Casini rinuncia: belli miei rinunciate tutti

Nessuno capisce perché gli ex presidenti della Camera debbano avere l’auto blu, l’ufficio, la segreteria pagati dallo Stato. Era a vita, la riforma appena varata riduce questo privilegio a dieci anni, Casini annuncia che non ne fruirà. Belli miei, rinunciate tutti. Deve cadere ogni privilegio di casta a partire dai più insensati e vistosi.

42 Comments

  1. marta09

    Già … sono mesi che lo ripeto e sono mesi che dico che persino Monti ha paura di contrastare questi ladri istituzionali.

    Si è subito andati sul sicuro, sui lavoratori e sui pensionati, ma i signori in poltrona … ah no, non si può.

    Stimo Monti, ma temo avrebbe dovuto avere più polso.

    30 Marzo, 2012 - 19:47
  2. discepolo

    OT
    due donne tunisine sono state aggredite a Roma perchè portavano il velo
    http://notizie.tiscali.it/articoli/cronaca/12/03/30/aggredite-tunisine-velo.html
    a me sembra che questo caso non si tratti tanto di razzismo quanto di quella ( per me repellente)
    mentalità moderna ateista rozza ignorante e arrogante che non conosce e quindi non comprende la diversità dai propri stereotipi..e che si sente superiore quasi l’UNICA civiltà sia quella occidentale materialista…
    Anche nella moderna Francia è stato proibito portare il velo..!!! ma io dico. in nome della LIBERTA’ i figli della Francia e della rivoluzione francese non dovrebbero invece ammettere che qualunque cittadina ha il diritto di mostrarsi nelle vie come preferisce ( col velo, senza velo, col cappello, senza cappello, colla croce , senza la croce, ecc. ecc. ecc. )
    IO MI RIBELLO, in nome della religione e della logica, alla dittatura di chi
    vuol imporre il proprio punto di vista scettico ed ateo come assoluto.
    Mi direte : ma tu non sei un conservatore , un reazionario?
    sì, ma ci rispondo come Blair sul matrimonio fra gay, proprio perchè sono un conservatore, e un reazionario, dico che : nel mondo moderno figlio
    della mentalità ateista non si può e non si deve impedire a chi ateista non è, a chi è religioso . sia esso musulmano , ebreo , cristiano, cattolico o anche seguace di BAAL, o di MANITU’, non si può impedire di vivere la propria religione e il proprio culto e i propri simboli e i propri tabu’.
    Se le donne musulmane per un precetto sacro e simbolico devono essere velate , non glielo si può vietare!!!
    tutto ciò è triste e simbolico: viviamo in un mondo in cui il Sacro è
    cosiderato una deviazione dalla norma, una patologia, una superstizione da debellare.
    spero di non arrivare a vivere in un mondo dove il sacro sia del tutto eradicato e le donne, costrette per legge a mostrarsi senza velo, non siano più che animali di sesso femminile adatti alla produzione di ovuli che poi
    in provetta saranno fatti incontare con gameti maschili, per produrre il cosiddetto embrione , che poi verra usato o congelato, o buttato nella spazzatura.

    30 Marzo, 2012 - 20:53
  3. fabi

    Discepolo, hai ragione.

    30 Marzo, 2012 - 21:02
  4. Mabuhay

    E’ vero Luigi: “nessuno capisce perche’…”, solo loro lo capiscono, lontani dalle praterie della quotidianita’; loro, con quella faccia da tolla impermeabile a qualsiasi sussulto di dignita’ e solidarieta’.

    31 Marzo, 2012 - 1:10
  5. rocopu

    Mi associo a discepolo la libertà di portare il velo deve essere segno di civiltà e di accettazione dell’altro; la libertà di non portarlo deve diventare segno dell’accettazione del genere femminile…………………

    31 Marzo, 2012 - 12:41
  6. marta09

    Anch’io mi associo a Discepolo … e che cavolo!!!

    31 Marzo, 2012 - 14:00
  7. marta09

    “Casini annuncia che non ne fruirà”
    già, giusto per non fare … casini!!!

    31 Marzo, 2012 - 14:07
  8. Nino

    Ma che brava persona sto Casini, un eroe, un gigante della politica, meglio
    un grande statista.

    31 Marzo, 2012 - 16:40
  9. FABRICIANUS

    Non sono un elettore de l’Udc, però, almeno il Presidente Casini ha dato un segnale. Forse piccolo, ma almeno lo ha dato.

    31 Marzo, 2012 - 21:57
  10. marta09

    Insomma, è come se un ladro dicesse in Tv: “Guardate come sono bravo, non rubo più!”

    31 Marzo, 2012 - 22:53
  11. FABRICIANUS

    Capisco, cara Marta09, questo segnale di Casini non è sufficiente a riconciliare molte persone con la politica.
    Come dice Luigi, dovrebbero rinunciarvi tutti gli altri ex Presidenti, della Camera, cosa che non fanno, e questo non è bene…Anzi…

    Però Casini (ripeto, non sono elettore Udc) accende almeno un piccolo lumino…Mettiamola così.
    Un abbraccio,
    F.

    31 Marzo, 2012 - 23:47
  12. marta09

    Bè, sì, certo, capirei se desse del suo, ma …
    Normalmente sono io che vedo sempre l’aspetto positivo delle cose, ma data la natura del gesto, mi infastidisce un po’ ecco.

    1 Aprile, 2012 - 1:01
  13. marta09

    Ridurre a 10 anni?????
    Toglierlo no?
    Che differenza fa avere questo privilegio a vita o rinnovarlo di 10 anni in 10 anni (cosa più certa che dubbia visto gli immanicamenti e favoritismi)?
    Siamo al solito “atto” del “buttiamo fumo negli occhi”, tanto gl italiani ci crederanno no?

    1 Aprile, 2012 - 8:09
  14. Luigi Accattoli

    Ciao Marta, buona domenica delle Palme. Il privilegio era a vita. E’ stato ridotto a 10 anni. Casini ha detto ci rinuncio, gli altri invece – al momento – se lo tengono. Cioè Casini è l’unico che ha fatto quello che tu vorresti fosse stabilito. Perchè ti fa tanto schifo chi fa quello che tu vorresti?

    Venerdì ero a Vimercate: mi sono spericolatamente avvicinato alla tua Monza e alle scale che vai pulendo con buona lena.

    1 Aprile, 2012 - 8:56
  15. marta09

    Accidenti Luigi, potevi anche dirlo che eri a Vimercate!!! Eri, per caso, a condurre un quaresimale? Sai che intendo.

    Non è che mi fa schifo, solo che mi irrita.
    Casini ha fatto il suo dovere tutto sommato, non ha fatto l’eroe, ma anzichè sbandierarlo non avrebbe fatto meglio a lottare affinchè il privilegio fosse totalmente tolto?

    Forse non ce l’ho con lui, ma per come si cerchi sempre di venire incontro ai capricci parlamentari in contrasto a tirate di cinghia paurose fatte sui di noi.
    La storia è sempre quella: si dovrebbe per prima cosa togliere a chi ha di più.

    All’ingresso della Settimana Santa mi sono resa conto che tra le tante parole dette sulla Carità ce ne siamo scordata una che è fondamentale: la condivisione.
    Condivisione dei bene e del bene, ma anche condivisione dei problemi e delle difficoltà.

    E’ questa non – condivisione che mi infastidisce come mi ha infastidito la “ministra” Fornero (che stimo) quando è apparsa in tv parlando della riforma del lavoro et varie altre “facezie” 😀 con un torchon al collo il cui costo – credo – potrebbe equivalere ad uno stipendio di un operaio. Un po di stile e di delicatezza non ci starebbe male.

    Insomma, va bene il “piccolo segno”, ma dovrebbe essere un segno che nasce da una “missione” che ha come finalità il togliere definitivamente questo ed altri privilegi un bel po’ assurdi.
    In altre parole: un bel gesto e nulla di più quello di Fini … e non credo sia tempo di “bei gesti”.

    Questo è quello che mi suggerisce questa Domenica delle Palme.

    Comunque sia, sappi che sono un po’ arrabbiata con te per la questione Vimercate.
    (ora vado a verificare se eri dove penso)

    P.S.: non me ne vogliano i sigg. del pianerottolo, ma davvero non mi va troppo giù questo bel gesto di Casini, non so, mi pare davvero una mossa tattica.

    1 Aprile, 2012 - 9:31
  16. marta09

    Scusate, ho scritto “Fini” anziché Casini … è che stavo pensando proprio a Fini.
    Scusate di nuovo, anzi, Luigi cancella tutti i miei interventi pasticcioni.

    1 Aprile, 2012 - 9:41
  17. Mabuhay

    “nessuno capisce perche’…” Neanche io.
    Cara Marta condivido la tua scocciatura. Non gli (a loro) e’ rimasto neanche la vergogna! Certo, sempre meglio quello che fa Casini piuttosto che niente…e forse e’ questo cio’ che la bonta’ di Fabricianus e Luigi vogliono sottolineare.

    E che dire delle reazioni di Violante e di Bertinotti, quello della rotonda “errrr”, appassionato di teologie morali e di rivoluzioni politiche (fatte nel salotto di Vespa, con davanti il Berlusque’, che infatti lo adorava)?
    Ben detto da Ellekappa: “Da apprezzare la coerenza rivoluzionaria di Bertinotti; lo stato borghese si spolpa, non si cambia.” Che pena!

    Grazie anche x lo spunto circa la settimana Santa e condivisione. Da esame di coscienza e decisioni piu’ coraggiose, circa sobrieta’ ed essenzialita’, anche dentro la nostra Chiesa (comunita’ religiose e stili di vita dei ministri della Chiesa, etc.) Magari avendo in mente che più consumiamo di ciò che la Provvidenza dona, meno i poveri riceveranno. Infatti, niente e’ “nostro”.
    Ciao e Buona pasqua.

    1 Aprile, 2012 - 10:06
  18. Nino

    IL fatto è che la Camera si stava accingendo ad ridurre sensibilmente il limite temporale dei benefit portandolo dai 20 ai 10 anni ma a quel punto pare alcuni avrebbero addirittura suggerito di cancellarlo a fine mandato, così come parrebbe probabile.

    A Casini sarebbero rimasti 4-5 anni se non zero, allora la grande mossa populista e paracula del grande statista.

    Che sulla questione morale la sa lunga, vedi le leggi pro caimano, le assegnazioni di grandi patrimoni nel centro di Roma ed altrove con finte aste della SCIP al suocero Caltagirone e la chicca di nominare segretario un signore che patteggiò sei mesi per ruberie ai bei tempi di mani pulite.

    1 Aprile, 2012 - 10:42
  19. lycopodium

    Vi regalo un po’ di link:

    http://valterbinaghi.wordpress.com/2012/03/30/i-nuovi-barbari-di-roberta-borsani/#comments
    [Fenomenale il commento n. 6: “gli unici barbari oggi sono quelli disposti a rovinare un popolo per obbligarlo a saldare un debito”!]

    http://valterbinaghi.wordpress.com/2012/03/29/il-capitalismo-come-sport-estremo-di-miguel-martinez/#comments

    http://valterbinaghi.wordpress.com/2012/03/28/questioni-di-classe-di-luciano-gallino/#comments

    Il confronto è tra gli tzunami e le tempeste nei bicchieri (che sembrano appassionare di più).
    Effetto Monti: anche questo è parte degli tzunami…

    1 Aprile, 2012 - 10:59
  20. marta09

    Mabu,
    l’eleganza il più delle volte va a braccetto con la sobrietà … anche e soprattutto in campo religioso.

    Forse perchè non ero presente al fatto della Crocifissione di Gesù, ma – non so perchè – riascoltando la Passione, visualizzando i Suoi movimenti ci ho visto tanta di quella eleganza da rimanere meravigliata e stupita: come ho fatto a non accorgermente prima?

    Ecco è questa eleganza a cui tutti dovremmo tendere, quella bellezza che traspare anche in mezzo a ferite, sputi ed insulti; in mezzo alla tragedia di un’esecuzione.
    L’eleganza sobria e composta di Chi rimane sempre al Suo posto anzichè scappare come Pietro, o confondersi come Giuda o nascondersi come Giuseppe …
    L’eleganza della Passione di Maria che l’ha tenuta così ferma che pare sia Lei stessa la Terra su cui il Redentore ha piantato il suo Albero della Vita anche se al momento pareva l’albero della morte.

    Amavo oltre misura allestire la chiesa nei 3 giorni del Triduo facendo trapelare sempre la vita oltre la morte ed il tutto nella sobrietà cercando anche di portare nella Celebrazione della Resuurezione un segno della domenica delle Palme: gli ulivi appunto.

    Una pianta che resiste un po’ a tutto: alle aridità, al gelo, al sole … Una pianta che “condivide sempre”.

    Cavolo, scusate, sono partita da una cosa e sono arrivata ad un’altra. Forse è meglio che vada a cucinare.

    1 Aprile, 2012 - 12:15
  21. Leopoldo

    Discepolo si smentisce raramente. Anche quando esprime concetti condivisibili (il diritto di portare il velo), non riesce a non esprimere la propria intransigenza forzata e a non prendersela con coloro che considera a tutti gli effetti nemici da abbattere (almeno Oriana scriveva da dio!). Muove a se stessa critiche – Mi direte: ma tu non sei un conservatore… – che nessuno le muove; si ribella, “in nome della religione e della logica, alla dittatura di chi vuol imporre il proprio punto di vista scettico ed ateo come assoluto”. In nome della religione? Questo è troppo. Io sono ateo, grazie a Dio, anzi agnostico, e non mi fa né caldo né freddo il velo sulla testa di una donna. Potrei dire che l’aggressione delle donne col velo è frutto dell’intolleranza religiosa, cattolica. Me ne astengo, perché sarebbe, anche questa, una generalizzazione estremamente superficiale. Certo che ci sono atei che hanno fatto della vita una crociata per convincere gli altri della loro verità! Saranno l’uno per mille dei cattolici che si comportano nello stesso modo. Con tutto il rispetto.

    2 Aprile, 2012 - 10:47
  22. Federico B.

    Mi dispiace, ma questa volta non sono d’accordo con Discepolo. Il velo per gli islamici non è un precetto religioso, non è nemmeno previsto dal Corano, ma un’usanza che spesso è imposta dagli uomini della famiglia. La logica della legge francese è quella di tutelare le ragazze musulmane da un’imposizione chiaramente maschilista. Non difendo la legge, ma la comprendo. Non facciamo del velo (chador, niqab, burqua o altri tipi) che copre e nasconde e impedisce l’espressione della personalità femminile, un simbolo di libertà: non lo è, è al contrario un costume da sconsigliare e che le ragazze più inserite nel mondo occidentale vivono come una violenza e una prepotenza imposta dai maschi di casa.

    2 Aprile, 2012 - 11:22
  23. Federico B.

    Casini ha fatto bene e fa bene a rimarcare la sua scelta, mettendo in evidenza le meschinità di Bertinotti e compagni. Spero vivamente che altri seguano il suo esempio anche in altri ambiti della politica e della pubblica amministrazione: in tempi di crisi, rinunciare ad un privilegio è un atto di generosità responsabile e carità cristiana nei confronti di chi con difficoltà deve sobbarcarsi con sacrificio gli aumenti delle tariffe e delle tasse.

    2 Aprile, 2012 - 11:26
  24. Fides et ratio

    @Federico 2 aprile 2012 @ 11:22

    Il mio personale punto di vista è quello di rispettare la cultura dei popoli senza lasciarsi trascinare nel deliberare cosa sia giunto e bene per gli altri.

    Trovo che sia allo stesso modo violento imporre il velo, quanto toglierlo. La violenza e la prepotenza sono e rimangono violenza è prepotenza in qualunque modo essi si manifestino.

    2 Aprile, 2012 - 12:03
  25. Federico B.

    @ Fides et ratio,
    sono d’accordo. Teniamo però presente che a nessuno mai è saltato in mente di discutere l’uso del turbante o del sari indiano. La questione del velo per donne islamiche è molto più complessa, non voglio insistere oltre, ma mi sembra opportuno ricordare le ragazze e donne musulmane uccise o rimpatriate forzatamente e rinchiuse in prigioni domestiche perchè non hanno accettato un abbigliamento scelto dagli uomini di famiglia, matrimoni combinati, divieti di frequentare scuole o amicizie… Il velo è simbolo anche di tutto questo.

    Un articolo tra i tanti:

    http://www.ilfoglio.it/soloqui/3354

    2 Aprile, 2012 - 12:34
  26. Marilisa

    Luigi, piena ragione quando dici :” Belli miei, rinunciate tutti.”
    Tutti dovrebbero rinunciare ai troppi privilegi, ripeto “troppi”.
    Rassègnati, Luigi, non lo faranno mai, neanche quelli,–di qualunque partito– fra i parlamentari, che tuonano contro i loro colleghi. Tutti hanno i loro privilegi piccoli o grandi.
    Soprattutto quando si tratta di soldi tutti perdono la testa.
    Non hai visto che riguardo alle pensioni hanno rimandato il taglio (e che taglio!) alla futura legislatura? Mentre per i poveri mortali la decurtazione è avvenuta immediatamente?
    Perché, secondo te? È una ruberìa generale.
    Lasciando perdere Lusi, il cui caso è una porcheria da voltastomaco, che dire di quell’altro che candidamente ha detto che non partecipava alle inutili sedute parlamentari e che i “modici” 12000 € mensili li impiega per pagarsi il mutuo?
    Alla faccia di chi quegli emolumenti se li sogna in un anno intero di duro lavoro e di chi fa i tripli salti mortali per pagarlo, il mutuo.
    E poi si dimettono( bontà loro) con il fare di chi ha subìto un’ enorme ingiustizia.
    La faccia da c … che si ritrovano queste persone, da noi scelte per rappresentarci, meriterebbe tanti schiaffoni, e sarebbe ancora poco.
    E poi ci si può meravigliare se il partito dell’astensione sta crescendo?

    2 Aprile, 2012 - 14:16
  27. Fides et ratio

    @federico B.

    Prima amiamo il prossimo
    poi, se ci resta il tempo, preoccupiamoci dei simboli.

    2 Aprile, 2012 - 14:18
  28. Federico B.

    Sono d’accordo, il problema è capire in che modo amare queste nostre sorelle.

    2 Aprile, 2012 - 14:55
  29. Fides et ratio

    Il problema è capire in che modo amare queste nostre sorelle.

    Non certamente come fece Donna Prassede!

    http://www.promessi-sposi.it/personaggi/donna_prassede.htm

    Donna Prassede si sente in diritto di essere caritatevole e di giudicare non solo ciò che sia bene per sé, ma anche quel che sia bene per Lucia.

    Atteggiamento malvagio! Nota il Manzoni

    “Se donna Prassede fosse stata spinta a trattarla in quella maniera da qualche odio inveterato contro di lei, forse quelle lacrime l’avrebbero, tocca e fatta smettere; ma parlando a fin di bene, tirava avanti, senza lasciarsi smovere: come i gemiti, i gridi supplichevoli, potranno ben trattenere l’arme d’un nemico, ma non il ferro d’un chirurgo”.

    2 Aprile, 2012 - 15:17
  30. Fides et ratio

    La distanza fra carità e crimine, e, se vogliamo, fra bene e male è così grande che parrebbe impossibile confonderli.

    Eppure avviene così spesso che neppure ce ne rendiamo conto: amare il prossimo diventa il modo più perfido di colpirlo e di fare trionfare il nostro io.

    Terribile!

    2 Aprile, 2012 - 15:29
  31. Federico B.

    Anche l’infibulazione è una pratica che appartiene alla tradizione di alcune popolazioni africane e asiatiche. “Rispettare la cultura dei popoli senza lasciarsi trascinare nel deliberare cosa sia giunto e bene per gli altri” a volte è molto pericoloso. Anche per l’infibulazione, come per il velo islamico, chi ci rimette sono le donne

    2 Aprile, 2012 - 15:30
  32. Federico B.

    Forse diciamo la stessa cosa da due punti di vista diversi: è un bene rispettare la cultura del nostro prossimo ma è doveroso tutelare i soggetti più indifesi da usanze e tradizioni che sono costretti a subire a loro danno.
    Riguardo al velo islamico mi dispiace che per alcune donne che scelgono liberamente di indossarlo come segno di pietà religiosa, altre donne debbano subire l’imposizione da parte dei maschi della famiglia. Tra le due situazioni, mi sembra doveroso schierarmi con chi subisce una evidente prepotenza.

    2 Aprile, 2012 - 15:41
  33. Fides et ratio

    Senti Federico,
    non farmi passare per favore per chi difende il maschilismo e le pratiche sadiche.
    Ripeto, per favore!

    2 Aprile, 2012 - 15:47
  34. Fides et ratio

    Tra le due situazioni, mi sembra doveroso schierarmi con chi subisce una evidente prepotenza

    E’ questo schierarsi che denota lo scarso senso di carità.

    In entrambe le situazioni puoi scegliere di amare le donne, sia quelle che subiscono soprusi, sia quelle che vogliono tenere il velo.

    2 Aprile, 2012 - 15:51
  35. Federico B.

    La carità cristiana richiede di non schierarsi, non scegliere?

    2 Aprile, 2012 - 16:04
  36. Fides et ratio

    La carità cristiana richiede di amare ogni prossimo come se stessi, facendosi uno con lui.

    2 Aprile, 2012 - 16:26
  37. Federico B.

    Va benissimo, ma non hai risposto alla mia domanda: la carità, amore per il prossimo, richiede di non scegliere responsabilmente da che parte stare?

    2 Aprile, 2012 - 16:52
  38. Fides et ratio

    Ti ho risposto.
    Nel caso che hai citato la carità cristiana non ti chiede di scegliere chi amare; ti chiede di amare entrambi.

    Adesso, se sei d’accordo, Federico, chiudiamo qui per evitare di contravvenire alla NOSTRA carità reciproca.

    Abbiamo capito il rispettivo punto di vista e io, come Discepolo, ti confermo che non sarei MAI E POI MAI d’accordo con una legge che IMPONESSE di togliere il velo a chi lo vuole tenere.

    Grazie.

    2 Aprile, 2012 - 17:07
  39. Marilisa

    La carità esige che, senza intromettersi con la forza nei costumi di altre popolazioni, si faccia capire con una diffusa educazione fra le donne la perversione di certi atti, quale l’orripilante e crudele infibulazione che “violenta” le bambine nella cultura islamica.
    Dove ancora predomina il convincimento che il maschio deve assoggettare a suo piacimento la femmina, traendone un piacere che ad esse, manco a dirlo, è vietato.
    Retaggio, duro a morire, di mentalità anacronistiche e illogiche, proprie di una ancor presente arretratezza di civiltà.

    2 Aprile, 2012 - 21:26
  40. Federico B.

    Concludo anch’io con un’ultima considerazione, nel rispetto delle posizioni altrui.
    Non piace nemmeno a me le legislazione francese che vieta di indossare il velo, ma capisco il tentativo di aiutare l’emancipazione delle ragazze e delle donne musulmane. In questo senso alludevo all’infibulazione, senza voler accusare nessuno di maschilismo o peggio, usanza che appartiene alla tradizione di alcune popolazioni ma che dobbiamo assolutamente vietare e scoraggiare in tutti i modi. Non so sinceramente quale sia l’atteggiamento più caritatevole, se sostenere sempre e comunque il rispetto per le culture diverse dalla nostra o se azzardare qualche limite sperando di aiutare l’emancipazione femminile anche a costo di incomprensioni e critiche. Lo scrivo proprio senza intenti polemici, sinceramente. Affidiamo queste nostre sorelle discriminate e maltrattate alla misericordia divina e invochiamo lo Spirito Santo che ci aiuti a comprendere come amarle e aiutarle.

    3 Aprile, 2012 - 9:31
  41. Alessandra Camarca

    Ieri ho acquistato Cerco fatti di Vangelo 3, grazie alla pioggia che si è abbattuta sul week end credo che lo divorerò tra sabato e domenica

    13 Aprile, 2012 - 16:39

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