convegni, anche coinvolgendo un banchiere libanese (Société Générale de Banque), Marwan Senhaoui, presidente dell’associazione Libanese dell’Ordine di Malta, il quale presenta le esperienze maturate con un gruppo di volontari dell’Ordine, impegnati in un campo per profughi siriani gestito dalla Caritas.
dell’Ordine di San Gregorio Magno, sia ad Odendall che a Pictet. Odendall viene anche nominato nel board dell’AIF Vaticana e Monsignor Tomasi, al termine dell’incarico a Ginevra, viene nominato membro del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace.
Dopo l’elezione dell’ultimo Governo dell’Ordine di Malta (2014), Boeselager, Gran Cancelliere, decide di trattare le proposte della Slinger, per una transazione sull’eredità du Tour. Nel luglio 2014 Odendall predispone una dettagliata relazione, facendosi aiutare da Sehnaoui, conosciuto nel maggio 2014 durante il pellegrinaggio a Lourdes.
Un fitto interscambio di e-mail inizia fra Odendall, Boeselager, Sehnaoui e Tomasi. La Slinger indirizza Mons. Tomasi come “Caro Silvano”. Forse anche la Segreteria di Stato viene informata. Il Gran Maestro rifiuta ogni transazione. Il giorno successivo alla cessazione dell’incarico di Boeselager, due alti dignitari dell’Ordine chiedono al Gran Maestro di essere autorizzati a firmare la transazione con Slinger, ricevendo un ulteriore rifiuto.
Dopo una forte pressione del Cardinale Patrono, Boeselager viene cessato dal Suo incarico. Una commissione etica interna all’Ordine condanna una distribuzione di profilattici ed anticoncezionali fatta tramite il Malteser International in Myanmar, Kenya e Sud Sudan. Tale condanna viene confermata dal Cardinale Gherard Muller, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede. Boeselager è indicato come ultimo responsabile, ed inizialmente tenta di insabbiare e nascondere i fatti.
Qualche giorno dopo la Segreteria di Stato nomina una commissione di indagine di cinque persone, fra cui sono nominati Monsignor Tomasi, Odendall e Senhaoui. Questa commissione predispone per il Santo Padre una relazione terribile sul Gran Maestro e rifiuta di rivedere il suo rapporto, nonostante il sollecito del Santo Padre che voleva chiudere in maniera meno traumatica la vicenda.
Questa è solo un episodio di un lungo contrasto che oppone chi vuol mantenere il carattere religioso dell’Ordine di Malta anche nelle opere di soccorso ed assistenza, da chi vorrebbe trasformarlo in una organizzazione non governativa laica. I prossimi passi? Magari nominare Gran Maestro dell’Ordine Odendall, o la signora Slinger. Mille anni di storia dell’Ordine di Malta saranno così cancellati, dal Papa che viene dalla fine del mondo.”
Te capì , caro Andre Salvi! altro che preservativi, ci sono in ballo 120 milioni di franchi svizzeri!
L’Ordine di Malta e’ Sovrano, o no!? come mai il Papa è potuto intervenire? Lo strumento del commissariamento con L’Ordine di Malta non attacca sape’.. non stiamo mica parlando dei Francescani dell’Immacolata o i Religiosi del Verbo Incarnato che li ha spazzati via come pula,cioè, l’Ordine di Malta e la Santa Sede si pongono l’uno di fronte all’altro come soggetti di Diritto Internazionale pertanto in una posizione di indipendenza reciproca. L’Ordine di Malta ha una duplice personalità giuridica che, sul piano del Diritto Canonico, lo subordina alla Santa Sede è vero, ma sul piano del Diritto internazionale gli assicura l’indipendenza e qui non ci piove. Ma poi ,al di la di questo: bastonare chiunque si oppone al suo progetto di mutamento non mi sembra l’atteggiamento di un Pontefice saggio il quale dovrebbe spronare all’unione non alla divisione.Poi non ci meravigliamo degli oppositori che iniziano ad essere molti…si rischia lo scisma…che non è cosuccia di poco conto..
Esatto Venturi, abbiamo detto le stesse cose…tu le hai approfondite e te ne sono grata
Se poi , da tipici radical chic snobbate e arricciate il nasino di fronte a le fonti popolaresche come Dagospia ( che non ne ha mai sbagliata una) preferendo solo quelle “ufficiali” eccovi servito sulla faccenda Edwan Pentin vaticanista “laureato”:
http://www.ncregister.com/blog/edward-pentin/grand-master-of-the-order-of-malta-resigns
“Three members of the commission along with Boeselager have also been involved in a $118 million donation held in a trust in Switzerland. The trust denied any connection with the Order, despite documentation indicating the contrary.”
E tenete presente oltre a quello che ha detto Clodine, che cioè l’Ordine di Malta è un Ordine Sovrano che NON dipende dallo Stato del Vaticano, che la carica di Grande Maestro dell’ordine è A VITA , e che quindi si elegge un nuovo Gran maestro quando quello precedente muore, e che il Grande Maestro dell’Ordine lo eleggono i membri dell’ordine non è imposto o dimissionato dal pontefice regnante. così è sempre stato per secoli e secoli.
ma oggi dove siamo ? nella Chiesa cattolica o in una dittatura sud- americana?
Simpatico, fra’ Mattew Festing. L’ho visto più anni a Lourdes. Durante la Messa celebrata in latino aveva il compito di dire “Offerte vobis pacem”. Ma la pronuncia anglofona ha sempre reso incomprensibili le sue parole!
Cosa ne pensate della risposta di Mattew Festing a questa domanda:
Oggigiorno si parla spesso di «scontro di civiltà» tra islam e Occidente. L’ Ordine ha una lunga storia di lotta contro gli ottomani. Quali sono oggi i rapporti dell’ Ordine con il mondo islamico?
«In realtà, a mio parere, il famoso “scontro di civiltà” non esiste. Semmai, esistono gruppi fondamentalisti violenti che tentano di creare questo scontro. Per ciò che riguarda i nostri rapporti con il mondo musulmano, invece, devo dire che sono ottimi. Intanto, se si guardano i fondamenti etici del cristianesimo e dell’ islam, si vede che ci sono davvero tanti punti in comune. Inoltre, noi abbiamo molte attività in Paesi a maggioranza musulmana. Ad esempio, siamo in Libano, che è un Paese complesso dal punto di vista religioso, con 18 diverse comunità di fede, di cui varie cristiane. Noi operiamo in una cittadina del Sud del Paese dove, insieme con un’ organizzazione sciita, gestiamo una clinica e facciamo pronto intervento tramite una serie di ambulanze che, sulle fiancate, hanno le insegne sia della croce che della mezzaluna. E la maggior parte dei pazienti della zona non sono cristiani».
In effetti, i “signori” ai quali i cavalieri di Malta prestano ossequio di stampo feudale sono i malati. Ed infatti l’espressione che ricorre è “signori malati”, che non ha niente a che fare con l’affettazione settecentesca, ma risale al più profondo Medioevo. E i malati possono essere anche islamici.
Il nostro “padrone di casa” e gli amici del “pianerottolo” mi perdoneranno se – provando, magari, ad esser più serio del mio divertito intervento su altro “post” di qualche giorno fa – confermo, dal mio ultimo banco, di non riuscire a nutrire interesse riguardante la questione della “famosa” intervista rilasciata al TGCOM dal Cardinale Muller: un pò perché quell’intervista m’è parsa talmente chiara che, davvero, non so, come si dice a Roma, “de che stamo a parlà”, ed un pò perché, francamente, non mi sembra rilevante approfondire se il Cardinale Muller ha detto quello che ha detto, ma, in realtà, non ha detto quello che pensa, perché, in realtà, ha detto in un modo ma voleva dire in un altro, ed in passato aveva detto un’altra cosa ancora; ma i problemi della Chiesa non dovrebbero essere altri ?
Del resto, lo stesso Papa Francesco, non rispondendo ai “dubia” della “banda dei quattro”, ha ben dimostrato, da un lato, di aver questioni molto più importanti di cui occuparsi (e ci mancherebbe pure !), e, d’altro lato, di voler saggiamente evitare di scendere sul terreno del confronto ricercato da questi suoi oppositori, ai quali, altrettanto giustamente, ritiene di lasciare campo libero alle loro battaglie di retroguardia.
Non so se, poi, il tuo collega Rusconi voglia pure, per soprammercato, mettersi a tirare fuori dal cassetto anche l'”affaire” dell’Ordine di Malta: faccia pure, mi verrebbe da dire; al popolo di Dio credo interessi “less than zero”, e sarà l’ulteriore dimostrazione della distanza che ormai separa quelle conventicole che ancora vegetano nei “sacri salotti” dal resto della Chiesa di Roma guidata da Papa Francesco.
Diverso, ovviamente, e di tutt’altro spessore, rispetto al “gossip” precedente, è il tema relativo alla recente visita del Santo Padre a Lund: che dire ? Con uno slogan mi verrebbe da sintetizzare: “Unità nella verità”; ma ho l’impressione che al tuo collega (“opinion maker”, se ho ben inteso, delle resistenze “curiali” all’azione pastorale del nostro Papa), quest’argomento interessi meno.
Sbaglio ?
‘Notte a tutti !
Roberto Caligaris
P.s.: dimenticavo, FORZA LUIGI ! COMUNQUE VADA, SARA’ UN SUCCESSO !
Faccio mie queste parole DEFINITIVE di Roberto sull’argomento:
“al popolo di Dio credo interessi “less than zero”( la questione dell’ordine di Malta), e sarà l’ulteriore dimostrazione della distanza che ormai separa quelle conventicole che ancora vegetano nei “sacri salotti” dal resto della Chiesa di Roma guidata da Papa Francesco.”
Che poi ci siano le consuete figurine che si affannano con la loro macchinetta del fango a definire la Chiesa di Roma “una dittatura sudamericana” ( Venturi dixit) e papa Francesco uno che bastona chiunque si oppone al suo progetto di mutamento, un Pontefice che sprona alla divisione ( Claudia Floris Leo dixit) conferma le signore nel loro ruolo di mistificatrici della realtà e calunniatrici recidive.
Non che sia una novità.
🙂
Non entro nel merito della discussione sui Cavalieri di Malta, ma non posso tacere rispetto all’affermazione del Sig. Salvi
“Ma quale scandalo preservativi? Ma se due persone etero o omosessuali non sono in grado di rispettare continenza e fedeltà, prime misure di prevenzione dell’AIDS, preferite che abbiano rapporti con o senza preservativi se uno dei 2 ha l’ AIDS? ”
Leggo bene? Si può “non essere in grado” di commettere peccato?
Va bene che siamo nella post verità e nel relativismo più assoluto, ma questa posizione non è assolutamente compatibile con il cattolicesimo.
Si può sempre resistere alle tentazioni e al peccato. Sarà difficile, ma si può.
Almeno su questo proviamo ad avere una posizione compatibile con l’insegnamento della Chiesa Cattolica.
a parte che i profilattici sono stati distribuiti in zone come la Birmania, la Cambogia e alcune zone africane dove i cattolici sono minoranza, se tutti fossero in grado di non commettere peccati e di resistere alle tentazioni Cristo avrebbe creato un Sacramento , quello della riconciliazione , del tutto inutile. Chissà come mai invece lo ha istituito..
.. e poi dovrebbe essere evidente a tutti che è meglio un rapporto sessuale con il preservativo che un omicidio…
CRISTINA VICQUERY
un bell’articolo di Grillo sull’AL e Caffarra
http://www.cittadellaeditrice.com/munera/una-teologia-intollerante-e-sorprendentemente-semplificatrice-la-radice-della-insofferenza-verso-amoris-laetitia/
cristina vicquery
picchio,
va bene la confessione, ma vogliamo almeno proivarci o ci rinunciamo subito dicendo che “non siamo in grado” di non peccare?
Tra l’altro se si argomenta che “non siamo in grado” anche la confessione perde senso…
Mala tempora currunt, tuttavia dovrebbe essere evidente che per i cattolici non è possibile cercare giustificazioni di questo genere.
Siamo sempre in grado di non peccare.
Il relativismo non c’entra nulla. Facciamo un esempio chiaro. Due omosessuali non credenti si presentano all’ ospedale dell’ ordine di Malta in Africa. Uno dei 2 ha l’AIDS. Non hanno nessuna intenzione di interrompere la relazione. Lasci che muoia anche l’altro o come medico gli dai il preservativo? I rapporti li avranno comunque ma tu te ne lavi le mani e di fatto li mandi a quel paese? Ti ricordo che l’ Humanae Vitae vuole che non si preclude l’apertura alla vita, ma qui che c’entra?
Perchè mai dovrebbero essere dei sacerdoti o il personale sanitario ad offrire preservativi ai malati?
In ogni caso, credenti o non credenti, praticanti o non praticanti, tutti SONO IN GRADO di astenersi dai rapporti sassesuali. Il solo fatto di immaginare il contrario mi sembra abberrante anche solo sul piano umano e laico (e mica siamo bestie!), figuriamoci se approfondiamo la questione da un profilo morale e, appunto, cattolico.
Io ti ho fatto un esempio molto circostanziato…quindi tu in nome di una legge morale che la coppia dell’esempio non condivide, li lasceresti al loro destino, cioè l’ infezione del partner con una malattia potenzialmente mortale come l’ AIDS ? Ho capito bene? (Ti ricordo che non stiamo parlando di aborto o contraccettivi abortivi, ma di preservativi) Una sorta di castigo divino di cui ti fai esecutore?
Chiamasi coerenza.
Il caso “circostanziato”, come ci insegna il Papa, va valutato volta per volta, in generale bisognerebbe conoscere i valori che si professano e cercare di essere coerenti. Parlare di castigo divino significa non capire di cosa stiamo discutendo e buttarla in “caciara” per azzittire l’altro.
Il punto è che SIAMO IN GRADO di non commettere i peccati. Quando la Chiesa ci invita alla conversione non ci propone una missione impossibile ma ci indica la sola strada per la salvezza, quella che passa evangelicamente per la porta “stretta”.
Ma la maggior parte della gente che frequenta gli ospedali dell’ Ordine di Malta in Africa probabilmente non è cristiana. Di quale porta stretta gli vuoi parlare?
caro //Andrea Salvi ma non hai ancora capito che i preservativi, gli ospedali dell’ordine, e compagnia bella non c’entrano un tubo? sono solo pretesti?
Non ci vuole molta intelligenza per capire che l’Ordine di Malta è stato colpito e commissariato, gli è stata tolta la sua sovranità e libertà
1) perchè papa Francesco vuol ribadire e far capire a tutti che CHI COMANDA E ‘ LUI. L’Ordine di Malta è un ordine Sovrano che elegge il proprio Gran Maestro in libertà e senza pressioni dai pontefici, la carica di gran Maestro è A VITA. Ma papa Francesco risponde con un grande chissenefrega: io sono il papa e io comando e voglio e il gran Maestro sarà chi decido io.
2) l’Ordine di Malta è stato colpito per via del card. Burke, visto dal misericordioso Francesco come suo acerrimo nemico, che però lui invece di amare come comanda il Vangelo vuol far fuori a tutti i costi ( che ci sia una vena di rancore nel Grande Misericordioso Argentino??): pensava di essersi liberato di lui facendolo cappellano dell’Ordine di Malta ma il testardo Burke non accetta di stare zitto e muto e continua a combinargli casini
http://www.lanuovabq.it/it/articoli-il-papa-commissaria-l-ordine-di-maltaora-si-aspetta-la-punizione-per-il-cardinale-burke-18757.htm
certo papa Francesco ha il potere e il cardinale Burke sarà certamente fatto fuori in un modo o nell’altro, l’ordine di Malta diventerà una ONG come tante che distribuirà preservativi in Africa col patrocinio dell’ONU, e papa Francesco continuerà ad essere non il Vicario di Cristo, non il successore di Pietro, non un capo spirituale ma bensì quello che vuol essere UN CAPO POLITICO MONDIALE osannato dai media LIBERAL, dai movimenti no-global, dagli ecologisti, da Scalfari, l’ANTI-TRUMP, il “leader della sinistra globale “come l’ha definito il WALL STREET JOURNAL.
del resto a DAVOS , nel Congresso dei ricchi finanzieri , il segrEtario di Stato pariolin si è trovato a stretto ED AMICHEVOLE contatto con SOROs and company.
sono questi i cari compagnuzzi con cui va d’accordo il “laeder mondiale della sinsitra globale”
Burke Caffarra e altri ingenuotti saranno spazzati via.
caro ANDREA SALVI APRI GLI OCCHI ! COME GLI HA APERTI ALDO MARIA VALLI
“Sto vivendo un momento strano: dopo Amoris Laetitia mi è caduto il velo e vedo El Papa per quel che è”. Il risultato è il suo ultimo saggio: “266. Jorge Mario Bergoglio Franciscus P.P. (Liberilibri, 206 pagine, 16 euro).
Non gli è caduto un velo, semplicemente gli e’ venuta meno l’inibizione appresa nella sua educazione cattolica a criticare il papa. Tanto e’ vero che oggi si permette anche di criticare Ratzinger , cosa che prima non faceva ( vedi la questione del dolore innocente di cui si e” parlato nel blog) E qui viene fuori la sua visione per certi aspetti ultratradizionalista che prima non si permetteva di esprimere in contraddizione con quella più aperta di papa Francesco
Mi permetterai, amico Andrea, di ricordarti il celeberrimo aforisma del grande Oscar Wilde: “Mai discutere con un idiota: ti trascina al suo livello e ti batte con l’esperienza”.
Vedi un pò tu.
Un caro saluto.
Roberto Caligaris
Federico Benedetti scrive, 26 gennaio 2017 @ 14:14
Chiamasi coerenza.
A una certa coerenza, permettimi, preferisco la carità.
Il punto è che SIAMO IN GRADO di non commettere i peccati. Quando la Chiesa ci invita alla conversione non ci propone una missione impossibile ma ci indica la sola strada per la salvezza, quella che passa evangelicamente per la porta “stretta”
federico: tutti i santi si confessavano sovente, evidentemente non tutti sono in grado di non commettere peccati. E non erano solo confessioni di devozione
cristina vicquery
Più che “in grado di non commettere peccati” direi che non siamo abbastanza perfetti dall’esserne esenti.
Questo fa parte della nostra natura; una natura che il Creatore conosce bene.
“papa Francesco continuerà ad essere non il Vicario di Cristo, non il successore di Pietro, non un capo spirituale ma bensì quello che vuol essere UN CAPO POLITICO MONDIALE osannato dai media LIBERAL, dai movimenti no-global, dagli ecologisti, da Scalfari, l’ANTI-TRUMP, il “leader della sinistra globale “come l’ha definito il WALL STREET JOURNAL.”
Difficile affastellare tante scemate in una frase sola…..
🙂 🙂 🙂
Dice Federico: ” e mica siamo bestie!”
Dipende.
Io, per esempio, lo sono senz’altro.
Da Wikipedia
Il Sovrano militare ordine ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme di Rodi e di Malta[1], comunemente abbreviato in Sovrano militare ordine di Malta (in sigla SMOM[2]), o anche semplicemente in Ordine di Malta, è un ordine religioso cavalleresco canonicamente dipendente dalla Santa Sede, con finalità assistenziali.
Se è un ordine religioso canonicamente dipendente dalla Santa Sede, io credo che il Papa possa dire la sua.
Per chi vuole leggere un’ opinione diversa sulla faccenda, Tornielli ha scritto qualcosa, ripreso in parte anche da ZENIT.
Per ora siamo a livello di chiacchiere, quelle di dago come quelle degli altri, sicuri sono solo i comunicati stampa. La questione rischia di diventare importante per la Chiesa perché c’è chi ci vede l’intenzione del Papa di far fuori Burke e chi invece vede Burke come responsabile dei fatti accaduti.
Poi ci sono tutti quelli che commentano in giro partendo dal presupposto che qualsiasi decisione del Papa relativa al governo della Chiesa sia sbagliata.
Anche Socci ha scritto qualcosa su twitter ma non so cosa in quanto ho scoperto di aver avuto l’onore (tale io lo ritengo) di essere stato da lui bloccato.
Cari Luigi, tu scrivi..
A una certa coerenza, permettimi, preferisco la carità.
..e io penso che tu abbia centrato il problema. Sono sempre stata di idee conservatrici e ritengo la fedeltà ai principi un valore fondamentale, ma non posso obbligare nessuno ad avere coerenza se non vuole. Il cristiano propone, il cristiano testimonia e si sforza di vivere con coerenza la propria fede, accogliendo con uno sguardo misericordioso le proprie e le altrui fragilità. Credo sia questo modo di pensare che mette su due piani diversi il papa e i cardinali: il primo è impegnato nel mostrare la misericordia del Padre alle persone, i secondi sono preoccupati solo di insegnare sempre ciò che è giusto.
Io preferisco la carità e penso, in questa mia non sempre facile scelta, di rispettare quanto sosteneva Paolo VI: la Chiesa oggi non ha bisogno di maestri ma di testimoni.
Elisa Ferrari
Anch’io sono stato bloccato da Socci perché ho osato contraddirlo. Poi si lamenta del pensiero unico….lasciamo perdere…potrei dire altro ma mi fermo
Andrea,
sono andato poco fa sulla sua pagina ufficiale e dove accusa Francesco di aver paragonato Trump a Hitler ho postato la pagina del giornale ‘El Pais’ (autore dell’intervista) dove si può vedere cosa ha detto veramente il Papa (e cosa chiedeva il giornale). Attendo il blocco anche su Fb.
Tra l’altro lì sono tutti d’accordo col Wall Street Journal, ma non c’era bisogno di dirlo.
MCV,
‘l’ordine di Malta diventerà una ONG come tante che distribuirà preservativi in Africa col patrocinio dell’ONU
Nessuno ha messo in dubbio che fare questo fosse sbagliato, il problema era se il tedesco fatto dimettere lo sapeva o no. Ma tu vieni qua solo a sfogare la tua rabbia o cosa?
MCV,
‘del resto a DAVOS , nel Congresso dei ricchi finanzieri , il segrEtario di Stato pariolin si è trovato a stretto ED AMICHEVOLE contatto con SOROs and company.
sono questi i cari compagnuzzi con cui va d’accordo il “laeder mondiale della sinsitra globale” ‘
Ah, è il leader della sinistra però va d’accordo coi ricchi finanzieri e coi frequentatori di Davos?
Ma non ti accorgi delle contraddizioni che scrivi?
Prova a prendere 30 gocce di macerato glicerico di tiglio quando ti viene questa rabbia, finirai per farti del male (e sto scrivendo seriamente).
A Enrico Usvelli.
Stai tranquillo, appena Socci se ne accorge, ti cancella il post e poi ti impedisce di fare ulteriori commenti…puoi solo toccare mi piace. Al massimo domani sera sei fuori…lascio i commenti del caso a MCV
A Luigi Accattoli
Spero che quando potrai ci farai sapere come e” andato l’incontro dibattito con il tuo amico turiferariofobo!
“Il punto è che SIAMO IN GRADO di non commettere i peccati. Quando la Chiesa ci invita alla conversione non ci propone una missione impossibile ma ci indica la sola strada per la salvezza, quella che passa evangelicamente per la porta “stretta”.”
Confesso che quando sento affermazioni di questo genere, mi viene la pelle d’oca. Chi può dire con certezza che “SIAMO IN GRADO di non commettere i peccati”? Chi? Forse solo chi presume di essere il migliore degli uomini. Ma non esiste l’uomo perfetto e perciò stesso non peccatore. Non esisterà mai. Ché altrimenti la venuta del Cristo fra di noi sarebbe stata superflua.
A parte il fatto che la presunzione è già un peccato in sé. O forse no?
La cosiddetta “porta stretta” non è quella che si passa indossando la corazza del rigorismo formale, ritenuto impropriamente funzionale alla salvezza. Solo la carità, ovvero l’amore, ovvero la generosità, ovvero lo sguardo che sa capire i problemi e le sofferenze altrui facendosene carico per quanto possibile, sono la vera porta per la salvezza; ed è, sì, una porta assai stretta perché, a ben guardare, è difficile amare.
Tuttavia non ci sono regole rigide per l’amore, certo non quelle scritte nei catechismi e in certi documenti ecclesiastici. Tanto è vero che chiunque, anche il re degli ignoranti in materia religiosa, può aspirare alla salvezza se ama nel senso indicato da Gesù e da altri grandi maestri di spiritualità.
Vi è poi una “coerenza” che, lungi dall’essere una virtù, niente altro è che OTTUSITÀ, niente altro che piccineria.
Detto questo, quelli che attaccano il Papa arrampicandosi sugli specchi e facendo appello a delle regole dettate dall’Istituzione, sono individui– sia chierici che laici– che vogliono restare incollati ad una Tradizione sclerotizzata che solo teoricamente si rifaceva all’amore indicato dal Signore e testimoniato nei Vangeli.
Quando emerge un uomo, in questo caso la guida della Chiesa cattolica, che vuole indicare qual è, in concreto e senza sofismi, l’amore di Dio e di Gesù verso gli uomini, queste persone restano sbalordite ed indignate. Simili in tutto e per tutto, senza accorgersene, ai farisei del tempo di Gesù, per i quali Gesù era un destabilizzatore. Oggi, per questi signori, c’è un altro destabilizzatore, ed è papa Francesco.
E cercano di boicottarlo mettendo avanti dubbi, consensi-controsensi, molti “sì però…” e via blaterando. Mettendo in campo come improbabile giustificazione il bene della Chiesa e dei suoi fedeli.
È desolante vedere che vescovi, preti, scrittori, giornalisti, opinionisti di vario genere, semplici fedeli “cattolicissimi”( in minoranza però) mostrano vive perplessità su quel che dice o fa il Papa. Qualcuno vorrebbe insegnargli a fare il papa perfetto. Qualcuno si diverte perfino a lanciare qua e là qualche idiozìa, rimandando a categorie politiche di nessun peso. Fantasmi di un tempo che fu.
Un teatrino variegato che fa ridere e piangere al tempo stesso.
Certo è che stare dietro ad una Chiesa in cui ci sono cristiani che azzannano altri cristiani per motivi di sterile vacuità è impresa ardua.
“Va bene che siamo nella post verità e nel relativismo più assoluto, …”
Quale “post verità”? Quale “relativismo più assoluto” ?….
Gentile Sig.ra Victoria Boe,
a me non interessa polemizzare con Lei e pertanto non risponderò come vorrei alle Sue provocazioni, inutilmente antipatiche.
Chiarisco solo la questione della porta stretta, che mi sembrava evidente: il Signore ci chiede lo sforzo di prendere la nostra croce e seguirlo. Non saremo mai perfetti, non pretendiamo certo di esserlo o di diventarlo, ma cerchiamo almeno di fare la nostra parte, di impegnarci al massimo per compiere il bene e rifiutare il male. Per convertirci, vale a dire cambiare, resistere alle tentazioni più seducenti e PROVARE a compiere la volontà di Dio.
Mi sembra che affermare che “non siamo in grado” di compiere i peccati (o alcuni peccati in particolare) non sia l’approccio più giusto per un cammino di conversione. L’esempio dei santi, come ricordava picchio, ci indica questo: la testardaggine di voler fare la volontà di Dio anzichè autoassolversi e assecondare le proprie debolezze.
Quanto alla post-verità, basta leggere un blog come questo, dove è assai arduo trovare un punto di riferimento veramente condiviso da tutti.
Nessuna provocazione.
Ma lei è così sicuro di sapere qual è il bene e qual è il male? E qual è la volontà di Dio?
Donde trae tanta certezza?
Pensa forse che la post verità sia quella che non collima con la “sua” verità?
Potremmo partire dal magistero della Chiesa Cattolica.
Compito della Chiesa è indicare il bene, dovere per un cattolico è seguirne gli insegnamenti. Questa certezza mi viene dalla fede che mi hanno trasmesso i miei genitori e i maestri che ho incontrato nella mia vita.
Lei che certezze ha?
E’ una veggente capace di parlare direttamente con Dio o ha bisogno anche lei, come tutti noi, della mediazione della Chiesa?
Per parlare direttamente con Dio c’è bisogno della mediazione della Chiesa?
Davvero?
E’ una novità per me!
No, Luigi (e non cominciare anche tu, per favore).
Non per parlare con Dio, ma per comprenderne meglio la volontà.
Ci sarebbe anche da dire che esiste un mistero che gli uomini dovrebbero accettare come tale senza pretendere di conoscere e capire tutto…
Lasciamo perdere.
Stavamo discutendo del bene e del male: non è sempre facile distinguere il bene, specie quando confondiamo il bene con ciò che ci piace e il male con ciò che non ti piace. In QUESTO AMBITO la sapienza e duemila anni di riflessione della Chiesa (compresa la vicinanza e l’azione dello Spirito Santo, promesso da Gesù agli Apostoli) potrebbero esserci utili. Occorre però un minimo di umiltà…
Mio caro, le mie certezze non sono apodittiche come le sue. E di certo la mia fede è diversa dalla sua.
Sicuro, io parlo direttamente con Dio, e senza essere “veggente”. Tutti i credenti dovrebbero parlare con Dio. E in ogni caso, la voce di Dio si fa sentire nella coscienza inscritta nell’ intimo di ogni uomo. Purché si faccia silenzio e si ascolti; e questo è già preghiera.
C’ è poi una vicinanza a Dio più sicura di tante probabili ipotesi o certezze, ed è la carità nelle sue molteplici facce. E sovrasta Istituzione e Magistero. Su questo non ci sono dubbi, proprio no.
“Non chi dice Signore, Signore…”.
Dio non si fa trovare attraverso la fede parlata o cercata all’ interno di una chiesa. Lo si trova dovunque, nella vita di tutti i giorni, a contatto con la gente che si incontra e che manda, senza saperlo, dei messaggi che vanno recepiti. A patto che non ci sia l’ ingombro del proprio ego monumentale, che il più delle volte però ha i piedi d’ argilla.
La coscienza da sola?
Purtroppo siamo tutti tentati, più o meno consapevolmente, di “addomesticare” la nostra coscienza in modo da non darci fastidio più di tanto.
Senza un riferimento sicuro, che per un cattolico non può che essere l’insegnamento della Chiesa, come possiamo distinguere la voce di Dio dalla nostra?
Mi sembra comunque che su questo tema si siano espressi teologi e filosofi per secoli…
Tornò Marilisa… o la sua sosia.
Scusate, ma chi è Marilisa?
durissimo attacco dello Spectator contro Bergoglio:
https://spectator.org/the-papal-wrecking-ball/
si conclude così :
Were he calling for obedience to Church teaching, no one could fault him. But he is not. He is calling for obedience to his own modernist whims. While he purges conservatives from the Church, he clears out space in it for her enemies. From the corridors of the U.N. to the halls of Havana and Beijing, anti-Catholic statists can always count on him to soft-pedal their encroachments upon the Church, as evident in his outrageous recent interview in which he said that Chinese Catholics can “practice [their] faith in China.” No, they can’t. The ones faithful to Catholic orthodoxy are treated brutally.
How is it that the pope can look upon Chinese communists so benevolently while viewing conservative Catholics so sternly? Future historians will find it astonishing that at the beginning of the 21st century the pope didn’t so much protect Catholics as join in their persecution.
“Come è possibile che il papa possa considerare I comunisti cinesi così benevolmente ed essere così duro verso i cattolici fedeli alla Chiesa? Gli storici del futuro troveranno sorprendente che all’inizio del 21° secolo il papa invece di proteggere i cattolici si unisca nella loro persecuzione”.
Perché un giornalista scrive in lingua inglese su un giornale ultraconservatore che un papa perseguita i cattolici, solo per questo e’ piu credibile di un qualsiasi Socci nostrano? Non siamo così provinciali ! Lo spectator? Rubbish!
Per carità, non evocatela!
Che brivido lungo la schiena……durissimo attaco dello Spectator contro Bergoglio!
Maria Cristina è addirittura festante….
🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂
Amico Leopoldo, mi sa di si.
L’amico Andrea – mi permetto di osservare – si conferma del tutto a digiuno di questo blog.
‘Notte !
Roberto Caligaris
Beh…sono l’ultimo arrivato (o arrivato per ultimo…)
Ma “nema problema”, amico Andrea: siamo stati tutti qui “ultimi arrivati”; io, precisamente, quasi nove anni fa, e, come avrebbe detto mia nonna, “avevo da mangiarne di polenta” (e ne ho mangiata: tra l’altro, da buon veneto, mi piace pure ……….) !
Buon appetito, dunque !
Roberto Caligaris