Guardo le Mura Aureliane – mia passione – da un angolo di Piazzale Tiburtino. Per inquadrare il taglio delle muraglie mi addentro tra i materassi dei barboni. Uno barbutissimo si alza e mi fa: “Che cerchi, Caritas? E’ là”. Ringrazio, mi avvio dove ha detto. Con il cappellino per il primo sole e i sandali ai piedi, barba anch’io, devo avere quell’aria.
Cerchi Caritas?
10 Comments
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Divertente!! L’affinità delle barbe produce effetti di cortese solidarietà.
Mi piace che tu, Luigi, sia stato al gioco. Ma proprio lì dovevi andare a metterti ?
http://www.avvenire.it/Cultura/Pagine/RAIMONDI.aspx
http://www.avvenire.it/Cultura/Pagine/SEGRE.aspx
Due grandi critici letterari.
Pure io sono nel pieno di una fase clochard: vado in giro che mi vergogno di me stessa..
è lo spirito della Quaresima, ma non esagerate…
Nessuno oggi ricorda i papà e quella grande figura, peraltro legata agli ultimi tre papi, che è San Giuseppe?
Auguri ai papà e buona festa di San Giuseppe a voi tutti. Santo Giuseppe da sempre importante ed ora “inserito” per volere di papa Bergoglio nella Preghiera Eucaristica.
Fabbricianus,
ti leggo al volo,
non ho volgia di andare a controllare,
ma credo in un tuo refuso o 😉
o in un possibile “Lapsus freudiano” 😉
infatti stavi scrivendo “papa Benedetto” vero ?
Ahi…ahi…ahi…Mi hai colto in errore, carissimo matteo….
Il volere fu infatti di papa Benedetto XVI; papa Francesco si è limitato a “far emanare” il decreto alla Congregazione per il Culto Divino.
🙂 🙂
Benedetto XVI, come è noto, si chiama Joseph Ratzinger, ma forse non tutti sanno che Giovanni Paolo II si chiamava Karol Józef Wojty?a.
E papa Francesco ha inserito nel suo stemma cardinalizio e poi papale il fiore di nardo, che nei paesi di lingua spagnola accompagna le rappresentazioni di San Giuseppe (come da noi il giglio).
Insomma gli ultimi tre pontefici sono legati strettamente, oltre che a una fortissima devozione mariana, anche alla figura di San Giuseppe che, del resto, è patrono e protettore della Chiesa.
Nella festa di oggi preghiamo San Giuseppe per la Chiesa e per il Papa.
http://espresso.repubblica.it/visioni/2014/01/03/news/umberto-eco-caro-nipote-studia-a-memoria-1.147715
Direi che il decreto sia il risultato SIA della volontà di papa Benedetto SIA di quella di papa Francesco… oltre che di quella espressa, stando al testo del decreto stesso, dai “devotissimi auspici giunti per iscritto da molteplici luoghi”. Su questo punto sarebbe davvero difficile pensare a una difformità di intendimenti tra i due pontefici, come pure tra i predecessori, a partire – come scrive bene Federico – da papa Giovanni Paolo II, ma andando ben a ritroso.