“E’ molto divertente essere papa” avrebbe detto un giorno Bergoglio al cardinale Mario Poli suo successore a Buenos Aires: lo riferiva il “National Geographic Magazine Italia” dell’agosto 2015. Ed ecco il cardinale Biffi che in un carteggio appena arrivato in libreria afferma: “Questa Chiesa bolognese è bellissima e io mi diverto molto a fare l’arcivescovo” (“Lettere a una carmelitana scalza 1960-2013”, Itaca editore, p.186). Il pastore che si diverte invece di soffrire?Non c’è più religione né a destra né a sinistra.
Biffi che diceva: mi diverto molto a fare l’arcivescovo
65 Comments
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.
Come avvertivo nei giorni scorsi, oggi sono stato a Bologna a presentare – insieme a Giuliano Ferrara, Lucetta Scaraffia e l’arcivescovo Matteo Zuppi – l’epistolario biffiano di cui nel post. Spavento del caldo umido. Ma i tanti amici, l’araldica Sala dello “Stabat Mater” dell’Archiginnasio, il colloquio con Zuppi in via Altabella valevano la sudata. Sono appena rientrato con un Freccia Rossa ritardoso e ora non ho voglia, ma domani inserirò la mia presentazione. Vi ho anticipato lo scherzo che è nel post.
Per ora mi chiedo solo che ci stesse a fare Giuliano Ferrara…
……
Scalfari si può interessare alle “cose di Dio” , Giuliano Ferrara no?
Beppe Zezza
Giuliano Ferrara frequentava il cardinale Biffi che lo nomina così nella lettera 120: “È stata una sorpresa l’arrivo di Giuliano Ferrara, che è venuto a Bologna unicamente per partecipare a questa messa [dell’ottantesimo compleanno: 13 giugno 2008]. Ha un animo dolce, che a vederlo dall’esterno non si direbbe, e ha un vivo senso dell’amicizia”.
In nota a questo passo la carmelitana destinataria delle lettere e curatrice del volume annota: “Giacomo Biffi mi raccontò una volta di una visita fattagli da Giuliano Ferrara a Villa Edera e degli episodi più singolari della sua vita piena di svolte ma sempre in ricerca. La confidenza rivelava, oltre all’ammirazione per la persona a cui era rivolta, la fiducia e la delicatezza di una nascente amicizia”.
Sono contento d’aver rivisto dopo tanto Giuliano e d’aver conversato con lui dopo l’incontro, mentre l’editore offriva un aperitivo. Nel suo intervento ha tratteggiato la figura di “Biffi prete che fa da prete con la monaca” e realizza con lei “un rapporto spirituale unico”. Credo che suor Emanuela ne possa essere felice.
Visitatori belli segnalo questa mia risposta a Victoria e a Beppe come una modalità di intervento costruttivo nel blog:
– non è necessario mettersi a dire “che domanda stupida” o “pensaci un attimo e capirai”
– se uno trova pertinente una domanda risponde, altrimenti sorvola
– chi vuole inserire un argomento altro rispetto al mio post può farlo, ma può anche rispettare la mia proposta; e se introduce altro, veda di farlo con senso della misura.
– credo che non vi siano molti blog nei quali il conduttore sia insieme partecipe e rispettoso della libertà di tutti come cerco di essere io – aiutatemi in questo esperimento che può essere utile per l’addomesticamento della Rete e l’addomesticamento alla Rete.
OT – non so se è stato già detto, ma la vita del bambino inglese Charlie Gard sta per essere spezzata dai medici, che giudicano inutile ogni cura per lui. I genitori disperati si sono rivolti alla Corte di Strasburgo, che deciderà lunedì.
https://www.avvenire.it/famiglia-e-vita/pagine/charlie-ultime-ore
Il sito facebook Universitari per la vita
https://www.facebook.com/uniperlavita/
si sta dando da fare per lui. Intervenite!
Scusami per l’OT, Luigi, ma veramente penso che si debba fare presto per questo bambino.
Per il resto, il cardinale Biffi è stato una grande persona, e stimo anche Giuliano Ferrara.
Ora mi è chiaro il perché della partecipazione di Ferrara al dibattito.
Conoscendo il suo dichiarato ateismo, mi sembrava abbastanza strano.
Apprendo che c’era amicizia fra Biffi e Ferrara. E va bene.
La stessa amicizia, faccio notare, che c’è fra Bergoglio e Scalfari e che sempre viene messa in campo come una colpa (grave) di papa Francesco.
Ecco Luigi, dovresti cominciare ad eliminare quei commenti che contengono parole offensive e lesive della dignità delle persone. Non le leggi? Quelle non le leggi?— Te lo dico francamente : ne ho piene le scatole. Hai voluto che ci firmassimo e ,personalmente l’ho fatto, ma se avessi saputo che avresti permesso -non solo riferimenti delinquenziali in materia grave- ma che intere lenzuolate contenenti epiteti di ogni genere tendenti a squalificare moralmente e intellettualmente con riferimenti, epiteti, parolacce, degne del più becero iperbullismo contro una persona, in carne ed ossa che si firma con nome e cognome è giusto che te ne assumi anche tu la responsabilità. Non si può restare impassibili, fare spallucce mentre un ospite demolisce un altro ospiete al di la quello che si esprime o si pensa, fosse anche una opinione non condivisa, non si può entrare a gamba tesa e menare le mani questo è un comprtamento che supera ogni limite accettabile oltre il quale si entra nel reato. Ci sono passata sopra troppe volte ora BASTA. Sono disposta a prendere tutto il materiale e iniziare a fare i miei passi. Anche io la mia reputazione , caro Luigi, da difendere, non solo tu…
Ci sono le leggi in tema di cyberbullismo o ciberbullismo è il termine che indica un tipo di attacco continuo, ripetuto, offensivo e sistematico attuato mediante gli strumenti della rete verso una persona…
.
Detto questo, la compagnia mi piace sia Ferrara ,che trovo intellettualmente onesto, che la Scaraffia della quale adoro la vocetta, sempre così dolce, impassibile, che sembra non la sfiori turbamento . Molto preparata come lo sposo del resto, Enrico Galli della Loggia, bravo giornalista e storico di prim’ordine. Ma è soprattutto del Cardinal Biffi che m’interessa sapere. Ho letto alcuni volumi di questo meraviglioso cardinale così lucido, profetico, acuto nell’interpretare la situazione della chiesa e le sfide che l’attendono…
Chiediamo a papa Francesco di interessarsi al caso di Charlie.
Ma tu guarda, guarda, guarda….
Domandina semplicissima: dire del papa che RIVERSA A TONNELLATE FESSERIE E OFFESE, non lo si considera offensivo e lesivo della dignità ?!!
🙂 🙂 🙂 🙂
Cara Antonella Lignani rispondo al tuo appello sul piccolo Charlie e lo.condivido.
Purtroppo ho la netta sensazione che”la vicenda del il piccolo Charlie interessi ben poco alla maggioranza delle persone compresi i sedicenti cattolici.Anzi su alcuni blog ho letto interventi di cattolici IN FAVOREdella soppressione di Charlie. DAlla Pontificia Accademia per lavita diretta da Mons. PAGLIAc’e’poco da aspettarsi viste le recentirecenti nomine.
Dai cattolici adulti ancor meno. SEvuoi sapere la mia sconsolata opionione ormai saranno solo i laici a dover combattere per i valori non negoziabili.La Chiesa ufficiale se ne lava le mani e mentre piange per i migranti se ne frega altamente di Charlie ed altri nelle sue condizioni.E’finito il tempo della Chiesa Magistra ora abbiamo la Chiesa allieva della mentalita’mondana.
NBchiedo scusa ai cattolici adulti che abbondano su questo blog se sono stata offensiva!
Papa Francesco cara Antonella non puo ‘pensare a tutto!
Ha delle priorita’e fra queste non c’e’il piccolo Charlie come non c’e’Asia Bibi.
Quali sono le priorita’di papa Francesco?
1) i migranti
2)i migranti
3)il riscaldamento globale
4)i divorziayi risposati.
Cara Maria Cristina, ti ringraziò e ti esorto ad intervenire nella pagina facebook degli Universitari per la vita. Lo strazio di quella mamma mi commuove, e poi anche il bambino è tenero e grazioso.
Speriamo nell’Europa.
Cara Antonella piu’che nell’Europa dovremo sperare nel la sana reazione del cuore umano.Che seppure abbrutito da anni di propaganda antiumana, conserva ancora l’Imago Dei,la somiglianza con Dio.Forse il cuore di molti uomin,magari anche non credenti, i insorgera’istintivamente contro questa barbarie.
Piove! …Governo ladro!
😀 😀 😀
Speriamo che reagiscano i non credenti, perché da parte dei credenti c’è solo un assordante silenzio (a parte rarissime eccezioni)
Qualcosa si sta muovendo:
https://www.avvenire.it/famiglia-e-vita/pagine/charlie-ultime-ore
Antonella e Maria Cristina,
siete un po’ troppo dure verso i credenti.
Io ho firmato e chissà quanti altri (tramite CitizenGO) l’hanno fatto, ma non sapevamo di dover segnalare la firma a voi 🙂
Quanto al clero cattolico, bisogna andare sulle fonti giuste. Con una rapida ricerca con Google ho trovato che Radio Vaticana a maggio diceva che i vescovi inglesi si erano schierati col bambino e riportava parte del loro comunicato. Sempre con Google trovo che due giorni fa ‘Il fumo di satana’ ha scritto che Papa e vescovi inglesi se ne fregano.
Certi siti è meglio ignorarli o almeno confrontarli con altri.
Caro Enrico, ti ringrazio per risposta. Comunque, speravo che ci fossero più reazioni nell’ambito del blog.
“Quali sono le priorità di papa Francesco?” si chiedeva alle 14.31 Maria Cristina Venturi e ne abbozzava quattro. A sua similitudine abbozzo le mie quattro:
1. predicare la misericordia del Signore
2. richiamare alle opere di misericordia verso i bisognosi
3. riforma della Chiesa in uscita missionaria
4. promozione della pace con la pedagogia dell’incontro
Però le tue, Luigi, sono molto diverse da quelle che la Venturi attribuisce a questo nostro “strano” Papa.
Le condivido totalmente, anche se io non faccio testo.
Io infatti sono un’eretica, tu no.
Luigi,
aggiungerei:
5. proseguimento del cammino per la riunificazione dei cristiani.
Il termine ‘Chiesa in uscita’ del punto 3 non piace e mi pare sia visto come una sua idea poco ortodossa di questo papa. In realtà la storia della Chiesa è piena di sacerdoti che le persone da convertire le andavano a cercare e non le aspettavano sulla porta della Chiesa. Nel ravennate è molto noto don Francesco Fuschini, il prete scrittore, non certo un modernista ma che gli anarchici li andava a cercare in osteria.
Chiesa in uscita? Va bene. Magari!
Chi staccherà, se lo farà, la spina al piccolo Charlie, per di più contro la volontà dei suoi genitori, si macchierà di un crimine orrendo. Farò quello che posso per impedirlo, anche se dovessi unirmi, in questo, ad associazioni e organizzazioni distanti da me per altri aspetti.
La vita di una persona non è assimilabile a quella di un vegetale. Mai.
Sono felice Leopoldo che tu dica questo.
Bene Leopoldo e Clo.
“La vita di una persona non è assimilabile a quella di un vegetale. Mai.”
Neanche quella di un animale qualsiasi è assimilabile a quella di un vegetale. Mai.
Victoria, quale è il caso più urgente? Decida lei.
Condivido in pieno l’iniziativa di Antonella.
Personalmente ritengo che potremmo tutti fare di più per difendere la vita di quel bambino e con essa il diritto alla vita di tutti.
Purtroppo mi sembra che la c.d. “agenda” del Papa abbia altre priorità e che quindi i cattolici siano sollecitati ad occuparsi di altro (in Italia, principalmente di accoglienza dei migranti, a prescindere dal resto).
Ringrazio per il ricordo del Card. Biffi, che ho molto apprezzato come arcivescovo di Bologna per le parole e lo spirito con i quali ha vissuto, “divertendosi”, la sua chiamata ad essere pastore e guida in una terra complicata come quella emiliana.
Federico,
se ti facessi arrivare tutti i giorni via mail ‘In Terris’ e ‘Zenit’ che riportano, tra le altre cose, le parole che il Papa pronuncia a S. Marta e in altre occasioni, ti faresti un’idea più corretta sulle sue priorità.
Vorrei sgombrare il campo da un equivoco.
Io, Antonella, ho fatto un discorso chiaro nel post precedente. E non mi riferivo certo a quel bimbo da te lodevolmente segnalato e ovviamente già in vita.
I genitori hanno tutto il diritto di volere che quel bimbo continui a vivere, e hanno il diritto di sperare in una terapia che potrebbe aiutarlo.
Dico anche, però, che si deve evitare, a parer mio, di far nascere un bambino che, sulla base di certe analisi prenatali, si sa per certo che avrà gravi malformazioni che gli impediranno di avere una vita passabilmente ” normale” e una mente che gli faccia prendere coscienza del suo esistere.
Quelle analisi perché vengono consigliate, altrimenti?
Si deve pensare prima di tutto al nascituro.
I genitori sono responsabili di quel che sarà di quel bimbo che hanno concepito. Concepirlo è una cosa molto bella, ma crescerlo è un’altra cosa, assai difficoltosa. Figuriamoci se quel bimbo nasce con degli handicap gravissimi. Metterlo nella ” giostra” di una vita che va affrontata fra mille ostacoli, non è cosa di poco conto.
Da questo discorso sono esclusi i Down, i quali –lo sappiamo tutti–sono in grado di giungere, anche se con qualche difficoltà, ad avere la percezione di sé e della vita, bella anche per loro. Anzi, si sono fatti tanti passi avanti nella loro educazione, e alcuni giungono a fare lavori utili per la società e per loro stessi.
A me, per esempio, sono simpatici.
Ma di fronte a certi handicap resto di sasso e provo una pena enorme.
Spero di essermi spiegata.
LUIGI Accattoli ritiene che la prima priorira’ta’del papa sia predicare la misericordia .
Dipende:e’una misericordia molto selettiva,che esclude per esempio i cattolici stessi,spesso trattati duramente dal papa ,continuamente ,rimproverati se non insultati,oppure ignorati e non reputati degni neppure della misericordia di una risposta.
.E’una misericordia capricciosa se per esempio privilegia le udienze a pentecostali,pastore luterane,gay e star del cinema, e si rifiuta persino di ricevere e dire due parole di conforto ai parenti di Asia Bibi.Non parliamo dello stravolgimento del Rito della Lavanda del Giovedi’Santo sempre a favore di migranti e musulmani.
Sull’ossessione del papa per i migranti musulmani i FATTI piu’che le parole parlano da soli.Ma c’e’chi preferisce persino rifiutare i fatti se non collimano con la propria teoria precostituita. L’ultimo FATTOviene riportato da Marco Tosatti: idomenica il papa passera’per un corridoio in Laterano ,e’fatta proibizione a suore preti e laici di sostare in tale corridoio per salutarlo,essendo il corridoio riservato ai MIGRANTI ivi opportunamente trasportati petche’possano festeggiare El Papa.! Cioe’c ome avveniva per i comizi di certi capi di partito,il parterre ,e’scelto in anticipo in prima fila a salutare il.papa ci devono essere i migranti,naturalmente ripresi dalla TV.
Io riporto dei fatti,le interpretazioni le lascio a voi:vi pare che sia vera o falsa misericordia quella di papa Francesco? Astuta capacita’politica di porsi come laeder mondiale utilizzando gli stereotipi demagogici di difensore del popolo o vera e genuita sensibilita’umana verso TUTTI non solo verso certe categorie? Un pastore che ama veramente tutte le pecore a lui affidate o un narcisista che ama essere applaudito ed incensato?
Ai posteri l’ardua sentenza…
“Il papa in Laterano saluti proibiti a preti suore e laici, solo migranti e rifugiati please…”
http://www.marcotosatti.it
Maria Cristina Venturi quando indico come priorità papale “predicare la misericordia del Signore” non intendo le modalità delle udienze e i corridoi riservati ma la scelta di porre al centro della propria predicazione l’annuncio evangelico della misericordia che egli svolge in stretta continuità con la teologia dell’amore di Papa Benedetto. All’angelus del 9 giugno 2013 Francesco dice che il Signore è “tutta misericordia e pura misericordia”, in un altro angelus del 7 giugno 2009 Benedetto aveva affermato che “Dio è tutto e solo amore”. Ultimamente Francesco ha ripreso alla lettera la formulazione benedettiana che aveva il capo d’opera nell’enciclica “Deus caritas est” (2006): “Dio è tutto e solo Amore, in una relazione sussistente che tutto crea, redime e santifica” [vedi mio post dell’11 giugno: http://www.luigiaccattoli.it/blog/francesco-nella-festa-della-trinita-dio-e-tutto-e-solo-amore/%5D. Su questa priorità delle priorità Francesco e Benedetto usano lo stesso linguaggio per proporre lo stesso annuncio all’umanità di oggi: ed è qui che va cercata la continuità tra i due. Quella che conta.
La continuità che dicevo tra i due Papi – quella che conta e che davvero tiene, nella discontinuità del linguaggio, dei gesti e del governo – ha avuto una manifestazione probante nel paragrafo 179 della “Evangelii gaudium” (2013) dove a fondamento della “assoluta priorità dell’uscita verso i fratelli” che tanto gli sta a cuore, Francesco cita uno dei testi maggiori – e più trascurati – del predecessore, il motu proprio “Intima Ecclesiae natura” (dicembre 2012) sul “servizio della carità” visto come irrinunciabile alla pari di quello della liturgia e della predicazione: «Anche il servizio della carità è una dimensione costitutiva della missione della Chiesa ed è espressione irrinunciabile della sua stessa essenza».
Maria Cristina Venturi: ecco che cosa intendevo con priorità della misericordia. Un bacio di pace alla vigilia del Corpus Domini che quest’anno a Roma festeggiamo nel Dies Domini successivo alla data tradizionale, come da quarant’anni già si fa nel resto d’Italia.
‘Si deve pensare prima di tutto al nascituro.’
Sì, ammazzandolo.
‘Quelle analisi perché vengono consigliate, altrimenti?’
Le analisi vengono consigliate da personale sanitario o favorevole all’aborto di chi non vivrà una ‘vita degna’ (che poi non si sa chi dà loro il diritto di stabilire cosa sia una vita degna) o che comunque vuole evitare beghe quando la madre scoprirà di non avere un figlio perfetto. Il SSN non ha soldi ma li trova per fare ricerche di malattie di cui non ha la cura. O malattie come la sindrome di Down, che permette una vita degnissima. Vergogna.
Condivido l’ultimo intervento di Enrico.
La posizione di Victoria a favore dell’aborto è lontanissima dal cattolicesimo e dal buon senso. Vergogna.
Federico,
mi fa piacere la tua condivisione, io però indirizzavo il mio ‘vergogna’ al SSN e ai medici che tradiscono la loro missione.
Loro qui non intervengono…
Vergogna è, cari signori, che voi non abbiate letto bene i miei commenti e che, per partito preso( come al solito)mi abbiate messo fra gli abortisti tout court.
Vergogna è che per un malinteso buonismo di marca cristiana non siate in grado di fare dei “distinguo” che invece vanno fatti per non mettere in un unico calderone melenso e senza senso le varie situazioni della vita che l’ uomo ha il dovere sacrosanto di vedere traendone le debite conseguenze.
Vergogna a voi. Siete penosi.
Ribadisco che per il cristiano la diagnosi prenatale ha senso solo se lo scopo è iniziare precocemente una terapia. Se lo scopo e’ individuare soggetti da eliminare con il cosiddetto aborto terapeutico, e’ solo una anticamera dell’aborto ( eugenetico, altro che terapeutico).
Ringrazio Andrea per avere ricordato il senso della diagnosi prenatale.
Victoria, credo di aver letto con attenzione il tuo commento, dove tu giustamente hai detto che certe situazioni di sofferenza ti fanno pena… non dobbiamo mai dimenticare che il cristiano non cerca e non apprezza la sofferenza, tantomeno di un essere difeso…ma non si può neanche limitarsi a ragionare come fa il mondo, come se Dio non esistesse… per questo io ho rifiutato di fare analisi prenatali. Perché se da una parte ha ragione Andrea, che in linea di principio possono essere fatte per preparare i genitori o per studiare approcci terapeutici, in realtà sono quasi sempre finalizzati all’eliminazione, scusatemi il termine brutale, di un problema.
Come credente, credo nell’accoglienza della vita. Anche di una vita che sarà piena di sofferenze che non amo e che non voglio, né per me né per altri. Sono convinta che non deve essere in nostro potere di decidere che una vita non merita di essere portata avanti. Anche in mezzo a grandi sofferenze possono nascere relazioni (e l’uomo è un essere che vive di relazioni, che sono sempre possibili) e il mio impegno di cristiana è nel cercare e favorire queste relazioni, segno inequivocabile dell’Amore che ha voluto farsi uomo per starci vicino.
Elisa Ferrari
Scusa Luigi, avevo dimenticato la firma… provo a cambiare il nome così evito di dimenticarmene…
E visto che il post riguardava Biffi porto la mia testimonianza volentieri: l’ho conosciuto quando era cardinale, a Bologna, e l’ho apprezzato moltissimo: era un uomo arguto e profondamente innamorato della vita e degli uomini. Grande comunicatore, spesso frainteso da chi ama strumentalizzare le parole altrui per i propri scopi.
Elisa74, apprezzo la tua serietà e il tuo equilibrio e la tua accoglienza della vita.
Ma condivido solo in parte il tuo ragionamento.
In primo luogo, l’ “eliminazione” non credo possa avvenire, almeno qui da noi, senza l’esplicita volontà di chi ha concepito una nuova vita. Per il fatto che esiste, anche eticamente, una libertà di scelta che va rispettata. In tale libertà è compresa la responsabilità che ognuno deve prendersi di fronte alle sue scelte.
Io vedo che un medico qualsiasi quando ti dice con decisione che devi fare questo o quell’esame, nel momento in cui tu fai obiezioni, ti dice prontamente che allora tu ti devi assumere ogni responsabilità. Ed è giusto che lo dica. Sarai tu a decidere sul da farsi. Nessuno ti può obbligare a fare o non fare qualcosa.
Gli approcci terapeutici di cui ha parlato Andrea sono sacrosanti, a mio avviso. Servono a provvedere a che una mamma e il nascituro NON abbiano problemi seri che mettano in pericolo due vite umane. Anche di questo siamo responsabili.
Io resto allibita. Si parla tanto di Dio, e ancora non si riesce a capire che Dio non è un’Entità superiore che resta tutto solo lassù a prendere decisioni da rispettare. DIO NON VUOLE E NON PUÒ essere solo. DIO è RELAZIONE e AGISCE ATTRAVERSO DI NOI.
Volete mettervelo in testa, per favore, voi cristiani cattolici “doc”?
Se oggi si è arrivati a migliorare le cose in campo medico, ciò non è avvenuto per una casualità.
È Dio stesso, in mezzo a noi e CON NOI, che ha illuminato la mente umana per trovare nuovi modi di intervento nella disciplina medica. Da qui tutta una serie di scoperte scientifiche importantissime. Non per nulla la vita degli esseri umani si è allungata. Anche se poi intervengono altri fattori problematici per la vita dei vecchi. Ma questo è un altro discorso.
Lo sbaglio di tanti devotissimi cattolici è quello di pensare ad un Dio che prende certe decisioni, e noi quaggiù dobbiamo fare assolutamente una volontà di Dio INVENTATA da noi stessi. Sottolineo: una volontà di Dio inventata da noi stessi.
L’unica volontà di Dio è quella dell’ “AMORE”.
Quando si capirà questa cosa essenziale? Tutto ciò che si fa in nome dell’AMORE VERO è lecito e legittimo. E AZZERA OGNI ALTRA CONSIDERAZIONE.
Il dramma è che troppo spesso è assai difficile capire che cosa è bene fare e cosa no. Come nel caso di un aborto terapeutico.
Da notare che all’aborto terapeutico si ricorre quando è prevedibile che il bimbo possa avere gravi malformazioni. Da notare anche che è possibilissimo che se si porta a termine la gravidanza, il bimbo potrebbe morire subito dopo il parto o qualche mese dopo.
Questo, comunque, è un dilemma che tormenterà sempre le persone più scrupolose.
Partirei dal presupposto che quando si formulano dei giudizi morali, come in questo caso,se si prescinde da discorsi relativi all’essenza, alla natura delle cose, insomma all’idea di un Creatore ordinatore assoluto, allora, necessariamente qualcosa frana. Frana perché il pensiero stesso, non potendo fondarsi su alcunché di certo, di stabile -oltre alla fede anche una certa visione interiore che permetta un riconoscimento, un valore intangibile alla vita umana in ogni momento del suo sviluppo- si cercano criteri alternativi più inclini a salvaguardare l’autonomia del soggetto, il suo divenire, i suoi desideri ritenuti un valore assoluto. Infatti è proprio da questi principi che prende le mosse la “la bioetica laica” :ultima tappa di un processo di secolarizzazione che , scollato dalla trascendenza, ha portato alle estreme conseguenze qualsiasi principio assoluto con derive disumanizzanti. Il dabattito tra cattolici e laici è sempre acceso e non cessa di esserlo, alcuni del settore che, pur dichiarandosi credenti , si rifanno alle idee di Enghelhardt, di Singer, secondo i quali i mammiferi sarebbero considerati di gran lunga superiori agli ‘embrioni e che feti e neonati essendo privi di alcun valore proprio, conferito dalla madre, altri non sarebbe che una cosa vivente di cui disporre a piacimento. Ne conseguirebbe che: se sani, potranno essere “proprietà” preziosa da proteggere aventi valore positivo. Se handicappati, o deformi o esenti da volontà autonoma -che assurge ovviamente a valore assoluto- deprivati della stessa dignità di persona .
E’ la desacralizzazione dell’essere umano, l’abominio, lo scempio! Come se un bambino nel grembo della sua mamma, che sia bello, meno bello, sano, meno sano non importa, non interagisse con colei che lotesse, non ne riconoscesse la voce, il battito del cuore e perfino le angosce.. “Udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel grembo” …
Idee, purtroppo già attualizzate che prevalgono sulla retta ragione e ci riportano al Monte Taigeto alla rupe, a Sparta, ai dominatori senza Dio. Un balzo a ritroso di tremila anni, all’’ideologia dominante che giustifica i forti a scapito dei deboli..
Brava Elisa, sei riuscita al primo colpo a cambiare il “nome da evidenziare”… buon pomeriggio… luigi
Uno dei consigli di vita di un tempo era : fuggire le occasioni prossime di peccato.
Per questo, quando mi è capitato, ho sempre sconsigliato le donne in gravidanza dal ricorrere alla “amniocentesi” ( che viene REGOLARMENTE richiesta da praticamente tutti i ginecologi ) . A prescindere dal fatto che in qualche percentuale ( per fortuna bassa ) è una analisi che può produrre danni, il risultato – quando negativo – espone la donna a una fortissima pressione da parte della società scristianizzata a “liberarsi” del problema ( giustificando il tutto con qualche affermazione, apparentemente, caritatevole: avrebbe una vita infelice! Sei un’egoista se la metti al mondo! O simile ). Il buon Dio nella sua provvidenza ha fatto in modo invece che una donna che ha messo al mondo un bambino, quando lo vede e lo prende tra le braccia, non si cura che sia “perfetto” o meno ma è disposta a sacrificare se stessa per lui. Fino a che il bimbo è nel grembo è diverso e l’attaccamento affettivo è molto più debole
Hai ragione, proprio questo aspetto, Beppe, mi premeva sottolineare nel commento del post precedente, quello dedicato alla causa di Charlie..
In realtà credo di avere sbagliato thread! Forse il mio commento andava fatto in quello di Charlie.
Voglio anche dire che sono d’accordo con Victoria quando dice che i progressi nella medicina sono avvenuti grazie anche alle “illuminazioni” della mente che il buon Dio elargisce a credenti e non credenti.
Il problema sta “nel cuore dell’uomo” che può usare bene o male gli strumenti che ha a disposizione.
“Dio con noi, Dio agisce attraverso di noi”…
Abbiamo capito che soffri di un delirio di onnipotenza e che ti metti allo stesso piano , e forse anche più in alto, del Padre Eterno, ma, suvvia, risparmiaci certe assurdità.
Tu, invece, risparmiaci la tua ignoranza gigantesca che merita una gigantesca pernacchia.
A quale livello sta la tua religiosità?
Te lo dico io: tu sei ancora sotto zero, bamboccio.
Devi ancora crescere e magari trovarti un buon catechista.
Chiamarti eretica è farti un complimento, è dare una qualche dignità a quello che scrivi. Non ne vale la pena.
Manca proprio il sale, ma per quello non basta un buon catechista, che comunque non ascolteresti.
‘Da notare che all’aborto terapeutico si ricorre quando è prevedibile che il bimbo possa avere gravi malformazioni’
Questo è quello che tu e tanti altri pensate che si possa fare, ma la legge non permette affatto di selezionare i bambini in base alle caratteristiche fisiche.
Ma un medico compiacente che affermi che questo bambino con malformazioni sta causando grossi problemi alla madre (in questo caso sì che si può abortire) lo si trova sempre. Un po’ difficile invece che il medico che ti ha permesso di abortire venga ad aiutarti quando i problemi psicologici li avrai veramente per il rimorso.