– Per fare un figlio ti devi affidare alla Provvidenza.
– Ti devi affidare a te stessa piuttosto.
– Non basta. Io lo sentivo ogni giorno che quella era un’impresa più grande delle altre.
– Ti deve bastare! E così smetti di giocare e di fare finta che ci sia qualcos’altro. Ci sei tu e basta.
– No io non sono sola. Non mi sento sola!
– Allora buona compagnia.
[Conversazione tra due maestre di scuola materna udita sull’Intercityplus che sabato mattina mi portava da Roma a Genova]
Non è che per caso parlavano, usando un linguaggio figurato, dei servizi all’infanzia offerti da questo nostro paese?
A parte gli scherzi: questo dialogo può essere letto come il dialogo tra una credente e una non credente, dove si parla di fare un figlio ma si potrebbe parlare in modo generale dell’affrontare la vita.
Però, in chiave meno esistenziale, sta a significare che nel mondo in cui viviamo l’alternativa, volendo fare un figlio, è tra far da soli e affidarsi alla Provvidenza. Il grande assente è la collettività. Non è una considerazione molto confortante.
Mi piace pensare che tutte e due le maestre abbiano ragione .
Leggendo questa conversazione – spero di non trovare un giornalista come Luigi sul treno 😉 – mi é subito venuto a mente l’episodio in cui i discepoli rimangono soli sulla barca con il mare in tempesta…
Gesù si fa pregare un bel po’ da Pietro prima d’intervenire e salvarlo !
Di nostro insomma dobbiamo metterci il massimo.
Insomma, aiutati che il Ciel t’aiuta.
amara come la morte è la donna ……
a me sembra che parlino di fede. sono d’accordo con te Massimo, nel parlare di fare o meno un figlio, ci vedo un ragionare su come affronti la vita, con o senza provvidenza
La provvidenza, spesso mi chiedo se la invoco nei momenti di necessità o se mi affido nella quotidianità, che sono approcci molto diversi. San Francesco ne ha dato un ottimo esempio.
Ho percepito una Chiesa un pò più “provvidente” in questo viaggio africano del papa
la Provvidenza è un tema difficile. A me sta assai a cuore, ma si rischia spesso di mascherarla da fatalismo, di non saperla “comunicare”…
… a proposito di conversazioni origliate… stamattina sull’autobus un giovane padre (presumibilmente), parlava (presumibilmente) con la madre di suo figlio/a da cui è separato (presumibilmente)… di questioni assai delicate…
“Presumo” di essermi imbarazzato molto. Infatti, mi sono imposto di non ascoltare nonostante il tono della voce…
Mi dispiace Affus di avere fatto quella battuta su Luigi : ben mi sta
se poi parli di origliare.
Comunque, viste le manie di persecuzione e la testa poco a piombo,
era normale che mi uscisse una tale battutaccia infelice.
Si sa che sui fatti di ogni giorno si prendono spunti interessanti per fare discussione.
Talvolta poi é inevitabile ascoltare, osservare, annusare.
Come si fa ? E’ bellissimo.
Affus: “amara come la morte è la donna”. Io ho un’altra esperienza.
Luigi parlamene solo se è una esperienza biblica che la TV non la vedo piu da un pezzo
(ci sono cose oltre il limite del consentibile)
affus, perché sei passato ai siti porno?
i miei siti preferiti veramente sono questi
http://www.zaccariaelisabetta.it/documento.htm
acqua, affus, acqua…
X – plpl18- No Problem , tanto non l’ho capita !
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raffaele , tu sfondi una porta già aperta , io la penso come il papa !
però non devi confondere la dignità di una persona con quello che sa fare , senno i negri resteranno sempre inferiori perchè non sanno fare quello che sappiamo fare noi .
ecco che la donna ha qualcosa in meno dell’uomo , credimi , io sono sposato , non dirlo a me .
“Per fare un figlio ti devi affidare alla Provvidenza”.
Avrei un messaggio per Nino:
Nino, volevo dirti che le mie preghiere di questa Quaresima sono dedicate alla tua nipotina, perché la Provvidenza provveda, ti aiuti a trovare soluzioni e rimedio; perché da un male faccia nascere un grande bene.
Facci sapere quando nascerà, in modo che possiamo pregare ancora di più.
Caro Luigi il problema femminile , molti preti , pur essendosi abbuffati con films porno e frequentato passeggianti , non riescono a capirlo proprio .
Non dovrebbero neanche parlarne ……. nemmeno zannottella !
Ancora non hanno capito che la donna ha qualcosa in meno !
saranno ottusi ?
Affus “zannottella” è un’offesa a un uomo che si chiama Alex Zanotelli che tu muovi nascondendoti dietro la foglia di fico “affus”. Benchè tu ti nasconda, le offese sono offese: “Chi dice raca al fratello”. Sarai ottuso?
ame mi dicono raca tutti i giorni .
Ma se lo vuoi dire a qualcuno dal mio blog ti devi firmare. Altrimenti glielo dici dal sito”ticinodiocesi” che è molto più visitato.
Giustissimo, Luigi, e complimenti per la tua posizione, che condivido integralmente: ma, a questo punto, e per esser conseguenti, non sarebbe finalmente giunto il momento di spegnere “Radio Affus” ?
Mi rimetto al tuo equilibrato senso di saggezza.
Buona serata a tutti !
Roberto 55
Roberto io non spengo. Se posso accendo.
Luigi, ‘sagerato, il rogo no! 😉