Cerco storie di pandemia: parto dal vescovo Olivero

In queste settimane abbiamo letto e ascoltato tante storie di morti e di guariti dal Covid – 19. Ho pensato di raccogliere le più interessanti: lo dico nell’ottica dei “fatti di Vangelo” di cui mi vado occupando. Ho già narrato la vicenda del vescovo Antonio Napolioni di Cremona e ora racconto quella del vescovo Derio Olivero di Pinerolo. Parto dai vescovi per avere un aiuto nella ricerca di parole cristiane certe, direi certificate. Ma l’obiettivo è di andare ai cristiani comuni e a tutti. E’ un’inchiesta per la quale, com’è mio metodo, chiedo l’aiuto dei visitatori. Mandatemi o segnalatemi storie di vostra conoscenza, intervenendo qui nel blog, o inviandomi materiali per e-mail. Nei primi commenti la storia piena d’insegnamenti del vescovo Derio.

13 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Ho camminato con la morte. “Ho camminato due o tre giorni lucidamente con la morte, però ora ne sono fuori. Sono grato e felice: pian piano con un po’ di riabilitazione tornerò alla vita normale“: così il vescovo di Pinerolo, Derio Olivero, 59 anni, parla alla comunità con un messaggio audio inviato dall’ospedale della città il 23 aprile. Un’esperienza durissima la sua che ha reso necessaria la tracheotomia. Ricoverato il 19 marzo, torna a casa il 5 maggio e così parla al sito della diocesi: «Mi sento accolto in famiglia. Davvero ho pensato di non farcela. Grazie a tutti voi che mi avete sempre accompagnato. Mi rimane un enorme senso di gratitudine per tutti quelli che hanno pregato per me. Ho letto un’infinità di messaggi che esprimevano vicinanza e preghiera da parte di tantissimi pinerolesi e poi da Fossano, Cuneo e da tante altre parti. E non solo cattolici, ma anche valdesi, ortodossi e musulmani. Questo mi ha colmato di forza e di gioia“.

    https://www.diocesipinerolo.it/intervista-al-vescovo-derio-in-questo-tempo-dio-ci-parla-dobbiamo-ripensare-la-chiesa-di-domani/

    25 Maggio, 2020 - 10:34
  2. Luigi Accattoli

    Una presenza mi teneva vivo. Le parole a mio parere più vive il vescovo Olivero le ha confidate a Paolo Rodari di “Repubblica” in un’intervista del 28 aprile. “La mia malattia è stata durissima. Devo ringraziare i medici dell’ospedale di Pinerolo, un’eccellenza in Italia. A un certo punto ero certo che sarei morto. Anche i medici me l’hanno confermato. Prima della malattia se mi avessero chiesto cosa pensassi della morte avrei risposto che avevo molta paura. E, invece, in quei momenti in cui davvero ero vicino alla morte ero in pace, tranquillo. Sentivo che c’era una forza che mi teneva vivo. Non avevo la forza di muovermi, ma sentivo una presenza che mi teneva su. Quando mi sono svegliato ho visto che centinaia di persone si sono raccolte per pregare per me. Ho provato una sensazione come se tutto stesse evaporando, tutte le cose, tutti i ruoli, tutto. Restava la fiducia in Dio e le relazioni costruite. Ecco io ero fatto solo di queste due cose. Erano due cose salde, erano me. C’è stata una mezza giornata in cui ho avuto un’esperienza bellissima. Sentivo una presenza quasi fisica, quasi fosse lì da toccarsi. E’ una cosa indicibile che non avevo mai provato e che mi ha cambiato la vita. Piango e mi emoziono ancora adesso. Se mi si richiedesse se sia disposto a tornare alla sofferenza di queste settimane, per riprovare l’esperienza di quella presenza, direi di sì. Adesso torno più entusiasta della vita. Questa malattia colpisce il respiro. Nella Bibbia respiro significa spirito, vita. Lo spirito che viene dato. Ogni respiro è un regalo da gustare, viene da Dio“.

    http://paolorodari.com/index.php/108-il-vescovo-di-pinerolo-stavo-per-morire-di-covid-ecco-cosa-ho-provato

    25 Maggio, 2020 - 10:35
  3. Luigi Accattoli

    Sulla ripresa delle messe con il popolo. Qui una lettera del 13 maggio ai sacerdoti e ai diaconi con la quale il vescovo Derio Olivero posticipava per la sua diocesi la ripresa delle messe dal 18 al 25 maggio:
    https://www.diocesipinerolo.it/la-lettera-del-vescovo-sulla-ripresa-delle-celebrazioni/

    Sempre nel sito della diocesi va letta quest’altra lettera all’intera comunità, che ha la data del 16 maggio, nella quale il vescovo interviene nel dibattito sulle messe:
    https://www.diocesipinerolo.it/sogno-comunita-aperte-umili-cariche-di-speranza/
    [In questa lettera il vescovo Derio invita – per il dopo pandemia – a “sognare e costruire una società nuova” e a realizzare “una Chiesa che va a tutti”]

    Vatican.va il 24 aprile ha diffuso un messaggio verbale nel quale è possibile ascoltare la sua voce:
    https://www.vaticannews.va/it/chiesa/news/2020-04/messaggio-coronavirus-vescovo-pinerolo.html

    25 Maggio, 2020 - 10:46
  4. Sulle vicende del coronavirus mi ha colpito in modo particolare un racconto che ho letto in Internet. Un malato è stato trasportato da Bergamo a Roma; era in coma, e quando si è svegliato non è riuscito a capire dove fosse; vedendo medici e infermieri con mascherine e altri dispositivi di sicurezza ha pensato di essere stato rapito, ed ha offerto un milione di euro per la sua liberazione.
    https://video.repubblica.it/dossier/coronavirus-wuhan-2020/coronavirus-trasferito-da-bergamo-a-roma-e-dimesso-50-giorni-dopo–al-risveglio-pensavo-a-un-rapimento/360974/361529?
    Questo fatto è singolare e fa sorridere.
    Ma ci sono anche fatti più dolorosi, come quello di un missionario saveriano originario di Perugia che è stato a lungo tra la vita e la morte ed alla fine è riuscito ad uscire dalla fase più pericolosa, ma ha riportato dei danni per i quali è necessario un percorso di riabilitazione. Si trova ancora ricoverato, non può ricevere le visite dei suoi cari e vive in una sorta di “limbo” di solitudine, racconta la nipote.
    E infine vorrei raccontare la storia della mia nipote Alessandra, una giovane dottoressa che presta servizio in un ospedale anti – Covid19, ed ha accettato di vedere saltuariamente la sua bambina di otto anni e i suoi genitori, per paura di infettarli. Mi ha mandato una sua fotografia in cui sembra un marziano o, se vogliamo, anche una rapitrice! Speriamo che tutto questo finisca davvero.
    Quale è la morale delle ultime due storie? Che gli zii e le zie sono importanti!

    26 Maggio, 2020 - 12:39
  5. Luigi Accattoli

    Foto di Alessandra nipote di Antonella – di cui al commento precedente. Un bacio di gratitudine ad Alessandra e a tutti i medici e gli infermieri protagonisti di questa incredibile stagione di male e di bene.

    26 Maggio, 2020 - 13:50
  6. picchio

    si vocifera di una promozione di Derio ad arcivescovo di Torino
    cristina Viquery

    26 Maggio, 2020 - 13:59
  7. Grazie Luigi per avere inserito la foto di Alessandra! Non sembra forse una bambina che gioca a Guerre stellari?

    27 Maggio, 2020 - 12:57

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