Boffo si dimette e io gli dico “bravo”

“Per questi motivi, Eminenza carissima, sono arrivato alla serena e lucida determinazione di dimettermi irrevocabilmente dalla direzione di «Avvenire», «Tv2000» e «Radio Inblu», con effetto immediato. Non posso accettare che sul mio nome si sviluppi ancora, per giorni e giorni, una guerra di parole che sconvolge la mia famiglia e soprattutto trova sempre più attoniti gli italiani, quasi non ci fossero problemi più seri e più incombenti e più invasivi che le scaramucce di un giornale contro un altro”: così Dino Boffo conclude la lettera al cardinale Bagnasco con cui annuncia le dimissioni. Eccola nel sito dell’Ansa.

16 Comments

  1. Opinione personale, ne esce a testa alta. Molto.

    3 Settembre, 2009 - 16:10
  2. ignigo74

    credo anch’io.

    vedremo il seguito.

    In tutto questo una domanda non maliziosa: ma Cielle – che ha sempre appoggiato “Il Giornale”, che fa?

    3 Settembre, 2009 - 16:34
  3. c’è chi vede il bicchiere mezzo pieno,
    c’è chi vede il bicchiere mezzo vuoto.

    Un plauso a Feltri,
    che nella sua sacra battaglia di vendicare l’onore
    e l’umana dignità del suo padrone,
    ha fatto capitolare la prima testa.

    Attendo che sia capace di far cadere le altre teste….

    Dubito…

    La Gerarchia cattolica aveva troppo da perdere economicamente e nei giochi di potere,
    nel suo feeling con l’attuale governo,
    troppi interessi in gioco…

    Sant’ Oddone,
    può essere un modello per noi comuni mortali….
    ma non per chi deve gestire il potere,
    dalle mura leonine.

    Il prossimo santo di cui farà l’agiografia la prossima Udienza,
    si rigirerà nella tomba…

    (Punto di vista molto personale…naturalmente)

    3 Settembre, 2009 - 16:41
  4. Luigi Accattoli

    Ecco alcuni passaggi della lettera di Boffo che meritano d’essere segnalati: “un opaco blocco di potere laicista si è mosso contro chi il potere, come loro lo intendono, non ce l’ha oggi e non l’avrà domani” – “l’irragionevolezza e l’autolesionismo di questo attacco sconsiderato e barbarico” – “una colossale montatura romanzata e diabolicamente congegnata” – “la Chiesa ha altro da fare che difendere a oltranza una persona per quanto gratuitamente bersagliata” – “bisognerebbe che noi giornalisti ci dessimo un po’ meno arie e imparassimo ad essere un po’ più veri secondo una misura meno meschina dell’umano”.

    3 Settembre, 2009 - 16:45
  5. Francesco73

    Questa storia ha un sentore di zolfo ecclesiastico che mi convince davvero poco.
    Non vorrei che notiziole e notiziette siano state fatte circolare e/o romanzate per fini anche interni, con gli svarioni e gli effetti valanga che spesso capitano in tali manovre.
    Non so, anche a livello comunicativo, qualche smagliatura l’ho vista pure in queste giornate, tra Vaticano, CEI, solidarietà espresse e chiarimenti sollecitati.
    Il gesto fa onore a Boffo, ma presso il pubblico vasto non ne esce affatto discolpato, purtroppo.
    Mi dispiace comunque, penso che egli abbia fatto bene nei ruoli ricoperti.

    3 Settembre, 2009 - 16:46
  6. Egesippo

    A questo punto anche il direttore del Giornale dovrebbe riconoscere di aver recato un danno incalcolabile al giornalismo italiano e alla decenza e rassegnale le sue irrevocabili dimissioni.

    3 Settembre, 2009 - 16:48
  7. Egesippo

    rassegnaRe!

    3 Settembre, 2009 - 16:49
  8. Luigi Accattoli

    Ancora un passaggio chiave della lettera di Boffo: “Mi si vuole a tutti i costi far confessare qualcosa, e allora dirò che se uno sbaglio ho fatto, è stato non quello che si pretende con ogni mezzo di farmi ammettere, ma il non aver dato il giusto peso ad un reato «bagatellare», travestito oggi con prodigioso trasformismo a emblema della più disinvolta immoralità“.

    3 Settembre, 2009 - 16:51
  9. Gerry

    Matteo, davvero non capisco tanto accanimento, degno del direttore Feltri, su Benedetto XVI e sul suo mite insegnamento. Ogni occasione è buona? Anche questa? Eppure, volendo essere caustici,oggi ci sarebbero altri eminenti o eccellenti obiettivi da inquadrare nel mirino! Senza acrimonia, credimi.

    3 Settembre, 2009 - 16:54
  10. Marcello

    Tempi tristi. Triste questo giornalismo che si rigira nel fango inzaccherando chiunque si avvicini. E triste la continua tifoseria in stile derby calcistico: viva Tizio quando parla male di Caio e abbasso lo stesso Tizio quando ne parla bene.

    3 Settembre, 2009 - 17:03
  11. Massimo D

    Però dimettersi è in qualche modo darla vinta a Feltri (che infatti sul sito on-line del suo giornale parla di risultato raggiunto).
    Se sei innocente e il tuo editore ti ha dato fiducia, se è tutta una montatura, resti al tuo posto. C’è qualcosa che non sappiamo? Forse il sostegno non era così forte? Forse c’è altro nelle carte?
    Poi mi colpisce il riferimento al “blocco di potere laicista”. Ma come? Fino a ieri non era incarnato da Repubblica? Oppure il riflesso condizionato è che quando un cattolico è attaccato c’è sempre dietro il complotto laicista (stavo per dire demo-pluto-massonico…)?

    3 Settembre, 2009 - 17:08
  12. La lettera di Boffo mia ha commosso.

    Apprezzo l’onestà di Luigi, che come al solito si erge una spanna sopra il piattume di certa informazione – basta vedere cosa (e soprattutto quanto) si è scritto e detto in questa settimana.
    A Massimo D provo a dare una risposta, personalissima. Non credo il riferimento fosse ad un “complotto”, a me sembra che, tra i giornali, chiunque si sia schierato con decisione lo abbia fatto per interesse: questo vale sia per il riflesso condizionato di chi ha seguito a ruota il Giornale, sia per chi ha manifestato una certa “carità pelosa”, approfittando della disgrazia occorsa a uno per attaccare il proprio avversario.

    Matteo, dev’esser lo stesso che lancia provocazioni anche in casa d’altri, sbaglio?

    3 Settembre, 2009 - 17:44
  13. “mi ha”, naturalmente. Perdonate l’errore di battitura.

    3 Settembre, 2009 - 17:50
  14. umile fedele

    Troppo tardi. E come si fa a dire che le accuse rivoltegli da Feltri sono false? Certo, l’informativa è palesemente falsa, ma il decreto penale di condanna? Perchè Boffo non rende pubblica la querela che è stata sporta dalla signora di Terni? Perchè non rende pubblico tutto il fascicolo? Quella sarebbe la miliore difesa! Potrebbe dare tutte le spiegazioni alla luce di quanto vi è negli atti del procedimento, invece non lo fa. Saremmo tutti felici se desse delle spiegazioni cnvincenti, ma non lo fa. E che non si parli di privacy perchè sulla rete circolano nome, cognome, attività, indirizzo email e numero di cellulare della querelante (nonchè copiose informazioni sui genitori della stessa).

    3 Settembre, 2009 - 21:40
  15. roberto 55

    Anch’io, come Luca ed Ignigo74, credo che il mio corregionale Dino Boffo (di cui, “matrice” veneta a parte, non sono mai stato grande “tifoso”), con questo gesto di grande dignità esca a testa alta dalla vicenda: il testo della sua lettera di dimissioni, MassimoD., racconta di una persona ferita e quasi sconvolta da un’ingiustizia profondissima (pensate: il direttore di un giornale di – sostanziale – proprietà di un tale prosciolto 6 volte per prescrizione del reato – e questo grazie a leggi appositamente approvate dal Parlamento – lo sbatte in prima pagina per un decreto penale di condanna per una contravvenzione !), e questo credo spieghi la sua decisione.

    Buona serata (nonostante tutto ) !

    Roberto 55

    3 Settembre, 2009 - 22:44
  16. raffaele.savigni

    E ora aspettiamo le dimissioni di Feltri. Anmzi, le pretendiamo. Vada a fare il buffone da un’altra parte. Altrimenti, se resta, il suo “datore di lavoro” non creda di farci fessi, non creda che noi “beviamo” la sua presa di distanza.v

    3 Settembre, 2009 - 23:42

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