Oggi pomeriggio Francesco ha incontrato al Santa Marta un gruppo di una ventina di bambini malati: ha svolto una meditazione sul mistero della sofferenza dei bambini e ha invitato i genitori “a non aver paura di chiedere, di sfidare il Signore: perché? e a sentire il suo sguardo su di noi, lo sguardo di tenerezza del Padre che dice: anche il mio figlio ha sofferto”. Il Papa ha espresso la sua ammirazione per il coraggio dei genitori che rifiutano l’aborto, che è una falsa soluzione del problema della sofferenza e ha qualificato come “eroismo” la loro disponibilità ad accompagnare la sofferenza dei piccoli e a vivere nella preoccupazione per la loro sorte qualora rimangano soli nella vita.
Bimbi malati: il Papa invita a sfidare il Signore
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Altrochè paura di chiedere conto e di sfidare Dio chiedendogli ( urlandogli) : perché? Ne ho tutto il diritto, e , in un certo senso, ne ho il dovere, a maggior ragione se la vergogna e lo sconcio del male ( questo sono per un credente in Dio la sofferenza innocente) assaltano le persone che sono la mia stessa vita.
“Arriva un momento in cui anche la Parola perde colpi, anche Dio si
appanna e si fa lontano.
Chiederò scusa a Chi di dovere, ma ieri, Vangelo sul perdonare settanta
volte sette, mi sono sorpreso a pensare quante volte, piuttosto,
avrei dovuto essere io a «perdonare» Dio, e non mi sono affatto
scandalizzato della domanda, e anzi, mi sono risposto che altroché
settanta volte sette…
Il volto di Dio si fa lontano, teorico, impassibile.
Ma quello di Gesù nell’orto è lì a un passo: ti offre il Suo abbraccio, la
Sua vita e il Suo destino.
Allora lo sai lucidamente che il Padre se ne starà zitto: un cielo muto,
sordo, improvvisamente vuoto. Dove sei, Dio? Sparito.
La fede solo più una ostinazione testarda e irragionevole.
Ma Gesù è lì.
La Comunione con Lui non è più un Sacramento: è la tua vita.
La tua vita da due soldi che si fa la Sua, la Sua sconfitta, che si fa la
tua. Gesù si unisce a te: nel momento più basso, quello della fine di
tutto. Si spezza insieme a te, e tu hai la certezza di essere spezzato,
senza più altra strada.
Cosa vuoi star lì a pregare, chiedere, sperare? Ancora?!
Hai Lui. In te,da te.
Tu, Suo, e Lui, tuo. Da adesso.”
Il resto può anche andarsene in malora.
I miracoli avvengono continuamente, continuamente, solo che noi non li sappiamo più vedere. Non sono miracoli eclatanti, ma intimi e discreti. Molti riguardano i bambini ma solo i protagonisti ne possono testimoniare e spesso non sono creduti.
A Milano pochi giorni fa, nel reparto rianimazione dell’Osp. San Raffaele un ragazzo di 14 anni si è risvegliato e ha detto a sua madre”Ho sete , dammi da bere ”
Il ragazzo era dato per candidato certo alla morte, era annegato nel Naviglio stato 42miinuti sott’acqua senza respirare, il suo cuore ha cessato di battere per parecchiminuti. E’ stato rianimato e attaccato alle macchine. Il cuore ha ripreso a battere ma era in coma, coma profondo. E’ stato un mese in coma profondo.
sua madre, come ha dichiarato ai giornalisti, gli è stata sempre accanto , gli parlava , e non ha mai cessato di pregare. Ora, la madre dice, Dio ha ascoltato le sue preghiere.
I medici del reparto Rianimazione del San Raffaele naturalmente sorridono a queste ingenue parole : macchè miracolo, è tutto merito della scienza e della tecnica, del nuovissimo metodo di circolazione extra-corporea.
La madre e il ragazzo sorridono dell’ingenuità dei medici.
Loro sonno , LORO SANNO, che sono state le preghiere della madre a salvare il ragazzo.
Io credo alla madre. E miracoli come questo avvengono continuamente.
Solo che noi siamo troppo “tecnologigi” troppo scientifici, per notarli.
Non siamo più nello stato d’animo fiducioso dell’ufficiale romano che disse a Gesù:
signore, non sono degno che entri sotto il mio tetto , ma dì soltanto una parola…
Altro miracolo di cui posso testimoniare : ragazza down che viveva con la madre.
I fratelli non avevano buoni rapporti ne’ con la madre ne’ con la sorella down vissuta da loro come una vergogna.Avevano insistito di metterla in un istituto ma la madre non ha mai voluto e l’ha sempre tenuta con se e trattata come fosse una ragazza “normale” : vacanze in Madagascar, sedute all’istituto di bellezza (!!!) , musicopterapia. Muore la madre , mi sono detta, povera Giulia , adesso i fratelli la schiaffano in un istituto e le tolgono pure i soldi che le ha lasciato la madre.
Invece no: dopo la morte della madre i fratelli della ragazza down sono COMPLETAMENTE cambiati: è come dice la Bibbia: è stato dato loro un cuore nuovo, tolto il cuore di pietra che avevano. Adesso la ragazza vive a turno con le famiglie dei fratelli, tutti la amano e di Istituto non se ne parla più!
Certo mi direte, questo non è un miracolo, ma un semplice cambiamento psicologico della mentalità dei fratelli.
Ripeto sono cose minime, non eclatanti, ma per me hanno del miracoloso, se solo siamo capaci di vederlo.
Un caro saluto a Lorenzo, che si dice “arrabbiato” col Dio distante e impassibile.
Dio SEMBRA ai nostri cuori di pietra lontano e impassibile: in realtà Gesù, che non aveva un cuore di pietra ma lo spirito di Dio in seè, lo chiama Padre e ci insegna a pregare “sia fatta la sua volontà”
dice anche “venite a me voi tutti che siete affaticati ed oppressi , perchè il mio giogo è soave”
Credimi, Lorenzo per quante disgrazie e malattie possano capitarci , a noi e ai nostri cari, il Suo giogo è soave e il Suo peso è leggero.
E’ il mondo senza Dio, è l’orizzzonte solo umano da dove ogni trascendenza è stata bandita, è il giogo della scienza e della tecnica ssurte a idoli che è pesante. E’ il nihilismo odierno che è
un giogo pesante e imposssibiledaportare senza cadere nella disperazione e nella depressione.
Un abbraccio, Lorenzo
OT
leggo stamani che la conferenza episcopale boliviana ha confermato che il papa si fermerà e pregherà sul luogo dove 35 anni fa fu ritrovato il corpo del gesuita Luis Espinal, ucciso dopo essere stato torturato. Una bella notizia per chi lo ricorda
http://www.periodistadigital.com/religion/america/2015/05/15/el-papa-rezara-en-silencio-por-el-jesuita-luis-espinal-asesinado-en-bolivia-religion-iglesia-viaje-francisco-martir.shtml
ciao fabrizio ti ho scritto una mail
Una suora parla della triste situazione delle suore africane: serve, badanti, usate da preti per avere prestazioni sessuali sicure:
http://ilsismografo.blogspot.it/2015/05/italia-quelle-suore-usate-come-serve-e.html
Domani è la festa della Santissima Trinità, nei primi vespri della domenica che si pregano stasera c’è questa bellissima frase sulla Trinità:
Ex quo omnia, per quem omnia, in quo omnia: ipsi gloria in saecula
PS : Spero Picchio che non dirai che cito questa preghiera per propaganda!
a chi farei propaganda alla Santissima Trinità?
Comunque caro Fides ieri la mia richiesta di preghiera per la povera filippina morta a Roma e per gli altri 7 feriti, era sincera, anche se non ci credete .
Mi ha fatto una pena immensa. Fra l’altro il marito, che deve essere cristiano, si è detto disposto a perdonare gli assassini.
Non faccio propaganda per nessuno, caro Fides, quando chiedo una preghiera.Non ho neppure fatto nessun commento sui guidatori dell’auto.
Un mio caro( un cugino di 24 anni) fu messo anni fa sotto da una macchina guidata da un italiano. Anche allora pregai per lui.Adesso prego per la povera Corazon, che a me , probabilmente a voi no, fa più pena di quelli che l’hanno uccisa.
Ripeto non faccio propaganda per nessuno e trovo che è imposssibile veramente dialogare in questo blog se ogni cosa che dico , anche chiedere una preghiera, provoca gli insulti.
http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/15_maggio_30/corazon-vita-morte-una-colf-che-lavorava-10-ore-giorno-99affe98-068c-11e5-8da5-3df6d1b63bb7.shtml
Sono decenni che la Chiesa è al corrente della situazione: gli abusi sulle suore è un caso [eccetto qualche isolata eccezione] tutto e solo africano. Sarebbe ora che le donne africane [suore e non] si ribellino un attimino al sistema patriarcale tribale di sudditanza all’uomo che domina indiscusso in Africa. … A me personalmente non fanno pena, anzi, riescono ad irritarmi . A meno che non siano in grado di inetndere volere mi chideo per quale motivo restano passive dinnanzi alla violenza fisica, morale…hanno paura di cosa?..di restare senza casa..senza cibo…di essere svergognate? Credo non vi sia peggior condanna in vita del degrado imbarazzante in cui versano, trovo questo atteggiamento subalterno, silenzioso, passivo…insopportabile e inaccettabile
Roma è in lutto, cara discepolo…mio figlio ha avuto la sfortuna di trovarsi sul posto , e la fortuna di non trovarsi nel punto sbagliato, di li a poco ed è ancora sotto shoc.
Non è il primo e purtroppo neppure l’ultimo caso … non ci si può rassegnare alla barbarie..almeno io non mi ci rassegno…come non mi rassegno alle molte cose storte di questo nostro paese amato paese, così bello e così …così…così di…di cacca..
E’ una cosa molto molto triste e direiquasi simbolica: dauna parte abbiamo una straniara, una migrante che però per l’onestà e la laboriosità si è integrata nel paesedove vive. E tanti, tantissimisonocosì.
Comepediatranel centro di MIlano io ho pazienti dituttele nazionalità, cinesi, della SRi Lanka, filippini, arabi, russi.
I migranti che sono onesti e VOGLIONO integrarsi secondo me oggi in Italia possono farlo. Questa povera madre di famiglia ha vissuto lavarodando ed è morta per la faciloneria e superficialità ( criminale) di chi vive NON lavorando.
sesiete di sinistra, se siete dalla parte dei lavoratori, credo che dovreste essere dalla parte della povera Corazon , invece che da quella dei giovinastri che l’hanno messa sotto.
A Milano tantissime etnie hanno trovato lavoro (onesto) : non solo i filippini ma anche i sudamericani, quelli dello SRi Lanka che oltre a vendererose si sono specializzati nel fare i portinai e sono dolcissimi e gentilisssimi, gli egiziani che ormai sono la maggior parte dei fornai e dei pizzaioli di MIlano.
Tutta gente in gamba e onesta e per questo, AMATA DALLA POPOLAZIONE.
L’Italia non è un paese razzista . Aparte le sparate di Salvini, che lo fa per campagna elettorale, la genete normale non è razzista.
Ma non si può neppuretollerare l’illegalità, l’arroganza, e lamancanza di voglia di integrarsi di altri migranti.
Si dovrebbe fare loro un discorsetto: se vieni in Italia devi sottostare alle LEGGI dello Stato Italiano. Se non vuoi sottostare alle leggi, se ti credi impunito, se te freghi, allora te ne vai via!
‘E parol d’o Mastro:
“E, preso un bambino, lo pose in mezzo e abbracciandolo disse loro: “Chi accoglie uno di questi bambini nel mio nome, accoglie me; chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato.”
Come pediatra, metterei questa frase di Gesù sulla porta del mio Ambulatorio.
Un forte abbraccio fraterno a Lorenzo.
Un abbraccio a Lorenzo e un grazie e a discepolo per le testimonianze delle 8 di stamattina.
Buona Santa Domenica della Trinità.
Ciao Claudia.
@picchio: ho letto e risposto.
Ciao a tutti.
Ciao Fabrizio un forte abbraccio..
claudia
conosco una persona che lavora in una struttura dove vengono ospitate donne picchiate da mariti e compagni, alcune alle volte decidono di ritirare le denunce e tornare con gli abusatori.
E’ facile per noi che stiamo fuori giudicare, come fai tu con le suore, è difficile calarsi nei loro panni, nella loro sudditanza psicologica, nelle loro fragilità.
In quale punto di quanto ho scritto avresti ravvisato il “giudizio”? Non mi sembra.Mi sono limitata a constatare, non a giudicare, in base a documentazioni approfondite sull’argomento. Per il resto provo una sincera irritazioni sia per le une che per le altre. Le persone che non reagiscono ai prepotenti, che non tentando una difesa, ad oltranza, magari con le unghie, nei valori in cui credono ,della propria dignita’, i pusillanimi in generale,mi creano imbarazzo tutto qui …..
Scrivo da un cellulare ed è tutto molto piccolo chiedo venia per eventuali errori. .
chiedo scusa, avevo scambiato una constatazione per un giudizio.
Grazie a Discepolo per le belle testimonianze.
Come ogni fine – settimana, mi affaccio sul “pianerottolo” per rivolgere un abbraccio a Lorenzo, un ringraziamento a Cristina per averci ricordato la storia (“miracolosa” ? Chissà ……….; solo la Chiesa può affermarlo con certezza: però mi piace pensarlo) di Michi (aggiungo, Cristina, che è vero: il portinaio del Condominio milanese di Porta Volta dove abitavo fino all’estate scorsa era – e penso sia tutt’ora – un bravissimo filippino, ed una delle mie pizzerie preferite di Milano, in via Gioia, è gestita da egiziani, tra l’altro di fede cristiana), ed un saluto speciale agli amici Clodine e Fabrizio.
Buona Santa Domenica della Trinità a tutti (qui piove: vabbè ..).
Roberto 55
Dopo le parole di apprezzamento per quanto detto da papa Francesco non voglio esimermi dall’essere profondamente polemico e duro nei suoi confronti, scrivendo come rivolgendomi a lui direttamente:
“Caro papa Francesco, encomiabilmente inviti i genitori a “sfidare” il Signore, mentre tu non hai il coraggio di sfidare apertamente e pubblicamente le legislazioni di certi paesi, che addirittura prevedono l’eutanasia ai bambini?
Datti un poco di coraggio e esci fuori dal politicamente corretto in cui ti sei confinato, e sf”sfida” apertamente il “nemico”. Dal tuo coraggio prenderanno coraggio anche molti che oggi, come te, tacciono!
Ricambio con affetto gli abbracci di tutti quelli che mi hanno abbracciato.
Sono felice per il ragazzo “miracolosamente” ripresosi dal coma e per la sua mamma: al posto suo, avrei detto le stesse cose. Ma al posto suo non ci sono, e quindi metto virtualmente una mano sulla spalla a tutte le legioni di mamme e papà i cui figli NON si sono risvegliati, nonostante le loro preghiere ardenti .
Vorrei dire loro: non è in discussione la vostra fede, e non è colpa vostra se il colpo di scena non è arrivato.Gesù e particolarmente vicino anche a voi, soprattutto a voi. Come Maria, del resto. E come Dio padre, che – ci si pensa poco e ha fatto benissimo Francesco a ricordarlo- vive nel suo cuore il vostro stesso dramma, dal Calvario in poi….
Capisco che i miracoli vengano sempre tirati in ballo in questi casi.
Eppure, se la risposta di Dio al dolore e alla sofferenza fossero i miracoli di guarigione, saremmo fottuti.
Sempre pochissimi( infinitamente di meno di quelli che entusiasticamente vengono strombazzati in giro,meglio tenersi ai piedi di strapiombo della Chiesa in questa materia) e mai risolutivi: semmai, dilatori. Non mi pare che nessuno di noi abbia mai scambiato quattro chiacchiere con Lazzaro, che pure è il piu’ clamoroso miracolato della storia, ma che nel frattempo è morto come tutti quanti gli altri,anzi, per la precisione, è morto due volte….
I miracoli che noi vorremmo sono dei segni , misteriosi, e non delle risposte.
Se Dio avesse voluto abolire la sofferenza, non ne avrebbe guarito uno su un miliardo, ma , con un battito di ciglia o giu’ di lì, la avrebbe abolita e basta.
Non è facendo le cose facili, non è pucciando tutta questa merda nella tinta rosa , che ci si rasserena e ci si consola. Tutta questa merda rimane assolutamente tale: nessuna leggerezza e nessuna soavità. Se qualcuno avesse dei dubbi, venga a dare una sbirciatina alla Sindone in questi giorni, e ne avrà la riprova visualizzata. Solo gran merda, ma Gesù= Dio, se la è presa tutta quanta addosso pure Lui.
Gesù Cristo crocifisso, morto x noi, e risorto.
Il resto, permettete, è contornino.
Un saluto particolare a Roberto, che puntualmente ritrovo ogni week end.
Ciao Lorenzo. Grazie.
Ricambio volentieri il saluto a Federico (non avertene a male: preferisco chiamarti così ….), e, già che ci sono, saluto pure Nicoletta (mi piacciono sempre molto le tue “incursioni”).
‘Notte a tutti !
Roberto 55
Ciao Roberto, il piacere è reciproco.
Sono sempre pieno di ammirazione per il coraggio dei genitori che accompagnano nella sofferenza i figli malati e disabili, e quanti se ne vedono nelle nostre città, purtroppo, di giovani sposi con questa pesantissima croce. Mi piace pensare che si guadagnano una corsia privilegiata per il “regno dei cieli”. Ma se il cristiano ha come obiettivo, giustamente, il regno futuro, quanto disgusto emerge per il regno presente, quello di questa terra dove (episodi anche recentissimi) istituzioni e compagnie varie (per usare un pietoso eufemismo) che dovrebbero aiutare il “prossimo” riescono a lucrare anche sulla povertà e il disagio. Dov’è finita la pietas cristiana, la civiltà del cattolicesimo sociale ? Nell’anno di grazia 2015, anno del giubileo straordinario ci si aspetta ancora qualcosa, ma forse è meglio non illudersi.