C’è almeno un giusto nel regno di Gomorra

«’Io ho la connessione’ interviene un giovane ferito a una gamba, che senza spaventarsi per l’ira sempre più evidente dell’Ignobile, mi presta il suo telefono. C’è dunque almeno un giusto nel regno di Gomorra»: parole
di Pierre Piccinin da Prata nel volume Il Paese del male (Neri Pozza, pp. 174, euro 15.00) che ha scritto insieme a Domenico Quirico per narrare i 152 giorni della loro prigionia in Siria, tra l’aprile e il settembre 2013. Un libro di valori e anche di scrittura, che andrebbe letto nelle scuole per aiutare i più giovani ad apprendere dal vivo che siano le primavere e le dittature arabe, il cristianesimo e l’Islam, la pietà e il disprezzo per il simile. Di quella telefonata a casa dopo due mesi di mancanza di contatti, Quirico dice: “È stato l’unico gesto di pietà umana che abbiamo ricevuto in cinque mesi”. Abbraccio i due colleghi e bevo con loro un bicchiere di Vino Nuovo.

2 Comments

  1. roberto 55

    Beviamo tutti un bicchiere di vino nuovo (da buon veneto, non posso certo sottrarmi a questo invito ……) dedicandolo allla straordinaria resistenza (quando si dice la forza della Fede !) di Pierre Piccinin da Prata e di Domenico Quirico.

    Domanda del tutto “fuori tema” (gli amici che votano a destra spero apprezzeranno il carattere “autarchico” dell’espressione, in luogo dell’anglofona “off topic”) per Luigi: ci regali un tuo commento sulla nomina di Monsignor Galantino a Segretario Generale della CEI ? Immagino tu lo conosca: quali sono, secondo te, i motivi che hanno indotto il nostro Papa a questa scelta ?

    Buona serata a tutti.

    Roberto 55

    30 Dicembre, 2013 - 20:11

Lascia un commento