C’è un giudice a Colonia che sanziona il taglio del prepuzio di un bimbo musulmano ma è disapprovato dai più anche a difesa della circoncisione ebraica dalla quale viene quella dell’islam: come per la macellazione rituale e per la carne di maiale, anche in questo caso quello che infine abbiamo compreso per gli ebrei ci aiuta a capire i musulmani. “La salvezza viene dagli ebrei” diceva Giovanni 4, 22. – E’ un mio arguto “spillo” pubblicato ieri dal Corsera nell’inserto domenicale LA LETTURA. Dopo che l’avevo scritto mi è venuto il destro di riassumerlo in questa cattivissima domanda: “Se non c’era la circoncisione degli ebrei avremmo accettato quella dei musulmani?”
Circoncisione dei musulmani e degli ebrei
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Se non ci fosse la circoncisione o la infibulazione, non sarebbe meglio?
Comunque, concordo che imparare la storia, le tradizioni, le credenze. la religione ebrea aiuta nella comprensione di molte realtà di questo mondo.
L’infibulazione e la circoncisione non sono paragonabili, perché la prima produce mutilazioni orrende. Cio detto, versare il sangue di un bambino è inaccettabile e secondo me dovrebbe essere vietato agli ebrei, ai mussulmani e a chiunque altro, salvo motivi terapeutici.
Bravo Leopoldo,condivido: sono pratiche barbare….credo che perdere il prepuzio totalmente equivalga, anche, ad una mutilazione.
@ Leopoldo…
e io che ho detto? non ho certo fatto paragoni! Per me sono mutilazioni e basta, ancor più orrende perchè operate su bambini e in nome della religione di appartenenza.
e comunque, credo che il post di Luigi ci invitava a discorrere di altro…
[sto per dire una bestialità] Io non ho mai visto un pene circonciso -in realtà ne ho visto solo uno in vita mia, per il tempo strettamente necessario a metter al mondo due figli- ma credo debba essere una cosa orribile…un pene circonciso…!!!!…immaginiamoci cosa possa essere l’infibulazione: raccapricciante.
Su Leopoldo non farci caso Pri, generalmente è un uomo amabile, ma da un po’ di tempo, che ne so’…è strano…tratta male pure me…e dire che ci facevamo l’occiolino furbetto….pensa tu!!
; ))) [smileee !!!]
Eh, cara principessa, hai ragione il tema è serio e tosto…un sorriso, per iniziare credo sia salutare, e aiuti a distendere il clima…
Ho fatto quella battuta sull’estetica,non a caso, ma in riferimento all’imperatore Adriano, l’esteta, l’artista per eccellenza il quale ordinò l’abolizione della circoncisione ritenuta di una inciviltà e di una bruttura inaudita. Tanta e grande fu la reazione del popolo ebraico che sotto il suo impero, tra 132 d.C. e il 135 si scatenò la terza guerra giudaica. Questo per sottolineare quanto a questo rito, che accomuna ebrei e musulmani, si attribuisca un valore altamente simbolico, un vero patto tra Dio e Abramo e la sua discendenza.
Dovrebbe indurre a riflessione il differente aproccio del cristianesimo in relazione a questo rituale. Il cristianesimo di fatto, abolisce la circoncisione,che non è richiesta ai gentili che si convertono. E questa è una novità sconvolgente…
Ieri sera ho avuto a cena un filosofo mussulmano, insieme ad un filosofo locale e ad amiche. Il rispetto del filosofo mussulmano è stato totale e incondizionato: niente carne di maiale, nemmeno nei sughetti più innocui; niente vino ed alcol ecc. Il rispetto della religiosità altrui è doveroso, ma quando poi si passa alle tradizioni cristiane o peggio ancora cattoliche … guai! Tutto serve per criticare, niente è abbastanza laico, tutto è eccessivo ed offende gli altri … boh! forse sto diventando veramente assai vecchia.
Antonella,
Condivido in pieno, anzi faccio mie le sue parole e il suo sgomento.
Un abbraccio,
Luigi Fides
Se non ci fossero stati gli Ebrei a praticare la circoncisione, avremmo accettato quella dei musulmani?
Io credo proprio di no.
Ma non mi stupisce.
Se non ci fossero stati gli Ebrei, non avremmo accettato nemmeno Gesù Cristo.
Anzi: non lo avremmo avuto proprio.
Maria e Giuseppe chiesero questa “pratica barbara” per il piccolo Gesù.
Stiamo attenti.
Tutto il rispetto per le tradizioni di qualsiasi religione.
Ma togliamoci dalla testa che osservare, anche rigorosamente, tradizioni e prescrizioni abbia a che fare con l’intensità e la sostanza della vita religiosa.Contesto assolutamente che nelle generazioni precedenti, in quella che era chiaramente una società “cristianizzata”, ci fosse piu’ fede cristiana di adesso.Le veglie nelle stalle della nostra civiltà contadina con la recita del rosario tutte le sere erano veglie nelle stalle recitando qualche cosa.
Per alcune anime ferventi sarà stato un momento di fede, per tutti gli altri l’equivalente della televisone al bar. Mia nonna raccontava “inorridita” che la figlia dei contadini loro vicini era “rimasta”(!) incinta durante una di queste veglie…. (e col rosario!!! concludeva 🙂 )
Le tradizioni religiose , le prescrizioni e le osservanze sono cosa anche buona, ma restano quello che sono: tradizioni, prescrizioni , osservanze.Punto.
Fin dall’inizio Gesù si è mostrato assai autonomo e indipendente in questo, pur senza rimuovere uno iota della Legge. Ma distinguendo tra tradizione e prescrizione e sostanza. Con quel suo ” il sabato è per l’uomo, e non l’uomo per il sabato”, ad esempio. E sulla circoncisione, tema non da poco su cui fu convocato il primo concilio cristiano della storia, si decise già da allora di procedere oltre, di non restare ancorati lì….
🙂
infatti Lorenzo,
infatti per troppi
è ancora dura
dover affermare che venga accettato Gesù in quanto Ebreo.
E’ stata la rimozione su cui si è lavorato di più e velocemente……..
sin
dall’inizione della bimillenaria storia.
Ci voleva il più grande massacro della storia umana, perpetrato da nazisti tedeschi e fascisti italiani,
nei confronti degli Ebrei,
per cominciare a rendersi conto
di cosa terribile era stato allevato nel seno del cristianesimo in toto…..
Ma…
ancora ad oggi…
gli Italiani
non vi hanno fatto ancora i conti…
mentre i tedeschi hanno pagato alla grande.
Caro a cara Fides, noi pensiamo evidentemente che il nostro patrimonio di tradizioni e precetti sia inesauribile. Perciò è considerato molto “in” parlarne male. Quando poi non ci rimarrà più nulla, non ci accorgeremo nemmeno di quale tesoro abbiamo dissipato.
” Il cristianesimo di fatto, abolisce la circoncisione,che non è richiesta ai gentili che si convertono. E questa è una novità sconvolgente…” Vero. La circoncisione però non viene abolita perché ” pratica barbara” ( perché mai barbara, poi?), tantomeno per motivi estetici o per dare un calcio al rapporto tra Dio e il popolo eletto, ma perché si voleva affermare l’universalità del messaggio cristiano, destinato a tutti. Non un abolizione contro qualcuno, ma per aprirsi a tanti.
Veramente e storicamente ” sconvolgente ” e in puro spirito evangelico.
(“Spirito di Apertura” ampiamente, reiteratamente,crudelmente e cocciutamente rimangiato nei secoli successivi, sotto varie forme e in vario modo).
Cosi come rispetto ogni religione, allo stesso modo rispetto la fede dei nostri progenitori.
Una religiosità certo mescolata ad usi, tradizioni e certamente mescolata a superstizioni e credenze un po’ grottesche.
Una fede ingenua e semplice, ma non per questo meno autentica.
Nel mio territorio ce n’è ancora parecchia di questa fede contadina, le rogazioni in campagna ad invocare il buon raccolto, la festa del ringraziamento con la benedizione dei trattori e l’offerta dei doni della terra.
Non mi dispiace affatto questa cultura, queste tradizioni che vengono avanti da secoli. È come se in esse sentissi respiro e il sudore dei miei genitori, nonni, avi.
Non significa assolutamente nulla che durante un Rosario in una stalla ci sia una copula fra due giovinetti, anche se immagino lo scandalo che questa vicenda avrà provocato fra le comari bigotte.
Anzi, trovo più umana e più vera questa fede di popolo rispetto alla fede adulta che ha saturato ormai canoniche e oratori.
Cari amici, lasciamo che , come è successo per il cristianesimo e per l’ebraismo, il bisturi della Critica ( provvidenziale sempre, anche quando è la piu’ radicale e distruttiva: serve comunque a purificare e a far brillare ancor piu’ quello che brilla!) affondi per circa due secoli nella “pancia” stessa del partimonio di tesori e tradizioni delle altre religioni, Islam in testa. E non solo lì, ma anche nei loro Testi Sacri, che passino il vaglio storico, lessicale, archeologic, interpretativo a cui preticamente ogni parola del Vanglo è stata passata negli ultimi 200 anni almeno…Poi sarò curioso di vedere quanta parte delle tradizioni e delle pratiche di ispirazione religiosa rimarranno diffusamente in piedi…
Questo senza nulla togliere al valore culturale, sociale, identitario e antropologico della tradizone( parlo sempre di quella con la t minuscola), ma per riportare le cose nei loro giusti spazi. Le tradizioni del Natale sono bellissime e vanno conservate, ma il messaggio del Natale è un altro, e la rivoluzione del cristianesimo sta lì, piu’ che nel presepio ( che pure io amo moltissimo).
Cara Antonella, il mio nome è Luigi.
Fides è per non confondermi con l’esimio ospitante!
Noto che al giorno d’oggi c’e un turismo che insegue le tradizioni e i riti caratteristici di un certo paese o popolo. Tradizioni e riti che spesso sono posticci e messi in atto al solo scopo di attirere gente…
Credo che aldilà della curiosità ci sia una ricerca più profonda…
Caro Fides, quel respiro e quel sudore lo sento anch’io. Non solo lo rispetto: fa parte di me. Lo so anch’io che non vuol dir nulla l’esempio che ho raccontato.Se non che cambiano le forme e le usanze, ma la sostanza no.
Le comari bigotte c’erano allora , e sono rimaste anche adesso. La cosiddetta fede adulta di oggi è in gran parte una bufala e una moda, ok. Ma quella delle generazioni passate era altrettanto di facciata e figlia dei tempi: altri.
Stai sicuro che tra due generazioni le nostre canoniche e oratori sature di fede adulta verranno rimpiante da qualcuno come le belle tradizioni dei tempi andati…
Caro Lorenzo,
Sul Natale permettono di dissentire. togli il presepio e rimangono i centri commerciali…
Venia permettimi..
Dici bene, Matteo.
Dopo tutto quello che abbiamo saputo e capito dell’anitisemitismo cristiano, dopo il grimaldello di Giovanni Paolo II per scassinare indifferenze e reticenze sull’argomento, noto anch’io che c’è ancora molta…vogliamo dire cautela? nel trattare da parte nostra la paroletta Ebrei.
Eppure, se è vero quel che dice Principessa,”imparare la storia, le tradizioni, le credenze. la religione ebrea aiuta nella comprensione di molte realtà di questo mondo”, è vero dieci volte di piu’ se queste realtà sono quelle del Cristianesimo. Senza infilarsi nella teologia comparata o nella storia delle religioni, a me piace sempre ricordarmi che Maria e Giuseppe erano ebrei, ebrei gli apostoli, ebrei i discepoli. Soprattutto che E’ ebreo Gesù Cristo ( non è stato: E’). E poiché per me Gesù è Dio, il mio Dio E’ ebreo.
Punto.
… e vedrai, caro Fides, che anche i centri commerciali sotto natale un giorno verranno rimpianti da qualche nostalgicone del futuro:)
( e comunque, riguardo ai centri commerciali, bisogna ammettere con una certa ripugnanza, che se non ci fossero, sarebbe ancora peggio, dal momento che sono ormai in molti casi gli unici luoghi di aggregazione a portata di giovanissimi e anziani…Tanto che qui a Torino il Vescovo, dicasi il vescovo, lo ha pubblicamente riconosciuto indicandoli come le moderne piazze e come luogo in cui rendere” presente e opeartiva una significativa presenza cristiana”…..le cose cambiano, e i tempi pure. Magari non come vorremmo e come piacerebbe a noi: anzi, magari nel modo opposto.Ma noi solo questo tempo qui abbiamo da vivere, per distillarci dentro a nostra volta il nostro respiro e il nostro sudore…le tradizioni vanno bene, ma non sempre, e in certi casi non bastano piu’. Specie se è venuto meno il contesto in cui erano nate , e sopravvivono come simulacri vuoti)
Concordo naturalmente con le riflessioni di Antonella e Fides, ma vorrei tornare alla domanda di Luigi:
“Se non c’era la circoncisione degli ebrei avremmo accettato quella dei musulmani?”
Gli ebrei, anche per la storia recente dello sterminio nazista e la campagna di informazione sull’antisemitismo che inizia alle elementari, non ci fanno paura, i musulmani sì. L’islam è la religione dei terroristi più feroci (talebani, sciiti hezbollh, Al Queda…), che anche recentemente hanno preso di mira i “crociati” occidentali e cristiani; è la religione degli “invasori” extracomunitari (i più disperati, quelli dei barconi). Sappiamo bene che non si deve generalizzare, ma la paura del “diverso” finisce per prevalere. Nella mia provincia negli ultimi dieci mesi ci sono stati nove omicidi molto violenti, tutti compiuti da extracomunitari (come era straniera anche la metà delle vittime del resto: uno di questi omicidi è frutto di una “guerra etnica”). E vogliamo parlare di quelle ragazze islamiche aggredite e uccide dai propri famigliari perchè troppo “occidentali” o perchè avevano osato ribellarsi a un matrimonio combinato? Bastano un paio di episodi per farci pensare ad una cultura arretrata, maschilista, violenta nei confronti dei suoi stessi figli (loro poi ci mettono del loro, velando mogli e figlie, riservando trattamenti diversi per i figli maschi e le figlie femmine…).
E vogliamo parlare della sharia? Della discriminazione (e persecuzione) di cui sono vittime le comunità cristiane in molti paesi a maggioranza musulmana?
Insomma, concludendo, credo che la risposta alla domanda di Luigi sarebbe: no, senza la circoncisione tradizionale ebraica, faremmo molta fatica ad accettare questa pratica cruenta da parte dei “violenti” musulmani.
E’ chiaro che il mondo musulmano comprende anche persone per bene, educate, rispettose delle donne, ma l’immagine che gli italiani si sono fatta, a torto o a ragione, frutto di pregiuzio o no, non è molto diversa da quella che ho riportato. Razionalmente siamo convinti che l’Italia abbia “bisogno” degli immigrati, specie quando necessitiamo di badanti o muratori o braccianti, ma sotto sotto ci sentiamo minacciati da culture così diverse dalla nostra. In particolare l’islam.
@Federico
I musulmani che conosco (parecchi) non mi fanno affatto paura. Rispetto la loro cultura e i loro principi, anche se spesso sono così lontani dai miei.
Gli omicidi nella mia provincia non sono esclusiva degli extra-comunitari; occorre poi considerare le condizioni di povertà e degrado in cui essi sono costretti a vivere; cosa che rende queste persone facili preda della criminalità.
Per lo stesso motivo anche degli italiani emigrati in passato in America e Nord-Europa, i locali non avevano una buona immagine!
Un cristiano deve pensare come prima cosa che i musulmani sono anzitutto fratelli. A maggior ragione in quanto il loro Dio è il nostro stesso Dio; il Dio di Abramo, Isacco e Giacobbe.
Quando un musulmano prega, la sua preghiera è una preghiera a Dio, al nostro unico vero Dio. E quando digiuna obbedisce a un precetto della sua legge. è fedele alla propria religione: è una buona cosa-
E un cristiano deve necessariamente vedere nell’extracomunitario che bussa alla porta o lo trovi camminare per strada, o coricato su una panchina, un Cristo da amare.
Questo non significa che io sottovaluti i rischi e le problematiche di una società multiculturale; rischi enormi, da spavento, cui tuttavia non ci sono alternative. Il nostro villaggio è sempre più globale e sempre più multietnico e multiculturale. Ma in questo rischio io vedo il diti, il piano divino dell’Unità dei popoli che ha da venire.
E mi sento personalmente colpevole e responsabile di quelle carrette della disperazione che a volte arrivano sulle nostre coste e altre volte si trasformano in tragedie umane.
Carrette che qualche politico vorrebbe con qualche scusa bloccare, sospendere, come a dire: statevene a casa, voi, poveri affamati e assetati; abbiamo bellissimi progetti di crescita per voi!
In quelle carrette continuiamo con la nostra indifferenza a crocifiggere un povero ebreo assetato; un sognatore, idealista della fraternità universale. Un ebreo che nella sua misericordia ripete: Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno…
Antonella, mi è piaciuto quel tuo “Perciò è considerato molto “in” parlarne male. Quando poi non ci rimarrà più nulla, non ci accorgeremo nemmeno di quale tesoro abbiamo dissipato.”
Mi sembra molto giusto.
Tuttavia ci sono tradizioni che devono, a mio parere, restare nel passato. Come favole da raccontare.
Sono quelle che sanno di barbarie, di un popolo che deve progredire nella mentalità, avendo capito, dopo secoli, che infierire su un corpo umano per “rispettare” determinati rituali che legherebbero di più al proprio Dio, è sbagliato e non ha valenza religiosa.
Come anche l’astenersi dal nutrirsi di determinati cibi.
Dio non ha bisogno di rituali formali né, tanto meno, del sangue di uomini e di animali per stringere alleanza con l’uomo o per salvarlo.
Dio vuole l’adesione sincera e libera del cuore dell’uomo. Questo io credo.
L’ unione indissolubile fra Dio e gli uomini c’è dal momento stesso dell’esistenza di ogni singola creatura umana, forse anche da prima, se è vero che ognuno di noi era già presente, ancor prima della nascita, nella Mente di Dio.
I formalismi sono necessari agli uomini, non a Dio.
Dico tutto ciò nel rispetto totale di credenze e tradizioni dei diversi popoli.
Ma le guardo come aspetti folcloristici e nulla di più.
E ritengo che i popoli più avanzati debbano, nei limiti del possibile, insegnare a quelli meno progrediti a cambiare mentalità.
Come infatti sta avvenendo per l’orrenda ( e colpevole) infibulazione presso le popolazioni islamiche.
@Fides,
condivido il tuo intervento. So di aver scritto cose assolutamente non “politically correct”, ma mi premeva rispondere alla “cattivissima domanda” di Luigi con una risposta adeguata, prescindendo dalle mie personali idee su immigrazione e islam.
Anche la cronaca di questi giorni sembra confermare l’impressione che ho riportato:
http://www.gazzettino.it/articolo.php?id=209871&sez=NORDEST
infibulazione e circoncisione non sono paragonabili. E del resto le Sacre Scritture prescrivono la circoncisione per i maschi e basta, un segno di alleanza, com’era uso comune nell’antichità, fatto col sangue.
(Oggi si preferisce mettere una firma davanti al notaio et les jeux sont faits).
Ma io penso che la circoncisione continui ad avere un valore rituale (chiaramente per gli ebrei, non so bene per i musulmani) che per noi è inesistente, ma non per questo ce ne possiamo sbarazzare.
Tra l’altro pare che fosse (e sia tuttora) una norma igienica, ricoperta di un valore cultuale (un po’ come il lavabo dopo l’offerta dei doni durante la liturgia eucaristica).
Io non ci andrei giù così forte a voler eliminare la circoncisione: per gli ebrei non è una questione estetica, ma come ha detto bene qualcuno, il cristianesimo l’ha abolita non perché “pratica barbara”, ma per rimarcare l’universalità della chiamata alla salvezza.
ritengo che i popoli più avanzati debbano, nei limiti del possibile, insegnare a quelli meno progrediti a cambiare mentalità.
Chi può dare patenti riguardo all’essere più o meno progrediti?
Chi crede che si possa insegnare a un popolo a progredire nelle mentalità?
Chi?
E noi, repubblica delle banane e dei bungabunga, saremmo un paese progredito?
Noi dei Grillo e dei Di Pietro?
Noi delle standing-ovations a Castro e Hamas?
Prima di insegnare “ma mentalità moderna” non dobbiamo piuttosto imparare a rispettare i popoli e le loro civiltà?
Ritenere che “l’astenersi dal nutrirsi di determinati cibi sia un costume barbaro” non è poi così distante da chi sostiene che la religione sia l’oppio dei popoli!
Noi dell’evasione fiscale
Noi del voto quel partito perché fa i miei interessi
Noi dei falsi invalidi
Noi del parcheggio in doppia fila
Noi delle case di riposo lager
Noi dei tanti diritti e nessun dovere
Noi del cattolico come mi pare
Noi professionisti del dire e inetti del fare e del dare.
Agli amici extracomunitari, musulmani, induisti, atei, …. non abbiamo nulla da insegnare, proprio nulla.
Nessuna mentalità migliore da rivendicare, nessuna religiosità più adulta, nessuna favola da raccontare.
Possiamo solo, solo, solo, ma proprio solo testimoniare con la Carità, Gesù Cristo in noi. E riscoprirlo vivo e vero in loro.
Cosicché il Cristo in noi possa amare senza riserve, senza superbie o senso di superiorità il Cristo nel fratello.
Accidenti , Fides, mi ci ritrovo completamente . In tutti e tre i commenti.
pian pianino , editto dopo editto, legge dopo legge, decreto dopo decreto, la “cultura ” dell’Occidente laico e razionalista ( quello che non ha voluto ammettere le radici cristiane dell’Europa), la cultura dei diritti civili , nata dalla filosofia dell’ Illuminismo avrà la meglio su QUALSIASI RELIGIONE., anche quella musulmana e quella ebrea.
Finora hanno cercato ( e in certi casi ci sono riusciti)di distruggere la religione cristiana e cattolica, i riti, i simboli, la trascendenza, la bellezza, domani distruggeranno , statene certi, anche quella musulmana.
la circoncisione non è che un dettaglio, ma i dettagli sono importanti.
Logicamente e giuridicamente la cultura fondata sui “diritti” dell’uomo non può ammettere mutilazioni genitali, neppure in nome della religione.
così come logicamente e giuridicamente la cultura laica e razionale non può ammettere che certi cittadini siano discriminati per le loro tendenze sessuali
( vedi diatriba attuale a MIlano sulle unioni gay)
il sindaco Pisapia ha detto alla Curia milanese ” voi occupatevi di religione noi ci occupiamo dei diritti civili”
giusto. ma la religione cosa sarà un domani? solo un sentimentale, emotivo, privato, segreto, rapporto fra un anima e Dio? Senza riti, senza dogmi, senza alcuna influenza sulla società e sulla storia? Una specie di quietismo, di misticismo,di religione da “camera”???
Vedrete , la religione musulmana a contatto colla moderna e razionalista mentalità europea farà la stessa fine che ha fatto il cristianesimo: non
più la circoncisione ma.. la castrazione..nel senso di tagliare ogni tradizione, identità e ogni velleità….
E fra cento anni potranno brindare gli illuministi: la Supestizione sarà
debellata sulla faccia della Terra!
Non la farei così drammatica nelle previsioni e nell’analisi del presente.
Intanto la cultura nata dalla filosofia dell’Illuminismo opera da almeno due secoli e mezzo, e il cristianesimo è ancora qui, saldo, vitale e fresco in tutta la sua potenza rivoluzionaria.Sono sorti , cresciuti fino a sembrare invincibili e inamovibili dal mondo, altre derivazioni e degenerazioni culturali e politiche, e sono passate e tramontate e sprofondate nei libri di storia in un macello di sangue, e il cristianesimo e l’ebraismo, che avrebbero dovuto esserne spazzati via, sono ancora qui e godono di ottima salute.
Sull’Islam non mi esprimo, perché non ho elementi di conoscenza sufficienti.
Il fatto è che non è per decreti, leggi, editti e referendum che si demolisce una religione. Si puo’ demolire un modo di vivere ispirato e modellato su quella religione, ma questo è tutto un altro paio di maniche. La religione resta intatta e vivissima. Certo, dipende da come la viviamo noi.
Non c’è legge, editto o disposizione capace anche solo lontanamente di rendere la vita di chi vuole -VUOLE!- seguire Cristo un qualcosa di sentimentale, di emotivo , di privato, di segreto, di intimistico. Solo uno in tutto il mondo puo’ ottenere questo risultato deprecabile e questo sono io con il modo in cui scelgo di vivere. Sono io, e nessn altro al mondo, che decido se voglio il quietismo,il misticismo, la religione da camera. Sono io, e nessun altro al mondo, che decido se voglio influire con la mia vita sulla società, o starmene a farmene il cristiano per i cavoli miei: che poi è fare il non cristiano. Vorrei che fosse chiaro che non possiamo nasconderci dietro l’alibi persistente e il mugugno a vita contro chiunque ( governanti, società, Chiesa, Concili, Cultura, televisione,Politica ) quando l’unico vero motivo per cui oggi possiamo riscontrare che il cristianesimo è spesso un messaggio castrato e imbelle è perché noi, uno per uno, ci rifiutiamo di viverlo sul serio e di metterlo in pratica con la nostra vita. Punto.
Altro che la moderna e razionalista mentalità europea: la responsabilità è mia, che non sono di Cristo nelle mie giornate.
Possiamo stare tranquilli che davanti, per dire, a don Pino Puglisi, nessuno potrebbe nemmeno lontanamente parlare di un cristiano castrato.
Davanti a tanti di noi, davanti a ME, sì.
Questo è il vero problema.
Perfettamente, immediatamente, personalissimamente risolvibile.
Basta che io lo voglia.
Forse Pricipessa , che saluto,
può confermare il fatto che prescindendo dal credo religioso negli USA negli anni 70, la pratica della circoncisione era cosa routinaria come profilassi igienica da parte dei ginecologi americani .
.
Commenti meritevoli di attenzione.
Ma vorrei precisare qualcosa, a scanso dei soliti e facili equivoci.
Prima di tutto è verissimo che circoncisione e infibulazione non sono paragonabili. Mai messa in dubbio una evidenza così lampante.
Ma mi chiedo e chiedo a chi ne sa più di me: l’ha chiesta Dio espressamente, la circoncisione? Maioba dice: è scritto nell’A.T.
Bene, ma che cosa sono le Sacre Scritture? Sono l’espressione del pensiero degli antichi profeti. Bene, e chi erano gli antichi profeti? Persone ispirate da Dio, mi si risponderà. Benissimo.
Ma vogliamo tener conto dei luoghi e del tempo in cui tali illustri “portavoce” di Dio erano inseriti?
Potevano davvero fare a meno di certa mentalità, di certe credenze, insite in un popolo–quello ebraico– vissuto in un determinato luogo in tempi antichissimi? Fra l’altro, se don Marco afferma–e lo si sapeva– che pare che fosse una norma igienica, sia pure di valore cultuale, ancora di più si può pensare ad un “rito” voluto perché ritenuto vincolante al proprio Dio, oltreché una norma di igiene.
Potrei sbagliarmi ovviamente, ma io qualche dubbio ce l’ho.
Ancora oggi, nella nostra civiltà “moderna”, per certi versi il sangue simboleggia un legame indissolubile fra individui, o no?
Passando oltre.
Qualcuno ha stigmatizzato la frase “ritengo che i popoli più avanzati debbano, nei limiti del possibile, insegnare a quelli meno progrediti a cambiare mentalità.”
Prima di tutto richiamo l’attenzione su quel “nei limiti del possibile”.
Poi, lasciando perdere le “patenti” riguardo al progresso, e mettendo da parte i Grillo e i Di Pietro e i discorsi politici che qui non ci stanno proprio, e i noi… noi… noi..letti prevalentemente sempre in chiave politica, io dico, senza voler insegnare niente a nessuno ( lo sottolineo), che sotto certi aspetti la distinzione fra popoli più progrediti e meno progrediti è lecita.
Dovrei considerare “progredito” un popolo che ritiene la donna uno strumento di piacere ad uso e consumo del maschio, e perciò vuole l’infibulazione facendola soffrire da cane? E che pretende che la donna-bambina non provi alcun piacere sessuale, mentre il maschio deve godere al massimo? Ma scherziamo?
Dovrei considerare “progredito” un popolo presso il quale l’ harem è legittimo e il paradiso è visto come “un luogo” dove la ricompensa per un individuo che lo avrebbe meritato mette a disposizione molte femmine con cui spassarsela a piacimento? Ma scherziamo, vero?
E non è compito di chi ha superato usi e costumi di atavica arretratezza, portare in quei luoghi altre idee?
Anche questa è somma carità, direi. SOMMA CARITÀ.
Anche per me–l’ho già detto decine e decine di volte–musulmani, induisti, ebrei, buddisti, atei agnostici etc…– sono rispettabilissimi, e ritengo che a noi occidentali–e a certi sedicenti cristiani– potrebbero insegnare molte e molte cose.
Ma rigetto qualunque discorso genericamente, e qualunquisticamente, buonista; quello di chi con faciloneria dice: tu non hai niente da insegnare a nessuno. Non è esattamente così.
Io, individuo, non avrò niente da insegnare, ma un popolo che sotto certi aspetti è mentalmente avanti, sì.
È come se i grandi non dovessero insegnare niente ai bambini, che pure hanno la loro intelligenza ma che fanno tutto quel che gli pare, se li lasci fare e non dài loro insegnamenti.
Che poi la missione di un cristiano sia quella di testimoniare Gesù Cristo, senza superbia e senza senso di superiorità, è di tutta evidenza, se un cristiano si ritiene tale nei fatti e non solo a parole.
In estate leggo un classico. Quest’anno tocca a Erodoto. Nel libro secondo delle STORIE, che ha il nome della musa EUTERPE, trovo che “gli egiziani le parti sessuali le circoncidono per ragioni di pulizia, preferendo essere puliti piuttosto che di bell’aspetto”. Più avanti, nello stesso libro: “Colchi, egiziani, etiopi si circoncidono fin dai tempi più antichi. I fenici e i siri di Palestina riconoscono anch’essi concordemente di aver appreso tale uso dagli egiziani (…). Tutti i fenici che sono venuti a contatto con la Grecia non imitano più gli egiziani e non circoncidono i loro figli”.
http://www.pourfemme.it/articolo/via-libera-all-infibulazione-in-gran-bretagna-ma-cresce-l-indignazione/35515/
Il link qui sopra vi spiega perchè ho accomunato infibulazione e circoncisione: semplicemente perchè nello stesso giorno mi sono trovata a leggere di entrambi. Non li ho paragonati, non ho detto che siano paragonabili, ho detto SOLAMENTE che entrambi mi sembrano tragicamente dolorosi. Punto.
No, non leggo questa rivista, l’articolo mi è stato inviato da un’amica.
Serve altro?
@ Nino
hai ragione, ma non solo dagli anni ’70, da molto prima… Ora viene eseguita solo se i genitori lo richiedono, indipendentemente dalla religione.
Indios dell’amazzonia
Un tempo era assai diffuso il cannibalismo. Venivano mangiati i prigionieri di guerra, specialmente tra le tribù del Brasile, sia per scopi magico-propiziatori, sia per sopperire alla mancanza di sali. Infatti la carne umana è particolarmente ricca di sali che nella foresta non esistono. Ormai i riti di cannibalismo non vengono più praticati, anche perché sono previste pene severissime. Nel villaggio non manca mai la casa delle cerimonie, riservata agli uomini, che custodisce le misteriose maschere di paglia indossate nelle danze. Le pitture del corpo, spesso a strisce verticali, sono molto diffuse, le cicatrici ornamentali si limitano a due circoli, uno sotto ciascun occhio. Questi vengono prodotti sui volti dei giovanotti di entrambi i sessi, durante i riti della pubertà, dal medico-stregone, con l’orlo della sua pipa di terracotta. Gli Indios della foresta credono nella trasmigrazione delle anime.
http://web.tiscali.it/mediabrembate/indios.htm
Homo Arretratus?
“Ecco la verita’ sul massacro degli indios”
Ci fu complotto nel ‘ 68 dietro la morte di padre Calleri e la strage di tremila indigeni in Amazzonia (…)
http://archiviostorico.corriere.it/1999/marzo/01/Ecco_verita_sul_massacro_degli_co_0_9903011263.shtml
Homo Evolutus?
Luigi e principessa, i vostri post sono della massima eloquenza.
Ho letto con estremo interesse i commenti da voi, cari amici, postati a corredo della questione “circoncisione nel mondo islamico ed ebraico”. Fra l’altro, mi ha colpito molto l’articolo linkato da Federico B., circa un facchino islamico che ha preferito dare le dimissioni (poi rientrate) perché non disposto ad accettare ordini da una superiore donna (!?).
Io vorrei solo aggiungere una cosa (una domanda): ma quando il Signore Gesù ci ha invitato a proclamare il Vangelo e a battezzare tutti i popoli della terra nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, ha per caso escluso i maomettani?
Voglio dire: la proclamazione del Vangelo include sicuramente, fra l’altro, l’affermazione dell’eguaglianza di tutti gli uomini e donne, senza alcuna distinzione. Se un immigrato si permette di ritenersi superiore alle donne per incomprensibili motivazioni religiose, non sarebbe doveroso – e conforme alla missione assegnataci da Gesù – fargli capire che questa cosa non ha nessun senso?
Non è che in nome del “politicamente-islamicamente corretto” rinunciamo alle parole del Signore? Non è che per presunte ragioni socio-economiche (“non si trovano italiani disposti a fare certi lavori”) mettiamo in secondo piano le conquiste di due millenni di cristianesimo?
Qualcuno ha detto che non si possono comparare civiltà e culture diverse per radici religiose e tradizioni secolari. Io dico invece che è nostro compito annunciare il Signore a tutti, a tutti coloro che non Lo conoscono e per questo motivo assumono comportamenti altamente offensivi e dispregiativi del prossimo (della donna, nel caso de quo).
Diffido fortissimamente di ogni discorso che, in nome del politicamente corretto e di un indifferentismo (relativismo?) valoriale, invita a sopportare e giustificare ogni comportamento dichiaratamente non cristiano e non umano, come quello citato dall’amico Federico B.
E per piacere non rispondetemi con la solita storiella della non conformità dei nostri comportamenti ai precetti del Vangelo e con lo stimabile attaccamento islamico alle proprie (ancestrali e sbagliatissime) tradizioni. Non regge assolutamente. Se noi siamo incoerenti con la nostra Fede, questo non è un pretesto per nasconderci ancora di più ed affogare nel giustificazionismo delle tradizioni errate importate dall’estero
Saluti a tutti.
Sono d’accordo con discepolo : In Israle, eccetto gli ortodossi osservanti quegli ebrei autoctoni che non si sono mai mossi dal territorio ed è una esigua minoranza pratica la circoncisione. Ma il resto d’israele tornato in patria dalla diaspora, ed è il 60 per cento, segue una qualche forma di combinazione secondo scelte personali e il 20 per cento è addirittura non osservante. Per cui anche la circoncisione finirà con lo scomparire del tutto.
Anche il deposito fidei trasmesso dalla Chiesa in 2000 anni di storia lascerà il posto alla barbarie, condivido quanto detto da discepolo.
Nietzsche, che pure fece la sua opzione e da cristiano osservante qual’era- subendo il fascino di filosofie nichiliste [Schipenhauer] divenne ateo- a margine del suo saggio filosofico sulla “morte di Dio”, dirà…lasciando aperta la porta alla speranza, quanto segue:
“L’esistenza di Dio, l’immortalità, l’autorità della Bibbia, l’ispirazione e altre cose simili rimarrano sempre problemi. Io ho cercato di negare tutto: ma se è facile abbattere, è invece difficile ricostruire! E lo stesso abbattere Tradizioni antiche sembra più facile di quanto in realtà non sia….il bisogno di ciò che è superiore, la rottura con tutto ciò che esiste, la dissolizione di tutte le forme di società, il dubbio che per duemila anni l’umanità si sia lasciata guidare da una allucinazione, il senso della propria presunzione e audacia: tutto ciò combatte una battaglia incerta, finché alla fine dolorose esperienze, avvenimenti tristi riconducono il cuore dell’uomo alle Tradizioni e alla fede dell’infanzia”.
F. Nietzsche
cirrige refuso : Schopenhauer
corrige refuso del refuso
Clo, ti prego, ti prego:
la citazione di Blondel come teologo te l’ho passata (fu un filosofo credente. Non vuole essere e non fu teologo), il fatto però che tu stigmatizzi Blondel, lo affianchi a Camus (filosofo ateo ed esistenzialista; e anche Camus definisci teologo), e poi mi battezzi Nietzsche (che non ebbe nessuna, ma proprio nessuna nostalgia per la fede abbandonata) non mi lascia indifferente.
Perchè non scrivi mai delle materie che conosci meglio? Oggi per esempio abbiamo un grande bisogno di qualcuno che ci aiuti a leggere la bellezza come via privilegiata per arrivare a Dio.
Perchè non ci offri ogni tanto un saggio delle tue competenze artistiche e ci edifichi e ci sollevi e ci rallegri la giornata? Grazie in anticipo.
Nico, abbi pazienza, o fumato il funghetto o…aiutami a capire. La citazione non è né di Bloned, men che meno di Camus…
O te li stai invento, magari in preda ad un colpo di calore o..che ne so vedi tu!! Spiegati…non ti capisco…
Ma dove l’hai lette le citazioni di Blondel…Dove le hai lette…citamele…
Come puoi dire che F. Nietzche non era cristiano se era il figlio di un Pastore, come pure lo era stato il nonno!! Rimasto orfano di padre a 5 anni, era soprannominato ” il piccolo pastore”, !! ha studiato presso l’Abadia dei cistercensi!! Che abbandonò presto la fede trasmessa in famiglia -una famiglia formata quasi esclusivanente da donne, dove certamente il cristianesimo, con il maturare dell’età gli apparve sempre più come una religione priva di forza questo si- non dimentichiamo i fermenti folosofici che ribollivano nella società del tempo…
Quella citazione al quale fai riferimento, è vero che è stata anche usata da Blondel in relazione Stai facendo un pasticcio cara nico.Quella citazione di cui sopra, è anche stata usata da Blondel, ma fa parte di una lavoro basato su una teologia della “morte di Dio” su basi nietzscheane… [Nietzsche,
le corps et la culture: la philosophie comme généalogie philologique] ..che non ha nulla a che vedere con quanto dici, che non il senso che gli ho attribuito in relazione al tema. Poi, sull’ateismo di Nietzche ci sarebbe molto da discutere, non meno importante ai fini della comprensione del suo pensiero la precoce follia a seguido della sifilide..
Domandati se Nietzsche fu veramente nichilista, se lo fu fino in fondo..
..lascia stare le sviolinate, non mi servono.Cara Nico..che pena!
” No!
Torna indietro!
Con tutte le tue torture!
Tutte le tue lacrime mie
corrono a te
e l’ultima fiamma del mio cuore
s’accende per te,
Oh torna indietro,
mio Dio sconosciuto! Dolor mio!
Felicità mia ultima…”
Questi versi, cara nico, sono scritti da F. Nietszche,a poca distanza dalla morte avvenne di li a poco a quel Dio sconosciuto del quale non si liberò veramente mai…A questo pensiero fa ricorso la frase citata da Blondel, citato da te per mettermi il ditino sotto il naso.
Non importa…”Parigi val sempre bene una messa”
@nico “”fatto però che tu stigmatizzi Blondel, lo affianchi a Camus (filosofo ateo ed esistenzialista; e anche Camus definisci teologo), e poi mi battezzi Nietzsche (che non ebbe nessuna, ma proprio nessuna nostalgia per la fede abbandonata) non mi lascia indifferente””
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Clodine scrive, 20 luglio 2012 18.50
“Non credo sia del tutto vero-come pensano taluni teologi tipo Blondel, Camus e altri -che l’uomo è “l’essere per la morte”
Volevo solo farti rilevare che Blondel e Camus non sono teologi e non sono paragonabili. Su Nietzsche non credo sia necessario aggiungere altro.
Non volevo offenderti e non credo di averlo fatto.
Comunque, non importa.
Ciao
Hai molto ancora da studiare, cara…E adesso puoi anche scaraventarmi addosso tutti gli epiteti dei quali, ormai, non faccio più nemmeno caso, che vanno dall’arrogante alla presuntosa, dalla maestrina alla deficiente ehhh..ma quante me ne sono state dette!!! Ho uno spadino a portata di mano per infilzarle tutte,ne ho fatto uno spiedino da mettere sulla brace..
Clodine ha le spalle grandi!
Se andata a pescarti un posto del 20 Luglio per mettermi il ditino sotto il naso eppoi…per cosa, per una banalità mostruosa come l’epiteto di Teologo piuttosto che scrittore o filosofo. La filosofia generalmente ha basi teologiche, perchP si rifa sempre aa Aristotele, Platone, e i grandi Greci..per cui…la era cosa è del tutto ininfluente…e capziosa. Molto capziosa.
Si invece….sei stata offensiva,perché quella sviolinata sull’arte cos’era…. O pensi sia nata ieri… e non sappia leggere tra le righe..!!
E studia bene Nietzsche, che è fondamentale per chi ama la teologia e la studia seriamente..
ciao..se vieni a Roma…ti faccio da guida…dai ; )
Pace!
se vengo a Roma, ci conto
OK!! Ti aspetto…
aiuto…
Se ci fosse la “circonsione” delle lingue!
Perchè vi preoccupate? né io ne Clo siamo andate OT, questo post parla di spilli…
😉
Luca73, tu, con parole diverse, hai espresso alcuni concetti che già io avevo proposto.
Forse non hai ancora capito che fra i cristiani ci sono delle differenze non da poco.
Ci sono quelli che dicono di esserlo ma hanno forti riserve verso i cosiddetti “diversi”, ivi compresi coloro che hanno diversità nelle religioni, nel colore della pelle, nelle tendenze sessuali, negli usi e costumi e via dicendo. E sono, ahimè, ancora tantissimi.
Ci sono quelli che per infarinare il loro cristianesimo di “amore” per gli altri gridano a gran voce che gli usi da trogloditi di certi popoli non devono essere biasimati, perché nessuno deve ritenere “superbamente” di poter insegnare alcunché a qualcuno.
Ed anche per il fatto che in questo modo, con l’andar del tempo, saremmo tutti omologati, senza più tradizioni, identità ed altro ancora.
Ci sono quelli che sembrano prendere sul serio, e senza ombra di retorica, le parole sacrosante di Gesù Cristo e sostengono che il Suo Verbo va diffuso il più possibile, sì, ma senza violenza e senza arroganza. Con Carità.
Con questa parola, e con l’altra equivalente che è Amore, non si intende ovviamente la carità pelosa in virtù della quale si fanno elemosine per mettersi in pace la coscienza, ma viene significato molto e molto di più.
Mettersi a fianco degli altri; farsi “vita” per e con gli altri aiutandoli a rialzarsi quando cadono e condividendo dolori ma anche gioie( lo sottolineo); indirizzarli a distinguere il bene dal male prima di tutto nel rispetto e nella difesa della vita del prossimo; allontanarli dalle superstizioni, che sono traccia di credenze irragionevoli; insomma, farli maturare aprendo loro la mente e portandoli avanti nel cammino della vita: questa è Carità. Una parola che ingloba molti modi di essere. Io ne ho elencati solo alcuni.
Non è impresa facile, ma si può se si pensa che si tratta di “missione” e se si è convinti che al nostro fianco c’è il Cristo.
Dovremmo ricordarci che tutti i cristiani sono chiamati ad essere missionari, anche nel piccolo quotidiano.
Anch’io cara nico ho ancora tutto da imparare, e molto da studiare…ma tanto veramente…
Ciao
Io seguo Federico e – solennemente – propongo una bella “circonsione” dei polpastrelli (compresi quelli che hanno gia’ i calli da tanto smanettare)!
@Mabu,
mi rendo conto che forse era meglio scrivere circon-CI-sione, ma mentre scrivevo mi è venuto in mente quando mio figlio mi ha chiesto cosa fosse la “circonsione” e tutto quello che ne è seguito…
Mi è sembrato un termine più “lieve”, meno definitivo, meno “lesivo” delle lingue (o dei polpastrelli) delle nostre amiche.
Cari Federico e Mabu
grazie della delicatezza, ma ci vuole altro che un appello alla circonsione (Ci più, Ci meno) per neutralizzare polpastrelli e – soprattutto – lingue come la mia!
Io “Ci” provo sempre, mi trattengo molto, cado a volte, non mi arrendo mai.
Buona serata, con un sorriso
Ma in tutta questa bella discussione del cazzo, com’è che non interviene Marcolino, che per più di una ragione dovrebbe trovarcisi come un pisello nel proprio baccello?
Ma hai ragione Leonardo …proprio una ” discussione ” -tra virgilette perché alla fine non la definirei tale- del ciufolo perché ….leggendo nico, che mi rimproverava …e….mi sono trovata spiazzata..non riuscivo a connettere dove, in quale punto mi fossi espressa così malamente. Solo dopo tanto ho capito che il riferimento non era in relazione questo post ma a quello di 5 giorni addietro che neppure ricordo il contesto , ma credo -conoscendomi- che mai avrei scritto stronzate a casaccio. Quando scrivo,anche se malamente da cane con un miliardo di refusi , ma insomma so quello che dico! Che Blondel non fosse un teologo mi ha lasciata sgomenta, ho ancora le dispense di Teologia fondamentale!! Cavolo se non è un teologo, basterà leggere” l’Eucaristia nell’ “Action ” e poi non riuscivo a capire a cosa niuco si riferisse. E l’esistenzialismo di stampo Sartriano ripreso da Camus non è forse filosofia pura, essenza stessa della metafica, dell’ontologia,ripresa dalla moderna teologia ? …Boh! Veramente si poteva evitare. Ma..nel mondo virtuale succede…
Io mi riferivo alla prepuziosità dell’intera discussione.
Una volta, quando i cristiani erano meno esangui, si venerava da qualche parte il “santo prepuzio”.
E, comunque, in tutta la chiesa si festeggiava la Circoncisione di Gesù, se non ricordo male il 1 gennaio. Curioso che, con tutta la moda giudaizzante che c’è nel cattolicesimo postconciliare, si sia abolita una festa che più ebraica di così …
ah..è vero….ecco il perché di quell’esordio…e il riferimento a Marco del pisello nel baccello!!!! Non avevo afferrato il concetto…!!! Hai ragione…AHAHAHAHAHAHAHAHAHAH
E hai ragione Leonardo, e molta, sulla moda giudeizzante che impera, decisamente, nel cattolicesmo postconciliare. Mi ci hai fatto pensare sai??! E’ vero, si festeggiava l’ottava di Natale il taglio del prepuzio di Nostro Signore. Strana l’abolizione di questa festa e proprio dal CVII; pensare che il divino prepuzio è stata una delle reliquie più venerate…custodita nel Sancta Sanctorum nella basilica di San Giovanni , fa riflettere…
…
Era meglio quando c’erano gli Squallor…
che almeno la parola “cazzo” non la usavano gratuitamente e nè fuori del dovuto contesto, ma in un contesto di nonsense surreale rendendole il dovuto valore artistico, come ad esempio ne: “La ricreazione”
“E così nacque il cazzo, grande predecessore di anime e di corpi che fece impazzire mezzo mondo e mezzo no.”
E sicuramente non si davano arie, specie da buoni cristianucci…
Ps Non è che sono bigotto (figurarsi…), è che amo la volgarità solo quando è arte.
Ps2 Chi lo sa, forse che ad attacco “ad concilium” reagisco con attacco “ad personam”
A Clodine che filosofeggia ma nostra scarso “amore per la sapienza” vorrei dire che forse a volte (spesso forse è meglio…) dovrebbe riflettere sul senso dei suoi post…
Abbiate pazienza, è quasi un mese che vi leggevo intervenendo una sola volta…
Nico: mi riferivo un po’ a tutti, di sicuro NON particolarmente a te!
Ci voleva poi il ritorno di Leonardo in grande stile, per far ri-diventare santo persino il prepuzio! Ne abbiamo avuta di fantasia….
Io non filosofeggio, anzi…sono assai spicciola di modi,…Se sono presa per il collarino e mi si provoca sempre , continuamente e su tutto…disturba parecchio! ABBI PAZIENZA…
Su tutto, e anche con una certa cattiveria…il che rende la cosa assai inquietante.
Grazie mille, gentile Marilisa!
Mi ritrovo perfettamente nel tuo intervento del 25 luglio 2012 @ 14:48.
Missionari nella Carità, ecco cosa dobbiamo imparare ad essere.
Rispettosi dell’altro, ma diffidenti del “politicamente corretto” che inquina ed omologa le nostre menti.
Un abbraccio!
Ubi…posso? Se tu non hai amore per la conoscenza [più che sapienza, quella, la sapienza è altro e rientra in un altro ambito] perché ti rivolgi a me in quel modo: il problema è tuo. Io so quello che scrivo, perché lo scrivo e il motivo contingente per cui in quel post mi esprimo in un certo modo. Ciò che dico è perfettamente comprensibili alla persona con la quale ho interloquito. Se ci tieni a comprendere il senso del post, allora, prenditi la briga di leggere in sequenza i dialoghi che intercorrono tra le persone, e il perché si è usato un linguaggio anziché un altro. Io so perfettamente, quando scrivo, quello che scrivo; perciò la battutina sulla “riflessione ” è stata inopportuna, di pessimo gusto . Ma guarda, non ti preoccupare: a volte si dicono cose [ e stavolta si] che esulano dal senso dei post!
Ad maiora
@Nico,
il sorriso è sempre una buona idea.
Ti assicuro che non mi riferivo in particolare a te o ai tuoi ultimi interventi, ma, come Mabu, un po’ a tutti.
Certe intemperanze sono comuni a uomini e donne, giovani e meno giovani…
E sicuramente qualche volta anch’io avrei fatto bene a tacere.
Apprezziamo quanto di buono può venire dalla nostra grafomania (e ce n’è!) e lasciamo perdere il resto.
Buona giornata, con un sorriso!
Clodine, ti voglio bene e lo sai, e per quello mi sono permesso, e tu puoi e devi permetterti quanto vuoi.
Ti ho dovuto “punzecchiare” per “par condicio”, perchè subito ti sei fatta influenzare dai post di Leonardo e sei partita anche tu a ruota libera…
I miei cordiali saluti a tutti.
n’to sei scemo [sorridi!!] non mi sono lasciata influenzare da Leonardo [anche se un po’ il debole per Leonardo ce l’ho dai..eh…l’ho visto di persona eh..se non lo avessi visto sarebbe un ‘altra cosa ma..insomma..è un bel vedere Leonardo!..] dicevo..mmmm…insomma…[devo ricompormi :))) ] è vero del prepuzio di Gesù, è conservato in S.Giovanni in Laterano. Ma è solo uno tra i tanti. Si racconta che ce ne fossero in giro la bellezza si 18 o 20 prepuzi, e tutti asserivano essere quello autentico però…leggi….
Ti abbraccio, sono contenta…ciao!
http://www.antoniolombatti.it/b/blog/6DA1DEBB-606B-45ED-AD4B-5DF4D46137ED.html
:-)) :-)) :-)) :-)) :-))
Auguriamoci che le faccine sorridenti dell’Umiltà non fossero la reazione all’orrido sito citato da Clodine. Ci ho dato un’occhiata: una nullità, come tante altre … non merita che vi si presti alcuna attenzione. Men che meno può far sorridere. Anche i commenti, stupidi come quelli che a volte si leggono qui, sono privi di qualsiasi attrattiva. Ho visto che c’è uno che dice la parola cazzo, come me, forse è questo che gli piace …
Piuttosto, mettiamo in chiaro una cosa: le reliquie dei santi prepuzi saranno state naturalmente tutte fasulle, e questo non dovrebbe stupire nessuno. Nel corso dei secoli si è prodotta paccottiglia sacra in quantità industriali. Però l’idea in sé era geniale: un pezzettino della carne di Cristo che si sarebbe rimasto qui tra noi anche dopo l’ascensione. È ovvio che, se ci fosse, sarebbe la cosa più preziosa del mondo, da adorare come si adora il corpo di Cristo nelle specie eucaristiche.
Chi ridacchia, o si scandalizza, su una cosa del genere non ha neanche la più pallida idea di che cosa sia il cristianesimo.
Hai ragione ; desideravo distendere il clima, che si era fatto un tantino cupo. Ovvio che il sito inviato sopra ridicolizza un po’ la faccenda…. Invero, non c’è Chiesa né dedicazione di altare senza che almeno un frammento di reliqua -di un Santo, di Gesù o della Vergine- non venga dposto sopra la pietra del sacrificio Eucaristico.
In questo sito, veramente interessante, da leggere, è annevarata tra le reliquie importanti, anche il Santo Prepuzio di Nostro Signore….
http://www.serenoeditore.com/milano/archeo/reliquie.htm