Caro Accattoli, questa mattina avrei dovuto commentare in diretta l’Udienza Generale. Nella lettera in cui si annuncia la chiusura del notiziario e degli speciali giornalistici, il Direttore infatti non fa menzione delle dirette papali e dell’udienza generale, che io ho commento ininterrottamente dall’inizio delle trasmissioni, nel 1990. Pertanto mi sono presentato in cabina, come ogni Mercoledì, ma al posto del mio è stato mandato in onda da Verona il commento del Direttore, cosa mai accaduta prima in 16 anni. Quella di Mercoledì scorso, 4 ottobre, è stata la mia cinquecentesima telecronaca: un record amaro. A nessun giornalista al mondo è capitato di commentare per 500 volte in diretta le catechesi papali: un compito delicato e impegnativo, che da laico sono stato onorato di svolgere, preparandomi accuratamente ad ogni vigilia. Un’opera “informativa” per i telespettatori e “formativa” per me. Infine, un patrimonio di esperienza professionale, che l’Emittente non ha esitato a disperdere. Una settimana fa, pur di chiudere la redazione, ha proceduto alla cancellazione dei programmi giornalistici. Oggi, non potendo cancellare la diretta papale, ha cancellato direttamente me. Piero Schiavazzi
Ci scrive Schiavazzi da Telepace
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Effettivamente ,questa mattina ho seguito l`udienza , curiosa di scoprire chi l`avrebbe commentata…..sorpresa…la voce di Don Todeschini si fa sentire !
Nessuna parola di spiegazione indirizzata a noi telespettatori, abituati ai commenti di Piero Schiavazzi.
Ma come è possibile una tale mancanza di rispetto ? Verso Piero Schiavazzi innanzitutto, ma anche versi di noi . Non riesco a capire.
Che cos`è questo silenzio che si potrebbe interpretare come del disprezzo ?
Alla fine dell`udienza , mi sono detta che Don Guido spenderebbe qualche parola di spiegazione, invece niente , anzi molto fiero parla di tutte le dirette di Telepace, come se niente fosse !
È come se rifiutasse di vedere la realtà delle conseguenze della sua decisione .
Non trovo parole per definire il comportamento di Don Todeschini o piuttosto preferisco astenermi dal dire il fondo del mio pensiero .
Un tale comportamento è comunque per me inconcepibile e lo è ancor più venendo da un sacerdote !
Signor Schiavazzi, vorrei dirle che i suoi commenti mi sono mancati , e che sono totalmente solidale con lei e i suoi colleghi !
Nell`incomprensione la più totale, cari saluti, Luisa
Che dire….???????????’!!!!!!!!!!!!!!!
L’unica cosa e’ esprimere ancora una volta la piu’ totale solidarieta’ e vicinanza a lei signor Schiavazzi e ai suoi colleghi, poi mai smettere di esprimere tutto lo sdegno possibile per il vergognoso e direi ignobile comportamento del direttore.
Io sempre seguivo i suoi commenti alle dirette di Sua Santita’ ma stamani nella certezza totale della sua mancanza ho preferito guardare la diretta su Sat 2000, commentata da Luca Pellegrini, di sentire il commento del direttore Todeschini al posto del suo davvero non ce l’ho fatta…..!!!!!!!
Spero vivamente che possiate trovare al piu’ presto un altro modo per tornare a far parlare la ” voce del Papa ” e informarci sulle ultime notizie sulla Santa Sede il vostro era un appuntamento importante e davvero unico, stasera certo ci avreste fatto vedere la benedizione della statua di Edith Stein ma senza di voi niente da fare nessun altro tg ha mai dedicato e men che meno stasera, l’ampio spazio che invece dedicavate voi all’udienza di Sua Santita’!!!!!!!!!!!
Carissimi saluti, Francesca
Caro Schiavazzi,non so che cosa dire…
Posso solo esprimerLe la mia piena solidarietà.Mi è mancato molto ieri mattina:trovavo i Suoi commenti all’udienza papale i più completi ed obiettivi che si potessero avere.
Come l’amica Francesca,anche io,sono migrata su sat2000 un pò per la cocente delusione di non trovare Lei a commentare l’udienza su Telepace,un pò perchè Don Guido non gode più della mia stima e della mia fiducia.
Mi dispiace ma finchè non si troverà una soluzione,sarò costretta a preferire sat2000.Forse a Don Guido non importerà nulla ma è l’unica “arma” che possiedo.Ieri sera nessun tg ha parlato dettagliatamente dell’udienza,nessuna insistenza sulla frase che il Papa ha pronunciato sul dialogo fra le fedi,nessuna immagine al di fuori di quelle “classiche”.
Caro Schiavazzi,sono vicina a Lei ed ai Suoi ottimi colleghi.
Saluti Maria Grazia
Buona giornata a tutti….scusate ma quello che è accaduto al dott. Schiavazzi mercoledì scorso in termine tecnico (nonchè giuridico) non si chiama mobbing??
Apparentemente nessuno riesce a fare uscire Don Todeschini dal silenzio dietro il quale si è trincerato (?).
Ci sono diversi silenzi. Silenzi pieni e silenzi vuoti, silenzi che si devono rispettare, silenzi che sono provocazione, silenzi che suscitano l`incomprensione .E qui c`è spazio per l`interpretazione che si sa è solo soggettiva.
Purtroppo ciò a cui noi stiamo assistendo non parla in favore di Don Todeschini.
Caro signor Accattoli non vorrei farla uscire dalla sua neutralità, ma non posso non domandarmi quale è il suo sentimento, lei che conosce bene tutti i protagonisti di questa poco edificante storia.
E mi chiedo anche che cosa ne pensano in Vaticano, per esempio, che cosa ne pensa Padre Lombardi, che spesso commenta gli Angelus su Telepace.
È possibile che Don Todeschini possa in maniera così dittatoriale, autoritaria, direi despotica e probabilmente arbitraria, prendere una decisione simile senza che nessuno cerchi di fargli sentire ragione ?
Per il momento sembra di sì… lamentable !
Saluti, Luisa
Buongiorno a tutti! Ho appena provveduto ad inserire, d’accordo con l’ufficio di presidenza e il consiglio direttivo dell’Associazione Cattolica “Benedetto XVI” di Battipaglia, una nota di solidarietà nei confronti dei vaticanisti di Telepace nella sezione News del sito http://www.papabenedetto.fan-club.it
Per “dovere di cronaca”, è stata riportata anche la posizione di Don Todeschini, anche se apertamente, come Associazione, ci siamo dichiarati al fianco dei giornalisti e non della proprietà.
Vi segnalo, inoltre, che abbiamo già ricevuto decine di e-mail di protesta contro l’oscuramento del Tg di Telepace che provvederemo ad inviare quanto prima a Don Todeschini.
Porto a tutti i saluti di Gianluca
Daniele
Gent. Piero Schiavazzi,
anch’io lavoro nella Televisione cattolica, solo che quella polacca. E anch’io come Lei commento e forse soprattutto traduco il Papa in diretta durante l’Udienza e l’Angelus. Lo so quanto e’ impegnativo questo lavoro e quanta preparazione richiede e volevo dirLe che La ammiro per come e’ sempre preparato e come gestisce ogni trasmissione. Io faccio le trasmissioni con il Santo Padre da due anni e ho imparato molto da Lei, ascoltando i Suoi commenti. Allora non si preoccupi di cio’ che e’ successo nel Suo lavoro perche’ ci sono le persone come me che ammirano il Suo lavoro.
Saluti, Anna Teresa
Da Piero Schiavazzi ricevo questo messaggio:
Caro Luigi, il Tuo blog mi ha circondato con affetto “familiare” in queste ore difficili. Permettimi perciò di condividere con Voi questa e-mail che mi è giunta oggi. E’ di un compagno di scuola di cui non avevo più notizie dalla maturità: 30 anni fa. So bene di trovarmi umanamente e professionalmente in bilico. Ma le sue parole hanno avuto l’effetto di farmi sentire stabile, solido, per la prima volta da quando è cominciata la bufera. Insomma mi fanno sentire “realizzato”, proprio nel momento in cui mi vengono tolte le trasmissioni, alla vigilia della visita di Prodi in Vaticano e di un’ intervista che non farò.Un abbraccio, Piero Schiavazzi
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Piero, sono Pino De Palma, tuo “tormento di banco??? in terza media ed in IV Ginnasio al Sant’Apollinare, nonché per un periodo anche “catechista??? presso Santa Maria delle Fornaci. Ho seguito a distanza negli anni le vicissitudini professionali che ti hanno permesso di stare vicino al Papa e di incontrare personaggi importanti di tutto il mondo e sto seguendo con vero rincrescimento quanto sta accadendo nella redazione romana di Telepace: ho sentito il bisogno in questo momento di esserti vicino e di esprimenti (insieme a tutta la redazione) la mia vicinanza e solidarietà. Ricordo in maniera indelebile la tua vocazione a schierarti con quanti erano vessati dal “potere???: ricordo ancora un episodio in cui ti prendesti in prima persona la responsabilità di una colpa che non avevi commesso (il prof. Mattioli se l’era presa con Tonino Magistri e tu intervenisti in sua difesa…). Non sei cambiato per niente: sei sempre lo stesso !
Ti auguro comunque un futuro pieno di serenità e di successo pari (se non maggiore) a quanto da te costruito in tutti questi anni.
Un forte abbraccio. Pino
Caro Schiavazzi,il Suo amico Le scrive:
Ricordo in maniera indelebile la tua vocazione a schierarti con quanti erano vessati dal “potere???
Non ho alcun dubbio sulla veridicità e sul senso di queste parole.Il Suo modo di appoggiare e di “incoraggiare” Papa Benedetto mi ha sempre colpito moltissimo.Anche oggi,come allora,Lei ha la vocazione di schierarsi con chi è vessato dal potere dominante o dal “politicamente corretto”.
Mi manca molto la Sua libertà intellettuale.
Con vivo ringraziamento Maria Grazia.
Vorrei solo suggerire ai responsabili di Telepace , perchè immagino che Don Todeschini è appoggiato e incoraggiato da certi suoi collaboratori , di rileggere il discorso che è stato rivolto loro da Papa Giovanni Paolo il 22 marzo 2003, in occasione dei 25 anni della loro emittente.
Il Papa parla espressamente della missione di Telepace di portare quotidianamente la parola del Papa e il suo magistero alle innumerevoli famiglie in Italia ,in Europa e ancora piu`lontano !
Rileggere e meditare….ogni commento è superfluo .
Saluti, Luisa
Caro Schiavazzi,quanto mi è mancato anche stamattina durante la telecronaca della visita di Prodi in Vaticano.
Quanto avrei voluto sentire il Suo commento,invece ho sentito solo cattiverie e per di più sugli schermi di Raiuno.
Forse,se ci fosse stato Lei,mi sarei sintonizzata su Telepace evitando di stare male per il trattamento che alcuni commentatori,in particolare della CNN,hanno riservato a Papa Benedetto.
Con affetto MG
Alla rilettura delle santissime parole di Giovanni Paolo II, giustamente chiamate in causa da Luisa, suggerirei anche un’ accurata riflessione su quelle che in un anno e mezzo di Pontificato Benedetto XVI ha indirizzato ai sacerdoti tutte nessun intervento escluso c’e’ davvero tantissimo da imparare e da mettere in pratica, con immenso dispiacere mi dispiace constatare come don Todeschini mai le abbia fissate nelle mente ora come non mai sarebbe il caso che dedicasse un po’ di tempo a una sana meditazione……chissa’ potrebbe anche trarne quei frutti che tutti noi speriamo…….!!!!!!!
Francesca
Speravo in un tuo commento , Maria Grazia , ascoltando il giornalista di CNN, ho pensato a te e a tutti noi che parliamo del ruolo della stampa e come essa tratta il nostro Papa.
Fra tutti i vaticanisti perchè invitare proprio quello, che poi non so nemmeno se è vaticanista o semplice corrispondente.
In ogni caso ho capito che tutti i fedeli che accorrono alle udienze, agli Angelus , noi tutti che “beviamo ” le parole di Papa Benedetto siamo ,direi, degli imbecilli, già convinti ,dunque senza capacità o bisogno di analisi o giudizio. Papa Benedetto non ha insomma nessun merito perchè parla a una folla già convinta. Grazie signor di cui ho dimenticato il nome !
Lei ha proprio capito tutto !
E poi Papa Benedetto non fa gesti , come mettere il bigliettino, poveretto il nostro Papa non sa parlare con persone all` infuori dei convinti…. deve farsi
aiutare . Beh è vero ci sono molte più persone alle udienze…ma sono dei convinti…non ha nessun merito di parlare loro…sarebbe meglio parlare e convincere al di fuori della Chiesa.
Quello che mi disturba è che questa persona parla su CNN .
E quel che è peggio è che non si rende conto che è lui che travisa le parole del Papa ,é lui che non sa interpretarle correttamente.. Non è il Papa che non sa parlare è lui che non sa leggere !!
Ho trovato del resto strano che Navarro Vals non lo corrigesse , o almeno desse il suo punto di vista.
Spero proprio non essere condannata in futuro a dovermi sintonizzare su RAI uno per seguire le attività del Papa .
Anche se personalmente apprezzo sia De Carli ,che Zavattaro.
Apparentemente corre vento nuovo su RAI uno… anche per quel che riguarda il Papa ?
Beh smetto qui, già che ho aspettato un pò per scrivere, per lasciare scendere leggermente la contrarietà ! saluti, Luisa
Sì mi domando proprio che vento gira nella RAI. Mi sono già espressa sul giornalista di CNN, ma anche quando ho visto Alberto Melloni, che un sostenitore sfegatato di Papa Benedetto certo non è, mi aspettavo il peggio. Invece mi sembra che Melloni sia stato corretto e piuttosto oggettivo.
Ed è ciò che si domanda a un giornalista, a tutti coloro che commentano un avvenimento come quello di oggi.
Non vorrei intromettermi nella vostra politica interiore ma mi domando se la televisione che sembra in mano a una certa tendenza politica , rifletterà questo
orientamento anche nella sua copertura delle attività del Papa , nei suoi commenti e nelle scelte dei commentatori.
Prima non mi ponevo il problema perchè guardavo Telepace con i suoi eccellenti giornalisti ! Luisa
condivido in pieno ciò che ha scritto Luisa. Quando si scelgono certi commentatori si sa quel che si vuole ed evidentemente per Papa Benedetto si voleva questo: quel commentatore della CNN (che Zavattaro e Navarro non potevano non conoscere, idee comprese). In genere, in questo tpo di trasmissioni, ci dovrebbe essere sempre un contraddittorio, una voce forte che la pensa in maniera differente dall’altro. Qui, di fatto, a parte le solite scontate parole di rappresentanza, non c’era e il “sasso lanciato” è stato piuttosto molesto con relativa solita lavagna dei buoni/cattivi.
E’ raro che rai uno dedichi una parte della programmazione al Papa. Quando lo fa, i risultati sono questi.Lasci perdere. Per commemorare Papa Giovanni Paolo II credo possa valer la pena dedicargli un intero programma o documentario. Se ci si collega per Papa Benedetto, però, si cerchi di parlare di lui e della sua identità svincolata dal predecessore. Di Papa Benedetto bisognerebbe commentare i discorsi, non i gesti, se qualcuno è in grado di farlo. Non voglio tornare sui confronti perchè non mi interessano ma sono costretta a subirli. Vivo nel presente, i discorsi del Papa non me li faccio raccontare nè interpretare ma quando posso li ascolto personalmente o vado a cercarli alle fonti ufficiali .E li apprezzo ancora di più sapendo che arrivano tutti dalla sua mente e dalla sua mano. Non accadeva prima e sono riconoscente a colui che è riuscito, credente distratta, a coinvolgermi in questa esperienza. Il primo Angelus della mia vita è stato con Papa Benedetto XVI, idem la prima udienza e non perchè non fossi in grado di andarci prima. E mi infastidisce la presunzione di chi sostiene che ciò che è accaduto a me non possa essere accaduto ad altri, tutti in piazza San Pietro per caso o per abitudine in questa perenne condizione di Sede Vacante. Ho molto rispetto per il predecessore e per chi ne sente la mancanza ma per Papa Benedetto non vedo la giusta reciprocità.
Care Luisa e Bianca,vi ringrazio per i vostri puntuali e ben circostanziati interventi.
Il giornalista,corrispondente della CNN,si chiama Alessio Vinci.Giusto per fare nome e cognome…
Mi ritengo offesa da alcune sue dichiarazioni:seguo costantemente l’attività del Papa e mi è capitato di andare personalmente alle udienze e agli Angelus(cosa mai fatta fino allo scorso anno).Non penso di potere essere liquidata come una che “è già convinta”,quasi che contassi poco o nulla nello scenario religioso.Sono profondamente colpita da frecciate come questa che denotano una totale mancanza di rispetto verso i fedeli cattolici.
Caro Vinci,sappia che è un vero miracolo che la piazza di San Pietro sia così affollata e che i cattolici,anche se già convinti,si sentano chiamati ad ascoltare il Papa.Perchè?Per due motivi:innanzitutto perchè prima non ci andavano e se ora presenziano agli appuntamenti con il Papa è già un passo avanti;in secondo luogo perchè i cattolici,anche se convinti,non conoscono l’ABC della dottrina cattolica.Ben venga quindi la massa che corre ad imparare qualcosa.
E basta con questa storia dell’effetto wojtyla per cui se la piazza è colma è merito del predecessore di Ratzinger.
Consiglio a tutti di aprire gli occhi.Caro Vinci,sa quando è finito l’effetto Wojtyla?Sarò molto cattiva ma sincera:l’effetto,secondo me esaurito già dallo scorso anno,è definitivamente tramontato sotto gli occhi di tutti il 3 aprile 2006,durante la Messa di commemorazione di Papa Giovanni Paolo II.Pochi,davvero troppo pochi,i fedeli in piazza.Mi sembra circa trentamila.Ricordo ancora certi commenti del 4 aprile:ah,ormai Ratzinger deve camminare da solo,ormai non può più contare sulle folle del predecessore.Risultato?Una settimana santa (dal 9 al 16 aprile)con una partecipazione mai vista negli ultimi decenni,culminata il 16 aprile,Pasqua e compleanno del Papa,con una folla sterminata in piazza San Pietro per la benedizione urbi et orbi.Qualcuno ha notato tutto ciò?Probabilmente sì ma si è ben guardato dal dirlo o scriverlo.Continuo a essere cattiva:la fiction su Wojtyla di maggio,su canale5,è stata un flop.Dov’è l’effetto mediatico del predecessore?
Secondo Vinci Ratzinger parla solo ai cattolici e non agli altri.Ma a chi deve parlare il Papa?La Chiesa negli ultimi decenni si è occupata di tutto e di tutti.Risultato?Fuga dalla Chiesa,calo di vocazioni e boom di lettori per “Il codice da Vinci”.
Ratzinger fa bene a parlare ai cattolici,quelli che si sono allontanati dalla Chiesa e che ora vedono in lui una fonte di speranza.
Ho trovato molto sgradevole dare ad intendere al telespettatore che Wojtyla era il buono e Ratzinger il cattivo(ho sentito addirittura le parole mastino tedesco,ci rendiamo conto?).Non siamo nè all’asilo nido nè alla scuola materna e non abbiamo bisogno di tabelline,come dice Bianca,per dividere il mondo in due.
Ciò che più mi ha dato fastidio però è stato il silenzio assordante di Navarro e di Zavattaro.Essi ascoltavano il commentatore della CNN ma non si sono degnati di dire una parola a difesa di Papa Ratzinger.
Chiedo a questi signori:se l’insultato fosse stato l’amato Wojtyla,sareste rimasti in religioso silenzio(chi tace acconsente) o,piuttosto,non sareste intervenuti?
Quando si prepara una trasmissione che riguarda il Papa si dovrebbero invitare giornalisti pro e giornalisti contro Ratzinger.Invece ieri ho assistito ad un teatrino teso solo a dimostrare,per l’ennesima volta,che Giovanni Paolo II era migliore di Benedetto XVI.Francamente tutto ciò è inaccattabile e diseducativo.
Prego Navarro e Zavattaro di astenersi dal continuare sulla medesima strada.Prego anche la Rai di non trasmettere i due interventi di Papa Benedetto a Verona.Temo che sarà un’altra occasione per esaltare un Pontefice a discapito dell’altro.
Dando ragione a Luisa e a Bianca preferisco che la Rai ignori il Papa piuttosto che rendergli un pessimo servizio come è accaduto ieri.
Ultima chicca:ieri sera Studio Aperto ha trasmesso quelli che ha chiamato “fuori onda”.Non è vero:avremmo sentito tutti quelle parole se i commentatori,da Navarro a Zavattaro,avessero evitato di parlare sopra al Papa.
Saluti MG
Vorrei dire prima a Bianca che non è sola. Anch`io sono riapprodata (?) sulle rive della Chiesa con Benedetto XVI. Con lui imparo giorno dopo giorno . È un magnifico maestro.
Per l`emissione di ieri mi domando se Zavattaro ha potuto dire la sua o se piuttosto i commentatori in Piazza san Pietro gli sono stati imposti dall`alto.
La scelta di Melloni e Vinci ( grazie Maria Grazia) non è innocente , a parer mio indica chiaramente dove vanno le simpatie dei dirigenti.
Ma perchè è solamente a Benedetto XVI che si riserva un trattamento del genere ?
Si permetterebbero un tale atteggiamento con un responsabile di un`altra religione?
Si rendono conto che attaccando Papa Benedetto, offendono anche i cattolici che mi sembra siano diventati la sola categoria di esseri umani a non avere diritto al rispetto ?
Ma forse queste persone credono agire per il nostro bene e scuoterci così dalla nostra ingenuità , solo loro conoscono il vero Benedetto XVI ,e la loro missione è di renderci più coscienti !
Non pretendo che tutti siano d`accordo con Papa Benedetto, c`è spazio anche per le critiche, ma una critica per essere sana e costruttiva , deve essere rispettuosa della persona, si possono confrontare le idee ma si deve rispettare la persona . Con Papa Benedetto non c`è nemmeno questa riserva.
Decisamente il nostro Papa disturba molte persone.
Saluti, Luisa
Cara Maria Grazia,
ti capisco quando ce l’hai con quelli che non fanno altro che osannare papa Wojtyla per parlar male di papa Ratzinger. Ma cerca di non fare – seppure per “una buona causa” – l’opposto… mi sembra che qualche post sopra tu sia stata un po’ indulgente a questa tentazione, che non credo favorisca la causa che vuoi difendere: se no sembra che tu voglia solo difendere i tuoi gusti personali – e quelli non si discutono, ognuno ha i santi e i papi a cui è devoto e quelli a cui lo è meno: ma io non vorrei essere considerato meno fedele a Benedetto XVI solo perché una settimana fa ho pianto sulla tomba di Giovanni Paolo II. Un abbraccio.
Caro Luca,credo che io non possa essere accusata,come Luisa e Bianca,di difendere i miei gusti personali.Non accetto questa critica perchè è ingiusta.Io voglio solo dimostrare la malafede che c’è in certe prese di posizione preconcette e infondate su Papa Benedetto.
Mi dispiace ma quando qualcuno insiste ancora una volta sull’effetto Wojtyla per giustificare il “successo” di Papa Ratzinger,io mi sento in dovere di reagire a un’ingiustizia.Lo farei anche con Papa Wojtyla se qualcuno osasse dire che tutto il suo pontificato era sbagliato perchè fondato sul consenso mediatico.Ciò è ingiusto e altamente riduttivo.Io non non ho nulla contro Giovanni Paolo II.
Per questo mi dà molto fastidio che i media mi costringano in continuazione a prendere le difese di Ratzinger.Eppure non posso farne a meno perchè è il Papa regnante che deve essere appoggiato.Il suo predecessore non ne ha bisogno e proprio per questo mi posso permettere di tendere una mano a Benedetto.
Mi piacerebbe poter “aiutare” Ratzinger senza tirare in ballo Wojtyla,ma come posso fare?E’ intorno al confronto fra i due che ruota il circo mediatico.
Se qualcuno confrontasse le encicliche di Giovanni Paolo con quella di Benedetto,saremmo su un piano decisamente diverso,ma qui non si va mai avanti.Siamo ancora alla tabellina:uno è buono e l’altro è cattivo.
Ieri è accaduto un fatto che ha dell’incredibile:il vaticanista Giuseppe De Carli ha realizzato un bel servizio filmato sui primi diciotto mesi di pontificato di Ratzinger.Tutto bene finchè il servizio non è stato stoppato improvvisamente e senza alcuna ragione.Come mai?E’ inutile che facciamo i buonisti:c’è qualcosa che non va nel modo in cui i media si accostano a Papa Benedetto.Io mi sento in dovere di stargli vicino il più possibile e il mio unico modo è di denunciare le ingiustizie mediatiche che subisce.Ovviamente potrà sembrare che io sia contro il Papa precedente ma non è affatto vero.E’ tutto il contesto che mi spinge a fare leva proprio sui paragoni che io ritengo ingiusti,ma attenzione:ingiusti sia per Wojtyla che per Ratzinger.
Piccolo esempio.Qualcuno(di cui è pietoso e saggio tacere anche il nome,per dirla alla Umberto Eco)ha accusato Benedetto XVI di avere sbagliato a Ratisbona perchè ha scritto la lectio completamente da solo(colpa?)mentre il predecessore faceva controllare ogni riga e,se c’era qualcosa di imprudente,ascoltava i consigli e la cancellava.Ora,onestamente,ditemi quale dei due Pontefici ne esce peggio.Vedete il rischio che si corre andando avanti per paragoni?Smettiamola tutti quanti e cerchiamo di aiutare il Papa nella sua difficile missione.
Spero di avere chiarito il mio pensiero.
Un abbraccio MG
Ciao Piero!
sono Andrea, tuo compagno di classe del liceo! desidero incoraggiarti invitandoti a non amareggiarti.
Le persone di valore come te, e i tuoi ascoltatori lo testimoniano, sanno tenere duro anche dopo gli scossoni più forti. Vivi questo periodo come una opportunità per ottenere presto risultati ancora più grandi!
Un caro saluto da
Andrea Stasi
Cara Maria Grazia , ho osservato pure io quella strana interruzione nel servizio di De Carli . Quest`ultimo con ogni evidenza si apprestava a riconoscere il “successo” di Benedetto XVI ,che ha forse all`inizio usufruito dell`effetto Giovanni Paolo …e hop… su queste parole il filmato si interrompe, non lo hanno lasciato finire la sua frase. Si è restati su Giovanni Paolo. Strano no ?
E senza nessuna parola di spiegazione.
Mah, non vediamo cattive intenzioni dappertutto, la realtà dei fatti è sufficiente e parla chiaramente in sfavore dell`oggettività dei mass-media verso Papa Benedetto ! Saluti, Luisa
Buona domenica a tutti.
Cara Luisa,l’hai notato anche tu?Non è per pensare male ma l’evidenza è quella che è.Non c’era alcuna ragione di interrompere De Carli proprio in quel punto del filmato ma è stato fatto.
Chiudo per quanto mi concerne questa discussione con una riflessione:mi dispiace molto che i vaticanisti che scrivono o leggono in questa sede non abbiano ritenuto opportuno dire nemmeno mezza parola sulle ormai note vicende di venerdi scorso.Eppure c’erano tanti spunti di riflessione sul ruolo della televisione.
Mi rincresce molto doverlo dire,ma i miei dubbi sulla mancanza di rispetto verso Benedetto XVI da parte dei media non solo hanno trovato una conferma ma si sono addirittura rafforzati.
Saluti MG
A Maria Grazia e Luisa: per quello che mi riguarda, non intervengo più da tempo sul paragone Ratzinger-Wojtyla e sul malanimo dei vaticanisti verso papa Benedetto perchè ormai ho detto tutto quello che potevo e ho visto che non venivo inteso. A suo tempo con la simpaticissima Lella – se vede ancora questo blog le mando un abbraccio – e ultimamente con voi e altri ho dato fondo ai miei argomenti, anche parlando qualche volta per conto dei colleghi chiamati in causa.
Ma mi sento in obbligo di onorare il vostro impegno così tenace. Riassumo in punti la mia idea.
Primo: io non credo di avere quel malanimo e non credo che l’abbiano in grande maggioranza i colleghi vaticanisti d’ogni orientamento.
Secondo: immagino che il vostro amore turbato – del quale voglio avere rispetto – vi induce a prendere per malanimo ogni atteggiamento di distacco, semplificazione, bilanciamento critico che sono elementi indispensabili del lavoro giornalistico su qualsiasi oggetto.
Terzo: vedo che non si ha alcuna memoria della forte critica mediatica cui è stato sottoposto papa Wojtyla lungo tutto il Pontificato, ma specie agli inizi (e l’attuale papa è ai suoi inizi): perchè troppo polacco, perchè viaggiava troppo, perchè rilanciava le democrazie cristiane, perchè combatteva la teologia della liberazione, perchè sessuofobo… E’ nei fatti che i papi soffrano la stimolazione critica e anche l’avversione pregiudiziale del mondo laico.
Quarto: un giornale commerciale o una rete televisiva generalista deve tener conto anche dei destinatari non cattolici e dunque deve mantenere quel distacco che voi considerate avversione.
Quinto: tra colleghi vige la regola del rispetto delle reciproche opzioni e dunque se un ospite di una trasmissione dice la sua, o un vaticanista in un giornale esprime una valutazione, gli altri prendono atto della sua posizione e se possibile la integrano, o segnalano il proprio dissenso, ma non la demoliscono.
Quanto alla telecronaca di venerdì: è del tutto evidente che l’interruzione del servizio di De Carli era dovuta a un disguido tecnico. Se si invita un laico non credente a parlare insieme a due cattolicissimi non si fa certo uno sbilanciamento. E se quell’ospite dice cose meno gradite a una parte degli spettatori, magari esprime il sentimento di altri: non potrebbe essere così?
Ho detto, ma per riguardo alla vostra attesa, non perchè abbia fiducia di essere convincente. E anche per riconoscenza verso la vostra gratuita amicizia. E’ bello avervi incontrato!
Un abbraccio domenicale a tutti. Luigi
Caro Signor Accattoli, innanzitutto grazie per avere espresso la sua opinione.
Penso che avrebbe potuto aggiungere ai nostri nomi ,quelli di Francesca, Bianca e penso altri che hanno espresso sovente la loro opinione sul trattamento mediatico di Papa Benedetto.
Mi permetta di risponderle copiando la sua presentazione.
Primo: non è stato mai preso in causa lei personalmente, quanto agli altri vaticanisti, prendo atto della sua opinione sperando che corrisponda alla verità.
Secondo: che cosa intende per amore turbato ? Si rende conto che questo temine potrebbe risultare offensivo? Mi dispiace ma non la capisco. Dunque secondo lei osare esprimere la propria critica verso il lavoro di certi suoi colleghi è sintomo di un amore turbato? Sono molto delusa ,non mi aspettavo questo da lei.
Non accetto che lei definisca amore turbato il sentimento che provo per Papa Benedetto. Mi creda, non do certo ai media il potere di turbarmi nell`affetto che provo nel più profondo del mio cuore per Papa Benedetto.
È la mia ragione che mi fa reagire di fronte a certi comportamenti che reputo ingiusti e esprimere la mia opinione.
Se difendere , o cercare di difendere il Santo Padre da certi attacchi , è per lei sintomo di un amore turbato che si esprime , questa è la sua visione ma le ripeto la sua espressione è molto molto infelice !
Quarto: distacco che noi consideriamo avversione? L`intervento di Vinci non era distacco era avversione pura e dura. Per favore non invertiamo i ruoli .
E mi sembra che le emissioni che sono consacrate al Papa , concernono in primo luogo i cattolici e che sono loro , la loro fede e il loro affetto per il Santo Padre che devono essere prioritari e rispettati.
Sappiamo ancora distinguere il distacco, che forse si potrebbe chiamare oggettività, neutralità, che personalmente io domando e reclamo, dall`avversione spesso presente nei media.
Quinto: il laico non credente, immagino sia Vinci. Nessuno gli nega il diritto di dare la sua opinione, ma in luoghi e momenti opportuni . Insisto nell` affermare che la diretta di venerdì è stata da parte sua un`impresa di demolizione di
Papa Benedetto ,approffittando di ogni presa di parola per martellarci la sua opinione , una finestra aperta che la RAI gli ha generosamente offerto !
Mi sono già sovente espressa sull`importanza che io do agli scambi di idee, non sono ottusa, settaria, sono al contrario, per natura e per formazione, una persona aperta al dialogo, ai confronti di opinioni opposte, li trovo stimolanti, ma non posso dialogare in assenza del rispetto reciproco.
Ecco mi sono espressa pure io, non cerco affatto di convincerla. La ringrazio comunque di avere detto il fondo del suo pensiero, almeno così le cose sono più chiare. Buona domenica a tutti ! Luisa
Amore turbato era una abbreviazione di “amore turbato dalla percezione di un’ostilità all’oggetto dell’amore”. Non aveva alcuna intenzione offensiva, infatti nello stesso commento dicevo almeno due volte che lo rispettavo, quell’amore! E lo chiamavo “amore”.
Rai 1 non è una rete cattolica e la trasmissione di venerdì non era dedicata al papa, ma alla visita del presidente del Consiglio italiano al papa, che è una cosa diversa. Poteva seguirla anche chi aveva interesse alla politica italiana e basta. Se mettono tre voci, due cattoliche e una no, che cosa c’è che non va? Comunque io non devo difendere la Rai. Lo dico solo per prestare attenzione alla sua opinione: voglio dire, perchè tengo alla sua opinione, non perchè mi prema la Rai.
Ancora saluti e ancora con simpatia, anche se sono arcisicuro che su questo tema peggioro la mia situazione ogni volta che parlo.
Scuserà la nostra veemenza caro Luigi ma molti di noi erano troppo giovani o ancora non c’erano ai tempi in cui vi era l’avversione di cui lei parla nei confronti di Giovanni Paolo II. Ne sono un poco a conoscenza, anche dai racconti di mia madre. La cosa che mi stupisce, da persona che vorrebbe essere obiettiva il più possibile (a volte, nella vita di tutti i giorni, capita anche a me di criticare Papa Benedetto) è l’improvvisa dimenticanza, da parte intellettuale, politica, anche vaticanista, delle posizioni etiche e dottrinali di Papa Giovanni Paolo II e il tentativo di ridurre il suo papato al mero aspetto mediatico con sovraesposizione di due, tre eventi rispetto a 26 anni di magistero. Come se si fosse deliberatamente scelto cosa ricordare e cosa no. Digiuna di tutto e purtroppo ignorante riguardo alla sua persona e al suo papato, sto cercando di documentarmi ma non è semplice. Si legge solo del “comunicatore???, del “geopolitico??? ma io cerco Giovanni Paolo II il Papa, vicario di Cristo, la guida alla mia cristianità latente, dimenticata, non Nelson Mandela. Allora sto cercando di leggere i suoi scritti, i suoi libri, qualche commento alle sue encicliche, di cui nessuno parla. Nessuno è interessato a ricordare la sua dottrina, che è la stessa del successore, accusato di riportare (?) la Chiesa nell’oscurantismo per questo. Molti suoi discorsi, ricalcano quelli di Papa Benedetto e, dalle recensioni dei giornali dell’epoca trovate su internet, anche le critiche dei “soliti??? “denigratori della gamba tesa papale??? erano le stesse. Ma non tutti hanno il tempo e la voglia di leggere e documentarsi rendendosi conto che, al di là dei gesti, i contenuti , i no, gli “interventi a gamba tesa??? e i principi non negoziabili di Benedetto XVI sono gli stessi di Giovanni Paolo II .
Credo che i “più del mestiere??? ci perdoneranno per le nostre difese, a volte appassionate del Papa attuale, che nulla vogliono togliere alla grandezza del predecessore, ma forse lo vediamo ingiustamente “solo??? e allora partiamo in quarta, con l’irruenza di chi, personalmente, sente di dovergli qualcosa .
Abbiamo qui per un pò dimenticato Piero, Angela, Elisabetta…e ci scuseranno. Anche a loro dobbiamo qualcosa e non dovrebbero essere lasciati soli, soprattutto da parte di chi ha più possibilità di aiutarli concretamente
Buona domenica a tutti!
La ringrazio per la spiegazione. L`espressione che lei cita vale per un amore fra due persone.
L`affetto che i fedeli sentono per il Papa non è paragonabile, non lo si puo confrontare a un amore fra due persone umane. Si situa su un tutt`altro piano,
quello della spiritualità!
Le ripeto il mio affetto per Papa Benedetto non è e non sarà mai turbato.
Invece la mia ragione reagisce e mi spinge a esprimere la mia opinione.
Quanto alle tre voci, due cattoliche e una no, perchè la voce non cattolica deve essere forzatamente una voce che esprime avversione, irrespetto per la persona del Papa ?
Ma anch`io temo che peggioro la mia situazione ogni volta che parlo.
Saluti, Luisa
Caro Accattoli,La ringrazio per il Suo post.
Le dico subito che non condivido alcune Sue tesi.A me è sembrata una trasmissione sul Vaticano più che sulla politica italiana.La sola presenza di Zavattaro,Navarro e Melloni depone in questo senso.
Non ricordo il periodo in cui i media criticavano Wojtyla,devo ammetterlo.Forse perchè ancora giovane o forse perchè al tempo non mi interessava più di tanto approfondire l’argomento.Per questo reagisco con vigore di fronte alle ingiustizie a cui Papa Benedetto viene sottoposto.Il post Ratisbona non è edificante per nessuno dei media,a mio modesto parere.
Io non affermo che non si possa(e non si debba)criticare il Papa.E’ ovvio che la libertà di pensiero,di parola,di stampa,presuppone il diritto di scrivere,nel rispetto delle persone,ciò che si vuole e quando si vuole.
Quello che io contesto è il diritto di criticare un Papa mettendolo costantemente a paragone con un altro Pontefice.Si può criticare il Papa ma non partire dal presupposto che sia cattivo(vedi tabellina di Vinci),che sia peggiore del precedessore.
Io vorrei che i media raccogliessero la provocazione di Bianca:fateci conoscere ciò che veramente conta del pontificato di Wojtyla,non solo gli aspetti mediatici.Fateci conoscere qualche enciclica o qualche discorso.In noi è ancora molto vivo il ricordo dei gesti di Papa Wojtyla ma ridurre tutto il pontificato ad essi è a mio parere un errore.
Per cambiare argomento,mi permetto di abbracciare simbolicamente Andrea Tornielli che stamattina ha regalato a tutti noi una telecronaca con i fiocchi della Messa solenne di Papa Benedetto XVI.Per caso mi sono sintonizzata su Rete4 e faccio i miei più sinceri complimenti a Tornielli e a Padre Cervellera per il commento televisivo.
Mi è piaciuta molto la telecronaca,molto attenta e mai invasiva.Non mi sembrava vero non sentire voci che si sovrapponevano alle Litanie dei Santi.
Vorrei dire due parole sul comportamento di Raiuno,ma è meglio che stia zitta visto che potevano risparmiarsi il minicollegamento di qualche minuto con Piazza San Pietro.
Spero che Andrea Tornielli potrà ancora deliziarci con il suo lavoro.
Un abbraccio MG