Centralità della misericordia: Benedetto loda Francesco

Arriva in libreria un testo di Benedetto che parla di Francesco. Arriva senza clamori ma è una prima assoluta: mai il Papa emerito aveva parlato del successore entrando nel merito della sua predicazione, stavolta invece lo fa. E lo fa in appoggio alla linea di Francesco, lodandone l’impegno sul tema della «misericordia»: è l’attacco giustamente sonoro di un mio articolo pubblicato oggi dal “Corriere della Sera” a pagina 20 con il titolo Il sostegno a sorpresa del Papa emerito alla linea indicata da Francesco. Non è “a sorpresa” ma i titoli li fanno i titolisti. Nel primo commento un mezzo retroscena.

35 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Jacques Servais. Nel mio articolo disinformato scrivo “l’anonimo intervistatore” ma ora so che non è anonimo: io mal sopporto gli anonimi. Lo so perchè ho letto “Avvenire”, che oggi pubblica quasi per intero l’intervista (che era apparsa in un volume della San Paolo dal quale io l’ho conosciuta e che cito nell’articolo linkato), chiarendo che fu fatta dal teologo gesuita Jacques Servais, condotta e redatta in tedesco, rivista dal Papa emerito. Curiosamente il libro non lo sapeva.

    16 Marzo, 2016 - 11:42
  2. Lorenzo Cuffini

    ” Pasticcetti ” editoriali .

    16 Marzo, 2016 - 11:54
  3. maria cristina venturi

    Questo dimostra che la “centralità della misericordia” non è un invenzione di papa Francesco, ma è il FONDAMENTO del messaggio cristiano come è sempre stato testimoniato dalla Chiesa da duemila anni a questa parte , ben prima del pontificato di papa Francesco.E la misericordia non è neppure una “riscoperta” da parte di papa Francesco di qualcosa che era stato dimenticato visto che i suoi immediati predecessori sia San Giovanni Paolo II sia Benedetto XVI con le loro encicliche “Dives in misericordia” e “Deus caritas est” hanno proclamato la centralità della misericordia come nucleo del messaggio cristiano.
    Questo dimostra quanto è falso definire Bergoglio “il papa della misericordia” quasi che i suoi predecessori non fossero stati anche loro i papi della misericordia, ma papi senza misericordia o contro la misericordia..
    Questo dimostra che nella Chiesa non vi sono ne’ vi possono essere balzi, rivoluzioni, scoperte dell’ultima ora,rivolgimento di 180 gradi, ma esiste ed è sempre esistito solo la testimonianza di un messaggio, quello di Gesù, che è già stato dato , dai Vangeli, dalle testimonianze degli apostoli, dei Padri della Chiesa , dei santi, dai papi e dai Concilii , da TUTTI i Concilii non solo dal CVII.
    questo dimostra che lo spreco di parole come “rivoluzione” “cambiamento epocale””nuova chiesa” che si sono pronunciate su tutti i giornali parlando del pontificato di papa Francesco sono assurde e blasfeme da un punto di vista cristiano.
    la centralità della misericordia è la centralità del messaggio cristiano.
    Benedetto XVI non appoggia “a sorpresa” Francesco , quasi ci si aspettasse che Ratzinger sia “contro la misericordia” ma appoggia, senza alcuna sorpresa, il messaggio cristiano par exellencce: quello della misericordia.
    ma oggi è tutto centrato sulla figura idolatrata di papa Francesco e quindi sembra che il messaggio della misericordia sia una invenzione speciale di Bergoglio, una sua “trovata” e che la Chiesa prima di lui non sapesse neppure cose fosse la misericordia.
    L’intervista a Benedetto sfata questo mito.

    16 Marzo, 2016 - 13:03
  4. alessandra cancelli

    Mi scusi signora Venturi, ma penso che l’intento del dott. Accattoli fosse quello di dimostrare la continuità del messaggio cristiano tra Papa Benedetto e Papa Francesco. Lei invece vuole continuare a contrapporli, cosa che non è, sempre a discapito di quello che a Lei non piace.

    16 Marzo, 2016 - 15:33
  5. maria cristina venturi

    cara signora Alessandra Cancelli questo scrive sull’Osservatore romano di oggi Lucetta Scaraffia:
    ” L’intervista che Benedetto XVI ha rilasciato al teologo gesuita Jacques Servais sul tema della fede tocca temi cruciali. Non si rivela tanto come un appoggio offerto dal Papa emerito a un presunto partito della misericordia, e quindi a Francesco, come ha rilevato chi ha dato dell’intervista soprattutto un’interpretazione giornalistica: ( NOTA BENE : non lo dico solo io ma anche Lucetta Scaraffia! )come se il tema della misericordia costituisse un’esclusiva del Papa regnante e non un tema fondativo della tradizione cristiana, anche se spesso emarginato e dimenticato ( NOTA BENE : non lo dico solo io ma anche Lucetta Scaraffia).
    Piuttosto l’intervista è importante perché contiene un’interpretazione storica di grande rilievo, di quelle che ribaltano il pensiero comune: per l’uomo di oggi «le cose si sono in un certo modo capovolte, ovvero non è più l’uomo che crede di aver bisogno della giustificazione al cospetto di Dio, bensì egli è del parere che sia Dio che debba giustificarsi a motivo di tutte le cose orrende presenti nel mondo e di fonte alla miseria dell’essere umano. Tutte cose che in ultima analisi dipenderebbero da lui».
    A questo infatti ci ha portato l’affermazione continuamente ripetuta: «Dio è morto ad Auschwitz», la cui diffusione ha dimostrato ancora una volta come sempre il male tenda a generare altro male, in questo caso la perdita della fede in un Dio buono che ama l’essere umano.
    Aveva percepito questo pericolo la mistica Etty Hillesum, giovane ebrea olandese profondamente attratta dal cristianesimo, che, immersa nell’angoscia di un campo di transito verso la fine con gli altri ebrei olandesi, scrive: «Deve esserci qualcuno che passi attraverso tutto ciò e testimoni che Dio è vivo, persino in tempi come questi. E perché non dovrei essere io quel testimone?».
    La perdita nella fede in un Dio buono sta all’origine — certo insieme allo scientismo, ma con un ruolo non secondario — anche delle novità bioetiche che segnano il nostro tempo: la legalizzazione dell’eutanasia, l’aborto, la manipolazione e l’uso indebito degli embrioni e delle componenti genetiche dell’essere umano. L’uomo pensa di poter intervenire per fare meglio di Dio, quel Dio che lo avrebbe così deluso per le sue colpe.
    La riflessione di Benedetto XVI quindi tocca ancora una volta il cuore dei problemi del nostro tempo, aiuta a capire il senso dell’epoca in cui viviamo, senza toglierci la speranza: «Nella durezza del mondo tecnicizzato nel quale i sentimenti non contano più niente, aumenta però l’attesa di un amore salvifico che venga donato gratuitamente».
    L’Osservatore Romano, 17 marzo 2016.
    POSTED BY IL SISMOGRAFO ORE 16:48

    Come vede cara signora Alessandra Cancelli anche Lucetta Scaraffia su l’Osservatore Romano dice quello che dico io: che cioè il taglio “giornalistico” che è stato dato alla notizia è completamente stravolgente la notizia stessa.
    non è Benedetto XVI che “appoggia” Francesco, ma è esattamente il contrario: Francesco è nel solco della tradizione cattolica quando e se segue la centralità della misericordia.
    se lei non vede la differenza del punto di vista è ben cieca: un conto è dire come dice il titolo del Corsera di oggi Benedetto XVI da’ un sostegno e loda Francesco ( di questa lode non c’è traccia nell’intervista ) quando Benedetto ha testualmente detto
    “la misericordia è l’unica vera e ultima reazione efficace contro la potenza del male. Solo là dove c’è misericordia finisce la crudeltà, finiscono il male e la violenza.Papa Francesco si trova del tutto in accordo con questa linea”

    E’ Francesco che si trova d’accordo con una linea ben presente prima di lui e ben è più grande di lui. Chi vuole farne una sorta di paladino della misericordia contrapponendolo alla Chiesa precedente non sono certo io ,cara signora Cancelli , ma proprio i laudatores di Francesco.
    sono i laudatores di Francesco che lo contrappongono costantemente alla Chiesa precedente!
    Come dice Lucetta Scaraffia il “presunto partito della misericordia” non esiste e non esiste alcun appoggio a tale partito da parte di Benedetto se per misericordia si intende, in soldoni, comunione ai divorziati, matrimonio gay, preti donne e cose di questo genere!

    16 Marzo, 2016 - 19:37
  6. alessandra cancelli

    Forse non ha capito, io non ho detto che la misericordia e’ un tema di Papa Francesco ma esattamente il contrario, ma se Lei vuole sempre travisare quello che dicono le altre persone, può’ tranquillamente farlo senza alcun problema.

    16 Marzo, 2016 - 20:20
  7. Sig.ra Alessandra, le consiglio di non prendersela troppo.
    La sig.ra Venturi ha fatto in modo che molti di noi si siano stancati di provare a dialogare e rimangono silenziosi intervenendo solo di rado.
    Non esiste modo o maniera di parlare o ascoltare con la signora Venturi e con coloro che la appoggiano e la pensano come lei. Queste sono persone con il punto esclamativo!, come spiegava De Crescenzo ingegnere/filosofo napoletano.
    Noi, invece, piccoli punti interrogativi, che ogni giorno cerchiamo di capire e le certezze granitiche manco sappiamo come si pensano, spesso evitiamo anche solo di dire il nostro pensiero davanti a cotanta saggezza e perfezione.
    Rimanga signora Alessandra. Necessitiamo di aria nuova sul pianerottolo!
    Il mio più bel saluto mensile a tutti, anche alla signora Venturi.
    Cinzia Cripe

    19 Marzo, 2016 - 6:59
  8. Lorenzo Cuffini

    Ciao Cinzia!!!
    Buone Palme incipienti e , se continui ad attenerti alla regola del mese, pure Buona Pasqua!!!
    Le “certezze granitiche”, la “saggezza” e la “perfezione” sono tanto più sbandierate quanto maggiore è la fifa davanti ai punti interrogativi che montano dentro e che vengono deliberatamente soffocati.
    Ogni punto esclamativo, in questo senso, credo possa essere letto come un bel punto interrogativo represso…..

    🙂

    19 Marzo, 2016 - 9:25
  9. roberto 55

    MA BENTORNATA, CINZIA !
    I tuoi interventi sono ventate di aria fresca e pura: e, a proposito, benvenuta ad Alessandra !
    Buon sabato a tutti !

    Roberto Caligaris

    19 Marzo, 2016 - 17:41
  10. Clodine-Claudia.F.Leo

    I punti interrogativi ad un certo punto del cammino dovrebbero essere sostituiti da un bel punto fermo. Altrimenti si è ondivaghi, la qual cosa poteva andare bene per gli epicurei che si ponevano domande su domande in continuo affanno. La ricerca dell’isola che non c’é non si confà a quelli che cercano Dio : l’unico che da un senso alla propria storia, senza il quale non ci sarebbe che vuoto. La Verità,poi, quella che si percepisce con l’anima,il pensiero interiore, rimane sempre uguale, non ha alcuna somiglianza con la falsità sì da non poterla distinguere.

    19 Marzo, 2016 - 22:02
  11. Clodine-Claudia.F.Leo

    Riguardo alle proprie convinzioni, poi, ritengo che se queste non sono personali elaborazioni -frutto di strutture mentali spesso deviate che nulla hanno a che vedere con la realtà oggettiva degli eventi- ma una seria ricerca, comparata, documentata per per cui si è certi di ciò che si afferma, viceversa non sono semplici idee, opinioni per cui opinabili, credo il confronto sia sempre lecito, senza che per questo si debba mettere in croce, sbertucciare, irridere, mortificare, rispondere picche -come spesso accade in questo preciso contesto- chi, anche se da un’angolatura diversa forse è più vicino, se non al nocciolo, almeno alla polpa rispetto a chi è ancora alla scorza…
    Questo vale per tutti e per ciascuno, e in ogni campo, perché il nostro sapere è sempre socratico: tutti rientriamo nella probabilità di essere sapienti e stolti, colti e ignoranti allo stesso tempo e nello stesso momento…proprio come i tessuti reverse. E’ l’attitudine di fondo, l’atteggiamento che deve cambiare, non l’aria.

    Un caro saluto a tutti

    19 Marzo, 2016 - 22:03
  12. mia cara Clo, sostituire il punto interrogativo con qualcosa di fermo significa essere morti non ondivaghi!
    E’ vero esattamente il contrario di quanto affermi: proprio perche’ esiste un Dio io posso dubitare, farmi domande, cercare. Senza Dio nulla avrebbe senso ma questo non significa che la mia ricerca sia vana o che io girovaghi in mezzo alla vita senza direzione.Io cerco solo di pensare meglio, amare meglio, fare di piu’.
    Le mie non sono critiche sterili a Maria Cristina Venturi fatte solo per il piacere di parlare o di aggredire ( e a che pro,poi?). Cio’ che io ogni tanto tento di sottolineare e’ che il modo di ragionare-parlare-interloquire della signora Venturi parte sempre da una critica feroce di qualcosa o qualcuno che non le aggrada e mai una volta, UNA, che ci sia stato un passo indietro per riconoscere che anche gli altri potessero avere un pensiero-opinione-sentimento, sicuramente diversi, ma altrettanto rispettabili.
    Non e’ che qui si chiede di avere ragione o torto, si chiede, se possibile, di farci una bella conversazione – magari anche accesa e dai toni forti – ma che alla fine abbia dato a ciascuno qualcosa di nuovo su cui riflettere e abbia aperto gli orizzonti di ognuno un poco di piu’. Chiedo troppo? Forse si’, se anche tu difendi sempre a spada tratta la signora Venturi, anche quando e’ palesemente indifendibile.
    E allora mi domando: dopo una giornata di lavoro intenso che mi tiene in piedi dalle 12 alle 14 ore, dopo tutto il chiasso e il frastuono di un ristorante, i clienti, i fornitori, il telefono, gli impiegati e le montagne di burocrazia, perche’ devo mettermi a litigare anche virtualmente?, visto che le persone come la Venturi non arretrano mai di un millimetro? Meglio la lettura silenziosa……e un commentino ogni tanto, quando proprio voglio farvi sapere che sono ancora viva!

    Giungano a tutti quanti ( proprio TUTTI) gli abbracci piu’ affettuosi e gli auguri per una Pasqua del Signore serena. Ci sentiamo il mese prossimo, come da richiesta dell’Amministratore! 😀

    Cinzia Cripe

    20 Marzo, 2016 - 4:31
  13. Lorenzo Cuffini

    Il Punto Fermo noi ce l’abbiamo, ed è Cristo.

    Il resto, tutta quella che è farina del mio sacco, con mio grave maldifegato und di panza nel realizzarlo, è ondivagaggine pura.
    E vivaddio.
    Si tratta di averne la consapevolezza, o meno.
    Lui è fermo, non io.
    Lui è fedele, non io: non facciamo ridere i polli.
    Lui ha scelto ( me) : non io .
    Posso essere il più sapiente del mondo (?!), e cristianamente scoprirmi tutti i giorni il primo dei deficienti.Posso gongolarmi di avere una cultura(?!) che mi rinzibibba l’egone bulimico, e verificare ogni volta che apro il Vangelo di essere ignorante di Lui come una zucca bacata.
    Il problema non è essere vicini alla polpa o alla scorza ( scorzissima per tutti, intediamoci, meglio essere chiari), il problema è fare questa valutazione ” rispetto agli altri che sono ancora alla scorza” il che certifica e svela l’inghippo: so’ convinto d’aver ragione.
    Ma quando lo si capirà, una buona volta, che se io ho ragione o torto, importa una monumentale fava?
    Tranne a me, che ne faccio una questione essenzialissima e di seriosità suprema, e guai a chi ci fa sopra tanticchia d’ironia, a dirla con Salvuzzo Montalbano! E tanto piu’ ho paura di non aver ragione, tanto piu’ sono frustrato nel non averla, tanto piu’ capisco, intuisco, presagisco che -ohiohiohi -dovrei mettere in discussione qualcuno dei miei riveriti puntini fermini, tanto più mi inchiavardo al suolo e mi radico con le unghie e con i denti. Lancio qualche anatema in giro, grido al tradimento e all’eresia, proclamo di essere IO il depositario della verità e l’interprete della Vera Chiesa ( che non esiste mai, ovvio), indosso il costume in affitto da Santa Caterina o la veste di peli di cammello del Battista, e via.
    Eccomi trasformato in quattro e quattr’otto nel bel paracarro che sono.
    🙂

    20 Marzo, 2016 - 9:18
  14. Luigi Accattoli

    Cinzia Cripe nella Domenica dell’Olivo ho una domanda per te: negli States li avete gli olivi? e se non li avete, che palme usate?

    20 Marzo, 2016 - 9:53
  15. Clodine-Claudia.F.Leo

    Bella domanda? Le noci ci sono di certo in America, ma sugli olivi, ehmm esprimerei qualche perplessità. Ma sono certa che Cinzia, con quel dono grande che ha nelle mani riguardo ai cibi, trasforma in extravergine anche il burro d’arachide. Lei mi ricorda “Babette” la protagonista del celebre romanzo di Blixen, che ha dato ispirazione al celebre film “il pranzo di Babette”…

    20 Marzo, 2016 - 11:03
  16. Clodine-Claudia.F.Leo

    Cara Pri, hai tutto il diritto di pensarla a modo tuo, credere che la vita consista nel cercare, porsi domande e almabiccarsi nel tentativo di dare risposte soddisfacenti ed edificanti atte a “disvelare” i tanti “perché”.
    Il tuo è un pensiero laico, soggettivo, che rispetto ci mancherebbe.

    Il mio si pone in una diversa prospettiva più oggettiva e dogmatica che non pretende essere condivisa, ma ti assicuro che non è affatto morta, anzi, molto fertile e vivificante ed è una prospettiva di fede.

    Si tratta semplicemente di decidere: a) chi essere; b) da che parte si vuole essere; c) con chi e di chi si vuole essere. Dopo di che tutti i possibili quid sulla vita,la morte, l’ingiustizia,la malattia,il male, la cattiveria, il dolore, domande attorno alle quali filosofi, stoici, teologi,ancora prima del cristianesimo, hanno tentato di dare risposte le più delle quali inevase e le restanti sottoposte a critica…trovano una loro precisa collocazione…basta avere fiducia in Colui che di certo non ha fatto domande quando si è sottoposto al supplizio volontario se non una “Perché mi hai abbandonato” dalla quale non è venuta nessuna risposta!

    Non è segno di morte far tacere il pensiero e fermarsi dinnanzi all’inconoscibile , ma un atto di fiducia, ammirare un tramonto, osservare tacendo la perfezione di un fiore, un atto di profondo amore .
    Posso offrirti un’infinità di motivi per cui la fiducia in Dio da risposte oggettive su quei valori umani di libertà, fraternità “amore” il più delle volte svenduti come merce e perché, oltre il lavoro la preghiera, oltre la politica la religione, oltre la ragione l’obbedienza, oltre le parole LA Parola, oltre all’al di qua anche -e soprattutto- l’al di la…

    20 Marzo, 2016 - 14:46
  17. Clodine-Claudia.F.Leo

    Le risposte, quando si ha fede, sono sempre chiare e mai prefabricate.
    La fede e la ragione vanno in tandem, le cromature possono apparire più i meno sfocate , più o meno chiare, ma tutto ha un nome proprio come Dio stabilì fin dalle orgigini del mondo e bisogna chiamare le cose con il loro nome..
    Se due più due fa quattro non puoi farmi credere che è tre, se il muro è bianco, non puoi sostenere che è nero, così come certa filosofia la quale sostiene che la realtà in fondo non è che pura ” f e n o m e n o l o g i a” . Dice – vedi, tu credi che questo sia un tavolo in realtà è la tua mente che lo vede tale”. Se mi si vuole far credere che questo oggetto a quattro zampe sovrastato da una tavola circondato da sedie che io so essere un tavolo si sostiene essere un vaso di fiori – questo per via di principio- c’è da domandarsi cosa ancora protrebbe inventarsi l’umanità pur di uscire indenne da certe strettoie..
    Mi domandi perchè non contrasto Maria Cristina Venturi? Ma perchè non ne ravviso un motivo cogente e nel connettermi col suo pensiero trovo notevoli punti di contatto, ma è un’operazione che tento di fare con molti…

    20 Marzo, 2016 - 15:12
  18. Clodine-Claudia.F.Leo

    Ah, dimeticavo…
    Un forte abbraccio e un “in bocca al lupo” Cinzia cara per il tuo lavoro, che immagino tanto faticoso. Ma tu hai questo dono, così bello e grande: appagare con cibi deliziosi le papille gustative!
    Quando cucini, immagina di farlo per il Signore e quando sei stanca di, nel tuo cuore:
    ” Signore, amato commensale,mio Re e mio bene. Ti siano gradite le mie vivande e benedici il mio lavoro”
    Amen

    20 Marzo, 2016 - 15:32
  19. Luigi caro!,
    la domenica delle Palme qui negli USA si usano i rami di palme piccole che vengono benedetti come da noi avviene per l’olivo.
    L’impressione e’ quella di portare a casa veramente una delle palme che salutarono Gesu’ all’ingresso in Gerusalemme.

    Un abbraccio a Lorenzo e Roberto.

    Grazie a tutti per le risposte.Anche quando sono state assi per fischi, stravolgendo del tutto quanto io avevo scritto.

    21 Marzo, 2016 - 4:39
  20. oooops! sorry

    Cinzia Cripe

    21 Marzo, 2016 - 4:41
  21. Clodine-Claudia.F.Leo

    Dice un proverbio arabo che ogni parola, prima di essere pronunciata, dovrebbe passare da tre porte. Sull’arco della prima è scritto: ” È vera?” Sulla seconda la domanda: ” È necessaria?” Sulla terza, scolpita, l’ultima richiesta: “È gentile?” Una parola giusta può superare le tre barriere e raggiungere il destinatario con il suo significato piccolo o grande.

    Probabilmente nel risponderti, Pri, ho fallito sulla seconda: mi sono dilungata non era necessario.Farò si che in futuro sia più parca nel parlare e nello scrivere.

    Ma sono sicura di non sulla prima e sulla terza,al di la di la’ che abbia o meno soddisfatto la tua richiesta che tu sostieni non abbia afferrato. Forse hai ragione o forse no, dipende. Sulle “critiche feroci” che attribuisci alla Venturi, per dirla con Fedro «Giove impose agli uomini due bisacce:quella dei vizi propri dietro la schiena, quella carica dei vizi altrui davanti al petto»
    San Paolo ci rammenta che mentre giudichiamo, condanniamo noi stessi (Rm 2, 1-11). Mi dispiace,Principessa, ma non sempre “Paris vaut bien une messe”.

    Un caro saluto e una buona Settimana Santa

    21 Marzo, 2016 - 6:07
  22. Clodine-Claudia.F.Leo

    E mi fa strano constatare come tu, Cinzia, solo ora e solo sulla Venturi si sia “risvegliato” il tuo sdegno. Mentre su chi da del “paracarro” con disinvoltura manipolando le parole altrui con furbizia, per ferire, pungere di continuo le persone … di questi, dicevo, saluti con garbo e non te ne fai specie!
    A me, francamente,premono più le persone delle idee…forse è per questo che non ci troviamo in sintonia. Pazienza!
    Di nuovo!

    21 Marzo, 2016 - 6:41
  23. Lorenzo Cuffini

    Floris Leo: del “paracarro”, stante che la grammatica non è un’opinione, l’ho dato a me stesso innanzitutto.
    Del manipolatore, oltre a una paginetta intera di insulti che il web conserva indelebilmente, lei lo da a me.
    Curioso modo di dimostrare che a lei premano più le persone che le idee.
    Faccia naturalmente quel che crede: solo consideri che uno puo’ stancarsi, per rispetto a Luigi, al blog e a chi ci legge, di fingersi sordo e cieco pro bono pacis.
    A tutti, buona settimana santa.

    21 Marzo, 2016 - 11:35
  24. Clodine-Claudia.F.Leo

    E allora, se del paracarro lo da a sé stesso, usi le sue, di parole, non le mie…
    altrimenti non se la prenda, poi, se le do del manipolatore….

    21 Marzo, 2016 - 12:12
  25. Clodine-Claudia.F.Leo

    Vede come io continuo ad ignorarla , e lei Cuffini, sistematicamente , ciurla nel manico provocando ad ogni piè sospinto!?
    Fortunatamente scripta manent, grazie al web, personalmente, oltre ad avere sopportato l’indicibile, non ho nulla di cui dovermi vergognare. Non abusi della pazienza altrui, perché vede, Cuffini, c’è limite oltre il quale la pazienza cessa di essere una virtù.

    21 Marzo, 2016 - 12:21
  26. Mia cara Clo, credo che ogni volta che io abbia scritto qualcosa a te o a chiunque altro su questo blog, io lo abbia fatto sempre in maniera decente, beneducata e rispettosa. Se mi sbagliassi, chiedo scusa a chiunque io abbia potuto involontariamente ferire o offendere.
    Detto questo, ti sono sempre grata dell’accoglienza che ho ricevuto sul pianerottolo da parte tua e di quella vera durante il mio viaggio romano di tanti anni fa, pero’ devo constatare che da qualche tempo tu sei totalmente cambiata dalla persona che credevo di conoscere e che tanto mi ha insegnato. Non lo dico a vanvera, chiunque puo’ leggere cio’ che scrivevi nel 2006-2007 e giu’ di li’ e confrontarlo con quanto scrivi oggi.
    Non credo che tu debba essere piu’ parca o cambiare la maniera di scrivere, penso piuttosto che tu debba tornare ad essere la Clodine che molti di noi abbiamo amato su questo blog e a cui manchi da tanto tempo: la cara Clo senza la saccenteria, senza lo snobismo, senza i giudizi del “io credo meglio”. Forse non te ne accorgi, ma la profondita’ della tua sapienza a volte traspare come una soggezione per coloro che siedono in quell’ultimo banco affollato. Ed io so che tu non sei cosi’.
    Il mio cosiddetto “sdegno” non e’ solo per la Venturi ( a proposito, non ho mai detto che tu “non contrasti” ma che” difendi anche quando e’ indifendibile”), ma per tutte le situazioni che rubano la bellezza del dialogo per sostituirlo con sproloqui ed offese gratuite e sterili. E’ verissimo che io e la signora Venturi non siamo mai andate d’accordo, ma che ti devo dire? non ci siamo piaciute dal primo momento in cui e’ comparsa, poi Ha raggiunto il culmine quando mi ha dato della cafona, e ora continua imperterrita nel suo comportamento molto poco cordiale nei confronti di tutti coloro che non pensano come lei, mancando totalmente la possibilita’ di arricchire la sua vita ( e la nostra) di esperienze diverse da quella del campicello recintato in cui vive corazzata.
    Che devo dire?………..io ogni tanto torno a salutarvi, tutti, indistintamente.
    Mi manca molto il pianerottolo……….

    22 Marzo, 2016 - 6:41
  27. come vedete non sono abituata a scrivere commenti e manco sempre la firma.
    Cinzia Cripe

    22 Marzo, 2016 - 6:48
  28. Clodine-Claudia.F.Leo

    Sono quella di sempre…un po’ più ferita dalle bastonate ricevute su questo blog. Se ancora ci sono, è grazie alla corazza che mi sono dovuta costruire senza la quale non sarei qui ora, a parlare con te e se un piccolo contributo, sgarrupato, come dice giuseppe, riesco a dare nonostante la vita non mi abbia risparmiato abbondanti prove che ci incontrammo parecchi anni addietro, è per la stima e l’affetto nei confronti di Luigi e dei tanti amici che questa piattaforma virtuale ci consente di avvicinare. Pensavo tu lo avessi intuito, che avessi intuito molto di più… forte della nostra amicizia ,ma con mia grande dispiacere mi accorsi che così non era…alcune cose mi hanno fatto male di te…ma non te ne voglio, ci mancherebbe.

    Sei la mia cara principessa
    Clo

    22 Marzo, 2016 - 7:20
  29. Clodine-Claudia.F.Leo

    sorry : “da che c’incontrammo parecchi anni addietro”

    22 Marzo, 2016 - 7:25
  30. Clodine-Claudia.F.Leo

    Anch’io con la Venturi ebbi un esordio non proprio facile, né felice. Eppure, ricordo che quando c’incontrammo, in quel bar di fronte San Pietro,al Borgo, parlammo molto del blog e fosti tu, proprio tu, ad esortarmi a comprendere la Venturi, ad amarla. Per qusto, ora non riesco a capire questa resistenza. Ho imparato ad ascoltarla, grazie al tuo suggerimento, ad entrare nel suo mondo, nel suo linguaggio…e mi ha insegnato alcune cose che forse non avevo compreso, qualcosa mi sfuggiva, e non aveva tutti i torti.

    Ecco, io credo che se imparassimo ad ascoltarci ( anziché giudicare e tacciare di saccenza, supponenza e altri aggettivi mortificante che mi sono stati attribuiti ai quali ormai ho fatto il callo e non ci bado neppure più) potremmo istruirci a vicenda, scambiare i nostri bagagli e forse alleggerirne il carico, in un vicendevole scambio di esperienza di vita, così tanto arricchenti e preziose. Un fardello pesso pesante da portare quando si è soli…

    22 Marzo, 2016 - 7:40
  31. Ecco Clo, ora diciamo le stesse cose.E tu lo fai nella maniera che conosco.
    Perdonami se io sono riuscita a ferire proprio te.
    Anch’io mi sforzo di amare Maria Cristina, come ti consigliai anni fa, ma ci sono momenti in cui e’ molto difficile.
    Penso che la mia fede ne esca rafforzata se continuo a cercare di farlo.
    Questo e’ quello che intendo quando parlo di continua ricerca e di essere un punto interrogativo. Mai ritenermi soddisfatta di quanto faccio,dico o penso e cercare di migliorarmi ogni giorno. Con il Punto Fermo che e’ il mio sole nel piccolo universo disordinato della nostra umanita’.
    Vorrei tanto riuscire a “vedere” la Venturi……ma ancora non mi e’ possibile. Sono felice che tu abbia trovato argomenti in comune con lei. Molti di noi sono ancora incapaci di ascoltare le sue motivazioni……..o forse anche Maria Cristina non si sforza un poco di piu’ nell’accettare anche il pensiero altrui?
    La vita, come l’amore, e come tanti altri elementi umani e’ sempre una via a due direzioni contrarie in mezzo alla quale ci si puo’ incontrare……………….o, come diceva il mio nonno filosofo, il tango si balla in due!
    Baci affettuosi Clo, sei sempre la mia amica saggia.
    E la bellezza dell’amicizia sta anche nel potersi dire cosa ci ha ferito ed eliminarlo dalle nostre vite continuando a tenersi per mano, anche quando i pensieri sono totalmente all’opposto.

    ( di questo passo ci si risente a Maggio!)

    22 Marzo, 2016 - 19:15
  32. e come e’ d’uopo…..la firma

    Cinzia Cripe

    22 Marzo, 2016 - 19:17
  33. Clodine-Claudia.F.Leo

    Ti abbraccio forte Pri….
    Fatti viva, e se dovessi passare per Roma, anche se l’aria che tira non è delle migliori, chiamami.
    Un bacio
    ti voglio bene.
    Clo

    22 Marzo, 2016 - 20:40

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