Chiedo ai visitatori veronesi – o passanti per Verona – di raccontare qualcosa sulle “ronde” già sperimentate nella loro città: leggo che sarebbero duecento volontari, organizzati in turni che coprono per intero il giorno e la notte, coordinati da un “alto funzionario” di polizia che oggi è responsabile dei vigili urbani. I giornali scrivono che l’esperienza è buona, ma io vorrei sentire che ne pensa il cittadino. Mi pare la via giusta per farmi un’idea sulla praticabilità del progetto nazionale, per il quale sabato il ministro Maroni presenterà il regolamento. Io sono pieno di sospetti stante la matrice leghista del progetto, ma non tutto ciò che è venuto dalla Lega Nord è stato negativo in questi anni e sono contrario al pregiudizio ideologico. Se fosse vero che le ronde a Verona funzionano, potrebbero magari funzionare anche altrove, perlomeno in luoghi somiglianti alle terre veronesi. Io sostengo ogni forma di interessamento dei giovani alla città e non c’è dubbio che questo interessamento la Lega l’ha saputo coltivare. Mi piacerebbe tanto se a Roma nascesse un’associazione per aiutare a tenerla pulita.
Che ne è delle “ronde” di Verona?
18 Comments
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Non hai tutti i torti caro Luigi.
Io, personalmente, pur essendo di simpatie politiche e culturali su posizioni opposte a quelle della Lega Nord, non posso affermare che tutto ciò che è venuto dalla Lega sia stato negativo.
In effetti, i “padani” miei concittadini hanno saputo coltivare e sostenere l’interessamento dei giovani alla città e al territorio. E ciò non è negativo.
IL problema, molto grave però secondo me, da addebitare al movimento di Bossi&CO, risiede nella creazione del nemico e nella diffusione della sbagliatissima idea: immigrato=criminale. Ciò lo trovo inaccettabile ed esclusivamente propagandistico.
Su Verona, non so dire nulla, mi spiace.
Ciao Luigi.
Un caro saluto a tutti.
F.
E’ proprio così, non tutto ciò che è venuto dalla Lega Nord è stato negativo in questi anni e anch’io sono contraria ai pregiudizi ideologici.
Ed è vero che Roma ha bisogno urgentemente di un’associazione o altro per aiutare a tenerla pulita – io abito in provincia di Roma e quando ci vado, alla fermata della metro Anagnina sono sommersa dall’immondizia … e non esagero!
Si le ronde, occorrono e di corsa.
Una soluzione facile e brillante a problemi seri e complessi del vivere civile e della sicurezza.
Anche il neoassociazionismo del tipo AMAROMA sarebbe una brillante soluzione al degrado romano (rifiuti, scritte sui muri, deiezioni di cani, ecc)
Ecco che di fronte ad un comportamento lassista, permissivista, trasandato, non curante, del chi sene frega, del non m’appartiene, di chi ti accoltella per motivi di traffico, di chi tira la notte schiamazzando ubriacandosi e tirando coca e della sempre più cronica assenza di civismo, passa la ronda, pulisce tutto, spazzola via.
Ma che bello, ci voleva proprio questa benedetta Lega dei Bossi, Maroni, Brigolo, Cota, Castelli, Borghezio, e del grande semplificatore della macchina burocratica , Calderoli, a darci una mano, a rimetterci in carreggiata con i battesimi sul Po-Giordano, con gli inni regionali, le campagne sulla metro “io sono italo-milanese, tu extra comunitario, alzati e lasciami il posto altrimenti chiamo la ronda.
Si proprio geniali anche se un tantino populiste e forse razziste le trovate della Lega, ma tutto sommato positive e per il bene del nostro paese.
Peccato che quelli che vogliono cacciare dall’Italia non intendono cacciarli dalle fabbrichette dove li fanno lavorare in nero e sottopagati.
Non è che in tutto questo sfascio largamente aiutato dall’incanto del neocaimanesimo neo vitello d’oro, serva il buon esempio di chi insegna per primo a casa propria l’educazione, le buone maniere, la dignità, il senso civico e un tantino di schiena dritta?
Oppure dovremmo ricorrere oltre che a SOS Tata all’ SOS, anzi all’SSS RONDA?
Viva le camice verdi! Sono anche ecologiche, ma che geni questi della Lega.
Nino, non fare il sarcastico – sii obiettivo 😉
Come tutti gli altri partiti italiani, la Lega sbaglia in alcune cose e ha ragione in altre. L’onestà intellettuale impone che si vadano sempre a controllare tutte le dicerie sui partiti verificandone la veridicità. Non è possibile basare la propria esistenza ed il proprio operato su una serie di storie raccontate dai propri amici di parte o da un giornale manifestamente di campo opposto.
Va bene, io non farò il sarcastico e cercherò di non farmi deviare da pregiudizi “ideologici”.
La Lega Nord non mi piace essenzialmente per tre motivi.
1) E’ un movimento razzista e xenofobo. La sicurezza è un problema reale ma solo parzialmente legato alla presenza di stranieri in Italia. Non c’entrano nulla con la sicurezza i discorsi deliranti di Gentilini, gli spruzzi di disinfettante di Borghezio sui treni o, se vogliamo stare ai provvedimenti concreti, la tassa di cinquanta euro sul rinnovo del permesso di soggiorno e la fideiussione di diecimila euro per l’apertura di una partita IVA da parte di un imprenditore extracomunitario. Sono solo provvedimenti che servono a mettere i bastoni fra le ruote non all’immigrazione clandestina ma a quella regolare (e voglio qui tacere sugli inni goliardici contro in napoletani, ecc.).
2) La Lega provoca e alimenta assurde divisioni anche in Italia, in nome di un regionalismo ottuso e ignorante: esami di cultura locale per gli insegnanti, gabbie salariali, autobus per i Milanesi, ecc..
3) Le idee leghiste saranno spazzate via dalla storia, spero, perché non possono essere fermate né l’immigrazione né l’emigrazione né la comunicazione fra uomini e popoli e culture diverse. L’idea di cultura come recinto da tutelare e non invece come luogo di scambio su cui confrontarsi è perdente in partenza. Nel frattempo, però, soffriranno e, sì, moriranno molte persone grazie a questa politica sciagurata.
Ecco perché “la Lega sbaglia in alcune cose ma ha ragione per altre” è un ragionamento che non regge e che, fuori dai denti, ho sentito fare tante volte anche a proposito della felice memoria del duce e del suo sodale tedesco.
E, per favore, la Padania come entità politica non esiste.
Il buon Fuhrer, se ha sbagliato in alcune cose, fondamentalmente sugli ebrei aveva ragione, quelli avevano in mano la finanza, sui Rom che con la loro sciatteria non davano un buon esempio di cittadini ordinati, e sui froci che minavano la virilità morale e fisica della popolazione.
Insomma un po’ di ordine per favore.
Mi diverte quando vado a Bergamo dalla moglie di mio cugino, la sera porta a spasso il cane per fargli fare i suoi bisogni… poi occhio non vede…
Ah! questi leghisti purosangue!
L’importante è fare distinzioni sull’identità, noi e loro, i noi bravi cristiani, lavoratùr, i loro terroni o extracomunitari.
Che bella la chiarezza.
Poi si scopre che il maggior numero di evasori sono al nord,
i maggiori pagati in nero sono al nord.
Bazzecole,
l’importante è che le famiglie del nord creino il capitale ciascuno per sè.
In fondo quando c’era Lui, i treni arrivavano in orario,
si poteva lasciare la porta di casa con le chiavi attaccate…
Ma ora possiamo sperare bene,
abbiamo il nuovo uomo della provvidenza,
grande scopatore come la “buonanima”…,
Veronica o Rachele che siano si rassegneranno,
per il bene del popolo.
Mettiamola così: un giorno che mi avventuro fuori di casa, mi piglia una sincope e mi abbatto su marciapiede. Tutti se ne fregano: «sarà un drogato … c’è il rischio di beccarsi qualcosa … ho fretta, se chiamo il 113 poi mi tocca star lì ad aspettare che arrivino … poi magari c’è da fare un verbale … io sincermente non me ne sono neanche accorto, sembrava un mucchio di stracci … non tocca mica a me: ci devono pensare le autorità [se chi lo dice è di destra] … non tocca a me: ci devono pensare le istituzioni, i servizi sul territorio, che purtroppo mancano perché bla bla bla [chi parla è evidentemente di sinistra: tutta qui la differenza]. Io intanto sono sempre lì agonizzante a terra.
Se passano di lì Nino, Leopoldo o Matteo che, per il fatto di avere una fascia al braccio, o una patacca di latta sulla giacca, o un berretto con la visiera, o un qualsiasi altro aggeggio che sinboleggi una loro qualche titolarità ad occuparsi di quel che succede in città, magari l’ambulanza la chiamano.
Lo stesso se invece della sincope mi avesse preso uno scippatore, oppure mi fossi messo a far pipì sul portone di casa di Nino o di Matteo (mi piacerebbe, per vedere la loro faccia), o facessi baccano alle tre di notte sotto le finestre di Tonizzo …
Ridotti come siamo, anche la miserabile surroga di responsabilità che può essere somministrata dal far parte di un’associazione civica, chiamatela-come-vi-pare, a qualcosina potrebbe servire. Poi non ci darei tanta importanza: non prevedo le file per iscriversi …
Il resto è fuffa.
P.S. secondo me Matteo è invidioso di Berlusconi perché pensa che scopi più e meglio di lui (il che potrebbe essere perfino vero).
“a far pipì sul portone di casa di Nino”
————
Nino, se ti vede, chiama il 113 o il 112 o il 117 (altrochè superenalotto).
Nell’altro caso, tanto per dirne una tra quelle capitatemi ad oggi, a febbraio a Firenze in canoa sull’Arno, al ponte alla Carraia una ragazza si butta con intenti suicidi.
La vado a prendere, mi fratturo un piede, evito una polmonite, la salvo e manco un grazie dai genitori o dalla ragazza.
La cronaca fiorentina del tempo riporta il fatto e a a ringraziarmi pubblicamente è il presidente del circolo.
Se fosse successo in terra leghista avrei fatto la stessa cosa e in caso di ringraziamenti li avrei declinati.
Gabriella,
per quel po di barlume di libero pensiero residuo tutto va, anche le opinioni-repliche in libera uscita.
Per il resto, sulla lega e i leghisti ne ha diffusamente parlato Leonardo, con cui stavolta concordo.
Come vedi, anche appartenendo a chiese diverse su argomenti seri si puo e si deve usare il buon senso, quello critico per chi ancora ne ha.
Piuttosto se insegni, occhio, tra poco dovrai sostenere l’esame di “dialetto”.
Ma non ti dicono nulla le storie di Mandela, Luther King, e compagnia cantando?
Disse la “buonanima”:
“Me ne frego”
E fu l’antesignano di tutti i menefreghisti italioti,
che sporcano i beni comuni,
e si lamentano della sporcizia.
La colpa è sempre degli altri,
e funziona!
Il padre dell’inciviltà continua a generare figli,
ma poi con un po’ di maretta politica-ideologica
si riescono ad avere delle squadre, magari SSS
per far fare quello che non ci frega un cavolo di fare.
Delegare alle squadre,
come prima delegavamo alla Chiesa,
al partito,
al sindacato.
Gli italiani, spesso amano delegare,
alle badanti romene,
agli edili romeni,
ai raccoglitori di pomodoro algerini o marocchini….
Italienisch
A proposito di Silvio,
mi fa piacere che a 72 anni scopi come un riccio,
se poi paghiamo le suo prostitute noi,
è una caritatevole opera di carità.
Nevvero?
Leonardo come al solito non ha capito un cazzo delle mie espressioni.
Chiarezza con chiarezza,
per chi non ci sente da quella recchia
Nino, guarda che non sono Leghista 😉
E non sono nemmeno del nord.
Papà di Foligno, Mamma di Ustica. Attualmente residente in provincia di Roma.
Sono figlia di Italiani cacciati in Eritrea da Mussolini 🙂
… e poi anch’io concordo con Leonardo, un po’, ma anche con Fabricianus e Luigi 🙂 e un po’ anche con Leopoldo … insomma, non si può giudicare tutto quello che fa la Lega come ‘il male assoluto’ …
Eccolo là, un altro italiano che si sente più alto a dir male degli italiani. L’anti-italiano: una delle più gustose macchiette nazionali. L’involontaria gag a Matteo riesce discretamente.
Quello che so io è che la correttezza, l’onestà, l’integrità morale sta in ogni uomo al di là di quale gruppo politico appartenga.
Sempre per quello che so io l’obiettività è ciò che rende libero un pensiero al di là delle simpatie e delle amicizie (politiche o personali).
E per continuare su quest’onda, direi anche che la signorilità e lo spessore delle persone si scoprono proprio dai loro discorsi che non cadono mai nel banale o nel volgare … giusto per fare audiance!
Quindi, dico chiaramente, che trovo piuttosto sconveniente certi commenti che poco hanno a che fare con quanto proposto da Luigi.
Comunque sia e ritornando al discorso che dal “ronde sì, ronde no” è arrivato allo schieramento politico, visto che siamo chiamati ad essere Stato e visto che, almeno sulla carta, dobbiamo scegliere chi ci deve governare devo dire che ormai siamo a livello del “eleggiamo il meno peggio”. Il Papa ha detto in non so quale occasione che “ci vogliono cristiani in politica” … ma quelli seri però, quelli autentici, quelli che sanno che la politica è il “deserto delle tentazione” e pure il campo della Carità più alta.
Sulle ronde … beh come donna le vorrei (tutte storie quella della parità dei sessi, quelle che rischiano di sera sono per lo più donne e non per banali furti di valori, ma per furti di dignità) … ma sto pensando allora cosa ci sta a fare la Polizia, i Carabinieri e ogni altro organo preposto per la sicurezza del cittadino.
Mi collego giusto per dire anch’io un paio di cosine sulle c.d. ronde:
1) in termini hobbesiani (questo dovrebbe piacerti, Leo), il patto sociale costitutivo dello stato sancisce il monopolio pubblico e istituzionale della sicurezza (e della inevitabile violenza); Gangs of New York illustra il concetto meglio di quanto potrebbero fare le mie prolisse parole. Da questo punto di vista il fenomeno del rondismo rappresenta una sorta di capitolazione civica;
2) più pragmaticamente, le c.d. ronde sono la ripetizione di un approccio ai problemi ormai generalizzato dell’attuale governo: affrontare le questioni tra alti lai, strepiti, proclami ideologici, possibilmente senza metterci un centesimo (è cosa nota che la sicurezza, quella vera, costa un sacco di quattrini). Nel ché potrebbe, il Governo, perfino vederci giusto: poiché il problema da affrontare non è la sicurezza, ma la percezione della stessa, che è fenomeno in larga parte massmediologico e di psicologia di massa, una cura placebo a base di strumenti appariscenti e mediatici potrebbe effettivamente bastare. Un po’ come la crisi economica, letta e affrontata quasi solo in chiave di psicologia sociale. Qui temo però che la diagnosi del Governo sia un tantino errabonda;
3) In italia si è fatta una precisa scelta: la sicurezza è tema legato al “piccolo crimine” e non alla criminalità organizzata. Sul primo si concentrano enfasi e interventi, sul secondo cala mestamente il sipario. E vabbé…
E nun vabbè (alla romana) proprio per niente.
Qui ormai, una cucuzza alla volta senza colpo ferire, qualcuno si sta mangiando tutto il cucuzzaro.
Sarebbe ora che il popolo avesse uno scatto di orgoglio e come l’anchor man del 5° Potere , Howard Beale (Peter Finch) , gridasse dalle finestre chiaro e forte :
Sono incazzato nero e tutto questo non lo accetterò più!
(I’m as mad as hell, and I’m not going to take this anymore!)
“”Qui temo però che la diagnosi del Governo sia un tantino errabonda”:
“un tantino errabonda”! Stupendo. Ti ringrazio, Antonio Finazzi, che sei riuscito a farmi ridere anche su temi così truci.
Per lo stesso motivo, però, devo ringraziare anche Leonardo.
@Nino
😀 è più bella la traduzione letteraria di
I’m as mad as hell
😀 😀
Più incisiva e – forse – più “opeativa”.