A Muccia, dove la statale della Valnerina sbocca nella 77 della Val di Chienti, è un bar dove sosto quando vado da Roma a Recanati: e ci andavo ieri per vedere i genitori e gli amici al cimitero di Bagnolo. Ma l’Hotel Ristorante Carnevali era chiuso, cintato da nastri con le scritte “Pericolo di crollo”. Sul piazzale, in un gazebo, la nuova sede del bar, ad accogliere i viandanti e a fare coraggio ai residenti. Nella foto il mio abbraccio alle coraggiose bariste.
Con Luciana e Gloria bariste a Muccia terremotata
12 Comments
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Ci uniamo a te, Luigi, nell’abbraccio alle popolazioni delle zone terremotate, che anche stamane hanno tremato.
Ne approfitto per chiedere notizie all’amica Antonella Lignani: aspettiamo, Antonella, di leggerti.
Buona domenica !
Roberto Caligaris
Antonella grazie a Dio sta bene, l’ho raggiunta con dei messaggi, mi fatto sapere che la scossa è stata forte ma è tutto ok! Grande solidarietà per le amiche del bar, e tanta, tantissima vicinanza in Cristo alle popolazioni colpite. Non posso pensare al monastero benedettino completamente raso al suolo, a Norcia: che dispiacere! Anche a Roma c’è stata paura.Le metro A e B sono chiuse…il timore è tanto!
http://www.ansa.it/lazio/notizie/2016/10/30/terremotostop-temporaneo-sulla-metro-di-roma-per-verifiche_677a2c7e-e0aa-4d1e-99ac-6c472cbf22cc.html
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/norcia-fedeli-ginocchio-davanti-basilica-crollata-1325084.html
dobbiamo metterci TUTTI in ginocchio e pregare!
dieci giorni fa il Card. Sarah è stato in visita a Norcia.
Ha detto ai monaci: “vi ringrazio per questa accoglienza, per la preghiera di questa mattina e per farmi il favore di benedire questa casa che assomiglia a Betlemme, dove tutto è iniziato. La salvezza è iniziata a Betlemme, la povertà assoluta, e io penso che noi dobbiamo seguire Cristo in questa sua povertà che è anche umiltà di Dio. Dio è umile, Dio è povero, ma è ricco di amore; per vivere qui vuol dire che il vostro cuore è pieno dell’amore di Dio. Non si può vivere con Dio senza amarlo, questo è il centro di tutta la nostra opera, amare. Perché la rivelazione che ha fatto Gesù è dire che il Signore Padre nostro è amore, e tutto ciò che facciamo, alla sua origine c’è soprattutto l’amore. Allora vi chiedo che questo sia il luogo dell’amore del Signore.Io sono sicurissimo che il futuro della Chiesa stia nei monasteri, perché dove si prega, lì c’è il futuro, dove non si prega il disastro, divisioni, guerre. Io non sono forse ottimista, però vedo che la Chiesa che non prega è una chiesa disastrosa e voi siete proprio la Chiesa che prega; e qui è tutta la Chiesa.
Scosse sentite bene anche nelle terre nebbiose del Ferrarese. I miei bambini si sono svegliati urlando, ricordando la paura del 2012. Con la partecipazione alla messa domenicale abbiamo provato a ritrovare un po’ di speranza. Vicinanza umana e preghiera per i terremotati di oggi.
Mi unisco in Preghiera.
“Pater noster, qui es in cælis:
sanctificétur Nomen Tuum:
advéniat Regnum Tuum:
fiat volúntas Tua,
sicut in cælo, et in terra.
Panem nostrum
cotidiánum da nobis hódie,
et dimítte nobis débita nostra,
sicut et nos
dimíttimus debitóribus nostris.
et ne nos indúcas in tentatiónem;
sed líbera nos a Malo.
Amen”.
Roberto Caligaris
P.s.: grazie, Clo, per le (buone) notizie su Antonella.
Per chi volesse aiutare i monaci di Norcia:
https://it.nursia.org/
Grazie Fabrizio per la segnalazione.
Partecipo anche io alla preghiera per la colpitissima gente dei posti terremotati.
Poi leggo , su segnalazione di un amico marchigiano amareggiatissimo, le parole che definirei perlomeno ignobili, oltre che integralmente stupide, che compaiono su http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/
Un postello dozzinale sul crollo della basilica di Norcia, tirato giu’ tanto per scrivere con , in cauda venenum, questa frasetta significativa ( vero significato del post, evidentemente) :” Ma ora non possiamo fare a meno di chiederci: dove sta andando il pastore universale del gregge?”
Dunque: il crollo della basilica, il terremoto, segno della collera divina per il viaggio del papa.
Non possiamo fare a meno di chiederci come si fa a scrivere questa grandissima imbecillità -sulla pelle di Norcia -senza provare una vagonata di vergogna.
Leggo solo ora il messaggio di Roberto, che ringrazio. In effetti, il letto traballava e il lampadario oscillava … Ma non me la sono presa più di tanto. A CdC si svolge con molta affluenza la fiera del tartufo. Grazie Clodine per avere dato mie notizie. Speriamo di avere una buona notte …?
Inoltre mi è cara Muccia e il suo “luogo di ristoro dei viaggiatori perché mia madre (era, penso, metà degli anni ’50) vi trascorse un periodo felice seguendo un corso di aggiornamento per insegnanti, che fu a lei assai gradito (aveva ripreso a lavorare dopo che aveva smesso di insegnare per mettere su famiglia).