“Occorre cercare la risposta da dare alla persona omosessuale che chiede: secondo te, io che figlio sono?”: pongo questa domanda in un articolo che ho pubblicato sulla rivista “Il Regno”, per il quale avevo chiesto aiuto ai visitatori del blog e che può essere letto qui. Sto scrivendo un secondo articolo per la stessa rivista e di nuovo chiedo aiuto.
Che risposta dai al gay che chiede: “Io che figlio sono?”
374 Comments
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.
“persona omosessuale”
Eh, la battaglia contro opinion maker e think thank sarà dura.
Il CCC e le note Cdf per alcuni contano zero.
“nuova lettura comunitaria ed ecumenica di alcuni testi del Nuovo Testamento”
“per ripensare l’omosessualità dovrebbero pensare in modo nuovo tutta la sessualità a partire dal “maschio e femmina li creò” e dal “crescete e moltiplicatevi”
Aiutino? Riscrivete, “dal Vangelo secondo me”. E siete a posto. Avrete seguito, statene certi.
Ottobre si avvicina. Questo si è capito. Pure il suono delle Sette Trombe, secondo me.
le Chiese debbono rivedere l’atteggiamento sui gay, ma per fare questo dovrebbero prima maturare una nuova lettura comunitaria ed ecumenica di alcuni testi del Nuovo Testamento.
perfettamente d’accordo. Bisognerebbe rendersi conto, come ripetuto tante altre volte, che i famosi passi di S.Paolo contro l’omosessualità, rispecchiano le conoscenze dell’epoca, quando di riteneva che non esistessero persone omosessuali, ma solo eterosessuali che praticavano atti omosessuali.
Mi scuso sin da ora qualora dovessi essere banale o “tecnicista”.
La persona omosessuale è figlia di Dio.
Inoltre: a partire dall’art. 2 della Costituzone Italiana e ai diversi interventi della Corte Costituzionale le persone omosessuali hanno diritto al riconoscimento dei diritti civili.
Da qui, a una totale equiparazione delle unioni tra persone dello stesso sesso alla famiglia che nasce dai matrimoni eterosessuali così come delineata dalla Costituzione esprimo il mio umile dissenso.
I DICO/PACS dovevano essere approvati nel 2007, ma Santa Romana Chiesa si oppose…Sbagliando secondo me.
Ciao a tutti.
Ha ragione Scarpino. Errori che si pagano.
La Majistra, che era la vicina di casa di mia nonna, diceva che si esti Misericordia, havi mu esti misericordia pe tutti (se è Dio è Misericordia, dev’esserlo per tutti).
Il cardinal Martini diceva che tutto sommato non sarebbe male un minimo di normazione legale per delle coppie stabilmente conviventi, anche omosessuali. Che non vuol dire – per me – parlare di matrimonio o concedere possibilità d’adozione. Un bambino ha bisogno di padre e madre.
Luigi, ma a te serve davvero l’ aiuto dei visitatori?
Se io vedo nei tuoi articoli interventi che non sono dei visitatori, direi di no.
Ma di certo sbaglio io.
Allora, che genere di aiuto ti serve?
Sulle adozioni concordo con tonizzo cui mando un caro saluto.
Anche io concordo.
premetto che ho paura a dirlo; nella mia visione del mondo (forse antiquata) la persona omosessuale è un figlio malato.
Vi chiedo, ho capito male io o la Chiesa, almeno in passato, diceva anche lei questo?
Parte della chiesa lo dice pure adesso pur di non accettare l’omosessualità come dato di natura.
Anche qui fra voi hanno paragonato la pedofilia all’omosessualità. Franti, Sara lo hanno fatto capire. Quindi io sarei un malato grave. Spero allora di essere prima o poi trattato come tale. Essendo una malattia inguaribile datemi almeno la pensione di invalidità invece di farmi pagare delle gran tasse e poi trattarmi a calci nel sedere.
La chiesa ha allevato mastini da combattimento a cui ora non si riesce più a tener testa. Ci scapperà il solito morto prima o poi.
A me sembra molto interessante la posizione di Giorgio Ponte, scrittore, insegnate di religione, omosessuale che non vuol essere “classificato” in base al suo orientamento sessuale. Peccato che non sia reperibile la sua intervista nell’ultima puntata di Beati voi, su Sat 2000 pero ve ne sono alte rintracciabili su internet.
Cara Ada, non se un gay come Giorgio Ponte che passa il suo tempo insieme alle sentinelle è proprio, come dire, quello che ci aiuterà a capire…
Credo sia il tipo di gay che piace tanto ai conservatori. Carino e obbediente.
IO…IO …IO il problema e’l’importanza smodata data allIO ,all’individuo e alle sue passioni,ai suoi istinti,ai suoi desideri.. Il contrario dell’insegnamento di Gesu’che era quellovdi distaccarsi dal proprio EGO(chi vuol seguirmi rinneghi se’stesso)Nel Vangelo secondo me,che l’uomo moderno sta riscrivendo,il distacco,la rinuncia al proprio EGO,Il sacrificio delle proprie passioni e desideri non esiste piu’ e invece si crede solo jei propri individuali “diritti”nella propria individuale “autorealizzazione”poiche’si crede che ognuno di noi sia buono per natura,quindi nessun bisogno di conversione. Questo vale ovviamente per omosessuali che per eterosessuali:solo che gli omosessualu fanno di questo egocentrismo quasi infantile (IO…IO…IO)La loro ragione di esistere non rendendosi conto che la vera felicita’e la salvezza dell’ajima non verranno loro da avere piu’riconoscimenti,piu’diritti,piu’potere,piu’prestigio,piu’liberta’,ma dal rinunciare al proprio egocentrismo per seguire Gesu’.
Il rovesciamento di tutti i valori,secondo l’espressione di Nietsche e’cominciata.Il Superuomo ,che ha fede solo nella propria illimitata volonta’di potenza e’gia’una realta’. L’uomo evangelico,il santo che fa sacrificio del proprio IO e’quanto di piu’lontano ci sia dalla mentalita’contemporanea. Questo e’il vero problema spirituale non. l’orientamento sessuale. Alla domanda “io che figlio sono”l’uomo moderno ,sia omosessuale che eteto risponde,sono figlio del mio desiderio,della mia volnta’,del mio egoismo,sono figlio di me’stesso e del mio volere.
Gli apocalittici, alla Discepolo, hanno un che di affascianante, non c’è che dire…
Discepolo ha ragione.
Luigi e tutti gli omosessualisti qui presenti partono dal presupposto che l’omosessualità è “inguaribile” (petrus dixit): cioè esiste e basta.
Esiste e bisogna accettarla, sdoganarla, magari incoraggiarla.
La riflessione della Chiesa è un’altra: partiamo dalla volontà di Dio, incoraggiamo ciò che buono e condanniamo il male (anche e soprattutto se ha il consenso del mondo: un peccato non cessa di essere tale se è praticato da tutti).
E’ sbagliato partire dai gay, dalle loro aspettative e dalle loro storie strazianti (che devono essere rispettate e sanate, ma non giustificate) che attendono una rivalsa. E’ chiaro che a quegli incontri di preghiera emergano quelle istanze, ma mi stupisce che la Chiesa (quei padri gesuiti e quei sacerdoti) le accolga senza proporre una visione diversa.
Quello che manca all’articolo di Luigi, e spero compaia nel prossimo, è il punto di vista di chi, pur rispettando le persone con tendenze omosessuali e i loro percorsi di vita più o meno dolorosi, crede che non sia giusto cambiare la dottrina. Migliorare la pastorale certamente sì, rivoluzionare il catechismo e la morale no.
«Anche qui fra voi hanno paragonato la pedofilia all’omosessualità. Franti, Sara lo hanno fatto capire. Quindi io sarei un malato grave. Spero allora di essere prima o poi trattato come tale. Essendo una malattia inguaribile datemi almeno la pensione di invalidità invece di farmi pagare delle gran tasse e poi trattarmi a calci nel sedere».
Non sono il suo medico curante e quindi se lei sia un malato grave non lo so e non mi riguarda. So invece che, non essendo lei mentalmente svantaggiato come la povera Marilisa, si comporta da disonesto. Quello che ho detto io è chiarissimo e non si presta ad equivoci (Sara1, infatti, lo ha capito subito).
Il suo argomento era: «L’omosessualità è sempre esistita esattamente come l’eterossessulità. Quindi deve avere una sua naturalità». Io le ho fatto notare che non vale nulla (come capisce anche un bambino di sette anni, che non sia stato rimbecillito a scuola dalla vostra propaganda). Non ha nessun rilievo per dire se una cosa è buona o cattiva. Di tutto ciò che esiste, infatti, si può sostenere che “abbia una sua naturalità”. Ad esempio, anche l’attrazione sessuale che certi adulti provano per bambini impuberi, per quanto ci risulta, “è sempre esistita”. E quindi?
Se invece volessimo parlare seriamente (ma non certamente con lei, che è disonesto) potremmo fare delle considerazioni su quanto sia problematico, da un punto di vista cristiano, il concetto di natura. Physis, tra tutte le categorie che il cristianesimo ha assunto dall’ellenismo è forse quello che si adatta di meno (o meglio, in modo più problematico) all’orizzonte culturale cristiano. Non è un caso che il problema dei problemi, per la teologia contemporanea, rimanga quello, non risolto, del rapporto natura-grazia …
Ma non diamoci troppe arie e torniamo alle cazzate.
Ubi humilitas,
mi sono convinto che il maligno si stia impegnando moltissimo su questo fronte e stia mettendo in campo le sue armi più potenti.
Non so se anche Luigi Accattoli e i suoi amici gesuiti si siano fatti sedurre da questi piani, ma di certo non è casuale questa insolita (lo dico alla luce di una lunga frequentazione di questo blog) insistenza proprio su questo tema.
E non è casuale nemmeno la conclusione dell’articolo e l’idea che la Chiesa debba necessariamente considerare buono e normale quello che per il catechismo e il magistero vigente (termine improprio ma chiaro) è un peccato.
@Fabrizio,
il Dico, come ha dimostrato la parabola francese dei Pacs, era solo l’inizio di una deriva che, tra sentenze dei tribunali (come per la famosa e sfortunata legge 40 sulle fecondazioni assistite) e leggi successive (o magari ambigui referendum!) avrebbero condotto a quello che in pochissimi vogliono in Italia, almeno ufficialmente: il matrimonio “ugualitario”.
Pertanto la CEI e il mondo cattolico fecero BENISSIMO a apporsi come poterono ai Dico e farebbero bene anche oggi a opporsi con decisione alle c.d. “unioni civili” (tutti nomi ipocriti che nascondono l’intenzione reale dei proponenti).
Se si vogliono tutelare gli omosessuali si proceda con i diritti individuali, come è stato proposto più volte da molti giuristi e ultimamente lo ricordato qui Franti postando un articolo di Avvenire, senza creare nuovi istituti giuridici.
Oddio, mi rendo conto di aver calcato troppo la mano.
Non intendevo sostenere che Accattoli o altri abbiano venduto l’anima al diavolo, ma evidenziare che quello che quarant’anni fa il Beato Paolo VI aveva addirittura chiamato “fumo di Satana penetrato da qualche fessura nella casa del Signore” oggi si “alimenti” con queste istanze omosessualiste.
E’ il timore che con un abuso della misericordia e con un’interpretazione erroneamente “buonista” del Vangelo si possa nascondere il piano diabolico (se non anticristico) di giustificare e incoraggiare il peccato e l’impenitenza.
Umilmente … scusate ma mi pare che il discorso non è tanto centrato, sulla questione che pone Luigi ““Occorre cercare la risposta da dare alla persona omosessuale che chiede: secondo te, io che figlio sono?”.
Sulla questione omosessualità è o non è malattia, piuttosto che se il catechismo della chiesa cattolica sia o meno da rivedere su alcune tematiche, credo che il tema sia ben affrontato in diverse sedi.
Che risposta dare ad un gay che chiede “che figlio sono io” … pone la questione su un altro piano. Più pastorale, possiamo dirlo? Più nella prospettiva che papa Francesco ha proposto per il Sinodo sulla famiglia: “parlare con parresia e ascoltare con umiltà”…
Mi ripropongo appena ho un minuto di dire qualcosa .. intanto un saluto.
C’e poco da fare se Dio e’ morto, seguendo Nietsche,rimane l’uomo con il suo delirio di onnipotenza e quindi tutto e’ possibile, in qualsiasi questione,al centro c’e l’IO e il resto non conta. La Chiesa in questo contesto non puo’ far altro che adeguarsi e buttare a mare tutti i suoi precetti dottrinali, a partire dai feroci scritti sull’argomento di Paolo che aveva una sua concezione “cristiana” dell’umanita’ in rapporto al paganesimo dei suoi tempi.
Ma se tutto e’ relativo, inutile affannarsi piu’ di tanto : gli stati provvedano con le leggi ad hoc per evitare discriminazioni e persecuzioni e garantire l’uguaglianza.La religione seguira’ nei limiti delle proprie visioni culturali adattando i testi sacri al tempo presente.
Non so se questo blog giova all’immagine pubblica del proprietario… :)))))
“Faranno dei cimiteri le loro cattedrali e delle città le vostre tombe.”
Ormai ci siamo quasi
Petrus,
il “proprietario” di questo blog l’avrà pure messo nel conto.
Se si affronta in pubblico e con tanto ardore un tema, anche meno spinoso di questo, si possono raccogliere applausi e critiche.
Aver invitato gli alfieri della Brigata Gionata a partecipare alla discussione ha falsato alcuni equilibri, ha certamente ampliato il numero dei consensi ma ha anche provocato convinti dissensi. Chiamasi reazione ad una provocazione.
Se poi questo blog deve mutare pelle e diventare da oggi promotore e sostenitore dei presunti diritti gay, io dico la mia, saluto e tolgo il disturbo.
Ciaone
C’era pure questa:
“Quando non ci sarà più posto all’inferno i morti cammineranno sulla terra ”
Credo che tutto ciò che sta avvenendo ha del preternaturale.
Gli emoticon (faccine che indicano il senso della frase) stavano ad indicare che era battuta e non una delle sue sentenze, Spiletti. Quindi poco vittimismo, non è da lei suvvia…
Dove lo vedi il vittimismo?
La mia è una considerazione fatta alla luce di quanto sta accadendo: se il blog dovesse diventare una cosa diversa da quello che bene o male è stato finora (è può benissimo essere, vista l’insoddisfazione del “proprietario”), a me potrebbe non interessare più. Non è nemmeno una minaccia, perché qui molti tirerebbero un sospiro di sollievo.
Per cominciare un abbraccio a Petrus, in riparazione della sofferenza causata ingiustamente dai tanti cattolici che vanno ripetendo anche qui frasi che sono come pugni nello stomaco a dei fratelli.
Secondo: esprimo apprezzamento per l’opera di quel gesuita di Roma lenitiva di tante sofferenze. Si è premurato di raggiungere le pecore che si erano allontanate per le bastonate dei pastori. Ancora una volta i gesuiti si confermano degli autentici compagni di Gesù, affrontando i rischi che molti preti si guardano bene dall’affrontare, per paura di ritorsioni da parte dei superiori.
Terzo: penso che più corretto sarebbe parlare di persone omoaffettive, perché il termine omosessualità restringe la relazione al solo campo sessuale, come se queste persone fossero capaci di relazioni inferiori, cioè basate solo sulla sessualità e non sulla capacità di amare.
Sul tema ho letto cose molto belle scritte da un teologo morale, Giannino Piana, dei cui testi consiglio la lettura. Vi sono in essi tutti gli elementi utili per impostare non solo una pastorale diversa, ma anche per trasmettere un messaggio diverso e di piena accoglienza verso le persone omoaffettive.
Dura veritas sed veritas…
(Alexandros: i pugni nello stomaco fanno male, ma svegliano dall’illusione di essere nel giusto anche quando si sbaglia).
Altro aforisma, che i cattolici misericordiosi e pietosi dovrebbero ricordare sempre:
AMICUS PLATO (va bene anche Petrus o chiunque altro) SED MAGIS AMICA VERITAS.
Accogliamo fraternamente gli omosessuali, aiutiamoli a sentirsi amati e accolti nella Chiesa, ma non neghiamo la verità.
Gentile
Signor Federico Benedetti (nick che usa su Vino Nuovo)
alias
signor Spiletti (nick che usa su Blog-Accattoli)
alias
signora maschera quotidiana
più volte
lei ha ricordato che viene sul Blog-Accattoli per fare Evangelizzazione,
forse
perchè
nella vita reale, nel suo territtorio le riesce troppo difficile,
e
dunque viene nel blog di un cattolico e vaticanista, Accattoli,
dove
vi sono anche altri cattolici di diversificate sensibilità,
a fare la sua opera di apostolato.
Troppo facile….!!!!!
Verifico quotidianamente
che per lei la coerenza è solo un puro esercizio di RETORICA
per creare prediche che fomentano l’odio, la divisione, l’opera di cui si dice sia padre Satana,
perchè
o
si è cattolici come LEI crede di essere cattolico
o
non si è affatto CATTOLICI.
Gentile signor Spiletti/Federico/Eugenio/Benedetti
provi
per una volta ad essere coerente con se stesso,
se dice minacciando di andarsene
lo faccia,
mentre a me e a tanti di noi
pare che lei preferisce il web e questo blog,
piuttosto che a stare con i figli
piuttosto che a stare con la moglie,
preferisce stare qui a fare retorica dell’odio,
invece che a stare a costruire relazioni di amore nella e con la sua famiglia.
Già vedo che sono in troppi a riempirsi la bocca di famiglia,
e,
starne,
ai fatti,
il più lontano possibile.
SIA COERENTE.
Non credo che noi poverissimi cattolici
che ci scambiamo povere opinioni
abbiamo bisogno
nè del suo apostolato,
nè della sua evangelizzazione.
Se ha VERAMENTE CORAGGIO da vendere….
lo faccia, apostolato, il suo,
nel suo territtorio,
nel suo ambiente di lavoro,
tra i suoi amici di famiglia.
Lei Gentile Signore
mi pare come di quei miei colleghi di lavoro,
che tutti i giorni
parlano di scopate con ragazze e ragazzine,
e
non si scopano nè quelle nè la moglie.
Ripeto, MI PARE,
perchè
la sua realtà non la conosco,
della sua realtà non sappiamo nulla,
ma conosciamo solo la infinita retorica
che qui diffonde ad ampie mani,
e
da quella
abbiamo il legittimo sospetto
che il suo cattolicesimo d’assalto
è tutto fumo,
ricordandoci quelle macchiette,
di uomini che agli amici dicono che in casa sono loro a portare i pantaloni,
poi,
invece,
sono soltanto dei quaquaraquà,
che in casa vivono con la moglie come il fantozzi con il capo.
RIPETO,
è solo il mio PARERE di deduzione.
Ovviamente
se non le piace la mia opinione
presenti
denuncia-querela alla Polizia Postale,
a cui quando sarò chiamato a rispondere
porterò
in allegato
tutto quanto lei scrive su questo Blog
e
poi vediamo cosa dirà un giudice penale.
Lo stile giudicante di Spiletti è insopportabile ma qui dentro c’è di peggio…
Grazie Alexandros per le belle parole e per la chiarazza di ragionamento.
@ Matteo,
l’unica retorica dell’odio qui è la tua nei miei confronti.
Eviterò di risponderti a tono. Ti invito ad accogliere il mio punto di vista come quello di chiunque altro, cattolico o non cattolico, etero o omosex, maschio o femmina, intelligente o stupido, istruito o ignorante che voglia scriver in questo blog: persone che meritano rispetto e non di essere offese e linciate. Si può dissentire dalle parole espresse senza offendere chi le ha scritte.
Chiedo anche la cortesia umana e cristiana di chiamarmi con il mio nick, che è Spiletti e basta.
(Naturalmente non ho minacciato di andarmene, ma non importa, qui ognuno capisce quello che vuole. E’ l’altra faccia del relativismo)
A parer mio, e non solo, continuo a pensare che l’omosessualità sia un “disturbo dell’orientamento sessuale”, il che non giustifica affatto lo stigma, anche perchè, francamente… ma di quali discriminazioni stiamo parlando! Mi consta che gli omosessuali esitano dalla notte dei tempi . Perciò,ma di che stiamo parlando; come mai, fatalità , solo da un ventennio sembra che il “problema” sia diventato un fenomeno di massa, un “affare di stato” per cui si è tacciati di omofobia non appena si tenta un approccio che diverge dal pensiero corrente. Ma non sarà, mi chiedo, un’ operazione politico ideologica dei diversi gruppi attivistici gay operanti (nella Chiesa in primis per una sorta di “mal comune mezzo gaudio considerando il dilagare del fenomeno tra i preti) che fanno pressione sulle diverse organizzazioni ?stato compreso?
Intanto distinguiamo il gaY dall’omosessuale il quale mai si definirebbe “gay “perché non lo è .
Il primo [gay] ha una connotazione sociopolitica e uno stile di vita costruita attorno alla rivendicazione di una preferenza sessuale come diritto ed è una cristallizzazione narcisistica del proprio IO, magari risalente all’età evolutiva che ne so, suppongo.
il secondo, al contrario riguarda quella schiera di uomini e donne che entrano in conflitto tra i valori , in cui credono, e le proprie tendenze. Crisi giustificata dal fatto che s’identificano con l’eterosessuale infatti mai lo si vedrà sfilare nei gay pride…E’ questo il discrimine.
Io credo esistano degli approcci terapeutici che aiutino a ristabile un contatto con la propria coscienza , una Trasformazione di Significato inscritto in un processo di identificazione. Credo che, se si vuole, si può…al contrario, se si desidera continuare ad amare la propria diversità la si accetti …padroni di farlo. Ma per dirla con Paolo Poli, grandissimo attore che ben conosce il problema per averlo vissuto sulla propria pelle in quella famosa intervista:
” non rompete i coglioni!” punto
@Alexandros,
il tuo intervento mi ricorda quei medici pietosi che non si azzardano a curare un ferito per non farlo soffrire: la piaga si infetta e il paziente si aggrava. Se, come cattolici, ci limitiamo a lenire le sofferenze del prossimo negando di dire la verità quando fa male (e in particolare riguardo al peccato, alla dannazione e all’inferno) non siamo caritatevoli, non siamo buoni, non siamo misericordiosi. Siamo complici del maligno e responsabili dell’impenitenza del nostro fratello.
Opera di misericordia spirituale: ammonire i peccatori
@Spiletti
I DICO dovevano (secondo me) essere approvati, erano il punto di equilibrio giusto dal punto di vista legislativo e non prevedevano alcuna equiparazione al MATRIMONIO tra uomo e donna come previsto dalla Costituzione della Repubblica Italiana.
Tu o Spiletti che ti diletti a parlare di peccati altrui, ricordati che l’ingerenza spirituale e pastorale è una “lama a doppio taglio” molto pericolosa.
Ricorda inoltre o Spiletti che una cosa è il demonio, un’altra demonizzare le persone.
Infine, buon amico Spiletti, io, il demonio lo vedrei piuttosto in mafia, ‘ndrangheta e camorra. Eccome se c’è il diavolo in questi fenomeni.
Saluti.
http://www.lettera43.it/cronaca/nozze-gay-paolo-poli-una-rottura_43675144907.htm
Viva la vita!
Allora ti ammonisco Spiletti, la tua superbia ti sarà di grande danno davanti a nostro signore, perchè mentre l’omosessulità non ti impedisce di amare, la superbia putroppo sì…
Fabrizio,
punto di equilibrio o meno, i Dico oggi (come i Pacs in Francia) sarebbero stati superati da sentenze, nuove leggi e soprattutto dalle sempre nuove rivendicazioni degli omosessualisti. Anche se ci fossero i Dico vigenti, oggi comunque Scalfarotto starebbe facendo lo sciopero della fame per ottenere di più: matrimonio, adozioni e tutte le diavolerie possibili e immaginabili.
L’errore non è nel testo in sé, ma nell’illusione che quel compromesso potesse soddisfare le lobbies gay e chiudere il discorso.
E’ successo così dappertutto e se intraprenderemo quella strada (Dio non voglia!) sarà così anche in Italia.
Paolo Poli… confessione di un ottuagenario. Personaggio mitico del mondo gay, grande artista e vista l’età, può permettersi di dire quello che vuole.
Certamente un gay di un altro periodo… gli lascio la sua aristocrartica solitudine che per PPP fu un tormento.
petrus,
ognuno pensi alla propria superbia.
Voler cambiare il catechismo e il magistero della Chiesa Cattolica non è proprio una epifania di umiltà cristiana.
io l’ho sempre adorato. Sono cresciuta con le chicche si Poli…quanto mi è sempre è piaciuto! E’straordinario!
“14:23 Naturalmente non ho minacciato di andarmene, ma non importa, qui ognuno capisce quello che vuole.”
Parente di Berlusconi ?….
…. mi hanno capito male !!!!
… mi hanno frainteso !!!!
Far pace con i propri neuroni ????
prima che impazziscano completamente ?
o
è troppo tardi ?
Io credo che da questo Sinodo non uscirà nulla di nuovo e resterà tutto come prima rispetto al tema ; ma per il semplice fatto che non potrebbe…la Chiesa non può inventare né viziare quanto già contemplato dal Magistero…
Lo farà la chiesa… io mi limito con la mia vita a dire che certe cose sono sbagliate. Non concetti tologici/filosofici ma il fatto che esisto, con i miei sentimenti e la mia voglia di vivere.
Il CCC è fatto da uomini, quindi sempre migliorabile.
Paolo Poli ha lottato anche per me. Con le sue arguzie ha saputo farsi apprezzare e se oggi io posso vivere è anche grazie a uomini come lui. Comunque la pensi oggi… Chapeau!
Come ho gia detto trovo molto tristi queste polemiche. Trovo molto indicativo anche che di fatto nessuno sta rispondendo alla domanda posta dal sig. Accattoli.
Evidentemente questo tema non interessa o lo si reputa gia concluso sotto i giudizi pesanti come macigni che sono apparsi anche in questo blog.
Che figlio sono? In alcuni momenti della mia vita mi sento come il figliol prodigo in una libera riscrittura della parabola omonima dove il fratello geloso prende il vecchio e lo rinchiude a chiave nella sua stanaza per “difenderlo” dal mio arrivo, che non era previsto.
Dunque scende a riscontrarmi al posto suo e mi dice per lui che pentirsi dei peccati non basta. Mi dice che il padre mi potrà ricevere solo quando sarò daccordo con lui che i sentimenti d’amore verso una persona del mio sesso non sono amore ma egoismo e che per questo motivo devo riconoscermi come una persona che ha un problema intrinseco. Tutte cose che la vita mi ha provato non essere veritiere, per questo inaccettabili.
Per fortuna esistono anche cristiani autentici che non sono ossessionati dalla follia di voler difendere Dio. Essi facendo esperienza di Lui sanno bene che Lui è più grande delle nostre piccole insicurezze e della nostra ignoranza. Essi si fidano perciò sulla sua Parola gettano le reti, accogliendo, ascoltando confrontandosi, pregando insieme anche a quelli che non sono ammessi alla casa del Padre.
Stare sulla soglia costa dolore ma se sono ancora qui è perchè Dio che può tutto e conosce tutto si incontra anche con me. Ovviamente quando i fratelli guardiani meno se l’aspettano!
La Chiesa ha già risposto a quella domanda e anche di recente i vescovi lo hanno ricordato: accogliere e integrare gli omosessuali come persone, ma i peccati restano peccati.
Io che figlio sono?
Un figlio da amare, accogliere e far sentire accolto e amato; un figlio che commette dei peccati e che non deve essere illuso di essere nel giusto.
I peccati e il male non devono essere giustificati e incoraggiati, nemmeno quelli di un figlio amato e accolto.
Lo abbiamo capito,
visto che lo ripete ogni 2 secondi,
dategli la caramellina per favore.
Così lasciamo che anche gli altri possano vivere
mentre lui se la succhia
…la caramellina ovviamente
@ Spiletti
Io, come fa Petrus, mi baso sulla mia esperienza…ho lottato per anni nella mia vita per essere “normale”, “guarito”, “non malato” ma non lo sono.
Non ho storie strazianti, ma solo in cuore la cicatrice di chi non è come gli altri.
Non sono a manifestare orgoglio di essere così, ma solo l’orgoglio di essere.
Non penso che il mondo debba venirci incontro, non abbiamo problemi di deambulazione. Ma l’abbattimento di alcune barriere culturali non toglie nulla alla famiglia e men che meno alla fertilità.
@ Dialogica:
Stavo pensando esattamente la stessa cosa, cioè che è partito lo scontro sull’argomento, in generale, dimenticandosi del tema: che risposta dare a un figlio.
Stavo pensando alla domanda posta da un figlio e ad Accattoli che è papà e ha tanta intelligenza quando scrive e quando osserva quello che succede attorno a lui.
Mio padre deve avere sofferto parecchio. Sinceramente gli avrei evitato volentieri questa sofferenza. Sinceramente avrei preferito dargli dei nipotini con cui giocare.
Pensavo anche a don Leonardo Zega che rispondeva ad una mamma che gli chiedeva come comportarsi nei confronti del figlio…era la fine degli anni ’90, la rubrica si chiamava “Colloqui col padre”. Diede risposte di grande buon senso. Fu sollevato dall’incarico.
Comincia ad essere chiaro cosa si intende per “colonizzazione”.
Ricordo molto bene… fu l’inizio del declino di Famiglia Cristiana.
Non sempre buon senso e magistero vanno d’accordo. Lo si vede da queste discussioni che la vita si scontra con la procedura.
In genere se una procedura dà problemi, ci si incontra, si valuta e se è necessario si cambia. Ma visto che la chiesa pur avendo fatto un sacco di errori nella sua storia, non sbaglia mai, allora la procedura è intoccabile. Ecco che il sabato diventa per l’uomo. Il che tra l’altro è pure antievangelico.
Spiletti, nessuna colonizzazione, per quanto mi riguarda. Non incarno stereotipi e cerco di ragionare, con i miei limiti e con un barlume di istinto di sopravvivenza…cercando di avere fede.
Petrus: soprattutto era una risposta a un genitore. Non aveva nessuna pretesa di proclamazioni dogmatiche.
Manuel,
credimi, rispetto la sofferenza tua e della tua famiglia.
Io qui discuto in generale, come credo si debba fare, ma non sottovaluto i disagi, le discriminazioni, le croci che sopportano e hanno sopportato tanti ragazzi e ragazze come te.
Il punto però è che la Chiesa deve ricercare la volontà di Dio, non semplificare la vita degli uomini.
E sul piano politico devono poter dire la loro, alla luce dei valori in cui credono, anche coloro che non condividono la proposta del matrimonio tra persone dello stesso sesso. Anche parlare a sproposito di diritti umani è creare una barriera.
Gesù ci ha mostrato il volto di Dio. Segua Gesù la chiesa e non ricerchi il dio della teologia e della filosofia a cui non potrà mai arrivare.
Voler salire a Dio mentre lui scende fra gli uomini. Alla fine non ci si incontra.
Nessuno ha visto Dio e nessuno sa davvero quale sia la sua volontà. Solo Gesù ci ha mostrato il volto di Dio. Seguire Dio e non Gesù è improponibile.
Questo è l’errore di certi uomini religiosi. Pensare davvero, con la propria testa di sapere quale è la volontà di Dio prescindendo da Gesù ma inerpicandosi in concetti filosofici e bizantinismi di ogni sorta, dimenticando che Dio è sceso fra noi.
Ho capito. Non ho intenzione di parlare di diritti umani.
Ma mi permetto una osservazione: se tu hai un amico, un fratello, un collaboratore, un figlio e, dopo averne compreso i difetti ed averglieli detti una volta, vuoi che questo esprima e sviluppi per te, per se stesso e per gli altri ciò che può dare di bello, intelligente, profondo, pensato, gli continui a ripetere ossessivamente che ha un difetto e un limite e sbaglia, oppure cerchi di trovargli un luogo e un canale di espressione, dando le giuste dimensioni alla cosa?
Ah come son contento! Matteo finalmente non ha resistito al richiamo della foresta ed è tornato. Dai, facci sognare!
Saluti e solidarietà a Petrus e Alexandros. Tnanti saluti anche a te Matteo. mi fa piacere leggere i vostri interventi io sto ancora facendo gli esami di Stato, sono un po’ stanca e non ho alcun interesse a parlare di queste cose con gente come Spiletti, mi fa piacere leggere invece i vostri interventi 🙂 🙂
Quando li avrai finiti facci una valutazione sulla qualità generale dei nuovi maturati…
Spiletti miete successi…
@Picchio,
“gente come Spiletti” sono persone che meritano almeno un saluto, no?
E che devono poter esprimere le proprie idee come gli altri.
Come le cazz..te che scrivono i tuoi amici, per dire.
Spiletti
ha un solo interesse
da quando è arrivato in questo blog
dire a chi non è come lui
che è peccatore,
ha il terrore
che si cerchi di capire il vissuto di una persone,
delle persone,
dei figli,
dei fratelli o sorelle,
dei genitori
e lo si metta in verifica con i Vangeli.
E’ un disco rotto.
Se trova degli omoaffettivi,
deve continuamente ricordare loro che sono dei peccatori.
Ergo
non è che potete prendere Spiletti/federico/Eugenio/Benedetti
come
il prototipo assoluto di noi cattolici che ci incontriamo, cerchiamo di capirci, analizziamo, etc….
a
lui interessa solo il principio della Sua legge.
A lui e ai suoi compagni,
interessa la LEGGE,
la Legge viene sempre prima delle persone.
Se non fosse per la INCREDIBILE intuizione di Paolo,
(ne ha avute tante, ma non tantissime !!!)
oggi
lo Spiletti/Eugenio/Benedetti/Federico
starebbe ancora qui a battagliare perchè taglino un pezzo di “pene”
a tutti noi maschi (brividi!!!!).
E’ IL SUO APOSTOLATO !!!!!
Ma de che stamo a parlà !!!!!
Per gli altri compagni di merenda di Spiletti/Benedetti
mi
è indimenticabile qualche post fa,
quando dopo vari mesi
riappare Manuel76,
e la Maestina Sara,
ormai stufa
sbotta:
“ci mancava solo Manuel”
cosa deve pensare chi legge ?
Che forse, come Sara/Spiletti/Franti/etc. che vedono le persone che vivono senza dare fastidio,
che decidono di esistere come ogni persona titolare di diritti e doveri
affettivi
titolare di oneri ed onori,
ma che decidono di vivere in pienezza,
sono solo un fastidio.
Sono talmente infastiditi
che hanno inventato appositamente delle ideologie
per combattere
la chiamano
ora “legge naturale”,
ora “teoria gender”.
Mi vergogno per come parte di noi cattolici
strumentalizziamo le persone,
strumentalizziamo altri cattolici,
decidiamo di farne nemici pubblici,
e
quando vediamo altri cattolici che hanno sensibilità diverse
corriamo a nasconderci sotto i gonnelli
gridando alla “colonizzazione”.
@ Manuel,
in tempi di relativismo, la più grande carità è dire la verità.
Diffida di chi mente per averti dalla sua parte.
Non occorre ripetere “ossessivamente” le stesse cose, ma bisogna ribadirle ogni volta che vengono messe in dubbio.
Purtroppo oggi qui è stato un continuo, ma io non ce l’ho con nessuno di voi.
Mi infastidisce l’ostinazione di chi è disposto a scardinare la dottrina della Chiesa pur di giustificare le proprie debolezze e i propri peccati.
@ Petrus,
Gesù diceva “va e non peccare più”, non incoraggiava a peccare, non giustificava il male fatto per compassione di un peccatore.
Anche qui però, vedi, manca un punto di riferimento condiviso.
Se siamo tutti cattolici, partiamo dal catechismo.
La qualità è scesa tantissimo, ma è un’ovvietà. I libri scolastici devono essere periodicamente semplificati. L’uso di internet ha reso gli studenti incapaci di approfondire e di fermarsi su un argomento per più di 5 minuti..
Spiletti tu puoi esprimere le tue idee come gli altri ovviamente, io sono libera di non prenderle in considerazione.
Matteo,
nel tuo blog parli di “guerra di religione”, ma tu sei il primo che la fa con animosità contro tutti quelli che non la pensano come te.
Qui ti piace accanirti contro di me (questa volta affiancandone altri due).
Cosa risolvi?
Io non mi sento quel mostro che descrivi tu, qui ho solo partecipato (legittimamente) ad una discussione su un tema. Ho scritto quello che penso e ho riportato quello che credo sia giusto. Ho rimandato al catechismo…
Contesta pure quello che ho scritto, ma non accanirti contro di me che, maschera o non maschera, sono una persona. Una persona che, in buona fede, dice la sua.
Cara maschera FRANTI,
il mondo non è fatto di pensiero UNICO,
credo che lei
attacca perchè ha una paura fottuta di se stesso,
come alcune checche isteriche che vedo a s.Caterina in Via Urbana(FSSPX) il giovedì di apertura.
Io vi entro sempre perchè anche lì il Signore si nasconde in quell’assurdità del tabernacolo
oltre che nelle persone.
Invece che fare il provocatore
insieme a Benedetti/Spiletti
provi ad entrare nella sua coscienza
e incontrarsi nel suo cuore.
Non ama se stesso, e non può amare alcun altro,
e sprizza disprezzo per tutti.
in questo modo la sua parola non vale nulla.
Scrive solo provocazioni
e mai nulla sul tread del giorno.
Ha solo bisogno di fare violenza.
Rientri in se stesso.
Come al solito, quel “tale” riesce a rovinare tutto.
Stasera tutti al mare: c’è la notte rosa.
http://www.lanotterosa.it/
Il solito Benedetti/Spiletti,
non conosce i vangeli,
li cita solo per quello che gli pare.
“Gesù diceva “va e non peccare più”, ”
GESù HA SEMPRE DETTO COSì ?
Ha bisogno di distruggere i nemici a colpi di citazioni
come i testimoni di geova.
Infatti
gli è completamente sconosciuto
che ogni incontro di Gesù con una persona era unico,
e non aveva formule precostituite.
Questo è il cattolico esemplare !!!!
Manco i vangeli !!!
Spiletti, non era mia intenzione accanirmi contro nessuno! Ho espresso la mia, penso, rispettando la tua.
Ma non è diseducativo vestire dei bambini maschi di rosa?!? 😀
Chiedo un pronunciamento del cardinale di BO.
Signor Benedetti/Spiletti
IO
NON HO MAI SCRITTO DI UN MIO BLOG
nel blog di ACCATTOLI.
Se lei ha bisogno di farlo,
sono problemi suoi e non del BLOG ACCATTOLI.
Se ha problemi con altri BLOG ci vada
o si taccia.
Lei è l’unico che sente il bisogno,
allora vada al WC.
quando dopo vari mesi
riappare Manuel76,
e la Maestina Sara,
ormai stufa
sbotta:
“ci mancava solo Manuel”
cosa deve pensare chi legge ?
Non lo so cosa pensa chi legge, magari constata come me che gli interessa soprattutto questo argomento (dato che su altre cose in genere non commenta).
Secondo lei cosa pensa la gente leggendo che mi sfotte dandomi della maestrina?
Tu Spiletti/Benedetti/Eugenio/Federico
non sei affatto in buona fede,
distribuisci a piene mani patenti di cattolicità e di odio,
ti leggo ogni giorno, anche quando per giorni non scrivo nulla,
ma leggo
ogni giorno
il tuo odio profondo verso le altre persone che non si dicono cattoliche come pensi di essere te.
Hai bisogno ogni giorno di scrivere su questo blog la tua quota di peccamisonità altrui,
e
questo mi pare enormemente patologico,
qui
non si tratta più di semplice affabulazione,
ma di continua e quotidiana persecuzione
verso chi non la pensa come te.
Basta andare indietro da oggi ai giorni scorsi, ai mesi scorsi, agli anni scorsi
per rendersene conto.
Io trovo che sia profondamente patologico.
E non era un ci mancava ma è tornato anche Manuel (se non sbaglio, non ho voglia di andare a controllare, tanto poi…)
Cioè non era un ci mancava in senso negativo (del tipo ci mancava solo lui) ho messo anche la faccina…
Matteo,
di patologico c’è il tuo bisogno di linciare la gente e il tuo odio contro di me.
Io non sono la personificazione del male, lasciami perdere.
Contestami pure ma non attaccarmi così pesantemente ogni volta.
Prova a pensare se non ci sia qualcosa di patologico nel tuo atteggiamento.
A conclusione di tutto, mi viene in mente una canzone di Zucchero di trent’anni fa.
http://www.zucchero.it/testi/solo-una-sana-e-consapevole-libidine-salva-il-giovane-dallo-stress-e-dallazione-cattolica/
Forse i cattolici dovrebbero pensarla in modo diverso, no?
“magari constata come me che gli interessa ”
Sbagliato cara la MAESTRINA.
Perchè, nella mia pessima memoria,
ho letto in altre occasioni dei commenti di Manuel,
che è sempre stato molto compito, serio, sobrio, non invasivo.
Ma in quel tread,
tu
eri
profondamente stufa,
ed era chiaro quanto eri stufa,
si leggeva anche da altri commenti,
e quando è arrivato Manuel,
non hai potuto fare a meno di sbottare
come per dire
ci mancava anche questo f…….
La mia brava Maestrina cattolica sorella nella fede,
che in diversi momenti
scrive cosa è giusto dire o non dire,
chi dovrebbe o non dovrebbe commentare…
Basta scorrere le miriadi di suoi commenti passati…
Noi cattolici di parte
siamo bravissimi a discutere sulla vita degli altri,
soprattutto quando quegli altri DEVONO STARE ZITTI,
e
se per caso provano a parlare,
ci urtano
e non riusciamo nemmeno a nascondere quel moto di stizza.
Ecco
come siamo noi cattolici da salotto.
Cara Sara,
non capisco questa antipatia nei miei confronti.
Ti ho risposto (nella mia intenzione) simpaticamente sul blog http://www.luigiaccattoli.it/blog/2015/06/08/nessun-uomo-e-profano-o-impuro/#comments
chiedendoti se avevi mangiato yogurt(=acidulo) e ho scritto che avevo aspettato il 500esimo intervento leggendo e non intervenendo, perchè non si pensasse che mi interessa solo questo argomento.
A dire il vero l’argomento mi attraversa, è una parte di me, mentre forse la domanda andrebbe posta alla maggioranza fortunata, normale, ossessionata dall’argomento!
Comunque di recente ho commentato Francesco e Valdo http://www.luigiaccattoli.it/blog/2015/06/22/francesco-chiede-perdono-a-valdo/#comments
chiudendo con autoironia su me stesso e difendendo Spiletti, dicendo che anche io, per fortuna, sono unico.
Sara, sinceramente non capisco questi interventi.
Sono assente da qualche tempo perchè il lavoro sul campo toglie tempo a quello d’ufficio.
E’ vero sono stanca che si parli sempre di sesso e affini.
Giù c’è un post sulla Grecia, la laudato sii quanti l’hanno commentata (al netto degli sbrocchi)?
E’ un po’ un peccato.
Signor Spiletti/Benedetti/Eugenio/Federico,
mi sembra che sia lei
ogni giorno ad attaccare pesantemente
vedendo peccaminosità in tutti,
e
se non è patologico questo.
Ma lei si legge quando scrive !
Io la leggo anche quando per giorni decido di non intervenire assolutamente, ma leggo.
Se ne faccia una RAGIONE
in questo BLOG-Accattoli
partecipano cattolici con diverse sensibilità
che
ne hanno gli zibidei gonfi
delle sue prediche.
Si trovi una Sezione di qualche partito dove adare a fare il suo APOSTOLATO.
Possibile che nella sua zona/territtorio non abbia nulla dove fare apostolato ?
quello suo ?
E’ sempre una lotta tra chi vuol riscrivere tutto ogni giorno e chi vuol tornare al passato.
A volte mi sento come la rete in una partita di tennis, guardo la palla che mi passa sopra la testa e va di qua e di là senza fermarsi mai.
Ognuno di noi vive le sue difficoltà.
Be il perdono chiesto a Valdo e alla sua progenie mi appassiona, Laudato Sii meno, anche perchè non ho ancora avuto tempo di leggerla.
Sara, qui il tema non è il sesso, ma cosa risponde il papà…
Qui, Matteo, parli di te stesso nei miei confronti:
Noi cattolici di parte siamo bravissimi a discutere sulla vita degli altri,
soprattutto quando quegli altri DEVONO STARE ZITTI, e se per caso provano a parlare, ci urtano e non riusciamo nemmeno a nascondere quel moto di stizza.
Anche tu mi azzittisci e non nascondi la tua stizza.
(Per dire che a volte si rimproverano al prossimo i nostri stessi difetti).
E poi sempre attacchi alla persona, mai una volta che provi a contestare un’idea. Si chiamano linciaggi e sono difficilmente compatibili con il cattolicesimo.
Io chiudo qui, ho dei programmi per la serata e comincia a farsi tardi.
Essendo una persona normale e non ossessionata, ho anche altri interessi.
Buon we a tutti.
Vai Matteo, non c’è male come inizio, ma puoi fare di meglio!
Un saluto particolare a picchio e a matteo.
gentile Sara,
ho letto anche nel Post che luigi ha fatto sull’Enciclica,
e
si rimane smarriti
sulle tue uscite,
pari incavolata che tutto il mondo,
non sia venuto sul tread di Luigi/Laudato sì,
arrivi perisino a dire,
che non avendo visto tante persone sul tread
forse quasi a nessunon interessa,
come
se
tutto il mondo
doveva venire nel BLOG-Accattoli
per commentare la Laudato sì,
perchè li ci stavi pure tu.
Eppure bastava andare negli altri forum
per leggere mimgliaia e migliaia di commenti sull’Enciclica.
Non è che per caso,
Sara,
hai fatto del Blog-Accattoli
la tua casa
dove decidi
chi deve venire,
quanti devono venire,
come venire,
e che altro ????
Io
non avevo scritto nulla sulla Laudato sì,
perchè la sto leggendo,
e non avevo bisogno di masturbarmi il cervello come hai fatto tu
per tanti commenti.
Sara
il mondo non gira intorno a te
a Benedetti/Spiletti/Eugenio/Federico
a Franti,
a Discepolo
Ciao Spiletti, buon WE a te e alle persone che hai care.
Anche io sto andando, tornerò stasera.
Spero di capire perchè Sara mi ha tirato a mano, ma non ha più risposto.
Spiletti/Benedetti
di quali idee stai scrivendo,
io non ho letto di tue idee,
ma solo prediche alla savonarola.
Ho già risposto: era una battuta così dopo un’eterna discussione.
Se è stata offensiva mi spiace.
spiletti
E poi sempre attacchi alla persona, mai una volta che provi a contestare un’idea
spiletti, non ti attacco, semplicemente tu dici bianco io nero ed è inutile continuare a ribadirlo per 3000 post.
buon we
Che brutto clima… Sarà il caldo? Sarà il topic? Sara1?
Un saluto al pianerottolo e un consiglio a chi ogni tanto va giù di matto di farsi una bella doccia fresca.
Riguardo al tema, la risposta che si può dare a un figlio che ponga quella domanda è semplicemente quella che l’amore di un padre non ha condizioni; un padre ama il figlio e basta e trepida per lui, e soffre ogni suo dolore così come gioisce di ogni sua gioia.
Non vorrei avere un figlio omosessuale per il semplice motivo che esserlo significa soffrire; e io non voglio vedere un figlio soffrire.
Ma se lo fosse lo amerei così com’è senza condizioni.
Dall’afosa calura padana, un caro saluto a tutti e in particolare a Fabrizio e Clodine.
ciao Manue,
magari ci vedremo. Mi riconoscerai dalla camicia rosa.
“Sara, qui il tema non è il sesso, ma cosa risponde il papà…”
LA DICE LUNGA !!!!!
Ci sono tra noi cattolici
chi non riesce a vedere altro che il sesso, solo il sesso,
solo il peccato.
Per diversi di noi cattolici
l’omosessuale non è una persona
ma solo una persona che fa sesso.
Ergo,
non se ne vede la dimensione delle relazioni.
Quale relazione nella famiglia ? tra e con i genitori ?
Quale relazione nella chiesa/famiglia ?
metto davanti subito il peccato
o
accolgo la persona
e la riconosco titolare di dignità all’affetto.
La Bibbia è titolata di una parola definitiva su quello che si dice sia l’esercizio della vita sessuale
o è un titolo che ha vissuto tempi diversi, storie diverse, evoluzioni diverse, comprensioni diverse ?
Tagliare il un pezzo del pene era una cosa indiscutibile tra i seguaci di Gesù,
finchè Paolo pose il dubbio,
se era corretto continuare alla luce dei vangeli…
Oggi Paolo, avrebbe altre letture sicuramente nuove adeguate al contesto,
come lo fu alla sua epoca mettere in discussione
che non era più obbligatorio tagliare un pezzo del pene.
Dopo il 30d.C. Paolo aveva lottato perchè secondo le cose che gli erano in quel momento comprensibili cambiassero per portare i vangeli a tutti, per portare Gesù a tutti.
OGGI
sicuramente,
il Paolo di Tarso del 2015
agirebbe nella stessa dinamica,
affronterebbe Pietro e gli direbbe in faccia quello che andrebbe cambiato
per aprire le porte ad incontrare il Gesù Risorto.
Troppe persone si comportano e scrivono
come se Gesù non fosse veramente Risorto,
e
sono rimaste attaccate alla lettera della Legge.
Il gustoso aneddoto delle «checche isteriche» che Matteo va a spiare tutti i giovedì in una certa chiesa di via Urbana (il che non mi sembra proprio normale normale, se vogliamo dirla tutta … ) mi ha fatto ricordare che in un’altra discussione avevo fatto a petrus una domanda che, per colpa mia, lui deve aver frainteso. Gli avevo chiesto se è proprio sicuro di essere un omosessuale e lui chissà cosa ha pensato. Mi devo scusare, io non volevo mettere in dubbio il suo cristianesimo, volevo solo dire che lui, più che un omosessuale, delle volte mi sembra una checca (che come è noto è una cosa molto diversa). Con simpatia, si capisce.
tutti i giovedì ?????
dove sta scritto
Fai pace con i tuoi neuroni
Prova a scrivere qualcosa di intelligente qualche volta
Adesso devo uscire
e
vi vari Franti, e compagni/e di merenda
possono stare tranquilli
siete troppo prevedibili
ciao Fabrizio anche a te e buon fine settimana. 🙂
Torno al post di Luigi, che trovo molto bello e che mi dice cose che non sapevo. Finora non sono intervenuta perché ero al mare coi pronipotini.
“Cosa ne sai tu delle tragedie degli uomini?” Mi diceva tanto tempo fa una persona intelligente. Il post di Luigi mi ha fatto ripensare al mio professore di filosofia del liceo. Era stato in seminario quasi fino all’ordinazione che poi non c’era stata. Era allegro e tutto sommato brillante, anche se io di Kant non ho mai capito niente. Dopo gli esami di maturità, venimmo a sapere che era stato imprigionato perché colto sul fatto dei suoi atti omosessuali. Fu uno choc per noi tutti liceali, perché non ce lo aspettavamo, non sapevamo niente e le nostre letture sui sodomiti nella Divina Commedia erano troppo scarse per darci una informazione. Il professore fu trasferito d’ufficio in una sede lontana, sostenuto sempre da una collega – quasi fidanzata, che poi sposò. Tornò fra noi quando andò in pensione, e lo si incontrava sempre alla Messa con la moglie. Ora è morto, e il suo funerale si è svolto nel più assoluto riserbo. Ogni tanto se ne parla tra noi. Non mi era simpatico, ma tutto sommato quando ripenso a lui provo nostalgia e affetto. Sono sicura che il Signore l’ha accolto come un figlio.
“Secondo te, io che figlio sono?” Semplicemente un figlio.
Volevo rispondere al saluto di Fabrizio Scarpino, lo saluto anch’io volentieri.
Domandina per quelli che vedono Satana nel gay: mentre Pasolini pestato a morte agonizzava e la sua 2000 GT gli stava venendo addosso, era caro a Dio oppure no?
Detto questo, nel lontano 1997 i vescovi americani hanno risposto al quesito di Luigi: Always our Children, sono SEMPRE figli nostri. Con buona pace di chi ora evidenzia gli “omosessualisti”.
Questo è il documento originale
http://www.usccb.org/issues-and-action/human-life-and-dignity/homosexuality/always-our-children.cfm
Solo una traduzione dell’epilogo:
Ai nostri fratelli e sorelle omosessuali offriamo una parola finale. Questo messaggio è stata una mano tesa ai vostri genitori ed alle vostre famiglie con l’invito ad accettare la grazia di Dio presente nelle loro vite adesso e credere nell’intramontabile misericordia di Gesù nostro Signore. Ora vi allunghiamo le nostre mani e invitiamo a fare lo stesso. Siamo chiamati a diventare un corpo, uno spirito in Cristo. Abbiamo bisogno l’uno dell’altro se dobbiamo: “crescere in ogni modo in colui che è il Capo, Cristo, dal quale l’intero corpo, unito e tenuto insieme da ogni legamento, con il compito assegnato ad ogni singola parte, porta alla crescita del corpo e lo costruisce nell’amore” Ef, 4:15-16).
Sebbene a volte possiate sentirvi scoraggiati, feriti, arrabbiati, non allontanatevi dalle vostre famiglie, dalla comunità cristiana, da tutti quelli che vi amano. In voi si è rivelato l’amore di Dio. Siete sempre figli nostri.
E ancora:
Dio non ama qualcuno di meno sol perché lui o lei sono gay. L’amore di Dio è sempre e ovunque offerto a quelli che si aprono a riceverlo.
Così, giusto per portare un argomento alla discussione. Un cordiale saluto.
Ah, a proposito: lo sapevate che il 17 marzo scorso Dolan, sissignore il Cardinale Arcivescovo di NY ha fatto il marshal, il maestro di cerimonie, alla parata di San Patrizio che ha anche il settore LGBT? E lo sapete che i Gesuiti di America gli hanno battuto le mani? perché ha preso “una scelta pastorale”? #sapevatelo.
Constato una volta di più che in questo blog ci sono alcune persone disgustose che , non avendo argomenti convincenti per opporsi a chi invece gli argomenti li produce, si rifugiano negli anatemi conditi con espressioni offensive o volgari. Che patetica frustrazione!!
Spiletti e Franti, cosa aspettate a guardarvi allo specchio e a dirvi che siete penosi? Penosi e tonti quanto più non si potrebbe. State sprecando il vostro tempo.
Per quel che può servire, ringrazio quelli che si sono adoperati per arginare certi sproloqui fatti passare per difesa della verità. Una verità che tutto è tranne che verità. Una verità che è tale solo per le teste vuote.
Abbraccio con affetto Manuel76 e petrus. Persone come loro onorano, a mio avviso, questo blog.
Hanno una intelligenza, un equilibrio mentale, una sensibilità che altri si sognano.
Antonella certamente Dio lo ha accolto. L’inferno glielo hanno fatto vedere gli uomini di Dio.
La risposta da dare al gay che chiede: “io che figlio sono”? è, a mio giudizio, questa: tu sei un figlio assolutamente uguale a tutti gli altri figli di Dio, che tutti li ama con uguale tenerezza, senza fare alcuna distinzione.
E siccome ai Suoi occhi siamo tutti figli amati, tu sei mio fratello ed io devo amarti come Lui ti ama.
In un nucleo familiare di ogni società i genitori amano ( dovrebbero!) amare tutti i figli allo stesso modo.
Nella amplissima famiglia della Terra dove è presente il Padre nostro invocato da Gesù nella preghiera, devono essere riconosciute a tutti i figli di Dio, a maggior ragione, assoluta uguaglianza e fratellanza, che sono espressione naturale del principio dell’Amore, che è, come tutti dovrebbero sapere, l’ essenza divina.
Beh, visto che si cita l’Essenza Divina, se non si vuole bestemmiare o ridurre Dio alla stregua di un teorema ,e se è vero che noi tutti ne siamo partecipi di questa essenza allor a maggior ragione viene chiesta vigilanza spirituale da parte delle creature, o no ? O si può fare tutto quanto ci passa per la testa perché siccome partecipiamo Dio ci ama e ci perdona ad oltranza.
Forse che non esiste una responsabilità personale in cui ogni singola scelta [e parlo di scelte consapevoli, ponderate, non di quelle che sull’onda di momenti di crisi portano fuori per cui si può ambiare anche rotta] ogni singola scelta, dicevo, non ha forse un significato cui è legata la salvezza eterna che si decide qui, ora ? Credo che eludere tutto ciò e ridurre a qualcosa di astratto ogni forma di omissione creandosi un mondo spirituale autosufficiente sia, più che dannoso, mortale.
Quando non si oppone alcuna resistenza alle proprie inclinazione -in senso lato intendo, non espressamente nello specifico per quanto lo inglobi (Gal- 5, 19,21)- nessuna volontà di aderire a quella Grazia che soccorre la nostra debolezza io credo che anche la chiarezza del giudizio morale viene offuscata e tutto viene abilmente mascherato dietro molte facciate.
La domanda in questione poi è di una ovvietà imbarazzante in quanto la prima missione di un genitore è sedersi dove il figlio si siede e lasciare che Dio avvenga! Ma a me interesserebbe invertire la domanda, e ascoltare come risponderebbe un figlio ad una madre che si separa dal marito per giacere con una donna o un padre che si scopre gay e abbandona i figli per un uomo :” secondo te, io, che genitore sono!?”….
Claudia interessante quanto scrivi ma devi chiarire velocemente:
“Quando non si oppone alcuna resistenza alle proprie inclinazione -in senso lato intendo, non espressamente nello specifico per quanto lo inglobi (Gal- 5, 19,21)”
Ecco la lettura indicata da Claudia: ora le opere della carne sono manifeste,+ e sono fornicazione,*+ impurità,* condotta dissoluta,*+ 20 idolatria, pratica di spiritismo,*+ inimicizie, contesa, gelosia, accessi d’ira, contenzioni, divisioni, sette,* 21 invidie, ubriachezze,+ gozzoviglie e simili.
Io sarei un fornicatore? Ho una condotta dissoluta? Sono impuro? Gozzoviglio? La prego Claudia faccia una precisa esegesi del pezzo, perché vorrei capire come usa la scrittura. Ci spieghi, la prego dove si colloca l’omosessualità in quanto tale nel passo da lei scelto. Esigo competenza.
“Qual è la forza degli argomenti biblici contro l’omosessualità? L’argomento scritturistico è molto debole, non solo perché Gesù non ha detto una sola parola al riguardo, ma soprattutto perché nella Bibbia si trovano testi di ogni tipo, tra cui alcuni oggi avvertiti come eticamente insostenibili. I testi biblici che condannano le persone omosessuali io ritengo siano da collocare tra questi, accanto a quelli che incitano alla violenza o che sostengono la subordinazione della donna. E in quanto tali sono da superare.”
Vito Mancuso
“le donne stiano in silenzio nelle congregazioni, poiché non è loro permesso di parlare, ma siano sottomesse, come dice anche la Legge. 35 Se, dunque, vogliono imparare qualcosa, interroghino a casa i propri mariti, poiché è vergognoso per una donna parlare nella congregazione.”
Lettera ai Corinti
Applichiamolo. Sara interroga tuo marito prima di parlare…
Oppure continuiamo ad applicare San Paolo ai gay e non alle donne? Vi rendete conto o no che non si può ragionare così???
Primo non netta in mezzo me,
Secondo Paolo parla anche di diaconesse.
http://www.laici.va/content/dam/laici/documenti/donna/bibbia/italiano/san-paolo-e-le-donne.pdf
Chiedo scusa per la ripetizione, ma poiché anche qui viene ripetuto l’argomento che Gesù «non ha detto una sola parola al riguardo» dell’omosessualità torno a far notare che l’argomento si ritorce contro gli omosessualisti. Gesù, infatti, che non ha alcuna remora ad esplicitare il suo dissenso rispetto a molti aspetti della tradizione religiosa ebraica e con le sue parole e i suoi gesti rompe decisamente con certe convinzioni in essa radicate, come la discriminazione nei confronti delle donne, il disprezzo dei bambini, il rifiuto dei lebbrosi, l’ostilità nei riguardi dei Samaritani e più in generale dei non Ebrei ecc. ecc., non dice una sola parola e non fa un solo gesto nei riguardi degli omosessuali. Come se per lui non esistessero. Come si spiega questo? Non certamente con una paura di Gesù a dire apertamente il suo pensiero.
Su quale base scritturistica si potrebbe sostenere che, su questo punto, egli non condividesse la tradizione ebraica, che era estremamente severa, visto che nei vangeli non c’è un solo indizio in questo senso? Se avesse fatto o detto qualcosa di “innovativo” rispetto alla tradizione, la memoria dei suoi discepoli lo avrebbe registrato, come ha fatto per tante altre novità “scandalose” della sua predicazione.
Ovviamente, non si può non pensare che Gesù non avesse nei riguardi degli omosessuali lo stesso atteggiamento di misericordia che ha nei riguardi di tutti gli uomini e le donne. Ad un omosessuale perseguitato avrebbe detto la stessa cosa che dice all’adultera: non ti condanno, ma va e non peccare più.
C’è un non di troppo: “non si può non pensare che Gesù avesse”
http://www.laici.va/content/dam/laici/documenti/donna/bibbia/italiano/san-paolo-e-le-donne.pdf
Qua si legge meglio.
http://www.stpauls.it/jesus/0901je/0901j100.htm
Era questo scusate ( dice le stesse cose ma è più corto)
Sara tranquilla, puoi esprimerti liberamente in questo forum nonostante San Paolo. Tutti conveniamo che San Paolo vada interpretato, capito, analizzato e certamente si capirà che i popoli pagani mai avrebbero accettato una religione liberante verso le donne e quindi San Paolo pur di far passare il messaggio fra i pagani ha sacrificato donne e gay.
Ora lo sappiamo, i biblisti sono concordi nel fatto che San paolo vada interpretato correttamente. Vale per donne e vale per i gay.
Franti deduzioni interessanti ma deduzioni (repetita iuvant).
Non va interpretato ma conosciuto. Nel senso che non si isola una frase a caso ma si analizzata l’intero corpus Paolino.
http://www.christianismus.it/modules.php?name=News&file=article&sid=201
Una lettura di Paolo da parte di una teologa femminista .
Come preferisci sara…
Mi dispiace averla offesa Petrus, ne ha fatta una questione personale ma le assicuro che non lo era. Se avesse letto attentamente avrebbe capito che il passo citato Gal 5 -19,21 [che tra l’altro esordisce in un “Cristo ci ha liberati perché restassimo liberi ” e prosegue con un severo ammonimento:”purché questa libertà non divenga un pretesto per vivere secondo la carne] era riferito, nel contesto, alla responsabilità personale, alla “coscientia in situatione” relativamente alle scelte che dovrebbero aderire a quei prinicipi morali immutabili che permettono di ” avanzare nel cammino di perfezione” ; atti / scelte, concernenti virtù infuse – o acquisite – oppure i vizi. Sorgente di lode le prime ,di biasimo le seconde ,di merito e salvezza o demerito, in riferimento alla vita eterna che si gioca qui, ora.
Che lei viva la sua omosessualità in purezza e castità, Petrus, così come ciascuno è chiamato secondo il proprio stato [matrimonio vita consacrata] le fa onore, ci mancherebbe. Circa le applicazioni scritturistiche sulla quaestiones poi, guardi, preferirei evitare citazioni esplicite dell”A.T o del CCC art. 2358 come pure le lettere Apostoliche (vedi : Tim 1,10 / Rom; 1, 24 – 28,32) poiché ci danno giù pesantemente…e lasciano molto poco spazio all’interpretazione o deduzioni possibili, le assicuro.
Un caro saluto
Gurdi mica mi spaventa. Se vuole la guerra sono qua.
“Come preferisci sara…”
senta io mi tiro fuori volentieri dalla discussione, anche perchè al di là delle solite cose di Paolo o del catechismo non è che mi sia mai tanto interessata del rapporto tra bibbia e omosessualità.
Però se con interpretare intendiamo studiare un testo nella sua complessità (la lettera uccide lo spirito vivifica dice Paolo stesso) è un discorso, se invece intendiamo prendere un po’ qua e un poì là a caso lo trovo pericoloso perchè come lo fa lei per questioni che le interessano potrebbero farlo altre su cose anche più pericolose.
Con simpatia.
🙂
Che noia sara queste continue precisazioni inutili… Uffa… Ammetta di aver torto almeno una volta nella vita. Accetto anche un decoroso silenzio. Ma basta precisazioni, basta per pietà!
“Applichiamolo. Sara interroga tuo marito prima di parlare…”
Mi ha citato lei, se mi cita mi pare normale che poi uno possa rispondere. (che torto avrei poi? ho solo notato che due righe citate così non sempre rendono la totalità di un pensiero estremamente complesso come quello di Paolo).
Debbo dire che resto più basita di fronte a certi teoremi che si basano sulle creazioni fantasiose degli uomini e non sulle parole del Signore.
L’ omosessualità–quella vera, avuta in dotazione dalla nascita, e non quella occasionale determinata da ragioni extranaturali– sarebbe un peccato di impudicizia? Chi lo ha stabilito? Dove sta scritto?
Lo hanno stabilito le società umane. Nessuna parola divina in proposito.
L’ obiezione messa avanti da qualcuno, secondo cui anche per un omosex avrebbero potuto esserci , da parte di Gesù, le stesse parole usate nei confronti dell’ adultera, non regge minimamente. Per il semplice fatto che l’ adultera contravveniva ad un preciso comandamento. L’ omosessuale no.
Vogliamo prendere in seria considerazione il fatto che, caso mai, un omosessuale potrebbe accusare Dio di averlo creato così? Ovvero, lo avrebbe creato con determinate caratteristiche biologiche per imputargli poi, assurdamente, la colpa di usare quelle peculiarietà che Lui stesso gli ha dato.
Solo perché gli uomini di un’ Istituzione hanno deciso che così deve essere?
L’omosessuale fa forse del male a qualcuno? A me non risulta.
Solo il male, infatti, è colpevole. Ma qui di male non ne vedo proprio.
Qui il male è sempre stato di quegli uomini ciechi che
si sono arrogati il diritto di stabilite chi è cattivo e chi buono.
Ripeto:
Sarà un giorno Dio a dover rendere conto all’ uomo di averlo creato in un modo e non in un altro, per esporlo ad un carico pesante di contumelie e di idiozie di vario tipo.
E poi qui qualcuno viene a parlare candidamente di castigo eterno.
Insomma, Dio mi ha creato omosessuale per poi ricompensarmi col castigo eterno. Come dire, stando alla bella logica di qualcuno: cornuto e mazziato. Davvero stupendo!
Marilisa qui si dicono cose contro le persone a vanvera.
C’è un certo godimento nel prendersela con chi si ritiene inferiore. Ma il mondo dei puri è sempre stato così ed è per questo che Gesù li evitava.
“Forse che non esiste una responsabilità personale in cui ogni singola scelta [e parlo di scelte consapevoli, ponderate, non di quelle che sull’onda di momenti di crisi portano fuori per cui si può ambiare anche rotta] ogni singola scelta, dicevo, non ha forse un significato cui è legata la salvezza eterna che si decide qui, ora ?”
Se fosse davvero così saremmo tutti condannati, tutti noi qui, chi per la polemica, chi per l’ira nelle risposte, chi per l’accidia, chi per invidia o superbia.
Non penso che sia una partita a scacchi, perchè la Grazia è gratis per definizione, e di questa dobbiamo rendere infinitamente grazie anche attraverso la ricerca del nostro modo di comportarci, cercando di offrire le nostre azioni, ma con scolpito nella mente: “non son degno di partecipare alla tua mensa, ma dì soltanto UNA parola”.
Claudia, il tema era sempre la risposta del padre però…mi sembra chiaro che sia un tema pastorale, quanto può servire a questo una risposta morale ultimativa?
Al figlio sulla sedia a rotelle che ti chiede “che figlio sono?” diresti: “sei uno storpio! va’ a chiedere un miracolo a Medjugorje!” ?
Il regalo più bello che Dio potrebbe dare a Claudia è farle provare un po’ di esclusione (regalo che auguro a parecchi qui dentro). La lingua le si attaccherebbe subito al palato e imparerebbe a trattare le persone con più attenzione e con meno supponenza.
Senti, visto che mi hai nominata, manuel, non posso che ribadire quanto detto: ” la prima missione di un genitore è sedersi dove il figlio si siede e lasciare che Dio avvenga”…per quanto mi riguarda puoi darne tutte le interpretazione che desideri la mia opinione non cambia e la Grazia, diversamente, da quanto asserisce, non è affatto un dono dovuto men che meno una conquista umana . Dio non deve niente all’uomo così come nessuno ha “diritto di gloriarsi davanti a Dio” . La Grazia non può essere efficace senza una autentica radicale conversione senza un distacco da tutto e tutti: denaro ,beni diritti e onori …
Riguardo poi ai riferimenti temerari della specialista in “Teologia morale”, saprà ,immagino, che l”omosessualità è vista -e non solo dalla Chiesa- una sessualità chiusa in se stessa e su se stessa ripiegata che non porta a niente se non alla soddisfazione della propria libido. E questo non ha nulla a che vedere con l’immagine di Dio che racchiude in sé i due principi cosmici della vita, aventi origine in Dio stesso: femmina e maschio, a Lui immagine e somiglianza, datori di vita, aperti alla vita. Senza nulla togliere alla preziosità di ciascun essere umano, tutto il resto è profonda solitudine ….
Sa cosa penso Petrus, penso che se c’è qualcuno, qui, veramente arrogante e supponente che fino a questo momento non ha fatto altro che dire parole cattive contro chiunque questo è proprio lei , che si arroga il diritto di stabilire chi siano gli impuri che Gesù evita, e tra questi ,di certo, lei non è annoverato, suppongo.Si percepisce nei suoi interventi un egocentrismo pauroso che ostacola qualunque forma di dialogo. Dubito lei possa provare un sincero interesse verso chiunque soffra veramente in questo mondo.
Claudia, non volevo dire che la Grazia sia dovuta, ma proprio che è gratuita.
certo che è gratuita, ma perché sia efficace si presuppone la conversione…tutto qui!
Direi che l’ arroganza qui è di chi si fa scudo di proposizioni teologiche appiccicate in una mente non- pensante, elaborate da uomini che hanno proiettato in Dio l’ immagine di sé stessi, sempre pronti al giudizio e alla condanna.
Dimenticando che Dio è Altro da noi. Ben Altro.
Pertanto si può affermare che è stato l’ uomo a fare Dio a sua immagine e somiglianza. Un grave errore di partenza.
Gesù è venuto sulla Terra per correggere questo errore madornale, ma molti ancora non l’ hanno capito. E preferiscono tirare avanti con la presunzione di possedere la Verità. Il che è un altro grave errore, proprio di chi non riesce a vedere né a capire.
E Dio abbia pietà di loro.
“Se l’ipotiposi del sentimento personale, postergando i prolegomeni della mia subcoscienza, fosse capace di reintegrare il proprio subiettivismo alla genesi delle concomitanze, allora io rappresenterei l’autofrasi della sintomatica contemporanea che non sarebbe altro che la trasmificazione esopolomaniaca”
Ovvero del “ragionar per supercazzole” …
https://it.wikipedia.org/wiki/Supercazzola
Di tutta la situazione comica ai limiti del surreale una certa colpa la affibbio a Bergoglio che per esser semplice è semplice, ma fa la fine del sempliciotto …
Bergoglio dixit: “Se una persona è gay e cerca il Signore e ha buona volontà, chi sono io per giudicarla? Il catechismo della Chiesa cattolica dice che queste persone non devono essere discriminate ma accolte. Il problema non è avere queste tendenze, sono fratelli, il problema è fare lobby: di questa tendenza o d’affari, lobby dei politici, lobby dei massoni, tante lobby…questo è il problema più grave.”
E’ un sant’uomo però, la sua è buona fede e semplicità evangelica
Il “sempliciotto” si è scordato che gli tagliano le parole dal contesto (come i protestanti) e gli fanno dire quello che non ha detto.
Si parla sempre di gay, come mai? C’è una lobby “dietro” che fa tendenza?
Eppure …
I gay hanno sempre fatto tendenza… che scoperta. 🙂
Scusi ma esopolomaniaca che significa? E’ una di quelle parole che all’occorrenza ti fa fare un figurone!
E’ una parola come tante che di quelle che usa lei e altri qui dentro che completano quel frasario precompilato, vuoto, con cui riempite altri vuoti di logica di teologia ecc
Un grande vuoto nel vuoto.
Ha ragione… un vuoto tremendo. Per fortuna c’è lei a riepire di senso le cose.
Signori vi saluto, vado al piano di sopra a prendere una tazza di thè con Benedetto e a suonare un po’ il pianoforte con lui… Baci a tutte e soprattutto a tutti! :)))
L’Unico capace di riempire di senso è il Signore.
Io mi limito a ripetere le parole di verità e buon senso delle Scritture e del Magistero (Catechismo Chiesa Cattolica e Note Congregazione dettrina della Fede).
L’Unico capace di riempire di senso è il Signore.
Verissimo.
Per il resto vedremo.
USA: Arriva la “throuple”…
http://www.lastampa.it/2015/07/05/blogs/san-pietro-e-dintorni/usa-arriva-la-throuple-4JcbxfweVQhjN3YVdVF92L/pagina.html
(poi la esporteranno magari in tutto il mondo, come la “democrazia” …)
Costanza Miriano ha detto una cosa fondamentale:
“I figli NON SONO un diritto, HANNO un diritto: a una mamma e a un papà!”
Sembri Luigi XV… apres moi le deluge…
Che i figli non siano un diritto è vero. Nemmeno per una coppia etero.
Petrus costantemente in errore …
Non il Diluvio ma: “Fuoco e Zolfo”.
Riguardo al “Nemmeno per una coppia etero” ha ragione.
Solo che scommeto che vorrebbe aver torto poichè non condividerà certamente questo:
http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_19870222_respect-for%20human-life_it.html
Consiglio alle tante donne qui presenti la lettura di “sposati e sii sottomessa”, libro best seller della qui presente Miriano. Durante l’estate non potrà che farvi tanta compagnia questa raffica di consigli su come tener visto il rapporto con il marito, alla faccia di 100 di femminismo.
Visto che qui la tentazione del passo indietro è notevole, tanto vale preparsi amiche care! 🙂
Personalmente io di figli non ne voglio… problema che non mi tocca. Non condivido chi per fare uno utilizza bizzarre metodiche o uteri in affitto, omo o etero che siano. Se un figlio non arriva pazienza. Ci sono molti modi per essere fecondi. Fare figli è uno dei tanti.
Caro Petrus se lei leggesse e meditasse i Vangeli scritti da Luca, Matteo, Marco e Giovanni e l’interpretazione che di essi da’ il Magistero millenario della Chiesa, invece di essere succube del pensiero dominante , troverebbe che la “sottomissione “è una virtu cristiana :
dice Luca di Gesù adolescente che “stava sottomesso” aisuoi genitori Maria e
Giuseppe.
seGesù stesso che era Dio, stava sottomesso a due esseri umani , questo non è forseil grande insegnamento della sottomissione?
ESan Francesco e Snta Chiara non esaltavano forse la grande virtù della sottomissione? Etuti gli asceti, i monaci sia della tradizione occidentale che orientale-ortodossa non mettevano forse lasottomissione e l’obbedianza come la PRIMA tappa del proprio itinerario ascetico verso una vita santa?
Invece il porre arrogantemente il proprio IO sopra tutto, i propri diritti sopra tutto, i propri desideri sopra tutto, della serie IO sono così e il mondo si deve adeguare ai miei desideri se no il mondo è cattivo, è quanto di meno cristiano ci sia! E’ appunto l’atteggiamento del bambino egocentrico e viziato che pensa di essere al centro dell’universo.
per molti oggi è così: non sono loroche si devono adeguare alla realtà, ma la realtà chesi deve adeguare a loro!E sequindi la realtà è che tra due esseri dello stesso sesso non ci può essere discendenza si trovano maniere artificiose come l’utero in affitto per sfidare la realtà.
Qualcuno ha detto che Satana vuol rifare la creazione del Signore ma al contrario.
Lo consiglio io invece anche ai maschi.
L’estate scorsa ho regalato a mia figlia “Sposati e sii sottomessa” e a mio figlio “Obbedire è meglio”.
In autunno poi li ho letti io e devo dire che la lettura di “Sposati e sii sottomessa” mi ha gustato molto. Divertente, interessante, con punte di umorismo molto buone, il tutto condito dalla tipica ansia delle donne che traspare dallo scritto. Uno spaccato della poliedrica mente femminile (che per la mia che è davvero semplice, affascina).
Le donne mi piacciono davvero troppo poichè sono “troppo” -ma troppo-complesse, e rappresentano il mio esatto contrario, che semplifico -per non dire azzero- per natura.
Che gli uomini siano semplici e le donne complesse è un bel luogo comune.
Se questo hai imparato, bè non mi sembra una bella notizia.
Discepolo: aiuto qualcuno la fermi! Ma hai letto sposati e sii sottomessa?? Mi sa di no… :)))))
Lo stesso Gesù che ci ha insegnato a pregare “sia fatta la tua volonta’” , lo stesso Gesù che nell’Orto del Getsemani prega “allantana da me questo calice , ma non come IO voglio, ma come Tu vuoi”
E l’esempio di Maria? All’angelo risponde “ecco la SERVA del Signore”
ecce ancilla domini. Capisco che per il pensiero unico dominante contemporaneo farsi “servo” di qualcuno sia inconcepibile. Perchè il pensiero unico dominante contemporaneo insegna che ognuno deve fare valere i suoi desideri, il suo IO, le sue voglie e tli voglie devono essere riconosciute come “diritti”
Se Dio i ha creato così perchè poi mi proibisce di fare quello che desidero? si potrebbe chiedere anche un pedofilo. Oppure un sadico alla Marchese DeSade:se Dio mi ha creato tale che provo piacere solo se torturo gli altri, perchè poi mi impedisce di farlo?
e questo discorso potrebbero farlo tutti, tutti, anche i mafiosi!
se Dio mi ha creato mafioso e assassino io che colpa ne ho?
Se non si rinuncia a pensare che il proprio IO sia il centro dell’universo, e che le proprie voglie e le proprie passioni siano sempre buone e sante per definizione, non si potrà mai capire il messaggio di Gesù:
Chi vuol seguirmi, rinneghi se stesso.
Bisogna fare una sola cosa andarsene da Sodoma e Gomorra, e ricordarsi soprattutto di non volgersi mai indietro!
Caro Petrus non ho letto Sposati e sii sottomessa, ma l’ho semplicemente fatto. o almeno ho cercato di farlo.
Mi sono sposata e fino d ora sono stata “sottomessa” . Nel senso evangelico del termine: ho sempre cercato di non far prevalere il mio IO, il mio interesse personale , sopra quello di mio marito e dei miei figli. Credo che questo sia normale per una sposa cristiana.
per me la regola è l’Imitazione di Cristo .
Non so per te caro Petrus quale sia il modello da imitare: Vendola ed Elton John? Hillary Clinton? Madonna la cantante?
Prendi la valigia e vai discepolo, scappa prima che cada la pioggia di fuoco ma attenta a non voltarti indietro se no diventerai una statua di sale.
https://books.google.it/books/about/La_statua_di_sale.html?id=1JSGFjBu8zIC&source=kp_cover&hl=it
Sei sei stata sottomessa perchè riversi contro di me la tua acredine… prenditela con tuo marito.
Povero Petrus qualcuno -non dico degli Ufficiali Superiori o Subalterni, o dei Sottufficiali- dei graduati di truppa del suo schieramento -che lo manda al macello contro le mitragliatrici nemmiche- gli spieghi che “sottomissione” non è quella che intende il senso comune, nè quella che ad esempio intende certo Islam.
Gli si ricodi che grande esempio di “sottomissione” al suo sposo è stato quello di Maria Madre di Dio.
Ecco quello che si intende nel cristianesimo per “sottomissione” …
(Ad esempio lei si interroghi se non opera in una logica di “sottomissione” ad uno schieramento, lobby in inglese …)
In realtà mi fate un po’ tristezza… in voi non traspare nulla della gioa di essere cristiani. Solo livore.
Petrus, ridi! Perché è proprio il caso di ridere nel sentire tante sciocchezze dette tutte insieme da gente che con ostinazione dà sciabolate convinta di avere la Verità in tasca.
Ogni volta che mi affaccio qui, dapprima resto allibita, poi mi viene da ridere per il muro di gomma contro cui si va a sbattere. Ma soprattutto per l’ ignoranza incredibile con cui vengono letti i testi sacri.
Signore, pietà!
E però dove non c’è gioia che fede c’è? Un ateo che legge questi scambi cosa dovrebbe pensare? Che siamo solo un manipolo di rancorosi. E avrebbe ragione. Forse questa è la vera contro testimonianza. Il dibattito può essere dialettico certo ma direi che qui rabbia e frustrazione la fanno da padrone. Se la gente scappa dalla chiesa fa bene. Autodifesa.
Petrus, purtroppo qui è sempre stato così.
Non è una bella cosa, ma tant’ è…
Muro contro muro.
I nostalgici dei tempi andati testimoniano un cristianesimo triste e severo, all’ insegna di un sacrificio continuo.
È il retaggio di un insegnamento sbagliato, alla cui scuola tanti fedeli si sono adeguati senza riuscire ad affrancarsi.
Guardi, petrus, che io sono assai più gaio di lei.
Ne dubito! :)))))
Ne dubito! :))))) E se è così lo nasconde molto bene.
Uno spiega cosa voglia dire “sottomissione” e poi pone una domanda, l’altro risponde che sei triste e livoroso. Che logica …
Altre spiegazioni del vocabolario “secondo loro” :
Dio è misericordioso = un mattacchione, pure un po’ fessacchiotto, disimpegnato, che puoi far quel che ca… ti pare tanto è “misericordioso”, cioè strafottente, poco impegnato sul tema.
Gioia evangelica: ebetismo; stoltezza col riso che sempre abbonda, di qualunque cosa si parli (è concatenata col precedente, ridi pure sulle cose serie e fai come ti pare, tanto è “misericordioso”, secondo l’interpretazione precedente).
Mi piacerebbe però avere risposta alla domanda se Petrus, consciamente o inconsciamente, “opera in una logica di “sottomissione” ad una lobby” .
Lascia stare Ubi… Reagite a qualunque affermazione come se fosse lesa maestà. Semidivinità conoscitrici del bene e del male in ogni occasione. Eccessivi mastini da guardia di una visione religiosa paurosamente in declino. Ma nulla continuate a cantarvela come gli orchestranti del Titanic. E così vi perdere il meglio dei grandi cambiamenti. Vivete nel passato e non nel presente. In fondo mi rendete felice di quello sono. Quindi grazie.
Anche a me sembra che l’entusiasmo di fare, anche accettando di sbagliare qualcosa, sia molto più proficuo del rubricismo.
Preso alla lettera il commento di Petrus e’ fariseismo puro: guarda me che sono bravo e che non sono come quel peccatore.
Magari e’ un fariseismo che si crede più moderno ma è uguale.
P.s. La Miriano non è certo il tipo di donna che mi rappresenta.
Io mi convinco sempre più in ogni caso che moralismo e a-morlismo sono due facce della stessa medaglia.
Be Sara…cerca di capire il senso del commento…
E’ chiaro che non aveva alcuna intenzione a-morale!
E’ una considerazione generale dopo anni di discussioni.
Lascia stare sara1…non ne vale la pena…” lascia che il mondo vada per la sua strada…”
Approfitto per un cordiale saluto all’amico Fides
Claudia, a me fa piacere confrontarmi, però mi piacerebbe se ci fosse interesse anche degli altri a rispondere. Lasciare perdere o arroccarsi sulle posizioni non so se aiuta!
Ringrazio Discepolo e Ubi per le risposte date a petrus.
Hanno saputo richiamare l’unico cosa che conta: accogliere la volontà del Signore che, anche quando non la comprendiamo, è sempre per la nostra felicità.
Purtroppo oggi assistiamo al capovolgimento di questo principio: quello che conta è lo smisurato egocentrismo dell’uomo e se la Chiesa non accetta i capricci dei singoli, tanto peggio per la Chiesa, per il Signore e per il mondo!
Riguardo alla gioia aggiungo un’osservazione.
Gioia vera non è la soddisfazione dei propri desideri, ma fare la volontà di Dio.
In alcuni interventi qui sopra manca completamente il riferimento al Signore e alla verità.
Ringrazio anche io tutta la compagnia dei duri e puri e l’ondulante sara per aver tentato amorevolmente di ricondurmi sulla retta via. Thanks a lot! 🙂
Ondulante a soreta…
petrus,
la misericordia non è incoraggiamento al peccato e all’impenitenza.
Ah Spiletti mi faccia un piacere, quando capisce quale è davvero la volontà di Dio, mi faccia un fischio.
Petrus,
nel dubbio, potresti fidarti del magistero della Chiesa Cattolica, alla quale il Signore ha affidato questo compito:
“In verità io vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo”.
Mt 18,18.
Petrus
Tantissimi anni fa un prete senza che io gli avessi chiesto nulla mi disse di troncare il fidanzamento con il mio attuale marito, pensa tu se gli avessi dato retta!!
Tra coloro cui è affidato il magistero della chiesa ci sono anche un buon numero di idioti.
Mt 18,18 significa anche che tutto quello che la Chiesa dovesse decidere di legare diversamente, di non legare più o di sciogliere, ad esempio, o di legare in modo differente, SARA’.
Con buona pace di tutti quelli che alzano , peini di terrore e ubbie, fuochi di sbarramento preventivi, risibili e del tutto inutili, del tipo ” la Chiesa non puo’ fare questo e non puo’ fare quello, deve fare questo e deve fare quello”….
Tanto x essere chiari
Magistero certamente e magari una buona conoscenza del Vangelo. Aiuta a trovare gli errori del magistero che essendo elaborazioni umane a volte cela brutte sorprese.
Ma il mio è semplice consiglio.
Petrus, vuoi deciderti a convertiti o no?
Hai visto quante voci autorevoli hanno recitato il manuale del buon cattolico? Devi essere docile ai buoni consigli di chi sa tutto in fatto di religione cristiana e di volontà del Signore.
Io sono ammirata davanti a tanta sapienza.
Attenzione, petrus: il “missionario” di questo blog non scherza mica.
Lui sa, lui conosce, lui giudica, lui sentenzia che
“la misericordia non è incoraggiamento al peccato e all’ impenitenza”.Pentiti, petrus! Pentiti il prima possibile, altrimenti andrai all’ inferno. Almeno, affidati alla Chiesa, che ha sempre avuto tanti omosessuali nel suo perimetro. Quindi ti saprà guidare come si deve. Pentiti, dunque.
Nel frattempo io vado a prendermi un maalox.
Già, molto meglio dire: fate quello che vi pare, peccate a più non posso, tanto l’inferno e il diavolo non esistono e la misericordia del Signore annulla la nostra responsabilità e la nostra libertà di figli di Dio.
Ci si diverte di più in questa vita, indubbiamente.
Ma nella prossima?
Petrus,
guardati dagli amici come Marilisa e come Lucignolo.
Chi ti vuole male ti fa ridere, chi ti ama ti fa piangere Petrus…
Scusi, di che cosa dovrebbe pentirsi petrus?
Veda di pentirsi lei, piuttosto, del vizio di giudicare. Non a lei compete il giudizio. Di qualsiasi persona si tratti e specialmente se non la conosce di persona.
Lo conosce il Vangelo o no? Certamente petrus lo conosce molto meglio di lei.
A naso, petrus è ben superiore a lei, se permette.
Lei è un cattolico bigotto che ripete a pappardella lezioni non elaborate dalla sua mente.
Non credevo che ancora esistessero cattolici di questa pasta così dura.
Per lo meno impari qualcosa dal padrone di casa.
Vado a ingollare un altro maalox.
Io voglio credere che quello che dite (spiletti e Claudia) lo diciate convinti. Cioè spero siate sinceri seppur non possa condividere. Perché almeno vi voglio riconoscere la buona intenzione. Spero cioè applichiate le stesse categorie anche a casa vostra con amici e parenti.
Non posso però non ricordare quel saggio detto: la via per l’inferno è lastricata di buone intenzioni che i vostri consigli mi fa venire in mente…
Mah, chi ci ama ci farà anche piangere…
Però a me piace molto il motto scelto per la visita del papa in sud america “Evangelizzare con allegria”, in Ecuador; “Con Francesco annunciamo l’allegria del Vangelo” in Bolivia; e “Messaggero dell’allegria e della pace” in Paraguay.
Mai capitato , in oltre cinquant’anni di vita da peccatore continuamente recidivante , di incontrare un prete che nel confessionale mi abbia fatto piangere. Molto piu’ frequentemente è capitato che mi ” abbiano asciugato le lacrime”, al contrario…senza il minimo indoramento di pillola, peraltro.
Lorenzo tu hai detto la verità. È proprio quella la mia esperienza! Grazie finalmente qualcosa di umano! 🙂
È così diverso alla fine da quello che le hanno detto altri?
Spesso non ci si capisce perché non ci di vuole capire.
A che punto siete col “Neo-evangelo secondo me”?
Giusto per dirvi di darvi da fare perchè il Neo-evangelo secondo “Tarallucci e vino” è già stato bello e riscritto e gli autori, che sono pezzi grossi della Chiesa, stanno già mietendo i frutti della sua larga diffusione.
Due di essi, in particolare, molto attivi, usano ogni mezzo, stampa tv interviste conferenze e dichiarazioni, per far si che sia annunciato a tutti …
Non vorrei che col vostro vi trovaste in sub-ordine.
Veramente sign. Lorenzo, mi sembrava che le lacrime fossero un dono di Dio. Sono cooperatrice salesiana, cresciuta in oratorio, tutto si potrà dire della spiritualità salesiana tranne che sia greve, anzi il nostro slogan è ” La santità consiste nello stare sempre allegri “. Lo diceva San Giovanni Bosco che di lacrime, però, ne ha versate non poche…
In questo momento sono nel sud della turchia, Lorenzo, e ho una connessione internetche va e viene, ma ho potuto leggere e vedere delle belle cose riguardo alla visita del papa in sud america.
Viva la spiritualità salesiana, infatti, sig.ra Claudia.
Io sono cresciuto a Valdocco, pensi un po’.
Ed ero lì quando è arrivato Francesco qualche giorno fa.
Don Bosco, di lacrime ne ha versate come tutti, peccatore come tutti.
Le lacrime possono essere effettivamente un bene: le proprie, soprattutto.
Bellissime veramente, Picchio.
Tutte quante.
Per esempio queste, che sono insieme una sferzata di speranza, un tappo al piagnisteo perenne sui ” o tempora o mores” della famiglia, e una chiara road maps per tutti:
“E nella famiglia – di questo siamo tutti testimoni – i miracoli si fanno con quello che c’è, con quello che siamo, con quello che uno ha a disposizione; e molte volte non è l’ideale, non è quello che sogniamo e neppure quello che “dovrebbe essere”. C’è un particolare che ci deve far pensare: il vino nuovo, quel vino così buono come dice il maestro di tavola alle nozze di Cana, nasce dalle giare della purificazione, vale a dire, dal luogo dove tutti avevano lasciato il loro peccato; nasce dal peggio: «dove abbondò il peccato, ha sovrabbondato la grazia» (Rm 5,20). In ciascuna delle nostre famiglie e nella famiglia comune che formiamo tutti, nulla si scarta, niente è inutile. Poco prima di cominciare l’Anno Giubilare della Misericordia, la Chiesa celebrerà il Sinodo Ordinario dedicato alle famiglie, per maturare un vero discernimento spirituale e trovare soluzioni e aiuti concreti alle molte difficoltà e importanti sfide che la famiglia oggi deve affrontare. Vi invito ad intensificare le vostre preghiere per questa intenzione, perché persino quello che a noi sembra impuro – come l’acqua delle giare -, che ci scandalizza o ci spaventa, Dio – facendolo passare attraverso la sua “ora” – lo possa trasformare in miracolo. La famiglia oggi ha bisogno di questo miracolo.
E questa è la buona notizia: il vino migliore è quello che sta per essere bevuto, la realtà più amabile, la più profonda e la più bella per la famiglia deve ancora arrivare. Viene il tempo in cui gustiamo l’amore quotidiano, in cui i nostri figli riscoprono lo spazio che condividiamo e gli anziani sono presenti nella letizia di ogni giorno. Il vino migliore è ‘in speranza’, sta per venire per ogni persona che accetta il rischio di amare. E nella famiglia bisogna correre il rischio dell’amore, bisogna arrischiarsi ad amare. E il migliore dei vini sta per venire, anche se tutte le possibili variabili e le statistiche dicessero il contrario. Il vino migliore sta per venire per quelli che oggi vedono crollare tutto. Sussurratevelo fino a crederci: il vino migliore sta per arrivare. Sussurratevelo ciascuno nel suo cuore: il vino migliore sta per venire. E sussurratelo ai disperati e a quelli con poco amore: abbiate pazienza, abbiate speranza, fate come Maria, pregate, agire, aprite il cuore, perché il migliore dei vini sta per venire. Dio si avvicina sempre alle periferie di coloro che sono rimasti senza vino, di quelli che hanno da bere solo lo scoraggiamento; Gesù ha una preferenza per versare il migliore dei vini a quelli che per una ragione o per l’altra ormai sentono di avere rotto tutte le anfore.”
Quella del vino migliore la disse anche Benedetto a Bresso:
” Io penso spesso alle nozze di Cana. Il primo vino è bellissimo: è l’innamoramento. Ma non dura fino alla fine: deve venire un secondo vino, cioè deve fermentare e crescere, maturare. Un amore definitivo che diventi realmente «secondo vino» è più bello, migliore del primo vino. E questo dobbiamo cercare.”
Sinceramente capisco criticare il piagnisteo degli “attardati” ma tutta questa fiducia nel vino migliore da parte dei novatori ….
Sì la disse, ma in senso completamente diverso, come noto.
Altrettanto importante e bello, peraltro.
Poi, sarà che io mi ci ritrovo perfettamente”in quelli che sentono, per una ragione o per l’altra, di avere scassato tutte le anfore” e che tra quelli come me ci vivo, che non solo questa fiducia nel vino migliore la capisco, ma la incontro un giorno sì e l’altro pure.
In quelle parole della omelia di Francesco sulla famiglia, mi pare ci sia pure la rispostaq buona per la domanda che L.A. ci poneva in questo post. Che risposta dai al gay che chiede:io, che figlio sono?
“E nella famiglia – di questo siamo tutti testimoni – i miracoli si fanno con quello che c’è, con quello che siamo, con quello che uno ha a disposizione; e molte volte non è l’ideale, non è quello che sogniamo e neppure quello che “dovrebbe essere… In ciascuna delle nostre famiglie e nella famiglia comune che formiamo tutti, nulla si scarta, niente è inutile. …E nella famiglia bisogna correre il rischio dell’amore, bisogna arrischiarsi ad amare. E il migliore dei vini sta per venire, anche se tutte le possibili variabili e le statistiche dicessero il contrario. Il vino migliore sta per venire per quelli che oggi vedono crollare tutto. “
“E qui è importante anche che l’io non sia isolato, l’io e il tu, ma che sia coinvolta anche la comunità della parrocchia, la Chiesa, gli amici. Questo, tutta la personalizzazione giusta, la comunione di vita con altri, con famiglie che si appoggiano l’una all’altra, è molto importante e solo così, in questo coinvolgimento della comunità, degli amici, della Chiesa, della fede, di Dio stesso, cresce un vino che va per sempre. Auguri a voi!”
Perchè diverso? più o meno siamo lì.
Non si mette il vino nuovo in otri vecchi… Chi crede al vangelo è novatote per natura.
Lorenzo grazie le parole del papa mi hanno commosso…
E’ vero bisogna essere novatori per saper arrivare al vino migliore anche in un mondo che non ti da più il tempo per farlo.
Buona notte.
Grazie Lorenzo! Davvero..hai riportato parole del Papa che calzano a pennello.
E’ tutta l’omelia di Guayaquil che mi pare bellissima, e piena di spunti concreti e utili per la vita famigliare di ciascuno.
O, almeno, per la mia la trovo utilissima.
http://www.vinonuovo.it/index.php?l=it&art=2006
Chi crede nel Vangelo, caro Petrus, e ne ha confidenza, sa che il vino [per il giudaismo simbolo -sacro – di immortalità] in otri nuove è il sangue stesso di Cristo versato per noi, per riscattarci …e a caro prezzo. Sa che il senso delle otri vecchie e nuove è ben altro, lo stesso dicasi per la stoffa e il rattoppo, e non ha proprio nulla a che vedere con probabili “innovazioni” estemporanee o estrinseche, tutt’altro! La stoffa nuova si stringe,rompe il vestito, Il vino nuovo si espande e rompe la botte: la nuova vita in Gesù è incompatibile con la vecchia ed ogni tentativo di conciliare il nuovo col vecchio non può che produrre risultati imprevedibili. Credo che il senso sia questo…
Al sign . Lorenzo, riguardo le lacrime, sono prezione sia le nostre che quelle dei nostri fratelli ; “piangendo con chi piange” dice sam Paolo ai Rom (12,15) uniti gli uni gli altri partecipiamo della stessa beatitudine: “Beati quelli che piangono, perché saranno consolati (Mt 5,4) Perfino Dio pianse a causa di Mosè, e Gesù …non si sa quante volte…piange e fa piangere..
Per tornare al famoso proverbio su chi ci vuol male e chi ci vuol bene, poi, per dirla con San Giovanni Bosco :” Tenete a memoria, che la solita parola che usa il demonio quando vuole spingerci al male è: Oh! è niente!
Il vecchio sono le norme ebraiche il nuovo è il messaggio di Cristo. Il senso è che non si può contenere nelle vecchie norme ebraiche la buona novella di Cristo. Poi fai tu.
Sta a vedere che il Papa faceva l’elogio di nuovi amori e seconde nozze…
Per avere le quali bisogna distruggere gli otto vecchi e sorpassati.
Con questa le sentite tutte e buonanotte.
Otri vecchi
Quando si arriva così terra terra comunque passa davvero la voglia di discutere.
ben, sarebbe già un risultato non da poco.
Magari si discute di meno, e si sta ad ascoltare un po’ di piu’.
🙂
Parla lei…
Dai Sara stai sù! Iniziare così al mattino non va bene.
Appunto, parlo io.
Comunque davvero agli amanti degli otri nuovi mi piacerebbe chiedere quanto dura in otre nuovo.
Pensare che io pure i vestiti li compro in saldo e li tengo un paio di anni a “maturare” nell’armadio prima di metterli….
Io penso che tutti, qua,” credono nel Vangelo e ne hanno confidenza.”
Ciascuno con la caratura bassissima che ha, ovvio.
Non vorrei che nessuno si risentisse, ma siamo e restiamo tutti quanti, da Luigi in giu’, i soliti quaqquaraqquà della fede.
Il casino comincia quando si pensa di essere quelli che credono nel Vangelo e ne hanno confidenza un po’ piu’ degli altri, che debbono essere richiamati all’ordine ( il proprio, naturlich).
Sign.ra Claudia, certo che le lacrime degli altri sono preziose.Questo non ci autorizza a cavarle fuori( parlo in senso generalissimo )a forza, facendoli piangere con parole di condanna e di giudizio pesanti come pietre.
@Marilisa,
ho riletto gli ultimi venti commenti e l’unico che ha espresso giudizi (cattivi) sul prossimo è proprio il tuo. E non è la prima volta.
Io credo sia anche una questione di fiducia in Dio… non possiamo tenere sempre tutto sotto controllo…
Affidarsi a volte è necessario. La fede è avere fiducia che Dio è con noi, non siamo soli e che a volte quando non si capisce chi “sta guidando la macchina” su cui siamo e perchè forse la sta guidando Lui…
Parla lei che il mercoledì di mi importa una fava pure mio figlio mi ha dovuto consolare per quanto ho pianto.
A me risulta che qualcuno abbia detto : “Il Papa spera che il Sinodo aiuti le persone a convertirsi da una situazione di peccato ad uno stato di Grazia”
“The pope hopes this Synod will help people to move from situations of sin to a state of grace” Rev. Federico Lombardi told reporters during the flight Quito to Guayaquil.”
http://www.cruxnow.com/church/2015/07/06/pope-francis-families-like-fine-wine-with-the-best-yet-to-come/
A me risulta che qualcuno abbia detto : “Il Papa spera che il Sinodo aiuti le persone a convertirsi da una situazione di peccato ad uno stato di Grazia”
“The pope hopes this Synod will help people to move from situations of sin to a state of grace” Rev. Federico Lombardi told reporters during the flight Quito to Guayaquil.”
http://www.cruxnow.com/church/2015/07/06/pope-francis-families-like-fine-wine-with-the-best-yet-to-come/
Lorenzo,
premetto che condivido la riflessione di Claudia e i dubbi di Sara.
Il punto non è che c’è qualche cattivone che vuole a tutti i costi umiliare il prossimo con parole di “condanna e giudizio pesanti”, ma camminare insieme nella ricerca della verità e della volontà di Dio.
La Chiesa, come è suo dovere, ci indica una strada e noi abbiamo la responsabilità di scegliere se percorrerla o meno. Chi non lo fa e non lo vuole fare è liberissimo, ma la carità cristiana (l’amore fraterno) impone di aiutarsi reciprocamente nel cammino di conversione.
Restiamo indifferenti (per non discutere, per non litigare, per passare per quelli buoni, tolleranti e moderni) di fronte alla salvezza dei nostri fratelli?
Mi spiace che qualcuno interpreti male proprio quelle parole che in fondo esprimono interesse e amore fraterno nei suoi confronti.
“Il Papa spera che il Sinodo aiuti le persone a convertirsi da una situazione di peccato ad uno stato di Grazia”
Grazie Ubi per averlo ricordato.
” i soliti quaqquaraqquà della fede”.
Mi faccia la cortesia, se li tenga per lei questi pensieri.
La Fede (maiuscolo) è una cosa seria, è un dono, ed è una Virtù. E chi ne è posseduto e la custodisce (quella vera, con la maiuscola) non può essere nè mai sarà un quaqquaraqua, ma al massimo un “mezzo insufficiente”.
Non confondiamo i quaqquaraqua i mezzi uomini gli ominicchi e i piglia…..
con gli uomini che con la Fede sono “mezzi insufficienti”.
E bisogna iniziare di mattina qui …
P.S. Sciascia lo ha citato lei, non mi faccia ora la palla per averlo citato per intero, seenza ometter categorie …
Ubi,me lo tengo per me, ma la realtà delle cose non cambia.
La Fede è la Fede
Il nostro modo di professarla è, e resta, da quaqquaraqua. Cosa che tu per primo fai notare da mane a sera e da sera a mane.
SOLO CHE TU, guardacaso, LO FAI ESCLUSIVAMENTE SUL MODO DI PROFESSARLA DEGLI ALTRI.
Sorry, sei pole position al pari di tuuuuuuuuutti quanti.
Rimettiti alla Chiesa- non a quello che tu pensi che la Chiesa dica- e fili in un anello.
Il suo, parli per lei.
Lasci agli altri la libertà di ritenersi “mezzi insufficienti”.
Grazie a Ubi, sara, Spiletti…non credo ci sia altro da aggiungere.
Dio benedica questo nuovo giorno.
Sono talmente rimesso alla Chiesa che -grazie a Dio- ripeto a più non posso ciò che essa insegna. Note CDF incluse.
Che dicono che il Matrimonio è indissolubile, che l’aborto è peccato, che i divorziati risposati non possono fare la Comunione e che le unioni gay sono impossibili.
Lei invece non sembra affermi ciò.
Vede che lei confonde la sua persona con altre.
Ci mettiamo pure che le coppie omo non possono nè devono adottare, che non si possono benedire seconde nozze, ecc.
“Le varie forme odierne di dissoluzione del matrimonio, come le unioni libere e il “matrimonio di prova”, fino allo pseudo-matrimonio tra persone dello stesso sesso, sono invece espressioni di una libertà anarchica, che si fa passare a torto per vera liberazione dell’uomo. Una tale pseudo-libertà si fonda su una banalizzazione del corpo, che inevitabilmente include la banalizzazione dell’uomo. Proprio da qui diventa del tutto chiaro quanto sia contrario all’amore umano, alla vocazione profonda dell’uomo e della donna, chiudere sistematicamente la propria unione al dono della vita, e ancora più sopprimere o manomettere la vita che nasce.”
Le parole del Papa sono le seguenti:
In ciascuna delle nostre famiglie e nella famiglia comune che formiamo tutti, nulla si scarta, niente è inutile. Poco prima di cominciare l’Anno Giubilare della Misericordia, la Chiesa celebrerà il Sinodo Ordinario dedicato alle famiglie, per maturare un vero discernimento spirituale e trovare soluzioni e aiuti concreti alle molte difficoltà e importanti sfide che la famiglia oggi deve affrontare. Vi invito ad intensificare le vostre preghiere per questa intenzione, perché persino quello che a noi sembra impuro – come l’acqua delle giare -, che ci scandalizza o ci spaventa, Dio – facendolo passare attraverso la sua “ora” – lo possa trasformare in miracolo. La famiglia oggi ha bisogno di questo miracolo.
“Infine si deve anche tenere presente che l’espressione Chiese sorelle in senso proprio, come è testimoniato dalla Tradizione comune di Occidente e Oriente, può essere adoperata esclusivamente per quelle comunità ecclesiali che hanno conservato il valido Episcopato e la valida Eucaristia. ”
Luterani, pentecostali anglicani etc NON SONO CHIESA! Lo dice la Chiesa(quella vera, unica, cattolica) in un documento dottrinale.
“Non ci si può arrendere alla mentalità divorzistica: lo impedisce la fiducia nei doni naturali e soprannaturali di Dio all’uomo. L’attività pastorale deve sostenere e promuovere l’indissolubilità. Gli aspetti dottrinali vanno trasmessi, chiariti e difesi, ma ancor più importanti sono le azioni coerenti. ”
San Giovanni Paolo II discorso alla sacra rota
“La loro colpevolezza sarà giudicata con prudenza; ma non può essere usato alcun metodo pastorale che […] accordi loro una giustificazione morale. Secondo l’ordine morale oggettivo, le relazioni omosessuali sono atti privi della loro regola essenziale e indispensabile”
” Occorre invece precisare che la particolare inclinazione della persona omosessuale, benché non sia in sé peccato, costituisce tuttavia una tendenza, più o meno forte, verso un comportamento intrinsecamente cattivo dal punto di vista morale. Per questo motivo l’inclinazione stessa dev’essere considerata come oggettivamente disordinata “
Questo è quello che ho sempre ripetutò e ripeterò.
Quindi quando afferma “Rimettiti alla Chiesa- non a quello che tu pensi che la Chiesa dica” parli esclusivamente rivolgendosi a se stesso, Lorenzo Cuffine e non a me. Sia cortese, la cortesia è sirocchia della Carità
Il miracolo che la famiglia attende sarebbe il divorzio (come il blog del regno ospitando un articolo di Andrea Grillo ogni due giorni da mesi chiede, dopo dici la propaganda)??
Trasformare le situazioni di peccato non può essere riferito al matrimonio stesso? ferite, tradimenti pesantezze che possono aiutare a maturare il vino se li si accoglie alla luce del Vangelo?
No eh, il miracolo è il divorzio (come se ce ne fossero pochi).
Poi ognuno fa come si pare.
Guardi Sara che non le parlavo con ironia. Avevo capito molto bene che c’era qualcosa, che non andava e per questo mi sono permesso di scrivere quella frase…
Ringraziamo Ubi, che ci aiuta a recuperare un riferimento comune: il magistero della Chiesa Cattolica.
Solo recuperando questo riferimento, che dovrebbe essere conosciuto e condiviso da tutti i cattolici, possiamo vincere la tentazione del soggettivismo. Dato che, come è stato ricordato, la posta in gioco è alta, perché riguarda la salvezza delle anime, varrebbe la pena recuperare gli insegnamenti della Chiesa prima di dare spazio a chiacchiere e opinioni personali.
E tu continua a ripetere e ripetere e ripetere.
Mi pare che tu lo faccia con buona soddisfazione personale.
Io dico semplicemente: di fronte a un Ubi che ripete ( o a me che ripeto, ) e alle parole del papa, non c’è, evidentemente, storia.
Poi, Ubi , storia vecchia, ritiene di poter rampognare a piacimento Papi e ignorare Concili, e quindi, le conclusioni sono implicite.
Basta fare la tara di tutte le cose.
Seppelliti sotto un caterva di messaggi sapienziali…
Proprio l’altro giorno abbiamo saputo che il marito di una nostra amica due mesi fa se ne è andato di punto in bianco e l’ha lasciata lì con un figlio da crescere, per un’altra.
Vaglielo a dire che è un miracolo, un otre nuovo che nasce dalla morte di quello vecchio e che è tanto moderna adesso che la Chiesa si apre.
Invece di dire a lui che è un grandissimo coglione e dovrebbe martellarsi da solo.
Spiletto, parafrasando, “Magisterium ecclesiae cacata carta”, per alcuni …
Fanno finta che non esiste, svincolano …
Non credo che si possa confrantare l’abbandono che la sua amica ha subito con questioni di otri… mi sembra un po’ forzato e un tantino scorretto.
Spero che la sua amica trovi in che le sta intorno aiuto e solidarietà… perchè credo che di questo abbia bisogno ora, oltre ad un buon avvocato. Certo sono colpi violenti.
Certi che lobby think thank e opinion maker se li sono proselitizzati bene alcuni.
Cara Sara,il “verbo fatto lobby” ormai propugna che s’ha da divorzià!
Il fine dicitore che ci ricorda che “le parole del Papa …” omette di ricordare che il papa ha detto -maggio 2015-
“Restiamo indifferenti di fronte al male presente nel mondo e che coinvolge soprattutto i più piccoli, deboli, fragili ed afflitti … Pronti a lagnarci per ogni minima difficoltà che può toccare interessi privati e a commuoverci per le nobili cause di animalisti e ambientalisti, non vogliamo più piangere per le profonde ingiustizie di cui sono regolarmente vittime milioni di bambini in tutto il mondo”
Il dolore dei bambini figli dei divorziati, la parte più debole innocente e indifesa che il divorzio lo subisce in totonon se lo incula nessuno.
Lobby lobbisti e proseliti sono fatti cosi … quel che conta è la causa, pur se si mietono vittime innocenti.
Fosse l’unica caro Petrus, ad un’altra tocca vedere l’ex marito che posta i bacetti su facebook con la nuova fidanzatina (davvero piccola) mentre lei è rimasta con due figli senza una casa e senza soldi.
Uno lo conosce, avrà anche lui i suoi problemi ma le ha detto: i figli li hai voluti tu e li curi tu e se li è già dimenticati, allora uno dice misericordia e accoglienza certo (se si ricordasse di andarci ogni due secoli in Chiesa) ma una mazzolata prima non gliela dovrebbe levare nessuno.
E in questa società di narcisi (e pure io non è che sia chissà che) che ci sia rimasta la Chiesa a ribadire che quello che fai non cade dal cielo ma ha conseguenze sulla vita degli altri e ci devi pensare a me pare consolante altroché arretratezza e moralismo bigotto.
Io prego e spero che al Sinodo qualche vescovo faccia come San Nicola fece ad Ario. La “santa ira” come insegna nella Summa l’aquinate e come ci ha detto pure papa Francesco, a volte fa ravvedere alcuni.
Stanno offendendo Dio, padri e madri cristiani di buona volontà a più non posso!
Detto ciò, poichè si condanna il peccato e non il peccatore a tutti deve essere data la possibilità di ripartire e di ricominciare però almeno di quello che ti sei lasciato dietro fai finta di preoccupartene.
Domanda: davanti a Dio quelle due piccole creature abbandonate dal papà di cui ci diceva Sara, che cosa penseranno, che sentimenti susciteranno in lui?
I pensieri dei bambini vittime di certe situazioni non prova a immaginarseli nessuno?
I propugnatori di certe stronzate, provino a immaginarsi un bambino che innocentemente gli chiede:
caro cardinale, perchè fa una battaglia purchè papà possa avere la Comunione, quando io non posso più avere la mia mamma e il mio papa, la mia famiglia? Valgo di meno, o faccio poca “lobby”?
Sara, il problema è che qui. oggi, si vorrebbe “assolvere” il peccato …
“Grazie a Ubi, sara, Spiletti…non credo ci sia altro da aggiungere”.
Ma io direi invece che c’è, almeno una cosa e grande come un palazzone di dieci piani: grazie a papa Francesco che tira avanti per la sua via .
🙂
Cuffini ha “arruolato” anche papa Francesco!
E’ un grande, chissà come lo ha convinto: gli sarò apparso come “angelo di luce”
Concordo in pieno con Lorenzo.
La fede di alcuni qui
–e non c’ è bisogno di farne i nomi–è una fede parlata e declamata. Cioè non è vera.
Perché la fede non è quella appresa sul catechismo o su altri testi di cui ci si gloria di conoscere ogni parola ed ogni punto e virgola. Alcuni qui fanno questo, convintissimi di mostrare la fede.
Sbagliano. Perché quella fede lì è solo un aver imparato a memoria, o quasi, una lezione o le pagine dei libri. E ciò non è fede, è invece spocchia, ed è oltremodo sgradevole (almeno per me) e non convincente.
La fede è un cammino interiore che si percorre giorno dopo giorno, magari non ripetendosi parole scritte da altri, e non declamando e proclamando, ma vivendo l’ adesione al Cristo nel momento attuale, che non è quello di ieri o di cento o mille anni fa. La fede vera richiede coinvolgimenti pieni nella vita IN DIVENIRE.
La fede vera è l’ intuizione di incontrare il Cristo risorto nel momento attuale. E questa fede richiede una mente che si lascia
illuminare, senza veli obsoleti, su dottrine pur valide ma fissate nei momenti in cui vennero elaborate.
La fede è vera quando viene vissuta guardando in faccia chi ci sta di fronte e ascoltando le esperienze di vita di chi ci parla.
Allora deve scattare non la rincorsa a ciò che la memoria ha conservato, più o meno bene, nei suoi cassetti, ma l’ intuizione, ovvero la vista interiore che è anche quella del cuore, che il Signore parla tramite una persona che ci sta dicendo delle cose che vanno ascoltate per bene. E a cui non si deve dire che è abitata dal peccato e perciò deve convertirsi altrimenti…
Nessun giudizio deve essere formulato. Proprio nessuno. Qui invece i giudizi sono alla portata di mano. Per di più con citazioni costanti estrapolate da contesti ampi. Qui alcuni fanno lo stesso gioco dei t.d.G. tanto detestati ma imitati alla perfezione.
Qui non pochi ESIBISCONO la propria fede, che perciò stesso è una fede non vera. Perché è una maldestra imitazione della fede.
“Chiacchiere e tabacchere e’ lignamm o’ Banco ‘e Napule nun ne ‘mpegna!”
Per non napoletanofoni: “Chiacchiere e tabacchiere di legno il Banco di Napoli non ne impegna! “.
Non hanno valore …
Ah bè, allora , prima e insieme a lui, ho ” arruolato” anche Benedetto, e Giovanni Paolo II, e Giovanni Paolo I, e Paolo Vi, e Papa Giovanni, e il Concilio Vaticano II…
🙂
Sembra lei dica il contrario su gay e indissolubilità matrimoniale rispetto a tutti quelli che cita …
Infatti io ho citato. Lei è d’accordo?
(si nascondera dietro una non risposta o un ni, ma le risposte esatte sono due, o si o no.
Non si tratta di “esibire la fede”, ma di ricordare quello che si vuole dimenticare.
Ognuno faccia quello che vuole, ma senza ipocrisie.
La Chiesa Cattolica è molto chiara, basta avere l’umiltà di accostarsi al suo insegnamento provando a convertirsi.
Se ci si insuperbisce al punto di voler considerare buoni e giusti quei comportamenti che per la Chiesa sono peccaminosi, ci si assuma le proprie responsabilità senza accanirsi contro la Chiesa e senza pretendere giustificazioni e approvazioni.
Spiletti per quello che ne so la chiesa ha giudicato peccato cose per cui bruciava la gente viva, che oggi sono risibili.
Quindi se permette il tarlo del dubbio è ormai impossibile da non tenere in considerazione.
Chi lo fa si dimentica ( furbescamente) della storia che, come lei mi insegna nevvero, è mestra di vita.
Sara, anche nel medioevo quando vita e fede erano una cosa sola e la fede entrava in tutti gli ambiti dell’esistenza gli uomini erano cattivi. Costruivano cattedrali e si ammazzavano amorevolemente in nome di Dio. E la chiesa aveva molto più potere di ora sulle persone.
per prevenire petrus guardi che sulla Chiesa nel medioevo ci ho fatto la tesi. L’eresia fu equiparata al delitto politico da Federico II di Svevia prima la Chiesa la considerava peccato, quindi può darsi che la Chiesa abbia cambiato idea nel corso del tempo ma di sicuro ha cambiato molto di più il potere civile.
Dagli annales in poi (vedi Le Goff) la visione del medioevo è anche cambiata quindi aggiorniamoci.
Petrus ha mai pensato che sia stata ingiusta e sproporzionata la pena inflitta dalla Chiesa, ma non la condanna della colpa?
Perchè una cosa è la pena inflitta, il rogo nel caso di scuola che analizziamo, altra la colpa che poteva essere l’eresia e/o la stregoneria lo spiritismo e la divinazione e assimilabili.
Anche oggi la Chiesa condanna come “colpa” l’eresia e/o la stregoneria lo spiritismo e la divinazione, solo che, giustamente, non infligge certo il rogo come pena, ma la Scomunica.
Quindi ragioni, e badi bene che la colpa dovuta alla condotta è sempre condannata, è cambiata solo la pena inflitta. Quelle cose sono sempre state e restano “peccato” …
Meglio se anche il potere civile è migliorato no? Diciamo che la chiesa ha imparato in fretta da Federico II allora…
Non ho detto che il medioevo è un periodo oscuro come da sempre si è creduto e studiosi come Le Goff hanno cercato di dimostrare. Il medioevo è stato un periodo intenso e ricco di fede e cultura. Ma nonostante tutto l’uomo non era migliore di adesso temo.
Certo ma se solo negli 50 mangiavi una fetta di mortedella il venerdì finivi all’inferno!
Ebrei e protestanti uccisi per la loro religione? Pensatori che usavano liberamente la testa?
Tutte colpe che oggi non esistono più.
La stregoneria e’ un fenomeno che riguarda l’età moderna:
http://materialismostorico.blogspot.it/2012/05/il-libro-di-marina-montesano-sulla.html?m=1
L’eresia medievale ha avuto una componente più sociale non solo religiosa.
Quanto poi che gli uomini erano e sono cattivi è sempre stato così.
Peccato originale e Demonio istigatore sono esistiti ed esistono.
Solo che dalle sue parti sembra non se ne voglia parlar più.
Bergoglio parla sempre dell’azione del Demonio, solo che lobby e lobbisti fanno finta di ignorare, ci passano sopra, non lo citano, omettono …
E’ contro la “causa” far credere che il Demonio esiste
Si petrus il potere civile e’ migliorato dopo i disastri del ‘900
http://www.filosofico.net/Antologia_file/AntologiaH/Hobsbawm_01.htm
E anche li è interessante sapere se i papi dell’800 avevano così torto a condannare tanti ismi.
“Ebrei e protestanti uccisi per la loro religione?”
Ci sono state guerre di religione, e le vittime stavano da tutti i due lati.
“Pensatori che usavano liberamente la testa?” Giordano Bruno era eretico, e vale il discorso di cui sopra.
Galilei no, ma non era la roba dottrinale di cui si discute oggi, che non ha niente a che vedere con l’osservazione degli astri nè col metodo scientifico.
“Certo ma se solo negli 50 mangiavi una fetta di mortedella il venerdì finivi all’inferno!”
Questa è come istigare alla “caccia alle streghe”. Non conosco documenti o discorsi ufficiali magisteriali in cui si affermi questo.
Invece anche oggi la Chiesa ha il precetto:
“Astenersi dal mangiare carne e osservare il digiuno nei giorni stabiliti dalla Chiesa”.
Nei venerdi -tranne Quaresima- può essere sostituita “con una diversa forma di mortificazione”.
Il precetto vige ancora.
Petrus, hai fatto tuoi vecchi cavalli di battaglia degli antichi anticlericali e di certa massoneria, senza alcun fondamento razionale …
La chiesa cattiva, oscurantista, noi portiamo la “luce”.
Che sia quella di colui che è definito “Portatore di luce” ?
Petrus
Il punto è che se nei ruggenti anni ’50 mangiavi carne il Venerdì Santo (come dalle mie parti suggerivano gli anticlericali più irriducibili), sapevi di essere in torto e, prima di andare all’inferno, potevi CONFESSARTI.
Oggi mangi carne nei giorni di magro e di digiuno irridendo la Chiesa, i precetti religiosi e la morale cattolica, pensi di essere nel giusto, non senti il bisogno di confessarti (tanto basta la coscienza!) e rimani impenitente.
Non è questione di poco conto, perché la via dell’inferno è aperta proprio dall’assenza del senso di peccato e dall’impenitenza.
Chi ci guadagna alla fine? Chi si frega le mani soddisfatto?
Non a caso la mia conclusione è la stessa di Ubi.
“Se ci si insuperbisce al punto di voler considerare buoni e giusti quei comportamenti che per la Chiesa sono peccaminosi, ci si assuma le proprie responsabilità senza accanirsi contro la Chiesa e senza pretendere giustificazioni e approvazioni.”
Questa è una lettura del tutto sbagliata.
Nessuno pretende “giustificazioni e approvazioni”.
Qualcuno o molti o moltissimi vorrebbero che la Chiesa, e i suoi difensori ad oltranza, facessero semplicemente dei passi in avanti con minore lentezza.
E si tratta di aprire gli occhi su ciò che l’ Umanità in cammino riesce a vedere mentre un’Istituzione irrigidita in posizioni arretrate non vuole scorgere.
La Chiesa attuale è ancora quella di un cristianesimo frutto di scelte ideologiche operate nel tempo da strutture di potere religiose e discriminanti.
Gesù, ebreo a tutti gli effetti, è Altro rispetto alla cultura del suo tempo, e rompe il sistema di esclusioni che era alla base dell’ ebraismo che si rifaceva alle formulazioni spesso escludenti dell’Antico Testamento.
La Chiesa invece, pur essendo fondata sul Vangelo di Gesù, ha preferito non cogliere questo aspetto essenziale del messaggio del Cristo.
Oggi si limita a parlare di doverosa “accoglienza” della diversità, senza però accoglierla davvero e bollando come “peccato” ciò che lei e tantissimi uomini considerano impuro. La Chiesa vede peccaminosità dappertutto.
Perfino all’interno dell’Istituzione ha escluso, con Benedetto XVI, gli omosessuali; e davvero non si capisce il perché. Se si ha un minimo di ragionevolezza, non lo si può capire.
Gesù è stato, caso mai non lo si fosse capito, l’oppositore per eccellenza del sistema della purità e dell’osservanza stretta della Legge. Ma quelli che sono orgogliosi di aderire a questi parametri, non sanno o hanno dimenticato che l’impurità è quella che viene dall’intimo dell’uomo. La Chiesa lo predica da sempre ma poi guarda alle cose da un punto di vista tutto umano e anche contorto.
Il Papa attuale sta agendo nel senso dell’inclusività ( che molti ciechi detestano), rifiutando la marginalizzazione.
Ecco, questo è il problema serio: trovarsi ad avanzare, ad abbracciare la volontà di inclusione mostrata da Gesù, incontrando enormi resistenze da parte di ecclesiastici e fedeli laici che vanno fieri di costruire recinzioni per una società di puri e di perfetti, che sono tutt’altro che puri e perfetti se non nell’immaginario di una Istituzione che spesso ha letto male gli accadimenti umani.
Io non irrido la chiesa Spiletti. Spero fosse un tu generico il tuo…
“Il Papa attuale sta agendo nel senso dell’inclusività ”
Guardi alla fine sono sempre le stesse cose che diciamo ma già nella familiaris consortio si invitava allì’accoglienza di tutte le situazioni cosidette “irregolari”.
Perchè la Chiesa è sempre la Chiesa e infatti diceva:
“I senza-famiglia
85. Ancora una parola desidero aggiungere per una categoria di persone che, per la concreta condizione in cui si trovano a vivere – e spesso non per loro deliberata volontà – io considero particolarmente vicine al Cuore di Cristo e degne dell’affetto della sollecitudine fattiva della Chiesa e dei pastori.
Esistono al mondo moltissime persone le quali, disgraziatamente, non possono riferirsi in alcun modo a ciò che si potrebbe definire in senso proprio una famiglia. Grandi settori dell’umanità vivono in condizioni di enorme povertà, in cui la promiscuità, la carenza di abitazioni, l’irregolarità ed instabilità dei rapporti, l’estrema mancanza di cultura non consentono praticamente di poter parlare di vera famiglia. Ci sono altre persone che, per motivi diversi, sono rimaste sole al mondo. Eppure per tutti costoro esiste un «buon annunzio della famiglia».
In favore di quanti vivono in estrema povertà, già ho parlato dell’urgente necessità di lavorare coraggiosamente per trovare soluzioni, anche a livello politico, che consentano di aiutarli a superare questa inumana condizione di prostrazione. E’ un compito che incombe, solidarmente, all’intera società, ma in maniera speciale alle autorità in forza della loro carica e delle conseguenti responsabilità, nonché alle famiglie, che devono dimostrare grande comprensione e volontà di aiuto.
A coloro che non hanno una famiglia naturale bisogna aprire ancor più le porte della grande famiglia che è la Chiesa, la quale si concretizza a sua volta nella famiglia diocesana e parrocchiale, nelle comunità ecclesiali di base o nei movimenti apostolici. Nessuno è privo della famiglia in questo mondo: la Chiesa è casa e famiglia per tutti, specialmente per quanti sono «affaticati e oppressi» (cfr. Mt 11,28).”
Sara le parole sono sempre quelle e bellissime ma nei fatti non è così, perchè non si vuole davvero applicarle. Sai quanti scontri e quante tensioni in meno ci sarebbero oggi se la chiesa fosse stata realmente accogliente verso i gay fin da subito???
Se nei fatti proponi solo chiusure o peggio non proponi proprio nulla prima poi la pentola esplode con reazioni non più prevedibili.
I genitori troppo severi ricevono spesso un bel calcio nel sedere dai figli.
petrus,
ovviamente il tu era generico, come il tuo nel tuo commento delle 12.38 al quale ho risposto.
A me sembra che un “calcio del sedere” bello forte sia già stato dato.
Più di così c’è solo la rissa.
Bisogna evitare di arrivare a questi estremi…
“La chiesa cattiva, oscurantista, noi portiamo la “luce”.”
No, non portate la luce.È proprio il contrario. Ma siete ciechi e non riuscite a vedere, nella vostra incredibile cecità, che quella che chiamate “luce” non è quella del Cristo. Non riuscite a percepire la realtà.
Prima di questo pontificato la Chiesa cattolica correva il rischio serio di sparire a causa del suo impoverimento culturale ed etico, altro che “luce”!!
Papa Francesco la sta riportando in auge cercando di riconciliarla con la modernità, riproponendo a caratteri cubitali il nucleo essenziale della fede cristiano-cattolica desumibile dal Vangelo stesso e non da interpretazioni e teologie volute da gerarchie ecclesiastiche e politiche insieme, che a volte hanno inventato tradizioni a loro arbitrario piacimento.
L’amore assoluto, senza riserve, è quel nucleo essenziale. E in questo senso va riconsiderata la diversità della condizione umana, ogni tipo di diversità.
Abbattere le barriere è la via da seguire per arrivare al centro del Vangelo.
Se non arrivate a capire questo, siete davvero mal messi.
CVD
come al solito non ha capito una mazza.
Qualcuno dei suoi amici abbia la carità di spiegarglielo
Familiaris consortio di San Giovanni Paolo II:
84 … “esorto caldamente i pastori e l’intera comunità dei fedeli affinché aiutino i divorziati procurando con sollecita carità che non si considerino separati dalla Chiesa, potendo e anzi dovendo, in quanto battezzati, partecipare alla sua vita. Siano esortati ad ascoltare la Parola di Dio, a frequentare il sacrificio della Messa, a perseverare nella preghiera, a dare incremento alle opere di carità e alle iniziative della comunità in favore della giustizia, a educare i figli nella fede cristiana, a coltivare lo spirito e le opere di penitenza per implorare così, di giorno in giorno, la grazia di Dio. La Chiesa preghi per loro, li incoraggi, si dimostri madre misericordiosa e così li sostenga nella fede e nella speranza.
La Chiesa, tuttavia, ribadisce la sua prassi, fondata sulla Sacra Scrittura, di non ammettere alla comunione eucaristica i divorziati risposati.“
Gli spacciatori di fumo (quello che penetra per certe fessure), da buoni ignoranti e mistificatori qual sono, hanno creduto o voluto far credere che “I divorziati risposati civilmente appartengono alla Chiesa” sia una “conquista” del Sinodo, mentre invece era una citazione-esplicitazione di Familiaris Consortio di San Giovanni Paolo II che è del 1981. Altro che conquista di modernità, 1981 …
Bisognava…
“Guardi alla fine sono sempre le stesse cose che diciamo ma già nella familiaris consortio si invitava allì’accoglienza di tutte le situazioni cosidette “irregolari”.”
Sara, non hai ancora capito che invitare e parlare è una cosa e agire è tutta un’altra cosa?
Non hai ancora capito che un Papa che va di persona ad accogliere gli immigrati è testimonianza viva del Vangelo, e un altro che “invita a…” è tutta un’altra cosa?
Proprio se non si capiscono queste differenze, questa è la pietra di inciampo.
Petrus: “Papa Francesco, papa Francesco, papa Francesco, papa Francesco, papa Francesco, papa Francesco“.
Lo ha arruolato anche lei?
Il caro papa Francesco, NON può scrivere nulla di diverso nella sostanza di quanto dice la Familiaris consortio, pena essere ERETICO MANIFESTO! Punto!
Non può scrivere nulla di diverso nella sostanza di ciò che ha scritto San Giovanni Paolo II , Ratzinger poi Benedetto XVI e tutti i papi precedenti su gay matrimoni gay, fecondazione artificiale, adozioni, utero in affitto e tutte le altre stronzate eretiche che certi propugnano, pena essere ERETICO MANIFESTO! Punto!
Se lo facesse, per ipotesi, c’è il piano “B” del Padreterno: dopo alcuni anni sarebbe dichiarato eretico da un Concilio come fu fatto con Onorio I, dopo che fu ristabilita la verita.
“Sara, non hai ancora capito che invitare e parlare è una cosa e agire è tutta un’altra cosa?”
Questo perchè qualcuno ha bisogno che il Papa gli faccia i disegnini e da solo a leggere una frase non ci arriva.
Faccio anche notare che sull’immigrazione in due anni il razzismo ha fatto passi da gigante nonostante il Papa. Del resto se la gente non segue la Chiesa sulla famiglia perchè dovrebbe seguirla sugli immigrati?
Del resto lo dice anche il Vangelo nella parabola del ricco Epulone:
“E quegli replicò: Allora, padre, ti prego di mandarlo a casa di mio padre, perché ho cinque fratelli. Li ammonisca, perché non vengano anch’essi in questo luogo di tormento. Ma Abramo rispose: Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro. E lui: No, padre Abramo, ma se qualcuno dai morti andrà da loro, si ravvederanno. Abramo rispose: Se non ascoltano Mosè e i Profeti, neanche se uno risuscitasse dai morti saranno persuasi. “
È lei che non capisce mai una mazza tanto è ottuso.
In realtà lei è uno che quando capisce ma non le va di capire, gira la frittata credendo di sbatterla sulla faccia di chi ha detto cose a lei sgradite.
E quella medesima frittata come un boomerang arriva addosso a lei.
Non vuole ammettere ( perché non è in grado di farlo) ciò che altri ben più intelligenti di lei hanno detto e dicono e riconoscono, e la sua ultima spiaggia–quella dei frustrati su tutta la linea– è ricorrere al vituperio.
Allenti la presa, per favore! Almeno non dica verbo. Farebbe una figura meno meschina.
Ma a me va bene… cosa vuole, resterete lei, Spiletti e Claudia, perchè Discepolo potrebbe anche passare ai lefebvriani senza meravigliarmi. Che allegra brigata! 🙂
« Ripudiamo le lettere dogmatiche che furono scritte da Sergio, patriarca di questa città regia, sia a Ciro vescovo di Fasi, sia a Onorio papa dell’antica Roma; e anche, similmente, ripudiamo la lettera inviata da Onorio al medesimo Sergio, poiché le abbiamo trovate del tutto contrarie agli insegnamenti apostolici e alle definizioni dei santi concili e di tutti i padri autorevoli. … Assieme a questi espelliamo dalla santa Chiesa cattolica di Dio e anatematizziamo Onorio, che fu papa dell’antica Roma, per il fatto che nei suoi scritti a Sergio abbiamo notato come egli abbia seguito in tutto la sua idea, confermando gli empi dogmi. »
(Atti del Concilio Ecumenico Costantinopolitano III, Mansi, XI,554-555)
« Coloro che avevano suscitato contese contro la purezza della tradizione apostolica, alla loro morte certamente hanno ricevuto la condanna eterna: Teodoro di Faran, Ciro di Alessandria, Sergio, Pirro, Paolo, Pietro di Costantinopoli, e anche Onorio che, anziché estinguere sul nascere la fiamma dell’eresia, come si conviene all’autorità apostolica, la alimentò con la sua trascuratezza. »
(Leone II papa, Lettera ai vescovi della Spagna, PL 96, 414)
https://it.wikipedia.org/wiki/Papa_Onorio_I
“Faccio anche notare che sull’immigrazione in due anni il razzismo ha fatto passi da gigante nonostante il Papa.”
E chi se ne cale, scusa? Che ragionamento è, questo?
L’importante, fino a prova contraria, è TESTIMONIARE e dare voce ad una Chiesa che l’aveva persa perché andava dietro a dei gorgheggi solipsistici.
Testimoniare si ma la risposta è del singolo e alla fine conta anche vederla.
Altrimenti il Papa diventa una figurina sul presepe e basta.
Certa “intelligenza”, scienza, di alcuni deve esser premiata! Non c’è alcun dubbio!
Premiata sublimamente come la premiava il grande Totò!
https://www.youtube.com/watch?v=JeXhzFmzLzc
Cioè che testimoni il Papa ok ma deve testimoniare anche il singolo nella sua vita, altrimenti bello dare la colpa ai bigotti e basta…
“Il caro papa Francesco, NON può scrivere nulla di diverso nella sostanza di quanto dice la Familiaris consortio, pena essere ERETICO MANIFESTO! Punto!
Non può scrivere nulla di diverso nella sostanza di ciò che ha scritto San Giovanni Paolo II , Ratzinger poi Benedetto XVI e tutti i papi precedenti su gay matrimoni gay, fecondazione artificiale, adozioni, utero in affitto e tutte le altre stronzate eretiche che certi propugnano, pena essere ERETICO MANIFESTO! Punto!”
🙂
Oh, la’!Ci voleva tanto?
Anche le maschere, se Dio vuole, gettano la maschera, di tanto in tanto.
Non che fosse necessario.
Stra brodiga la conosciamo tutti a memoria ……l'” eresia” di Francesco.
Vabbè.
Ci sta altro? Perché questa è roba fritta e rifritta e rifritta ancora…
Testimonianza è vivere secondo quanto si professa, pur a costo del martirio cruento, e di quello incruento di se stessi del proprio io et ego.
Testimonianza -martirio- cristiana di un gay è il mortificare i propri desideri, e scegliere di vivere secondo quelli che propone la Chiesa. Quelli che rivendicano altri stili di vita fanno contro-testimonianza, chiacchiere!
Testimonianza -martirio- cristiana di un separato o di un divorziato è il mortificare i propri desideri, e scegliere di vivere quelli che propone la Chiesa, castità e continenza, senza legarsi in altre unioni o farlo in regime di castità. Quelli che rivendicano altri stili di vita fanno contro-testimonianza, chiacchiere!
Il martirio è cosa seria, non chiacchiere da lobbisti – arruolati …
Non può = se
Ma solo le persone oneste intellettualmente lo capiscono.
Gli altri, omettono, giochicchiano, eludono … ecc
E poi mi cita Sciascia … ahiahiahi