Dedico ai visitatori le ali dell’Angelico

Oggi è la festa di Giovanni da Fiesole detto l’Angelico, un santo che arriva a noi con la bellezza che contemplò. Giusto ieri ho passato in sua compagnia una mattinata nel museo di San Marco a Firenze: vedi post precedente, dove accennavo alle ali degli angeli che sempre lo travolgono. Dedico due immagini ai visitatori. La prima è dell’angelo annunciante del corridoio nord, arcobaleno e fiori a maggio e letizia che s’immilla. L’altra è dell’angelo che annuncia nella terza cella, dove l’iride sale in fiamma. Questi incontri li hai al primo piano, preparati dal colpo d’ala che ti sorprende al piano terra, quando sei davanti all’Armadio degli Argenti.

12 Comments

  1. Che belle! Grazie.

    Chissà quante volte l’Angelico ha studiato le ali delle farfalle … 😉

    18 Febbraio, 2010 - 20:05
  2. Clodine

    Caro Luigi, mi sento molto triste stasera, molto triste…ho imparato, per poter camminare spedita, a togliere molti sassi sul mio cammino, alcuni grandi, altri più piccoli, a volte, spostandoli ci ho scovato sotto serpi aggrovigliate, talune semplicemente viscide, talaltre velenose: le schivo con la tranquillità di chi non teme d’esser ferita, e quando mi si sono avvinghiate per mordermi , mi son accorta con grande stupore che finirono sempre per mordere le loro stesse code, e ritirarsi quindi leccandosi le ferite. Comunque, quella tristezza di cui sopra si stempera come acquerello ogni qual volta mi si parli dìarte. Tutto va bene per me: mi parli dell’ Angelico? di Giotto? di Simone Martini? Tutto va bene per me! Ultimamente sono stata a Palazzo Venezia: una lunga fila per vedere quel capolavoro di Leonardo da Vinci che è “Giovanni Battista”. Bello, assolutamente bello, dal sorriso enigmatico e i capelli lunghi e riccioluti. Mirabile quell’indice della mano sinistra che punta verso l’alto mentre l’altra mano, in movimento circolare, si poggia sul proprio cuore quasi a dire: prima di guardare al cielo, monda l’anima tua e osserva cosa serba il tuo cuore, perché non si guarda e NON ti guarda il cielo se prima non guardi dentro te stesso. Il simbolismo nell’arte è quanto di più ascetico, profondo e sublime esista in questo eone.

    18 Febbraio, 2010 - 20:49
  3. Grazie Luigi!
    ancora meglio delle semplici descrizioni che devono fare appello alla memoria!

    18 Febbraio, 2010 - 21:23
  4. fiorenza

    Lo immaginavo, Gabriella, che tu in particolare saresti stata lieta di questo dono di immagini: è del tuo celeste protettore che si tratta.
    Come appare soprannaturalmente naturale, Gabriele, in quella Annunciazione “nella terza cella”, così grande, per me, come scrivevo questa notte, rispetto a quella –pur grandissima- “del corridoio nord” e che io indico ancora, al modo antico, come “in capo alle scale”! Nessun ornamento, nessuna posa, nemmeno le braccia incrociate sul petto, e le ali…le ali senza nemmeno più un accenno del volo, abbassate, immobili. Solo i colori salgono, sì, è proprio così, “l’iride sale in fiamma”. E sale, la purpurea fiammella sulla fronte. E lo spazio…quello spazio vuoto tra lui e la Vergine…
    Sapete, ho avuto il privilegio di ascoltare una sconvolgente/ardente meditazione di don Timothy Verdon su questa icona: non sapevo come fare, tra tanta gente, a nascondere il pianto. Per fortuna, erano tutti sospesi, e commossi, come me.
    Sapete, nella chiesa di San Marco ogni domenica si celebra “la Messa degli artisti”, in onore del Beato Angelico loro patrono. Io lo sento un po’ anche mio santo protettore, perché il mio lavoro direi che a volte ha più a che fare con l’arte che con la scienza. O, meglio, lo sento uno dei miei protettori: gli altri che invoco sono San Raffaele Arcangelo (“Dio guarisce”), San Michele Arcangelo, San Giorgio, San Camillo de’ Lellis. E tanti, tanti altri. C’è bisogno di molta protezione.

    18 Febbraio, 2010 - 22:36
  5. mattlar

    Con dispiacere, negli ultimi tempi, più di una volta, il blog non è riuscito ad autoregolamentarsi nei confronti di quelle persone che hanno usato toni o termini volutamente offensivi e denigratori, come in questo caso è accaduto nei confronti di Clodine. Costoro hanno ottenuto certamente una cosa: lo spegnimento del godimento nel dibattito e nel confronto di posizioni diverse, come mi sembra dimostri anche il fatto che la frequentazione è molto (ma molto) diminuita. La mia solidarietà a Clodine e la mia stima a principessa la quale si prodiga sempre generosamente nel ricomporre le lacerazioni (un po’ come Roberto55, che invece interviene in positivo, con funzioni più promozionali).

    19 Febbraio, 2010 - 0:26
  6. mattlar

    interpretazione autentica: ad autoregolamentarsi, cioè a censurare gli interventi di quelle persone che hanno usato toni o termini volutamente offensivi o denigratori nei confronti di altre, come in questo caso è accaduto nei confronti di Clodine.

    19 Febbraio, 2010 - 0:31
  7. Clodine

    Grazie mattlar, ma che dolcezza sei…che dolcezza..non me l’aspettavo: grazie, ti voglio bene!

    19 Febbraio, 2010 - 6:00
  8. discepolo

    Caro Mattalr ,se ti riferisci ame , mi sono autocensurata ,autoregolamentata, cosa vuoi di più? Non esageriamo, non facciamone una tragedia Non c’è bisogno di rompere le scatole uteriormente a Luigi, Mi sono AUTOESCLUSA , cosa volete di più?Giuro che non dico più nulla.
    Si placherà mai il vostro rancore , la vostra polemica ? Cosa devo fare per essere dimenticata cancellata, che non si parli più di me’ ve lo chiedo per favore.Basta!,Luigi vi invita a riflettere sulle meravigliose ali di farfalla degli angeli del Beato Angelico , Dimenticate la polemica !Io non
    esisto più, anzi non sono mai esistita,don’t worry, be happy! 🙂
    MC

    19 Febbraio, 2010 - 9:26
  9. Avverati,
    magia simile alla passione di Cristo.
    Vedete,
    sulla carta sono trafitto
    con i chiodi delle parole.
    (Vladimir Majakoskij).

    Fate pace in questa Quaresima… non digiunate tra digiuni e alterchi, facendo udire in alto la vostra voce.
    Fate pace.
    buongiorno a tutti!

    19 Febbraio, 2010 - 10:07
  10. Clodine

    l’importante maioba e “essere” nella pace, ma quella che ci da il Cristo “vi lascio la pace vi do la mia pace, non come ve la da il mondo io vela do..”, non quella umana: zoppicante e assolutamente inadeguata!
    Ti abbraccio Maioba

    19 Febbraio, 2010 - 13:00
  11. Grazie della stima, mattlar, che è reciproca…
    Un abbraccio

    19 Febbraio, 2010 - 16:16
  12. roberto 55

    Grazie anche da parte mia all’amico Mattlar.
    Ed ora, magari, e come disse quel tal patriota del Risorgimento italiano, “tiremm innanz” !

    A domani !

    Roberto 55

    20 Febbraio, 2010 - 0:13

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