“Ale ma che gli ho fatto io alla vita?” scritto con pennarello nero sul tettuccio d’una presa d’aria della Metro B, fermata Cavour, in capo alla scala che dà su via Giovanni Lanza. Uso a interpretare in bene le profezie, ci leggo meraviglia e gratitudine: che ho fatto io per meritarmi una/uno come te?
Che gli ho fatto alla vita
5 Comments
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Tu , Luigi, sei il solito ottimista, ed è bene per te. Se fosse verosimile la tua interpretazione, penso che lo scrivente avrebbe continuato con qualche nota di spiegazione tipo quella che hai immaginato tu.
Io invece la leggo in senso opposto. “Ma che gli ho fatto io alla vita” per averne il male che mi riserva?
Spero che abbia ragione tu, Luigi.
Eh, tu, Luigiiii…fruuuu….miaoooo…gruuuu…grugrugrugrugru…mioaooooo….che avrai fatto tu, Luigiiii….per meritare una “gattina”come lei? Caraa…
“Spero che abbia ragione tu, Luigiiii ..miaoooo…”
Caro Luigi, vorrei avere il tuo ottimismo, ma temo che la frase avesse un altro significato.
Abbracci.
Punti di vista.
Giusto Clodine, sono punti di vista.
Ti mando un grosso abbraccio.