Il 18 dicembre Francesco aprirà all’Ostello romano della Caritas di via Marsala, Stazione Termini, una “porta santa della carità” che non ha precedenti nella storia dei Giubilei: chiedo ai visitatori di aiutarmi a cercare altre porte sante della carità in giro per l’Italia. Nei primi commenti spiego l’indagine che conduco, dando conto delle porte già rintracciate.
Cerco le “porte sante” della carità
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Diecimila porte. In un articolo pubblicato martedì dal “Corriere della Sera” con il titolo Giubileo, le porte sante “moltiplicate” da Papa Francesco stimavo tra le cinque e le dieci mila le porte sante del Giubileo, quando saranno aperte tutte. Davo anche un primo elenco di “porte sante della carità” ottenuto chiedendo ai conoscenti che ho per la penisola. Lo riporto nel commento seguente.
Creativa porta. A similitudine della creativa “Porta della Carità” voluta da Francesco in Roma, ve ne saranno altre per il mondo, in ospedali e in carceri e in ogni luogo del soccorso ai bisognosi. Ce ne sarà una nel carcere Due Palazzi di Padova e un’altra nel carcere circondariale di Rieti. Una al Cottolengo di Torino, un’altra nell’Istituto della Sacra Famiglia di Cesano Boscone. Una nella casa di accoglienza per detenuti ammessi a pene alternative di Calci (Pisa) che ha il nome giubilare di «Misericordia tua». Una in un Centro Caritas per l’accoglienza notturna di Trento. Ma chi ha fatto di più su questa nuova frontiera dei santuari della carità è il vescovo di Rimini, Francesco Lambiasi, che ne ha indicati cinque, ognuno con una sua Porta: due mense Caritas, una struttura alternativa al carcere della «Comunità Papa Giovanni», un Pronto soccorso sociale della stessa Comunità, la Piccola Famiglia di Montetauro che accoglie disabili gravi.
Chi l’ha vista. Chiedo ai visitatori di segnalarmi porte della carità programmate o già aperte nelle loro città, o delle quali hanno comunque notizia.
So che a Mantova, oltre alle chiese giubilari e penitenziali, verranno proposti dei “luoghi di sosta e pellegrinaggio giubilare”, tra i quali, in città:
S. Barnaba (presso il carcere): itinerario “Non giudicate”;
SS. Simone e Giuda (presso la Caritas mantovana): itinerario “Donate”.
Ecco che cosa è previsto per il “passaggio” della Porta Santa della Carità dell’Ostello di via Marsala:
http://www.romasette.it/la-porta-santa-della-carita-varco-di-misericordia-accanto-ai-poveri/
All’ospedale pediatrico del Bambin Gesù’ a Roma è stata aperta la “Porta della Speranza”, realizzata dai piccoli ricoverati insieme ai loro maestri, raffigurante una riproduzione della Porta Santa di San Pietro. E’ stato poi annunciato che il 17 dicembre verrà aperta la Porta della Misericordia presso la sede dell’ospedale a Palidoro, nel territorio della diocesi di Porto-S. Rufina, che sarà una delle 4 Porte Sante diocesane.
Luigi, ti segnalo gli amici di vita.it
http://www.vita.it/it/article/2015/12/09/giubileo-tutte-le-porte-di-carita-di-bergoglio/137672/
quella di Torino, alla Piccola Casa della Divina Provvidenza del Cottolengo, l’avevo già indicata l’altro giorno. Verrà ” aperta” il 20.
Riporto:
Lorenzo Cuffini scrive,
5 dicembre 2015 @ 11:34
Qui a Torino, saranno due le “porte sante” che verranno aperte.
Terza domenica di avvento: quella del Duomo ,che accoglie, anche se nuovamente celata, la Sindone , che come “testimonial” giubilare mi pare perfetta.
20 dicembre : Chiesa del Cottolengo (Piccola casa della Divina Provvidenza ), per entrare nella quale si passa sotto la monumentale scritta cottolenghina ” Caritas Christi Urget Nos “, che come slogan giubilare mi pare perfetto.
🙂
Ostello Caritas. ANSA, 11 DIC – “Non volevamo fosse un grande evento, ma piuttosto viverlo in maniera riservata e semplice, certamente ci sara’ la Tv”. Cosi’ padre Federico Lombardi, interpellato a proposito della apertura della porta santa dell’ostello Caritas, che papa Francesco farà il prossimo 18 dicembre.
Carcere circondariale di Prato. ADN Kronos, 11 dicembre 2015. PRATO, SOLENNE APERTURA DOMENICA IN DUOMO – Oltre al duomo saranno chiese giubilari anche la basilica di Santa Maria delle Carceri, intitolata a Maria Madre della Misericordia, e il santuario di Sant’Antonio Maria Pucci a Poggiole di Vernio. Inoltre anche gli altri santuari mariani della diocesi, nel giorno della propria festa, saranno chiese giubilari. E quindi: Santa Maria del Giglio (8 marzo), Santa Maria della Pietà (26 aprile) e Santa Maria del Soccorso (30 aprile). Su indicazione di Papa Francesco le cappelle delle Case circondariali possono essere chiese del Giubileo, e quindi in Diocesi, in una data ancora da definirsi, la Porta Santa si aprirà anche nel carcere della Dogaia.
Visitatori belli datevi da fare. Questo non è un blog per il gossip sulla Chaouqui o sull’ultima uscita di Scalfari, o sul Papa che nasconde la croce quando va dai musulmani. Vediamo di cercare qualcosa di più. Aiutatemi nell’indagine sulle porte della carità: se della vostra città qui non è stato detto, vedete di informarvi e condividete l’informazione. Nessuno minaccerà la vostra famiglia per aver fatto questo.
A Lucca , ieri c’è stata una specie di anticipo di apertura del Giubileo in carcere, con una apertura di una Porta della misericordia “simbolica” all’interno:
Apertura del Giubileo ‘anticipata’ nel carcere di San Giorgio
Leggi questo articolo su: http://www.gonews.it/2015/12/08/lucca-apertura-del-giubileo-anticipata-in-carcere/
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nella mia diocesi solo in cattedrale.
a Rieti anche in carcere
http://www.ilmessaggero.it/rieti/rieti_giubileo_vescovo_carcere_reatino-1398927.html
a Terni porta della misericordia per i detenuti nel carcere e per i malati nella cappella dell’ospedale
http://www.umbriaon.it/2015/il-giubileo-a-terni-porta-e-un-simbolo/
Per quanto riguarda Milano , la grande “bidonata e snobbata (:-) ) la situazione è la seguente:
La porta santa , per la prima volta nella storia, sarà aperta nel Duomo di Milano, domenica alle 17.30, dal cardinale Angelo Scola, “Aprite le porte della giustizia, entreremo a rendere grazie al Signore», è la frase che sarà pronunciata dall’arcivescovo nel rito di apertura,
Oltre al Duomo, a Milano saranno «chiese giubilari» la Basilica di Sant’Ambrogio e il santuario del Beato don Carlo Gnocchi, presso l’istituto Don Gnocchi.
Questo per quanto riguarda l’ufficialità. Poi come tutti sapete Milano e i milanesi con la “carità” e il volontariato hanno una tradizione centenaria. Moltissime le iniziative caritative e di volontariato , se le saprò nei dettagli ve le farò sapere.
mi permetto una nota personale: le personali “porte della carità” per mio marito saranno quelle che si apriranno per lui e per altri medici volontari il 28 dicembre , quando andranno sulla nave della Marina Militare Italiana in pattugliamento sul Mediterraneo per la ‘aiuto ai migranti sui barconi i e per il soccorso dei naufraghi. Partirà il 28 /12 e starà tre settimane. Anch’io prevedo nel futuro magari a primavera di fare la stessa cosa.
e’ un esperienza molto interessante , hanno molto bisogno di medici , soprattutto di pediatri, perchè ci sono tanti piccoli bambini .
se qualcuno fosse interessato ai particolari può contattarmi.
Maria Cristina venturi
Porte Sante tra Agrigento e Lampedusa:
http://ilsismografo.blogspot.it/2015/12/italia-agrigento-apertura-della-porta.html
San Giuseppe Vesuviano e Pomigliano d’Arco.
” Sua Ecc.za Mons. Depalma ha anche stabilito che ci saranno due “Porte della Carità”, rispettivamente presso il Centro Pastorale “don Tonino Bello” di San Giuseppe Vesuviano e quello dedicato a “San Paolino” di Pomigliano d’Arco. I due centri della Caritas diocesana saranno vere e proprie Chiese giubilari a tutti gli effetti, al pari della Cattedrale e degli altri Santuari scelti (queste porte “speciali” sono, ad oggi, l’unico esempio di Porta della Carità in Campania).”
http://lavocedelsanto.altervista.org/giubileo49portesantecampania/
A Pescara, prima “porta santa” aperta nel Centro Caritas
“Cittadella dell’Accoglienza in via Alento.
Il centro Caritas sarà la prima porta aperta a Pescara.
“Il giubileo è un’opportunità – dice l’arcivescovo – è un’occasione di preghiera, di riconciliazione, un periodo per rientrare in se stessi, per convertirsi. La scelta di iniziare dalla Cittadella, dove un portale gotico o romanico non c’è a discapito di un cancello elettrico è un modo per dare il ‘La’ a questo Giubileo che apre quelle ‘porte’ domestiche ed istituzionali che sono anche sinonimo di accoglienza”.
http://www.abruzzoweb.it/contenuti/giubileo-a-pescara-si-parte-dalla-caritas–valentinetti-gesu-e-porta-da-attraversare/585798-408/
A Biella due porte sante titolari, e varie ” succursali”.
Vengono qualificate come giubilari, tra l’altro, la Chiesa dell’Ospedale, quella del Cottolengo di Biella e quella del carcere cittadino.
http://www.lastampa.it/2015/12/08/edizioni/biella/la-porta-santa-del-duomo-apre-il-giubileo-dei-biellesi-Vqec9GhcNMy3b8fCQhm6kI/pagina.html
Discepolo (12/12; 10,42): nota sulle personali “porte della carità”.
In altre occasioni ho pensato a un discepolo incapace di sorridere. Ma quanto qui racconti sui tuoi programmi mi fa ricredere, vergognandomi un po’ per quel mio pensiero.
Un augurio e un caro saluto al Pianerottolo- Giorgio Salvatori
Ad Assisi sarà aperta la porta dell’Istituto per disabili, il Serafico.
Stasera è stata aperta la porta della nostra cattedrale. E’ andata benissimo, c’era veramente tanta gente, come non avrei mai immaginato.
Qui a Monza è stata aperta Porta Santa in Duomo (Chiesa penitenziale, ma non Giubilare).
Non sono previste apertura di Porte della Carità.
Ciao a tutti.
Sabato 20 febbraio l’arcivescovo di Napoli, cardinale Sepe, aprirà la Porta Santa della Carità al Binario della Solidarietà, in via Taddeo da Sessa. Un luogo, è spiegato nel sito dell’arcidiocesi, dove “la città diventa chiesa, cioè, insieme ospiti, operatori e volontari dei servizi Caritas trasformano la fame in preghiera, la solitudine in ringraziamento. Mettono insieme diversi tipi di solitudine e di fame: chi ha il cuore martoriato trova ristoro; chi ha perso il proprio cuore nelle comodità,lo ritrova, inizia a farlo funzionare”.
Che vuol dire “Binario della solidarietà”?
Si tratta di uno spazio di accoglienza per persone senza fissa dimora. Credo venga chiamato “Binario” per assonanza con i binari delle stazioni. Il sito dell’arcidiocesi lo descrive così: “Il Binario della Solidarietà si occupa specificamente dei Senza Dimora in prevalenza italiani, accompagnandoli in un percorso di reinserimento sociale, arginando non solo temporaneamente e/o definitivamente la difficoltà o il disagio che la persona manifesta, ma anche e, soprattutto, restituendole dignità e promuovendone l’autonomia e l’integrazione.
Il Centro di accoglienza diurno Binario della Solidarietà fa parte di una rete di servizi che esistono a Napoli e che lavorano per una presa in carico integrata della persona senza dimora.
Il Binario della Solidarietà è gestito dalla Caritas Diocesana di Napoli con la collaborazione delle Suore della Carità di Santa Giovanna Antida Thouret”..