«Provo sconforto nel vedere che la parola di Cristo non dissuade più l’uomo dai suoi pensieri malvagi. Viviamo in un mondo pieno di cattiveria che non ha memoria, né rispetto per la storia. La gente non legge più e si nutre di illusioni, fino a star male. Mi viene da ridere quando sento gli scienziati che ci promettono che potremo vivere fino a 120 anni. Ma a che serve, se a 80 anni metti tuo padre o tuo nonno in un ospizio? Sono triste quando vedo che i giovani si allontanano dagli anziani e che questi bambini di oggi crescono senza i nonni. Invecchiando faccio fatica a essere ottimista come un tempo, ma quando ripenso al passato rivedo tanti buoni frutti. Certo ho subito la prigionia, un’operazione al cervello in Russia e un mese fa mi hanno trovato una macchia al polmone che adesso vedremo come andrà a finire. Ma è con il cuore che voglio dire a tutti una cosa: la vita è meravigliosa. E gli incidenti di percorso sono come la neve, arriva, copre tutto, ma poi basta un raggio di sole o un po’ di pioggia per ripulire la terra e si può tornare a camminare felici»: così parla all’Avvenire del 12 marzo 2010 il poeta Tonino Guerra, di Sant’Arcangelo di Romagna, che festeggia i novant’anni.
Nella stessa intervista: «Mia madre era una terziaria. Era analfabeta, però conosceva a memoria tutta la messa in latino e io mi ricordo che un giorno le chiesi ingenuamente: “Ma chi è che vi capisce se parlate quella lingua lì?”. Lei serena, indicandomi il cielo mi disse: “La capisce Lui, Tonino”. Ho conosciuto e ho amato molti preti. Spesso mi capita di pensare al cardinale Ersilio Tonini e alla sua vecchiaia che si scioglie in parole d’amore. Mi piace autodefinirmi “un comunista zen che si porta dentro San Francesco” ma che prova quasi invidia per le persone che hanno una fede. Tempo fa una domenica ero qui in campagna che passeggiavo, quando a un certo punto vedo una vecchina che andava a passo svelto e gli faccio: “Ma dove vai così di corsa?” E lei pronta mi fa: “Ma non l’hai sentita la campanella della chiesa?” Correva alla messa, andava di fretta per incontrare Qualcuno in cui crede».
Leggi qui l’intera intervista. Vedi anche nel Corriere della Sera del 9 maggio 2010 un testo di Tonino Guerra intitolato Mi siedo per toccare l’erba e accarezzo una margherita, che contiene Memorie, impressioni e poesie in forma di appunti del mese in cui lo scrittore ha compiuto novant’anni.
[Giugno 2010]
[…] invoca “un’esplosione di bontà”. L’avevo anche inserito tra le mie storie di vita, “Se neanche Cristo dissuade i malvagi”. Era bello ascoltare la sua parola esperta di vita. Fargli domande e dirgli la tua, che ascoltava […]