Davide Sarpedonti: “Il carcere mi ha fatto capire gli altri”

«Il carcere o ti annienta o ti migliora. A me ha fatto capire gli altri e l’esistenza dal punto di vista degli altri. Mi ha mostrato come essere utile e mi ha insegnato l’umiltà»: parole di Davide Sarpedonti volontario a Milano in una Casa di Solidarietà. Già factotum di Raul Gardini (suicida nel 1993, travolto da tangentopoli), vive spericolatamente la sua stagione di gestore rampante e gaudente di grandi ricchezze, che termina con una condanna a 24 anni – ridotti poi a 14 – per bancarotta fraudolenta. Alle sue sagge riflessioni sugli errori di una vita brindo con un bicchiere di Vino Nuovo.

4 Comments

  1. nicoletta z.

    Quanto silenzio sotto questo post…

    30 Aprile, 2013 - 21:30
  2. Talvolta il silenzio è più eloquente delle parole.

    30 Aprile, 2013 - 23:05
  3. Molti anni fa nella mia comunità NC c’erano due carcerati, marito e moglie. Li vedevamo solo in occasioni particolari, quando potevano venire accompagnati da un professore universitario, che faceva volontariato. Il marito disse una volta che aveva molto sbagliato, ma che non si rendeva conto di sbagliare, gli avevano insegnato così. Chissà dove sono ora. Mando loro un abbraccio.

    1 Maggio, 2013 - 18:50

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