“Non si sono date soluzioni all’attesa di riforme”. Ci sono state “campagne d’opinione demolitorie”. “Questo applauso non induca all’autoindulgenza” i responsabili delle non riforme. “Imperdonabile resta la mancata riforma della legge elettorale del 2005”, con il suo “abnorme premio di maggioranza” che ha provocato una “sovrarappresentanza” che chi l’ha avuta non è stato capace di “gestire”. Ora si rivolge al Movimento Cinque Stelle, lodando il suo proposito di impegno nelle due Camere. Invita tutti a non temere di “convergere”. Ammonisce tutti a considerarsi “depositari della volontà popolare” e non rappresentanti di “una fazione”. “Procedere senza indugio alla formazione del Governo”. “Segno di regressione” che in Italia si sia diffuso una specie di “orrore” per la collaborazione tra forze diverse “fino allo smarrimento dell’idea stessa di convivenza civile”. “Tutte le forze si assumano le loro responsabilità”.
Bravo Napolitano che giura e minaccia
21 Comments
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Oh, là!
Brindo all’evergreen del Quirinale, e alla chiarezza e alla sostanza delle sue parole. Un vero ggiovane.
Per l’occasione, trafilo due citazioni.
Una, di papa Francesco:
“La giovinezza bisogna metterla in gioco per grandi ideali”
L’altra di Ubi
“Quanto mi ha fatto piacere sentire queste parole (anche se per precisione bisognerebbe aggiungere che si è giovani fin quando quei grandi ideali si incarnano e si perseguono; o almeno, si è giovani fino a cent’anni…).”
Il tema era diverso, ok. Ma cascano a fagiuolo.
La cosa più carina è stata vedere lui che li bastonava e loro che applaudivano entusiasti (?).
Un pensiero partecipe al poor Marini e al poor Prodi, cui, con perfidia degna del duca Valentino, il PD ha fatto assaporare il gusto di questa giornata come se potesse essere la loro… salvo poi rifilargli un polpettone avvelenato.
E un pensiero meno partecipe, e un tantino beffardo, al nobile Rodotà, cui nessuno ha rifilato bocconi avvelenati, se non la sua vanità inospettabile di ottuagenario . Che lo ha spinto a tenersi ben stretta la “sua” candidatura , sia difronte al nome di Prodi che a quello di Napolitano. Così, invece di un gesto nobile- che i due trombati , obtorto collo, hanno comunque fatto – ha fatto una figurella. Ma vuoi mettere il brivido che avrà provato a sentire le piazze in furia a scandire il suo nome come fosse una bandiera?
RO-DO-TA’ !!! RO-DO-TA’!!! RO-DO-TA’!!!
Meglio di un viagrone . Però solo questo gli resta.
Al Quirinale c’è tornato uno che di viagra politici non ha bisogno….
Lorenzo nella simpatia di sempre ti dirò che sono amico di Rodotà da tanto tempo e non trovo nel suo comportamento nulla di indecente. Ritengo anzi un bene che il vasto apprezzamento per Napolitano non sia plebiscitario.
Oops!
Ma di indecente nemmeno io, Luigi.
Un tantino vanesio, però, sì, l’ho trovato. E un tantino in ritardo nella dissociazione dalla chiamata alla piazza da parte di Grillo.
A sorpresa in tutti i due i casi, per quanto mi riguarda.
E poi, uno distaccato dalle cariche e dai trighi come lui, avrei pensato che si attenesse all’ ” ubi maior, minor cessat”.
Ma venendo da me, queste sono pirlate di un pirla: valgono per quel che sono.
Se hanno infastidito, perché fuori luogo e fuori misura, chiedo scusa.
Niente “infastidito”, ho solo detto che non ero d’accordo. Se io volessi parlare da solo non terrei un blog.
Secondo Dago è stata la Cancellieri a chiedere di dissociarsi, la situazione era ingestibile anche dal punto di vista della sicurezza.
http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/1-aveva-ragione-ieri-sera-sabina-guzzanti-a-twittare-beppe-grillo-si-caga-sotto2-54521.htm
ma cosa c’è da essere contenti? Un Paese che non riesce a trovare un presidente e che deve ricorrere ad un ultraottantenne, è veramente un Paese nella decadenza più completa! Decadenza, senilità, disgregazione, corruzione.. l’Italia assomiglia sempre di più ad una “carogna”.
Cosa c’è da essere contenti? E Rodotà, l’avversario di quello che ha vinto, ha ottanta anni! non siamo più nella gerontocrazia, siamo, come ha detto Travaglio, nella necrofilia.
Fossi un giovane scapperei subito , via dall’Italia, ormai non solo paese di vecchi ma di necrofili!
Rodotà era convinto di poter venire eletto.
Glielo avevano fatto credere, c’era la possibilità e ci contava.
Ancora adesso del resto si fa il suo nome…
Come il signor Franti osservavo basita l’incoerenza dell’assemblea applaudente mentre king George menava randellate a destra e a manca! Forse pensano di avere la coscienza pulita, ovviamente, talmente è viziata e falsa la loro coscienza da non riuscire neppure a percepirla. Che tristezza!
Ancora c’è chi non ha capito che le parole giuste e sacrosante, che colpiscono nel segno, vengono apprezzate anche da quelli cui vengono indirizzate come rimprovero.
La verità può far male, ma sta lì, riconoscibile e degna di stima e di ammirazione.
Chi non vuole riconoscerla, o è in malafede o è un babbeo.
Napolitano le ha cantate un po’ a tutti, e ha fatto benissimo.
Ce ne fossero tanti di ottuagenari come lui.
http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/13_aprile_22/giovani-trovati-morti-suicidio-gas-appartamento-mancanza-lavoro-affetti-212793285973.shtml
intanto mente si celebrano i fasti della gerontocrazia, della necrofilia italiana, i giovani si suicidano.. giovani padri.. giovani madri..
intanto mentre l’imbecillità e superficialità felice ed ottimista imperversa e regna sovrana, i pochi sensibili, profondi , intelligenti e solitari si spengono…
Certo Papa Francesco chiede le grida festose della folla.
Ma chi chiederà l’ultimo pensiero dei poveri disperati ? io credo che lo chiederà Gesù, che al contrario di quel che si pensa oggi non è un populista e un idolo della folla che grida e inneggia ,non è un LEADER e una rockstar, non è uno che si incontra nella emozione collettiva , ma una voce sottile e sommessa nell’intimo, che si incontra nel silenzio e nel profondo dell’anima, che parla nel cuore, a ciascuno, Gesù io credo non è il Salvatore solo della la folla festante, ma del dolente sofferente solitario disperato che si suicida nel suo cantuccio…
Pensate ai figli di questi due padri: non hanno avuto padri.
pensate ai figli che l’orrore della società moderna, come se nulla fosse consegna a questa realtà esistenziale. non avere un padre
Quanti suicidi ci vorranno, quanti figli disastrati, quante realtà esistenziali isperate, perché l’uomo moderno capisca che l’attuale società è NEMICA
della famiglia?
E quanti preti, oggi impegnati in tutt’altre cose, come Don Farinella, Don Gallo and company, si accorgeranno che il NUCLEO della predicazione cristiana è la famiglia?
Non lo so, ho visto troppi miei coetanei disperati e rovinati dalla mentalità corrente. Ho visto troppi bambini rovinati PER LA VITA ( e rovinare un esistenza già a sei sette anni è veramente mostruoso!) per l’egoismo e il narcisismo e l’egocentrismo dei genitori ,figli della mentalità contemporanea.
Basta con questa strage, strage di famiglie e di vite umane.
ma se la Chiesa e i cattolici non parlano di queste cose di cosa parlano?
solo di come è simpatico Papa Francesco?????
Ricordo quel che ha scritto M. Gramellini nei giorni scorsi: serve un “pastore d’anime” per la presidenza della repubblica. Questo è il motivo x cui preferisco G. Napolitano, perché mi sembra incarni la capacità di unire rigore e umanità.
“Ora si rivolge al Movimento Cinque Stelle, lodando il suo proposito di impegno nelle due Camere. ”
Sì, Luigi, ma Napolitano ha anche detto chiaramente, ed applauditissimo, che la politica non può prescindere dai dettami costituzionali e che si fa nelle aule del Parlamento, non nelle piazze.
E che il web, pur essendo importante per lo scambio delle idee e come stimolo all’aggregazione e alla espressione di consensi e dissensi, non è strumento per una partecipazione realmente democratica alla formazione delle decisioni pubbliche, per le quali è necessario il tramite di partiti capaci di rinnovarsi, o di movimenti politici organizzati.
A chi pensi che si rivolgesse con queste parole?
Come è possibile credere che la politica debba escludere chi non è in grado di andare in Rete o non vuole andarci?
Da noi oggi si festeggia solennemente San Giorgio.
Ne approfitto per fare i migliori auguri a papa Bergoglio e al presidente Napolitano.
O che bello! non ci avevo fatto caso, ma entrambi portano lo stesso nome!
Auguri di cuore, e una preghiera
Approposito dello sproposito…
ma vi state attrezzando per mandar giù il “rospone” ?
Conviene fare scorta di bicarbonato…
(io me la sto ridendo davvero di gusto…)
Stiamo assumendo antiacido e digestivi da quasi due mesi.
Sarebbe il caso di avere ALMENO qualcosa da digerire. Tutto sommato, potrebbe anche rivelarsi “meno pesante” del previsto.
In omaggio a due grandi vecchi, che fanno il bene e lo insegnano, un articolo per me molto bello di Marina Corradi
http://www.avvenire.it/Commenti/Pagine/Il%20bene%20si%20fa%20e%20sinsegna%20due%20grandi%20Vecchi.aspx
Grazie nico, eccellente articolo e grandissime considerazioni quelle di Marina Corradi. Due grandi vecchi da cui imparare, una generazione di mezzo che non sa che pesci prenere e una generazione seguente che non sa come guardare al futuro.
Mi ha sempre molto colpito ascoltare i vecchi che riescono a parlare del futuro: cinque anni fa ascoltai il vecchio Helmut Kohl in Germania e mi resi conto che aveva uno sguardo fiducioso e concreto sul futuro che mi fece rabbrividire, per quanto ci sarebbe da imparare. Oggi resto ammirato del Papa Benedetto che amo e del Presidente della Repubblica a cui va una grande devozione mia e di tutto il Paese.