Con Gesù che insegna come sia il cuore e non il cibo a fare l’uomo puro o impuro

Particolare dell’Ultima Cena di Giotto nella Cappella degli Scrovegni di Padova per segnalare la registrazione audio della lectio di Pizza e Vangelo del 21 marzo. Nel primo commento uno spunto di don Gianni Baget Bozzo su questo brano evangelico.

Ecco la registrazione audio della lectio su Marco 7, 14-23

2 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Gianni Baget Bozzo. Il precetto della Legge reinterpretata da Gesù è unico: imitare Dio, amare Dio con tutto se stessi e il prossimo con tutto l’amore di Dio. L’uomo è contaminato dalla non imitazione di Dio. Gesù guarda oltre la Legge ebraica e oltre Israele, vede tutti gli uomini e tutte le donne, creati, secondo la Bibbia, a immagini di Dio, a immagini del puro amore. E’ dal punto dell’anima che è in contatto con il divino che nasce il male: esso diviene violenza dell’uomo sull’uomo perchè è violenza sul Dio che abita il cuore di ogni uomo. Questo capitolo di Marco inizia quindi a indicare la novità cristiana rispetto ad Israele e a delineare così il conflitto che si apre: un conflitto non banale tra due diverse concezioni, tra due diversi tempi dell’unico Dio. Per i farisei e gli scribi venuti da Gerusalemme, la risposta di Gesù è la negazione del significato divino di Israele. Per i cristiani, questo Vangelo dice che l’attenzione al cuore, al Dio che abita in noi, lo stare in sua presenza nel quotidiano, è la lotta cristiana contro l’impurità, contro la dimenticanza di Dio. Ci si può dimenticare del Dio amore più facilmente che del Dio legge.

    Gianni Baget Bozzo, Buona Domenica. Anno B, EDB 1996, p. 114s

    28 Marzo, 2022 - 22:24

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