Bergoglio a Bologna ha narrato di un “vecchio gesuita furbaccione” che dava questo consiglio agli allievi: “Pensa chiaro, sempre; ma parla sempre oscuro”. E l’ha qualificata come “ipocrisia clericale”. Ineccepibile, almeno per noi che stiamo a guardare. Ma la parola “furbaccione” ci ricorda che una volta Francesco confessò: “Sono un poco furbo e un poco ingenuo”. Unendo i detti sparsi, non vi pare di conoscerlo, da qualche anno, un vecchio gesuita furbaccione?
C’era una volta un vecchio gesuita furbaccione
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C’è spillo e spillo. E’ il mio “spillo” di questa settimana, pubblicato a pagina 11 della “Lettura” del Corsera che sarà in edicola fino a sabato. Per il contesto delle parole del Papa vai ai commenti seguenti. Per sapere che siano gli spilli, vedi il post del 9 luglio:
http://www.luigiaccattoli.it/blog/accusa-er-papa-a-santuffizio/
Un poco furbo. Francesco a Bologna – 1° ottobre – incontro in cattedrale: Io ricordo, quando ero studente di filosofia, un vecchio gesuita, furbacchione, buono ma un po’ furbacchione, mi consigliò: “Se tu vuoi sopravvivere nella vita religiosa, pensa chiaro, sempre; ma parla sempre oscuro”. E’ un modo di ipocrisia clericale, diciamo così. “No, la penso così, ma c’è il vescovo, o c’è quel vicario, c’è quell’altro… meglio stare zitti… e poi la “cucino” con i miei amici”. Questo è mancanza di libertà. Se un sacerdote non ha libertà di pan-rein, di parresia, non vive bene la diocesanità; non è libero, e per vivere la diocesanità ci vuole libertà […]. E’ interessante, quello che non ha la libertà di parlare, il coraggio di parlare davanti a tutti, ha l’atteggiamento “basso” di sparlare di nascosto […]. E noi dobbiamo fare del tutto per avere la virtù di dire le cose in faccia, con prudenza, ma dirle. E’ vero, se io non sono d’accordo col fratello in una riunione, non devo dire “tu sei un disgraziato”, no, ma “io non sono d’accordo perché penso così e così”, senza insultare. Ma dire quello che penso, liberamente.
Un poco ingenuo. Francesco intervistato da “Civiltà Cattolica” – 19 settembre 2013: «Chi è Jorge Mario Bergoglio?». «Non so quale possa essere la definizione più giusta… Io sono un peccatore. Questa è la definizione più giusta. E non è un modo di dire, un genere letterario. Sono un peccatore». Il Papa continua a riflettere, compreso, come se non si aspettasse quella domanda, come se fosse costretto a una riflessione ulteriore. «Sì, posso forse dire che sono un po’ furbo, so muovermi, ma è vero che sono anche un po’ ingenuo. Sì, ma la sintesi migliore, quella che mi viene più da dentro e che sento più vera, è proprio questa: “sono un peccatore al quale il Signore ha guardato”». E ripete: «io sono uno che è guardato dal Signore. Il mio motto Miserando atque eligendo l’ho sentito sempre come molto vero per me».
Furbaccione o furbacchione? Come si vede dal contrasto tra il titolo del post e il testo della conversazione in cattedrale fornito dalla Sala Stampa vaticana, riportato nel secondo commento, il creativo “furbaccione” pronunciato dal Papa nella trascrizione ufficiale è diventato “furbacchione”. Ma furbaccione è meglio, benché non sia registrato dai dizionari ed è tranquillamente omologabile nella moltitudine dei furbi secondo la nostra specie: abbiamo furbastro, furbetto, furbaccio, furbone; ma anche furbacchiuolo, furbesco, furbettello, furbettuccio, furbettuolo, furbarello, furbettaccio. Mancava solo furbaccione ed eccolo arrivato, con furbaccio a fargli da padrino.
il nuovo Inno della Società dei Gesuiti ( parole e musica di edoardo bennato)
Quanta fretta, dove corri; dove vai
se ci ascolti per un momento, capirai,
lui è il gatto, e io la volpe, stiamo in Società
di noi ti puoi fidare….
Puoi parlarci dei tuoi problemi, dei tuoi guai
i migliori in questo campo, siamo noi
è una ditta specializzata, fa un contratto e vedrai
che non ti pentirai….
Non vedi che è un vero affare
non perdere l’occasione
se no poi te ne pentirai
non capita tutti i giorni
di avere due consulenti
due impresari, che si fanno
in quattro per te!….
Quanta fretta, dove corri, dove vai
che fortuna che hai avuto ad incontrare noi
lui è il gatto, e io la volpe, stiamo in società
di noi ti puoi fidare!…. di noi ti puoi fidar!
Un commento solo, nonostante il titolo teaser …
Effetto Bergoglio finito anche qui?
«a Marzia’, facce ride».
“Furbaccione” è un termine mai sentito, che il Papa deve aver coniato dal dispregiativo “furbaccio” accrescendolo col suffisso -one. Probabilmente l’ha usato nel senso di “furbacchione” che è solo accrescitivo e comunque fa sorridere.
Ne è risultato un vocabolo in stile prettamente bergogliano, che sempre è colorito e, secondo i miei gusti, simpaticissimo.
Entrerà nella storia della lingua italiana perché detto da un Papa.
Vuoi vedere, Luigi, che l’Accademia della Crusca lo registrerà fra le parole nuove?
Fo, Flaiano, Pasolini… lasciateli perdere per favore. Accontentatevi, vi prego, di un Socci, di un Veneziani o, ahinoi, di una De Mari: di più vi s’addicono.
Con chi stai parlando Leopoldo?Io ho citato Il gatto e la volpe di Edoardo Bennato.
Canzone che parl a di due “furbaccioni”.Mi sembra in tema no?
Quanto poi alla venatura di malcelato disprezzo che come a l soluto accompagna le parole dei “misericordiosi”quando parlano con chi non la pensa come loro, penso che Flaiano ci avrebbe fatto unabella battuta delle sue: tipo ” discutono delle idee, non avendone”
Il buon Aldo Maria Valli ha sfornato una battuta stile Flaiano:
grondano misericordia da tutti gli artigli.
@Maria Cristina
1) Mai stato misericordioso, io, ma mediamente “buono” o mediamente “cattivo” (le virgolette sono d’obbligo), secondo la prospettiva.
2) Non eri tu nei miei pensieri anche se mi sei abbastanza simpatica, per ciò che può valere.
3) Non mi pare di essere io quello che di più usa gli artigli nei confronti dei coinquilini del pianerottolo.
Ma dai su , facciamoci due risate come dice Aldo Maria valli la chiesa è bella perchè è varia .
quella del convegno organizzato dai salesiani sul bondage e le pratiche sadomaso mi è piaciuto molto ! 🙂 .-)
http://www.aldomariavalli.it/2017/10/12/la-chiesa-e-bella-perche-e-varia/
Davvero simpatica la Venturi che linka A.M. Valli pur sapendo che nessuno, o quasi, aprirà quel link. Io no di certo.
“grondano misericordia da tutti gli artigli” è una battuta troppo vecchia per far ridere; troppo cretina per trovare seguaci che la prendano in seria considerazione.
Come ho gia’ avuto occasione di dire…i serpenti..non hanno artigli…eppure…
“…i serpenti..non hanno artigli…eppure…”
Eppure gli artigli li hanno anche coloro che vogliono sembrare neutrali ma non lo sono affatto, e ogni tanto graffiano anche loro, “morbidamente”. Non tanto, però, da non farsi riconoscere.
Non riferito ad Andrea.
Come scriverei volentieri di persona al pio e lagnoso Aldo Maria Werther Valli,se non fosse che lui da bravo Mastro Titta del web, la scure non la mostra e non la fa grondare: la utilizza sui colli dei non ossequienti….:)
Orbene, Aldo il pio, si è dimenticato, nella sua lista della spesa copiaincollata qua e là, l’ultimo punto, il più gustoso: alla Rai, il vaticanista ufficiale, colui che che segue con tono deferente e al limite della piaggeria ogni gesto e atto del papa in collegamenti in diretta e no, appena spente le luci delle riprese, sfrutta la sua bella rendita di posizione per scribacchiare giu’ robetta dozzinale ma assolutamente avvelenata contro quello stesso papa.
In altri contesti, si potrebbe dire che sputa dove magna, ma col pio Aldo Maria, ehhhhhh, no, lui salva le forme, signora mia.
🙂 🙂 🙂
Penso che un papa così
non ritorni mai più,
io mi frego le mani
e la faccia ancor più,
poi d’improvviso io vengo
dal papa ispirata
e incomincio a postare
nel blog trafelata.
Cristina ohoh
Venturi ohohoh
nel blog, io scrivo nel blog,
felice di scrivere un post,
e io scrivo e riscrivo
di quel furbaccione d’un papa
e sempre di più,
mentre io scrivo
pian piano lui sparla laggiù,
mentre a Milano sempre io scrivo
soltanto di lui.
Parlare ohoh
col papa, oh no no no,
nel blog, rimango nel blog,
felice di stare quassù!
Sicuramente, già che c’è, il buon precipitoso (forse i vari “libretti pro” han tirato poco) laudatore televisivo del papa aggiungerà anche, tra le varietà della Chiesa di oggi, l’articolo di tal Scandroglio (Nuova Bussola Quotidiana del 13 ottobre, giorno successivo alla ilare sua rassegna) dimostrante che la “pena di morte, in principio è legittima”. Articolo riferentesi al discorso del papa circa i 25 anni del Catechismo e che ha questa rispettosa premessa:
“In sintesi il papa ci sta dicendo che gli ultimi pontefici avevano già iniziato a insegnare una dottrina diversa sulla pena di morte rispetto a quella tradizionale, che la pena capitale lede…”. Sì, è proprio così: avevano iniziato a smantellare il fragile principio della pena capitale. Come già mostrato anche su questo blog.
E la stessa bussola riporta un passo del catechismo (edizione 1997) diverso – sul tema – dal precedente di cinque anni prima, dello stesso papa.
San Tommaso d’Aquino – un grande-grande anche quando viene citato dal papa attuale – sull’argomento in oggetto è superato. Chiaro!
Curiosi poi i motivi addotti a difesa del principio: il dogma intramontabile del diritto alla difesa personale legittima (ma dove sta l’assoluto del “non uccidere”?); l’argomento della deterrenza (oggi con poco mordente). Ma la più curiosa delle ragioni a favore del principio – e meriterebbe qualche ironia da parte dell’ineffabile telecronista – è che Dio non ha impedito la morte del “buon ladrone” che aveva riconosciuto le sue colpe a fianco di Gesù. Figurarsi! Il Padre eterno si è dimenticato di impedire la morte del suo Figlio innocente e deve ricordarsi di intervenire contro la legittima morte di un “povero cristo”. Che pure si era pentito.
Il tema dell’ipocrisia clericale è stupefacente. Udii in diretta quella frase del Papa citata da Luigi e, mi venne da sorridere perché pensai ” ah, vedi vedi come conosce bene il Papa il male endemico che non risparmia nessun religioso, sia esso uomo o donna indifferentemente anzi queste, possono essere anche peggiori”..
E’ vero, per capire il linguaggio dei preti, dei religiosi e delle religiose in generale, devi conoscere bene la loro psicologia. Mi dissocio dal definirlo “oscuro” in realtà è così sottile e cattivo talvolta, colpisce in modo così inaspettato che, non te ne capaciti. Credo che solo un musicista come Rossini, con i suoi personaggi sottilmente perfidi potrebbe tradurre. Frasette buttate li come puntine disseminate sotto i piedi scalzi.Stoccate con punta di fioretto.L’ipocrisia clericale -di cui non mi riesco di trovare un’aggettivo- è come il morso della vipera a sangue freddo, colpisce così rapidamente da lasciare il malcapitato in uno stato di tale rabbia e frustrazione indicibile. Del resto, come ogni essere umano, sono Angeli e demoni allo stesso tempo.
A proposito di ipocrisia:
SUI PEDOFILI TOLLERANZA ZERO! Roboanti proclamazioni. a favore di telecamere ..poi…tutto rimane come prima
https://www.ncronline.org/news/vatican/vatican-canada-did-not-seek-extradition-diplomat-porn-charges
Te capì , questi preti “furbaccioni! Il card. Pell sì , se ne doveva anna’ fuori dalle scatole, perchè disturbava molti in Vaticano, ma questo mons. Capella deve avere qualche santo in paradiso, come Mons. Ricca, come il card. Danneels ecc. ecc..
Risiko, puntata n. 16.577…..
“E’ vero, per capire il linguaggio dei preti, dei religiosi e delle religiose in generale, devi conoscere bene la loro psicologia.”
In realtà, per capire il linguaggio dei preti, religiosi e religiose, necessita una intelligenza sufficiente per capirli.
E l’intelligenza purtroppo a molti fa difetto.
La psicologia c’entra meno di niente. E Rossini c’entra come i proverbiali cavoli a merenda.
Anche i suoi interventi provocatori c’entrano come i cavoli a merenda. Poi non si lamenti se la prendo a pedate nel sedere.
Cara Venturi, stavo per dire la stessa cosa….condivido.
I miei interventi “provocatori” sono appunto provocati dalle insulsaggini che ogni tanto mi tocca di leggere da parte di qualcuno che pretende, con scarsa intelligenza, di dire panzane che non hanno neanche un filino di verità. E le propinano a larghe mani, magari con ridicola parvenza di generico discorso, nell’intento chiaro e lampante di colpire qualcuno di preciso.
Ecco, io le pedate nel didietro le darei volentieri a queste persone.
Io invece una bella pedata ma di quelle solenni gliela rifilarei dove non batte il sole a prescindere da quello che scrive o dice, così, basta che gli occhi scorgono “Boa” e subito la gamba destra va in posizione Cha yon ryu…
Questo lo sa non solo tutto il blog ma tutto il web.
E tutto il web è in grado di giudicare lo stile raffinatissimo di una certa signora , della quale non mi riesce neppure di pronunciare il nome.
E dunque, mi stia alla larga, se non vuole,poi, andarsi a leccare le ferite piagnucolando per tutto il blog. Fuori dai piedi.
Immagino che tra i religiosi ci possano essere eccome esempi di quella “ipocrisia clericale” che Bergoglio ha individuato nella battuta riportata da Luigi.
Che questa sia “il male endemico che non risparmia nessun religioso, sia esso uomo o donna indifferentemente, anzi queste possono essere anche peggiori”.. è una panzana di dimensione king size, della stessa profonda validità assertiva di affermazioni similari tipo ” donne e motori, gioe e dolori” o “piove governo ladro”.
LA generalizzazione qualunquista e parolaia fa già ridere al bar sport e trattando di terzini e arbitri.
Trattandosi di persone di Chiesa, senza alcuna distinzione, si configura come la solita diffamazione calunniosa, la consueta secchiata di letame in faccia, stavolta a preti & suore.
( che je avranno mai fatto poi, ste donne religiose, anche peggiori dei viperini maschi, alla Claudia Floris Leo.)
Pensi alle calunnie che manda in giro lei e i suoi amichetti di merenda…che in quanto a ipocrisia lei è un esempio emblematico.
Di ipocrisia o il parlare oscuro lo dice anche il Papa, E se lo dice lui, non vedo perché non possa dirlo io.
Vada a dirlo al Papa ” che je avranno mai fatto poi, ste donne religiose, anche peggiori dei viperini maschi”….
Un consiglio:
Si limiti al buzzurrese, il romanesco le riesce storto!
Il Papa indica un atteggiamento, tu non vedi l’ora di inzupparci il tuo consueto biscottone calunnioso e ne tiri fuori una occasione per diffamare ogni singolo religioso e religiosa.
Non so che code di paglia tu abbia, non mi interessano le tue frustrazioni, né i motivi per cui tu non faccia altro che gettare fango ( delicato eufemismo) addosso a tutto e a tutti all’interno della Chiesa Cattolica.
Ma di fesso non c’è nessuno, e il tuo giochino lo conoscono e lo riconoscono tutti quanti.
L’ingenua viola mammola vai a farla davanti allo specchio, che se ne andrà immediatamente in pezzi.
Ancora a proposito diipocrisia religiosa “troncare…sopire
Sopire ..troncare” come diceva il conte zio di manzoniana memoria..
Aproposito dell’affaire attico di Bertone pagato due volte, leggetevi l’articolo sconsolato di Luigi Accattoli su il Corriere di oggi, sezione Roma.
Un anno a Profiti e 5000euro di multa.Tanto per dare in pasto un colpevolicchio all’opimipne pubblica.Nessun cardinale o prelato sentito dai giudici .
Insomma un.processo farsa.
La famosa trasparenza , lalglastnost, di papaFrancesco sembra pou’un roboante proclama peronista come al solito che la realta’.
Quanto a gettare m..da sui vertici attuali della chiesa cattolica, sui preti e vescovi ecardinali che subito si sono riposizionati su l’adulazione del papa regnante, continuando tranquillamente a farsi gli affari loro, non c’e’ bisogno del contributo di noi laici.Ci pensano gia’abbondantemente da soli.
E senon scattassd ancora oggi in tantissimi casi l”ipocrisia clericale”, l’insabbiamento, sai quanti scandali apparirebbero alla luce del sole! Basta solo parlare di uno che e’stato clamorosamente insabbiato:quello delladiocesi di Terni dove l’ ultrabergogluano mons.Paglia ha lasciato un buco di milioni di euro di debiti. per il quale era anche stato denunciato …poi il processo e’stato insabbiato…Pero’hascritto unlibro con prefazione di Scalfari sul narcisismo!
Sopire..troncare..trocare..sopire.Silenzio, silenzio…su i fattacci, pubblicita’marketing, spottoni su Repubblica solo sullecose che danno lustro e successo!
Brava Venturi che come al solito scopre l’acqua calda.
E non rinuncia alla possibilità di insozzare a casaccio, alle 9.47 di mattina , quel po’ di odiata chiesa cattolica che tanto le sta sulle scatole.
Poi magari va a genuflettersi piamente , devotissima, cattolicissima.
Clap clap clap clap
Degno di nota per imbecillità integrale quel ” preti e vescovi e cardinali che subito si sono riposizionati su l’adulazione del papa regnante “, che parla più di una enciclopedia Treccani a proposito delle limpide intenzioni di chi le pronuncia e del suo sguardo trasparente sulle cose di chiesa.
Sul “troncare…. sopire” delle 9.47 l’unico elemento serio è il richiamo al Manzoni. Il resto: niente. Si può (si deve) parlare di “ipocrisia clericale” quanto si vuole, ma con attenzione e rispetto ai nomi e alle date, cioè alla verità.
Per completare la cronaca semi-politica avviata sopra: Bertone è risaputamente l’uomo di Ratzinger (immaginate le vesti delle vestali se il papa dicesse o avesse detto qualcosa in merito all’attico e a chi è all’origine del caso). Paglia viene trasferito in Vaticano nel 2012. La storia di Pell va avanti da un po’ (e non da 4 anni). E comunque il caso di insabbiamento vaticano più clamoroso è quello di Machado Maciel – superfondatore dei superlegionari – per il cui dissabbiamento bisogna solo ringraziare, e tanto, papa Benedetto. Come ci ha insegnato la Russia comunista: precauzione a ri-scrivere la storia del passato quando l’intento è di voler (o non voler) turlupinare il presente.
Errate corrige: non Machado Maciel ma Marcial Maciel.
Scuse
Ma anche Machado Maciel va bene, padre Amigoni. Non si scusi, prego.
😀 😀 😀
http://www.repubblica.it/venerdi/2014/12/27/news/legionari_di_cristo_l_ultimo_segreto-131113220/
Ci si è dato un gran da fare nel perseguitare i Francescani dell’Immacolata a suon di manganello e calunnie, ma anche disfarsi di porporati dissidenti più o meno influenti e ancora, ci si da un gran da fare per trovare definizioni ad effetto, come “Madonna postina” ad esempio, per screditare le apparizioni.
Insomma, per separare il grano dalla pula Papa Francesco, diciamocelo, si è sempre dato un gran da fare, manco fosse Lui il Buon Dio: l’unico abilitato a questa cernita.Comunque….
Sembra che,malgrado le buone intenzioni di partenza, Papa Bergoglio alla fine sull’argomento Maciel, spinosetto alquanto, abbia fatto un bel nulla sul piano pratico. Anzi, con un abile moonwalk alla Michel Jackson ha fatto un retromarcia da sballo. Insomma: nulla di fatto per “estirpare alla radice”,secondo le intenzioni di Benedetto XVI, i legionari.
Certo, vuoi mettere i Francescani poveri in canna con i Legionari depositari di ingentissime proprietà e ricchezze spalmate su non si sa quanti continenti?Ehh. Purtroppo, come dicevano gli antichi: “pecunia non olet” . In quanto alle buone intenzione, si sa che di queste son lastricate le vie dell’inferno…
Claudia Leo questo tuo tono sul Papa mi dispiace. Molto.
Ti chiedo scusa Luigi. Eviterò in futuro di rattristarti. Ma, puoi tranquillamente procedere come meglio credi. Non te ne vorrò.Figurati…
Anche la sottoscritta, e chiunque osi toccare Bergoglio è sottoposto a trattamenti spesso al limite del sopportabile. Ora, tu diresti “tu non sei mica il Papa”, voialtri non siete nessuno. E’ vero, io non sono il Papa, non sono la Boldrini, noialtri non siamo nessuno, ne io occupo alcun posto di rilievo. Sono solo “un freddo cane nella palude”.
Palude: termine che riecheggia nella Commedia. La palude tra i due fiumi dell’Inferno Dantesco in cui, per via di quella legge del contrappasso, sono immersi nello Stigia un gran numero di peccatori, tra i quali i molestatori seriali,i simoniaci, gli eretici,i violenti contro Dio la natura e l’arte, gli ipocriti
e i SEMINATORI DI DISCORDIA del quale il tuo blog, un tempo “pianerottolo” oggi “cattivit”, ne ha ben due esemplari :Cuffini e la new entry Marilisa/VictoriaBoe.
“Perch’io parti’ così giunte persone
partito porto il mio cerebro, lasso!
dal suo principio ch’è in questo troncone.
Così s’osserva in me lo contrapasso.
Dante Alighieri, Inferno, Divina Commedia,
@ Stige