Ieri ho visto il Colosseo di notte. Venti euro per la visita guidata: “la notte non c’è lo sconto per i giornalisti”. “Sono archeologa, mi chiamo Cristina”. Per la prima volta sono sceso nei sotterranei e ho immaginato la vita che vi facevano le fiere e gli schiavi, stipati nei quindici corridoi: nel buio, intronati dal puzzo delle torce e dalle grida. “Le fiere venivano portate dentro tre notti in anticipo e tenute senza mangiare per farle più aggressive”. Avevo con me i versi di Marziale e mi dispiaceva contrastare il suo entusiasmo: Omnis Caesareo cedit labor Amphitheatro, / unum pro cunctis fama loquetur opus. Nei commenti una mia pedestre traduzione del trionfale epigramma.
Ho accompagnato Marziale nei sotterranei del Colosseo
36 Comments
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Marziale, De spectaculis 1: “Qualunque opera resterà inferiore all’anfiteatro di Cesare: / la fama di questo parlerà per conto di tutti”. Approfittando del fatto che nessuno gli badava, ho chiesto a Marziale se fosse già stato nei sotterrranei. Non mi ha risposto.
La Porta Libitinaria. Cristina archeologa mostra le due porte dell’asse principale, che è lungo 200 metri: la Porta Triumphalis e la Porta Libitinaria. Dalla prima, che quarda a Occidente (cioè verso i Fori), i gladiatori entravano in parata; dalla seconda, volta a Oriente (verso San Clemente), uscivano i morti: Venere Libitina proteggeva i sepolcri. L’asse centrale del Colosseo come parabola della vita.
Visto che solo Picchio se ne è ricordata:
http://it.radiovaticana.va/news/2015/08/06/70_anni_fa_la_bomba_atomica_su_hiroshima,_200mila_le_vittime/1163292
Enola gay, you should have stayed at home yesterday:
http://www.antiwarsongs.org/canzone.php?lang=it&id=130
https://m.youtube.com/watch?v=H2Tt86_PdGM
https://m.youtube.com/watch?v=-vMBp6iUJzk
La canzone giusta e’ questa scusate.
Brava, Sara (e brava anche Picchio).
Dall’afa delle campagne venete (superiore, se possibile, pure al caldo di Milano) mando un abbraccio a Fiorenza che ho visto riaffacciarsi, settimane or sono, nel “pianerottolo”), a Principessa (che nei giorni scorsi è, finalmente !, tornata ad intervenire: quanto ci manchi, Cinzia !), ed all’impagabile amico Matteo: ricambio, poi, di tutto cuore il saluto inviatomi dalla cara Clodine (ti ricordo sempre con affetto, Clo).
Buona domenica a tutti !
Roberto 55
P.s.: ma Nicoletta Zullino dov’è ?
Eccomi! Ciao Roberto, buona domenica a te, a tutti.
Certo che sono cambiati i tempi se allora ci si divertiva a veder sbranare delle persone da delle fiere…
Ho sentito per radio chi i Podemos stanno combattendo per l’abolizione delle corride, uno spettacolo anche questo ben triste….
ciao Sara 🙂 🙂
proprio stamani pensavo a te, non avevi più scritto e temevo non avessi più voglia di farlo. Meno male mi sbagliavo. 🙂
hai ragione fides
un allevatore francese ha allevato un toro spagnolo e mostra come siano animali pacifici se trattati con amore. ( in ogni caso,anche non fossero pacifici non dovrebbero essere uccisi nelle corride )
https://www.youtube.com/v/2w2bDOiouT4?start=1674&autoplay=1
Come sono cambiati i tempi ,dice Fides,gli antichi romani si divertivano a veder sbranare le persone. Noi invece!i
Noi moderni invece progrediti nella sensibilita e nella bonta,rimaniamo del tutto indifferenti o al massimo imbarazzati e muti di fronte a crimini come l‘aborto e l(atroce smembramento dei feti le cui parti vengono vendute come e‘successo in larga scala n USA. (SCandalo di cu nessuno ha parlato o parla).
i sono ancora oggi i sacrifici umani,disse una volta papa Francesco. Riferendosii ai milioni e milioni di feti abortiti.
E allora caro Fides io non mi reputerei. molto migliore degli antichi romani. La crudelta‘umana nelle varie epoche si presenta in maniera diversa,ma sempre crudelta‘rimane. Oggi ci commuoviamo per i tori delle corride e per il leone Cecil,ma nulla ci emoziona o ci sconvolge dei feti abortiti e fatti a pezzi.
Come disse mi pare Oscar Wilde il diavolo e‘un grande ottimista se pensa di poter rendere l‘uomo peggiore di quello che gia e‘.
Ogni generazione si crede “migliore“ di quella precedente. Come anno potuto fare questoCome hanno potuto credere in questo? Senza rendersi conto xhe fann e credono cose ancora piu‘assurde della generazione precedente. E‘il mito del progressoil mito che la storia sia u.n a retta (anzichequello che e‘un cerchio) in cui ofni generazione e‘migliore della precedente. Cosi‘noi modernixi sentiamo migliori di quelli che ci hanno preceduto. e invece se per assurdo Dante o San Francesco o San Tommaso o venisserodi. nuovo sulla Terra al“ giorno d‘ogg rimarrebbero scioccati dal “regresso dalll“ imbarbarimeto,dall‘impoverimento umano e spituale del‘uomo moderno.AltroAltro che progressoI!Ci allontaniamo. sempre di piu‘in zn motcentrifugo dal Centro Spirituale,dalla verita‘,dalla luce. Crediamo di progredire ma pogrediao nelle tenebre e nella menzogna.
Non devi convincermi, Discepolo.
E’ impressionante per me vedere come si dia il nome “delitto” all’abbandono di un cane, e si parli invece di “scelta” quando si decide di sopprimere un essere umano nascituro.
Frutto del degrado morale dei nostri tempi.
Sono completamente d’accordo, Fides, mon ami ; )
Un’antica leggenda dice che quando il grande Colosso di Roma verrà distrutto finirà il mondo. I Lavori, iniziati da Vespasiano, si conclusero solo grazie al grande sacco di Gerusalemme: la distruzione del Tempio in quel Luglio del 70 d.C …il furto del tesoro…sacrilegio!
Tito Tito…che sotto al tuo arco,
da duemila anni,
gli ebrei ancora ti girano al largo!
https://youtu.be/4edJoHvDy2I
Il mondo finira‘quando la volonta;divina lo vorra‘.Nessuno sa il tempo. e l‘ora. Ma gia‘da oggi si possono cogliere i segnali della decadenza della “putrefatio“Viviamo in un mondo in piena putrefazione el(assurdo e ‘ che la maggioranza degli uomini non se ne accorge. anzi crede di vivere nel progresso. L‘allontananento dalla Fonte spirituale,lalla linfa che scorrecdal tronco ai tralci dell‘Albero della viTa non viene piu‘neppure. percepita. I rami sono secchi. La linfa. spirituale non scorre puu‘. E gli u omini sno sempre piu;alienati e lontani dalla loro vera essenza spirituale
Perchè, Cristina, non te ne vai in vacanza qualche giorno ? A lavorare a Milano mi sa che siamo rimasti solo io (ancora per poco) e te ………..
‘Notte a tutti !
Roberto 55
🙂
Ci mancava solo la
“putrefatio” !
Cosa combina il gran caldo!
Grazie del pensiero Picchio.
🙂
“Il Gladiatore decide le sue mosse nell’arena:gliele suggeriscono le mosse stesse dell’avversario, i movimenti delle mani, l’inlcinazione del corpo, che egli studia attentamente
La vita dipende da un pollice, un gesto e si decide chi vivrà e sarà liberato e chi morirà! C’è intervallo. Si scanni qualcuno, intanto, così, per far passare il tempo.
Non capite nemmeno questo, che i cattivi esempi si ritorcono su chi li da? Ringraziate gli dei perché insegnate ad essere crudele a uno che non può imparare…”
SENECA [lettera a Lucillo]
E scese la notte, sic Transit! gloria mundi. La nebbia avvolse quel mondo senza Dio.
E fu sera e fu mattina-
L’umanità, a passi lenti, riprende il cammino tra luci ed ombre. Giorni brevi e lunghe notti senza luna. Ignora quel pollice riverso che incombe, ancora, sulle teste dei morituri ed è di nuovo nel fango, in agonia.
Siamo qui. In attesa. E’ la regola. Non si sfugge.
L’uomo non impara, non osserva l’avversario, il male, non ne studia attentamente le mosse delle mani, l’inclinazione del corpo che a guisa di serpente trascina in basso, nel fondo, nel fango.
E’ notte, in questo mondo senza Dio.
Siamo chiamati, come un tempo i gladiatori, a guardare il male, ad afferrarlo, combatterlo.
La GIOIA verrà dopo.
Cara Marilisa capisco che una “preziosa ridicola“come te la parola putrefatio faccia arricciare il nasino. Sai i radical chic pensano che dopo morti. loro cadaveri non puzzino e non vadano in putrefazione. Cosi‘suppongo pensi tu. Un anima coso bella ed elevata cpme la tua,cosi socura della propria bonta‘,cosi sicura della propria giustezza comz lo erano i farisei non puo‘ovviamente pensare a cose brutte cpme la putrefazione. Eppure cara Marilisa io ti cnsiglio ei pensâci per cheimparare l‘umilta‘quella vera,npn la posa stucchevole che ne e‘la parodia. Polvere sei e polvete ritornerai. Anche tu cara Marilisa. La putrefatio
Pemsaci qualche volta,ti farebbe bene.
Grazie, discepolo, di avermelo ricordato che sono polvere e che polvere ritornerò.
Una bella rinfrescata ci voleva.
E lei lo ricorda a sé stessa, a suo marito e soprattutto ai suoi figli?
Glielo ricorda, vero?
A me non fa senso la putrefazione. Manco per niente mi fa senso.
A me fa senso che lei ci propini ogni tanto un ritornello vecchio come il cucco, che fa cadere le braccia tanto è stantio.
Lei non dice niente di nuovo, non aggiunge niente che io già non sappia.
La differenza fra lei e me è che io non sono catastrofica come a lei piace essere.
Io vedo quel che c’ è sempre stato su questa terra: male e bene, materia e spirito, intelligenza e ottusità, fede e non-fede.
A me preme che cresca l’ Amore, quello che fa compiere il Regno di Dio.
Solo questo ritengo importante.
E fino a che vedrò intorno a me e nell’ intero mondo crescere l’ Amore, la putrefazione della morte mi farà un baffo. Anzi due, anzi tre, anzi 500000 mila e più baffi e pifferi.
Me ne infischio della morte.
E lei se ne infischia?
Segua il consiglio di Roberto: vada in vacanza, a prendere un bel po’ di aria fresca. Potrebbe farle bene.
Amore e morte sono facce della stessa medaglia.
Inoltre…a che pro i figli ? Questa non è davvero una pagina d’amore.
I figli NON si toccano. Non si toccano i figli di nessuno. MAI !
Chi ama, non lo fa. Chi ama è buono, non ferisce toccando i figli a una madre.
Il mondo è tutt’altro che pacifico, l’ umanità è malvagia: miseria, guerre, atrocità all’ordine del giorno. Dio solo e’ amore, eternamente amore. Non l’uomo: caduco, miserabile e violento.
Uuuuuuuuuuuuuuuuuuu
E chi tocca?
Discepolo mi ha ricordato benevolmente la putrefazione, ed io ricordo benevolmente a discepolo di ricordare innanzi tutto a sé stessa, al coniuge e ai suoi giovani virgulti la putrefazione.
Che c’ è di male?
L’ ho fatto con lo stesso amore che la discepola ha avuto per me.
“Lasceremo questo mondo ipocrita stupido e cattivo così come l’abbiamo trovato arrivandoci”
Voltaire “
Arrivandoci, a dire il vero, questo mondo ci sembrava bellissimo.
A quel bimbo di quattro mesi, uno splendido fiore in boccio, che ho visto qualche ora fa, dovevo sembrare bella perfino io mentre lo guardavo ammirata e lo affidavo alla benedizione del Signore.
Man mano che crescevamo ci siamo accorti che in realtà c’ era tanta sporcizia e tanto male.
Allora ci si chiedeva: ma che ci faccio io qui? Qual è il senso della mia vita? Chi mi ha gettato in questo spazio di mondo senza chiedermi niente?
A questo punto è valsa la pena trovare il senso nel non sprecarla e nel darsi da fare per promuovere con ogni mezzo il bene e per creare barriere alla diffusione del male.
Per questo fine i bla bla non servono, i giri di parole non servono, le costruzioni intellettuali, filosofiche e religiose non servono.
Servono i fatti concreti, che sono quelli indicati da Gesù di Nazareth.
Con buona pace del signor Voltaire.
Se i fatti concreti cui riferisce son conditi di “baffi” e di “pifferi”con l’aggiunta di una generosa manciata di malizia, e altrettanta caustica cattiveria cosi’ evidentemente palesata nella sua …più che di Voltaire, la buona pace è di Gesù di Nazareth ma soprattutto della tanto auspicata costruzione del bene del quale è ben lungi dal raggiungere…poi, tutto è possibile: le vie del Signore sono infinite, per quanto quelle dell’inferno lastricate di buone intenzioni.
Le vie dell’ inferno sono lastricate anche delle sue pagliazzate, signora.
Non lo sapeva?
Signore, prego.
Le “pagliazzate” sono esclusiva del suo repertorio, un marchio di inimitabile autenticità.
Mi stia bene.
Io sto benissimo.
È lei che non sta bene.
In lei c’ è un tarlo pericoloso che la rode, e lei sa bene qual è. Se ne liberi il più presto possibile, se può.
Riposi….si dia pace…