Nasce domani La Bussola Quotidiana (BQ), un quotidiano online che offrirà «una prospettiva cattolica nel giudicare i fatti del giorno»: www.labussolaquotidiana.it. Nasce dal giro dei colleghi del Timone, che ha dodici anni e il sottotitolo Mensile di informazione e formazione apologetica. Direttore editoriale della Bussola è Vittorio Messori, direttore responsabile Andrea Tornielli, caporedattore Riccardo Cascioli, redattori Marco Respinti e Antonio Giuliano. Tra i collaboratori: Ettore Gotti Tedeschi, Luigi Negri, Robi Ronza, Massimo Introvigne, Giorgio Torelli, Gianfranco Fabi, Rino Cammilleri, Paolo Rodari, Claudio Risè, Vincenzo Sansonetti, Saverio Gaeta, Francesco Agnoli, Carlo Bellieni, Bernardo Cervellera, Mario Palmaro, Giacomo Samek Lodovici, Piero Gheddo, Giorgio Carbone, Roberto Marchesini, Jacopo Guerriero e Gianni Valente. Sono colleghi combattivi e io gli dico: buona navigazione!
C’era già il Timone e ora arriva la Bussola
99 Comments
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Peccato che non facciano mai naufragio…
Coetus Nationalis Acuum Nauticarum
E per chi(e) scrivono?
Marco: spesso e volentieri non mi trovi d’accordo con te. Ma oggi proprio non posso che condividere…
Certi nomi ha fatto rizzare i miei pochi capelli. Purtroppo non dimentico…e, si sa che quando si mette il dito nella piaga chiaro che fa male. Che giorno scrivono: il sabato o la domenica…? Usano anche qualche …farina speciale? Immagino che parleranno anche delle buone …opere fatte in compagnia? Chi gli ha battezzato il numero iniziale? Scola o Fisichella?…
Of course, non posso desiderare loro che falliscano…ma certo non mi avranno tra i loro “fedeli”: non riesco ancora ad immaginare la “formazione apologetica” (addirittura!!!) come opera del Vangelo…
Mabuhay: guardi, Scola o Biffi sono cardinali e nonostante tutto è sempre interessante leggerli. Hanno una rubrica fissa.
Per il resto è un giornale da buttare.
Si tratta di invasati che andrebbero in giro con l’armatura, l’elmetto, lo spadone e lo scudo crociato. Sono personaggi che soffrono per non esser nati nel Medio Evo, lì si sarebbero divertiti molto.
Un’armata brancaleone, appunto:
http://www.youtube.com/watch?v=M9PrWuT-E-0
L’editoriale di Messori mi sembra pacato e bene organizzato, anche se un po’ lungo. Come è noto, altro è scrivere per un giornale, altro scrivere per il web, che ha bisogno di concetti stringati e frasi brevi.
O io sono cattolica oppure lo è Introvigne. La nostra intersezione è ahimè un insieme vuoto!
O.. O.. aut… aut.. ma non si era detto che l’et.. et …è più saggio e più corrispondente allo spirito della Chiesa Cattolica ?
perchè non può essere cattolica lei, cara Elsa, e anche Introvigne? e
persino ..l’odiato ( in questo blog) Missori? ??????????
ognuno a modo suo, colla sua sensibilità, e coi suoi limiti …. perchè nessuno di noi certo ha il filo diretto coll’Onnipotente !
MC
Ringrazio Luigi per la segnalazione e tutti coloro che hanno commentato.
Devo dire che mi sconcertano un po’ certi giudizi: la Bussola non è un quotidiano di apologetica, e mi piacerebbe che quanto viene scritto fosse giudicato – bene o male – per ciò che vale e non per chi lo firma.
Egregio Discepolo,
spero un giorno di essere degna della Misericordia Divina, e che lo sia anche Introvigne; ma trovo intollerabile la mistificazione, la falsificazione storica e l’apologia di visioni farneticanti della realtà, come quella di Plinio Correa De Oliveira autore di un libro più indecente di Mein Kampf.
Se crede, legga qui, per farsi un’idea:
http://www.kelebekler.com/cesnur/storia/it00.htm
@ Tornielli,
io leggo il Timone e leggo anche la bussolaonline.
Ad es. l’articolo di Introvigne che finge di parlare della riforma universitaria per riproporre il discorso del Papa all’università La Sapienza. Un articolo in cui c’è disprezzo per gli studenti, definiti “compagni di base” e trattati come zoticoni.
Il Papa vola alto, come sempre. Parla di verità, come sempre. La dice lui la verità, come sempre.
Il problema è che bisogna trovare i fondi per il diritto allo studio, per il FFO 2010 e per mandare avanti l’Università.
Per creare meritocrazia vera bisogna discutere sui parametri in modo da trovare un metodo di valutazione serio ed equilibrato.
Sul come non parla nessuno. Nemmeno il Papa.
—
Il vostro giornale è penoso e voi siete integralisti. Avete la gerarchia dalla vostra parte e questo vi salva. Ma con la ricerca della verità non avete nulla a che spartire.
Siete una delle ragioni del declino della Chiesa. Fate pena.
…
??????????
Sig. Tornielli:
la ringrazio per il suo intervento e per il genere letterario che usa, rispettuoso e aperto (molto diverso da quello che ho usato io…aggressivo e sarcastico). Il principio d “giudicare” uno scritto x il contenuto e non x chi firma, e’ sacrosanto e valido. Ma NON fino a quando chi si firma continua a proporre gli stessi contenuti, con lo stesso obiettivo… E, in questo senso, alcuni di quei nomi, caro il mio signore, sono proprio recidivi.
Se il sottotitolo scritto da Luigi e’ vero -mensile di informazione e formazione apologetica- non so cosa lei intenda nel dire che la Bussola non e’ un quotidiano di apologetica. Cioe’, spiegatevi.
Informazione e formazione cristiana sarebbe molto meglio, credo.
Ce ne’ e ne avanza x tutti.
Gentile Mabuhay,
intendevo solo dire che la Bussola non è una rivista di formazione apologetica come il Tmone: è uno strumento diverso, molto più orientato verso notizie e commenti di strettissima attualità. Vorremmo cercare di avere uno sguardo cristiano sui fatti che accadono ogni giorno e qualche volta tentare di raccontare fatti e notizie che sfuggono ai grandi circuiti di informazione. Non so davvero che cosa rispondere sui nomi “recidivi”, se non quanto ho già detto nel precedente commento. In ogni caso a me sembra che l’aggiungersi di una nuova voce, per quanto flebile come la nostra (la Bussola è un giornale online piccolo piccolo, che non ha editori o padroni ma è liberamente sostenuto da chi crede nel progetto) sia una ricchezza. Ma non pretendo certo di convincerla.
Così come non ho nulla da rispondere a Marco: lui ha già deciso che siamo integralisti e dunque gli facciamo pena. Il declino della Chiesa cattolica è colpa nostra. Tra le critiche ricevute in questi anni, è la prima volta che qualcuno attribuisce a un gruppetto di giornalisti che per lo più scrivono su periodici a limitata diffusione, persino il “declino della Chiesa” cattolica.
Gentile Tornielli,
SI ho deciso finalmente! Dopo anni in cui vi leggo e sto a fianco di chi condivide i vostri pensieri.
Fingete di volere il confronto e il dialogo, in realtà vi mascherate dietro questo per darvi una parvenza di laicità. Il vostro obiettivo è quello di difendere sempre e comunque la gerarchia ecclesiastica e di propagandare le idee che esprime e le proposte di legge.
Il declino della Chiesa è dovuto alla sua chiusura, alla mancanza di coraggio nel prendere sul serio il confronto lasciandosi contaminare da ciò che di vero e giusto c’è nel mondo “pagano” o di altre confessioni. Il declino della Chiesa sta nel fatto che l’età media dei cardinali del concistoro è sulla settantina d’anni: gente che è già buona se si regge ancora in piedi.
Voi siete il megafono di questa gerarchia: quella che sostiene il Nano, contestualizza gli orcod… cena da Vespa con Verdini e il Nano, silura Boffo, scomunica la mamma e i medici di una ragazzina di nove anni incinta perché violentata più volte dal fratellastro rei di IVG, definisce Beppe Englaro un assassino, definisce eutanasia il gesto della sospensione di cure mediche divenute sproporzionate, la gerarchia che giustamente si lamenta per Saviano riguardo a Welby ma che dimentica che Avvenire fa la stessa cosa e soprattutto che in Parlamento c’è una legge liberticida spacciata per direttive anticipate di trattamento!
In questo sta la vostra parte di responsabilità: esserne il megafono acritico, privo di obiettività e indipendenza.
Quelli come voi stanno assumendo sempre più incarichi e poteri proprio perché supini al volere del Papa. Da quando questo sta avvenendo la Chiesa è sempre meno ascoltata e tollerata.
Soprattutto essere parte di questa Chiesa è sempre più faticoso e privo di gioia.
L’ultima del bavarese è questa: “l’omosessualità rimane qualcosa che è contro la natura di quello che Dio ha originariamente voluto”.
Quanti cattolici si sentirebbero di sottoscrivere queste opinioni senza fare violenza a sé stessi?
Sig. Tornielli:
Grazie x la sua risposta e il suo tempo. Con il termine “recidivi” mi riferivo non solo ai nomi di alcuni suoi colleghi ma anche ai contenuti del 95% dei loro articoli. Apprezzo lo sforzo della “Bussola” di mantenere uno “sguardo cristiano” su cio’ che succede…(che per me vorrebbe dire avere uno sguardo “evangelicamente” libero!).
Ho il fondato “sospetto” che siamo su linee abbastanza lontane nel capire e cercare di incarnare questa liberta’ in questo mondo che ci e’ dato da vivere… Ma lo Spirito Santo esiste; e io cerco di crederci.
Per cui, la ringrazio ancora e la saluto, con i migliori auguri x la sua nuova “avventura” giornalistica. Il mondo e’ piccolo e chissa’ che un giorno non ci si incontri e discuta un po’… Take care and God bless.
Gentilissimo signor Tornielli,
apprezzo da sempre la sua moderazione; ma le sarei iinfinitamente grata se potesse esprimermi un suo parere, circa questa mia perplessità:
Sguardo cristiano col mondo significa avversione al multiculturalismo, rifiuto di luoghi di preghiera per l’Islam, limitazione sostanziale all’immigrazione, opposizione all’ecumenismo e al dialogo interreligioso, revisionismo storico su Crociate, Inquisizione, Galileo, Indiani d’America, Indios?
Sguardo cristiano col mondo significa necessariamente anteporre l’indefettibilità della Chiesa Cattolica, del Papa e del Magistero al messaggio Evengelico?
Sguardo cristiano col mondo significa campagne contro omosessuali?
Perché, lei lo sa meglio di me, sono queste le tematiche che alcuni redattori di questa nuova rivista stanno sostenendo.
Io rispondo come direttore responsabile per gli articoli che vengono pubblicati sulla Bussola, non per ciò che chi scrive anche sulla Bussola pubblica altrove.
In ogni caso:
1) La presenza di immigrati provenienti da altri Paesi con culture e religioni diverse dalla nostra è un fatto. Sono contrario al multiculturalismo come ideologia, non alla multiculturalità. Ritengo una ricchezza la presenza di culture diverse, a patto che non pretendano di imporsi. Sono per l’integrazione.
2) Sui luoghi di preghiera islamici la penso personalmente come Paolo VI, il quale, a un cardinale che gli chiedeva di opporsi alla costruzione della grande moschea di Roma in nome della (mancata) reciprocità, disse: “La Chiesa non si abbassa a questo livello”. Detto questo, ritengo giusto che i cristiani come pure i governi occidentali chiedano reciprocità, ma senza per questo vietare i luoghi di preghiera. Non ci si deve nascondere che le moschee non sono soltanto luoghi religiosi, ma anche politici, e dunque l’autorità pubblica ha ogni diritto di cercare di evitare che vi si indottrinino fondamentalisti per ingrossare le fila del terrorismo. Ma sul fatto che la libertà di culto sia un diritto per tutti, in nome del diritto alla libertà religiosa, per me non ci piove…
3) Confesso che in tema di immigrazione e delle leggi che la regolano sono abbastanza a digiuno. Penso sia giusto che uno Stato ponga dei limiti. In ogni caso l’immigrato, clandestino o regolare che sia, è un innanzitutto e prima di tutto un uomo con una dignità incommensurabile da rispettare.
4) Non sono affatto contrario all’ecumenismo: ut unum sint! Non sono contrario al dialogo interrelogioso! Vedete, io in questo sono all’antica, non ho una fede adulta e sono abituato a fidarmi del successore di Petro…
5) Bisogna capire che cosa si intende per “revisionismo”, termine che purtroppo viene usato sia per bollare sonore stupidate negazioniste sulla Shoah, sia studi seri che gettano nuova luce su episodi del passato. Ogni ricerca seria e non ideologica sul passato mi interessa. Nel mio piccolo, ho tentato di esercitarmi sul’argomento, con alcuni libri dedicati alla figura di Pio XII. Che però fino ad oggi nessuno ha considerato revisionisti…
Complimenti!
Ha evitato accuratamente di andare nel concreto delle questioni che Elsa ed io abbiamo posto.
Siete fatti così, voi della bussola. Avete la pretesa di essere coloro che ci indicano la direzione, di essere il punto di riferimento.
Poi applicate le più misere tecniche per aggirare gli argomenti che mettono a nudo la vostra totale assenza di obiettività e curiosità.
Lei si fidi di chi meglio crede. NON deformi la realtà, NON mistifichi, NON imponga a tutti di fidarsi di chi vuole lei appoggiando leggi contrarie ai diritti del malato, del cittadino, alla deontologia medica e alla Costituzione italiana.
E smettetela di parlare ogni due per tre di verità. Siete bugiardi e ridicoli!
Confesso che alcuni dei nomi citati come collaboratori della nuova rivista online (che ho rapiodamente visionato) mi fanno venire l’orticaria: in particolare gli aderenti ad “Alleanza cattolica”, di cui non condivido per nulla le prospettive “antimoderne” e le letture della storia in chiave “miracolistica”.
Ma credo che sia giusto mettere in discussione l’emergere prepotente di una “cultura di morte” che giustifica (o addirittura esalta) l’eutanasia ed il suicidio. E trovo esagerate le affermazioni di Marco e di Elsa.
Affermazioni come questa: “Sguardo cristiano col mondo (io direi “sul mondo”) significa necessariamente anteporre l’indefettibilità della Chiesa Cattolica, del Papa e del Magistero al messaggio Evengelico?” mi sembrano viziate da un preconcetto, secondo il quale il Magistero sarebbe necessariamente in contraddizione col Vangelo, e non una sua attualizzazione (per quanto perfettibile). Inoltre vorrei sottolineare il fatto che prendere le distanze dalle forti (e ben finanziate) campagne a favore del riconoscimento giuridico dei matrimoni dei gay (ed anche asffermare che l’omosessualità di per sé non rientra nel piano di Dio) è cosa ben diversa dall’asttaccare gli omosessuali come persone. Così come criticare Fazio e Saviano sull’eutanasia non significa negare la doverosa pietà umana nei confronti di chi per disperazione si toglie la vita.
Mi permetto di fare un’altra osservazione. Sono abbonato alla rivista dei paolini “Jesus” sin dall’inizio: per molti anni vi scriveva articoli importanti (accanto ad altre voci diverse) Vittorio Messori, che qualche anno fa ha abbandonato la rivista, in concomitanza con una radicalizzazione delle posizioni sue (verso posizioni tradizionaliste) e di quelle della rivista (che continuo ad apprezzare sotto molti aspetti, ma che su alcuni temi è un po’ monocorde e sempre più “di sinistra”).
Confesso che ho un po’ di nostalgia per il Messori di “Ipotesi su Gesù” e “Scommessa sulla morte” (due bei libri che ho apprezzato) e per una stagione in cui lui, col suo timbro inconfondibile, scriveva insieme a voci diverse su una stessa rivista. Abbiamo bisogno, come cattolici, di costruire una “sinfonia” di voci diverse, capaci guardare in diverse direzioni e non in una soltanto.
Concordo raffaele.
Un punto solo mi lascia perplesso e mi pare che inconsapevolmente si cada in distinguo lontani dal concreto: l’omosessuale ha o non ha diritto ad esercitare la propria sessualità liberamente?
Se è una deformazione, malformazione, deviazione dal piano divino deve considerarsi spiritualmente anomalo? In base a che cosa si fanno tali affermazioni?
Riguardo la SINFONIA: anche qui si rischia di far retorica. Come sarebbe bello il mondo senza violenza e malattie. Però ci sono violenza e malattie.
Ora, dove sta la sinfonia in Avvenire? Dove sta la sinfonia nelle varie trasissioni TV dove a “far la parte del cattolico” ci sono solo le Binetti, le Rocella, i Formigoni, i Messori, i D’agostino-Rondoni-Socci?
Caro Marco,
lei chiama il Papa sprezzantemente “il bavarese” .
mi sembra che ci sia un po’ di razzismo contro i tedeschi nel suo appellattivo… ! 🙂
non so di dove è lei, ma mettiamo sia del Sud, se io la chiamassi “il terrone” penso non le farebbe piacere! O se fosse svizzero “il crucco2 o se fosse ebreo “il giudeo” ? non le pare ?
Dunque le chiedo gentilmente di non chiamare sprezzantemente il Papa “il bavarese” ma , se non vuole chiamarlo Santo padre, o Papa, lo chiami pure Joseph Ratzinger. Grazie
MC
Comunque , caro Marco, è rimasto indietro.. l’ultima sui gay non è del “bavarese” ma dell’ONU…., ma sì della cara ONU :
http://www.ilgiornale.it/interni/per_lonu_e_lecito_uccidere_gay/09-12-2010/articolo-id=492288-page=0-comments=1
MC
E poi non è vero che in televisione non ci sono solo le Binetti e le Roccelle, Formigoni e Socci , ma spesso e volentieri, Don Mazzi, don Gallo, don Pincopallo e una variopinta e folcloristica schietra di preti “contro”, di preti” di frontiera” , di preti “che più-radicale-e- rivoluzionario -non si-può”
per chi ha questi gusti!
Dunque ad ciascuno i suoi gusti. a lei non piacerà la Binetti, ma a me per esempio non piace Don Gallo! Che vuol farci? dobbiamo sopportare anche chi non ci piace! Senza linciaggi e senza insulti….
MC
Don Gallo, don Giorgio de Capitani, don Farinella (che non amo affatto) non fanno leggi in Parlamento. Non vogliono costringerci ad andare in Paradiso.
Questa è la differenza.
—
Se lei è di sesso femminile perché ha scelto di chiamarsi Discepolo?
@tornielli
Grazie per le risposte, che trovo convincenti e sincere.
Posso quindi fidarmi che, come responsabile di questa rivista, Lei eviterà che essa diventi cassa di risonanza delle farneticazioni di Introvigne e soci.
@raffaele
Non ho nessun preconcetto contro i suoi e loro magisteri, anche se non mi convince l’indefettibilità di chicchessia.
Ce l’ho invececon coloro che, oscurando il messaggio evangelico, cercano nei testi del magistero indefettibile quelle affermazioni che poi usano strumentalmente per attaccare la multiculturalità, l’ecumenismo, il dialogo religioso e in definitiva tutta la dottrina sociale della Chiesa.
Sarà dura per Il dottor Tornielli che qui ne prende le distanze, gettare acqua nelle loro bocche di fuoco.
@raffaele
Ci sono tanti modi di attaccare gli omosessuali come persone senza che si arrivi agli insulti e alle botte come putroppo invece spesso accade.
Nella Russia comunista, nella Germania nazista, nell’Italia fascista essi stati oggetto di spregio e pulizia etnica.
Posizioni cotoliche che sostengono sia giusto non affittare locali della Curia a gay o che giustificano l’estromissione dal coro parrocchiale di un ragazzo omosessuale sono ANZITUTTO attacchi alla persona.
Sono convinta che, al di là delle frasi compassionevoli verso di loro contenute nel CCC, ci sia in realtà nella CHiesa un grande ostracimo e discriminazione di fatto, particolarmente da parte di esponenti del clero (vorrei dire … da che pulpito!),
Vi sono siti della destra cattolica, che qui non cito per evitare pubblicità dannosa, che, ben supportati da alti prelati, si impegnano in vere e proprie campagne contro gli omosessuali, mailing list di attacchi alla Carfagna e alle norme relative alle pari opportunità, che si appellano ai buoni cattolici (sic!) per smascherare le finte violenze contro gay.
Del senso di vergogna provato in duemila anni da, credo, milioni di omosessuali, una certa cultura cattolica credo sia fortemente responsabile.
Cara elsa.
Il direttore Tornielli distingue tra il personalmente e gli altri compari di redazione… Si tratta di una tecnica retorica. Lui fa il moderato dialogante, gli altri continuano a sparare mitragliate.
Lei, elsa, è molto intelligente e diplomatica.
A volte è necessario dirle chiare e dirle tutte.
Sono di sesso femminile e ho scelto di chiamarmi discepolo, qualche problema ? Anche Emily Bronte e George Sand si firmavano con uno pseudonimo maschile .
Pensi forse che fossero lesbiche?’ No ,non lo erano.
Caro Marco, se proprio vuoi combattere contro l’oscurantismo ( scusa se ti do’ del tu) perchè non combatti contro QUESTO oscurantismo? :
http://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca/2010/9-dicembre-2010/cuffia-islamica-nell-ora-musica–18139347948.shtmla?
MC
http://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca/2010/9-dicembre-2010/cuffia-islamica-nell-ora-musica–18139347948.shtml
MC,
si rilassi. Ho chiesto perché di una scelta che mi incuriosisce. Se fosse lesbica per me non ci sarebbe alcun problema o differenza. Non scrivo sulla bussola.
Diamoci pure del tu.
Quanto al link, parla di oscurantismo nel senso che la pagina non è disponibile?
http://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca/2010/9-dicembre-2010/cuffia-islamica-nell-ora-musica–18139347948.shtml
ho ripostato il link, perchè per me è una notizia agghiacciante:ma ci pensi , caro Marco, la povera ragazza non può sentire i suoi compagni che suonano il flauto?
almeno in questo , l’ammetterai, il bavarese è più tollerante!!! 😉
Senza dubbio.
Cosa dire?
Da frequentatore di librerie, per certe firme, posso affermare che fortunatamente certi libri giacciono sempre all’ultimo scaffale, e quindi certe “idee” hanno scarso mezzo di veicolazione.
Di Tornielli ho frequentato pure troppo spesso il blog, e lo ringrazio per lo spazio offerto, ma ora ho smesso definitivamente tranne una breve “puntatina” (molto critica) poche settimane fa. Certo non posso rimproverargli di avere i commentatori che ha (alcuni decisamente maleducati che fanno dell’offesa personale il loro principio ispiratore), non se li sceglie lui.
Nè tantomeno esigere come dovrebbe essere moderato il blog (io sono dell’opinione che chi offende gratuitamente le persone va buttato fuori e basta -bannato-, è norma di buona educazione).
E mi dispiace che di ciò debba fargliene parte dalle righe di questo blog.
Ognuno ha le sue idee e deve essere libero di esprimerle, quindi, tutti sono liberi di pensare e scrivere ciò che vogliono.
Certo dare le “patenti” imbarazza ma, chi ha intelligenza e senso critico saprà discernere, oppure è sempre libero di farsi la sua opinione.
Buon divertimento.
Caro Ubi,
se Tornielli non ha colpa degli utenti del suo blog, certo Luigi non ha colpa dei suoi. Quanto a maleducazione vedo chi ha tutte, ma proprio tutte, le carte in regola: un nuovo evangelo di Marco per una nuova Chiesa.
Incidentalmente, per la cara ElsaF, indefettibile è (solo) l’esistenza della Chiesa, conseguenza di quel “non praevalebunt” con cui il Signore ci conforta rispetto alla tenuta della navicella che ha affidato a deboli forze umane. Certo, il problema è se “il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?”
Il fatto è che io faccio (magari inconsapevolmente, scusatemi, ma nessuno è perfetto!) dell’apologetica. Mi viene da allargare le braccia e me ne dispiaccio.
Ho detto quello che penso per come lo penso.
Non mi interessa essere moderato se questo significa essere cerchiobottista. Una bugia è una bugia e chi la pronunzia si chiama bugiardo.
Chi mistifica, deforma e manipola dati scientifici e realtà per dimostrare una tesi pre-costituita facendo finta di arrivarvici per logica è ridicolo oltre che bugiardo.
Merita di essere contestato e merita queste parole.
In ogni caso le mie parole sono un millesimo nei confronti della violenza integralista e presuntuosa di Timone e Bussola.
Il resto che Gerry ha scritto sull’indefettibile con supercazzola comesefossantani e scappellamento a destra non lo capisco. Scusate l’ignoranza.
Volta e gira alla fine il discorso arriva li:
“sempre più “di sinistra”
“ci sono solo le Binetti, le Rocella, i Formigoni, i Messori, i D’agostino-Rondoni-Socci?”
” Don Mazzi, don Gallo, don Pincopallo e una variopinta e folcloristica schietra di preti “contro”, di preti” di frontiera” , di preti “che più-radicale-e- rivoluzionario -non si-può”
La politica, quella maledetta politica.
Ovvero se il Vangelo è di dx o di sx
o se lo rappresenta la dx o la sx.
Mi cascano proprio le braccia…
Ubi humilitas,
ha frainteso il mio pensiero.
Io lamento il fatto che i maggiori quotidiani cattolici e gli esponenti della cultura cattolica manchino di equilibrio ed obiettività e adottino le stesse tecniche dei Pannella-Cappato-Bonino divenendone lo specchio.
Vorrei anch’io meno politica, meno intenti reazionari e più attenzione a ciò che concretamente si incontra nella realtà.
Non sono io a fare la maledetta politica ma i don Camillo, i don Rino e don Tarcisio.
Troppa e per ottenere cosa?
Politica per politica, c’è molto di fascio-futurismo (mi riferisco, per carità, a Marinetti & C. del secolo scorso) nel dire “non capisco” cose che sono di un mondo irrevocabilmente passato: si guardi al futuro! Ognuno ha i compagni di strada e le assonanze politiche che vuole. Se poi si è dotati di superiori conoscenze scientifiche e di perfetta conoscenza della verità/Verità (non si è evangelisti per nulla), che dire? Chapeau!
“Non sono io a fare la maledetta politica ma i don Camillo, i don Rino e don Tarcisio.”
Marco, contesto anche e soprattutto quella!
Ma non perchè siano o non siano della mia posizione politica (non ne ho una)!
Perchè la Chiesa (e specie chi è ai piani alti, perchè serva d’esempio) non deve fare politica.
L’ho già scritto su questo blog, sul mio e dovunque, calci nel sedere alla politica nella Chiesa.
E ho pure scritto che sarei felicissimo se il Papa ricevesse i politici SOLO in Confessionale!
Perchè basta che uno incontri il Papa o un cardinale e dopo sui giornali leggi: la benedizione della Chiesa.
La Chiesa deve fare formazione, formare fedeli e coscienze, non formare e portare elettori!
Siamo d’accordo Ubi humilitas.
“Se poi si è dotati di superiori conoscenze scientifiche e di perfetta conoscenza della verità/Verità (non si è evangelisti per nulla), che dire? Chapeau!”
—
Sta parlando di quelli che scrivono su Avvenire, il Timone e la Bussola? Se è così siamo in sintonia.
E detto sinceramente, contesto Marco certo tuo modo di esprimerti.
La forza delle proprie idee non è data da certi termini, anzi.
Aggiunta:
errata> contesto anche e soprattutto quella!
corrige> contesto SEMPRE anche e soprattutto quella!
Come la penso da sempre è ben chiaro:
” Addirittura alcuni sembra facciano un uso ideologico e strumentale della religione e della religiosità e dei modi di esprimerla, per fini politici, per orientare verso uno schieramento o un altro e, vogliano o no costoro ammetterlo, emerge lampante questa considerazione da quanto loro stessi scrivono e, dal tono medesimo dei commentatori. Così come non mancano improbabili opinionisti del sacro pronti a distribuire patenti di cattolicità o meno a destra e a manca, secondo desideri e capricci personali e senza che abbiano alcuna autorità, magisteriale o meno, per farlo (questo senza voler entrare nel merito della “credibilità” degli stessi che facilmente si evince dal modo di esprimersi e di porsi nei confronti dei pastori della Chiesa e, del “prossimo” commentatore con cui essi interloquiscono…).
Ne viene fuori -questa è sempre una considerazione personale condivisibile o meno- un quadro a tinte fosche che offre l’immagine dei cattolici come dei “polemisti professionisti” dei litigiosi sempre pronti a darsi battaglia su questioni di lana caprina e, su argomenti che nulla hanno a che vedere con il vivere la fede stessa.
A tal fine mi preme ricordare che il cristianesimo non è una ideologia o una corrente di pensiero o un “partito” cui aderire ma, l’incontro col Cristo Risorto.”
http://vivificat.wordpress.com/about/
“Perchè basta che uno incontri il Papa o un cardinale e dopo sui giornali leggi: la benedizione della Chiesa.”
Ogni riferimento a fatti, persone e giornali è puramente casuale…
Ubi humilitas io sono d’accordo. Intanto però la politica viene fatta ed entra sempre di più nelle nostre scelte intime: dalla camera da letto sino al letto della propria morte.
Se lei vuole rimanere candido va bene. Io uso termini tanto forti quanto certe sparate degli alti vertici ecclesiastici, Papa compreso, si veda ad es. l’ultima uscita sui gay.
Non è intelligente chi è cerchiobottista. Una bugia è una bugia e va chiamata con il suo nome.
Mi rifersico ad es. ad “Eluana che sorride”, “Eluana che fa la passegiata e il bagnetto”, “Yamanaka scienziato etico” e così via di sciocchezza in sciocchezza. Badi bene poi che chi per primo si presenta come timone, bussola, guida e parla di verità non sono certo io ma proprio coloro che deformano dati e informazioni per portare chi legge o ascolta dalla propria parte, esattamente come ha fatto Saviano con Welby.
Vede Ubi, non è questione di incontri istituzionali tra vescovi e politici è questione del Segratario di Stato vaticano a cena con Verdini e berlusconi da Vespa; è questione di contestualizzare gli orcod… è questione che il Card. Ruini ha appena fatto due giorni fa un discorso tutto politico su federalismo, poli, leggi elettorali in cui il Cristo risorto probabilmente era già giunto a destinazione in quanto non ve n’era l’ombra.
Marco:
“”Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu va’ e annunzia il regno di Dio”
Per il “candido”, non lo sono proprio, ma mi sforzo di esserlo pur strisciando sul ventre.
Ed il candore cerco, se viene, di offrirlo a Dio perchè credimi mi costa tanto. Non voglio farmene un alone nè un’aureola. Non merito nè l’una nè l’altra.
E quand’anche avessimo ragione? Umiltà…
Oh Marco,
mi auguro tu non intendevi il “Candido” in senso voltaireiano…
Chiudo caro Marco con l’offrirti una riflessione.
Leggi “Proverbi 26, 4-5”.
E ricorda che il versetto 5 a differenza del 4, va usato con estrema, molto estrema parsimonia, anzi quasi mai (meglio mai).
Perchè nel momento in cui lo usiamo, potremmo essere (siamo…) noi stessi l’oggetto di scherno innanzi a noi stessi.
Perchè?
La risposta te la fornisce il versetto 12 dello stesso!
Auguro una buona serata a tutti.
Ho dato una scorsa a questa discussione e mi pare evidente che Marco ha dei problemini. Mi sa che siano gli stessi di Matteo, solo più gravi. (Matteo quasi quasi lo rimpiango, mi ci ero affezionato …)
Bel proverbio.
Quindi?
Ne ha anche lei di problemi Leonardo. Stia tranquillo.
“l’omosessuale ha o non ha diritto ad esercitare la propria sessualità liberamente?
Se è una deformazione, malformazione, deviazione dal piano divino deve considerarsi spiritualmente anomalo?”
A mio avviso l’omossessuale ha certamente, sul piano giuridico, il diritto di esercitare liberamente la propria sessualiotà (senza esercitare pressioni anche indirette, magari sulla base della propria posizione sociale: ma quuesto vale anche per l’eterosessuale, vedi Berlusconi…). Non ha invece il diritto di pretendere che lo Stato metta il suio rapporto gay sullo stesso piano del rapporto tra un uomo e una donna che fondano una famiglia. E neppure di pretendere che la Chiesa legittimi la sua scelta, che la giudichi moralmente buona o neutra. La Chiesa deve distinguere tra l’errore e l’errante. Ed è chiaro che l’orientamento sessuale non è di per sé una colpa (così come io non commetto peccato se sono attratto fisicamente da una donna procace e ben dotata, ma solo se assecondo questa attrazione tradendo mia moglie): lo può diventare una relazione omosessuale liberamente praticata.
L’omosessuale “di tendenza” non va considerato spiritualmente anomalo, così come l’handicappato fisico o mentale (scusate il paragone forse improprio): ma credo che possiamo dire che nel progetto originario di Dio non c’era la sofferenza fisica e psichica, di cui queste condizioni sono portatrici.
Anch’io preferisco i preti ed i vescovi che anzioché fare polòitica di destra o di sinistra) cercano di annunciare la Parola di Dio e di far conoscere Gesù Cristo. Ma non metterei la Binetti e D’Agostino sullo stesso piano di Socci o di Cammilleri o della Roccella (guarda caso una ex radicale, quindi tendenzialmente “estremista”).
Raffaele lei considera l’omosessualità come una forma deviata di sessualità.
Libero di farlo, tenga presente però che la comunità scientifica internazionale non la pensa così.
Il fatto che due omosessuali non possano sposarsi e dunque nemmeno in quel contesto vivere la loro relazione d’amore è l’emblema della loro discriminazione portata avanti con il sostegno della Chiesa.
Supponendo che vi sia una legislazione che regolamenti le unioni omosessuali, due cristiani omosessuali sarebbero comunque in peccato mortale se nel contesto di tale unione facessero l’amore.
Inutile girarci intorno. C’è una discriminazione.
@raffaele
Quindi lei concorda sul fatto che sia accaduto qualcosa nella storia che non era contemplato dal progetto di Dio?
Come ritiene possibile che all’Essere Eterno, che non vive nel tempo, che non distigue tra il prima e il dopo ma lo sovrasta, essendone il Creatore, accada qualcosa nel tempo da lui non pervisto?
Mi piacerebbe avere una sua considerazione circa un universo integralmente trasformato per volontà divina a causa di un grave peccato compiuto dal primo uomo in uno sperduto pianeta situato nella periferia della Via Lattea.
Un qualcosa che è successo miliardi di anno dopo il big-bang iniziale e che ha radicalmente mutato la vita introducendo il fino ad allora assente elemento di sofferenza, malattia, morte.
Vorrei anche se le è possibile che considerasse la sofferenza umana dalla cacciata dell’Eden al giorno d’oggi, prima e dopo la venuta del Messia come spiegazione di una vendetta divina che tuttora continua a consumarsi.
Dio perdoni i miei dubbi, mi perdoni se uso la ragione per dubitare e comprendere.
La lingua batte dove il dente duole
…e dove il clito ride!
elsa.F. Non so Raffaele ma io provo a dire. “Che sia accaduto qualcosa nella storia che non era contemplato dal progetto di Dio” io lo penso ogni giorno. Che Dio accompagni l’umanità con il suo amore [Sarò con voi fino alla fine dei tempi] l’intendo come garanzia che essa non si sperda nell’universo, non come assicurazione che non imbocchi strade sbagliate. Egli insomma la seguirà ovunque, ma lei è libera di andare ovunque, anche lontanissima dal progetto del Padre.
elsa.F.Come ritiene possibile che all’Essere Eterno, che non vive nel tempo, che non distigue tra il prima e il dopo ma lo sovrasta, essendone il Creatore, accada qualcosa nel tempo da lui non pervisto?
A motivo della libertà dell’uomo. Alla quale egli sottopone la stessa rispondenza al proprio amore.
elsa.F. Mi piacerebbe avere una sua considerazione circa un universo integralmente trasformato per volontà divina a causa di un grave peccato compiuto dal primo uomo in uno sperduto pianeta situato nella periferia della Via Lattea.
Un qualcosa che è successo miliardi di anno dopo il big-bang iniziale e che ha radicalmente mutato la vita introducendo il fino ad allora assente elemento di sofferenza, malattia, morte.
Non “per volontà divina” ma per volontà dell’uomo concorrente alla volontà divina.
Una volontà che ha aperto al Nemico, il quale ha “radicalmente mutato la vita” introducendo il male nella creazione.
elsa.F. Vorrei anche se le è possibile che considerasse la sofferenza umana dalla cacciata dell’Eden al giorno d’oggi, prima e dopo la venuta del Messia come spiegazione di una vendetta divina che tuttora continua a consumarsi.
La sofferenza umana non viene dalla “vendetta divina” ma dall’ostinazione dell’umanità nell’alleanza con il Nemico che la sottopone a ogni tormento.
elsa.F. Dio perdoni i miei dubbi, mi perdoni se uso la ragione per dubitare e comprendere.
Ci perdoni tutti. Ma per la chiusura all’Amore [Dio è amore], non per l’uso della ragione per dubitare e comprendere, che è cosa buona.
Eh, si!
Elsa.F è davvero mitica!
Luigi però mette ordine.
Dunque è il peccato la causa del male. Gesù non è venuto a liberarci dalla morte?
Com’è che si continua a morire?
Mi si risponderà: la morte spirituale! La schiavitù dal peccato!
Però se mangio una pastasciutta spirituale non mi sazio e del peccato sono schiavo. Quando, dunque, la liberazione?
Nell’aldilà? Troppo facile, così! Chi l’ha mai visto l’aldilà? Chi è mai tornato a dirci come se la passa?
Grazie, Luigi; sinceramente grazie!
Con gli occhi della fede si intuisce una realtà che supera di gran lunga quella che la nostra ragione riesce a percepire.
Vede, io ho la certezza che un giorno davanti all’Altissimo saremo abbagliati dal potere scorgere la grandezza della Misericordia specchiata nel Volto dell’Onnipotente.
Purtroppo, la mia ostinata razionalità non ne vuole sapere di accettare che fino alla venuta dell’uomo, sicuramente successiva a quella dell’Homo Sapiens stimata in 200.000 anni fa, la morte non esistesse.
Diciamo che … vorrei credere, ma non ci riesco.
Ma mi rendo conto che se casca il palco del peccato originale, causa della sofferenza e della morte, cadono le fondamenta del cristianesimo e questo mi mette profondamente in crisi.
In quanto alla vendetta divina faccio fatica a vedere l’agonia e la morte di un bambino per un male incurabile come effetto “dell’ostinazione dell’umanità nell’alleanza con il Nemico”.
Marco provo a dire. Ma sono sicuro che tra i frequentatoiri del pianerottolo vi sono molti che saprebbero dire meglio.
Gesù non è venuto a liberarci dalla morte? Com’è che si continua a morire?
Gesù è venuto a insegnarci come vincere il male con il bene – e così conseguire la vita eterna – ma non è venuto a farci immortali sulla terra.
Marco. Se mangio una pastasciutta spirituale non mi sazio.
Questo capita anche a me.
Marco. Quando, dunque, la liberazione dalla morte?
La morte – nella veduta cristiana – è la somma dei mali provenienti dal Nemico. Sarà vinta alla fine: L’ultimo Nemico a essere sconfitto sarà la morte. Ma nel tempo di mezzo perdura la sua signoria che ha avuto ragione anche dell’Agnello. La storia dell’umanità si svolge per metà sotto questa signoria che cesserà quando la somma delle sofferenze inflitte all’umanità e il sangue dei giusti provocheranno l’ira dell’Agnello. Possiamo affrettare il tempo invocando quell’ira.
Marco. Nell’aldilà? Troppo facile, così!
Nel tempo di mezzo si tratta di restare di fronte al mistero del male e della salvezza senza cedere alla tentazione di lasciar cadere la promessa che ci è stata fatta. Non è facile per nulla. E’ l’impresa più ardua dopo quella del martirio e la si consegue soltanto a prezzo del sangue – o della vita – che qui si equivalgono.
Marco. Chi l’ha mai visto l’aldilà? Chi è mai tornato a dirci come se la passa?
Nessuno l’ha mai visto, come nessuno ha mai visto Dio. Ma Gesù ha dato testimonianza visibile del Padre ed è tornato vivente dopo la morte a garanzia del nostro ritorno in vita dopo di essa. Essere cristiani vuol dire ritenere attendibile quella testimonianza.
Grazie Luigi!
Occorre tanta fede.
Invoco l’ira dell’Agnello! Si abbatta sui servitori del Maligno!!!
Luigi, sono ammirato (dico sul serio): quella che vedo è realmente un’opera di misericordia spirituale. Bisognerebbe (bisognerà) fare così, ma io uno con un senso dell’umorismo come quello esibito da Marco alle 15.36 lo considero irrecuperabile. Lo so, lo so che è sbagliato, ma che ci posso fare?
Ora vado a flagellarmi un pochino per penitenza.
@Leonardo
Ho bisogno come l’aria dell’aiuto e della misericordia di tutti.
Ma caro amico credo che più o meno siamo tutti ad averne bisogno.
Della battuta di Marco si può ridere o restare indifferenti (io ho riso); di questa sua simpatica replica, un po’ meno …
Sono molto contento che abbia riso elsa.F!
Leonardo, perché è ‘sì turbato dall’organello da me citato?
Pensi ad esso e si rilassi:
delicato eppur potente
esterno ma celato
rudimentale e complicato!
Grazie Signore della splendida perla che alla metà del cielo hai regalato!
Guai a chi in nome tuo l’organello ha mutilato!
@Marco
Sissignore, ho riso di gusto.
Caro Marco sei frizzante, spontaneo, arguto, simpatico e bonariamente sopra le righe.
Le persone come te sono quelle con cui preferisco dialogare.
Un abbraccio,
Elsa
@elsa.F
Ti ringrazio tanto.
Un abbraccio,
Marco
“Purtroppo, la mia ostinata razionalità non ne vuole sapere di accettare che fino alla venuta dell’uomo, sicuramente successiva a quella dell’Homo Sapiens stimata in 200.000 anni fa…”
“Le persone come te sono quelle con cui preferisco dialogare.”
Je dis toujours: ‘Cherchez Darwin’ .
(Anche se da un punto di vista di strategia riproduttiva, il ‘clitorideo’ schietto non è così vincente… a meno che le battute sulla pratica del cunnilingus, e sua la pratica stessa, siano in ultima analisi un praeambulum copulationis..)
(Ma la battuta di un certo tipo, se ben piazzata, pone senz’altro in pole position -è il caso di dirlo- con buona parte del pubblico femminile. E’ innegabile, Leonardo. -Se poi è ancor più ben piazzata con stile “à la Jacopo Fo” , magari in un contesto almeno lievemente ideologizzato, la marcia è trionfale..- Con l’umorismo inglese non so quante partner si rimorchino il sabato sera – o il mercoledì dopo il cine. Sulle potenziali mogli -questo è vero- la percentuale di privilegio dell’umorismo ‘di pancia’ diminuisce un pò, ma non più di quel tanto.. -Almeno in Italia.)
Visto che fra qualche giorno -a seguito di insindacabili considerazioni personali- sparirò davvero dal blog per un tempo imprecisato (ovvero -ispirandomi liberamente al fulgido esempio di Sump- ridurrò programmaticamente la mia presenza a pochi interventi eccezionali -tipo auguri di Natale, Pasqua, eventi eccezionali, etc..- ) , devo pur chiudere qualche pratica..
Pe esempio, ricordare che, circa un mese prima della tragica fine di Monicelli, su questo blog citai (con video di youtube) “Amici miei” , in merito a Ruby “la nipotina di Mubarak”, suggerendo come la geniale espressione “nipotina per parte di fava” vi stesse a pennello.. (Ovvero: se non ho citato tali film dopo il suicidio dell’autore, non vuol dire che non li abbia mai visti o apprezzati..
Nel post su Abacucco, peraltro, avrei voluto ricordare il famoso “Deus vult!” sul ponte che si sfracella sotto al troppo confidente frate invasato, e i problemi che il ricordo di tale scena mi arreca ogni qual volta mi trovi in presenza di Cavalieri del Santo Sepolcro.. 🙂
Altre -stupide o meno- pratiche a seguire nelle prossime ore. (E’ il Syriacus’ farewell tour. “Finalmente!” -Eh, sì, ricordo ancora l’invettiva di Matteo sugli ‘addii annunciati’ ‘da primadonna’ nel blog.. Bei tempi, tutto sommato.)
I cifrati nei post?
Chi ci capisce è bravo… (non quelli di don Rodrigo…)
Syriacus, prima che vai volevo dirti una cosa.
Credo che il tuo nick sia dovuto più all’apprezzamento che nutri per colui che fu vescovo di Genova, che alla origione geografica.
Se nel caso mi perdo qualche tuo post, approfitto per farti anticipatamente gli auguri per tutte le feste a venire.
elsaF delle 16,29. Io credo si debba evitare di tirare dalla Scrittura e dalla Tradizione una teologia del cosmo e della storia troppo determinata, tentazione a lungo coltivata nei secoli. Credo ci si debba attenere alla regola essenziale della fede contenuta nel Credo. In esso per esempio il peccato originale non è nominato. Non è dunque necessario arrivare alla descrizione – quale per esempio troviamo in Tommaso d’Aquino – di un Paradiso terrestre e a una trattazione a specchio di ciò che capita all’uomo prima e dopo il peccato. L’affermazione che la morte entra nel mondo con il peccato (Romani 5, 12) la possiamo intendere nel suo nucleo, senza la pretesa di stabilire quando e come ciò sia avvenuto. Il senso di quell’affermazione è che la risposta cristiana e biblica alla questione del male dice che esso proviene dalla libertà: caratterizza dunque la storia dell’uomo e del mondo fin dai primordi. Già con le potenze spirituali, dette anche angeli, prima che con l’uomo. Il come e il quando può essere detto solo con il mito e la metafora. Ma il cuore è nel mistero della libertà creaturale. Conviene meditare il mistero e non approndire il mito per cavarne altre informazioni mitiche.
Sempre a elsaF delle 16,29, che ringrazio per la forza dell’obiezione che ha posto. Tutta questa questione – libertà e peccato, peccato originale e male originario, uomo e cosmo, mito e storia, metafora e suo senso profondo, distorsione della creazione e origine della morte – è trattata in maniera dettagliata e liberante dal cardinale Joseph Ratzinger nel volume intervista con Peter Seewald (sempre lui) pubblicato dalla San Paolo nel 2000 con il titolo DIO E IL MONDO, specie nei capitoli L’UOMO, DIO, LA CREAZIONE, L’ORDINE NATURALE, alle pagine 67-122.
Syriacus, hai segnalato sempre bellissimi video musicali ma anche video con battute piccanti.
Ti propongo qualcosina pure io che mixa le due cose:
http://www.youtube.com/watch?v=BdUJpsTKVMw
http://www.youtube.com/watch?v=xq1PHZo1q8o
E mi fermo, perchè poi quella del “card alfonso fava”, gennarino primo
e le altre qui giustamente non sono proponibili…
Grazie, Ubi, me ne son fatte di risate grazie ai tuoi video.. (Battute del genere -non tutte: alcune sono proprio pessime, e non solo di gusto..- , fra molti orfani di Siri sono normali, anche troppo..)
Ma mentre le battute degli Squallor potevano essere “apprezzate” persino in milieu del ‘sottobosco clericale’ (e non solo anticlericale), mi pare un indubbio segno dei tempi il fatto che, in due mesi, un simile http://www.youtube.com/watch?v=gxrzkkcNCpQ abbia superato un terzo di milione di visualizzazioni..
Forse, fra i cristiani ‘praticanti’ in Italia, giusto un valdese potrebbe ritenere in coscienza innoque simili battute (che certo talvolta mi possono far ridere d’istinto, specie se dopo una birra..) Oggi pure moltissimi cattolici le considerano assoluta normalità. E’ il preludio all’ “italo-zapaterismo” prossimo venturo.
Vedete, personalmente sono uno che vive quasi tutto il giorno di umorismo, prodotto e ricevuto, talvolta molto ardito, oltre che raffinato o ironico o intellettualizzante, etc..
…Non di rado cito con amici le vecchie canzoni di Elio, davvero mitiche.. Però, e lo dico con grande tristezza, vedo nella parabola discendente di questo grande musicista (fra chi ci acchiappa di musica, sulla sua grandezza, il giudizio è pressoché unanime) un crescente “odium fidei” (senza se e senza ma più o meno irenico-ecumenici). Ed è quello che con ogni probabilità travolgerà (magari dall’oggi al domani) i “cattolici” in Italia. Per questo, “c’è bisogno di martiri” (in senso lato). Almeno io la vedo così.
caro Syriacus, bello il tuo blog ma non ho capito come si faccia ad inviare commenti!
MC
@Luigi
C’è soltanto un’occasione nella quale veramente smarrisco questa certezza (di Dio): quando incontro la sventura altrui, anche quella che mi è indifferente, di chi mi è sconosciuto (e forse persino di più), compresa la sventura dei secoli passati, anche dei più lontani. Questo contatto mi procura un male così atroce, mi trafigge talmente l’anima da parte a parte, che per qualche tempo amare Dio mi diventa quasi impossibile. Manca poco che non dica impossibile. Al punto che non dica impossibile. Al punto che me ne preoccupo per me stessa. Mi rassicura un poco il ricordo il ricordo di Cristo che ha pianto nel prevedere gli orrori del saccheggio di Gerusalemme. Spero che egli perdonerà la mia compassione.
(Simon Weil, AD 63)
@Luigi …
Il Signore chiese a Satana: “Da dove vieni?”.Satana rispose al Signore: “Dalla terra, che ho percorso in lungo e in largo”. Il Signore disse a Satana: “Hai posto attenzione al mio servo Giobbe? Nessuno è come lui sulla terra: uomo integro e retto, timorato di Dio e lontano dal male”. Satana rispose al Signore: “Forse che Giobbe teme Dio per nulla? Non sei forse tu che hai
messo una siepe intorno a lui e alla sua casa e a tutto quello che è suo? Tu hai benedetto il lavoro delle sue mani e i suoi possedimenti si espandono sulla terra. Ma stendi un poco la mano e tocca quanto ha, e vedrai come ti maledirà apertamente!”. Il Signore disse a Satana: “Ecco, quanto possiede è in tuo potere, ma non stendere la mano su di lui”. Satana si ritirò dalla presenza del Signore. Un giorno accadde …
(Giob 1, 7-12)
Sappiamo bene le prove cui Giobbe viene sottoposto.
Va bene il genere letterario, ma il cinismo (?) di un certo Qualcuno fa riflettere.
Dio pena, attraverso lo spessore infinito del tempo e della specie, per raggiungere l’anima e sedurla. Se essa si lascia strappare, anche solo per un attimo, un consenso puro e intero, allora Dio la conquista. E quando sia divenuta cosa interamente sua, l’abbandona. La lascia totalmente sola. Ed essa a sua volta, ma a tentoni, deve attraversare lo spessore infinito del tempo e dello spazio alla ricerca di colui ch’essa ama. Così l’anima rifà in senso inverso il viaggio che Dio ha fatto verso di lei. E ciò è la croce.
(Simone Weil – L’ombra e la grazia)
La trovo molto più convincente di San Paolo
elsa.F ti leggo da Collecchio, Parma e ancora ti ringrazio. E saluto tutti nella domenica in laetare.
Concordo nella sostanza con le risposte di Luigi ad Elsa. E credo anch’io che il racconto del peccato originale non vada inteso come un racconto “storico”, ma come l’evocazione di una rottura che (non sappianmo come) ha fatto il mondo diverso da come l’aveva pensato Dio agli inizi.
Marco, non mi interessa criminalizzare i gay, ma uscire dagli schemi del “politicamente corretto”. Non credo che i gay che hanno rapporti fisici cadano automaticamente in peccato mortale. Ma creo che non sia corretto pretendere un’equiparazione con una relazione stabile eterosessuale.
elsa.F è struggente.
Che belli i brani citati!