Modu Mbengue è uno dei tanti africani che battono le spiagge per vendere ai bagnanti. Viene dal Senegal e un giorno si avvicina a un crocchio di donne che non hanno da comprare ma l’invitano a mangiare. Sorpreso, accetta. Da allora, completato il giro degli ombrelloni torna da loro. Un panino, un frutto non mancano mai e ne viene un’amicizia che non termina con la stagione. Le amiche adottano il giovane africano che abita a Parma ma per ogni festa è qui a Carrara. A Capodanno, Pasqua, 1° maggio, arriva alla stazione, qualcuno è già lì ad aspettarlo e via a casa di Nicoletta, che l’accoglie come un figlio.
Quando le amiche vanno a Messa alla Perticata, non l’invitano perché è musulmano. Viene però accompagnato dal marito di turno a visitare qualcosa, a guardare uno scorcio di partita e infine a salutare gli amici che si sono fatti numerosi, grazie al passaparola, sul piazzale della chiesa. Saluti accompagnati da doni furtivi. Modu riparte lieto d’aver trovato in Italia – dov’è da due anni – una famiglia allargata. Qualcuno dei mariti è in cassa integrazione, ma è già una ricompensa sentire quel ragazzo che chiama “mamma”, anzi “mamà” la signora che quel giorno ha cucinato.
L’aneddoto è narrato dal collega Gualtiero Sollazzi su Toscana Oggi / Vita Apuana del 16.05.2010. Io l’ho solo abbreviato.
[Giugno 2010]