Mut und Demut: coraggio e umiltà. E’ il motto della Guardia Svizzera. Chiedo ai visitatori di venire incontro alla mia curiosità: da dove viene? Abbiamo un corrispondente italiano, latino? – Qualcuno ricorderà che una volta qui cercavo ossimori con il vostro aiuto: “Mut und Demut” è un mezzo ossimoro.
Aggiornamento. Vedi post seguente, 10 luglio, al quarto commento una parola del Papa in Bolivia: “Con coraggio e mansuetudine”.
D’emblèe mi viene in mente l’humilitas ambrosiana…
http://www.rainews.it/dl/rainews/media/L-umilta-e-il-coraggio-che-hanno-cambiato-la-storia-Mostra-sui-due-papi-ai-Musei-Vaticani-Video-7c0915c0-8864-4df6-8677-c7f41aa82d19.html
“Im Glück Demut, im Unglück Mut“
Christian Fürchtegott Gellert
(Nella buona sorte umiltà, nell’avversità coraggio)
Humilitas è il motto di San Carlo Borromeo.
L’ossimoro immagino che sia voluto. Quando furono istituite le Guardie Svizzere i militari (mercenari) erano noti per il coraggio e l’eroismo in battaglia, ma anche per la brutalità e la violenza con cui prendevano possesso dei loro bottini. Come non pensare ai terribili Lanzichenecchi?
Associare il coraggio alla virtù cristiana dell’umiltà voleva indicare forse che si richiedeva a queste Guardie un comportamento virtuoso anche quando era “normale” (purtroppo, ma erano tempi diversi) aspettarsi violenze ed eccessi.
Uno degli ultimi episodi in territorio italiano è testimoniato dal film di De Sica “La ciociara”. In altre parti del mondo è ancora così.
Ha ragione Spiletti, Borromeo non Ambrogio.
Coraggio e umiltà non sono in contraddizione.
Purtroppo molti cattolici pensano che l’ umiltà debba escludere il coraggio, che necessariamente impone determinazione nella’ esprimere il proprio pensiero e nell’ agire, anche andando controcorrente.
Ma le cose non stanno così.
L’ umiliazione è ben altra cosa, e non significa rinunciare e abbassarsi fino a terra, sacrificando le proprie idee. Questo sarebbe sottomissione.
Umiliazione significa sentirsi piccoli anche quando si ha il coraggio di difendere la propria causa e chi va difeso dai soprusi e dalla potenza vigliacca dei prevaricatori e degli insolenti.
La giustizia prima di tutto.
E chi ha il coraggio di combattere per la giustizia, non deve sentirsi un eroe ma un semplice, piccolo uomo al servizio di una giusta causa. E questa è “umiltà”. Dunque, coraggio e umiltà insieme.
Mutter in tedesco è la madre… Bella l’assonanza con mut, coraggio
Umiltà perché stanno compiendo un servizio e chi serve è umile. Coraggio perché questo servizio, soprattutto secoli fa, è consistito nel combattere, e quando si conbatte lo si deve fare con coraggio.
Se non violentii puoi essere definito casto, puro , ma nessuno in quel caso ti definisce umile
Mi riferivo alla spiegazione di spiletti, so benissimo che essere casti e puri è molto di più di non violentare, che dovrebbe essere una cosa normale.
Coraggio e umiltà.
http://www.corriere.it/foto-gallery/esteri/15_luglio_09/crocifisso-falce-martello-dono-morales-papa-francesco-225eb1e4-2604-11e5-9a08-f80f881ecc8e.shtml
Morales dona a papa franceco un crocifisso falce e martello.
Coraggio ed umiltà delle centinaia di migliaia se non milioni di cristiani che
nei paesi comunisti , dalla Russia alla Cina, alla Cambogia a Cuba, sono stati imprigionati, torturati, uccisi per la loro fede.
coraggio ed umiltà dei dissisenti cristiani russi di cui parla Solgenistin
in Arcipelago Gulag. Coraggio ed umiltà dei dissidenti cubani, ancora oggi molti in prigione, nonostante il dialogo Castro-Obama.
coraggio ed umiltà ad essere cristiani senza falce e martello nei paesi dove è obbligatorio essere falce e martello.
chissà se Bergoglio accettando il dono di Morales avrà pensato a tutti i martiri del comunismo?
ma il coraggioel’umiltà, si sa, sono virtù che poco piacciono ai media
Così dunque è ufficiale: Cristo è arruolato nelle file dei partigiani del falce e martello.
Povero Cristo! Di nuovo crocifisso alle ideologie degli uomini!
Naturalmente posso sbagliare, ma io intendevo “umile” in contrapposizione a “prepotente”, che era una delle prerogative degli uomini in armi.
Anche perché tali prepotenze andavano oltre gli stupri e gli oltraggi alle persone e potevano andare dalla requisizione di una gallina alla devastazione e all’incendio di un villaggio.
Ripeto però che la mia è solo una supposizione.
Discepolo,
i comunisti e i socialisti prima di loro ci hanno provato sempre.
In alcune cascine di campagna esistono ancora riproduzioni di San Giuseppe e Gesù Bambino (adolescente) con camicia e fazzolettone rosso e con in mano falci e martelli… Propaganda, che poteva far presa nelle campagne del secolo scorso, ma che oggi lascia il tempo che trova.
I vescovi boliviani sapranno rispondere a tono a Morales, come già in passato.
http://www.avvenire.it/Mondo/Pagine/bolivia-vescovi-Morales.aspx
http://www.loccidentale.it/node/75653
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_traduci_notizia.php?IDNotizia=252624&IDCategotia=
Sì Spiletti,propaganda, ma scommettiamo che a Giovanni Paolo II Magno, il papa polacco, non avrebbe avuto la faccia tosta di offrirglielo ( forse per il timore che glielo avrebbe spaccato sulla testa?)
finalmente hanno il “loro” papa , quello che traghetterà la Chiesa cattolica. verso
“il sol dell’avvenire”. Raul Castro ha persino detto che con questo papa vuol farsi cattolico! E la Laudato s’ è molto chiara sulla politica economico-sociale della chiesa bergogliana: direi che lo stampo marxista -leninista e contrario al libero mercato è evidente e direbbe Ubi Humilitas “dottrinario”!
E mentre in Bolivia si esibiscono simboli comunisti con sopra crocifisso Cristo, in Nigeria hanno il “coraggio e l’umiltà” di esibire simboli cattolici pur sapendo che questo porta al martirio!
http://www.ilfoglio.it/chiesa/2015/07/08/la-chiesa-nigeriana-sfida-boko-haram-esibendo-i-simboli-cattolici___1-vr-130623-rubriche_c480.htm
Viviamo strani tempi in cui della Chiesa eroica e fedele a Cristo nessuno parla,
eppure è ormai l’unica Chiesa in cui si riconosce la presenza di Dio.
Discepolo,
la visita e la preghiera al santuario della Virgen del Quinche, glia ltri appuntamenti mariani previsti in questo viaggio pastorale,i continui richiami alla Beata Vergine Maria da parte del Papa mi rassicurano sulle intenzioni del pontefice. Quello che intendono e fraintendono gli altri è affare loro.
Comunque hai ragione su un punto: maggiore chiarezza eviterebbe certi malintesi. L’esempio di San Giovanni Paolo II è illuminante.
Che noia…
pier,
fatti uno spritz, va là.
Altro che noia! È vera paranoia, petrus.
È travisamento a 360 gradi.
È intolleranza. Insopportabile religiosità che niente ha a che vedere con la fede.
Di più: è ideologia religiosa che niente ha a che fare con il messaggio cristiano, che queste persone ignorano del tutto.
Roba trita e ritrita, muffosa. Discepolo continua a rovistare in una vecchia soffitta polverosa e ci spaccia chincaglieria vintage per ragionamenti d’attualità.
la checca annoiata …
🙂 🙂
Non era per lei, volgarissimo Franti.
Ridevo per il commento di petrus.
Petruska,
ognuno ha le sue nostalgie. C’è anche chi rimpiange i tempi dei vecchi Babilonesi che nei loro miti ci tramandano storie d’amore tra guerrieri…
Chincaglieria cuneiforme, ma ben vecchia e polverosa, no?
Certo… ma deve proprio farcele patire a noi?
Con lei Franti non mi annoio mai, ci sa fare con gli uomini… 🙂
Quella è archeologia di valore Spiletta mia… non modernariato di quarta gamma. Non confondiamo lucciole per lanterne.
Omofobo!
:))))))))
Petrus,
non so che istruzione tu abbia, ma Petruska è un diminutivo maschile, traducibile come “Pierino” (hai presente Stravinskji?) e non è assimilabile al tuo sprezzante e insopportabilmente omofobo “spiletta mia”.
Non lo sapevo… ma te la cercata comunque! :)))
sei
Petrus,
che ne dici di uno spritz e un po’ di musica jazz?
È un invito?
Comunque tra noi solo amicizia sia ben chiaro… 🙂
Petrus, apprezzo molto la tua ironia.
🙂
Grazie Marilisa! :*
Petrus dice che io spaccio roba trita e ritrita.
cioè il Cristo crocifisso su falce e martello è cosa trita e ritrita?
Cioè i martiri dei paesi comunisti , ammazzati dai comunisti, sono roba trita e ritrita? Cioè uno delle peggiori ideologie che si appropria della Chiesa cattolica è una cosa di nessun interesse?
Allora per Petrus cosa non è trito e ritrito? Cosa non è vintage?Che cosa è veramente interessante? le nuove piume di struzzo per i Gay Pride?a nuova linea di biancheria intima per il gay ? I nuovi programmi scolastici che insegnano ai bambini dell’asilo a masturbarsi?
se Petrus non capisce il significato profondo e tragico del simbolo che è stato offerto ( e accettato dal papa) del Cristo crocifisso sulla falce e martello, se a lui interessano solo le ultime novità della moda maschile, dovrà almeno ammettere che non tutti sono come lui.
e che a qualche cattolico , tipo me, che ha anche conosciuto personalmente e amato degli esseri umani torturati e rovinati dal comunismo per la loro fede cattolica, la faccenda della falce e martello interessi e indigni , come se avessero offerto la svastica col Cristo crocifisso ( il numero dei morti è stato uguale , anzi più sono stati i morti per la falce e martello di quelli per la svastica) suona tanto strano?
Cara discepolo, mi permetta di dire che le sue parole non mi commuovono neanche un po’. E sa perché? Perché lei non è una cattolica convincente. Non lo è a motivo del fatto che la sua è ideologia religiosa, e laddove la religiosità diventa ideologia, la fede non c’è.
Il comunismo in questa storia del Crocifisso non c’ entra un piffero.
Qua piuttosto si può parlare, al massimo, di un fatto di folklore.
Lei, in tutta evidenza, sta strumentalizzando questa vicenda nel tentativo vano di screditare, ancora una volta, questo Papa. Ma non ci riuscirà. Perché le persone di buon senso diversamente da lei “leggono” bene gli avvenimenti. Quelle che si sono messe sotto i tacchi il buon senso, non potranno mai farlo.
Lei, da cristiana cattolica quale NON è, impari prima di ogni altra cosa a non offendere il prossimo.
Capisco la sua rabbia livorosa, ma non le dà il diritto di esprimerla con offese varie verso altri.
Cosa aspetta ad arruolarsi fra i lefebvriani?
Ma quale cattolica. Lefebvre.
Una frase di Lefebre trovo di grande saggezza :
“il comunismo è l’errore più mostruoso mai uscito dallo spirito di Satana, la sua rivoluzione mondiale è estremamente facilitata dalla non resistenza ufficiale della Chiesa e altresì dei numerosi appoggi che vi trova, nonostante i disperati avvertimenti dei cardinali che hanno subìto la galera nei paesi dell’Est. Il rifiuto di questo concilio pastorale di condannarlo solennemente, basta da solo a coprirlo di vergogna davanti alla storia (…). ”
Ecco il più grande ossimoro, la più tragica contradictio in terminis : il cattocomunismo. Giovanni Paolo II si starà girando nella tomba, proclamato Santo da chi ora (forse suo malgrado non so) vedo stringere tra le mani la falce e il martello..una roba da lasciare senza parole!
: O
Certo, il nazismo bazzecole…
Più che di un “avvenimento” assistiamo ad un “evento”…un dono innocente, probabilmente, ma destinato a lasciare una lunga eco …
Certamente ha scandalizzato chi vuol veder male ovunque, sempre e comunque.
Cattolico e comunista è un ossimoro.
Mi sembra impossibile che ancora ci sia qualcuno, laico, cattolico o comunista che non lo condivida.
Va bene che ci sono anche persone di scarsa cultura e scarsissima intelligenza che magari non ci arrivano, ma almeno su questo vediamo di trovarci d’accordo. Se non altro alla luce di un secolo di apostasia di massa, di materialismo scientifico, di ateismo di stato e persecuzioni religiose (la Chiesa del silenzio): cosa bisogna aggiungere ancora alla lista?
Ah, sì, manca la distruzione sistematica dei valori cattolici, l’irrisione dell’educazione cattolica, la sovversione delle leggi naturali. Gli esempi, anche attingendo alla stretta attualità, non mancano.
“Cosa aspetta ad arruolarsi fra i lefebvriani?”
Ma quanto sono vergognosamente ipocriti quei finti paladini della misericordia e della tolleranza che ogni due per tre vogliono scacciare dalla Chiesa chi non la pensa come loro?
Con quale titolo e pretesa si arrogano tale diritto?
Il comunismo e il cristianesimo sono incompatibili a causa del materialismo.
C’è una differenza di fondo che è assolutamente inconciliabile.
Detto ciò è ovvio che il comunismo ha dei punti di contatto (egualitarismo, visione comunitaria, lotta alla povertà, fratellanza) che se pur traditi nella pratica rimangono forti.
Soprattutto se gli anticomunismi si buttano a braccia aperte dall’altra parte che è stata condannata uguale uguale da Leone XIII in poi.
Ottima analisi Sara.
Però il regalo è stato veramente di cattivo gusto secondo me.
Buona giornata a tutti.
Misericordia e tolleranza non c’ entrano un tubo in questo contesto.
Lo dico per le teste dure che quando non hanno niente da dire, si rifugiano nelle chiacchiere senza senso per dar sfogo alla rabbia.
Non si tratta di cacciar via qualcuno; si tratta invece di mandare nel posto giusto–in questo caso la comunità lefebvriana– quelli che le appartengono di diritto.
Persone che niente hanno capito della fede cattolica, persone che con vergognosa impudenza si dichiarano cattoliche ma che rivelano una religiosità sbagliata e perversa, che rendono la Chiesa un luogo in cui si troverebbe male lo stesso Gesù se ancora avesse un corpo.
Ci vada anche lei, Spiletti, in quella comunità. È adattissima a lei e ad altri del blog. I lefebvriani vi accogliere ebbero a braccia aperte.
Similis cum similibus…
Fabricianus, se il regalo è stato di cattivo gusto, fare una montagna di chiacchiere pretestuose è ancor più di cattivo gusto.
Nemmeno il padrone di casa ne ha parlato. Invece qui alcune persone ne hanno fatto una questione di Stato. Penoso!
“si tratta invece di mandare nel posto giusto”.
Ecco, allora tu dovresti proprio andare a…
http://www.laboratorioroma.it/canzone%20romana/te%20c'hanno%20mai%20mandato.htm
“Nemmeno il padrone di casa ne ha parlato”
Mi sembra che il padrone di casa NON abbia parlato di moltissime altre cose, più importanti del crocefisso/falce&martello, che avrebbero meritato qualche cenno, per esempio la manifestazione del 20 giugno, le polemiche susseguenti, l’atteggiamento di mons. Galantino e della stampa CEI, dei vari movimenti ………
Gianrinaldo,
purtroppo non è una dimenticanza, ma un tragico errore di valutazione.
D’altro canto sono certo che lui, che apprezza e legge I Promessi Sposi, al momento giusto non sottovaluterà la predizione di Fra Cristoforo: “verrà un giorno…!”
Secondo me il folclore di un certo mondo cattolico non interessa tanto al nostro intelligente ospite. In effetti trovo geniale e deliziosamente surreale l’inserimento della discussione sul motto delle guardie svizzere invece di altre tematiche apparemtente più importanti.
Spiletti e gianrinaldo se vi interessano quegli argomenti internet è pieno di blog che sono più vicini al vostro modo di concepire il cattolicesimo.
Concordo, petrus.
Chi è intelligente sa discernere ciò di cui è importante parlare da ciò che invece risulta essere frutto di posizioni ideologiche sbandierare come un manifesto.
Sa capire le discriminazioni, nascoste ma non tanto, che portano a manifestare.
In certe piazze c’ è una miscellanea di persone in buona fede e molte altre che non hanno le idee chiare, e soprattutto gente che è stata indottrinata male-malissimo.
Chi è davvero intelligente capisce tutte queste cose e non perde tempo a parlarne perché proprio non ne vale la pena.
Nel frattempo noto che l’ amabile Spiletti, giunto al parossismo della frustrazione, si abbassa a dire le volgarità tipiche di chi non riesce a far passare le sue idee di cattolicesimo clericale
vecchio stampo.
Vada dai lefebvriani, Spiletti Eugenio. Lì potrà dire, senza essere disturbato, tutte le cretinate che vuole. E le risparmierà a noi.
Stia tranquillo, Spiletti. Non ho aperto quel link. Quasi mai apro i link sospetti. Lei si sollazzi pure quanto vuole.
Scusi, ma quando lavora lei?
Sarà in pensione marilisa
Già l’uso della parola “folclore” è significativa di cosa intendiate voi per cattolicesimo.
Quella piazza vi disturbato, ma rassegnativi: non finisce lì.
Mi sa che quelli che sl devono rassegnare siete voi. Così va il mondo ormai.
Cambia, todo cambia…
Parlavano come spiletti gli americani conservatori nel 2008 dopo il referendum in California. Si sa poi come è finita.
Quella piazza non mi ha disturbato per niente, l’ho già detto.
E il cattolicesimo io lo indendo alla maniera giusta; lei invece no, Spiletti Eugenio. Nel senso che io mi sono adeguata al Vaticano II e cioè al cattolicesimo di questo Papa e di tanti altri ecclesiastici che ne hanno capito il senso e l’apertura; mentre lei è rimasto al periodo preconciliare. Lo dimostra in tutte le salse. Lei sembra essere nato in quel periodo, quando la Chiesa si illudeva di tenere ben stretto il popolo in una rete fitta di divieti e di castighi divini. E magari credeva pure di suscitare amore per Dio. Ma l’effetto era contrario. Un Dio guardato con paura non sarà mai amato, così come un padre terreno che ricorre a divieti e castighi, non avrà mai l’amore dei figli. Ma è ben più importante sapere che Dio non lo vuole un amore forzato, e infatti lascia l’uomo libero di amarLo o no. E comunque Lui amerà sempre i buoni e i cattivi e a tutti farà sentire il suo richiamo discreto. Nessuno può presumere di sapere, neppur minimamente, quel che avverrà dopo, anche se il catechismo parla dei Novissimi, che lei, Spuletti, dovrebbe conoscere da par suo.
In questi termini ha parlato agli uomini il Vaticano II; in questi termini parla ancor di più papa Bergoglio, che infatti non è ben visto da chi è stato preso in contropiede da un pontefice così diverso dai predecessori.
Allora, tutti voi che siete in posizione retrodatata, prendetevi per mano giocosamente e avviatevi verso la magnifica comunità lefebvriana; lì potreste fare le belle statuine insieme alle mummie che vi si trovano.
E, mi raccomando, mettete in prima linea la discepola.
La società ormai è cambiata. Quando chiedi chi è un gay, la gente ti risponde u uomo chd AMA un altro uomo. Solo spiletti e franti tirano fuori il repertorio omofobo clericale.
Perché hanno l’ ignoranza scritta sulla fronte.
Penosi e ridicoli nello stesso tempo.
I rurbysti che si baciano sull’inserto della gazzetta dello sport li avete visti?
Non c’è più religione!
Tornando all’argomento del post, mi risulta però come motto ufficiale delle Guardie Svizzere: acriter et fideliter “coraggio e fedeltà.
Ciao.
Francesco ha concluso ricordando il motto del Corpo: “Mut und Demut”, “Coraggio e Umiltà”.
http://it.radiovaticana.va/news/2015/05/02/papa_a_inaugurazione_bandiera_delle_guardie_svizzere/1141200
Ciao Luigi, questione da approfondire allora.
Ci riaggiorniamo.
Un abbraccio.
Ci vuole coraggio a esser umili, ci vuole umiltà a esser coraggiosi.