Conte: c’è sempre un cattolico democratico sotto il letto

Curioso di sapere che pesce sia questo Giuseppe Conte, scopro che da studente universitario frequentava Villa Nazaret e commento tra me che c’è sempre un cattolico democratico sotto il letto. Ma sono portato a sperare che le novità aprano vie inaspettate e dunque resto sulla guardinga fiducia che il governo sia varato, come già avevo detto qui giorni addietro. Come gesto di buona volontà metto nel primo commento tutte le parole dette ieri al Quirinale dal premier incaricato e nel secondo la mia noterella.

127 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Giuseppe Conte dixit. «Il presidente della Repubblica mi ha conferito l’incarico di formare il governo, incarico che ho accettato con riserva. Se riuscirò a portare a compimento l’incarico esporrò alle camere un programma basato sulle intese intercorse tra le forze politiche di maggioranza. Con il presidente della repubblica abbiamo parlato della fase impegnativa e delicata che stiamo vivendo e delle sfide che ci attendono e di cui sono consapevole. Così come sono consapevole della necessità di confermare la collocazione europea e internazionale dell’Italia. Il governo dovrà cimentarsi da subito con i negoziati in corso sui temi del bilancio europeo, della riforma del diritto d’asilo e del completamento dell’unione bancaria. È mio intendimento impegnare a fondo l’esecutivo su questo terreno costruendo le alleanze opportune e operando affinché la direzione di marcia rifletta gli interessi nazionali. Fuori da qui c’e un paese che giustamente attende la nascita di un esecutivo e attende delle risposte. Quello che si appresta a nascere sarà il governo del cambiamento. Il mio intento è di dar vita ad un governo dalla parte dei cittadini, che tuteli i loro interessi. Sono professore e avvocato. Nel corso della mia vita ho perorato la causa di tante persone. Mi accingo ora a difendere gli interessi di tutti gli italiani in tutte le sedi, europee e internazionali, dialogando con le istituzioni europee e con i rappresentanti di altri paesi. Mi propongo di essere l’avvocato difensore del popolo italiano. Sono disponibile a farlo senza risparmiarmi, con il massimo impegno e la massima responsabilità. Nei prossimi giorni tornerò dal presidente della repubblica per sciogliere la riserva e, in caso di esito positivo, per sottoporgli le proposte relative alla nomina dei ministri. Non vedo l’ora di iniziare a lavorare sul serio. Grazie a tutti».

    24 Maggio, 2018 - 9:32
  2. Luigi Accattoli

    Parole che vedo bene. Dal mio punto d’osservazione, che è quello di un elettore del Pd timoroso che la somma dei sogni leghisti e stellati ci portino allo sballo, vedo bene queste parole del premier in pectore: “Sono consapevole delle sfide che ci attendono” e “della necessità di confermare la collocazione europea e internazionale dell’Italia”; “è mio intendimento impegnare a fondo l’esecutivo su questo terreno [negoziati sul bilancio europeo, sulla riforma del diritto d’asilo, sul completamento dell’unione bancaria] costruendo le alleanze opportune e operando affinché la direzione di marcia rifletta gli interessi nazionali”. Ne viene l’immagine di uno che alza la posta ma non di uno che rovescia il tavolo. Vuole negoziare il cambiamento in Europa e si impegna a costruire le alleanze per ottenerlo: non mi aspetto dunque una strategia dello sballo. E’ da questa specula che gli faccio il mio “in bocca al lupo”.

    24 Maggio, 2018 - 9:32
  3. Beppe Zezza

    Il presidente Mao, buon anima, tra le tante cose che ha dette, qualcuna buona c’era.
    Diceva che e’ necessario rinnovare chi sta al potere perché non si sieda a fare solo i propri interessi ( la chiamava : necessità della “rivoluzione permanente” ).
    Per quanto gli M5S mi preoccupino non poco per certe posizioni radicali che hanno sui temi etici – quelli che un tempo si chiamavano “principi non negoziabili” oggi messi piuttosto in sordina – aspetto di vedere cosa saranno capaci di fare nel “ripulire” un po’ le incrostazioni che affliggono il nostro paese.

    24 Maggio, 2018 - 9:53
  4. Leopoldo Calò

    Quello che dixit Giuseppe Conte conta quanto lui, quanto il due di picche.

    24 Maggio, 2018 - 10:02
  5. maria cristina venturi

    Se ha frequentato Villa Nazareth come ha frequentato la New York University possiamo star tranquilli! ?

    (Comunque divertente la differenza di trattamento per I curriculum taroccati fra lui e la ministra Fedeli. Quest’ultima si era detta laureata e si e’scoperto che non aveva neppure la maturita’, ma nessun giornalone de sinistra ha detto.bah. Due pesi e due misure?)

    24 Maggio, 2018 - 10:37
  6. maria cristina venturi

    Divertente anche la battuta di Renzi.
    Conte ha detto che sara’l’avvocato difensore del popolo.
    E Renzi ha ribattuto che il PD si costituira’parte civile.

    Resta da capire di cosa sia accusato il ;popolo” da avere necessita’di un avvocato difensore????

    24 Maggio, 2018 - 10:41
  7. Lorenzo Cuffini

    A quanto consta al momento, Conte risulta essere la foglia di fico ( con la f minuscola) scelta dagli Scrittori della Storia per dare un volto di formale rassicurazione verso l’interno e verso l’esterno alle tavanate , (politicamemente, democraticamente e economicamente parlando), che hanno raccolto nel “Contratto del Cambiamento”. Il quale, sia detto per inciso, tutto è fuorché un contratto: su questo potrebbe dissertare con cognizione di causa l’Avv. Conte.
    Dubito che sarà l’avvocato difensore di tutti gli italiani ( cui conferisce in tal modo il curioso status di gente sotto processo permanente): al massimo dei loro interessi , con l’avvertenza che quelli veramente comuni sono due o tre, il resto è confliggente.
    Certamente è messo lì per essere l’avvocato difensore dei due pupari che hanno ideato l’operazione. La cosa positiva è che non sarebbe la prima volta che il personaggio che dovrebbe esser messo lì per non dar fastidio, strada facendo assuma peso, ruolo e forza e si ritrovi poi a render pupi coloro che avrebbero dovuto, nei loro piani, tirare le gran fila.
    Stiamo a vedere: a cominciare dalla gestione della formazione del governo.
    Per il resto, constato il moltiplicarsi dei piccoli gesti rivelatori della vera natura degli uomini della Autoproclamata Terza Repubblica Dimaiana: Fico ( con la F maiuscola) seconda carica dello Stato che ascolta l’inno con le mani in saccoccia modello cheppallestarobachemetocca, DiBattista che bullizza da par suo il presidente della Repubblica ( rinforzato dal babbo che minaccia il Quirinale di prese popolari della Bastiglia) , Salvini e Di MAio che ci agffliggono con video messaggi in primissimo e distorcente primopiano quotidianamente.
    L’Ora del Tribuno è arrivata, e non siamo nemmeno ai titoli di testa.

    24 Maggio, 2018 - 11:53
  8. Finalmente abbiamo altro di cui parlare senza discettare sul Papa.

    24 Maggio, 2018 - 15:39
  9. Lorenzo Cuffini

    In questa prospettiva, hip hip hip urrà persino per l’avvocato Conte.
    🙂

    24 Maggio, 2018 - 16:58
  10. Victoria Boe

    Alla prima impressione il presidente incaricato sembra garbato e affidabile.
    Il proclama di “difensore del Paese” risponde ai desiderata di Salvini.
    In effetti nell’Unione europea sembra esserci una diarchia, Germania-Francia, che muove le fila del resto dell’Europa e che ricalca schemi antichi. Quel che è inaccettabile però è che l’Italia sia stata bistrattata nella faccenda dei migranti: per troppo tempo a noi molti oneri, agli altri Paesi pochi, nel confronto. Sembravamo rimasti soli nella gestione del problema. Questo è stato ingiusto e molto disturbante sia all’interno che all’esterno del Paese. Significa anche, secondo me, che noi siamo abbastanza sottovalutati nella considerazione generale dell’Unione.
    Ci vuole che qualcuno si faccia valere davvero.
    Ne sarà capace questo nuovo Presidente del Consiglio?
    Ma senza dubbio la questione vera che ci indebolisce è l’enorme debito pubblico. Quando si parla di danaro, tutto il resto passa in secondo piano, lo sappiamo tutti.
    Le politiche economiche finora annunciate non sembrano favorevoli alla diminuzione progressiva del debito, tutt’altro; questo è un dato di fatto.
    Ed è ciò che ha allarmato gli osservatori esterni. E se al ministero dell’economia andrà P. Savona, niente affatto europeista, temo che questo nodo sia difficile da sciogliere.
    Ma questi lo sanno o no cos’è il debito pubblico?

    24 Maggio, 2018 - 17:00
  11. Lorenzo Cuffini

    ….intanto pare che l’ espressione “Avvocato del popolo” non sia farina del sacco contiano, ma pur discendendo direttamente da Robespierre , sia planata con successo mediatico nel primo intervento del Presidente del Consiglio Incaricato su illuminazione ispirata di Rocco Casalino, l’ex grandefratellino che ora è l’uomo della comunicazione del M5S prima, di Di Maio poi e che pare si appresti a diventare il demiurgo comunicativo a Palazzo Chigi. Così almeno secondo La Stampa.

    http://www.lastampa.it/2018/05/24/italia/far-ragionare-salvini-e-di-maio-conte-e-la-promessa-al-capo-dello-stato-YpC4SbeM90YrcTMFnh89RO/pagina.html

    La cosa è verosimile, e la matrice comune rintracciabile, giacchè lo stesso Di Maio, in un analogo slancio rivoluzionario pochi giorni fa, aveva prefigurato il misterioso personaggio in attesa di designazione come premier con le parole ” sarà un amico del popolo”: cosa che, stavolta, rimandava a Marat.
    Evidentemente Casalino Rocco ha deciso di dragare il filone ” rivoluzione francese” per suonare la fanfara per l’ingresso del M5S nella agognatissima stanza dei bottoni… e si capisce anche perché la famiglia DiBattista abbia evocato la presa della Bastiglia evocandone sventatamente lo spettro sotto il naso del correttissimo Mattarella ( Dio ce lo conservi a lungo).
    Quindi, lo schema che si va delineando sarebbe: Conte che fa il premier portavoce, utilizzando come gosthwriter il portavoce dei 5S, che contemporanemente da voce anche alla stampella principale , e probabile ministrone di serie A, Di Maio?
    Ma , almeno sulla carta, Salvini & Soci questi se li spolpano pezzo a pezzo, dall’interno, e non lasciano nemmeno gli ossicini.
    🙂 🙂 🙂

    24 Maggio, 2018 - 18:39
  12. Lorenzo Cuffini

    Sempre per rasserenare gli animi e ingannare l’attesa in attesa che dopo tanto fumo si possa vedere arrivare il primo arrosto di qualche provvedimento (sbalorditivamente pare che con scarsissima fantasia gli Scrittori della Storia caccino dal cilindro il più italico, usato ed abusato degli strumenti piccololegislativi, un bel condono fiscale veramente innovativo) , vedere qui:

    https://milano.corriere.it/notizie/politica/18_maggio_23/governo-conte-prime-misure-pace-fiscale-tagli-politica-0a27f8ea-5ecf-11e8-ab4f-a9009bdd5947.shtml

    nell’attesa, dicevo, invito tutti alla lettura del blog del Neo PadreNobile della nazione, il Beppe Grillo nell’ombra ( ma quanta gente sta nell’ombra di questi campioni della trasparenza? Grillo, la Casaleggio Associati, Casalino Rocco…) che loda le qualità del nascituro neopremier nel seguente ordine:
    la tenuta psicologica
    l’eleganza nei modi.
    conosce le lingue
    è molto ben orientato nelle regole che governano il mondo latino ed anglosassone.
    mancanza del “macchiettismo compulsivo della stragrande maggioranza dei suoi predecessori.”
    Queste sembrano piuttosto le credenziali che si richiedono a una buona isititutrice/bambinaia, se non fosse che non esistono più da anni e annorum né le une né le altre.
    Ma la cosa magnifica è che dalla somma di queste qualità politicamente preclare, secondo Grillo discenderebbe in automatico questa conclusione: finalmente (!!) un ” governo come un sistema immunitario sano, pronto a trovare il giusto equilibrio fra questo splendido popolo e le sue istituzioni; così come quelle oltre confini sempre diversi, a seconda di cosa si stia parlando.”
    Arridateme non dico Moro e Andreotti e Fanfani, ma anche solo Forlani, Piccoli, Rumor !!!!!!!!
    🙂 🙂 🙂

    24 Maggio, 2018 - 19:07
  13. Beppe Zezza

    Vatican insider titolava oggi ” Francesco e Benedetto: Non spetta alla Chiesa cambiare i governi” .
    Sono assolutamente e pienamente d’accordo.
    Ma spetta allora alla Chiesa dare indicazioni su come deve essere fatta la tassazione? ( vedi dichirazione del Card Bassetti , presidente della Cei ) che ha definito la tassaIone profressiva un principio “irrinunciabile” della Chiesa al pari di quello della “difesa della vita” ( sic )!

    25 Maggio, 2018 - 10:18
  14. Lorenzo Cuffini

    Di che ci si stupisce?
    La Chiesa italiana non si è mai fatta remore non solo a parlare, ma a trattare di tassazione ( ci si dimentica IMU sui beni ecclesiastici e affini) e su una quantità di altre cose.
    Per non parlare dell’era Ruini, che , oltre a essere quello che era, era un politico
    vero, fatto e finito.

    25 Maggio, 2018 - 12:22
  15. Amigoni p. Luigi

    Rif. 10.18 – (Sic)?

    Su quel “(sic)!” – appioppato sopra dopo “difesa della vita” – ho qualche dubbio. Se non ho letto male, il discorso di Bassetti è stato ampio, generale, di “principi irrinunciabili”. Si può sempre leggere meglio in versione integrale. Non è entrato in merito alla “flat tax”, come forse privatamente contrattata da due individui. Non spetta alla Cei cambiare le aliquote delle tasse o dell’IVA, nè i governi. Giusto.
    Semmai Bassetti ha semplicemente ricordato l’articolo 53 della Costituzione italiana, in cui non viene definito alcun “valore non negoziabile”; ma è solo enunciato un principio di buon senso (anche legato un po’ alla lontana al Vangelo, secondo me): “..il sistema tributario è informato a criteri di progressività”.

    25 Maggio, 2018 - 12:35
  16. Lorenzo Cuffini

    Le parole di Bassetti sono le seguenti:

    “Ci sono paletti irrinunciabili – ha sottolineato ancora il presidente della Cei – la centralità della persona, il lavoro come mezzo fondante della personalità umana, l’attuazione della Costituzione, una scelta chiara per la democrazia e l’Europa. La stella polare deve essere un rinnovato impegno dei cattolici alla base del quale sta la giustizia sociale secondo i principi della dottrina sociale. Lavoro, piena occupazione, giusto salario, previdenza, assistenza sociale e sanitaria, istruzione, progressività fiscale, non tagli generalizzati sono punti fondamentali. Si cominci dal tassare di più le attività speculative che producono una marea di quattrini” ha ribadito Bassetti. E ancora “lotta a ogni forma di illegalità, inclusione di chi vive ai margini della società, partecipazione dei cittadini alla vita politica e sociale favorendo i cristiani che si vogliono impegnare sono principi irrinunciabili che non se li è inventati questa mattina la Cei ma sono nella dottrina sociale della Chiesa”.

    Tanto per chiarire.
    L’equazione tra tassazione progressiva e difesa della vita in queste parole non esiste, sic o non sic.
    https://www.interris.it/religioni/si-aumenti-la-tassazione-delle-speculazioni-finanziarie

    25 Maggio, 2018 - 13:00
  17. Lorenzo Cuffini

    SEMPRE NEL CAMPO DELLA DOTTRINA SOCIALE, Bassetti ha dichiarato:
    ” Così come c’è un catechismo, c’è anche un catechismo per la vita sociale che riporta tutti questi principi. Noi siamo disposti a collaborare, facciamo i nostri auguri a chi va al Governo, ma per noi questi sono i principi irrinunciabili», ha chiarito Bassetti. E ha rimarcato: «Quello che ho detto stamani al governo l’ho detto per chiunque fosse andato al governo. Noi non abbiamo paura. Diremo “bravi” se fanno bene e “non bravi” se non fanno bene. Non ho fatto né apprezzamenti né critiche. Non ho fatto alcuna critica. Ho detto, alla luce del Vangelo e della Dottrina Sociale della Chiesa, quali sono per noi i punti irrinuciabili, senza deleghe».

    http://www.lastampa.it/2018/05/24/vaticaninsider/bassetti-e-il-nuovo-governo-vigileremo-sui-principi-irrinunciabili-Ek86X6QtS6ClLnGowd5hZL/pagina.html

    25 Maggio, 2018 - 13:19
  18. Beppe Zezza

    In verità devo riicnoscere che attribuire a Bassetti il mettere sullo steeso piano difesa della vita e tassazione progressiva è stato il Corriere della Sera nel suo articolo di ieri, mentre nel suo discorso letto interamente Bassetti dice cose assai più sfumata.
    Mi fa comunque impressione leggere che la difesa della Costituzione faccia parte dei paletti irrinunciabili.
    Resto convinto che la politica ( spicciola ) sia campo di azione dei laici e non dei vescovi . A ognuno il suo ruolo.

    25 Maggio, 2018 - 13:45
  19. Amigoni p. Luigi

    Rif. 13.45 – paletti

    Siamo tutti specialisti di lessico, Bassetti e i suoi commentatori. Tutti “sfumati” siamo.
    Paletti (vedi sotto) non è esattamente “principi”, non è esattamente “valori”.
    Perchè centralità della persona, lavoro, Costituzione, democrazia ed Europa fanno impressione? Sono troppo terra-terra, troppi lontani dai valori non negoziabili? Sono troppo pochi? (manca la pace, la giustizia, l’inviolabilità della vita, la difesa della famiglia, della libertà educativa, ecc..; di questi paletti non fa parte nemmeno la progressività delle tasse).
    E comunque: questi temi – almeno come enunciazione – non sono all’altezza dei vescovi? A chi devono essere demandati: solo ai vincitori di turno (purchè alzino il crocifisso nei comizi)?

    Bassetti: “Abbiamo dei paletti fermi e irrinunciabili: la centralità della persona, il lavoro come fondamento della personalità umana, l’attuazione della Costituzione, la scelta chiara per la democrazia e per l’Europa.”

    25 Maggio, 2018 - 14:45
  20. Lorenzo Cuffini

    La COSTITUZIONE, che ha visto il contributo fondamentale e determinante del cattolicesimo italiano, non mi pare punto rientrare nel campo della “politica spicciola”.
    Ci mancherebbe pure che il presidente della CEI si disinteressasse della sua difesa ed attuazione.

    25 Maggio, 2018 - 14:47
  21. alphiton

    Non è vero che la ex ministra Fedeli non ha raggiunto la maturità. Volendo diventare assistente sociale, dopo le superiori, aveva frequentato l’apposita scuola che allora non era equiparata ad un corso di laurea come adesso. Sarebbe meglio documentarsi in modo puntuale prima di fornire notizie false. In epoca di fake news sarebbe bello che questo spazio, pur nella diversità di vedute, almeno si fosse d’accordo sui realia e non si raccontassero balle.

    A mio modo di vedere il vero soggetto inquietante di questa fase politica è Matteo Salvini per questi motivi: 1) nella vita ha sempre fatto politica fin da quando giovane universitario frequentava il Leoncavallo. Non ha mai avuto un lavoro vero e questo è, a mio modo di vedere, un gravissimo handicap oltre a fare di lui uno che ha sempre vissuto grazie alla politica; 2) ha fatto lo slalom fra posizioni politiche molto diverse: da capo dei comunisti padani al parlamento di Mantova, a fedele soldatino di Bossi, fino a ripudiare il capo e la linea originaria della Lega per farla diventare un partito di stampo lepenista, accentuando gli aspetti di stampo sovranista, populista e xenofobo; 3) ha pensantemente strumentalizzato i simboli della fede cattolica quando ha giurato sul Vangelo e il rosario in piazza del Duomo, mostrando di non aver recepito il più elementare criterio di distinzione fra sfera religiosa e sfera politica; 4) ha minimizzato atteggiamenti di militanti leghisti come il rogo del fantoccio che rappresentava l’ex Presidente della Camera Boldrini, dimostrando di non avere alcun rispetto di questa donna e del ruolo da lei ricoperto.

    Alberto Farina

    25 Maggio, 2018 - 15:42
  22. alphiton

    sarebbe bello che in questo spazio….

    25 Maggio, 2018 - 15:42
  23. Federico Benedetti

    Non mi piacciono i cattolici di sinistra, non ne è mai venuto niente di buono per l’Italia e per il cattolicesimo italiano.
    Non credo però che il prof. Conte sia così fervente come cattolico, vedremo…

    Non entro nel merito delle dichiarazioni della CEI e del Card. Bassetti, ma che credibilità hanno dei vescovi che HANNO TACIUTO di fronte alle leggi sulle unioni civili, divorzio breve ed eutanasia promosse e votate dai governi del PD?
    Quel silenzio, quella rinuncia a difendere i valori cattolici solo per non disturbare il manovratore di turno (fino a ieri appunto Renzi e il PD) hanno tolto autorevolezza a qualsiasi critica possa venire verso il prossimo governo.
    Con che coraggio si invocano principi non negoziabili (quali che siano) se fino a ieri ci si è fatti andare bene praticamente tutto?

    25 Maggio, 2018 - 15:51
  24. Lorenzo Cuffini

    Bravo, Fede: non entrarci.
    Evita anche di far di peggio.
    Dar patenti di credibilità alla conferenza episcopale del tuo Paese.
    Resta sul piano del ” ti piacciono” ” non ti piacciono”, unico possibile.

    25 Maggio, 2018 - 16:45
  25. Beppe Zezza

    Centralità della persona, e difesa del lavoro sono sullo stesso piano della difesa della Costituzione ( perché alla Costituzione Italiana hanno contribuito i cattolici dell’epoca ) e della ‘democrazia’? A me non pare.
    La centralità della persona è certamente un valore evangelico, anche il lavoro necessario per la dignità dell’uomo è un valore evangelico. Il collegamento della costittuzione italiana e della democrazia – che in particolare è termine estremamente generico, basta pensare alle ‘democrazie popolari’ – è invece piuttosto labile.

    25 Maggio, 2018 - 17:08
  26. Victoria Boe

    A qualcuno non piacciono “i cattolici di sinistra”, e questa non è una novità.
    Il fatto certo è che i vituperati cattolici di sinistra non sono quelli la cui religiosità è riconducibile ad un infantilismo acritico. Sono quelli, invece, che vedono nei cosiddetti ” valori cattolici” delle categorie moralistiche che non rispondono realmente al Vangelo del Cristo ma solo al pensiero di una certa Chiesa ancora arretrata.
    Sarebbe ora che si capisse che nel Vangelo non esistono moralismi. Per Gesù c’è solo un comandamento ed è quello dell’ Amore nella libertà. Non nella costrizione, dunque, ma nella libertà. L’ autentico volto di Dio è trasparente nella Persona di Gesù e non mostra moralismi. Gesù ha detto: “siate misericordiosi”.Questa è la chiave di volta nel Vangelo, ed è la pietra miliare del cristianesimo.
    I valori cattolici sono quelli trasmessi da un’ Istituzione secondo la propria mentalità. E molti cattolici (bambini) li hanno assunti senza pensare e senza vagliarli attraverso la propria libertà di pensiero e di coscienza e di parola.
    C’ è sempre tempo per crescere.

    25 Maggio, 2018 - 19:01
  27. Lorenzo Cuffini

    🙂
    “Il collegamento I della costittuzione italiana e della democrazia –…… – è invece piuttosto labile.” (17.07)
    Come no.
    Dirò di più: inesistente, per chi non vuol vederlo.

    25 Maggio, 2018 - 20:37
  28. Amigoni p. Luigi

    Rif. 17.08 – Paletti e collegamenti generici

    Democrazia, comunità europea, costituzione italiana non sono valori evangelici. Esatto. Ma nemmeno lo è, in sè, il “lavoro regolamentato” e nemmeno lo sono “i cittadini italiani da difendere” (da chi?), e nemmeno le acquisizioni sociali sulla sanità, l’istruzione, la previdenza, la sicurezza sul lavoro (e dei confini), la famiglia, i minori, il riposo domenicale, la proprietà privata, i beni pubblici. Tanto meno sono valori evangelici l’emigrazione, la fuga dalla guerra o dalle persecuzioni. Il turismo clandestino è poi il massimo anti-valore.
    Ma non per niente nè Bassetti nè noi (istruiti) del blog abbiamo parlato per tutti questi “strumenti pratici” di “valori non negoziabili”, ma più banalmente abbiamo parlato di “paletti” e di collegamenti.

    25 Maggio, 2018 - 20:40
  29. Lorenzo Cuffini

    “Centralità della persona, e difesa del lavoro sono sullo stesso piano della difesa della Costituzione “?
    Trattandosi della Costituzione Italiana, certamente sì, stante che è fondata su entrambe le cose.

    25 Maggio, 2018 - 20:52
  30. Lorenzo Cuffini

    Quanto alla democrazia , consiglierei di andarsi a rileggere le vicende , solo per menzionarne alcune, di Teresio Olivelli, di Gino Pistoni, di Luigi Pierobon, di Alberto Malvelli, dei cd. “partigiani di Dio” , i fratelli Corrà, prima di definire “labile” il legame tra Vangelo e difesa della democrazia ( che è termine particolarmente generico solo per chi ne discetta in pantofole, non per chi ci gioca sopra la vita e ci lascia la ghirba).

    25 Maggio, 2018 - 21:00
  31. Victoria Boe

    “Tutti “sfumati” siamo.”

    Può darsi che anche io sia “sfumata” nel parlare, ma chiedo: che ci sta a fare la dottrina sociale della Chiesa? È o non è una dottrina che chiama in causa un’ Istituzione che non è confinata nel regno delle nuvole, ma deve sentirsi impegnata nella storia dell’uomo, qui su questa Terra, ispirandosi semplicemente al sommo valore rappresentato dalla dignità di ogni essere umano? Anche il rispetto della nostra Costituzione, che a quanto pare è una delle più belle del mondo, deve essere raccomandato a chiare lettere dai vescovi. Non è che gli ecclesiastici debbano fare politica partitica, per carità!, ma occuparsi della società sì; questo è proprio un dovere.
    Che la tassazione debba essere progressiva è una norma di buon senso inconfutabile, per cui la flat tax è, a mio parere, una ingiustizia esecrabile. Questo lo dico senza sfumature di linguaggio.

    25 Maggio, 2018 - 22:19
  32. Federico Benedetti

    In queste ore mi domando cosa direbbero i miei docenti di diritto costituzionale di un capo dello stato che non riconosce la sovranità al popolo. Il popolo sovrano esprime la sua sovranità attraverso il parlamento: dopo mesi il Parlamento riesce a esprimere una maggioranza e il governo non riesce a nascere per i veti incomprensibili di chi voleva imporre un govericchio neutro/ tecnico appoggiato solo dal PD.
    Superata questa crisi si dovrà pur esprimere un giudizio anche sugli errori e le forzature di Sergio Mattarella…

    25 Maggio, 2018 - 22:53
  33. Federico Benedetti

    Non essendo un repubblica presidenziale né una monarchia assoluta mi sarei aspettato maggiore rispetto per il parlamento.

    25 Maggio, 2018 - 23:18
  34. Lorenzo Cuffini

    Il Capo dello Stato sta facendo esattamente quello che è nelle sue prerogative.I professori di diritto costituzionale ti inviterebbero a non mescolare i tuoi desideri con la realtà dei fatti.

    25 Maggio, 2018 - 23:35
  35. Victoria Boe

    Forse lei vuol scherzare, Benedetti.
    Il capo dello Stato sta facendo tutto quel che gli compete, anche se a lei non piace.
    Nessuno voleve “imporre” un governicchio appoggiato solo dall’odiato ( da lei) PD.
    Mattarella ha provato a mettere insieme un Governo dove le due forze maggioritarie non riuscivano a mettersi d’accordo; solo dopo è entrato in campo, per brevissimo tempo, il PD chiamato in campo dai 5S. Non stravolga le cose, come al solito.
    Mattarella, inoltre, ha il pieno DIRITTO di esprimersi sulla lista dei ministri. Questo è un suo preciso compito.
    Quindi, di quali “errori e forzature” va parlando lei?
    Se il suo Salvini è arrabbiato, chi se ne infischia? Impari a prendere sul serio la Costituzione italiana, piuttosto. E lei, Benedetti, lo faccia pure.
    Vada a rileggersela. Smetta di domandarsi e vada a studiarsi la Costituzione.

    25 Maggio, 2018 - 23:48
  36. Victoria Boe

    Qui c’è qualcuno che parla credendo che gli altri abbiano l’anello al naso…

    25 Maggio, 2018 - 23:52
  37. Amigoni p. Luigi

    Rif. 22.53 di ieri – Savona

    Tutto vero. Ma il popolo sovrano non è andato a votare a marzo per esprimersi su Savona ministro dell’economia o no.

    26 Maggio, 2018 - 7:52
  38. picchio

    Rif 22.53
    non so cosa direbbero i tuoi professori di diritto costituzionale Federico non lo so, ma Enzo Cheli che è stato vicepresidente della Corte costituzionale ha scritto chiaramente che il Quirinale nomina i ministri e può bocciare le proposte,si tratta in questo caso di esercitare un potere non solo formale,ma sostanziale. E’ già successo in passato.
    cristina vicquery

    26 Maggio, 2018 - 9:02
  39. Beppe Zezza

    Che ci sia stata gente rispettabilissima che ha dato la vita per la “democrazia” non c’è dubbio. Che questo renda non valida la osservazione che “la democrazia” è un concetto assai vago per cui suscita perplessità ascoltarlo come paletto irrinunciabile che un cristiano deve difendere è tutt’altra cosa. In altri termini c’entra come i cavoli a merenda.
    Vorrei che la Signora Boe ci spiegasse in che modo si derivi dalla dottrina sociale della Chiesa che l’Europa costituisce un “paletto” irrinunciabile da difendere.
    La dottrina sociale della Chiesa è cosa molto seria ed è più che corretto che i vescovi vi facciano riferimento. Ma bisogna conoscerla e applicarla bene
    Ma non c’è differenza tra “paletti” e “principi non negoziabili”? Il cristiano deve occuparsi dei “paletti” e mettere in sordina i “principi”? È questo il messaggio “pragmatico” che i vescovi vogliono veicolare?

    26 Maggio, 2018 - 9:13
  40. Beppe Zezza

    La nostra “democrazia” è una “democrazia rappresentativa”, il che significa che il popolo “sovrano” attraverso le elezioni nomina i propri rappresentanti. Dunque i rappresentanti del popolo operano scelte “in nome e per conto” del popolo.
    Non si può quindi obiettare ” il popolo sovrano non ha votato su Savona ministro “.
    È la nostra Costituzione – la più bella del mondo secondo alcuni – che presenta un potenziale conflitto. E’ il Presidente che nomina su proposta. E se lui non vuole nominare e il popolo (sovrano) non vuole proporre altro?
    La realtà è che la Costituzione nostra deriva da una storia nel quale oltre al popolo c’era anche un altro Sovrano …..

    26 Maggio, 2018 - 9:20
  41. picchio

    il popolo sovrano ha eletto i propri rappresentanti, questi, insieme ai rappresentanti delle Regioni, in nostro nome, hanno eletto il Presidente della Repubblica che quindi non è un “usurpatore” o “demagogo” messo là dalla casta. Ha delle prerogative costituzionali, tra queste quelle di nominare i Ministri, non è un semplice notaio, può anche, motivando le sue ragioni, bocciare una proposta. E’ già successo in passato, naturalmente.
    cristina vicquery

    26 Maggio, 2018 - 10:32
  42. Lorenzo Cuffini

    🙂 🙂 🙂
    Gli adoratori della Dea Ciarla si rassegnino.
    Non monteranno qui l’ennesima polemica sul nulla.
    Si leggano la Costituzione, e bon.
    Tutto chiaro come la il sole a mezzogiorno in una giornata senza nubi.
    Quanto alle balzane idee sulla democrazia come ” concetto assai vago” per un cattolico, contenti loro.
    Per chi considera santi martiri della Chiesa Cattolica come ” gente rispettabile”, la vedo duretta.
    Auguri.

    26 Maggio, 2018 - 10:44
  43. Amigoni p. Luigi

    Rif. 9.20 – Popolo sovrano che non propone

    Alla (inconsistente) obiezione che è il popolo sovrano a proporre i ministri, basterà ribadire le seguenti cose?
    Che:
    a) non è il parlamento (rappresentante del popolo sovrano), nè a maggioranza relativa nè a maggioranza assoluta, a proporre i ministri al presidente della repubblica;
    b) se il presidente è obbligato a nominare chi il premier designato gli propone, logica direbbe che il diritto di nomina è del premier e che il presidente fa solo da (superfluo) testimone;
    c) il diritto canonico è pieno di proporre/nominare; abbiamo – noi clericali – una certa esperienza in materia di conflitto (ma il conflitto non c’è).
    Mi fermo qui.

    26 Maggio, 2018 - 11:00
  44. Beppe Zezza

    Non è il popolo sovrano a proporre i ministri? Certo non “direttamente”. E’ il presidente del consiglio incaricato. Che è incaricato dal Presidente della Repubblica. Il popolo dovrebbe essere chiamato a ratificare quello che fa il Presidente della Repubblica. Ma è poi il popolo a dover dare la fiducia e può vanificare quello che il Presidenre nomina. Da qui il fatto che il Presidente “consulta” il,popolo per non fare emergere conflitti.. Che questi ci possano essere è nelle cose. E lo stiamo vedendo . Poi è lecito considerare “inconsistente” il rilevarlo , fa parte delle personali opinioni.
    Per quanto ne so – e non è molto – nei paesi “democratici” questi problemi di potenziali conflitti sono risolti in modi diversi da un paese all’altro.
    La Repubblica Italiana non è la Chiesa nella quale i rapporti gerarchici sono meglio definiti ( anche se non conosco affatto il diritto canonico, lo presumo ).
    Che la democrazia sia un concetto astratto che si concretizza in modi assai diversi ( ed quindi “concetto vago” ) è cosa che dovrebbe essere nota anche ai “cattolici doc” , che amano polemizzare. ( i santi citati da Cuffini li ho sentiti nominare per la prima volta. È la mia una mancanza grave, averli definiti (solo) “gente rispettabile”? )

    26 Maggio, 2018 - 13:26
  45. Victoria Boe

    “La realtà è che la nostra Costituzione deriva da una storia nel quale oltre al popolo c’era anche un altro Sovrano …”

    Quella lettera maiuscola di “Sovrano” che significa? Non mi piace. Se allude al dux di infausta memoria è del tutto fuori luogo. In ogni caso, se la nostra Costituzione è bella, lo si deve proprio al fatto che fu
    ben ponderata allo scopo di garantire al nostro paese quella democrazia mai conosciuta prima e addirittura messa sotto i piedi da un uomo miseramente convinto di essere il padrone del paese e del popolo italiano.
    Quando nella storia di un Paese compaiono personaggi così malefici e vanagloriosi, lasciano tracce profonde di male e di odio. E il contraccolpo di una Costituzione ben fatta, che scongiuri altri pericoli di tal genere, viene da sé.

    26 Maggio, 2018 - 13:43
  46. Victoria Boe

    “E se lui non vuole nominare e il popolo (sovrano) non vuole proporre altro?”

    In tal caso si protrarrà la formazione del Governo–cosa non auspicabile– e probabilmente chi propone dovrà scegliere altri nomi, a meno che non voglia avere anche lui l’aureola di “dittatore”, che intralcia il cammino della vita democratica del Paese. Sarebbe molto grave.

    26 Maggio, 2018 - 14:17
  47. Amigoni p. Luigi

    Rif. 13.26 – il potere logora “Il popolo sovrano”

    Riprendo il discorso, che ritenevo finito, da parte mia.

    a) Una delle tante accuse mosse ad Andreotti, dentro e fuori i tribunali, fu, una volta, questa: non aveva nominato il primo di una terna di nomi a lui presentata.
    Rispose Andreotti (alla Andreotti): ma se io sono obbligato a scegliere il primo perchè me ne devono presentare tre?
    Andreotti (forse) non conosceva bene il diritto canonico oggi in uso, ma applicava la logica elementare.

    b) Il popolo sovrano (rappresentato dal parlamento) non dà la fiducia al governo perchè non c’è il ministro Savona (…eletto direttamente dal popolo come tecnico..) e così esercita il suo potere di sovranità.
    Questi non sono conflitti irrisolvibili.

    26 Maggio, 2018 - 14:19
  48. Beppe Zezza

    La nostra costituzione ha radici nello Statuto Albertino, fatto quando c’era un re.
    Tutti i conflitti prima o poi vengono risolti. Il problema è risolverli in modo non traumatico. Nel caso specifico : non accetto diktat e non accettiamo veti. Posizioni entrambe rispettabili.

    26 Maggio, 2018 - 15:01
  49. Federico Benedetti

    C’ è qualcosa che non quadra se il presidente di una Repubblica parlamentare ( non presidenziale) si rifiuta di dare l’incarico di governo alla coalizione che ha la maggioranza relativa, con oltre il 40% dei seggi tra proporzionale e maggioritario e che, dopo mesi di trattative e l’emergere di una maggioranza per il cambiamento, blocchi di fatto la nascita del governo con veti incomprensibili verso i ministri che dovrebbero incarnare questo cambiamento. Mattarella è espressione di una maggioranza che non esiste più e di una classe politica (pd + alleati) che è stata sonoramente sconfitta dalle elezioni. Vuole fare un governo di suo gusto? Non avrà la fiducia del parlamento e il consenso dei cittadini che, CREDETEMI, stanno cominciando a sopportare sempre meno questi veti . Mattarella non è un re assoluto, si rassegni a consentire la nascita di un governo che abbia la fiducia del parlamento o sciolga le camere perché l’unica alternativa saranno le elezioni anticipate. A quel punto vedremo se i sostenitori del cambiamento saranno premiati, come indicano tutti i sondaggi ( con la Lega al 25%), o se sarà premiato il partito di Mattarella.
    La costituzione, pur concedendo formalmente al presidente della Repubblica la nomina dei ministri su proposta del presidente del consiglio, nella sostanza prevede chiaramente che sia la maggioranza del parlamento, in quanto espressione del voto democratico del popolo sovrano, ad esprimere e sostenere il governo. Basta forzature in nome dell’Europa: l’ostinazione di Mattarella ci porterà alle elezioni anticipate e a un nuovo parlamento ancora più contrario all’euro e all’establishment.
    Non pretendo di convincere nessuno, specialmente chi ha votato pd o leu, ma invoco un minimo di buon senso: perché chi ha vinto le elezioni con un programma di un certo tipo dovrebbe sostenere un governo con ministri che la pensano diversamente? La democrazia vale solo quando conferma è ratificata le posizioni dell’establishment italiano ed europeo o anche quando chiede un CAMBIAMENTO radicale?

    26 Maggio, 2018 - 15:10
  50. Lorenzo Cuffini

    “I santi citati da Cuffini li ho sentiti nominare per la prima volta. ”
    Si vede e si sente a un km di distanza.

    26 Maggio, 2018 - 15:16
  51. Beppe Zezza

    Sono una persona di discreta cultura generale. Tuttavia non ho mai inteso prima parlare di Teresio Olivelli, di Gino Pistoni, di Luigi Pierobon, di Alberto Malvelli, dei cd. “partigiani di Dio” , i fratelli Corrà.
    Non sapevo neanche che questa fosse una grave mancanza che mi rendeva non idoneo a discettare sul legame tra valori evangelici e democrazia.
    Per colmare questa mia lacuna da dove devo inziare? Dal catalogo dei santi della Chiesa Cattolica o da dove altro?

    26 Maggio, 2018 - 16:16
  52. Victoria Boe

    ” Mattarella è espressione di una maggioranza che non esiste più e di una classe politica (pd + alleati) che è stata sonoramente sconfitta dalle elezioni.”

    Questa è proprio da manuale.
    Il presidente Mattarella fu eletto, a suo tempo, secondo tutti i crismi, e non può essere che oggi solo perché il mandato è stato affidato a dei partiti controcorrente si possa remare contro i dettami della Costituzione. Mattarella è uomo delle Istituzioni, fra l’altro, e non abdicherà mai al suo ruolo. Lui rappresenta autorevolmentel’intera Nazione davanti all’intero mondo.
    Le ricordo, caro signore, che neppure gli alleati della Lega si trovano d’accordo con Salvini e hanno detto che si metteranno all’opposizione.
    Arrampicarsi sugli specchi come fa lei, per cercare di far quadrare il cerchio, è indice di fantasia illogica che non sta né in cielo né in terra.
    E poi: possibile che non ci siano altri nomi da proporre per il ministero dell’economia? Solo Savona sarebbe il deus della situazione?

    26 Maggio, 2018 - 16:46
  53. Federico Benedetti

    È possibile che un ministro della Repubblica italiana debba essere scelto a Berlino o anche solo “approvato” da Bruxelles? Ritorniamo al privilegio ottoniano?

    Mattarella non rappresenta il “cambiamento”, ma la conservazione di uno status quo che gli italiani non sopportano più. Capisco che in questo blog molti si riconoscano più volentieri nell’area politica e culturale di Mattarella e di quell’establishment europeista che ha votato pd nei quartieri borghesi delle grandi città italiane, ma lo scenario è profondamente cambiato. Il nuovo governo lega-5stelle DEVE essere un cambiamento vero, con ministri di rottura che per forza di cose non piaceranno a Bruxelles, o non vale nemmeno la pena di provarci. Savona non è l’unico in grado di esprimere questo cambiamento, ma il punto è che un cambiamento ( e netto) ci deve essere, con buona pace di chi non vuole (per interesse di bottega). Le elezioni di marzo impongono una scelta di questo tipo, altrimenti si saranno elezioni anticipate, che mi auguro a questo punto tanto travolgenti da mettere a tacere veri e obiezioni.
    Io non ho votato Lega o movimento 5 stelle, avevo sperato un risultato diverso, ma un minimo di buon senso e di realismo mi porta a vedere le cose in questo modo.

    26 Maggio, 2018 - 18:22
  54. Lorenzo Cuffini

    Federico, come vedi le cose tu o come le vedo io conta un fico secco. Esattamente come un fico secco conta come le vede Salvini che fa i capricci.
    Esiste una Costituzione, che va rispettata.
    Punto e basta.
    Il resto è comizio, la campagna elettorale vecchia è finita, quella nuova ancora non c’è.
    Ognuno stia al suo posto, e si vedrà.

    26 Maggio, 2018 - 19:01
  55. Beppe Zezza

    Non penso che nessuno voglia NON rispettare la Costituzione. Mattarella ha tutti i diritti per non nominare ministro una persona che non gli aggrada, il parlamento ha tutti i diritti per non dare la fiducia a un governo dal quale non si senta rappresentato.
    Entrambi agendo nel pieno rispetto della Costituzione.
    ( per questo per favore, smettete di parlare di “bisogna rispettare la Costituzione” )
    È che non è una questione di “diritti” ma di cercare il bene del Paese. Se Mattarella si impunta, si fa più probabile una elezione anticipata. Se si impunta Salvini si fa più probabile una elezione anticipata. Salvini ( e anche Di Maio ) non hanno paura di elezioni anticipate. È certo che nessuno vuole “perdere la faccia” , quale sia il “bene del Paese” è del tutto opinabile – chi la pensa in un modo, chi nell’altro. Non c’è nessun dogma da rispettare.

    26 Maggio, 2018 - 19:42
  56. Beppe Zezza

    Che quello che scriviamo qui “non conti un fico secco” è cosa detta e stradetta. E allora? Possiamo parlare solo se quello che diciamo ha qualche effetto sulla realtà?
    In tal caso dovremmo sempre stare zitti o al massimo parlare con nostra moglie e i nostri figli, o alle riunioni di condominio.

    26 Maggio, 2018 - 19:46
  57. picchio

    Federico pensa che il pPresidente non abbia voce in capitolo nella nomina dei Ministri, ma questo non è vero, è già successo altre volte e in questo articolo vengono ricordati solo alcuni casi più recenti. Quello che è diverso questa volta è l’atteggiamento di Salvini e co. che “ aizzano “ i supporter facendo loro credere che sia qualcosa di mai visto in Italia e non permesso dalla nostra Costituzione con il risultato che Federico è altri alla fine ci credono.
    .http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2018-05-25/da-previti-gratteri-tutte-volte-che-colle-ha-stoppato-nomina-un-ministro-095635.shtml?uuid=AEjC1auE

    Cristina vicquery

    26 Maggio, 2018 - 20:24
  58. picchio

    Piuttosto la cosa irrituale è la dichiarazione di Salvini che proclama “ Domani consegneremo la lista dei ministri a Conte “ accreditando anche all’estero , purtroppo, il fatto che il premier incaricato sia solo un passacarte…
    Cristina vicquery

    26 Maggio, 2018 - 20:27
  59. Federico Benedetti

    Salvini non fa nessun capriccio, ma si comporta né più né meno di tutti gli altri segretari di partito che hanno partecipato alla trattativa sulla formazione di un governo. Renzi, Bersani ecc.. Hanno sempre fatto la stessa cosa, forse senza trovarsi di fronte una irriducibile ostilità da parte del Quirinale.
    Se si andrà alle elezioni anticipate questo sarà uno dei temi centrali della campagna elettorale, con una lacerazione gravissima tra le istituzioni e il corpo elettorale. Mattarella ci pensi bene…

    26 Maggio, 2018 - 20:54
  60. picchio

    Ma Federico sai leggere? Anche a Renzi il presidente rifiutò la nomina di un ministro, in quel caso non c’era irriducibile ostilità del Quirinale? Anche a Berlusconi è successo e pure con la vecchia DC…..
    Salvini la smetta di fare il ducetto, sta per varare un Governo , il minimo sarebbe un po’ di rispetto per le istituzioni…
    Dovrebbe cominciare anche a rispettare il premier incaricato, lo sta trattando come un passacarte.
    Cristina Vicquery

    26 Maggio, 2018 - 21:31
  61. alphiton

    Ricordo il precedente di Scalfaro che non volle Previti come Ministro della Giustizia, come avrebbe voluto il Presidente del Consiglio Berlusconi. Previti fu dirottato alla Difesa e quella di Scalfaro fu scelta saggia. Il ruolo di garanzia esercitato dal Presidente della Repubblica non si applica in modo meramente formale, ma assume connotazioni politiche nel momento in cui la prerogativa di nomina dei ministri che gli pertiene viene esercitata nei confronti di soggetti che secondo il suo motivato giudizio non sono idonei al ruolo per cui vengono proposti.
    Il caso di Previti è illuminante: i rapporti che Berlusconi intratteneva con lui, visto che era un suo cliente, rendevano inopportuna la sua nomina a Guardasigilli. Evidentemente Mattarella ritiene Savona inadatto ad esercitare il ruolo per cui viene proposto in modo utile per lo Stato italiano.
    Comunque Mattarella è nel pieno delle sue funzioni e sono del tutto fuori luogo molte delle considerazioni fatte su di lui.
    Aggiungo di mio che l’anagrafe non depone a favore del ministro indicato.

    Alberto Farina

    26 Maggio, 2018 - 22:11
  62. Federico Benedetti

    Valerio Onida, giurista e accademico, giudice costituzionale ecc… sostiene che il presidente della Repubblica NON ha potere di veto sulla candidatura di un ministro e non gli compete l’indirizzo economico del governo, che risponde solo al Parlamento.
    È una crisi istituzionale assurda, che Mattarella doveva evitare.
    I pochissimi precedenti non sono minimamente paragonabili, anche perché la legislatura rischia di non partire per un veto incomprensibile contro un professore che ha un curriculum eccellente ed è già stato ministro.

    26 Maggio, 2018 - 22:34
  63. picchio

    valerio Onida sembra molto solo in questa sua interpretazione della Costituzione contraddetta da altri giudici e vicepresidenti della Corte oltre che da tutti i precedenti che ci sono stati finora.
    Il veto non riguarda il curriculum eccellente, ma l’opportunità, come negli altri casi che ci sono stati in passato.
    E’ una crisi assurda che Salvini deve evitare.
    cristina vicquery

    26 Maggio, 2018 - 23:13
  64. Leonardo Lugaresi

    L’articolo 92 della Costituzione, come ci insegnarono quando eravamo giovani, al secondo comma distingue non per caso due tempi nell’azione del presidente della repubblica in ordine alla formazione del governo: «Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei Ministri e, su proposta di questo, i Ministri». Non c’è scritto: «il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio e i Ministri». Ciò vuol dire che nella prima fase il suo potere è discrezionale: nomina chi ritiene più adatto all’obiettivo di formare un governo che ottenga la fiducia del parlamento (art.94). La prassi costituzionale ha prodotto l’indicazione di criteri e di una procedura a cui il presidente si attiene, ma la Carta gli conferisce un pieno potere di nomina. Una volta incaricato, però, il presidente del consiglio, a cui la costituzione attribuisce in modo esclusivo la direzione e la responsabilità della politica generale del governo (art.95) deve ovviamente avere piena libertà di scelta dei ministri da proporre al capo dello stato, il cui potere si riduce – a giudizio credo unanime dei costituzionalisti – al consiglio e all’aiuto al premier incaricato, che possono anche essere “energici” ma non possono mai arrivare a coartarne la volontà.

    Credo perciò che Mattarella la frittata l’abbia già fatta, quando ha compiuto l’errore di adeguarsi alle indicazioni di Salvini e Di Maio nominando una nullità (politica, s’intende) come presidente del consiglio. Preso atto della volontà dei due partiti di formare una coalizione di governo, doveva imporre lui un presidente del consiglio “vero” (mi costa dirlo, ma purtroppo avrebbe dovuto indicare Di Maio, che quanto a nullità non scherza, ma è comunque il leader del partito di maggioranza relativa). Se questo sconvolgeva gli equilibri dei due partiti, affari loro. Ora Mattarella non può interloquire efficacemente con il finto premier perché questi non conta nulla. Perciò se riceve l’ordine dai suoi superiori di tener duro su Savona è di palmare evidenza che Mattarella non può opporsi, senza violare la costituzione.
    Poi sul merito della scelta di Savona non saprei che dire: potrebbe essere ottimo o pessimo, chi lo sa? Certo non io.

    26 Maggio, 2018 - 23:17
  65. Lorenzo Cuffini

    Salvini dice che ” continuerà ad essere arrabbiato….”
    Qualcuno gli porti una camomilla, via.
    🙂 🙂

    26 Maggio, 2018 - 23:22
  66. picchio

    e roviniamo pure le vacanze a Di Battista? ma come si fa….ù
    cristina vicquery

    26 Maggio, 2018 - 23:50
  67. Victoria Boe

    Matteo Salvini sta facendo quello che ha sempre fatto: il prepotente. Di Maio, sempre col sorriso sulla faccia, lo asseconda.
    A quello che dice Valerio Onida io contrappongo un altro giurista eccellente, costituzionalista anche lui, del quale ho sempre avuto grande stima, ed è Gustavo Zagrebelsky.
    Dice:” la nomina del governo spetta al presidente della repubblica. Lui non è un notaio che ASSECONDA MUTO. È piuttosto un partner che può e deve intervenire per far valere ciò che gli spetta come dovere istituzionale. Non si tratta di astratti scrupoli di giuristi formalisti, ma di importantissimi COMPITI DI SOSTANZA …
    Se egli accettasse a scatola chiusa ciò che gli viene messo davanti, si creerebbe un precedente verso il potere diretto e immediato dei partiti, un’ umiliazione di Parlamento e presidente della Repubblica, una partitocrazia finora mai vista».
    Alla domanda: e quali passi, secondo lei, occorrerebbe fare per evitare questo esito? Zagrebelsky risponde:
    «Il presidente, ricordando vicende del passato, ha detto con chiarezza ch’egli intende far valere LE SUE PREROGATIVE.
    Potrebbe procedere a nuove consultazioni, e poi conferire un incarico corredato da condizioni che spetta a lui dettare, come rappresentante dell’ unità nazionale e primo garante della Costituzione. Per inciso, finora, non esiste alcun “incaricato” e i due firmatari dell’ atto notarile, dal punto di vista costituzionale, sono soggetti privi di mandato.”

    27 Maggio, 2018 - 0:18
  68. Victoria Boe

    E poi ancora: “La Costituzione è un repertorio di scelte non “negoziabili”. Mi limito ad alcuni punti.
    Innanzitutto, i vincoli generali di bilancio. Mi pare che, sulle proposte che implicano spese o riduzioni di entrate, si discuta come se non ci fosse l’ articolo 81 della Costituzione che impone il principio di equilibrio nei conti dello Stato e limiti rigorosi all’ indebitamento. Ciò non deriva (soltanto) dai vincoli europei esterni, ma prima di tutto da un vincolo costituzionale interno che non riguarda singoli provvedimenti controllabili uno per uno, ma politiche complessive».
    Tutto ciò basta e avanza, direi.
    Ne prendano atto i fautori di un nuovo corso che si propongono, scesi da un altro pianeta, di rivoluzionare i processi di Governo dall’alto della loro ignoranza, pronti a mostrare i muscoli.
    Mattarella pensa al bene del Paese. Non gli piacciono–è chiaro– i governi aleatorî che non tengono conto della realtà di un Paese che è indebitato in modo spropositato. Non gli piacciono i ministri antieuropeisti che vanno tanto bene per chi è pure, tout court, contro l’Europa. Noi ci troviamo INSERITI in organismo ampio e articolato che si chiama EUROPA.
    Da qui non si scappa.

    27 Maggio, 2018 - 0:19
  69. Federico Benedetti

    Picchio,
    Mattarella avrà voce in capitolo, ma non tutta la discrezionalità che si sta prendendo. Diversi giuristi interpellati stanno appunto chiarendo che sta andando oltre la prassi normale e consolidata. C’è un dibattito in corso che non avrei mai immaginato. In tutti i casi ai quali accennavi tu lo scontro non è mai salito a questo livello, anche perché le maggioranze avevano tutta un’altra storia e gli ” equilibri” politici erano garantiti da una molteplicità di altri fattori. Mi domando veramente perché Mattarella voglia aggiungere tutti questi ostacoli e perché non consenta la nascita di un governo che comunque non avrà una vita lunghissima e resta l’unico possibile, senza alternative.

    27 Maggio, 2018 - 8:33
  70. picchio

    In tutti gli atri casi lo scontro non è mai arrivato a questi livelli perché in tutti gli altri casi i presidenti del Consiglio hanno preso atto di quanto diceva il Presidente.
    perché Mattarella insiste? Come scrive il sole 24 ore :
    “Nel momento in cui il nuovo governo – guidato da un emerito sconosciuto – dovrebbe conquistare la fiducia delle cancellerie mondiali e dei mercati finanziari, nominare un personaggio così controverso, e con ben 82 primavere, è un rischio che non possiamo correre.”
    Rischiamo ,per farci comprare i titoli di Stato, che dobbiamo continuamente emettere per coprire il debito pregresso , di dover alzare i tassi per poter attirare investitori, ( negli anni 80 arrivammo ad avere interessi a due cifre! )peggiorando la nostra situazione già precaria..
    http://www.econopoly.ilsole24ore.com/2018/05/26/paolo-savona-inadatto-ministro-economia/

    Cristina vicquery

    27 Maggio, 2018 - 9:16
  71. Beppe Zezza

    Il problema più grave oggi, a me pare, è che si sia arrivati a un punto in cui è molto difficile trovare una soluzione che permetta ai contendenti – rappresentati da Mattarella e Salvini – di non “perdere la faccia”. Se parte un governo senza Savona, Salvini ha perso la contesa e la faccia, se parte un governo con Savona al MEF Mattarella ha perso la contesa e la faccia. Quali le soluzioni possibili? A mio parere due: che parta un governo con Savona in un altro dicastero che non sia il MEF, ma dal quale possa comunque dettare la linea ( è possibile? Non lo so. Magari con qualche magheggio di spostamenti di competenze da un Ministero ad un altro ), che Conte rinunci e Mattarella nomini qualcuno con il compito di NON avre la fiducia ma di condurre il Paese alle elezioni in tempi brevi. Nella prima ipotesi entrambi risulterebbero non avere perso la contesa : non una “vittoria” ma una “non sconfitta” per entrambi. Nella seconda ipotesi la decisione su chi vince e chi perde tra i due contendenti è rimandata al secondo round ( le elezioni ) – chi ci perderebbe certamente, sempre a mio parere, sarebbe il Paese.

    27 Maggio, 2018 - 9:21
  72. Federico Benedetti

    Prima o poi gli storici daranno un giudizio sulle mosse di Mattarella nella gestione post voto e ho l’impressione che non saranno benevoli come quelli letti su questo blog, da elettori del partito di Mattarella.
    Avrebbe dovuto affidare l’incarico a Salvini, leader indicato da una maggioranza relativa che garantiva oltre il 40% dei seggi del parlamento, solo in seguito tentare altre coalizioni. Evidentemente veti o antipatie gli impediscono di essere obiettivo di fronte alle proposte della Lega. I cittadini italiani ne terranno in debito conto, specie se saranno costretti da questa assurda ostinazione di Mattarella, alle elezioni anticipate.

    27 Maggio, 2018 - 12:03
  73. Lorenzo Cuffini

    Amne, Federico, amen.
    Rimettiamoci dunque in serenità al giudizio della Storia.
    La quale, prima o poi, farà sentire la sua voce anche su Salvini e DiMaio.
    Non dubitare.

    27 Maggio, 2018 - 12:42
  74. Per la prima volta oggi dopo tanto tempo ho comprato un giornale. Nei siti web delle varie testate infatti si leggono ora solo gli incipit degli articoli. Perciò la curiosità è tanta. Poi si trova solo un bla – bla che vuole essere suggestivo e leggero ma è soltanto vuoto. In realtà la situazione è assai preoccupante e, secondo me, non resta altro che pregare.

    27 Maggio, 2018 - 13:24
  75. Amigoni p. Luigi

    Riff. vari – Articolo 92

    E’ evidente che l’art 92, seconda parte, della Costituzione lo volevano scrivere così: “Il Pres. della Repubb. nomina il presidente del consiglio dei ministri e il Pres. del Consiglio dei ministri nomina i ministri.
    L’atto di nomina dei singoli ministri viene firmato – per decorazione – anche dal Pres. della Repubblica”.
    Volevano scrivere così, è così evidente, ma non l’hanno scritto.

    E’ consolante scoprire che, dopo avere contato 60 milioni di italiani (purosangue, non quelli meticciati) che sono commissari tecnici della nazionale di calcio, abbiamo altrettanti costituzionalisti del solo art. 92.

    27 Maggio, 2018 - 14:18
  76. Federico Benedetti

    A proposito di storia, a me questa situazione ricorda sempre più il periodo della lotta per le investiture. Ieri sera in questo blog ho evocato il privilegio ottoniano, ma le dichiarazioni di Paolo Savona di queste ultime ore mi fanno pensare all’umiliazione di Canossa: riuscirà il penitente a ottenere dopo tre giorni (come Enrico IV) il perdono e la revoca della scomunica?
    Vi ricordate come finì? Breve riconciliazione, seconda scomunica e l’esercito tedesco a Roma, con il papa Gregorio VII assediato a Castel Sant’Angelo. Mutatis mutandis ( perché la caratura dei protagonisti mi sembra più modesta), la storia ci insegna che con un po’ di buona volontà un accomodamento, almeno per il tempo di far partire il governo e la legislatura, si può trovare. Lo scomunicato Savona ha fatto la sua parte, adesso aspettiamo che anche Ildebrando Mattarella faccia la sua. Per il bene del Sacro Romano Impero Germanico… Ehm, dell’Italia! L’Italia…
    Ma non facciamoci illusioni, ci aspetta un periodo di conflitti aspri, anche a livello istituzionale: guelfi e ghibellini 3.0.
    Sarebbe opportuno cominciare a immaginare un nuovo concordato di Worms…

    27 Maggio, 2018 - 14:52
  77. Lorenzo Cuffini

    Naaaaaaa.
    Assai più semplicemente basta che Salvini e Di Maio si comportino da normalissimi parlamentari a capo (Di Maio veramente manco quello) di due forze politiche, e cerchino così di fare quello che han programmato di fare…ficcando nel cassetto la toga da tribuni.Smettendola magari di appellarsi al popolo sovrano,del cui voto e parere si sono pragmaticanente fregati,altro che storie.

    27 Maggio, 2018 - 16:26
  78. Victoria Boe

    Gentile p. Amigoni, ho molto rispetto per lei, ma mi consenta di farle osservare che lei è andato ben oltre il parere dei 60 milioni di costituzionalisti. Lei ha aggiunto, di suo, all’art.92 una “decorazione” honoris causa inesistente in quell’art. 92, sul quale prima nessuno era competente non essendone neppure a conoscenza.
    Almeno adesso quasi tutti conoscono un solo articolo della Costituzione, e non è poca cosa visto che è ignorata quasi integralmente dalla maggior parte del popolo italiano.
    Qualcuno arriva anche a parlare di novelli guelfi e ghibellini intorno all’art.92 e va a rinvangare una storia ormai dimenticata.
    Le pare poco, reverendo p. Amigoni?
    Poi, per rincarare la dose, parla di prossimi “aspri conflitti a livello istituzionale”. Dio non voglia!
    Allontaniamo da noi eventi apocalittici, per carità!

    27 Maggio, 2018 - 18:48
  79. Beppe Zezza

    Dunque Mattarella ha deciso di andare al secondo round.
    E se i risultati non cambiassero?

    27 Maggio, 2018 - 20:02
  80. Lorenzo Cuffini

    Ore 20,10, parla Giuseppe Conte.
    Sic transit gloria advocati populi.

    27 Maggio, 2018 - 20:13
  81. Amigoni p. Luigi

    Rif. 20.13 – Sic….

    Il latino non fa una grinza.

    27 Maggio, 2018 - 20:45
  82. picchio

    Federico ore 12.03.
    Mattarella non poteva affidare l’incarico a Salvini perché C’era il veto di Di Maio e non poteva affidare l’incarico a Di Maio perché c’era il vero di Salvini…

    Sono i due capi partiti che si avevevano tra loro veti incrociati, Mattarella in questo caso non c’entra nulla.

    Cristina Vicquery

    27 Maggio, 2018 - 20:48
  83. Federico Benedetti

    Non era meglio un ministro dell’economia euroscettico, in un governo che presenta un programma dove NON si parla di uscita dall’euro, piuttosto che assenza di governo, elezioni anticipate in un clima di crisi istituzionale violentissima e addirittura l’ipotesi di impeachment?
    Mattarella l’ha fatta grossa, i cittadini italiani (tranne i soliti, sempre più scarsi elettori del PD) hanno capito benissimo che oggi era pronto un governo per il cambiamento e che solo l’inspiegabile ostilità di Mattarella lo ha impedito.
    Andremo a votare in un clima di scontro feroce ( guelfi e ghibellini), e Mattarella non potrà sempre impedire il cambiamento voluto dagli italiani ed espresso democraticamente con il voto di marzo.
    Ripeto la domanda: la democrazia va bene solo quando il voto conferma le posizioni dell’establishment europeo o anche quando risultano maggioritarie idee diverse e/o contrarie?

    27 Maggio, 2018 - 21:06
  84. Federico Benedetti

    Picchio ore 20.48,
    Mi riferivo al fatto che Mattarella non ha voluto far partire un governo di minoranza guidato da Salvini e sostenuto da tutto il centrodestra. Adesso darà un incarico a cottarelli, che sarà sostenuto solo dal pd, che stava per scelta all’opposizione.
    Evidentemente Mattarella non era la persona giusta al momento giusto.

    27 Maggio, 2018 - 21:41
  85. Victoria Boe

    Io non mi spiego perché non potesse esserci un altro ministro, meno problematico, da sottoporre al presidente Mattarella.
    Possibile che tutto dovesse ruotare intorno ad un solo nome, quello di Savona?
    Questo strano clima è stato determinato da due partiti–ma il 5S non è un partito–che si pongono sulla scena politica facendo leva su una forza muscolare. Al di là dello specifico dei programmi e della lista dei ministri, questo è stato l’unico punto di incontro fra questi due “partiti” che prima si ODIAVANO. E questo è un dato di fatto che non può essere dimenticato con troppa faciloneria. Si sono messi insieme decidendo tutto fra loro, spartendosi torta e caramelle: un contentino a te e uno a me, a te questo e a me quello, e tutto va bene madama la marchesa.
    E se un capo di Stato di riconosciuto equilibrio si oppone alla nomina di un solo ministro, questi lo sfidano e continuano a riproporre quel nome; e al punto in cui ci troviamo gli rovescano addosso secchiate di minacce.
    In quale Paese stiamo vivendo? Il Paese è diventato un ring di pugilato. Incredibile!

    27 Maggio, 2018 - 22:45
  86. Victoria Boe

    Questo è un ampio stralcio del discorso del presidente Mattarella:
    “Avevo fatto presente, sia ai rappresentanti dei due partiti, sia al presidente incaricato, senza ricevere obiezioni, che, per alcuni ministeri, avrei esercitato un’attenzione particolarmente alta sulle scelte da compiere.
    Questo pomeriggio il professor Conte – che apprezzo e che ringrazio – mi ha presentato le sue proposte per i decreti di nomina dei ministri che, come dispone la Costituzione, io devo firmare, assumendomene la responsabilità istituzionale.
    In questo caso il Presidente della Repubblica svolge un ruolo di garanzia, che non ha mai subìto, né può subire, imposizioni.
    Ho condiviso e accettato tutte le proposte per i ministri, tranne quella del ministro dell’Economia.
    La designazione del ministro dell’Economia costituisce sempre un messaggio immediato, di fiducia o di allarme, per gli operatori economici e finanziari.
    Ho chiesto, per quel ministero, l’indicazione di un autorevole esponente politico della maggioranza, coerente con l’accordo di programma. Un esponente che – al di là della stima e della considerazione per la persona – non sia visto come sostenitore di una linea, più volte manifestata, che potrebbe provocare, probabilmente, o, addirittura, inevitabilmente, la fuoruscita dell’Italia dall’euro. Cosa ben diversa da un atteggiamento vigoroso, nell’ambito dell’Unione europea, per cambiarla in meglio dal punto di vista italiano.
    A fronte di questa mia sollecitazione, ho registrato – con rammarico – indisponibilità a ogni altra soluzione, e il Presidente del Consiglio incaricato ha rimesso il mandato.
    L’incertezza sulla nostra posizione nell’euro ha posto in allarme gli investitori e i risparmiatori, italiani e stranieri, che hanno investito nei nostri titoli di Stato e nelle nostre aziende. L’impennata dello spread, giorno dopo giorno, aumenta il nostro debito pubblico e riduce le possibilità di spesa dello Stato per nuovi interventi sociali.
    Le perdite in borsa, giorno dopo giorno, bruciano risorse e risparmi delle nostre aziende e di chi vi ha investito. E configurano rischi concreti per i risparmi dei nostri concittadini e per le famiglie italiane.
    Occorre fare attenzione anche al pericolo di forti aumenti degli interessi per i mutui, e per i finanziamenti alle aziende. In tanti ricordiamo quando – prima dell’Unione Monetaria Europea – gli interessi bancari sfioravano il 20 per cento.
    È mio dovere, nello svolgere il compito di nomina dei ministri – che mi affida la Costituzione – essere attento alla tutela dei risparmi degli italiani.
    In questo modo, si riafferma, concretamente, la sovranità italiana. Mentre vanno respinte al mittente inaccettabili e grotteschi giudizi sull’Italia, apparsi su organi di stampa di un paese europeo.
    L’Italia è un Paese fondatore dell’Unione europea, e ne è protagonista.
    Non faccio le affermazioni di questa sera a cuor leggero. Anche perché ho fatto tutto il possibile per far nascere un governo politico.”

    Un discorso, questo, che denota un alto senso di responsabilità del capo dello Stato.
    Di fronte a questo discorso, chiaro come le luce del giorno e che è tutto a difesa degli interessi del nostro Paese e dei risparmiatori italiani, le pretese di Salvini e di Di Maio, che vogliono presentarsi agli occhi della gente come ( improbabili) vittime, appaiono semplicemente pretestuose.
    L’irrigidimento di questi due POPULISTI sta provocando gravi danni all’Italia. Peccato che molti italiani non riescano ad accorgersene.

    28 Maggio, 2018 - 1:58
  87. Federico Benedetti

    Ma perché votare se il presidente della Repubblica decide preventivamente ministri e indirizzo di governo?
    O è l’Europa a dettare la linea e il presidente è solo l’esecutore?
    Parole come democrazia, sistema parlamentare e sovranità popolare hanno ancora un significato?
    Mattarella si è comportato come un sovrano assoluto andando oltre le sue prerogative e ha messo l’Italia in una condizione ben peggiore di quella di un governo con un ministro euroscettico ( come è, con sfumature diverse, la maggioranza dei parlamentari e degli elettori italiani) con un programma di governo che non prevedeva l’uscita dall’euro. Adesso, come logico, ci saranno delle conseguenze.
    Personalmente apprezzo la libertà (leggete bene, senza pregiudizi: LIBERTÀ) di chi rinuncia alla poltrona pur di rimanere fedele alle proprie idee e all’impegno preso con i cittadini.
    Chi sta con Mattarella? Coloro che hanno straperso le elezioni e andranno sempre peggio, i giornali di riferimento di quella stessa area politica, il solito establishment.
    Come è possibile che il voto degli italiani, chiaro come non mai, possa essere così disprezzato?
    Assisteremo a discussioni tecniche sulle competenze del Quirinale, ma la sostanza è semplice: piuttosto che impedire la nascita di un governo che rappresenta la maggioranza del parlamento e degli italiani, il presidente avrebbe dovuto accettare la proposta di un ministro come Savona, il suo veto travalica la moral suasion presidenziale e crea un precedente antidemocratico. Ne valeva la pena? La stragrande maggioranza degli Italiani pensa di no.

    28 Maggio, 2018 - 6:53
  88. Lorenzo Cuffini

    Federico, rileggiti la Costituzione, e che sia finita.

    28 Maggio, 2018 - 8:23
  89. maria cristina venturi

    Lorenzo Cuffini, quale Costituzione ci dovremo rileggere? Dove sta scritto che:
    “ L’ Italia e’ una Repubblica fondata sul lavoro dove il popolo esercita la sovranita’ , ma una sovranita’ LIMITATA solo se sono d’ accordo la U.E. , la Banca Europea, i risparmiatori, lo SPREAD, i mercati finanziari , e solo e quando abbiano il benestare dalla Germania?
    Dove sta scritto che il presidente della Repubblica non e’ un notaio ma e’ Il fido esecutore dei voleri di di potenze sovranazionali?
    Perche’ alle prossime elezioni Mattarella non ci da’ le schede gia’ precompilate e votate da lui, così facciamo prima?

    28 Maggio, 2018 - 8:35
  90. Federico Benedetti

    Lorenzo,
    rileggiamo tutti la Costituzione che, al di là dei cavilli, nella SOSTANZA difende il principio democratico: il governo è espressione del Parlamento che, attraverso la sua maggioranza rappreesenta la maggioranza del popolo italiano.
    La moral suasion e i veti del presidente della Repubblica dovevano rispettare un limite: consentire la nascita del governo Conte.
    Non può passare il principio che a governare possono essere solo coloro che rispettano l’ “agenda europea”, A PRESCINDERE DAL VOTO DEGLI ITALIANI.
    La Costituzione innanzitutto afferma il principio democratico e la sovranità popolare, che in questa vicenda, purtroppo, non sono stati rispettati.
    Chiudo qui la polemica, ma sono d’accordo che questo comportamento “discutibile” del presidente della repubblica debba essere CHIARITO in parlamento prima che nuove elezioni portino ad una situazione del tutto simile a quanto è successo ieri: a una maggioranza politica, votata democraticamente dalla maggioranza degli italiani, è impedito di formare il governo perchè indica al Quirinale un ministro (che tra l’altro è già stato ministro in precedenza) che non condivide l’agenda europea.

    28 Maggio, 2018 - 8:38
  91. Lorenzo Cuffini

    Tanto per la precisione, poi, il governo abortito rappresentava un mero cartello , con una maggioranza parlamentare numerica.
    Diversa ( diversissima) da quella votata dagli italiani, che non hanno mai votato un accordo M5S , Lega.
    Gli Scrittori della Storia und Padri della terza Repubblica devono rendersi conto che esistono regole costituzionali DI CUI TENERE CONTO, non va tutto per diretti inesistenti “consensi del popolo”, e a colpi di ” o cos’, o niente”, “o così, o Roma” ” mai piu’ servi”. Per la cronaca semantica, son frasi pescate direttamente dal ventennio fascista. Come “Cambiamento”, non c’è male proprio.
    Morale: Salvini ha fatto il suo gioco ,li ha uccellati tutti, e ora tribuneggia e tromboneggia. I 5S ( quanto durerà DiMaio? Intanto è risorto Dibba) saran costretti ad alzare il tiro per non farsi rubar la loro scena ( con la fantasiosa richiesta di messa in stato di accusa han già iniziato), ma la vedo dura per loro….Han fatto i conti senza l’0ste leghista ( che dietro potrebbe tornare ad avere soldi e macchina propagandistica e i residui voti del ricandeggiato Berlusconi)

    28 Maggio, 2018 - 8:40
  92. maria cristina venturi

    E il governo del Presidente da chi sara’ votato in Parlamento? O il Parlamento non conta piu’ nulla e siamo diventati, senza che ce lo dicessero, una Repubblica Presidenziale?
    Cottarelli come puo’ reggersi se non ha la maggioranza parlamentare?
    PD + LeU + Forza Italia + Bonino insieme hanno meno del 46% ?
    Federico dovrebbe rileggersi la Costituzione, tu invece dovresti rileggerti il manuale di matematica delle medie.
    La democrazia parlamentare e’ il governo supportato dalla maggioranza parlamentare.
    Dove e’ la maggioranza parlamentare del governo del Presidente?

    28 Maggio, 2018 - 8:42
  93. Beppe Zezza

    Rientra nei poteri del Presidente della Repubblica – che è, in alcune cose, SOVRANO al pari del Parlamento ( a mio parere residuo storico proveniente dallo statuto albertino che rappresentava la costituzione dello stato unitario rpima del fascismo ) quello di rifiutare di firmare la nomina di un ministro. Dunque non ha fatto niente CONTRO la Costituzione . E la richiesta di impeachment per alto tradimento fa ridere i polli – nessuno potrà mai dimostrare che il suo rifiuto non sia venuto da un intimo convincimento.
    Tuttavia logica vuole che un rifiuto debba essere motivato. E , a mio parere, le motivazioni addotte da Mattarella sono “deboli” perché la persona Savona era moralmente ineccepibile e professionalmente più che adeguata per i ruoli ricoperti nella sua lunga carriera. Perché è stato rifiutato? Per le sue idee personali ( prepararsi a una eventuale uscita dall’Euro ) – che non facevano parte del programma di governo e per il timore delle possibili reazioni internazionali dei nostri creditori ( esplicita ammissione della nostra non-sovranità ).
    A me inoltre non è piaciuta la evocazione dei possibili scenari apocalittici che potrebbero concretizzarsi in caso di fuoriuscita dall’Euro, dato che questo argomento non era esplicitamente in agenda.
    Comunque, sic rebus stantibus, stiamo a vedere che cosa accadrà durante la prossima campagna elettorale e la prossima votazione: il rischio che la crisi si accentui c’è tutto.

    28 Maggio, 2018 - 9:43
  94. Lorenzo Cuffini

    Venturi,la costituzione della repubblica Italiana.
    Dove tutto è chiarissimo, poche balle.

    28 Maggio, 2018 - 10:46
  95. Victoria Boe

    Il Presidente della Repubblica svolge un ruolo di GARANZIA per l’ intera nazione.
    Difficile da capire?
    Nei colloqui con Conte aveva proposto il nome di Giorgetti, il quale è vicinissimo a Salvini ed è più moderato di Savona.
    Come mai non si è voluto accettare questo cambiamento?
    C’ è qualcosa che non quadra in tutto questo.
    I partiti che hanno perso alle elezioni non c’ entrano un bel niente. C’ entra il buon senso invece.
    Salvini è un prepotente e Di Maio con tutti i suoi seguaci è pure un prepotente. Il braccio di ferro lo facciano in palestra con i loro pari, non con un Presidente che vuole il bene del Paese sotto tutti i punti di vista e non deve ratificare con la propria firma le scelte sbagliate di chi vuol portare l’ Italia, per un capriccio testardo, in una situazione di pericolo economico.

    28 Maggio, 2018 - 10:56
  96. Beppe Zezza

    La “garanzia” è nel riguardo del “rispetto della costituzione” non nei riguardi di un preteso “buon senso”.
    Comunque sia una cosa è certa: a causa del suo ingente debito pubblico la sovranità dell’Italia è limitata. È lecito rammaricarsene, ma questo è un fatto indubitabile e sarebbe bene che lo dichiarassimo apertamente : a causa della nostra dipendenza dai creditori non siamo liberi di fare quello che vogliamo ma dobbiamo inchinarci di fronte alle richieste più o meno esplicite dei creditori pena un disastro economico. In fondo è questo quello che il Presidente ha detto.

    28 Maggio, 2018 - 13:01
  97. picchio

    Beppe le motivazioni non sono deboli, eravamo in una situazione in cui il primo ministro era un emerito sconosciuto trattato dai due alleati come un povero passacarte . Alleati che hanno indicato un programma economico fantasmagorico senza un briciolo di copertura, cosa già questa che spaventa i mercati , che non sono quelli ipotetici poteri forti di cui s8 favoleggia, ma una massa di investitori che se vedono diventare rischioso il loro investimento , lo vendono o non lo effettuano ( in parole povere saremmo stati costretti ad aumentare a dismisura i tassi necessari per vendere i titoli con cui rimborsiamo il debito pregresso , perché è noto: più alto il rischio ,più alti i tassi) , in questa situazione già instabile si aggiungeva un ministro, competente e illustre, ma che in questi ultimi anni ha pubblicato testi e articoli propugnando tesi che avrebbero, se perseguite dal Governo, aumentata la nostra vulnerabilità..
    Mattarella giustamente ha suggerito a Salvini , mettete almeno un vostro ministro ( della Lega) che rassicuri i mercati., ma Salvini ha rifiutato..Perché? La mia idea è che voglia liberarsi dei 5 stelle.
    Cristina vicquery

    28 Maggio, 2018 - 13:09
  98. picchio

    Federico continua a cianciare di sovranità popolare non rispettata, ma già il fatto di aver indicato Conte come premier non rispettava la sovranità popolare…era un premier tecnico, non votato da nessuno….
    Cristina vicquery

    28 Maggio, 2018 - 13:13
  99. Beppe Zezza

    Rif 13.09 Cristina non concordo. Se la obiezione riguardava il programma fantasmagorico e senza copertura Che differenza faceva se a gestirlo fosse stato Giorgetti e non Savona ? La questione dunque non riguarda il programma ma la persona incaricata di gestirlo. Un conto è avere a che fare in Europa con un Giorgetti buon politico ma non un economista e altro invece è doversi misurare con un competente esperto come Savona. La ostilità dunque era per la persona di Savona.
    Questa ostilità è stata manifestata dai nostri creditori che in un modo o nell’altro ci condizionano e ai quali dobbiamo realisticamente dare retta .
    La ipotesi di un Salvini che abbia operato per liberarsi dei cinque stelle è troppo complottistica per essere credibile

    28 Maggio, 2018 - 13:44
  100. Victoria Boe

    Salvini è sicurissimo che andando a nuove elezioni sarebbe in forte crescita, come da sondaggio, più dei 5stelle.
    E niente di strano che nella sua testa sia passata l’idea che, resistendo a Mattarella, che pure gli proponeva il suo fidatissimo Giorgetti al posto di Savona, ci sarebbero state nuove elezioni dove lui prevarrebbe.
    Ma queste sono ipotesi, ovviamente.
    Resta il fatto che lui è un antieuropeista convinto, uno sfasciacarrozze che vuol fare il ducetto. Impone e dispone come a lui piace; ora è in grado di alzare la voce anche con Berlusconi. Si sente il padrone della situazone.
    Ma nel Paese c’è un presidente della Repubblica che non ammette imposizioni, giustamente, e con alto senso di responsabilità si fa garante del bene di tutti i cittadini, evitando di portarli sull’orlo del precipizio. E io credo che gli italiani intelligenti hanno capito bene tutto questo. Forse a molti si apriranno bene gli occhi tenuti chiusi alle ultime elezioni.
    Voglio sperarlo.

    Al signor Zezza vorrei far presente che il “buon senso” è sempre necessario in ogni ambito, ed è indice di equilibrio mentale. Non tutti ce l’hanno, ahimè.

    28 Maggio, 2018 - 14:28
  101. picchio

    beppe
    probabilmente non mi sono spiegata bene, c’è un programmma fantasmagorico che se realizzato aumenterà il debito pubblico e questo è gia grave, se a realizzare questo programma c’è uno che IN PIù auspica l’implosione della UE e l’uscita dall’Euro la faccenda è ancor più grave. Nel primo caso il ministro dopo aver constatato l’irrealizzabilità di parte del programma avrebbe cercato di fare quello che realisticamente si poteva fare, nel secondo caso di quanto avrebbe spinto l’acceleratore verso l’implosione?
    crisina vicquery

    28 Maggio, 2018 - 16:54
  102. Beppe Zezza

    Rif 14.28
    il suo giudizio su Salvini è molto pesante.
    Molti italiani invece gli hanno dato fiducia.
    Evidentemente è gente priva di “buon senso”!?!

    Che QUESTA Europa non funzioni, che QUESTA Europa ci abbia danneggiato, che QUESTA Europa vada cambiata è una idea condivisa da molti.

    Il problema del “buon senso” è che è di difficile definizione e c’è chi lo vede da una parte e chi dall’altra.

    Diktat inaccettabile, Veto inaccettabile. Due sovranità a confronto. Primo round al SOVRANO Presidente.

    Se il Presidente ha salvato il Paese dal baratro o invece ha innescato un processo assai pericoloso ce lo dirà la storia.
    Che cosa succederà se alle prossime elezioni M5s e Lega dovessero allearsi, presentare il loro “contratto” come “programma” e avere nuovamente la maggioranza assoluta del Parlamento?

    28 Maggio, 2018 - 17:46
  103. Beppe Zezza

    A picchio.
    Dunque confermi : si tratta di ostilità verso la persona.
    Nel gioco “complottista”, così come c’è qualcuno che dice che Salvini si è impuntato su Savona perché vuole andare alle elezioni per avere un po’ più di voti, si potrebbe dire che il Presidente si è impuntato su Savona per mandare a monte il governo giallo-verde che non amava affatto e che aveva dovuto “trangugiare”. ( Il governo “neutrale” era manifestamente la opzione che il Presidente prediligeva )
    Stiamo a vedere come evolvono le cose.
    Il giudizio se le motivazioni addotte dal Presidente per rifiutarsi di firmare siano “forti” o “deboli” è strettamente soggettivo

    28 Maggio, 2018 - 17:57
  104. Lorenzo Cuffini

    “Che cosa succederà se alle prossime elezioni M5s e Lega dovessero allearsi, presentare il loro “contratto” come “programma” e avere nuovamente la maggioranza assoluta del Parlamento?”

    “nuovamente” ? Quale “nuovamente”? Avrebbero avuto una maggioranza di 6 ( dicasi sei) voti in Senato. Altroché assoluta.
    Comunque, pure se loro avessero una “maggioranza bulgara” dell’80 % , succederà che, FINCHE’ NON SI CAMBIA LA COSTITUZIONE, dovranno formare un governo con le regole che tutti han sempre seguito. E non potranno comunque presentarsi da Mattarella, o chi per esso, e dirgli: nonno, firma., e zitto.
    Speriamo che serva loro di lezione.
    Se invece avranno i numeri, la forza, la tenacia, la pazienza di seguire gli iter previsti e cambiare la Costituzione, se ne riparlerà.
    Fino ad allora, possono battere i piedi a terra e gridare all’alto tradimento finché vogliono, non san nemmeno quel che stan dicendo.

    28 Maggio, 2018 - 18:47
  105. Lorenzo Cuffini

    Nel frattempo, i due padri mancati della Terza Repubblica, bisognerà ben dirlo, stanno giocando col fuoco e con la piazza in modo sinistramente simile allo squadrismo degli anni 20 del 900.
    Se non altro, tutto appare moooooooolto più nitido e chiaro.

    28 Maggio, 2018 - 18:54
  106. Federico Benedetti

    È evidente a tutti che a questo punto Mattarella ci farà votare e rivotare finché non leggeremo chi vuole lui ( o piace alla grande finanza europea). Non so proprio come tutto questo possa essere considerato democratico e rispettoso della sovranità popolare.
    Oggi i mercati non hanno certo premiato l’ipotesi di un governo che non riceverà la fiducia del parlamento e che necessariamente porterà a elezioni anticipate.

    28 Maggio, 2018 - 19:23
  107. Federico Benedetti

    I risparmi degli Italiani sarebbero stati tutelati meglio da un governo nel pieno delle sue funzioni con Paolo Savona ministro piuttosto che con un governo di tecnici semisconosciuti, che non otterrà la fiducia del parlamento (un governo balneare che organizza le elezioni anticipate).
    Non si capisce da quale assurdo punto di vista questa si possa configurare come la scelta migliore, a meno che lo scopo fosse solo quello di impedire a Salvini e Di Maio di andare al governo..

    28 Maggio, 2018 - 19:29
  108. picchio

    Non è ostilità verso la persona di cui Mattarella ha appunto detto di apprezzate curriculum e competenze è ostilità verso le opinioni della persona , opinioni che unite ad un programma che fa acqua da tutte le parti avrebbero portato ad un tracollo ( forse voluto ) dei conti pubblici. Detto in parole povere : una persona con buona esperienza e curriculum messa però nel posto sbagliato e nel momento sbagliato.

    Cristina vicquery

    28 Maggio, 2018 - 20:32
  109. Victoria Boe

    Rif. @17:46
    “il suo giudizio su Salvini è molto pesante.”

    Il mio giudizio su Salvini è sempre stato negativo e non l’ho mai nascosto.
    Il giudizio ora è diventato negativissimo perché ha dimostrato ancora di più una prepotenza senza limiti.
    Poteva concordare con Mattarella sul nome di Giorgetti e non l’ha fatto per sfida, con intenti ben precisi.
    Lo avrei temuto perfino come ministro degli interni, ma su questo non c’era preclusione alcuna da parte del capo dello Stato.
    Non mi piacciono quelli che assumono posizioni rigidissime e fascistoidi. Salvini è, appunto, uno di quelli.
    Questa Europa va cambiata nei modi giusti, se permette, e non con minacce di uscite dall’euro o dall’Europa. Valga l’esempio infelice della Brexit.
    Chi ha votato per lui lo ha fatto quasi esclusivamente per la questione dei migranti. Molti italiani, anche sedicenti cristiani, non li tollerano i migranti.
    Quei signori lì, compreso Salvini col rosario in mano, sanno di cristianesimo quanto io so di islamismo, cioè pressoché niente.
    Di Maio gli è molto vicino, forse anche peggio. Sono solo dei rozzi POPULISTI.
    Cristiani a parole ma non di fatto.
    Il guaio è che buona parte del popolo ingenuamente crede alle loro favole.

    28 Maggio, 2018 - 22:15
  110. Beppe Zezza

    Rif 18.47
    Certo il Presidente della Repubblica avrebbe ancora il potere di sciogliere le camere una seconda volta. Una bella peospettiva.
    È come dire : il,popolo può votare come gli pare ma alla fine l’ultima parola è la mia ( secondo la Costituzione più bella del mondo )
    Rif 18.54
    In giro c’è molta gente arrabbiata. Speriamo bene!

    Rif 20.32
    Dunque il giudizio su Savona da parte del Presidente è un giudizio “politico” , difforme dal giudizio “politico” dei rappresentanti del popolo. Ma il Presidente può esprimere giudizi “politici”? Questo è qualcosa che molti contestano.

    28 Maggio, 2018 - 22:15
  111. Victoria Boe

    Concordo con Lorenzo Cuffini @ 18:54.

    28 Maggio, 2018 - 22:20
  112. Lorenzo Cuffini

    🙂
    Dopo aver inutilmente tentato di riscrivere la Storia, il burbanzoso Salvini è passato più modestamente a riscrivere i Promessi Sposi .
    “Questo matrimonio non s’ha da fare” , secondo lui, è frase pronunciata da don Abbondio, e non da uno dei bravi mandati da don Rodrigo….
    Morale: il millantato co-padre ( mancato) della Terza Repubblica non solo dimostra di conoscere pochino della Costituzione Italiana, ma di non esser meglio messo con Manzoni.
    Un bel quattro tondo.

    29 Maggio, 2018 - 8:39
  113. Lorenzo Cuffini

    🙂
    Di Maio invece, riconvertitosi in tempo zero da Uomo di Governo a Masaniello infuriato, incita a esporre il tricolore come per la vittoria ai Mondiali ( mancati pure quelli, sottilissima allusione?!) e spara nomi di possibili leghisti sostitutivi che avrebbe volentieri barattato con il professor Savona pur di avercelo in mano, sto benedettissimo governo…
    Si becca in triplice stereo una gelida smentita da Quirinale, Lega, Giorgetti impoltronato da Vespa.
    Il suddetto professor Savona, piccatissimo, dichiara di aver ricevuto un gravissimo torto dalla Presidenza della Repubblica.
    Anvedi.
    Oggi le comiche.

    29 Maggio, 2018 - 8:49
  114. Lorenzo Cuffini

    Intanto, tra un congiuntivo sbagliato, e un video su FB, vien fuori che “il Programma del Cambiamento resta”. C’hanno i numeri, in Parlamento ( in quei 2/3 giorni che durerà questo parlamento) faranno comunque passare i provvedimenti dei primi 100 giorni, tonitruano i Mancati Vicepremier…
    Questa sarebbe l’unica cosa sensata e politicamente concreta tra quelle dette nella giornata di ieri.
    Vedremo se ALMENO UN COSA concreta , potendola fare subito, la faranno.
    O se si resta ai capricci da seconda elementare.
    ( Salvini, in strada: ” oggi avrei potuto essere nel mio studio da Ministro dell’Interno a respingere i migranti, e invece non me l’han lasciato fare….” )
    🙂 🙂 🙂

    29 Maggio, 2018 - 8:59
  115. Leopoldo Calò

    Mi chiedo come mai, di qualunque argomento di parli, restano immutati gli schieramenti che si sono consolidati nel microcosmo del pianerottolo. Mai che un Cuffini vada d’accordo con uno Zezza, o una Vicquery con una Venturi, o uno Zezza con una Boe. Anche io mi ritrovo quasi sempre da una parte e quasi mai dall’altra (a parte i toni più o meno accettabili dell’una o dell’altra fazione). Sarebbe bello se ogni tanto provassimo a rimescolare un po’ le carte.

    29 Maggio, 2018 - 9:35
  116. Lorenzo Cuffini

    Forse, se buttassimo un occhio su questo:
    https://scenarieconomici.it/il-piano-b-per-litalia-nella-sua-interezza/

    ( che Savona, pur nella sua tardiva dichiarazione , sempre sullo stesso sito, si è preso ben ben ben guardia di smentire minimamente) ci si renderebbe meglio conto di quello che stava sul piatto. Consiglio attenzione alle slides ” segretezza e divulgazione”, ad esempio. Ma tutto il “libretto di istruzioni” va scorso x rendersi conto che si tratta assai di più che di l’esposizione di una teoria economica da accademia. Qui si tratta di un piano operativo attuabile nel corso di un week end.
    Il fatto che fosse datato 2015 rappresenta una “aggravante”, non una attenuante

    29 Maggio, 2018 - 15:25
  117. Beppe Zezza

    rif 9.35
    Anche io ho notato la stessa cosa!
    Evidentemente le distanze sono “congenite”. Non so chi disse un giorno – quando esistevano le categorie “destra” e “sinistra” – che essere di destra o di sinistra dipende dalla struttura stessa della persona.

    A proposito delle vicende in corso, vorrei aggiungere due cose:
    – in regime di sistema elettorale proporzionale è “normale” che gli accordi vengano fatti dai partiti “dopo” le votazioni. La cosiddetta prima Repubblica insegna. Non si può quindi questionare sul fatto che M5S e Lega si siano accordati DOPO le votazioni quando prima si presentavano come alternativi.
    – in altri tempi la questione Savona sarebbe stata risolta “segretamente”. Se una contrapposizione viene alla luce è IMPOSSIBILE risolverla . E’ una questione di IMMAGINE che in politica è (quasi) tutto. (Lo avevo scritto già in un precedente post prima della infausta chiusura della vicenda). Quando Scalfaro – un vecchio democristiano, vecchia volpe della politica – non accettò Previti come ministro della Giustizia, questo si seppe DOPO, non prima e un accordo fu trovato.

    29 Maggio, 2018 - 17:03
  118. alphiton

    Sono sempre più convinto che Salvini ha voluto strappare impuntandosi su Savona quando ha capito che Mattarella non lo avrebbe mai accettato. Spera di fare il pieno alle prossime elezioni e di indebolire i 5 stelle. La tattica è buona, ma la strategia sarà rovinosa per l’Italia e per il suo tessuto etico prima ancora che economico.

    Alberto Farina

    29 Maggio, 2018 - 18:40

Lascia un commento