“Si insedieranno nel parco con diecimila tende, un presidio sanitario, un magazzino per i generi alimentari, 1.400 servizi igienici, 750 docce con scarichi nel bosco”: è la petizione degli ambientalisti contro la route dell’Agesci che porterà trentamila ragazzi, tra il 6 e l’11 agosto, nel parco di Migliarino-San Rossore-Massacciuccoli. Ne parla oggi il “Corsera” a pagina 20. Ragazzi sull’erba e tra gli alberi, intervenga l’Unesco. Gli scouts che cercano di educare ai boschi i ragazzi metropolitani: povero trifoglio e povere lumachine. Quante ne calpesteranno. E canteranno, disturbando gli uccelli che in quella stagione nidificano. Non ci posso pensare.
Difendo la route nel Parco di San Rossore
28 Comments
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Trentamila ragazzi sono davvero tanti.
Non conosco il luogo, ma voglio credere che nel parco ci siano spazi senza alberi ed erba, dove piazzare tende ed altro che non rovinino l’ambiente, altrimenti l’educazione ai boschi sarebbe un controsenso.
In caso contrario, ove facessero danni, sarebbe legittimo sanzionare ed obbligare a risanare l’ambiente.
In genere i ragazzi sembrano sensibili alle tematiche ambientali e agli animali. Forse più a questi che agli umani.
Bravo Luigi. Bisogna cominciare a dire forte e chiaro (o continuare, per chi si è già svegliato) che una certo ambientalismo e un certo animalismo (per intenderci, quelli di cui è espressione la denuncia di cui sopra) sono contro l’uomo. Sono violenti. Sono una delle forme del fascismo contemporaneo (esattamente come l’ideologia LGBT).
La notizia del 30.000 scout a campeggiare nel parco sarebbe bellissima (ancor più bella quando fossero 60.000, 100.000, un milione) se si potesse essere ragionevolmente sicuri che in quella occasione riceveranno un insegnamento come Dio comanda, e non – a loro volta – “merda ideologica”. Questo sì, che inquinerebbe.
Naturalmente, c’era una sola cosa stupida che si potesse dire di fronte all’ineccepibile messaggio di Luigi e Marilisa l’ha detta.
Quella donna è un fenomeno (come l’ispettore Rock dei Caroselli dei miei tempi): non sbaglia mai!
Sinceramente anche io sono d’accordo con Marilisa, è vero che c’è un ambientalismo abbastanza stupido in giro, però 30000 ragazzi in un bosco impattano parecchio.
Mio padre si arrabbiava se osavamo camminare in mezzo al grano figurarsi piantare tende e docce tra gli alberi.
“c’era una sola cosa stupida che si potesse dire di fronte all’ineccepibile messaggio di Luigi e Marilisa l’ha detta.”
Se lei, Franti, potesse chiarirmi quale sarebbe “la sola cosa stupida” che io avrei detto, mi farebbe una cortesia. O è chiedere troppo? Magari potrei spiegarle.
Fare allusioni senza parlare chiaro, quello sì, è proprio da stupidi.
Naturalmente, caro Franti, di cose stupide se ne possono dire tante. Quasi quotidianamente lei stesso ce ne dà conferma. E non può nemmeno vantarsi fenomeno. Ma tant’è, non si affligga: the sun also rises.
“figurarsi piantare tende e docce tra gli alberi.”
Sara, non sempre i parchi hanno solo alberi e prati. Nella mia regione c’è qualche stupendo parco, dove ci sono anche spazi ampi dove soggiornare senza fare scempio della natura. E naturalmente sentieri dove passare senza disturbare animaletti e piante e fiori. Ci mancherebbe altro!
I parchi devono essere ammirati, non lasciati ad ammirarsi da sé.
Io spero tanto, anzi sono quasi sicura che chi ha organizzato ciò di cui ha parlato Luigi, abbia studiato bene le cose in modo tale da non portare scempio. Mi rifiuto all’idea stessa.
Ripeto: sarebbe un controsenso, anzi un delitto.
Certo che trentamila ragazzi sono un bel numero, e qualche motivo di preoccupazione può esserci.
Gentile Marilisa, facciamo così: lasci passare un po’ di tempo e, un giorno in cui magari si sente particolarmente lucida, rilegga il messaggio di Luigi e il suo commento. Se le viene qualche sospetto, me lo faccia sapere e le do volentieri una mano. Altrimenti, temo che sia inutile che ci provi: non me ne voglia, ma, se non lo capisce da sola, ho paura che non capirebbe neanche la mia spiegazione.
Da ragazzo sono stato scout (Agesci, scout cattolici), ho fatto l’intero percorso da lupetto a rover, con in piu qualche anno da capo branco. Sono stato a innumerevoli campi, piccoli e grandi. Ho partecipato a un raduno europeo, vicino a Colonia, nella Foresta Nera. Eravamo piu o meno trentamila anche in quell’occasione. Lasciammo il posto esattamente come l’avevamo trovato, con qualche miglioria: riparammo uma vecchia passerella in legno su un torrente, donammo il legno utilizzato per i nostri campi agli abitanti di un villaggio e altre cose che non ricordo piu. Personalmente, ritengo quell’esperienza – oltre a un pellegrinaggio a Lourdes come barellieri – una delle più importanti non solo del mio percorso scoutistico, ma di tutta la mia vita. Se sono quello che sono, lo devo anche a quei giorni entusiasmanti. Lo scoutismo mi ha insegnato soprattutto a non cadere nella trappola dell’integralismo ideologico. A vivere “nella” natura e non “per la natura”. Sono certo che i ragazzi del raduno al parco Migliarino sapranno averne rispetto.
Che senso di colpa per le lumachine. e pensare che ho anche avuto modo di avvelenarle e ne ho anche mangiate!
Non i resta che affidarmi alla misericordia?
A proposito qualcuno sa se il Nazareno fosse vegetariano?
Caro Luigi,
mi ricordavo del precedente e te ne riporto:
PIANI DI PEZZA – Parco Naturale Regionale Sirente-Velino – Abruzzo
sabato 9 agosto del 1986
Giovanni Paolo II si recò ai Piani di Pezza nel Comune di Rocca di Mezzo
per un incontro con 13.000 scout dell’Agesci in occasione della “Route nazionale Rovers-Scolte”, organizzato dall’Agesci.
Piani di Pezza, è costituita,
«da una conca glacio-carsica a oltre 1500 metri sul livello del mare circondata da alti monti e da boschi che si spingono fino alle prime balze rocciose quasi a fare da corona al piano e da un tappeto verde smagliante costellato da variopinte fioriture ondeggianti alla lieve brezza mattutina; d’inverno poi questo anfiteatro naturale, diventa un bacino per lo sci di fondo».
“13.000 scout dai 16 ai 20 anni alle 17 in punto hanno sollevato lo sguardo verso il cielo.
L’elicottero bianco del Papa, in anticipo sui tempi, ha sorvolato i Piani di Pezza in tutta la loro lunghezza.
Dall’alto il Pontefice ha potuto vedere la marea blu di giovani in divisa che lo aspettavano già da due ore prima, radunati sotto il palco dove avrebbe celebrato la messa.
Papa Giovanni Paolo II
aveva chiesto di visitare a piedi il campo,
di camminare il più possibile tra la gente.
Troppo tempo.
Il Santo Padre ha dovuto rinunciare e accontentarsi di vedere dall’alto l’intero accampamento. “
Il colpo d’occhio del 1986, ai Piani di Pezza
http://www.wakeupnews.eu/wp-content/uploads/2014/04/route-nazionale-portotorres1.org_.jpg
http://www.youtube.com/watch?v=mTC8N0IOCNY
http://www.youtube.com/watch?v=TFhayKlQY1o
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PARCO DI S.ROSSORE route
Ecco il Parco di s. Rossore
http://www.bellezzedellatoscana.it/photos/San_Rossore/grandi/Parco_Naturale_Regionale_Migliarino_San_Rossore_Massaciuccoli_PI_www.bellezzedellatoscana.it_001.jpg
la route quando era stata lanciata, tre anni fa, doveva svolgersi in Trentino,
presso malga Millegrobbe, vicino a Lavarone.
Poi il boom delle iscrizioni – quasi il doppio delle attese –
ha costretto l’Agesci a spostare il campo,
ma oggi i giochi sono fatti.
—
L’immagine dei 13.000 scout a Piani di Pezza nel Parco d’Abruzzo
ovviamente saranno quisquiglia con i 30.000 di s.Rossore.
🙂
Caro Luigi,
non mi metto a fare il tifo per nessuno,
ma mi domando se anche negli altri ambiti ci siano ansie da prestazione,
sul modello JMJ.
Uscire da sterili polemiche
Il Parco di San Rossore ha sopportato per decenni la presenza – quella sì, davvero nefasta (a proposito: VIVA IL 2 GIUGNO !) – dei Savoia: dunque, reggerà benissimo l’arrivo dei 30.000 ragazzi dell’Agesci.
Buona serata agli amici del “pianerottolo”.
Roberto 55
a proposito: VIVA IL 2 GIUGNO !
Guardando oggi la nostra Italia, faccio veramente fatica a capire che cosa oggi ci si debba rallegrare.
Nazione fondata sul lavoro e lavoro ce n’è sempre meno. Vedo solo corruzione, tanta, tanta, tantissima corruzione e una casta politica che non molla l’osso dei privilegi, dei fiumi di denaro.
Vedo tanta parte della nazione dove lo stato ha abdicato definitivamente alla malavita,
Vedo l’economia sotterranea di cinesi e clandestini che ha distrutto l’artigianato locale.
Sento solo parole, parole, belle parole, fiumi di parole. Fiumi di ipocrisia.
Da anni sento ripetere che “Si comincia a vedere la luce in fondo al tunnel” … e la luce rimane sempre là, in fondo, ma proprio in fondo al tunnel.
Era questa la nazione che i padri costituenti volevano realizzare?
Ma l’indignazione cresce e la rabbia popolare farà scempio di questo porcaio.
Io oggi non festeggio. E mi indigno con chi festeggia.
L’antico dio egiziano Toth si aggira in quel del Bellunese…sembra un po’ sconvolto e coi capelli ritti sulla testa…avrà mica visto degli scout cattolici ?http://ambiente.tiscali.it/articoli/14/05/avvistato-belluno-raro-ibis-eremita.html?AMBIENTE?
Io potrei anche concordare con molta parte di ciò che hai scritto, amica Elsa.F, ma ti domando (e ti pregherei di volermi dare una risposta puntuale, del tipo “si/no”): avresti, forse, preferito che il 2 giugno 1946 vincesse la Monarchia (perchè di questo parliamo) ?
Buon 2 giugno a te ed a tutti !
Roberto 55
oggi si fa anche memoria (facoltativa!) di due santi martiri romani morti sotto la persecuzione di Diocleziano: Marcellino e Pietro.
fra un tripudio di bandiere tricolore e di discorsi retorici magari potrebbe
ricreare lo spirito e illuminare l’animo pensare un po’ alla loro vicenda….
http://www.santiebeati.it/dettaglio/27550
Caro Roberto,
non sono certamente monarchica, e non credo al sangue blu, ma ci sono state e ci sono tuttora nel mondo monarchie meno corrotte della nostra beneamata repubblica, emblema internazionale di corruzione, inefficienza, malaffare.
Di questo e proprio di questo stiamo parlando.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/06/02/festa-della-repubblica-dopo-lausterita-tornano-frecce-tricolori-e-corazzieri/1009814/
Per qualcuno non è più tempo di austerità.
Altra luce in fondo al tunnel?
Proposta accolta (Discepolo ed io d’accordo: questa, per chi vuole, è un pò una notizia …..) !
Roberto 55
È un dato storicamente acquisito che sulla vittoria della repubblica ci sono fortissimi sospetti di brogli. Personalmente sono certo che il risultato sia stato truccato, ma penso anche che sia stato politicamente giusto fare così. Dopo tutto quello che avevano fatto (e non solo nel ’43, ma anche negli ottanta anni precedenti), i Savoia se ne dovevano comunque andare.
Bisognerebbe però avere l’onestà di riconoscere la verità dei fatti. Oramai, dopo tanti anni …
Ho visto ora le Frecce alla finestra, venivano dal cielo che è in fondo a via Panisperna, sono ricomparse nell’azzurro tra i due palazzi di fronte e infine sono risbucate sopra Santa Maria Maggiore. Un giro studiato per me.
La mia domanda, amica Elsa.F, era diversa (il 2 giugno del 1946 si trattava di scegliere tra la Repubblica e la Monarchia di casa Savoia: quale avresti preferito ?), e nei tuoi interventi non mi pare d’avervi trovato risposta: comunque, ho capito il tuo punto di vista (non, poi, tanto lontano dal mio, per quel che vale): la speranza, e, perchè no ? l’impegno per un paese più giusto, libero ed onesto è, credo, un punto d’incontro su cui ci possiamo trovare.
Ora – come dice Principessa- torno “sotto coperta”.
Un caro saluto.
Roberto 55
P.s.: oggi pomeriggio, al Parco Comunale del mio paese, il Sindaco consegnerà una copia della nostra Costituzione ai neo-diciottenni; è un gesto piccolo e semplice, ma, appunto, io credo che un futuro migliore si possa costruire anche così.
Anche nel mio paese il Sindaco consegna una copia della costituzione ai neo diciottenni e segue un piccolo rinfresco.E’ vero che è un piccolo gesto, ma vedo che i ragazzi sono contenti ed anche un po’ emozionati.:-)
Il dominio d’un buono si dice regno e monarchia. D’un malo si dice tirannia. Di più buoni si dice aristocrazia. Di più mali si dice oligarchia. Di tutti buoni si dice politia. Di tutti i mali si dice democrazia.
Tommaso Campanella
quando si pensava che la monarchia era segno del regno di dio.
quando si pensava che la relazione tra uomo e un dio
era alla stessa stregua del suddito/nulla e Re/tutto.
Che tempi della minchia!
E se ne ha ancora nostalgia !
Se non ci fosse stato il referendum
avremmo ora un Re omicida auto-dichiarato,
e che si è vantato di aver preso per il culo la magistratura per il suo omicidio.
Forse meglio i berlusconi pazzi che ritualmente la vita democratica
ci dona per volontà di popolo,la conflittualità con grillo,
ma nella disputa democratica di popolo.
e
non per supposta volontà di un dio che non si vergogna.
http://www.avvenire.it/Cronaca/Pagine/la-sfida-degli-scout.aspx
E mi pare che questa pagina di Avvenire confermi ciò che avevo detto io, con buona pace dell’impagabile Franti.