Qui vengono ospitati uomini e donne che non appartengono alla comunità cristiana ma compiono in nome dell’uomo gesta simili a quelle che i credenti pongono in nome di Cristo. La considerazione comparata di queste storie con quelle degli altri capitoli potrebbe essere di aiuto sia alla comunità cristiana sia a quella nazionale, in quanto attesta che l’impresa dell’umano è comune ad ambedue.
- A Midelt con Amal per incontrare il monaco sopravvissuto
- Tonino Guerra: “Se neanche Cristo dissuade i malvagi”
- Raffaele La Capria e la vecchiaia come “dono del cielo”
- Veronica Avati: “Gli africani spesso sono più felici di noi”
- Sabina Rossa: “Non mi compiaccio della sofferenza altrui”
- Piccini, Ablondi e le fedi date alla Patria
- Teresa Strada: “In lei come al solito è prevalso l’amore”
- Claudio a Cristina: “Baci, abbracci, coccole e fusa”
- Corinna Perrucchini: “Così in Siria ci hanno insegnato l’accoglienza”
- Alex Zanardi: “Non ho le gambe ma mi butto in acqua e chi se ne frega”
- Gianni Grassi: “Spero di riuscire a morire vivo”
- Stefano Bellaveglia e altri innamorati dell’Africa
- La maestra Marina e altri giusti