Buon Natale ai naviganti, buon Natale ai visitanti, buon Natale ai commentanti, buon Natale ai pirlanti e ai litiganti, buon Natale a tutti quanti. Accompagno ai miei auguri la Natività dipinta da Giotto nella Cappella degli Scrovegni, a Padova, ciclo dal quale abbiamo già preso nei giorni scorsi quattro immagini ispirate al Protoevangelo di Giacomo.
Buon Natale ai visitanti
23 Comments
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Buon Natale, Luigi caro. A te e a tutti.
A tutto il mondo.
L’augurio è che non solo oggi sia considerato Natale, ma che in tutti i giorni che ci è dato vivere ci ricordiamo di leggere la straordinarietà di questo Evento.
Auguri di buon Natale a Luigi, ai commentatori e ai visitatori del blog.
Il Dio che si è fatto uomo sia vicino a ognuno di noi e soprattutto a chi desidera incontrarlo ma gli sembra impossibile che tutto questo sia vero.
Auguri!! Buon Natale!
Quest’anno è stao veramente un buon Natale per me, ma forse non per tutti. Auguri nel senso più profondo del termine.
Ci sarebbero anche gli “Auguritantissimi, natalizzissimi, jinglebellissimi”:
http://www.youtube.com/watch?v=SiS4y0s2oe8
Luigi, hai visto come “il sussidiario.net” ti ha copiato la scelta di Giotto per il Natale 2012?
http://www.ilsussidiario.net/News/Cultura/2012/12/25/NATALE-2012-Perche-oggi-siamo-nati-anche-noi-/349871/
Ma dov’è Clodine?
auguri a tutti
matteo
tantissimi auguri di cuore a luigi e a tutti i frequentatori del blog. Auguri di buon Natale e sereno 2013.
gino gandolfo
Clodine c’è, Fiorenza, c’è sempre: è sempre qui, nel “pianerottolo”, anche se ogni tanto pare che si nasconda; ma c’è.
Piuttosto: dov’è Ignigo74 ?
Gli auguri di buon Natale li avevo già indirizzati nel “post” precedente, ma li rinnovo volentieri: buon onomastico, poi, a tutti gli Stefano ed a tutte le Stefania (anche se, per la verità, non ricordo che ve ne siano tra noi).
Un caro saluto a tutti.
Roberto 55
Caro Roberto, non te li ricordi gli Stefano che sono tra noi perché uno noi siamo abituati a chiamarlo Syriacus…Grande, amatissimo Syr…
Ma ce ne sono anche altri. C’è Stephanus…
E, davvero, Roberto, “dov’è Ignigo 74” ?
E dov’è Leonardo? E Fides et Ratio? E Ubi? E Gerry? E…?
Certo che questa gente a cui si vuol bene e che “pare che si nasconda ma c’è”, o pare che ci sia ma è a noi nascosta, è lontana, e non ci parla, non ci saluta, non ci dice Buon Natale…ammettiamolo, via: fa soffrire.
“Santo Stefano è un modello”, ha detto papa Benedetto all’Angelus: Santo Stefano con la sua via “interamente plasmata da Dio”.
Buona festa di Santo Stefano a tutti, dunque.
Vi regalo (dedicata in modo particolare a Luigi) una delle più affascinanti (per me) immagini di questo grande Santo:
http://www.flickr.com/photos/51366740@N07/5437706491/in/photostream/
In colpevole ritardo, buon Natale!
E’ vero, Fiorenza: il grande, grandissimo Syriacus si chiama Stefano (nome splendido, di un magnifico testimone della fede, così ben ricordato oggi dal nostro Papa) ! …. e, giusto, c’è pure Stephanos …………….: buon onomastico anche a loro !
Buon pomeriggio al “pianerottolo” !
Roberto 55
Eccomi amici carissimi, fuori uso per via di una serie di vicissitudini e , non da ultimo, mal di gola, occhi che bucano, naso congestionato e febbre. Però non posso ignorare gli auguri di buon Natale a tutti i present: a- Luigi, la cara fiorenza, Ubi, Roberto, Lycopodium carissimo, frabiciuanus ecc- e gli assenti che porto nel cuore e ricordo con affetto.
Che meraviglia quel ciclo giottesco della cappela Scrovegli ! Dalla nascita di Maria e – in senso orario , cronologico, quasi che il tempo scandito in quei riquadri appartenga al presente- il prodigioso evento dell’Incarnazione e la nascita di Nostro Signore. Come non rintracciarvi il senso della storia dell’uomo dove, in ogni tempo, la presenza del sacro è stata sopraffatta da eventi infausti ed oggi, da una grande crisi che genera preoccupazioni per un futuro che si prospetta cupo, da un lato, e la brama per il possesso di un potere economico dall’altra per cui nulla di ciò che trascende questo spazio nebuloso in cui l’umanità è sprofondata sembra più avere importanza. Dio è relegato in un lontano limbo, il Cristo una figura mitologica che non ci riguarda. Questo ciclo è davvero profetico per i risvolti psicologici che si nascondono nelle pieghe dei profili dolci e aquilini, e nelle vesti dai colori “parlanti”. Non dimentichiamo chi fu Reginaldo Scrovegni: un ricco e dannato usuraio che aveva fatto la sua fortuna sulla pelle della gente e di quel figlio, Enrico, pervaso da grande senso di timore di Dio e di giustizia che innalza la sua laude in questa cappella:scrigno di struggente bellezza. Oggi, come ieri e come il Gioacchino dormiente l’umanità è in attesa di un Dio che non riesce a partorire, è cieca e muta, nonostante il monito del Giudizio finale. Il terrificante giudizio posto sulla parete d’ingresso di fronte al parto verginale che campeggia sull’arco trionfale: vita e morte in singolare tenzone: a noi la scelta…
Grazie Luigi
Un abbraccio a tutti
Clo
Però, mi sembra che sia l’annunciazione ad essere affrescata sull’arco absidale e non la natività che segue, invece, sui riquadri mediani della parete di sinistra…Mi sembra…ma il senso della storia non cambia…
A nome della categoria dei pirlanti, in cui mi riconosco, sparo a tutti un Buon Natale in ritardo, come si confà ai veri pirla doc.
🙂
L’invito e la sgridata di Fiorenza non possono lasciarmi indifferente.
Ringrazio tanto degli auguri e li ricambio con sincerità per ognuno di voi.
Un caro augurio anche a Luigi che ringrazio di tutto!
Il grande mistero del Natale che continua nel tempo è che il Signore viene sempre tra noi, nonostante la nostra disattenzione e le tante profezie di sventure che gli uomini seminano sulla terra.
Visto che siamo a questo, “qui potest capere, capiat”…
buon Natale o, almeno, come si suol dire: “buone fatte feste”.
Il mio ultimo commento risale al 9 dicembre 2012 @ 22:35
http://www.luigiaccattoli.it/blog/?p=10316#comment-90926
In quello stesso commento, oltre a fare già anticipatamente gli auguri a tutti per le festività a venire scrivendo “Saluti a tutti e auguri per le festività a venire”; invocavo che fossero cancellati i miei dati d’accesso al blog, cosa che Luigi non ha fatto e quindi…
Cmq, se a qualcuno potesse interessare, far piacere o dispiacere, si sappia che leggo giornalmente il bloge non ho intenzione di smettere, è come un rito per me.
Al momento, per scelta personale, gradisco astenermi dal commentare.
(Ri)Faccio a tutti voi, in modo sentito e sincero -e non è una frase fatta di circostanza- gli auguri per l’anno nuovo.
Rinnovo i miei auguri con le parole del nuovo Arcivescovo della mia diocesi:
Viviamo con gioia il Natale, noi, figli di Dio e fratelli di Gesù Cristo.
Perché è Cristo la nostra pace, e la Chiesa Lo saluta e Lo riconosce oggi con l’antico e attualissimo nome: Principe della pace. È dalla sua vita che ci viene donata la pace: cioè la riconciliazione dell’uomo con se stesso e con gli altri uomini, la benevolenza verso la realtà, la società, la storia. La pace è la presenza di Cristo che si offre alla nostra libertà, e oggi noi siamo chiamati a rispondere e a collaborare. Così, nel Natale, Cristo sollecita la nostra responsabilità: la pace diventa dono e collaborazione.
Fratelli, mettiamoci allora decisamente sulla strada della costruzione della pace: non ci sarà mai pace se non nella difesa e nella promozione della sacralità della vita umana; nella difesa della famiglia; non ci sarà pace senza la ricerca e la promozione del lavoro, senza l’impegno a creare una società più giusta. La pace è il cambiamento della vita e della storia operato dalla presenza di Cristo, in noi e fra di noi. Così, pur in tutte le difficoltà e incertezze, nei limiti quotidiani e negli errori, nelle luci e nelle oscurità della nostra coscienza si afferma positivamente il cammino con Cristo verso Dio. E questa è la nostra letizia. Come ci ricorda il salmista: «Il mio cuore è lieto perché Dio vive».
http://www.ilrestodelcarlino.it/ferrara/politica/2012/12/24/821534-costruire_pace.shtml