Da stamane Francesco è in Irlanda per l’incontro mondiale delle famiglie: e io, padre di cinque figli, sono con lui in questo pellegrinaggio al cuore di ogni comunità che è la famiglia e al cuore ferito dagli scandali della comunità cattolica d’Irlanda. Nei commenti il richiamo al videomessaggio del Papa in vista di questo appuntamento e una monizione a chi entra per commentare.
Con il Papa nell’Irlanda delle famiglie e delle molte ferite
5 Comments
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.
Posto essenziale della famiglia. Videomessaggio di Francesco 1: Le famiglie, oggi, affrontano molte sfide nei loro sforzi per incarnare un amore fedele, per crescere figli con valori sani e per essere nella più ampia comunità, lievito di bontà, amore e cura reciproca. Voi sapete tutto questo. Spero che questa occasione potrà essere fonte di rinnovato incoraggiamento per le famiglie di ogni parte del mondo, specialmente di quelle famiglie che saranno lì presenti, a Dublino. Possa ricordarci il posto essenziale della famiglia nella vita della società e nell’edificazione di un futuro migliore per i giovani. I giovani sono il futuro! È molto importante preparare i giovani per il futuro, prepararli oggi, nel presente, ma con le radici del passato: i giovani e i nonni. È molto importante.
Unità e riconciliazione. Videomessaggio di Francesco 2: Sebbene la ragione specifica della mia visita in Irlanda sia l’Incontro Mondiale delle Famiglie, vorrei che essa abbracciasse tutti i membri della famiglia irlandese. Prego, in particolare, perché serva a far crescere l’unità e la riconciliazione tra tutti i fedeli di Cristo, come segno di quella durevole pace che è il sogno di Dio per l’intera famiglia umana. So che molte persone si stanno attivamente impegnando nella preparazione della mia visita. Ringrazio tutti cordialmente. Chiedo a ciascuno di pregare affinché questo incontro sia un momento di gioia e anche di serenità, una carezza del tenero amore di Gesù per tutte le famiglie e, in verità, per ogni figlio di Dio. Vi assicuro la mia vicinanza, la mia preghiera e vi invito a pregare per me, ne ho bisogno. Di cuore, vi do la mia benedizione.
Avviso ai naviganti. Chi si proponesse di intervenire qui per sostenere che il Papa dice cazzate – vedi post del 23 agosto – o per dare un’occhiata corsiva alle sue parole allo scopo di poterlo accusare, come facevano i dottori della legge con Gesù; o per linkare i siti dei piagnoni, che tenerezza; o per darmi consigli sul modo di gestire il blog, si chiama altruismo – io costui lo ringrazio fin d’ora ma anche lo sconsiglio di perdere la fatica, perché non lo pubblicherò. Capisci a me!
Le sfide dell’appuntamento di Dublino nelle parole di Eamon Martin, arcivescovo di Armagh e presidente della Conferenza episcopale irlandese pubblicate oggi dall’Osservatore Romano: Anche se in questo paese la Chiesa ha vissuto tempi difficili negli ultimi anni, la famiglia continua a essere molto importante nell’animo del popolo irlandese […]. Il tema dell’incontro è: «Il Vangelo della famiglia: gioia per il mondo». È il primo incontro mondiale delle famiglie dalla conclusione del processo sinodale del 2014-2015 e dalla pubblicazione dell’esortazione di Papa Francesco sulla gioia dell’amore. L’avvenimento sarà pertanto una preziosa occasione per le famiglie del mondo per riunirsi e riflettere sugli aspetti centrali di quel testo […]. Negli ultimi mesi in Irlanda l’attenzione dei media si è concentrata spesso su alcune questioni particolari: tra queste, le famiglie con membri con tendenze omosessuali, la storia vergognosa della Chiesa riguardo agli abusi nei confronti di minori e di persone vulnerabili, l’atteggiamento verso le donne […]. Su questo sfondo, cercheremo di ospitare un incontro che accolga e accompagni tutte le famiglie e offra loro un’opportunità per riflettere sui loro momenti di dispiacere e di dolore, ma anche sulla gioia e la consolazione dello stare insieme in un amore fedele e fecondo. Offriamo la nostra solidarietà orante a tutte quelle famiglie che persistono nel condividere l’amore malgrado le sfide che devono affrontare. Pensiamo alle famiglie che si confrontano con la mancanza di una casa, con la violenza domestica, con dipendenza e abusi, alle famiglie migranti e nomadi, come anche a quelle che hanno vissuto il dolore della separazione e di relazioni spezzate in seno alla famiglia stessa.
E’ questo il nostro tempo. Eamon Martin 2: Il risultato del recente referendum sull’aborto ha mostrato chiaramente che l’Irlanda è cambiata. Tuttavia, possediamo un antico spirito missionario. È questo il nostro tempo per vivere. È questo il nostro tempo per credere. È questo il nostro tempo per essere missionari e insegnare la verità del Vangelo. In molti paesi del mondo la Chiesa deve proclamare il vangelo della vita e il vangelo della famiglia in un contesto di dilagante individualismo e di crescente desensibilizzazione delle persone al valore di ogni vita umana […]. In questo tempo speciale per la Chiesa universale, e in particolare per la Chiesa ospitante qui in Irlanda, invito tutti a riflettere su come vivere al meglio come famiglia in una relazione sempre più feconda con Dio e su come approfondire questa relazione anche nella nostra vita quotidiana.