La direzione del Concistoro annunciato ieri da Francesco è quella dell’uscita dall’Europa, che è anche il segno del Pontificato del Papa argentino: tra i tredici cardinali elettori vi sono un solo curiale, un solo italiano, tre europei in totale. Nei commenti altri miei spuntini.
Conclave: più periferia e meno Curia Italia Europa
29 Comments
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Meno Europa. Da Paolo VI a Benedetto, la geografia del Collegio elettivo tendeva a un equilibrio dinamico tra Europa e resto del mondo: la percentuale degli europei era all’incirca al 50%, qualche volta poco sopra, qualche altra poco sotto. Con Bergoglio quell’equilibrio s’allontana e gli europei tendono a scendere al 30%. Contando i soli cardinali elettori, nel Concistoro del 2014 gli europei furono 6 su 16 e in quello del 2015 cinque su 15. Sommando i tre Concistori, Francesco fino a oggi ha nominato 14 europei su un totale di 44 elettori. Il vecchio continente scende al 22%.
Futuro extra-europeo. Nel Conclave dell’ottobre del 1978 (che elegge Karol Wojtyla) gli europei erano 54 su 111, pari al 49%. In quello del 2005 (che elegge Joseph Ratzinger) erano 58 su 111, pari al 51%. Nel Conclave del 2013 (che elegge Jorge Mario Bergoglio) erano 60 su 115, pari al 52%. Se proiettiamo in avanti le nomine bergogliane, possiamo immaginare un conclave nel quale gli europei siano sul 30%. In questo momento sono 54 su 121. Il futuro del Papato è fuori dall’Europa.
Italians. Lo stesso vale per gli italiani: avremo un solo cardinale elettore in questo concistoro, ne avemmo 2 su 15 nel 2015 e 4 su 16 nel 2014: in totale 7 su 44, pari al 16%. Nell’ultimo Conclave i nostri erano 28, pari al 24%. Poco verosimile che torni un Papa italiano in tempi brevi.
Tanti elettori extra europei, diversi e distanti tra loro, potrebbero più facilmente accordarsi per eleggere proprio un pontefice italiano.
A parte questa considerazione, volevo approfittare per comunicare a Luigi quanto reso noto in questi giorni a Tresigallo; relata refero:
“la Conferenza Episcopale Emilia-Romagna in data 1° luglio 2016, con voto unanime dei Vescovi presenti, ha espresso parere favorevole all’apertura della Causa di beatificazione di Laura Vincenzi.
Il 2017 sarà un anno importante: il 4 aprile ricorrerà il 30° anniversario della nascita al Cielo di Laura e nel corso dell’anno sarà costituito il Tribunale diocesano per il processo di beatificazione.
Il cammino è giunto dunque ad una tappa importante, al raggiungimento della quale ci piace pensare che abbiano contribuito anche la nostra fede e la nostra preghiera”.
da papa Francesco una bella torta in faccia a chi nella Chiesa si ritrova nelle “posizioni tradizionali” e una bella pernacchia… forse era in previsioni di questo che si sganasciava dalle risate nel suo colloquio con Welby!
http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2016/10/09/tredici-nuovi-cardinali-piu-quattro-vincitori-e-vinti-del-prossimo-concistoro/
“La torta in faccia che si buscò sei anni fa l’arcivescovo di Bruxelles André-Joseph Léonard, dileggiato (vedi foto) per le sue posizioni tradizionali sia in dottrina che in pastorale, ha trovato oggi una ben più sostanziosa replica nella porpora conferita da papa Francesco al suo successore e rivale progressista, Jozef De Kesel.”
SANDRO MAGISTER
Periferia vo cercando. I 17 cardinali annunciati ieri appartengono a 14 diverse nazioni, sette delle quali non avevano cardinali: di queste 4 avranno cardinali elettori (Rep Centrafricana, Bangladesh, Is. Mauritius, Papua Nuova Guinea) e 3 cardinali non elettori (Malaysia, Lesotho, Albania).
A Federico Benedetti. Grazie per la notizia – che mi è cara – su Laura Vincenzi. Che è un personaggio dei miei “fatti di Vangelo”: http://www.luigiaccattoli.it/blog/cerco-fatti-di-vangelo/9-la-voce-dello-sposo-e-la-voce-della-sposa/laura-vincenzi-%C2%ABc%E2%80%99e-una-ragazza-qui-a-ferrara-che-ti-vuole-un-mare-di-bene%C2%BB/
Sui cardinali. Il mio è un ragionamento storico e di probabilità. Quando i cardinali italiani erano in maggioranza il papa era sempre italiano. Quando sono scesi sotto il 30% sono arrivati i papi non italiani. Oggi sono al 25%. Scendendo sotto il 20% o il 10% il ritorno in Italia si farà più arduo.
Forse Magister dovrebbe cambiare paio d’occhiali, ogni tanto….
Il guaio è che è convinto di vederci benissssssssimo!!!
Ussignur.
Mi sembra che Sandro Magister ci veda molto bene. E mi chiedo anche perché il Signore permetta tutto questo.
Cosa significa che Sandro Magister dovrebbe cambiare occhiali?
Non sarebbe meglio spiegare perché non se condividono le opinioni?
Magari evitando di ripetere all’infinito che visto che il papa è il papa bisogna fidarsi.
boh…ognuno è libero di pensarla come vuole.
Figurarsi sulla vista di Magister.
Mi sbaglierò?
Puo’ darsi benissimo.
Sta di fatto che interpretare ogni fatto , fattone e fattino alla luce del teoremino tradizionalisti buuuuuu, progressisti yeahhhhh a me pare leggere la realtà con gli occhiali del pre-giudizio.
A me sembra pregiudizio il tuo.
Perché non entri piuttosto nel merito?
se non vi piacciono Magister e Marco Tosatti , che vi ho già postato. ecco a voi Matzuzzi:
http://www.ilfoglio.it/chiesa/2016/10/11/papa-francesco-vescovi-svolta-liberal-chiesa___1-v-148952-rubriche_c405.htm
“Lo si comprende bene scorrendo i nomi dei presuli americani “premiati”. Non Gomez, non Chaput (che pure era stato il padrone di casa all’Incontro mondiale delle famiglie, un anno fa, a Philadelphia), non Lori, arcivescovo di Baltimora. Ma mons. Blase Cupich – l’arcivescovo di Chicago che meglio d’ogni altro interpreta in terra americana il nuovo corso lontano dal conservatorismo muscolare che ha dominato per un trentennio e più attento alle dinamiche sociali – e mons. Joseph Tobin, pastore a Indianapolis che fu rispedito a casa da Roma, dove era da pochissimo tempo segretario della congregazione per i Religiosi, in quanto sostenitore della causa delle suore “ribelli” della Leadership conference of women religious finite sotto una duplice inchiesta vaticana.”
insomma la verità che Matzuzzi dice, e lo vedrebbero anche i ciechi , è che queste nomine provocano un forte sbilanciamento verso l’ala “liberal” o progressista della Chiesa o diciamo verso persone che sono allineate all’idea di Chiesa ( non dirò ideologia) di Bergoglio.
del resto c’era da aspettarselo. Quando un gesuita ha in mano il potere , lo usa fino in fondo, spregiudicatamente . Il fine giustifica i mezzi.
“Mons. Carlos Osoro Sierra è soprannominato “il Francesco spagnolo”, mons. Jozef De Kesel è il delfino del cardinale Godfried Danneels, che voleva proprio De Kesel come suo successore già nel 2010, scontrandosi però con il rifiuto di Benedetto XVI, che gli preferì il conservatore André-Joseph Léonard, le cui dimissioni sono state accettate non appena raggiunta l’età canonica e che non si è visto riconoscere la porpora cardinalizia. C’è un altro elemento che rileva e che rappresenta una costante dei tre concistori bergogliani: nessuna porpora concessa ai patriarchi orientali, come dimostra anche la decisione di dare la berretta a mons. Mario Zenari (nunzio in Siria) e non, ad esempio, al titolare della sede di Baghdad, mar Raphaël I Sako.”
insomma papa Bergoglio premia i “suoi”, quelli lo appoggiano .
nulla di strano direte voi, tutti hanno sempre fatto così.
certo, nulla di strano. se non fosse che la falsa umiltà di papa francesco lo vuole far apparire come una persona a cui non importa il potere, una persona aliena dai giochi cordate , una persona insomma ingenua e mite e che vive solo nella dimensione spirituale . Falsa umiltà, ipocrisia, vera invece capacità di gestire il potere immenso che ha per stravolgere la Chiesa a suo piacimento.
Un ringraziamento speciale a mons. Joseph Leonard,
http://ilblogdiraffaella.blogspot.it/2016/10/un-ringraziamento-speciale-mons-joseph.html
se non credete ne’ a Magister, ne’ a Tosatti ne’ a Matzuzzi, spero che crederete almeno a quello che dice un esultante Alberto Melloni su Repubblica:
http://ilsismografo.blogspot.it/2016/10/vaticano-francesco-e-i-cardinali-che.htm
bisogna essere ciechi, sordi muti, ottusi, per non vedere, per non capire cosa sta succedendo nella Chiesa cattolica.
e’ in atto la presa del potere, di tutto il potere, da parte di una ideologia quella dei progressisti, che hanno piazzato i loro uomini in tutti i posti di potere. E chi non è d’accordo con questa svolta politica ” a sinistra” della Chiesa?e chi pensa che la Chiesa non sia proprietà di una ideologia politica?
Se ne deve andare dalla Chiesa?
Il papa non dovrebbe essere di TUTTI i cattolici? Il Pastore ( buono) non dovrebbe essere il pastore di tutte le pecore? non dovrebbe difenderle cotro i lupi? Non dovrebbe condurle verso Cristo? non verso il trionfo di una fazione politica? O Bergoglio è talmente superbo da pretendere che i cattolici credano in LUI STESSO COME LEADER POLITICO? e’ questo che ci viene chiesto? il papa diventa un CAUDILLO?
e chi non è d’accordo che deve fare?
Alberto melloni conclude il suo articolo definendo Francesco con con queste parole:
” la carica evangelica di Francesco offre occasioni per guardarlo in TV , una specie di eroe per cui si tifa, finchè non si cambia canale”.
se la figura del papa è ridotta ad “un eroe per cui si tifa” in TV credo che solo Melloni ed altri come lui possano gioirne!
Nel merito, e rispondo a Fides che me lo chiede, anche se non vedo a chi possa interessare, ho già risposto . Questo leggere la cronaca con gli occhiali a senso unico della divisione perenne tra cattopro e cattotradi è vecchia, stravecchia, stantia e non porta da nessuna parte.E’ un modo ideologico e fuorviante di interpretare la vita della Chiesa. E’ talmente macroscopica, la cosa, che basta leggersi Magister prima e dopo la sua conversione alla crociata antibergogliana, per rendersene conto: due persone e due giornalismi diversi.Si puo’ negare questo? Io credo di no.
La si potrebbe piantare?
Io dico di sì.
Ma così la penso io, quello che non si puo’ essere così bigotto e papista ( cfr. Fides, a proposito di pregiudizi) 🙂
Toh ! La signora Venturi torna a sbraitare rabbiosamente contro il Papa ! E l'”ironia” di cui parlava sabato scorso ? La “leggerezza”, da lei reclamata nel post sulle vittime della mafia, che fine ha fatto ? Il senso dell’umorismo cui ci invitava, a proposito di Caterina Chinnici, Maria Falcone e Giovanni Bachelet, dov’è finito ?
Roberto Caligaris
Quanto all’entusiasmo irrefrenabile di Maria Cristina che garrisce come uno stendardo al vento, gonfiato e corroborato dai pareri antibergogliani collezionati con sollucchero, ha il suo acme in una serie di domande incongrue.
E non potrebbe essere diversamente , data la premessa strabiliante :”e’ in atto la presa del potere, di tutto il potere, da parte di una ideologia quella dei progressisti, che hanno piazzato i loro uomini in tutti i posti di potere.”
Da qui discendono una infilata di quesiti:D)E chi non è d’accordo con questa svolta politica ” a sinistra” della Chiesa? R) Vediamo di non dire baggianate. Maria Cristina ama porsi fuori dalla storia, in una prospettiva atemporale che la colloca molto vicino al pianeta Papalla. E’ roba di adesso che i papi, nel governo della Chiesa, operino scelte ben definite, in linea con i loro orientamenti? Naaaaaaaaa, roba vecchia come il cucco.MA che pare, udite udite , che sia prerogativa del perfido e bieco gesuita pampero.Da notare che uno dei pezzi ingenuamente postati qui sopra lo racconta molto candidamente, quando narra di Benedetto che, come successore di Daneels “preferì il conservatore André-Joseph Léonard” , ma toh, ma guarda, ma pensa un po’.
Quanto alla svolta politica ” a sinistra” della Chiesa, anche qui stiamo nell’avanspettacolo: Maria Cristina ha una età fotocopia della mia, quindi non puo’ non ricordarsi ben altra chiesa ben diversamente “svoltante ” a sinistra: se facesse finta di dimenticarselo, glielo racconto io, diocesano di Michele Pellegrino e vicino di casa di Bettazzi, che fecero- mezzo lustro fa- cose davante alle quali certe uscite di Bergoglio sono all’acqua di rosa.
Il fatto è che la categoria della destra e sinistra è fuffa pura per giudicare le cose di Chiesa.
D) Chi pensa che la Chiesa non sia proprietà di una ideologia politica?
R) Chi lo facesse, farebbe benissimo, perchè E’ COSi’. Se invece lo pensa per dar voce al suo retropensiero che in sostanza è questo: dal Vaticano II in poi, tutto è ideologia politica, bè, è ora che si dia una svegliata e che si dia una mossa.
D)Se ne deve andare dalla Chiesa?
R) Certo che no. Bisognerebbe però che aprisse gli occhiuzzi sul fatto che la Chiesa c’è e il papa pure. Non gli vanno? Padrone. Veda lui. Io gli direi senz’altro di restare e di dire che gli stanno sulle palle. MA di scordarsi di far passare il trucchetto dell'”ergo” : nun me va, ergo è sbagliato.Bubbole.
D)Il papa non dovrebbe essere di TUTTI i cattolici?
R) Ovvio. Il papa è il papa di tutti i cattolici. Poi ci sono certi cattolici che si sentono cattolici che piu’ cattolici non si può ( se lo dicono da soli, ovvio) e NON sentono, per non dire non riconoscono, questo o quel papa. Mi perdonino: babbei, cattolicamente parlando, e comunque , cavoli loro.Il fatto che loro sono allergici, non li autorizza a spuzzonare il falso ( questo o quel papa non è il papa di tutti i cattolici….robe da chiodi).
Stessa risposta per le domandine retoriche sulle pecore ( da notare che molte di loro rifiutano e rivendicano di NON essere pecore, quindi, de che se sta a parla’?)
D) Non dovrebbe difenderle dai lupi? Non dovrebbe condurle verso Cristo?
Qui si va nel falso plateale, nella menzogna pura. Non merita alcuna risposta.
D) non verso il trionfo di una fazione politica? O Bergoglio è talmente superbo da pretendere che i cattolici credano in LUI STESSO COME LEADER POLITICO? e’ questo che ci viene chiesto? il papa diventa un CAUDILLO?
Prevenendo MArzullo, qui la Venturi si fa varie domande per darsi da sola la risposta che vuole urlare ai quattro venti: Bergoglio è un uomo di potere, un capopartito, un ipersuperbo che vuole diventare Lider Maximo ( piu’ che Caudillo: sai Maria Cristina, qui ti è scivolato il piede dalla parte sbagliata).
Urli urli, anche i cani ululano alla luna…..
🙂
Non vorrei dare a Maria Cristina e ai dotti da lei citati un dolore mortale, ma mia zia Marietta, fulgido esempio di cattolicità popolare che se ne strafotte , vivaddio, dei tempi, di papa che sia questo o quello, di questioni finemente(?!) di lana caprina , campa serena e beata e incrollabilmente ferma nella sua fede da- credo- 8/9 papi, attraverso cambiamenti di ogni genere, e si limita a moltiplicare, come santini segna libro, quelli dei papi: regnanti, emeriti, passati, beatificati, santificati che siano.E’ abbonata a tutto il bolletiname cattolico esistente al mondo.Dice il rosario preferibilmente in latino,scusandosene peraltro con i nipoti.
Si è fatta portare a ” vedere il papa” tutte le volte che è venuta a Torino, e da nessuna non è mai tornata non dico scandalizzata, ma neppur lontanamente turbata in qualche aspetto. Le domande di Maria Cristina non le capirebbe nemmeno: eccecredo.
Morale : Bergoglio, come Benedetto,GPII e gli altri, ” le pecore ” lo capiscono benissimo.Se ne facciano una ragione i collitorti malmostosi.
Cuffini, mi scuserai se non ho ancora capito cosa ci sia scritto del post di Magister che ti abbia spinto a consigliargli di cambiare gli occhiali.
Lo vuoi dire o ti limiti al solo ritornello tradi prog?
Renato Corti in un’intervista al Sir per la nomina a cardinale:
Nelle meditazioni che lei ha scritto per la Via Crucis del Venerdì Santo del 2015 al Colosseo ha citato il card. Martini, quando ricordava che “siamo chiamati ad essere la Chiesa della misericordia” e che “la Chiesa è chiamata ad essere povera e amica dei poveri”. Parole pronunciate nel 1995 e spesso ripetute da Papa Francesco…
Quelle parole le estraggo dalla Lettera di presentazione del 47° Sinodo della diocesi di Milano, nella quale ci sono pagine forti. Quel testo è uno dei più importanti, tra i più ignoti del card. Martini. Non li ho sentiti citare forse da nessuno. Io li ho commentati in un corso di esercizi ai preti di Mantova, perché erano impegnati con il Sinodo e allora mi sono richiamato a questa Lettera di Martini. Parole molto forti, che credo valga la pena ripetere anche oggi, perché sono veramente un ritorno allo spirito iniziale del cristianesimo.
http://agensir.it/chiesa/2016/10/10/renato-corti-la-mia-nomina-significativa-lascio-la-domanda-aperta-a-me-stesso-e-cerchero-di-rispondere-in-maniera-onesta-e-generosa/
Il Papa premia coloro che nelle Diocesi condividono la sua visione ecclesiale. Mi sembra più che legittimo. Il Papa vuole condurre la Chiesa in una certa direzione, che senso avrebbe fare cardinali coloro che remano contro?
Cristina vicquery
Ovvio quindi la scelta di cupich e tobin rispetto a Chaput. Il vescovo di Brussels non lo conosco, ma la logica ovviamente sarà stata la stessa.
Cristina vicquery
Parole del nuovo cardinale Ernest Simoni:“Quando ho visto in televisione il Papa durante l’Angelus annunciare i nuovi cardinali, non potevo credere che tra questi ci fosse anche il mio nome. E’ stata una nomina a sorpresa. Ringrazio con tutto il cuore Dio onnipotente per il dono della vita”
http://ilsismografo.blogspot.it/2016/10/vaticano-papa-don-ernest-simoni-ero.html
Ho letto Luigi ! Molto bello…
Cristina vicquery
Eccoci, Fides.
Per il ritornello tradi -pro, rivolgiti a Magister, ormai suo sacerdote.
Mi chiedi “cosa ci sia scritto del post di Magister che ti abbia spinto a consigliargli di cambiare gli occhiali.”
Pronti.
Titolo: Vincitori e vinti del prossimo concistoro.
Quali ” vincitori ” e quali ” vinti” ? Con questo modo bislacco di valutare, si fa una ecatombe di prelati, capriccciosamente attribuiti di qua e di là. Occhiale.
L’aggancio con la torta in faccia e la contestazione all’arcivescovo di Bruxelles André-Joseph Léonard , vecchia di sei anni, è strumentale e finalizzata a dimostrare il teorema precostituito che M. ha in testa.Occhiale.
“Il ripetuto sconcerto” che avrebbe accompagnato il rifiuto di Bergoglio di fare cardinale il suddetto , che fatto sarebbe? Allora con lo stesso ragionamento si potrebbe dire che Bergoglio si rifiuta ostinatamente di fare cardinale il buon Nosiglia che , in altre epoche, da Torino avrebbe avuto la berretta cardinalizia automaticamente in tasca. e che fila , secondo il ragionamento amici/nemici prediletto dal M, in perfetta sintonia con la linea di Francesco….che razza di ragionamento è? Occhiale.
“La botta messa a segno da papa Francesco”: il concistoro come un ok corral? Doppio occhiale.
Il proseguio dell’articolo, di taglio dagospia, mi pare tutto sulla stessa falsariga: ripescaggi tattici, rivincite, posti soffiati, gente e ordini restati a secco e compagnia a briscola.
Occhiali, occhiali, occhiali.
Ma mi pareva che questo mio parere, del tutto personale e pertanto insignificante, fosse chiarissimo anche prima.
Bene, bene, caro Cuffini.
Quindi hai stabilito che Magister valuta in modo bislacco, è capriccioso, argomenta in modo strumentale per dimostrare teoremi, sragiona, usa toni gossippari. Bel quadro; niente da dire.
Io invece sono profondamente infastidito da questo tuo modo di giudicare, spocchioso, supponente e arrogante e ritengo che questo tuo atteggiamento sia totalmente inappropriato.
Magister è un vaticanista come lo è Luigi Accattoli rispetto al quale assume posizioni diverse e certamente ha maturato insofferenza nei confronti dell’attuale Papa; insofferenza che manifesta interpretando secondo la sua prospettiva decisioni, parole, fatti ed eventi.
Ma fra persone che la pensano in modo diverso ritengo che sia segno di civiltà e maturità porsi in modo dialettico e costruttivo rispettando le diverse opinioni e la diversa interpretazione dei fatti.
Atteggiamenti di scomunica come i tuoi, caro Cuffini, altro non fanno che scavare abissi di incomunicabilità, baratri di divisione.
Peccato perché è Francesco stesso per primo che tende la mano e va a dialogare verso persone ostili a lui alla chiesa e alla fede.
Peccato, ma non è mai troppo tardi per rifletterci su.
Con questo stoppo questo tête-à-tête e ti saluto cordialmente.
Scomunica , un piffero, caro Mortari Fides.
Tu mi chiedi, e mi chiedi ripetutamente, e io ti rispondo.
Se la risposta non ti va, pace.
Se non ti va il suo tono, idem con patate.
La scomunica però, è tutta farinella del tuo sacco.
Dire che uno scrive indossando gli occhiali del “ragionamento a tesi”, non è affatto una scomunica: è una precisa critica a un modo di fare informazione.
Che è legittimo, ed è voluto e praticato liberamente.
Salut.