Giacomo e Giovanni chiedono i primi posti e Gesù li ammonisce: “Non sapete quello che chiedete”
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Luigi Accattoli
Soci di Simone. La tela del pittore veneziano Marco Basaiti fornisce una buona informazione su quanto i Vangeli ci dicono di Giacomo e Giovanni. I personaggi raffigurati nella tela sono, da sinistra: Andrea, Gesù, Simone, Giacomo, Giovanni Zebedeo. Sul davanti e sul retro della scena si vedono i garzoni che erano al lavoro con loro e con Zebedeo al momento della chiamata. Lo seguono “lasciando il loro padre Zebedeo sulla barca con i garzoni”: Marco 1, 20. Gesù aveva già chiamato Andrea e Simone (Marco 1, 18s) che ora, appunto, sono con lui. Dal Vangelo di Luca 4, 10 sappiamo che Giacomo e Giovanni sono “soci di Simone”. C’è dunque una cooperativa di pesca che unisce queste due coppie di fratelli. Il fatto che Giacomo e Giovanni vengano detti abitualmente “figli di Zebedeo” sta a dire, probabilmente, che Zebedeo era un notabile di quell’ambiente. Possiamo immaginare che fosse, con Simone, un comprimario nella conduzione della cooperativa.
18 Giugno, 2023 - 16:51
Luigi Accattoli
C’è anche la madre dei figli di Zebedeo. Il Vangelo di Matteo mette in bocca alla madre dei due la richiesta dei primi posti: “Di’ che questi miei due figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo Regno” (20, 21). Gli esegeti in buona maggioranza ritengono che Matteo abbia voluto rendere meno grave la richiesta attribuendola alla madre: al momento della redazione dei Vangeli Giacomo era già un martire della causa di Cristo (Atti degli Apostoli 12, 2) e Giovanni certamente una “colonna” riconosciuta da tutta la prima comunità cristiana. Ma anche la madre loro aveva acquisito un ruolo riconosciuto: sempre secondo il Vangelo di Matteo, questa madre era stata tra le donne presenti sul Calvario, che “osservavano da lontano” quanto accadeva a Gesù: Matteo 27, 56. Infine, secondo il Vangelo di Giovanni, la madre dei figli di Zebedeo, che chiama Salomè e che nomina anch’egli tra le donne presenti sul Calvario (19, 25), era sorella di Maria la madre di Gesù. Dunque Gesù è cugino dei fratelli Giacomo e Giovanni. La richiesta dei primi posti aveva dunque motivi di parentela con Gesù e di ruolo primario nella cooperativa di pesca della quale facevano parte. Il Maestro in più di un’occasione aveva riconosciuto un ruolo primario a Simone – alloggiando per esempio nella sua casa a Cafarnao (Marco 1, 29) – ed ecco che i “soci” di costui cercano di farsi valere, o quantomeno di non farsi scavalcare.
Soci di Simone. La tela del pittore veneziano Marco Basaiti fornisce una buona informazione su quanto i Vangeli ci dicono di Giacomo e Giovanni. I personaggi raffigurati nella tela sono, da sinistra: Andrea, Gesù, Simone, Giacomo, Giovanni Zebedeo. Sul davanti e sul retro della scena si vedono i garzoni che erano al lavoro con loro e con Zebedeo al momento della chiamata. Lo seguono “lasciando il loro padre Zebedeo sulla barca con i garzoni”: Marco 1, 20. Gesù aveva già chiamato Andrea e Simone (Marco 1, 18s) che ora, appunto, sono con lui. Dal Vangelo di Luca 4, 10 sappiamo che Giacomo e Giovanni sono “soci di Simone”. C’è dunque una cooperativa di pesca che unisce queste due coppie di fratelli. Il fatto che Giacomo e Giovanni vengano detti abitualmente “figli di Zebedeo” sta a dire, probabilmente, che Zebedeo era un notabile di quell’ambiente. Possiamo immaginare che fosse, con Simone, un comprimario nella conduzione della cooperativa.
C’è anche la madre dei figli di Zebedeo. Il Vangelo di Matteo mette in bocca alla madre dei due la richiesta dei primi posti: “Di’ che questi miei due figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo Regno” (20, 21). Gli esegeti in buona maggioranza ritengono che Matteo abbia voluto rendere meno grave la richiesta attribuendola alla madre: al momento della redazione dei Vangeli Giacomo era già un martire della causa di Cristo (Atti degli Apostoli 12, 2) e Giovanni certamente una “colonna” riconosciuta da tutta la prima comunità cristiana. Ma anche la madre loro aveva acquisito un ruolo riconosciuto: sempre secondo il Vangelo di Matteo, questa madre era stata tra le donne presenti sul Calvario, che “osservavano da lontano” quanto accadeva a Gesù: Matteo 27, 56. Infine, secondo il Vangelo di Giovanni, la madre dei figli di Zebedeo, che chiama Salomè e che nomina anch’egli tra le donne presenti sul Calvario (19, 25), era sorella di Maria la madre di Gesù. Dunque Gesù è cugino dei fratelli Giacomo e Giovanni. La richiesta dei primi posti aveva dunque motivi di parentela con Gesù e di ruolo primario nella cooperativa di pesca della quale facevano parte. Il Maestro in più di un’occasione aveva riconosciuto un ruolo primario a Simone – alloggiando per esempio nella sua casa a Cafarnao (Marco 1, 29) – ed ecco che i “soci” di costui cercano di farsi valere, o quantomeno di non farsi scavalcare.
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