Ieri a Filottrano, Ancona, avevo un incontro intitolato DISCUTERE E COMBATTERE CON I FIGLI: MA IN CHE LINGUA? E’ stato bello, un teatro pieno: “Abbiamo raggiunto il quorum” ho detto in apertura con allusione agli organizzatori che temevano una scarsa affluenza. Molta discussione, tutta in tema. Una bambina di 4a elementare mi ha posto questa domanda: “Che si può fare se in famiglia succede qualcosa, c’è un problema e non si riesce a superare quello che è successo?” Le ho chiesto di farmi un esempio del “qualcosa” che poteva succedere. La sala era piena di madri e maestre che si sono fatte serissime temendo che la mia domanda potesse mettere in difficoltà la bambina o la sua famiglia. Lei ha risposto tranquilla: “Per esempio se muore un amico”. Ho risposto così: “La famiglia è il luogo dove ci si aiuta quando succede qualcosa. I più grandi aiutano i più piccoli. I piccoli fanno compagnia ai grandi. Tutti insieme vanno a fare visita alla famiglia di quello che è morto. Se questo non basta per sopportare il dolore per la mancanza della persona morta, si può cercare aiuto in altre famiglie. Quelle dova vai a fare i compiti, o a giocare, o con le quali fai le vacanze. Così si può fare una famiglia allargata, che avrà maggiori possibilità di aiutare quelli che sono tristi a superare la loro tristezza”. La banbina ha detto che aveva capito la mia risposta ed era contenta di essa. Non ho mai avuto – in mille e millanta conferenze – una domanda più giovane di questa.
Combattere con i figli: ma in che lingua?
58 Comments
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“Gesù disse loro: “Sì. Non avete mai letto questo: ‘Dalla bocca dei bambini e dei lattanti hai tratto lode’?”” ( Matteo 21.16; Salmi 8.2)
finalmente Gioab una citazione azzeccata! Complimenti!
Buona sera a tutti.
Luigi, “banbina” ovviamente la prendo come una provocazione…
Peccato che il mondo ci costringa, crescendo, a spogliarci della delicatezza d’animo che avevamo da bambini.
Chi è fortunato e/o si impegna però può recuperare…
[Grazie x la solidarietà caro Luigi]…
Cristo non chiede di rimanere bambini, ma di diventare bambini, il che suppone una conquista. Tutt’altro che regressione è un progresso, anzi: è il massimo della maturità, tanto, che possiamo dirci adulti solo quando si riesce a conquistare lo spirito dell’infanzia.
Io adoro S.Teresina di Lisieux, una delle prime protagoniste che ha posto le basi per una dottrina sull’infanzia spirituale…eppure, anche in questo caso la solita fioritura di storture, la solita deriva sfociata in quel pericoloso, urticante infantilismo sdolcinato che è il versante opposto, anzi, il surrogato..dippiù, la caricatura dell’autentico spirito dell’infanzia, l’avversario più temibile. Quanti cristiani “manierati”, goffi, esitanti…non c’è niente di più odioso di quei cristiani che se non hanno il direttore spirituale camminano con le grucce. Che si appellano all’autorità come a una protezione, obbedienza e sequela sono alibi per essere dispensati da scelte decisive, importanti, o peggio, dalle conseguenze di certe scelte….”
“Essere come i bambini”, invece, vuol dire..vendere certe strutture mentali,certi compromessi, certo buon senso, certa prudenza che sa di muffa…ema sopratutto, chiudere nella soffitta quella fede prefabricata che non ha nulla di autentico, di vero, che è puntualmente smettita dai fatti..
ringrazio Maioba e aggiungo
Caro Luigi, la tua domanda ha già una risposta nella Scrittura, ma la questione è caratterizzata da un’altra variabile al di fuori del nostro controllo perché se dice :
“Poiché allora darò in cambio ai popoli una lingua pura, perché tutti invochino il nome di Geova, perché lo servano a spalla a spalla’. ( Sofonia 3.9)
Significa che la lingua “pura” con la quale parlare ai figli, sarà data a chi “invoca il nome di Geova” e chi lo serve.
La conclusione ovvia è che se non ce l’hai o non ti è stata data evidentemente è perché non servi o non invochi “Il Nome di Geova” e ciascuno dovrebbe chiedersi perché. Condividi ?
come pediatra amo tantissimo i bambini ( molto molto molto meno , devo esser sincera ,gli adolescenti e ancora meno, mooooolto meno , devo essere sincera, gli adulti)
mi ha sempre colpito dei bambini questa cosa , che i bambini sono sfacciatamente, realisticamente, gloriosamente , se’ stessi, cioè una PERSONA UMANA nellla sua genialità e particolarità come fosse stata creata in quel momento dal Creatore ( se i genitori e gli educatori non li hanno ancora deformati e plagiati e come purtroppo succede fatti diventare dei piccoli “vecchi”, saggi e astuti, che tristezza i bambini saggi!!!)
vi riporto cosa dice un grande poeta romantico , Holderlin , dei bambini :
“Quand’ero un fanciullo
spesso un dio mi scampava
dagli sgridi e dalle verghe degli uomini.
giocavo sicuro e buono
con i fiori del bosco,
e le aure del cielo
giocavano con me…
compresi il silenzio dell’etere
le parole degli uomini non le ho comprese mai
mi educò il concerto
del bosco pieno di mormorii
ed ad amare appresi in mezzo ai fiori
in braccio agli dei sono cresciuto……
“
“Che si può fare se in famiglia succede qualcosa, c’è un problema e non si riesce a superare quello che è successo?”
Direi che non è per nulla una domanda infantile (l’essere bambini in modo negativo così ben descritto da Clodine), anzi direi che è una domanda di una saggezza inaudita che – forse – molti adulti dovrebbero adottare, perchè i problemi spessissimo non si risolvono in privato, spessissimo è necessario l’aiuto ed il sostegno di tanti e di tutti.
In questa domanda c’è la dignità di chi si gioca lealmente e non con fare spocchioso afferma “ce la faccio da solo”.
C’è anche quello che spesso mi sono sentita contestare: i bambino hanno più senso della comunità, delle persone, dell’esterno a loro stessi che non gli adulti; i bambini vogliono interagire con gli adulti, vogliono – perchè no – aiutare gli adulti.
Gesù dice di “diventare COME bambini”, non dei bambini, ma COME loro, con questa loro lealtà di chiedere aiuto, di questa loro coscienza di essere fragili da soli … Cose da nulla, ma cose difficili da fare per gli adulti.
P.S.: e sono con Clodine che questo diventare COME bambini non è sdolcineria, non è fuda dalla realtà, ma è affrontare con tanta paura e quindi coraggio ciò che apparentemente ci sovrasta nel male. I bambini fanno così: hanno paura, conoscono la paura e chiedono aiuto. Semplice no?
Diventare “come bambini” equivale a dire diventare “santi”
Cioè QUASI impossibile, per la grande maggioranza di noi (non del tutto impossibile, ma difficilissimo)
chi crede e presume di poter facilmente “diventare come un bambino ” è un illuso.
L’infanzia , come tante altre cose, sono una volta sola nella vita.
Finito il tempo dell’infanzia, è maledattamente difficile, per non dire quasi impossibile, ritornarvi, gli adulti che vogliono , forzatamente, fare i bambini sono ridicoli, patetici, e falsi.
Come quelli che si rifanno il viso colla chirurgia plastica.
MC
GRAZIE Luiigi!!!
che bella storia!!! Viva la bambina, viva la tua conferenza.
grazie veramente
Discepolo: “Diventare “come bambini” equivale a dire diventare “santi””.
Corriere.it: “Ohio, in catene il bimbo che ha ucciso la madre”.
http://www.corriere.it/cronache/11_gennaio_07/millesburg-bambino-uccide-madre-processo-in-catene_5b9c88f0-1a33-11e0-91c1-00144f02aabc.shtml
Discepolo, cosa dici? Ricordati che in ognuno di noi alberga il bambino. A volte è difficile riconoscerlo, coccolarlo, amarlo forse perché quando riaffiora –sferzati dalle delusioni della vita- ci disturba doverne sentire i singhiozzi, e talvolta, fin troppo coriacei per avvolgerci in posizione fetale. Il bambino che è in noi non va’ mai in vacanza: resta li, nei meandri dell’inconscio ….nel deserto dell’inconscio spesso animato da sinistre inquietanti ombre…Il bambino che è in noi piange sempre, e bisogna saperlo ascoltare specie quando esigiamo più di quanto in realtà possiamo dare, e fare…
“Il Piccolo Principe fini sulla terra, nel bel mezzo del deserto:
-Dove sono gli uomini?” disse il Piccolo Principe ..
-Si é soli anche con gli uomini” rispose il serpente
-Mi è sempre piaciuto il deserto. Ci si siede su una duna di sabbia.
non si vede nulla, non si sente nulla e tuttavia qualche cosa risplende nel silenzio, disse il piccolo principe-
-Ciò che rende bello il deserto, è che da qualche parte nasconde un pozzo-
Da te gli uomini coltivano cinquemila rose nello stesso giardino.. e non trovano quello che cercano.. E tuttavia quello che cercano potrebbe essere in una sola rosa o in un po’ di acqua –
-non si vede bene che con il cuore. L’ essenziale è invisibile agli occhi.
E’ il tempo che hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante! Tu diventi responsabile di ciò che hai addomesticato. Tu sei responsabile della tua rosa…”
Antoine de Saint- Exupery
La domanda e la risposta sono meglio di cento seminari, valgono il prezzo del biglietto 😉
Clodine,
sono anch’io di questo avviso, ne sono convinta e ne ho anche le prove guardando le persone che vengono messe con le spalle al muro da difficoltà varie, problemi vari.
Non è raro sentirsi dire “Mi sento indifeso come un bambino”.
E’ una presenza questa “bambino”, non è un’idea, siamo noi nell’intimo a cui nessuno è permesso invadere, a nessuno tranne che a noi stessi che facciamo di tutto per eliminarlo.
Ci concentriamo tutti sulla parola “bambino” e tendiamo a darne una lettura morale, ma dato che al mondo c’è tutto e il contrario di tutto, facciamo un po’ fatica (vedi ciò di cui ci informa Marco).
Gesù però non ci ha detto di essere bambini, o di restare bambini, ma di
“diventare come” bambini.
“Diventare” è la spoliazione dalla superbia di chi crede di non aver bisogno di nessuno, è essere diventati, prima, adulti e comunque riconoscersi figli, e saper domandare (come la splendida bambina di Luigi) e saper accogliere.
Diventare: non “restare”, non coltivare il piccolino che è in noi, ma passare attraverso la morte della nostra autoreferenzialità per rinascere figli e fratelli e condividere le difficoltà dei più piccoli.
Diventare come bambini è, per esempio, san Francesco.
Clodine, perdindirindina!
A sta vederla va la sfinge sta, come se fosse andando o come così venendo qualcosa qualcuno stava altrove, se, naccole treppiscagne miscondeda, rapportato all’insieme pseudo psico ortopantografico riferito ai fenomeni delle case sociali in cui si intersecano le palindromie bifronti neil lucchetti arrugginiti degli anagrammi, confermerebbero l’analisi batracomiomachica.
E su questo sicuramente siamo d’accordo!
@Luigi
“Non mancava di quelle spiegazioni che chiudono la bocca” (Pascoli)
@ Ubi
“…qualcuno stava altrove, se, naccole treppiscagne miscondeda”
ah ah ah ah. POESIA 😀
Perbacco, Humilitas e Mariaelena. Poesia? Questa è pura sapienza!
Clodine e Marta. Credo che il lontano bambino si faccia risentire in noi via via che il tempo scorre…
Mia madre si spense con naturalezza a quasi cent’anni. Mi straziò il cuore a sentirla chiamare, negli ultimi momenti: “ Babbo, babbino…”
I bambini, non li amo più degli adulti, non più degli adolescenti. Non so se amo veramente qualcuno, in verità. Di certo ho sempre cercato di non tradire la fiducia dei bambini, però, lasciando ad altri l’ingrato compito di aprire loro gli occhi sulla durezza della vita. I bambini non sanno darsi ragione del dolore che talvolta li colpisce, e in questo sono simili agli animali. Per questo non sopporto la sofferenza dei bambini. Da non credente che cerca di mettersi nei panni di chi crede, penso che “diventare come bambini” significhi avere fiducia in Dio, in quello spazio dove l’ingenuità diviene santità.
I bambini non hanno enfasi. A causa delle ristrette esperienze e conoscenze, gli riesce difficile se non impossibile dissimulare e, argomentare contro l’evidenza. I loro sensi più sviluppati sono l’udito e la vista, solo che, badano a ciò che vedono più di ciò che gli si dice; è difficile mentire ad un bambino, ti risponderà sempre: “ma tu invece hai FATTO così… “.
E’ per questo che sono maggiormente capaci di noi di credere in Dio, pur non “vedendolo”.
Sinceri, non nascondono l’Idiosincrasia verso chi/cosa gliela provoca immediatamente.
E quando cercano con quella loro delicatezza di “dissimulare” un sentimento, lì è “l’impossibile” : i loro occhi -che sono lo specchio dell’anima- parlano…
Leopoldo, sai che le tue parole mi ricordano un aneddoto. Riguarda quel mio nonno ateo combattente, di cui spesso parlo. Un aneddoto che raccontava a noi nipotine quando respingendo il cibo con uno sprezzante :” non mi piace!” ci ostinavamo a non mangiare. Il “non mi piace” è frequente sulla labbra dei bambini i quali sanno solo dire “Si” o “No”, non conoscono sfumature né vie di mezzo.
Raccontava di quando, soldato nella guerra Albania, lui ed altri commilitoni riuscirono per vie rocambolesche ad appropiarsi di una pagnotta, del latte e dello zucchero: una miniera da condividere in quella fame spettrale e assurda che aveva ridotto la popolazione allo stremo.
Era li’, sul punto di addentare la tanto sospirata, agoniata fetta intrisa nel latte quando…da dietro le macerie ecco spuntare , uno ad uno, piccoli, scheletrici esserini che dell’umano avevano solo gli occhi, grandi occhi che sbucavano deliranti su piccoli musetti anneriti.
La fame era tanta, troppa, non li voleva guardare. Si nascone dietro un muro… e loro, silenziosi, sempre li’…nulla chiedevano solo…guardavano!
Non ce la fece :”tenete, mangiate….e andatevene via! Via! –
Sicuramente, conoscendolo, segui pure una bestemmia ma sono certa, anzi, arcisicura che per quel solo atto di amore assoluto si sia guadagnato il paradiso!
..No!..ripensandoci…non credo abbia bestemmiato: non ha mai bestemmiato quell’uomo…mai! Aveva un grande rispetto per la fede autentica e sapeve discernere molto bene questa, dall’ipocrisia!
Clodine, è bello quello che hai raccontato di tuo nonno, ed è bello quel tuo essere certa che per quel gesto si sia guadagnato il paradiso. È ciò che ho sempre sostenuto io. Dio accoglie nella sua Luce anche quegli atei che, pur non avendo mai pregato, hanno testimoniato il suo Amore con atti (forse anche uno solo) di autentica carità.
Quando il bambino era bambino…
http://www.youtube.com/watch?v=TAPje0QbP54&NR=1
@ Luigi Accattoli @ nico
In tema di bambini e come parlare con i bambini, ho scoperto un sito di cui ai link che tratta argomenti legati ai problemi dei giovani.
http://www.watchtower.org/i/201008c/article_01.htm ( Come faccio ad andare d’accordo con i miei fratelli – Come faccio a mantenere la calma – Come si può fare la pace- Come far fronte alla solitudine ecc.)
C’è anche un libro dal titolo “ I giovani chiedono, risposte pratiche alle loro domande”
http://www.watchtower.org/i/archives/index.htm#young_people
Prova a vedere se trovi qualche argomento di interesse. http://www.watchtower.org/i/20051022/article_01.htm ( Chatroom come evitare i pericoli)
Grato se potessi dedicargli qualche commento.
“Dio accoglie nella sua Luce anche quegli atei che, pur non avendo mai pregato, hanno testimoniato il suo Amore con atti (forse anche uno solo) di autentica carità.”
Se questo è vero, le religioni non servono. E neanche il battesimo !
E’ d’accordo ?
@ Clodine
“appropiarsi di una pagnotta, del latte e dello zucchero: una miniera”
Appropriarsi, vuol dire rubare ?
“ma sono certa, anzi, arcisicura che per quel solo atto di amore assoluto si sia guadagnato il paradiso!”
La speranza è sempre l’ultima a morire, ma dato che il paradiso non esiste, la sicurezza può restare tanto non ha senso !
@ discepolo
“Diventare “come bambini” equivale a dire diventare “santi””
Ma come fanno se non c’è il miracolo che lo testimonia,e la cerimonia di beatificazione che precede ?
“Come faccio ad andare d’accordo con i miei fratelli – Come faccio a mantenere la calma – Come si può fare la pace- Come far fronte alla solitudine ecc”
Risposta: mortificando me (te) stesso (Umiltà).
I giovani chiedono, risposte pratiche alle loro domande.
Risposta; La Preghiera è la risposta (Perchè “ascoltando” Dio si hanno le risposte giuste.
Chatroom come evitare i pericoli
Risposta: Evitandole (Fuggire le occasioni prossime)
Gioab, ma alla torrediguardia avranno mai letto:
“ Vanitas vanitatum, dixit Ecclesiastes, vanitas vanitatum et omnia vanitas ”.
Soprattutto dei bambini mi piace la capacità di stupirsi, di meravigliarsi,
mentre noi adulti siamo assuefatti a tutto e tutti.
Che bello meravigliarsi e rimanere stupiti
del sole e delle stelle,
dei fiori, delle montagne, del mare,
della primavera e dell’inverno,
della nebbia e della neve.
Che bello meravigliarsi dell’armonia degli astri e di quella del corpo umano.
Che bello stupirsi che ci siano miliardi e miliardi di essere viventi e che possiamo riconoscere tutti, perché ognuno sorride in un modo diverso,
piange in un modo diverso, fa un’espressione diversa quando è arrabbiato e quando è stanco, quando è pensieroso e quando sogna.
Che bello il bambino che scopre da solo il pudore senza che nessuno glielo insegni; che scopre cos’è bene e cos’è male; che scopre come si sta bene quando si fa il bene e come si sta male quando ci si comporta male.
Che belli i bambini che si meravigliano…. i bambini che fanno oooooohhh!
@ Gioab
“Appropriarsi, vuol dire rubare?”
Parli di una persona che non c’è più, amata da un ospite del pianerottolo. No, non vuol dire rubare: vuol dire solo che sei uno stupido.
No Gioab, Ti sbagli! Ma di grosso..mio nonno aveva barattato l’orologio in cambio del pane [unico ricordo del padre morto a 36 anni] e gli altri lo avevano seguito vendendo quelle poche cose che avevano. Lo so per certo!
Sicchè posso dire, e non ci sono dubbi, che sei veramente cattivo d’animo e maligno! altrimenti non ti sarebbe venuta in mente una simile infamia.
lascialo stare Leopoldo…tanto..che ci vuoi tirare fuori da un personaggio del genere!
Grazie per tua solidarietà, il tuo intervento mi ha fatto tanto bene.
…sono veramente ferita.
“Se questo è vero, le religioni non servono. E neanche il battesimo !
E’ d’accordo ?”
No, non sono d’accordo. Le religioni da sempre hanno accompagnato l’uomo nel suo cammino, e in modo diverso, perché il sentimento religioso è insito in lui. Il desiderio di Dio, cioè, secondo me, Dio stesso, si è fatto sentire da sempre nel cuore e nella mente della creatura umana. E le religioni, a cominciare da quelle primitive, sono state corredate sempre di riti e prescrizioni seguiti da chi ha creduto e crede nell’esistenza di un Dio creatore, comunque lo si sia voluto chiamare. La religione (da “religare”, cioè vincolare), nel senso più limitato(lo sottolineo) del termine, “obbliga” a seguire determinati precetti e riti. Io ho sempre rispettato le diverse religioni, che tutte-a mio parere- contengono sprazzi di luce e semi di verità. Ma allora perché mi dico cristiana e non, per esempio, musulmana o israelita ? Perché vedo la mia religione come la più bella e, per me, la più amabile nella assunzione della natura umana, da parte di Dio Padre,nella persona di Gesù Cristo. Un Dio che si è fatto vicino all’uomo per rendersi più visibile e per riscattarne la fragilità che lo induce al peccato; per redimerlo, appunto, dal peccato e per portarlo alla salvezza. Un Dio che, facendosi Uomo, ha mostrato l’immenso Amore per gli uomini col sacrificio, liberamente scelto, di Gesù Cristo sulla croce per noi. Incredibile, cioè difficile da credersi.Voglio dire: scegli di credere oppure no, e se sei convinto, ti attieni a ciò che è scritto nel Vangelo( quindi anche al battesimo), a ciò che il Verbo ha rivelato, soprattutto al principio dell’Amore che costantemente occupa il primo piano nel Vangelo e che deve sostanziare le nostre esistenze. Perciò non mi meraviglio per niente del fatto che molti, di altre religioni, non riescano a credere nel “nostro” Dio, essendo soggiogati dal “loro” Dio, ma per me( e non solo per me) è lo stesso Dio; e ritengo che i cosiddetti atei non lo siano davvero solo perché, nel loro estremo razionalismo, non vedono il 2+2=4. Ma tutti, voglio sperare, hanno bisogno di Amore e danno amore, magari inconsapevolmente e, però, senza ipocrisie. L’ amore si esprime con la virtù teologale della Carità, che-non a caso- è la più grande fra tutt’e tre. La Carità ha molte valenze e non è confinabile entro termini circoscritti. Ecco perché anch’ io, come Clodine, sono convinta che anche molti che si dicono atei(come il nonno di Clodine), ma che sono generosi( e ne ho conosciuti e ho imparato “qualcosa” da loro), vengano salvati dall’ Amore di Dio che, in quanto Dio, non si fa rinchiudere in schemi circoscritti e sfugge a regole umane spesso inflessibili e talvolta poco credibili. E sono anche convinta che molti di coloro che sanno tanto di dottrina, ma nei fatti smentiscono la verità del loro ostentato “credo”- cristiano o no(novelli farisei!)-si ritrovino a vivere in un madornale errore. Ho reso l’idea? Forse il mio è un cristianesimo dozzinale e farà storcere il naso a qualcuno, ma sicuramente sono in buona fede.
@ Ubiumilitas
Non so se parlano latino, credo siano americani.
@ Leopoldo
Si, me lo dico spesso la mattina quando mi sveglio, poi dopo aver carburato un po’ mi accorgo che peggioro allora capisco di poter scrive su questo blog.
Grazie per avermelo ricordato caso mai me lo scordassi svegliandomi.
@ Clodine
Vabbeh ti perdono, ci hai messo la pezza…… avevo capito “appropriarsi”, non sapevo che corrisponde a “barattato,” ora lo so e sto meglio. Che vuoi farci sono un povero peccatore ma non è infamia, è la verità, quella di Leopoldo, ma ne sono consapevole.
Posso solo fare qualche sacrificio per risalire la china, ma è duro sai, quando uno come me capisce le parole per quelle che sono non è capace di capirle per quello che tu vorresti che fossero, corre il rischio di dire che le belle sono senza sugo e tutti equivocano mentre volevo dire che sono senza sugo (la maggioranza). Cercherò di rimediare nel tempo anche se lo scopo è proprio quello di far risaltare la verità senza condonare alcunché.
Ma devi capire, non sono cattolico e non riesco ad immedesimarmi in quella mentalità un po’ tollerante, un pò ipocrita, un po’ accondiscendente…..
Chi mi ama mi deve prendere come sono diceva un’amica mia che mi ricordava anche che “l’omo ha da esse ommo” e le mozzarelle si comprano dal lattaro, mica in farmacia, che l’arrotino non fa il solletico alle lame come tenta di fare Leopoldo.
Ciao Clodine…. Devi ancora fare strada….. ma arriverai anche tu, tranquilla… in quel regno non si fanno sconti e l’ipocrisia è bandita.
“ma allora sarà faccia a faccia” ( 1Corinti 13.12)
“ciò che è parziale sarà eliminato” ( 1 Corinti 13.10)
“Discutere e combattere con i figli”, in tutte le lingue. NON discutere e NON combattere con i troll, in nessuna lingua.
Ingrassano a vista d’occhio.
Clodine, direi che sei un vera bambina d’animo che riesce a controllarsi fino ad un certo punto e poi – oltrepassato quel punto – esplode con tutta la sua freschezza.
Troll sì, troll no, i nonni non si toccano; gli affetti non si insultano; i giovani non si fermano davanti a chi fa danni al cuore umano e che giovane e fresco bambino non è mai stato.
Grazie Clodine.
Non diamogli da mangiare. Piuttosto, come bambini , preghiamo:
Ero un fanciullo di nobile indole
Sapendo che non l’avrei altrimenti ottenuta
se Dio non me l’avesse concessa
mi rivolsi al Signore e lo pregai,
dicendo con tutto il cuore:
Dio dei padri e Signore di misericordia,
dammi la sapienza che siede in trono accanto a te
Chi ha conosciuto il tuo pensiero,
se tu non gli hai concesso la sapienza
e non gli hai inviato il tuo santo spirito dall’alto?
Essa liberò un popolo santo
da una nazione di oppressori.
Diede ai santi la ricompensa delle loro pene,
li guidò per una strada meravigliosa.
Mentre un profondo silenzio avvolgeva tutte le cose,
e la notte era a metà del suo corso
la tua parola onnipotente dal cielo,
dal tuo trono regale, guerriero implacabile,
si lanciò in mezzo a quella terra di sterminio
portando, come spada affilata, il tuo ordine inesorabile.
Amen
@ Marilisa
E’ bello che abbia scritto “secondo me” ma dovrebbe provare a pensare “secondo Lui” e allora le prospettive si ribalterebbero. Ciò che ha scritto relativamente alla relgione, non corrisponde. – “Quel senso religioso insito nell’uomo che Lui ha fatto sentire nella mente e nel cuore delle creature umane.” – non è legato ai riti.
E’ vero che le religioni hanno sempre corredato la vita degli uomini con riti e prescrizioni, ma lei sa bene che per credere in ciò che è già insito nell’uomo perché inscritto in lui, non ha bisogno dei “riti” ma avrà bisogno di conoscere i motivi e le ragioni di questa inscrizione, di conoscere chi e perché la sta chiamando con così tanta cura da non sorpassare mai la sua volontà, bensì rispettando il suo diritto all’indipendenza nella decisione di voler sapere o non sapere.
Diversa dalla sua definizione, Wikipedia “Il termine religione deriva dal latino relìgio, la cui etimologia non è del tutto chiarita.Secondo Cicerone (106 a.C.-43 a.C.), la parola originerebbe dal verbo relegere, ossia “ripercorrere” o “rileggere”, intendendo una riconsiderazione diligente di ciò che riguarda il culto degli dèi
Non mi pare che dica “vincolare” né “obbligare” bensì avere conoscenza di ciò che è gradito alla divinità. Un dizionario enciclopedico definisce la religione “il complesso delle credenze, delle norme etiche e degli atti di culto con cui gli uomini manifestano questo loro sentimento di dipendenza dalla divinità”. (Grande Enciclopedia GE 20, De Agostini)
A riprova e conferma, la stessa Bibbia dice:
“Proverbi di Salomone… per conoscere la sapienza e la disciplina, per discernere i detti d’intendimento, per ricevere la disciplina che dà perspicacia, giustizia e giudizio e rettitudine, per dare agli inesperti accortezza, al giovane conoscenza e capacità di pensare…. Il timore di Geova è il principio della conoscenza. I semplici stolti hanno disprezzato la sapienza e la disciplina. ( Proverbi 1.2-7)
La religione, non obbliga al rito, ma invita alla conoscenza:
” Figlio mio, se riceverai i miei detti e farai tesoro dei miei propri comandamenti presso di te, in modo da prestare attenzione alla sapienza col tuo orecchio, per inclinare il tuo cuore al discernimento; se, inoltre, chiami l’intendimento stesso e levi la voce per lo stesso discernimento, se continui a cercarlo come l’argento, e continui a ricercarlo come i tesori nascosti, in tal caso comprenderai il timore di Geova, e troverai la medesima conoscenza di Dio …. In tal caso comprenderai la giustizia e il giudizio e la rettitudine, l’intero corso di ciò che è buono . Quando la sapienza sarà entrata nel tuo cuore e la conoscenza stessa sarà divenuta piacevole alla tua medesima anima, la stessa capacità di pensare veglierà su di te, il discernimento stesso ti salvaguarderà, “ ( Proverbi 2.1-11)
Qui non si parla di riti né di obblighi, ma di capire, divenire saggi di avere conoscenza dei perché.
”Perché vedo la mia religione come la più bella e, per me, la più amabile nella assunzione della natura umana, da parte di Dio Padre,nella persona di Gesù Cristo.”
Perché quando era ancora immatura le hanno insegnato alcune cose che ora sono piantate dentro di lei e difficilmente potranno essere rimosse, ma non sono il frutto di una sua maturazione “indipendente” sono state guidate per ottenere quel risultato mentre è desiderio di Dio che ciascuno sia libero e autonomo non condizionato altrimenti i frutti non saranno autentici e spontanei ma indotti.
“soprattutto al principio dell’Amore che costantemente occupa il primo piano nel Vangelo e che deve sostanziare le nostre esistenze.”
Il concetto dell’Amore è universale non è mica un esclusività cattolica. Esiste in tutte le religioni ma in gran parte disatteso e mistificato. Occorre stabilire che cosa è quell’Amore di cui lei parla se solo un pio sincero sentimento o altro.
“L’ amore si esprime con la virtù teologale della Carità, che-non a caso- è la più grande fra tutt’e tre”
La Carità è l’elemosina, Gesù ha condannato l’elemosina, per es. quando ricordò che tutti avevano dato del loro avanzo ma solo la vecchietta indigente che aveva messo meno di tutti aveva messo più di tutti. “Veramente vi dico che questa povera vedova ha gettato più di tutti quelli che hanno gettato denaro nelle casse del tesoro; poiché tutti vi hanno gettato del loro avanzo, ma essa, nella sua indigenza, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto il suo sostentamento”. ( Marco 12.43-44)
La Carità è l’Amore ma che non si manifesta con i riti né con l’elemosina, ma con molto altro e molto di più. Ha idea di cosa significa “rinegare se stessi ? ” In che modo in che senso ? E’ questa la chiave !
“sono convinta che anche molti che si dicono atei(come il nonno di Clodine), ma che sono generosi( e ne ho conosciuti e ho imparato “qualcosa” da loro), vengano salvati dall’ Amore di Dio che, in quanto Dio, non si fa rinchiudere in schemi circoscritti e sfugge a regole umane spesso inflessibili e talvolta poco credibili.”
Se così fosse, non avrebbe avuto la necessità di far conoscere ciò che desidera dall’uomo, non avrebbe fatto morire suo figlio per far conoscere il suo metro di giudizio, e la severità. Avrebbe potuto perdonare benignamente tutti compreso Adamo ed Eva e tutto sarebbe stato diverso ma non è andata così.
“Forse il mio è un cristianesimo dozzinale e farà storcere il naso a qualcuno, ma sicuramente sono in buona fede.”
Si credo proprio di si, ma per mancanza di conoscenza, non è colpa sua, non ci sarebbe stato bisogno che nominasse alcuni mandandoli a far conoscere ciò che sarebbe avvenuto durante la sua seconda venuta: “ Geova mi ha unto per annunciare la buona notizia ai mansueti…a proclamare l’anno di buona volontà da parte di Geova e il giorno di vendetta da parte del nostro Dio; ( Isaia 61.1-2)
“E farò portenti nel cielo di sopra e segni sulla terra di sotto, sangue e fuoco e vapor di fumo; il sole sarà mutato in tenebre e la luna in sangue prima che arrivi il grande e illustre giorno di Geova.” 8 Atti 2.19) – Non è questa la sera che la luna è divenuta rossa ?
Mi spiace veramente per lei, ma non è stata colpa sua, lei è in buona fede, ma è come un pesce che in buona fede nuota nella rete e non sa come uscirne e ragiona in buona fede come quelli che dicono : “E deve accadere in quel tempo che investigherò accuratamente Gerusalemme con lampade, e di sicuro presterò attenzione agli uomini…che dicono nel loro cuore: ‘Geova non farà bene, e non farà male’” (Sofonia 1.12)
Possibile che a Sodoma Abraamo non riuscì a scovare neanche solo 10 giusti ? e Sodoma fu distrutta non perdonata.
@ marta09
“Chi ha più affetto per padre o madre che per me non è degno di me; e chi ha più affetto per figlio o figlia che per me non è degno di me.” ( Matteo 10.37)
Visto? Che ti dicevo, Marilisa?
E anche tu, impara, Marta “troll o non troll”!
E visto che qui siete ospiti in casa d’altri, imparate almeno dal padrone di casa!
Spero mi si capisca: uso un eufemismo quando dico troll. L’ altra parola io non la dirò.
Gioab! Sei un precario? Un fannullone statale? Com’è che passi le tue giornate sul Blog? Lo hai sentito il Ministro? E l’altro Straguadagno? Come ti guadagni la giornata (Forse come loro)? D’ora in poi multe e sospensioni.
Gioab, sai una cosa: se quella persona, straordinaria, colta, ONESTA, gentile che si toglieva il cappello dinnazi agli anziani,alle donne, ai bambini e solo dinnanzi ai gerarchi non se lo tolse [e caro gli costò] . Se quella persona giusta, che sacrificò l’ intera sua esistenza per la giustizia: lottò contro la tirannide fascista, nazista, che, per difendere gli amici fu sottoposto a tortura in via Tasso, per ore e dopo essere stato maciullato fu sbattuto al confino…ma non tradì….
Se quella persona, la quale di nulla si appropriò in modo indebito, ma tutto pagò a carissimo prezzo fosse qui….
Ebbene, sai cosa ti direbbe, dopo averti guardato a lungo con quei suoi occhi grigi come il piombo? Ti direbbe una sola parola : MISERABILE!
Si volterebbe, senza null’altro aggiungere e ti lascerebbe avvoltolato nella tua melma!
Addio Gioab,e trova pace!
E da questo momento in avanti non ti RIVOLGERO’ MAI PIU’ LA PAROLA…e di questo faccio appello accorato a tutti voi frequentatori del pianerotto Accattoli, per favore..isoliamo questo personaggio,l’erbaccia si estirpa non alimentandola….
Grazie di cuore a tutti…grazie a Marta, Marilisa, Leopoldo, fio, giosal…grazie a tutti
Su,su, non avveleniamoci il sangue!
E’ stato un bel post questo di Luigi. Un post dove, straordinariamente, si è solo sentita bellezza, cortesia, gentilezza.
Un post che ha scaldato il cuore di tanti e che ha dimostrato che siamo tutti dei “bambini” giusti (a parte l’eccezione, ma ce vo’).
L’argomento “bambini” ci ha messo tutti in armonia come su un pentagramma e la musica che ne è uscita è stata una buona musica, ma si sa, nei Vangeli ci sono anche altri bambini, quelli a cui non dovremmo mai assomigliare; quei bambini che lo sono – biologicamente ed anche psicologicamente parlando – che vogliono affermare sè stessi attacando chicchesia.
Non fa nulla, esistono anche loro e magari – chissà – servono a tutti per dire come non si deve diventare.
Buona giornata a tutti.
Bella Marta…sei una grande donna!
Permettetemi solo una battuta solo per dire: Gioab, potrei confutarla, colpo su colpo, su tutto ciò che ha scritto rivolto a me. Non lo farò per riguardo agli altri bloggers, di cui condivido le motivazioni.
Grande Marilisa ! Ti abbraccio…
@ Marilisa
“Gioab, potrei confutarla, colpo su colpo, su tutto ciò che ha scritto rivolto a me. Non lo farò per riguardo agli altri bloggers, di cui condivido le motivazioni.”
Guardi che non deve essere una guerra, non ci sono né vincitori né vinti. E’ solo uno scambio di opinioni, a volte condivisibili e volte no ma non vince nessuno. In ogni conversazione si da e si riceve. Lo scopo non è vincere. Solo mostrare come il pensiero possa essere diverso (non migliore o peggiore).
Se le va si esprime, se non le va non lo fa.
“Siamo tutti schiavi buoni a nulla” – “Così anche voi, quando avete fatto tutte le cose assegnatevi, dite: ‘Siamo schiavi buoni a nulla. Abbiamo fatto ciò che dovevamo fare’” ( Luca 17.10)
@ Clodine,
scusa tanto ma non capisco… tu stai affannando a fare una difesa per un premio che né io né nessun altro potrà mai dare. Perché ti scaldi tanto non dice il vangelo : “Felici i morti che da ora in poi muoiono unitamente al Signore. Sì, dice lo spirito, si riposino dalle loro fatiche, poiché le cose che fecero vanno direttamente con loro”. ( Rivelazione 14.13)
Sinceramente non capisco tutta questa passione che ti mostra irragionevole e incapace di padronanza, proprio come una bimba viziata incapace di resistere alla marmellata. E’ tutto qui il tuo perdono cristiano, la tua capacità di comprendere il prossimo perdonare ?
Ben strana religione passionaria la tua. Cos’è la voglia di suicidio che ti fa essere così avvelenata ? Ti rendi conto di quanto devi ancora crescere ? Del resto ogni fonte può dare solo l’acqua che ha, hai voglia a pubblicizzarla come l’acqua della salute se è velenosa anche se bella ti ucciderà ugualmente.
Secondo il Daily News di New York, uno studio quinquennale condotto dagli Istituti Sanitari Nazionali americani attribuisce agli scarafaggi la crescente incidenza dell’asma tra i bambini che vivono in città. Dei 1.528 bambini asmatici presi in esame in sette città, il 37 per cento era fortemente allergico agli scarafaggi.
Per i bambini allergici che avevano la camera infestata dagli scarafaggi il rischio di ricovero era tre volte superiore rispetto agli altri bambini asmatici. Il dott. David Rosenstreich, che ha diretto lo studio, ha incoraggiato a combattere gli scarafaggi con trappole, insetticidi, acido borico e con una pulizia accurata. Ha detto che passare l’aspirapolvere in tutta la casa aiuta ad eliminare gli escrementi degli scarafaggi contenuti nella polvere. “Bisogna avvelenare ogni fonte d’acqua”, aggiunge il dott. Rosenstreich”, Gli scarafaggi devono bere per sopravvivere”.
L’accoppiata è proprio quella giusta per disinfestare le città.
@ giosal
Come passo le giornate ? a scrivere sui blog !
Come mi guadagno le giornate ? sono ricco di famiglia non ho bisogno di lavorare !
Gioab! Naturalmente scherzavo (hai sentito e visto ieri Brunetta?). Ma, a quanto pare, a differenza tua quando metti giù le tue fiumane.
Un saluto
@ giosal
Non preoccuparti ho le spalle larghe e accetto volentieri lo scherzo ma non solo. – Si l’ho visto per quell’unico pezzetto che l’hanno mostrato mentre se ne va.
Sai cosa penso ? Che gli abitanti di questo paese soffrano di infantilismo perché pensano che nella vita tutto funziona come quando sono piccoli e facendo i capricci la vincono sulla mamma buona che dopo aver strillato concede sempre la marmellata.
Secondo me la questione non è che se sei precario devi continuare a fare il precario e pretendere che poi ti assumano, ci sono tante altre cose da fare nella vita, ma se invece vuoi far apparire Brunetta come un feroce e crudele dittatore che non ti permette di sfogare la tua frustrazione sulle ingiustizie del sistema politico mondiale tutto concentrato a finanziare le proprie saccocce, allora sei caduto nella trappola di quelli che ti dicono che solo loro sono buoni e fanno i tuoi interessi mentre è vero il contrario perché ti stanno fregando alla grande come Santoro che reclama reclama ma non rinuncia ai suoi 2 milioni e mezzo ma fa il grande a 1 € a puntata. Vorrei proprio vederlo !
Tanto per dire, tutti i sindacalisti pronti a far risaltare le ingiustizie, ma mai disposti a rinunciare ai loro privilegi derivanti dall’essere sindacalisti alle spalle dei colleghi. Capisci come funziona ? E’ l’ipocrisia personificata dei giornalisti schiavi e proni che scrivono solo e sempre quello che i loro direttori desiderano, come quei pm che fanno finta di seguire la legge mentre la violano.
La notizia di oggi, De Magistris populista “via le auto blu al loro posto i motorini”, ma gli sta facendo un favore le auto ormai non circolano più. Se lo dovrebbero pagare il motorino mica regalato ti pare ?
E così via ! Vogliono proportelo come se fosse una punizione ma è un favore !
Hai letto ? “Don Seppia era curato all’ospedale della Curia essendo HIV positivo” e tutti lo sapevano Bagnasco e Bertone ma continuava a fare il prete. Ti sembra roba cristiana ? http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2011/06/15/AO1Eedc-curato_seppia_ospedale