“Nessuno mi ha querelato. Contro di me non sono stati chiesti risarcimenti“: così si difende Feltri – sul Corsera di oggi – dall’accusa di aver danneggiato Dino Boffo, direttore di Avvenire, costringendolo a dimettersi sulla base di una falsa “informativa”. Le dimissioni sono del 3 settembre. Il 30 agosto, sulla 37ma pagina di Avvenire, Boffo aveva annunciato l’azione giudiziaria: “Quanto di fondamentale non farà spontaneamente capolino davanti all’opinione pubblica, emergerà civilmente e pacatamente in un Tribunale della Repubblica, cui i miei avvocati già lunedì [che sarebbe stato il 31 agosto] si presenteranno per la querela“. Dino, perchè non hai querelato? Te lo chiede uno che ti ha difeso per intero – in questo blog, con una lunga serie di post, tra agosto e dicembre – sulla base di quell’annuncio della querela. E’ una domanda per sapere e non per polemizzare. La faccio ora perchè ora c’è il pubblico riscontro – da parte di Feltri – che tu non hai querelato. Fino a oggi speravo che l’avessi fatto.
Dino Boffo perchè non hai querelato Feltri?
24 Comments
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A meno che non sia l’ennesima falsa notizia data da Feltri.
Spero che Dino Boffo non avesse querelato Feltri per dimostare che cosa significi veramente essere cristiano. Essere cristiano significa sopra tutto amare il “nemico”, far bene e chiunque ti faccia del male, significa non resistere al “male”. Queste parole anche per molti “cristiani” in verita sembrano delle utopie o delle esagerazzioni, ma in verita sono l’essenza del cristanesimo. Anche se sembrano difficilissimi da attuare tutti noi dobbiamo almeno aspirare ad attuare il Discorso della Montagna che dovrebbere essere il vademecum di tutti i cristiani. Spero tanto che la verita venga tutta fuori senza che ci sia il bisogno che Boffo quereli Feltri. Mark da Malta
Anch’io sono stupito: perché Boffo non l’ha querelato? Ha forse qualcosa da nascondere? O ha voluto mostrarsi evangelicamente mite?
E mi chiedo come mai abbia accettato di andare a cena con Feltri, il suo “impallinatore”. Ha forse il complesso di Stoccolma?
Spero che l’Ordine dei giornalisti punisca Feltri per ciò che ha fatto. E che la RAI cacci Minzolini, i cui editoriali sono sempre più indecenti. Mi verrebbe voglia di proporre un’obiezione di coscienza contro il pagamento del canone TV…
forse perché ha scoperto che Feltri era solo l’ultima tessera di un domino un po’ più lunghetto, e che questo avrebbe comportato in sede processuale la possibilità di rivelare le fonti della “velina”?
chissà se per l’occasione arriva un decreto legge di riforma dell’Ordine dei giornalisti… “ad giornalem” …
Continuo a prendere atto,
che Feltri continua a debordare dai media,
mentre Boffo mi pare in silenzio.
Certo capisco anche la voglia,
di veder scorrere un po’ di sangue…..
E se accettassi,
che Feltri dalla sua Casa della libertà può dire quel che ca… volo gli pare,
e che Boffo può anche non rispondere?
può annunciare una querela e non farla?
Chi deve obbligare chi?
Sempre difficile accettare la libertà altrui,
anche quando si ha in fronte l’etichetta
di cattolici probabilemente cristiani.
Dai Boffo….
coraggio…..
ci sono tanti cattolici che vogliono che tu dimostri che
non è vero che sei frocio (accidenti che parola politicamente scorretta!!)
che è il succo di tutta l’accusa del buonista Feltri….
Può darsi che:
a) si tratti dell’ennesima “bufala” di Feltri (chi se ne meraviglierebbe ?), e, dunque, può darsi che Boffo abbia effettivamente proposto querela verso di lui;
b) Boffo abbia, piuttosto, ritenuto (soluzione praticata in altri casi analoghi) di presentare nei confronti di Vittorio Feltri azione “civile” di risarcimento del danno (che è strumento diverso dalla querela, che, invece, opera in campo “penale”); in tal caso, Feltri avrebbe formalmente (ma non sostanzialmente) ragione quando afferma di non essere stato “querelato” (ma, a quel punto, dovrebbe, per onestà, aggiungere d’essere, invece, stato civilmente citato per danni);
c) Boffo non abbia fatto nè l’una nè l’altra cosa (e solo lui può spiegarcelo, ammesso che voglia e che possa fornirci una decente spiegazione).
Con ciò, io credo che di questa vicenda – ed in difetto di elementi nuovi che dovessero insorgere – abbiamo, a questo punto, parlato quanto basta: che ne dite ?
A domani !
Roberto 55
Proviamo…proviamo… se stavolta funziona!
Sembra proprio di si’! MABUHAY! che -in Tagalog o lingua filippina – significa…Evviva! Complimenti! Congratulazioni… a tutti voi (e soprattutto a Valentino, figlio di Luigi che mi ha…sbloccato!)…
O.T. ( per plpl8, soprattutto)
A proposito di animali. Ricordate che vi avevo detto dell’opussum che veniva a farci visita in giardino? L’opossum è un animale notturno, ma stranamente oggi è arrivato alle 3 del pomeriggio e si è sdraiato sotto una sedia del patio dove tenevo un tappeto vecchio per chi passa a riposarsi..Ogni tanto faceva uno sforzo per bere dalla scodella dell’acqua che tengo lì per gli “amici” che passano.Mi sono accorta subito che qualcosa non andava per il verso giusto, ma il fatto di essere un animale selvaggio mi ha trattenuto dall’uscire per controllare meglio. Sono stata a guardarlo mentre i suoi occhietti neri si fissavano nei miei senza staccarsi un attimo.
E’ morta alle 5.25 del pomeriggio con un paio di forti convulsioni, era femmina, ed, essendo un marsupiale. aveva nella sacca 3 piccoli che non ce l’hanno fatta neppure loro ( e di questo mi sono accorta dopo).Non so di cosa sia morta, ma ha perso sangue.
Era un animale come tanti altri… eppure, stasera sono tristissima… mi dico che almeno trovava sempre cibo e acqua, che ha avuto un posto morbido dove morire, che forse voleva aiuto,che forse mi ha portato i suoi piccoli e io non ho capito…………..mi dico tante cose che non servono a niente. E non capisco perchè sono così desolata, e perchè quegli occhietti neri non se ne vanno dalla mia mente……..
E’ in una coperta e poi dentro uno scatolo,sepolta sotto la statua di S.Francesco.
Scusate
Grazie principessa,
mi ricordi che ci sono affidate tutte le creature….
e questo non è mai abbastanza ovvio….
Scusate per l’OT amici,soprattuto per aver interrotto il flusso delle riflessioni su di un tema di così stringente attualità e anche drammaticità per i risvolti imprevedibili che sta assumendo. Scusandomi di nuovo, vorrei consolare la mia amica prinicipessa, e dirle la capisco profondamente, capisco la pena dinnanzi a quegli occhietti senza vita che indugiano nei suoi pensieri rattistandola non poco. La capisco, perché a distanza di trent’anni ricordo come fosse ora gli occhioni azzurri, addolorati e sofferenti della mia gattina siamese morta di parto..e morti anche i due micetti …Cerca di non pensarci altrimenti Cinzia ti fai male.. non è colpa tua, è la vita…continua a mettere acqua e cibo…Ti voglio bene!
A Mabuhay e a Mark Zammit, do il mio abbraccio: benvenuto tra noi!
BENVENUTI tra noi [presto vi abituerete ai miei refusi]
@ principessa
mi dispiace molto e partecipo alla tua tristezza…ho anch’io degli “animali”
domestici ma per me sono Cippo, Cleo e Cina e sono molto affezionato a loro.
Voglio credere che un giorno li ritroveremo.
e Geppina..la mia micetta dal musetto marrone e i grandi occhi azzurri, imploranti, sofferenti e alla fine…fissi, senza barlume, nei miei..li ritroveremo.
Torniamo al tema: non credo, come accenna l’amico Marck Zammit, si tratti di esempio di carità cristiana da parte del Boffo -figurati,in quegli ambienti poi…assolutamente, quale carità- condivido invece la riflessione del prof Savigni. E aggiungo, secondo me, alla base ci sia una rete inetsricabile di misteri e nodi mai sciolti legati a questa vicenda. Rapporti di losca politica di lobby a vari livelli e tra i cardinali e fra Stato e Chiesa, nonché fra stampa e governo… altimenti non si spiegherebbe la fretta di eclissare tutta la faccenda, tacitando lo svolgersi degli eventi che ancora vengono rimescolati proprio come la famosa “ribollita toscana”. Il racconto dei fatti mette in luce i troppi lati oscuri all’interno delle gerarchie vaticane e conferma ancora una volta la determinazione con cui il premier fa pressione su quei mezzi d’informazione che non può controllare direttamente…come direbbero i nostri amici piemontesi “Chi sgata i feu a fa surti le splue” [chi fruga il fuoco provoca scintille]…sapere cosa ci sia sotto è quanto di più malsano il mio animo pandorino spera..
L’idea che mi sono fatto e’ nella linea di questo ultimo post di Clodine. Luigi ragiona diritto, onesto,chiaro e logico; semplice in una linea di Vangelo e la sua domanda a Boffo fa quasi tenerezza per la sua innocenza! A me sembra che dietro e dentro questa storia c’e’ proprio niente di diritto, onesto ed evangelicamente semplice. Meno che meno di innocente. E -ahime’- non solo dalla parte del produttore e spalatore di m…. -Feltri-, ma anche da parte di Boffo e della nostra cara cristiana comunita’, inclusi -of course- vescovi e cardinaloni. Amen
Credo che il motivo per cui Boffo non ha (ancora?) querelato Feltri sia da ricercare essenzialmente nella voglia di “sopire” il caos mediatico; legittima aspirazione umana di un uomo che si è trovato messo alla gogna in modo senz’altro umiliante, e che probabilmente non aspira a perpetuare il proprio personale calvario (considerata anche la tradizionale “riservatezza” delle procure italiane, c’è qualcuno che dubita che qualche giornale non verrebbe in possesso dei verbali?). E’ anche ipotizzabile che, come suggerisce qualcuno, a causa del sospettato (e non impossibile) coinvolgimento di qualche (altissimo?) prelato in questa tutt’altro che limpida operazione, sia stato “chiesto” a Boffo di soprassedere, per evitare ulteriori imbarazzanti pettegolezzi (ed eventuali, ancora più imbarazzanti, conferme…) che un’indagine della magistratura avrebbe senz’altro provocato. Boffo si sarà chiarito con Feltri nella famosa cena, ed è probabile che -se Feltri è un uomo, e non un quaquaraquà- abbia da lui saputo la verità. Se lui sia soddisfatto così, se intenda eventualmente fare uso in futuro di questa verità informando chi di dovere, beh, è cosa che non ci riguarda. No?
Solo una precisazione “tecnica” sull’intervento di Slowhand: in realtà, Dino Boffo non è più in tempo per querelare Vittorio Feltri poichè l’atto di querela va, per legge, presentato entro 90 giorni dal fatto (o dalla sua conoscenza), e questo termine è, ormai, ampiamente decorso e scaduto.
Buona serata a tutti !
Roberto 55
@ plpl8
” voglio credere che un giorno li ritroveremo.”
mi hai fatto pensare ad un paio di storie di animali che si raccontano qui.Una di queste dice che tra la Terra e il Paradiso c’è un ponte a forma di arcobaleno che tutti dobbiamo attraversare. Al di sotto dell’arcobaleno esiste un grande campo dove tutti gli animali che abbiamo amato e che ci hanno preceduto, ci stanno aspettando. Nel momento in cui giungeremo ai piedi dell’arcobaleno, i nostri animali si affiancheranno a noi ed insieme attraverseremo il ponte per il Paradiso.
E’ una di quelle cose che si raccontano ai bambini e, forse, anche sdolcinata, ma mi ha dato conforto in più di una occasione. Spero che il mio opossum/furetto sia lì anche lei ad attendere…..se mai mi guadagnerò il Paradiso!
( Di sicuro io somiglierò a Noè per quanti ne ho amati, curati,coccolati…….).
Un saluto
caro Slowhand , un nick così non può che rallegrare un bluesofilo come me… se poi fossi veramente il grande Clapton …
Ieri sera ho compiuto un triplice peccato d’omissione, e ne chiedo perdono agli amici del “pianerottolo”.
Il primo peccato riguarda l’intervento – che m’era sfuggito – di Principessa che ci ha reso partecipi della storia, minima, ma bellissima e commovente, dell’opossum morto nel giardino di casa: sei riuscita, Cinzia, a descriverci la straziante fine di quest’animaletto selvatico con pochi, intensi e toccanti accenni, e mi piace pensare che ora quell’opossum abbia raggiunto nell’aldilà Francesco (sotto la cui statua l’hai sepolto).
Inoltre, e qui il tono diventa molto più “leggero”, anch’io, “bluesofilo” (complimenti, Cherubino !), sono molto incuriosito dal motivo del Nickname di “Slowhand” (per noi “bluesofili” si tratta – giusto, Cherubino ? – d’un'”oggettiva provocazione”): attendiamo, trepidi, amico Slowhand, di conoscere – se vorrai spiegarcela – la ragione di qusesto Nickname.
Il terzo peccato d’omissione, cui riparo adesso, concerne l’ingresso nel “pianerottolo” di Mabuhay, di Mark Zammit e dello stesso Slowhand, ai quali tutti anch’io mando, dal mio ultimo banco, il benvenuto.
Buona notte !
Roberto 55
A quanto vedo, è un pianerottolo in cui (quasi) nessuno si lamenta se il vicino suona troppo forte, basta che sia il cd giusto… 🙂
Grazie, in verità non è il mio primo intervento qui, ma di solito mi limito a leggere.
Il nick è in effetti un omaggio allo Slowhand vero; lo porto (con orgoglio, obviously) da quasi 25 anni, la storia è un po’ complessa e perdonatemi se non posso riferirla tutta; diciamo che c’entrano la mia (allora eccessivamente entusiastica) passione per Clapton, un gruppo di amici, una serata musicale e un po’ troppo alcolica, e un’amica maliziosa. Comunque, storicamente, è sempre stato abbreviato in Slow… perchè non mi montassi troppo la testa!!! 🙂
Comunque, sia, Slowhand, è come io e Cherubino “sospettavamo”: e questo è l’importante (oltre che molto positivo).
Quant’era bravo Eric Clapton (prima di mettersi con Lory Dal Santo) ………….) !
Ciao !
Roberto 55