Sto leggendo un libro calamitante che fino a ieri ignoravo e che mi è stato inviato per e-mail da una visitatrice: autore Angelo Zamagna, titolo DALLA PARTE DEI BAMBINI. Non conosco occupazione più bella. Sono storie di piccoli abbandonati, menomati, contesi, autistici, cerebrolesi che vengono accolti da coppie coraggiose. A ogni pagina una storia degna dei Vangeli: “Lalla è guarita ed è divenuta oggi una bella ragazza sana e felice”. Ne parlerò compiutamente quando avrò terminato la lettura. Ho al momento una decina di segnalazioni per la pagina CERCO FATTI DI VANGELO che è elencata sotto la mia foto e in funzione della quale è nato questo blog: dunque il sistema funziona e io ne sono felice. Sono occupatissmo a passare in rassegna i materiali che mi arrivano. Girate la voce e visitate quella pagina: ora le storie inserite sono 73. Quando saranno 300 ne farò un libro. Grazie a chi mi aiuta.
“Cerco fatti” funziona e ne sono felice
17 Comments
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Potresti, Luigi, far campeggiare sulla front- page del tuo blog una scritta luminosa, simile a quelle che appaiono in prossimità di opere pubbliche, cantieri stradali, etc., del tipo: “MANCANO 227 “FATTI DI VANGELO” ALLA PUBBLICAZIONE DEL LIBRO DI LUIGI !”
Aiutarti sarà un impegno ed un piacere !
Buona Prima (Terza per gli “Ambrosiani”) Domenica d’Avvento !
Roberto 55
Grazie roberto55: ero stupito che non arrivasse nessun commento a questo post e tu hai rimediato.
caro Luigi, vorrei fare solo un sommessa, pacata critica.
i fatti del vangelo da te riportati sono tutti positivi, sono tutti fatti che ci testimoniano del bene ancora presente, per fortuna, al mondo d’oggi come in quello di Gesù.
Così ne viene fuori un libro “edificante” come quelli che c’erano nell’800 in cui si purgavano o censuravano tutti gli aspetti negativi o dubbi della realtà, parlando solo di quelli positivi. E così ne veniva fuori un ritratto della realtà dove tutti erano generosi, buoni, coraggiosi, allegri, fedeli , leali ecc.
Invece i Vangeli non sono un libro “edificante” e accanto al bene mostrano anche il male e ce ne sono tanti esempi:. l’uomo che rinnega il proprio amico nel momento del bisogno ( Pietro che rinnega Gesù) , l’uomo che tradisce il proprio amico per soldi (Giuda), il potente che fa fuori quelli che parlano apertamente delle sue malefatte ( Erode con Giovanni Battista), il giudice che non giudica secondo giustizia ma si lascia influenzare per viltà dall’Opinione pubblica ( Pilato), quelli che si sentono più amati da Dio degli altri e quindi pretendono di essere i “primi ” nel regno dei cieli ( Giacomo e Giovanni),
quelli che sono indifferenti alla sofferenza come fossero bestie e non esseri umani( i soldati che si giocano ai dadi la tunica sotto le croci).
insomma di esempi ce ne sono tanti..forse inserire nella tua raccolta anche qualcuno dei questi “fatti” certo non edificanti aiuterebbe a far capire che la realtà è fatto di luci e ombre”.
scusa per questa mia personalissima opinione.
MC
Talvolta i post che hanno meno commenti sono quelli che portano più frutto…
Non guardare ai numeri Luigi !
Nel mio caso, ho avuto modo di leggere alcuni di questi fatti di Vangelo.
Mi é rimasta impressa la lettera di Laura al suo fratello più piccolo Andrea,
quello più vispo e più affettuoso…in particolare quando ci invita a manifestare anche esplicitamente a parole il nostro bene per l’altro.
Poi quella del medico che riesce adirittura a vivere la malattia come una chiamata.
Ho pensato a cosa potrei fare per te…Vediamo.
A discepolo dico semplicemente che é il bicchiere mezzo pieno che ci stimola a diventare migliori…e che anche i fatti di vangelo gli esempi che tu citi sono così ben raccontati da un punto di vista psicologico, che non possono che farci puntare al lato migliore di noi. Sono sempre funzione della nostra conversione.
Grazie ancora. paolo pellizzari
Discepolo ma che scusa e scusa: ti ringrazio tantissimo. Da quando ti so donna sto molto più a mio agio nel leggerti. Non so che significhi, ma è così. Fiorenza qualcosa ha spiegato di questo fenomeno. Io continuo a leggere tutti i commenti di DISCEPOLO per capire meglio. Poi forse ti dirò.
Sempre per Discepolo. Quanto invece ai “fatti” la so già lunga: è una vita che me ne occupo. Nella pagina ANTOLOGIA DELLE PUBBLICAZIONI trovi la segnalazione di quattro miei volumi così concepiti: CERCO FATTI DI VANGELO, CENTO PREGHIERE ITALIANE DI FINE MILLENNIO, NUOVI MARTIRI, ISLAM.STORIE ITALIANE DI BUONA CONVIVENZA. Ora con la PAGINA intitolata – come quel primo volume – “Cerco fatti di Vanlelo” intendo affrontare un impegno definitivo in questa direzione. Perchè non metto i fatti negativi? Perchè stanno già dappertutto, nei giornali e nei telegiornali, in ogni sito e blog. I preti pedofili sono sbandierati da tutti i media per tutto il tempo: vuoi che spenda le mie energie a moltiplicarne l’eco? Le mie storie sono quelle censurate, non ritenute degne di essere narrate. Vorrei stimolare la passione ad esse.
Terzo per Discepolo. Così facendo io cado nell’errore dei libri edificanti dell’Ottocento? Credo di no. Le mie storie dei martiri, insieme al martirio raccontano l’assassinio. Quelle di perdono, dànno conto coestensivamente della barbarie a cui rispondono. Le attestazioni della fede nella risurezzione sono date davanti alla malattia, alla vecchiaia e alla morte, propria e di altri, descritte con precisione medica e giornalistica: non certo in contesti idilliaco. La reazione all’handicap descrive tutto l’handicap e lo chiama così. Il capitolo DALLA DROGA DALL’AIDS DALLA STRADA E DA OGNI MALE dà in controluce la descrizione di ogni male. Niente in comune dunque con la letteratura edificante. – Dimmi pure che non è vero e sono qua per ascoltare.
plpl8, cioè Paolo Pellizzari, da me incontrato a tavola oltre che nella Rete: non sai quanto ti ringrazio. Le due storie che nomini mi danno il modo di insistere con Discepolo: dove trovi tu – nelle gazzette o nei telegiornali – storie come quella di Laura Rivolta e del medico Mario Campanacci? Ecco, io cerco le storie che nessuno racconta. E mi ingegno a dare a esse dignità di notizia. Utilizzo a questo scopo l’arte della narrazione giornalistica che ho appreso lavorando per 34 anni nei quotidiani REPUBBLICA e CORRIERE DELLA SERA.
d’altronde un cristiano non può separare il Venerdì Santo dalla domenica di Risurrezione: la rivelazione sarebbe monca, e la fede non esisterebbe proprio
Grandi!!!!Luigi e Maioba!!!!
Anch’io sono d’accordo con quello che dice Luigi, e cioè che poichè il male è squadernatro tutti i giorni sotto gli occhi di tutti da Tv e giornali, mentre il bene non fa “notizia” ci sarebbe bisogno di dare risalto alle storie vere e belle che parlano di persone che fanno il bene.
Tuttavia insisto nel dire che riuscirebbero più belle , più convincenti, per “contrasto” , se accanto alla luce ci fosse qualche pennellata d’ombra, come nei quandri dei grandi pittori.. non dico dei ritratti carvaggeschi o di Rembrandt dove l’ombra è ttroppo cupa e pare ingoiare la luce .. ma …
questo lo dico perchè sono convinta che noi ( dico noi contemporanei, noi uomini e donne di questo tempo)del Vangelo capiamo e valorizziamo solo una minima parte , quella più viciina alla nostra mentalità, da ciò la nostra tendenza a ridurlo a storie a noi vicine e accettabili , ridurlo a “nostra immagine”, al nostro “politically correct” e che questo sia il motivo per cui la grandezza, la drammaticità,il chiaroscuro, il dilemma , la problematicità del Vangelo oggi ci sfuggano e sfuggendoci ci sfugge il “nocciolo della questione” come direbbe Graham Greene ,che è poi il mistero del uomo, e della vita, del bene e del male….
bene e male inestricabilmente legati , luci e ombre difficili da separare
come facevano i manichei..
Per dire, quanti di noi non hanno avuto l’esperienza amara di un amico che li tradisse, che li rinnegasse? che nel momento del bisogno dicesse”io non lo conosco”‘ E a quanti non è venuto in mente l’amarezza di quelle parole, così umane, di Gesù” Prima che il gallo canti…”, nel quali l’amore e l’amicizia per Pietro si mescolavano alla tristezza di riconoscere come l’uomo, ogni uomo anche il migliore, anche l’amico più fidato, è un essere fragile e pronto a qualsiasi tradimento?
Ecco magari inserire anche un capitolo di storie così, secondo me, renderebbe più completo il libro “i fatti del Vangelo”.
Discepolo rifletterò sulla tua osservazione. Ma se leggi l’insieme delle storie che riporto poniamo nel capitolo 14: “Dalla droga dall’Aids dalla strada e da ogni male”, vedrai che il pericolo che tu segnali di norma non lo corro. Almeno così mi sembra. Ti prego, scorri quelle storie e dimmi.
Caro Luigi ho letto le storie del capitolo 14, e le trovo tutte bellissime e interessanti. In particolare mi è piaciuta quella di Nicoletta, una storia così frequente tra i nostri adolescenti , e quella di Paolo “il figliol prodigo” , quello che dopo aver provato “tutto” ritorna alla casa del Padre e si fa monaco dossettiano, che invece non è frequente ai giorni nostri
E’ vero che in queste storie oltre che luci ci sono molte ombre, sono storie di sofferenza umana e di tristezza, di ambienti degradati come quelli della prostituzione e della droga, dove però perdura e anzi risplende ancora di più nell’essere umano , quella dignità, quella bontà, che testimoniano del
l’Uomo eterno , fatto a immagine di Dio,
Penso che in fondo hai ragione tu a voler fare un libro che testimoni del bene
ancora presente in tutte le situazioni , anche le più difficili, del nostro vivere.
Anch’io avrei voluto esserti d’aiuto nella tua raccolta di fatti mandandoti una “storia esemplare” ma .. benchè mi sia sforzata..non trovo nella mia esperienza di storie e di persone nessuna che faccia al caso tuo…
Strano , eh ? anche a me sembra strano, tanto da pensare che o io sono stata particolarmente sfortunata , da non essermi mai imbattuta anche per caso, in una storia o in fatto tipo quelli che descrivi tu, o sono io che non ho saputo vederli.. è più probabile questa seconda ipotesi.
Per saper veder i “fatti” del Vangelo di cui parla la tua raccolta bisogna forse già essere a propria volta dentro una visione “evangelica”.
Solo l”occhio illuminato dal bene interiore coglie il bene esteriore , per l’occhio accecato dalla propria ombra anche la luce è ombra…..
così il poeta ateo Montale si lamentava “Spesso il male di vivere ho incontrato… bene non seppi…”
il nostro “male di vivere” ce lo portiamo dentro. Tu forse sei dei pochi
che sanno vedere anche il “bene” e cercano di farlo vedere agli altri.
Discepolo grazie! Ma continua a cercare una storia per me.
Gentile dottor Accattoli, desidero trovare sul suo blog la pagina in cui si riferisce l’episodio della bambina che non parlava, presa in affidamento da Angelo Zamagna, e poi cresciuta regolarmente.
Ho già trovato questa pagina pochi giorni fa, ma non so più dove la ho trovata. Le sarei grato se mi spiegasse in che nodo la posso “ri”trovare.
Teodora Ciampa
Cara Teodora, devi andare alla pagina CERCO FATTI DI VANGELO elencata sotto la mia foto.Viene un indice e qui devi cliccare sul capitolo 12: Madri e padri di vocazione e ora vai sul secondo dei due titoli elencati. Grazie dell’interesse, Luigi