Gino Pistoni scrive con il proprio sangue “Viva Cristo Re”

 

Dirigente di Azione cattolica e partigiano, 20 anni, Gino Pistoni muore in battaglia il 25 luglio 1994 a Tour d’Herreraz, nella valle Gressoney, scrivendo con il suo sangue, sul tascapane di tela, questo testamento: “Offro mia vita per Azione cattolica e per Italia. Viva Cristo Re!”. La diocesi di Ivrea ha introdotto la causa di beatificazione.

Gino riceve la cartolina di precettazione della Repubblica sociale italiana all’inizio del 1994 e viene assegnato a una caserma di Ivrea. Ma è già in contatto con le formazioni partigiane, che organizzano una rocambolesca fuga che risulti – agli occhi delle autorità militari – come un sequestro, per non esporre la famiglia a rischio di rappresaglie.

Il suo nome di battaglia è “Ginas”. La brigata garibaldina di cui fa parte il 25 luglio inizia un’azione per occupare la valle di Gressoney. Il primo scontro costringe i nazifascisti a ripiegare verso Pont St. Martin. Lasciano sul terreno morti e feriti. Un ferito grida aiuto e Gino si attarda a soccorrerlo. Con l’aiuto di alcuni compagni, lo porta in una baita e lo medica.

Questo ritardo gli è fatale: sono arrivati dalla statale alcuni camion con i rinforzi repubblichini, che iniziano a cannoneggiare il pendio occupato dai partigiani. Una scheggia di mortaio ferisce Gino alla gamba sinistra, tagliando l’arteria femorale. Egli è solo e vedendo il gran sangue che perde, apre lo zaino, prende il sacchetto di tela bianca in cui tiene il pane e su di esso scrive – con il dito intinto nel sangue – le parole che abbiamo riportato all’inizio.

Due mesi prima di morire, in una serata di ritiro spirituale, aveva scritto una preghiera che attesta la maturità del suo sentimento cristiano: “Ti chiedo la grazia di dividere con te, o Signore, le sofferenze del Getsemani; accettale benigno e dammi la forza di sopportarle in espiazione dei peccati miei e dell’umanità intera; concedimi inoltre la grazia necessaria per vivere una vita interamente e profondamente cristiana, tutta dedita al tuo servizio e alla salvezza della anime. Così sia”.

 

Giovanni Getto, Gino Pistoni. Ritratto di un caduto per la libertà, Torino 1994 (prima edizione: 1945).

AAVV, 50° anniversario dell’eroico sacrificio di Gino Pistoni, Ivrea 1981.

[dal volume di Luigi Accattoli, Nuovi Martiri, San Paolo 2000, pp. 175s]