Cristina Acquistapace, Down, entra nell’Ordo Virginum nel 2006 a 33 anni, facendo la sua consacrazione nelle mani del vescovo di Como Alessandro Maggiolini. La vocazione era maturata con un’esperienza missionaria in Africa, fatta con una zia suora in Kenya. “Abbiamo accolto con gioia la sua domanda”, dicono le amiche dell’Ordo Virginum: “Cristina è molto autonoma, ha sempre seguito i momenti di formazione dimostrando grande memoria e capacità di cogliere ciò che è essenziale”. E’ dotata di humor: il suo sogno è andare in Mongolia e farsi una foto con gli abitanti del posto, “così si vedranno i mongoli veri e quelli falsi”. La sua storia è nel capitolo 4 LA REAZIONE ALL’HANDICAP della pagina CERCO FATTI DI VANGELO elencata sotto la mia foto.
Cristina è Down e vuole una foto con i mongoli
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Luigi mi scuserà dell'”off topic” ma, anche su richiesta dei vari amici del “pianerottolo”, aggiorno la situazione dei minatori cileni rimasti intrappolati nella miniera di Copiapò.
Purtroppo, non ci sono sviluppi ed ancora non si è riusciti a stabilire il contatto con loro: inutile dire che, di giorno in giorno, la speranza si va affievolendo.
Mi viene riferito dai padri missionari di Copiapò, che questa miniera, situata in pieno deserto, a 48 km da Copiapò, era stata già in passato teatro di incidenti, anche mortali, e, pertanto, a lungo chiusa per acclarata carenza di rispetto delle norme di sicurezza anti-infortunistica (tutto il mondo è paese, mi viene da commentare), ed è stata riaperta da circa due anni: naturalmente, ora si stanno cercando le responsabilità e già – mi viene segnalato – ci sono i primi provvedimenti giudiziari al riguardo.
A parte questo, di fronte alla miniera, in questi giorni, si sono radunati numerosi parenti ed amici dei minatori, e che rimangono giorno e notte in attesa di notizie (circa 200 persone, si calcola): per loro, si è approntata una tendopoli con tutto il necessario per poter vivere in una zona desertica (compresa la copertura telefonica), ed il Comune s’è fatto carico di tutto ciò che riguarda il vitto, mentre le Autorità statali stanno curando la logistica e la parte medica e psicologica.
Si continua il lavoro per cercare di recuperare queste persone ma i tempi sembrano lunghi, sia per le caratteristiche della miniera che per la profondità del luogo dove (si spera) possono essersi rifugiati i minatori: si spera di riuscire entro sabato ad arrivare con le trivelle presso il rifugio, perchè ciò consentirebbe di poter comunicare con i minatori e di poter far arrivare loro il necessario per la sopravvivenza, e si confida nell’esperienza dei minatori sepolti.
Martedì scorso, giorno di san Lorenzo (patrono dei minatori), il Vescovo e numerosi sacerdoti della città si sono recati preso la miniera per celebrare lì una messa, e ciò – mi dicono – è stato molto gradito perchè la fede di questa gente, della popolazione di Copiapò è veramente grande.
Non resta che continuare, tutti insieme,a pregare il Signore per la salvezza di questi lavoratori cileni.
Io, ovvio, non appena riceverò ulteriori informazioni ve le riferirò: grazie, intanto, a tutti per la condivisione e compartecipazione alla vicenda.
A domani.
Roberto 55
Quando penso ai minatori rimango senza fiato pensando che a questo mondo c’è chi, per campare, deve fare quel lavoro, e altri possono fare i professori o i giornalisti o altri mestieri di nessun rischio e di quasi nulla fatica.
Acquistapace è un bellissimo cognome. Tra i motivi per cui mi piace essere italiano c’è anche il fatto che noi abbiamo più cognomi di tutti. Uno dei miei libri preferiti è l’elenco telefonico.
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