E’ il tema che devo trattare domenica – cioè dopodomani – con i giovani della XII prefettura di Roma [l’appuntamento è alla Parrocchia Santa Bernadette Soubirous alle 21,00] e chiedo spunti ai visitatori su chi sia oggi Maria di Magdala, dalla quale Gesù aveva scacciato sette demòni e che è la prima a vedere il Signore risorto. Di chi è “tipo” questa discepola che segue Gesù per servirlo, non ha particolari incarichi in quel gruppo di accompagnatori ma è presente sotto la croce e piange di prima mattina accanto al sepolcro vuoto. Parla distrattamente con gli angeli e scambia Gesù per il custode del giardino, tanto è il disturbo delle lacrime. Ma quando egli la chiama per nome vorrebbe trattenerlo tutto per sé. Corre infine dagli undici, apostola degli apostoli e grida: “Ho visto il Signore”. Per un’idea del modo artigianale con cui mi esercito a raccordare la Parola e le parole puoi leggere qui: http://www.luigiaccattoli.it/blog/?page_id=1179. Grazie e buona preparazione alla Pasqua.
Con Maria di Magdala il mattino di Pasqua
65 Comments
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Ciao Luigi, ti sono grato per lo stimolo che ci hai dato.
Partendo da http://www.zenit.org/article-7406?l=italian e
http://www.vatican.va/liturgical_year/holy-week/2007/documents/holy-week_homily-fr-cantalamessa_20070406_it.html
ho provato a calare Maddalena nella mia quotidianità.
Mi soffermo solo sull’aspetto che più mi colpisce: – Hanno sfidato il pericolo che c’era nel mostrarsi così apertamente in favore di un condannato a morte. Gesù aveva detto: “Beato chi non si sarà scandalizzato di me” (Lc 7, 23).
Queste donne sono le uniche che non si sono scandalizzate di lui. –
Ecco oggi Maddalena per me , ad esempio, é il Tipo di cristiano che partecipa attivamente alla S.Messa perchè sa che é una festa e un regalo, apre le braccia al PadreNostro, non teme di esser vista come un extraterrestre seppur tutti intorno c’é molto “freddo”.
Nell’ambiente di lavoro ti dice che le da fastidio se bestemmi, ti fa notare che i rapporti vanno gestiti in una certa maniera perché il rispetto della persona sia al primo posto, sa tirarti sù di morale, é responsabile delle sue azioni e ammette i suoi errori, é passionale e spesso la senti cantare mentre fa una fotocopia … in una parola di certo non é una tiepida e porta Gesù anche quando condivide i momenti di gioia con gli amici .
E poi soprattutto é una donna 😉
per me è uno di quei tanti matti che girano nlle nostre parrocchie, che talvolta non sai se ci è o ci fa, perchè con un battuta, o un commento spiazza la tua religione imborghesita…
A volte la associo ad Alda Merini, non saprei dire perché
Maioba mi sorprendi: essendo abituato a vederla in Giotto e nel Beato Angelico, l’avevo innalzata. Ma è vero che era una donna provata dalla vita, in questo simile alla Merini. Conosci una poesia di Alda che la nomini?
Cari amici del pianerottolo, mi sembrava carino salutarvi da Betlemme, dove mi trovo in questo momento per ragioni di lavoro. Sono reduce da una rapida visita alla città vecchia di Gerusalemme in un luminosissimo pomeriggio (e chi c’è stato sa cos’è la luce in questa città). A presto.
Massimo dai un bacio per me alla stella della grotta.
Fu liberata da sette demoni. Sette demoni!
Io penso che da allora, ogni mattina, quando si alzava, quella donna sentisse nel suo corpo la salvezza che Gesù le aveva portato. Lo sapeva bene, lei, cosa volesse dire salvezza. Noi?
E’ quella tossica della stazione centrale di Milano che ha gridato rabbiosa a fratel Ettore Boschini, che andava a cercare lei e gli altri disperati: “Che cosa vuoi Ettore??? Io non ci vengo via con te! PERO’ TU CERCAMI”.
Da Andrea Ventura ricevo questo messaggio:
Alda Merini si compara alla Maddalena nella Lettera ai Figli: “Sono nata a Milano il 21 marzo/ in un venerdì piovoso alle cinque del mattino./ Mia nonna ebbe nei miei confronti previsioni/ nefaste, essendo io particolarmente brutta./ Ma, a sedici anni, mia nonna dovette/ ricredersi. Dopo un’infanzia miracolosa, / con strane proiezioni di Maria Vergine e apparizioni simultanee di vari Santi,/ (ne fa fede Pasolini quando parla di Santini/ Sacrileghi), divenni una grande peccatrice, / di cui una Maddalena dalla presenza di/ Orfeo. Versata negli studi, come nell’amore, /consegnai i miei talenti a parecchie persone/ e ne feci dei grandi uomini – cito Manganelli, / Schwarz, Quasimodo etc. – / Impazzita per estrema lussuria, / fui ridimensionata dal manicomio di Afori, / dove finalmente ricevetti le stigmate./ Una volta stigmatizzata fui dissanguata dagli/ editori, come si conviene agli ex-ricoverati. / Attualmente sto morendo”.
Da Andrea Ventura ricevo questo secondo messaggio:
Poi Alda Merini torna sulla figura della Maddalena credo in “Mistica d’Amore”:
” Maria Maddalena
sei fatta di terra come tutte le cose del mondo,
ma il tuo volto, Maria,
va oltre le mie speranze.
In te vedo la creatura del Padre
e la creatura mia.
Sei fuoco e amore,
sei l’amore che incendierà il mio corpo,
ma sei anche l’amore
che lo renderà puro.
Tutto ciò che hai conosciuto, Maria,
è menzogna,
è al di fuori della morte di tutti i tempi.
Ma alzati,
tu sei la regina del mondo,
tu hai asciugato i miei piedi stanchi,
li hai lavati con le mie lacrime.
O Maria,
soltanto peccando
hai potuto conoscere
l’uomo che era in me.
Soltanto tu potevi avere pietà
dei miei piedi trafitti dalla stanchezza
e soltanto tu
hai potuto baciare i miei chiodi
prima della crocifissione.
Avevi capito tutto,
hai conosciuto la carne dei peccatori
e hai baciato la carne dell’uomo giusto.
Perciò io ti salvo.
Non ti toccherò
come hanno fatto gli altri uomini:
bacerò la tua fronte di fanciulla
di cui tutti hanno abusato
perchè eri soltanto una bambina.
In te rivedo mia madre:
tu, Maria, hai abbeverato il mio sangue
con la tua stanchezza
e hai bevuto le mie lacrime
prima che io le spargessi
sulla Croce”.
Da Andrea Ventura ricevo questo terzo messaggio:
Sulla Maddalena Alda Merini ha fatto anche uno spettacolo
http://www.teatro.org/rubriche/news/alda_merini_e_lucio_dalla_a_piacenza_e_parma_8618
In origine paragona la figura della Maddalena a quella di lei nel confronti del maestro Salvatore Quasimodo
http://www.tesionline.it/consult/pdfpublicview.asp?url=../__PDF/10681/10681p.pdf
Insomma ce n’è per uno studio, ma non riesco a darle esatte informazioni ora, sono un po’ preso. Le scriverò ancora. La seguo da tempo. Saluti. Andrea Ventura
Quel lavoro per il Regno è davvero bello, ma soprattutto edificante per tutti quelli che leggono, o leggeranno, o che vogliono avvicinarsi alla parola con cuore sincero, libero, e veramente amante!
Per quanto riguarda Maria di Magdala, almeno dalle ultime ricerche, ne emerge una donna del tutto diversa rispetto a ciò che ci è stato tramandato dalla comune agiografia. Di fatto, si allontana di molto dal luogo comune per cui fosse una peccatrice incallita, il che non vuol dire che non lo fosse. Peccatrice si, ma non di quel peccato di lussuria che ne fa una “poco di buono”
Sembra fosse una donna molto colta, che parla più di una lingua, oltre l’aramaico anche il greco e il latino. Assai intelligente, una mosca bianca per la società dell’epoca dove donne e bambini erano merce di scambio e un servo o una bestia da soma valevano assai di più. Proprio per questa sua natura ribelle e per la sua sete di conoscenza viene considerata una poco di buono. In realtà era una creatura coraggiosa, capace di lottare perché consapevole dei propri diritti umani. Sappiamo dal vangelo di Luca che da Maria di Magdala «erano usciti sette demòni”, probabilmente quei “sette spiriti” da cui fu liberata alludono a una malattia di ordine spirituale. Questo fatto di essere liberata, salvata, di avere sperimentato la grazia di Gesù, ha fatto di lei una vera discepola, riconciliata e perciò capace di riconciliazione, al punto da diventare la prima annunciatrice della resurrezione e, come direbbero gli ortodossi, evangelizzatrice degli apostoli.
Tra l’altro Maria di Madgala, secondo le ultimissime ricerche tratte da alcuni frammenti di papiro di Qumram del vangelo di Filippo, al foglio 63 viene personificata alla sapienza. In questi frammenti si evince quanto fosse cara al Signore il quale amava salutarla baciandola sulla bocca, probabilmente in riferimento al passo biblico per cui “ la sapienza esce dalla bocca dell’altissimo”. Un bacio infatti che non era segno di amore carnale, ma rituale, quale espressione di comunione o congiungimento spirituale diremmo. Lei era nata e vissuta a Magdala una cittadina sul lago Tiberiade molto fiorente, con uno statuto che la vicina a Cafarnao non aveva.Gli scavi stanno riportando alla luce il reticolo viario, le ville, la piazza, le terme, le sinagoghe di quella che era la vera capitale della regione, con una economia basata sulla pesca e sull’agricoltura, sulla lavorazione del pesce e del legno di acacia. Sembra che anche Maria avesse dei possedimenti e dunque fu una delle discepole che aiutò moltissimo il maestro, e gli altri economicamente.
Nessuna donna soprannaturale dunque, nessuna sposa di Cristo, ma una donna vera…che ha sofferto, amato, pregato!
@Massimo salutami Gerusalemme, che la luce del tramonto tinge di bianco e oro…e.un bacio a te!
1. Nella Mirari Vos c’è scritto:
“…Da questa corrottissima sorgente dell’indifferentismo scaturisce quell’assurda ed erronea sentenza, o piuttosto delirio, che si debba ammettere e garantire a ciascuno la libertà di coscienza: errore velenosissimo, a cui apre il sentiero quella piena e smodata libertà di opinione che va sempre aumentando a danno della Chiesa e dello Stato, non mancando chi osa vantare con impudenza sfrontata provenire da siffatta licenza qualche vantaggio alla Religione. “Ma qual morte peggiore può darsi all’anima della libertà dell’errore?” esclamava Sant’Agostino [Ep. 166]. Tolto infatti ogni freno che tenga nelle vie della verità gli uomini già diretti al precipizio per la natura inclinata al male, potremmo dire con verità essersi aperto il “pozzo d’abisso” (Ap 9,3), dal quale San Giovanni vide salire tal fumo che il sole ne rimase oscurato, uscendone locuste innumerabili a devastare la terra. Conseguentemente si determina il cambiamento degli spiriti, la depravazione della gioventù, il disprezzo nel popolo delle cose sacre e delle leggi più sante: in una parola, la peste della società più di ogni altra esiziale, mentre l’esperienza di tutti i secoli, fin dalla più remota antichità, dimostra luminosamente che città fiorentissime per opulenza, potere e gloria per questo solo disordine, cioè per una eccessiva libertà di opinioni, per la licenza delle conventicole, per la smania di novità andarono infelicemente in rovina…”
http://www.totustuus.biz/users/magistero/g16mirar.htm
P.S
l’introduzione nel post di sopra è riferita all’ultimo lavoro di Luigi citato nel Blog: “La carità è magnanima”. Se Paolo scrivesse oggi ai Corinti…
Approfitto per salutare Luigi e tutti voi.
Grazie Clodine, la tua passione per i testi del Nuovo Testamento e gli scavi e il resto mi aiuta ad affollare la scena.
Maria … liberata da 7 demoni e poi diventata la realizzazione della promessa di Dio.
In lei si sono compiute queste parole di Dio affidate a Geremia (che sentiremo domenica):
=================
“porrò la mia legge dentro di loro, la scriverò sul loro cuore. =================
… e poi tutta la sua vita è passata attraverso le Parole del Signore.
Maria, l’amica di Dio, quella che donava solo il suo affetto grato. Piccola cosa. ma grande miracolo|
Maria … una di noi ed i suoi occhi non erano sufficienti per riconoscere la Luce di Dio, il Figlio di Dio; i suoi occhi no, ma le sue orecchie sì perchè era la stessa voce che era nella suo pensiero.
Donna coraggiosa e la donna che ha visto le lacrime di Gesù quando Lazzaro è morto.
Per Clodine: a Qumran non sono emersi frammenti del vangelo gnostico di Filippo. I frammenti del foglio a cui fai riferimento sono stati rinvenuti a Nag Hammadi.
Tale testo è stato redatto nel contesto dello gnosticismo valentiniano, tra il II e il III secolo dopo Cristo. Pur avendo tale nome non è un vangelo nè un testo dell’epoca apostolica ma una raccolta antologica di brani tratti da prediche, lettere o testi dei seguaci di Valentino. Di conseguenza non è una fonte dalla quale trarre dati su Gesù o sul suo insegnamento ma piuttosto una fonte per conoscere il pensiero dello gnosticismo antico.
In questo contesto va inserito il riferimento alla Sofia e al bacio rituale, ossia all’interno della teologia gnostica, dove la Sofia è il trentesimo eone (l’ultimo della gerarchia) che non si volle unire al suo eone maschile (il Soter, il Salvatore) dando così vita, con tale rottura, al male ossia al mondo materiale (considerato come un aborto). Per questo prima della frase del bacio (che si ipotizza sia dato sulla bocca ma nel frammento la parola è mancante) c’è il riferimento alla Sofia dicendo: “La Sofia che è chiamata la sterile, ella è la madre degli angeli”. Gli angeli sono le stelle e le costellazioni. Sofia concepì senza il proprio compagno il mondo materiale, il quale è considerato dai valentiniani un’aborto e per questo Sofia viene definita sterile. Maria Maddalena sta alla Sofia come il Cristo terreno sta al Cristo-Soter. L’unione spirituale tra i due, espressa dal bacio rituale, rappresenta la restaurazione del pleroma divino, l’unione degli eoni, la compiutezza a cui lo gnostico tende.
Come vedi il senso di quei testi va inserito in questa visione complicata, che è difficile da comprendere (almeno per me che non sono studioso di queste cose). Di certo è anni luce lontana dalle concezioni dell’ebraismo a cui il brano dell’Antico Testamento che citi si riferisce e all’idea di Sapienza presente nei Vangeli o nella Bibbia in generale.
Per una introduzione molto semplice alle distorsioni emerse sulla figura della Maddalena in questi ultimi tempi (a seguito del successo popolare del Codice da Vinci) ti consiglio il seguente saggio di Andrea Nicolotti:
http://www.christianismus.it/modules.php?name=News&file=article&sid=91&page=1
Salutissimi
bravissimo Andre Ventura, ha trovato quel che io sentivo…
Ma direi che in Ald si espira proprio Mari di Magdal…
Una che scrive in apio susseguirsi:
Il grado di libetà
di un uomo
si misura dall’intensità
dei suoi sogni.
Sono
la prima donna
del caso.
E’ una vita
che cerco riparo
dalla santità.
Chi mi guarda rimarrà
eternamente confuso.
Quando sorge il sole
mi pento
amaramente
di non avere peccato.
Dio è il mio
grane amore.
Ecco, tutto questo mi fa pensare alla bellissima Maria di Magdala.
Quano vedo Alda fumare seduta nel suo salotto e col rossetto rossissimo sulle labbra… penso a Maria di Magdala…
Non credo che siamo più in grado di pensarla in tutta la sua misura senza misura, oggi, la Maddalena. Forse era meglio quando si riunivano in una sola donna Maria di Magdala, Maria di Betania e l’anonima peccatrice a cui è stato perdonato molto. Ora si distingue, e nel tuo elenco dei tratti di questa figura, Luigi, non può avere più posto colei che avanza “nardum ferens misticum”. Eppure niente rappresentava meglio l’apostola dello stato di gloria del Signore di quel vaso di nardo prezioso che la contrassegnava luminosamente nell’iconografia. E in lei si riconoscevano i contemplativi. Delle anime contemplative lei è tipo e modello.
Un abbraccio a Clodine.
Grazie ad Andrea Ventura.
un piccolo refuso: Affori, con due effe.
è che suona troppo bene Affori con accento sulla A.
Afori è come un buco che sgonfia un palloncino.
Un abbraccio a tutti.
Bentornata, Clodine !
Un saluto (condito di tanta “invidia” per gli splendidi luoghi che stai visitando) a MassimoD. !
Un altro saluto all’amico Fabricianus, che, nel “post” precedente, s’era “affacciato” sul “pianerottolo”, perchè Fabricianus non si dimentica mai degli “amici!”.
Buona notte a tutti !
Rioberto 55
Ho trovato questa bella frase dedicata a Maria di Magdala. Non so chi l’abbia scritta, ma è … è da leggere
“”Come una donna aveva annunciato al primo uomo parole di morte, così una donna per prima annunziò agli apostoli parole di vita.
Questa allora, e non altre, è Maria di Màgdala”
… e per una volta cerchiamo di prendere questa donna come donna di fede e non come donna “da studiare, analizzare ecc.”. Non ha importanza la cultura di Maria, non ha importanza cosa ha fatto … ha importanza come ha risposto alla Luce. 🙂
@Marta
…non tanto quanto si è capaci di “accogliere la luce”, quanto invece si è in grado di amare senza riserve. Riflettendo: una donna anonima nella casa di Betania unge con unguento profumato il capo di Gesù : Mt 26-Mc14,3
Una donna in casa di Simone unge con unguento prezioso i piedi di Gesù, e li asciuga con di certo,dai vangeli, che spargono unguento costoso, prezioso senza nessun calcolo.Entrambe non giocano al risparmio, perché la logica dell’amore è quella del dare tutto, senza calcoli.
@TXR
Non credo fosse fondamentale il luogo del ritrovamento degli antichi testi, se in Egitto come tu dici giustamento circa il vangelo di Flippo (chiedo venia per lo spostamento di luogo archeologico) o nel deserto di Giuda. Men che meno intendevo porre l’accento sulle argomentazioni dei Valentiniani e gnostici i quali di guai ne han combinati fin troppi, confondendola addirittura Maddalena con la Madre di Gesù..per cui…
Mi premeva invece sottolineare l’aspetto lombrosiano che ricopre questa figura di donna troppo scomoda, a tutt’oggi al centro di discussioni e polemiche. La stessa tradizione cristiana confuse la Maddalena prima con una prostituta, poi con la sorella di Marta e Lazzaro, poi la trasmutata in una prostituta. Sospesa tra due estremi, uno carnale carnale e l’altro spirituale tanto da essere elevata a sapienza. Per fortuna l’unico che la chiamò per nome e la riconobbe confermandola come sua discepola fu proprio Gesù di Nazareth. E’ questo alla fine che conta realmente, la voce di Gesù che la chiama per nome in quell’alba rarefatta di mistero: “Maria!”
@Marta : riscrivo il post.
…non tanto quanto si è capaci di “accogliere la luce”, quanto invece si è in grado di amare senza riserve…
Una donna anonima nella casa di Betania unge con unguento profumato il capo di Gesù : Mt 26-Mc14,3
Una donna in casa di Simone unge con unguento prezioso i piedi di Gesù, e li asciuga con i capelli Lc7,36.
Due Marie? Forse una, non ci è dato saperlo.
Sappiamo dai vangeli che spargono unguento costoso senza nessun calcolo, non giocano al risparmio, la logica dell’amore è quella del dare tutto.
Lancio un appello agli amici del blog -ma anche ad un eventuale lettore di passaggio- in grado di darmi una spiegazione sul perché questa figura di Maria Maddalena sia stata per secoli al centro di una tale operazione di sciacallaggio e di demistificazione storica senza precedenti. Perdurando fino ai giorni nostri,dove,sull’onda del successo planetario del libro Il codice Da Vinci,è stata riscoperta e nuovamente calunniata soprattutto da parte dell’autore del libro,Dan Brown.
A chi è in grado di fornirmi “l’ardua risposta” le prometto un bacio!
Mi metto in fila per il bacione virtuale … ma intanto lo mando io a te, Clodine, perchè è una domanda la tua che è anche la mia.
E’ vero che c’è stato questa vivisezione, sciacallaggio e azione calunniose su Maria, ma è quello che capita sempre a coloro che “donano senza riserve” e magari senza che neppure venga richiesto.
Io credo che tutta questa corsa al “facciamo a pezzi” o “vediamo se è la stessa Maria” venga dal fatto che facciamo fatica a capire come davvero una prostituta passa davanti a tutti e diventa “amica di Dio”. Facciamo fatica a capire che una prostituta abbia tanto “bene” nel cuore, facciamo fatica a mischiarci – noi cristiani – con chi ha “peccato pubblicamente” (il peccato privato non lo vede nessuno) … e ci è (che scemi!) di scandalo questo Dio!
E poi – forse – davvero ci sono “tre Marie” anche se la persona è una sola.
Una Maria prostituta
Una Maria liberata e illuminata
Una Maria grata e che ama senza riserve e “bon ton”
Una Maria che insulta l’uomo nella sua dignità
Una Maria che perdona l’uomo per la sua strumentalizzazione
Una Maria che ama l’uomo andando all’ “uomo-figlio di Dio”
Una Maria femmina
Una Maria donna
Una Maria madre (apostola per gli apostoli)
Direi che è una delle prime donne che è entrata nella vocazione di Maria Mamma di Dio …
E’ un’opera di sciacallaggio e demistificazione che avviene sempre, anche oggi, perchè ci pare impossibile che il bene sovrabbondi dove il male “esagera”.
E ci sono “Marie di Magdala” anche tra gli uomini-maschi … Maria è una persona reale, ma è lo “stile/situazione” di tutti quanti vengono attirati alla e dalla Luce di Vita.
A volte penso che Dio Padre sia un “antropologo” d’eccezione … ci conosce così bene che ci mette davanti le “cure preventive per non …” … Il problema è capire se ne abbiamo bisogno di queste cure!!!!
Maria l’ha capito!
Ciao Clodine …
Ah! Dimenticavo 😉
Siamo troppo abituati a vedere in Maria di Magdala la “prostituta fisica” (lo era davvero perchè il cuore – invece – era a sorpresa “un cuore puro”) e ci scordiamo che c’è una prostituzione mentale che è veramente devastante.
E’ lì che si annidano i 7 demoni (7 peccati capitali???) ed lì che “il caso Maria di Magdala” ci chiama al confronto!
La luce, poi, Clodine … una volta che “inonda” è veramente dura tenerla nascosta e l’ “amare senza riserve” è l’effetto logico e rischioso … perchè “tira fuori dal mucchio e dalla massa”.
La Luce è sempre lì che aspetta (l’Atteso che – in definitiva – attende?) e la si può accogliere per ricerca, per caso ed anche per contrapposizione. In quest’ultimo caso le “onde” di Luce diventano tsumaniche!!! 😀
La “povera” Maria le ha provati tutti questi tre incontri con la Luce … e come si fa a rimanere “sobri” dopo? 🙁
Ho ancora viva l’immagine di Maria Maddalena rappresentata nel film Jesus Christ Superstar.
La musica, le parole e che accompagnano la dolcezza infinita della scena in cui la Maddalena, in ginocchio con i capelli e le mani sparge di olio i piedi di Gesù.
CORRIGE
La musica e le parole che accompagnano la dolcezza infinita della scena in cui la Maddalena, in ginocchio, con i capelli e le mani sparge di olio i piedi di Gesù.
All’appello di Clodine, potrei scherzosamente rispondere, che la colpa è tutta di Gioacchino da Fiore, con quella stupida idea dello Spirito come “terminator” del Padre e del Figlio.
Basta mescolarvi il fatto che questo “spirito” sia ebraicamente femminile e il passo al “culto della dea” danbrowniano è pronto a farsi.
Maddalena ( è emblema adattissimo: tanto simpaticamente mascalzona da piacere agli ex ammiratori di ieri o al rivendicazionismo femminista di oggi.
Sciacallaggio? sì, certo. Demistificazione storica? non proprio, se non funzionale allo sciacallaggio, cioè come mistificazione talmente potente da ispirare culti e teologie.
p.s. Per i raffinati esegeti biblici o per i golosi: “le tre marie” con la colomba c’entrano comunque!
Noli me tangere
A me sono sempre risuonate misteriose e bellissime queste parole di
Gesù risorto a Maria di Magdala la mattina di Pasqua, riportate
dal solo vangelo di Giovanni (20,17).
Maria vede un uomo , non lo riconosce, lo prende per il giardiniere
(illa existimans quia hortulanus esset), allora l’uomo la chiama per nome
“Maria”, e lei si volta (conversa illa) e gli dice “Rabbunì”, Giovanni mantiene la parola in aramaico e specifica che in greco significa ” maestro”.
E’ allora che Gesù dice queste misteriose parole “non mi toccare”.
C’è una bellissima icona, di provenienza cretese, al museo di
Dubrovnik, che rappresenta la scena: Maria di Magdala inginocchiata
, avvolta in un mantello di un rosso squillante, sfacciato, ma all’interno
bianco, i capelli lunghissimi e sciolti, di un biondo rosso che si
confondono col mantello, protende le due mani quasi a sfiorare
la gamba di Gesù, che però si ritrae, avvolto da una veste raggiante,percorsa da lampi di luce, mostrandole la mano destra perforata, la sinistra tiene in mano un rotolo (l’elenco dei morti strappati dagli inferi o chirografo, secondo l’iconografia bizantina). Sollo sfondo la tomba vuota sulla quale cresce un albero di ulivo,
nella tomba le bende e il sudario sono intatti, non srotolati,e mantengono la loro forma come se il morto ne fosse “sgusciato fuori” senza scomporli.
Leggendo questo passo del Vangelo ho sempre pensato che la vera “conversione” di Maria di Magdala (conversa
illa)fosse avvenuta quella mattina, quando finalmente gli si rivelò chi era veramente Gesù, non solo il “maestro”, l’amico, il taumaturgo che l’aveva
guarita dai sette demoni (certo i setti peccati capitali, che oggi si direbbero le passioni e le ossessioni della psiche umana, narcisismo, aggressività.
ansia, angoscia, dipendenza dal cibo o dalle droghe, ossessione erotica, e il più nero di tutti i dèmoni, la depressione…),non solo l’uomo Gesù ma qualcosa di Totalmente Altro, che non si può toccare con le mani (noli me tangere…forse perchè il contatto col divino può uccidere? perchè
come dirà Rilke il “bello non è che il tremendo al suo inizio?), che comunque
non si può amare nello stesso modo, umano troppo umano, con cui forse l’aveva amato fino a quel momento…E così Maria di Magdala da “l’innamorata ” dell’umanità di Gesù, diventa “l’illuminata” dalla divinità di Gesù.
scusate, non ho nessun titolo e nessuna preparazione per tenere questa
“predica”, ma Luigi ha chiesto chi è per noi Maria di Magdala e questo mi ha incoraggiato a dire chi è per me…. per me è “l’illuminata” prefigurazione di ogni anima, che, liberata dai peccati , dopo aver cominciato ad amare Gesù magari molto umanamente e con tutti i limiti psicologici dell’amore umano, viene da Lui illuminata.
magari potesse succedere lo stesso anche a me!
La tradizione ufficiale traduce queste parole “noli me tangere” con
“non mi trattenere”. la traduzione”non mi toccare” è mia, ma non del tutto
indifendibile . il verbo “tango” in latino infatti vuol dire letteralmente
“toccare” e anche piuttosto concretamente . “Fulmine tactus” infatti significa “colpito dal fulmine”. tradurre ” non mi toccare ” mi sembra migliore di “non mi trattenere” che a me suona un po’ antipatico , fa pensare che Gesù non voglia perder tempo.
@discepolo,
E’ vero, anch’io intendevo questa illuminazione divina in Maria avvenuta in modo progressivo io l’ho detto in modo terra-terra (quasi ruspante). 😀
E anche a me ha sempre colpito quel “Non mi trattenere/toccare”, soprattutto perchè mi si affianca sempre l’immagine di un Tommaso a cui è stato richiesto (e voluto visto che Gesù cerca Tommaso per ben 2 volte per questo) di “toccare”. Quindi, perchè Maria no e Tommaso sì?
Credo proprio, invece, sia propio un “non mi trattenere” che è poi la tentazione del Tabor dopo la Trasfigurazione, la tentazione di Pietro che rifiuta la morte di croce di Gesù. Trattenere Dio per sé, la gioia e la Luce per sé. Dio ama ognuno in modo particolare ed esclusivo, ma nessuno può azzardarsi a pretendere il primato assolutoe e quindi trattenerlo.
Anche questo Maria ha imparato, come l’ha imparato Maria mamma di Gesù.
Ed è questo che anche noi dobbiamo sperimentare nel nostro umanissimo amore!
Fiorenza io sono favorevole alla distinzione delle tre Marie, come tre donne che mi siano intorno al cuore. Nè vedo la necessità che quella che viene da Magdala rinunci al vasetto di nardo: ella non l’ha offerto al Signore nei due banchetti, ma l’ha pur sempre portato al sepolcro, “mirofora fedele”. L’immagine della Maddalena che amo di più è su un pilastro della cattedrale di Arezzo, con il nardo in mano.
… Una Maddalena che lascia che il profumo riempia l’aria, vero Luigi?
Maria Maddalena, la profumatrice di tutto … ecco forse la vocazione della Maddalena anche nei confronti di Gesù.
Profumare la Sua vita con il profumo dell’amicizia sincera, devota, piena di fiducia e grata.
Una vocazione semplice, se vogliamo, e del tutto umana, ma così necessaria a tanti.
Un progetto di quaresima per noi, se vogliamo.
Un progetto di vita per tutti: profumare la vita altrui con gesti e parole concrete.
Anche questa è conversione.
Ma Pasqua quest’anno arriva prima della data prefissata? Ci sono già tutti segni!
Che dire, siete stati tutti e tre stupendi: un bacio triplo! divertente il tentativo di Lyco e molto azzeccato per certi aspetti. Mentre condivido sul serio quanto afferma discepolo circa “la conversione” di Maria di Magdala avvenuta quella mattina, quando finalmente si s-vela il mistero Gesù e lì comprende che quell’uomo amato è il “Totalmente Altro”.
Come pure condivido le splendide riflessioni dell’amica Marta09, molto ben espresse e profonde. Tuttavia mi dissocio dal ritenere Maria di Magdala una prostituta e “santa delle prostitute”,termine che mi imbarazza semplicemente perché non lo fu. L’accostamento tra Maria Maddalena e la prostituta redenta risale in realtà al 591, quando il papa Gregorio Magno, basandosi su alcune tradizioni orientali, in un suo sermone identificò le due figure, teoria che è stata rigettata dalla Chiesa nel 1969. Il fatto che da questa Maria fossero “usciti sette demoni” non autorizza alla lettura sessuale; anche madri integerrime e vergini virtuose potevano aver bisogno di esorcismi, dato che il diavolo non guarda in faccia a nessuno. Di nuovo mi aggancio a quanto detto da discepolo, che fa coincidere i demoni ai setti peccati capitali, li elenca tutti molto bene, perché il peccato, alla fine, è la prostituzione dell’anima ; forse è qui che risiede l’arcano: identificare la prostituzione come quel tarlo che ottunde, che rende schiavi della brama. La persona è in relazione con il divino, non ci sono zone franche, è questa comunanza che ci rende un solo spirito con Lui.. Mi piace pensare che per amore di Maria Maddalena il Signore si china misericordioso sulle nostre miserie. Ho ancora nelle narici il profumo pungente del nardo, quando baciai la sacra pietra del Santo Sepolcro: ne annusai profondamente l’aroma, a memoria imperitura di quell’antico gesto.
@Clodine
Hai ragione: non è poi così importante il luogo di ritrovamento dei manoscritti in questa discussione. Immagino che tu sappia quanta fantastoria, purtroppo, è stata costruita intorno a Qumran e non volevo che un involontario refuso confermasse un dato errato che in altri contesti viene usato strumentalmente.
Per lo stesso motivo mi sono dilungato sui valentiniani, per evidenziare agli ignari lettori, come lo ero io tempo fa, che quella famosa frase del “bacio sulla bocca” va collocata in un contesto interpretativo del tutto diverso da quello diffuso dai mass media negli ultimi anni.
Ancora oggi incontro persone che in buona fede danno per assodato, come un dato storico, che Gesù fosse amante o sposo della Maddalena, che “baciava sulla bocca”. So che non e’ certo quello il tuo pensiero. Ma bisogna fare attenzione ad avvalorare il cosidetto Vangelo di Filippo come un testo che ci fa conoscere i sentimenti di Gesù. Come ho scoperto anch’io, è un testo che al più ci fa conoscere meglio il pensiero e la teologia dello gnosticismo antico.
Per il resto ringrazio tutti per gli spunti di riflessione che state offrendo sulla figura di Maria Maddalena, che trovo molto interessanti.
Salutissimi.
CIVILTA’
un professore andò in mezzo agli aborigeni per capire la loro cultura e fare un sunto delle loro tradizioni e identità – trovò una maestra della loro razza e gli chiese di raccontare tutte le storie e le reminescenze orali della sua stirpe e del suo popolo per tramandarli ai posteri in modo che non andasse perso nulla . questa incomincio’dicendo che il nonno era tagliatore di teste – aveva una collezione di teste di nemici esposta , ma era molto buono perchè durante le infinite guerre tribali c’erano dei nemici che uccidevano gli avversari , poi ne arrostivano la carne e li mangiavano . Il cuore e il sangue a volte se lo inghittivano crudo – suo nonno invece gli tagliava la testa solo , la faceva seccare e poi la esponeva davanti alla capanna . la loro storia-disse- era tutta una infinità di guerre tribali e torture dei prigionieri vivi o arrostiti . Ecco , disse , questa è la nostra cultura fino all’arrivo dei missionari !
Io non l’ho baciata la sacra pietra del Santo Sepolcro, ma mi hanno spruzzato il nardo addosso … e quel profumo ha davvero il potere di stordine i 7 peccati capitali dalla Maddalena in poi! ;.)
Anch’io Clodine non parlavo di prostituzione fisica, ma di quella del pensiero o dell’anima se preferisci perchè anch’io non sono mai riuscita ad identificare Maria di Magdala con l’altra che ha lavato i piedi di Gesù con le lacrime!
Ma le tengo comunque insieme perchè tanta differenza non fa … almeno per me, convinta come sono che la brama (ovvero il peccare sul serio) è già tale nel pensiero! :-8
Ma la co-scienza fa la sua strada e non guarda in faccia a niente … perchè è scienza congiunta (divina ed umana) e con più è congiunta con più rivela l’irrivelabile, ma toglie di mezzo il giudizio altrui e l’individualismo del possedere l’amore di Dio.
C’è una frase in una bella canzone dei Coldplay (Fix you) che dice così
Lights will guide you home,
And ignite your bones
(Luci ti guideranno a casa e bruceranno le tue spine)
Ecco, bene o male, è quello che ha provato la Maddalena ed è quello che dovremmo provare noi, anche … 🙂
Per me Maria di Magdala, al di là del dato storiografico, è “quell’amica” che accompagna La Madonna durante il percorso del Calvario, e la sostiene nel cercare di vedere il Figlio che sta per morire. E “l’amica” che condivide con la presenza i patimenti di Gesù, e così fà, pur non sapendo di partecipare alla redenzione del mondo, ma lei è solo “l’amica” sempre presente. Maria di Magdala è “l’amica cara” che va a trovare Gesù morto al sepolcro, perchè al di là dello scalpore della crocifissione ormai passata, vuole compiere i riti della sepoltura, secondo usanza e credenza. Un’amica tanto vicina e cara all’Uomo Gesù che non riconosce il Dio Risorto. Io ho un’amica “maria di magdala” nell’accezione che ho descritto qui. ti voglio bene Roby
Caro Luigi io prima di avere mio figlio, mi sono affidato alla Provvidenza !
Così io sono un figlio della Provvidenza , ma anche mio figlio.
Spero quindi che ora il Signore mandi alla nostra amata patria un uomo della Provvidenza !
Un altro ? Poveretto ! L’ultimo “uomo della provvidenza” è finito appeso per i piedi a Piazzale Loreto ………………..
Roberto 55
http://www.youtube.com/watch?v=ZQPkYwIOCRM
Roberto, non ti distrarre, stiamo parlando della Maddalena! 🙁
Hai ragione, Marta/Lidia !
Provo a farmi perdonare alla mia maniera, da monello d'”ultimo banco”, regalando agli amici del “pianerottolo” l’omaggio, non convenzionale, ma sincero, dedicato a questa splendida figura evangelica da Antonello Venditti:
“Questa è la storia
di Maria Maddalena
perduta e innocente
maledetta per sempre dal padre
aveva dodici anni
e conosceva l’amore
tra le spine e gli stracci dell’uomo che passava accanto.
Due monete d’oro
e un tappeto di foglie d’autunno per lei nelle braccia del bosco
troppe mani aggrappate al suo tenero tenero cuore ed una la ferì proprio mentre l’amava
con l’amore dolce di un re che fuggiva via.
Dimmi di chi sei,
quale strada perduta conosce il tuo amore
oh Maria Maddalena,
un destino cattivo mi porta lontano da te
tra gli insulti e i dolori di una città da ammazzare
per amore, sì per amore, è difficile spiegare.
lo ti seguirò
benedetta per sempre nel nome dell’uomo
io ti salverò
con la forza del mio giovane amore
e quando tu sarai braccato nel tuo lungo cammino mi troverai, se lo vuoi, sulla strada.
Con le manette strette ai polsi
in mezzo ai ladri ed assassini lo portavano via
lungo i viali di Milano, i mitra pronti di cento agenti di polizia e i benpensanti «che succede la rivoluzione?
Oh, no è soltanto un operaio, uno straccione che dormiva di nascosto alla stazione
quella bambina a seno nudo che lo segue con lo sguardo
ma che puttana !
Non si vergogna di mostrare il proprio corpo
ma dove andremo a finire !
E i loro amici,
guarda che desolazione
solo violenza, droga, sesso,
ma che razza di generazione !
Dimmi di chi sei,
quale strada perduta conosce il tuo amore
oh Maria Maddalena,
un destino cattivo mi porta lontano da te
tra gli insulti e i dolori di una città da ammazzare
per amore, si per amore, per amore.”
Anche questa settimana di lavoro è finita.
Buona notte e buona 5° domenica di Quaresima a tutti !
Roberto 55
Maria di Magdala oggi è una giovane ragazza, una studentessa. Adolescenza travagliata, non accettava il suo corpo, accusava sua madre per averla fatta così; e allora dieta, pasticche per ritrovarsi perdendosi. Poi una o due storie, forse d’amore. Uno schiaffo di suo padre, che l’ha tradita, uno di quel ragazzo che non la voleva più ma al quale si era concessa nell’ansia di liberarsi. Dopo di lui ancora il vuoto.
Quali sono i demoni di questa generazione? …”questa generazione a cui hanno insegnato a fare l’amore ma non ad amare” – come ha scritto Mimmo Muolo nel suo romanzo.
Una ragazza così ha bisogno di un incontro, di uno sguardo e di un abbraccio; ha bisogno di non sentirsi giudicata, ma amata e accolta. Cerca l’Amore, cerca Gesù senza forse saperlo.
E ha bisogno di perdersi in Lui per ritrovarsi, finalmente.
Poi, forse, lo seguirà. E lo annuncerà.
PS Anche se sono fuori tempo massimo, vi lascio questo piccolo pensiero. Da un po’, ormai, non postavo più commenti ma non ho mai smesso di leggervi. Questa volta non ho “il Papa da difendere”, nessuno da accusare, ma solo da condividere ciò che osservo ogni giorno intorno a me. Questa volta ho accettato una bella provocazione di Luigi, e lo ringrazio. Come sempre.
Un saluto a tutti.
@Gonzalo, tempo massimo o no (ma non credo perchè – tra l’altro – Maria di Magdala è un po’ la guida pratica della quaresima) devo dire che una cosa così bella e concreta poche volte l’ho sentita/letto.
Che dire ancora? Forse che Maria di Magdala da perdonata e custodita nel vero bene è diventata custode di ogni altro che sbaglia nello stesso modo … e quando si è custodi (magari indegni, ma generosi oltre ogni possibilità) il perdono vien da sé e si ha la tendenza a ricordare il bene e pure il male, ma facendo del male un’occasione di bene.
Wow … che ri-ingresso luminoso!!! Personalmente grazie di cuore!
Grazie Gonzalo per il tuo post delle 11e49. Molto ricco e intenso.
Colgo l’occasione per salutare tutti voi!
Un abbraccio speciale a Luigi, Marta09 e l’amico caro Roberto55.
Un triplo abbraccio a Clodine!
Un ricordo per principessa.
Buona settimana.
F.
Ehi concittadino … non ti voglio forzare, ma davvero mi piacerebbe conoscere quello che ti suggerisce Maria di Magdala …
La condivisione di tutto è il fiore della quaresima … o almeno così pare a me.
Vabbè 😉 scusa la “faccia tosta” e sentiti comunque libero, ma … sono onesta e te l’ho chiesto.
Un abbraccio anche a te che hai tutta l’aria di una violetta di prato, nascosta ma presente. 🙂
Carissima Marta, ma figurati non sei mica stata una faccia tosta nella tua domanda.
Maria di Magdala mi dà l’idea di una donna che ha molto sofferto nella sua vita, ma che poi si è appassionata a Cristo, di Lui si è fidata, Lo ha contemplato risorto, ed è stata mandata ad annunciarlo ai fratelli.
Di lei, mi emozionano e commuovono molto le sue lacrime davanti al Sepolcro vuoto, di cui ci narra Giovanni.
E il suo voltarsi e pronunciare in ebraico Rabbunì, penso sia stato un alto- altissimo momento per lei: Stava per rendersi conto dell’evento più grande di tutti i tempi: GESU’ E’ RISORTO! EGLI HA VINTO LA MORTE!
Un caro saluto.
@ Caro Frabricianus, ti abbraccio forte forte forte, forteeee….
Anch’io penso spesso alle lacrime di Maria di Magdala. Sono le lacrime di ogni donna sofferente, lacrime che gli Angeli raccolgono e depongono ai piedi dell’Altissimo, perché Dio conta le lacrime delle donne.
Anch’io ne ho versate,te l’assicuro e ne ho fatto perle di cui adornarmi. Sono preziose le lacrime delle donne, dono a chi nemmeno sa della nostra esistenza dimenticata in una stanza chiusa di cui si è perdute le chiavi.
A tutte le donne che si riconoscono in Maria di Magdala :” Chiudiamo le nostre lacrime in una scatola di raso, leghiamole ben strette e facciamole volare in mare.Il tempo della gioia è arrivato, che il Signore ci aiuti a portare la nostra croce del quotidiano verso Pasque sempre nuove!”
TVB Fabricianus! Un bacio grande a Principessa a Marta09 con la quale oggi per la prima volta mi sono confrontata, a Roberto55..e tutti tutti..
Ti ricambio baci&abbracci, Clodine: un caro saluto anche all’amico Fabricianus ed a Principessa, di cui aspettiamo il ritorno, ed una buona domenica sera, nel segno di Maria di Magdala, a tutti gli amici del “pianerottolo”, dal freddo e dalla pioggia (incesante, credetemi !) del Nordest.
Roberto 55
Uhh Roby … anche al Nord ovest non si scherza un tubo in quanto ad acqua e freddo.
E per Fabricianus e Clodine … beh! … mi avete scoperto effettivamente anche a me hanno sempre commosso quelle lacrime e quello stare al sepolcro … solo che questa volta chiedo a voi e a qualche don del pianerottolo di spiegarmi il duplice “girarsi indietro di Maria” citato nel Vangelo di Giovanni, questo passo (scusa Luigi ma devo mettere il grassetto altrimenti non si capisce … ma se faccio casino … san luigi accattoli ci penserà)
“Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù che stava lì in piedi; ma non sapeva che era Gesù. 15 Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Essa, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove lo hai posto e io andrò a prenderlo». 16 Gesù le disse: «Maria!». Essa allora, voltatasi verso di lui, gli disse in ebraico: «Rabbunì!», che significa: Maestro!
😉 Ma quante volte si gira Maria? O è Gesù che si sposta? Oppure san Giovannino – come penso e come suo solito – vuol portare a qualche altro “girarsi”? Mi ha sempre incuriosito questa parte … vediamo se questa volta riesco a capirci qualcosa con il vostro aiuto.
Buona settimana di lavoro e buona luce a tutti.
il papa, come un tempo il suo Predecessore , si è opposto alla grade schiera di farisei ipocriti che ritenevano che la vita sociale fosse un problema di profilassi igienica . una profilassi che pure era consigliata dalla legge , ma non era il punto centrale della legge .
Non ìè affatto detto che Maria di Magala sia identiicabile con la peccatrice pentita dfei Vangeli, anche se questa identificazione è diventata comune dopo Girolamo e Gregorio Magno. Carla Ricci, in “Maria di Masgdala e le altre”, contesta tale identificazione.
Luigi, scusa se rispondo così tardi (ero via, sono tornata stasera) al tuo commento del 28 alle 16,48, ma devo dirti che abbiamo una cosa in comune (oltre all’interesse per gli ossimori!): quella “su un pilastro della cattedrale di Arezzo” è, anche per me, la più amata immagine della Maddalena.
Puoi immaginare, poi, cosa sia quell’affresco per un’etrusca (sono nata ad Arezzo) convertita che, proprio in quella cattedrale si è trovata, per grazia, a tornare per fare, piangente e con il cuore in fiamme, la comunione dopo 30 anni di follie? E quante volte, poi, sono volata lì, di corsa tra un treno e l’altro, per stare un poco seduta su una panca della navata sinistra a pregare, sotto lo sguardo di Lei che si affaccia dall’arco della sua loggia celeste-terrestre! E, poi, giù per la breve discesa, correvo verso la Basilica di San Francesco. E lì, ogni volta, Padre Giulio Renzi mi accoglieva sorridendo dell’ impeto con cui andavo a parlargli di resurrezione. E lui mi faceva scoprire, ogni volta, un nuovo aspetto della luce di Piero della Francesca che aveva studiato per tutta la vita per correggere la visione che ne hanno i critici d’arte: lui lo chiamava “il pittore-teologo”.
Fino al 2007, quando il mio amatissimo P. Giulio è morto, il 22 luglio: proprio il giorno di Santa Maria Maddalena.
Fiorenza ti vedo nella navata sinistra. Ma quando abbiamo parlato di ossimori?
“Si crede generalmente che la donna superi l’uomo nell’imitazione, nel rapido apprendimento e forse nell’intuizione, ma almeno alcune di tali facoltà sono caratteristiche delle razze inferiori e quindi di un più basso e ormai tramontato grado di civiltà. La distinzione principale nei poteri mentali dei due sessi è costituita dal fatto che l’uomo giunge più avanti della donna, qualunque azione intraprenda, sia che essa richieda un pensiero profondo, o ragione, immaginazione, o semplicemente l’uso delle mani e dei sensi…In questo modo alla fine l’uomo è divenuto superiore alla donna ” (C. Darwin, idem, p. 936).
“Io non posso dubitare che la nostra democrazia infine rifiuterà di consentire quella libertà di proliferazione che è ora permessa alle classi indesiderabili…'” (Francis Galton, fondatore dell’eugenetica, amato cugino di Charles Darwin, premio “Darwin medal of Royal Society” nel 1902).
se la reltà non si adatta alle mie teorie tanto peggio per la realtà , dicono gli scienziati ai quali ci inchiniamo molto spesso
L’8 marzo, Luigi.
Commentavi un verso della Szymborska che avevo citato (“lacrima del riso”), dicendo che sei “un raccoglitore di ossimori”,
Me smemorato! Sono andato a rileggere e mi sono stampato i versi della Szymborska per averli con me. Hai un suggerimento per la cerca degli ossimori? E dimmi se sul pilastro di Arezzo che ti è caro vi siano segni per intendere che quel nardo sia destinato al dormiente o al banchettante.
” un suggerimento per la cerca degli ossimori”:
cercarli come in sogno. E’ come per la cerca dei quadrifogli: se si cercano con gli occhi sempre aperti, non si trovano.
I versi della Szymborska sarebbe meglio se tu li avessi nella piccola raccolta “Gente sul ponte”, Scheiwiller 1997: io non ho reso giustizia alla poesia “Nell’arca” citandone solo una parte. O, se vuoi, te la trascrivo tutta qui: non è lunghissima.
Lo cerco in libreria. Sugli ossimori immagino che torneremo. Vado costruendo un’antologia che immagino di intitolare “L’ira dell’agnello”.
Certo che vi sono, su quel pilastro, “segni per intendere”: per esempio i capelli sciolti, la naturalezza di quello spargersi sulle spalle che fa pensare ancora a una donna con un passato di “liberi costumi” e, anche, ai lunghi capelli con cui erano stati asciugati i piedi del Redentore, unti con gli unguenti profumati. Sia al dormiente che al banchettante era destinato, indiscutibilmente, quel nardo. L’arte ai tempi di Piero era ancora arte liturgica. E la Liturgia, fino ai desolati (per me) tempi recenti, cantava, con una profondità che mai sarà troppo rimpianta, l’unica Maddalena: la cortigiana redenta, l’innamorata che piange nel giardino e colei che “ha scelto la parte migliore”. “L’amore che si pente”, “l’amore che cerca” e “l’amore che possiede”, dice dom P. Guéranger (“L’anno liturgico”). Ma su questo potrebbero dire di più e meglio Lycopodium, Syriacus (ciao, Syriacus), Sumponctura. Tanto più che io mai mi permetterei di contraddire al “mulier taceat in ecclesia”.