Ho cenato alle 18, sono andato a dormire alle 19,30 mettendo la sveglia alle 23. Alle 23,25 ho indossato la cappa nera dei postulanti e ho percorso vialetti, salito gradini, costeggiato celle per arrivare alla chiesa conventuale, guidato dal padre bibliotecario che è il mio tutor in questi giorni. Al centro del coro dei monaci era inginocchiato il sacrista, immobile nel buio, con le due mani sulla corda della campana. Alle 23,30 ha suonato i rintocchi del Mattutino e abbiamo avviato i canti del “primo notturno”. Straordinario equilibrio della riforma liturgica certosina: ha introdotto la comunione sotto le due specie, la concelebrazione, le letture in italiano; ma ha conservato il latino della salmodia, quel loro recto tono simile al gregoriano, la messa solitaria di ogni monaco sacerdote. Chi ha detto che non vi può essere osmosi e reciproco arricchimento tra vecchio e nuovo ordo? Il Rito certosino ora unisce la vitalità del nuovo alla solennità dell’antico. Potrebbe costituire un modello per lo scambio tra le due forme del Rito romano auspicato da Papa Benedetto.
Con la cappa nera del postulante
9 Comments
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Mi sembra una buona idea Luigi, le radici ben salde ci permettono ci salire più in alto.
Buona preghiera.
Di scusate, non ci.
🙂
Prega per noi e le nostre famiglie. Un abbraccio.
Ci fu anche un altro simile “auspicio” di Benedetto, oltre a quello di “Sum.Pont.Cura”: quello espresso mediante l’ “Anglicanorum Coetibus”.
E fra non molti giorni, dal punto di vista rituale, liturgico, ne sarà presentata la visibile, a quanto pare stabile, concretizzazione:
http://friendsoftheordinariate.org.uk/the-introduction-of-the-ordinariate-use/
“History will be made in the Catholic Church on Thursday 10 October when a new text for the Mass which includes traditional Anglican words is officially introduced in London.
The new text has been devised for use by Ordinariates throughout the English-speaking world as a way of putting into practice Pope Benedict XVI’s vision of allowing former Anglicans who wish to enter the full communion of the Catholic Church to do so whilst retaining aspects of their spiritual and liturgical traditions. Benedict XVI described these as “precious gifts” and “treasures to be shared”.
The new liturgy — the work of a special commission established by Rome and now approved by the Holy See — includes material from the Anglican Book of Common Prayer (1662) as well as the Roman Rite. It will be unveiled with a Mass followed by a media launch at the Church of Our Lady of the Assumption and St Gregory, Warwick Street, Soho.
The Mass will be celebrated by the Ordinary of the Ordinariate of Our Lady of Walsingham, Monsignor Keith Newton, and the preacher will be Monsignor Andrew Burnham, Assistant to the Ordinary and a member of the commission which devised the Use. Music, drawn entirely from the English tradition, will include Howells’ Collegium Regale.”
(Bello, no?)
” Dear brothers and sisters in Christ,
Next Tuesday, 24 September, the Feast of Our Lady of Walsingham, is an opportune moment to be invited to write to you about the Personal Ordinariate of Our Lady of Walsingham, established two and a half years ago. I am grateful to your bishop for giving me this opportunity to tell you about the contribution the Ordinariate makes to the life and mission of the Catholic Church in our country. ”
http://anglicanusenews.blogspot.it/2013/09/msgr-keith-newton-on-state-of.html
Speriamo solo che non siano “commissariati” anche loro , i certosini ,
come lo sono stati i Francescani dell’Immacolata.
http://fidesetforma.blogspot.it/2013/09/dati-presentati-come-prosciutti-al.html
“Chi ha detto che non vi può essere osmosi e reciproco arricchimento tra vecchio e nuovo ordo?”
Dopo questa domanda, sarà commissariato pure Luigi Accattoli.
Ovviamente, essendo molti elementi elementi del rito anglicano più tradizionale -‘High Church’- decisamente “pre-conciliari” -e anche in quanto addirittura ‘pre-tridentini’..-, il rito stabilito per l’Ordinariato, pur non essendo una mera traduzione in inglese del vetus ordo, sarà senz’altro vicino a quell’ “ibrido” dato dallo “scambio fruttuoso” fra vetus e novus accennato sopra da Luigi. Magari non tutti saranno contenti, ma difficile accontentare tutti.
Non so se, ad esempio, ci saranno le ‘preghiere ai piedi dell’altare’, nell’ordo che presenteranno a Londra a ottobre; comunque ci saranno diversi elementi che a un roman-non-anglocattolico parrebbero li per lì “tridentini”..
-Si badi che negli ‘Ordinariati’ si usa anche solo il Novus Ordo romano, come pure, in misura minore, il Vetus Ordo; ora però si avrà anche un rito proprio, comunque facoltativo-
Curiosità circa l’anno liturgico: il calendario -come per i Luterani- mantiene le “domeniche dopo la Trinità”.
Ecco dei video con alcuni esempi (indicativi, senza pretesa di completezza o copertura della varietà di riti e liturgie della costellazione “anglo-cattolica”) :
http://www.youtube.com/watch?v=38-9GM2_JfE
http://www.youtube.com/watch?v=HLpagheiFo4
http://www.youtube.com/watch?v=NUaxVdf08yg
http://www.youtube.com/watch?v=ld_CWEESsVU
(le ragazze in cotta e tonaca son coriste)
http://www.youtube.com/watch?v=zvWwy1dBWBs
http://www.youtube.com/watch?v=ycBIjzOv5dg
http://www.youtube.com/watch?v=EdnOJ-LaZZQ
(Chissà, forse, non pochi Padri Conciliari al VII, specie se provenienti dai paesi a maggioranza anglicana o luterana, avevano in mente, per il futuro della Chiesa latina, riti non così diversi, cioè con lingua prevalentemente nazionale, molto canto assembleare e polifonico di qualità e ‘canto piano’ salmodico, e, però, ancora molti elementi rituali, estetici ma non solo, “tradizionali” ben ritenuti..)