Eugenia Bonetti: “Una suora e una prostituta sotto lo stesso ombrello”

«Venne da noi una prostituta africana e ci chiese aiuto. Io ero di turno al Centro Caritas di Torino. Era il 2 novembre 1993 e dovevo andare a Messa. Le ho detto “torna domani perché ora devo andare a pregare”. Mi ha risposto: “posso venire con te?” Pioveva e siamo andate verso la chiesa camminando sotto lo stesso ombrello e tutti si voltavano a guardare perché non avevano mai visto una suora e una prostituta che entrano insieme in una chiesa. Si mise all’ultimo banco e io andai più avanti e mi accorsi che tutto si stava svolgendo come in una parabola del Vangelo»: parole dette da suor Eugenia Bonetti, missionaria della Consolata, responsabile dell’Ufficio Tratta dell’USMI (coordina 110 centri di soccorso alle schiave del sesso) ricevendo il 3 marzo 2011 a Cuneo il premio Università della Pace “Giorgio La Pira”.

Ero lì per trattare il tema “Chiesa strapazzata sui mass media” e ho ascoltato ancora suor Eugenia che diceva: «La Cei ci ha aiutato con l’8 per mille nel nostro lavoro per le ragazze di strada e io sempre penso che è ben possibile che tra i sottoscrittori dell’8 per mille vi siano anche dei clienti delle ragazze che noi cerchiamo di salvare: quando si dice le vie della carità».

 

[Settembre 2011]

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