“Credo che nella nomina del cardinale Bertone a Segretario di Stato abbia agito un’astuzia della Provvidenza, o della storia, che ha voluto l’estroverso Bertone accanto al severo Ratzinger. Così come aveva posto il prudente Casaroli accanto all’audace Wojtyla. Le sue attitudini sono complementari a quelle di papa Benedetto e dunque quando i due concordano possiamo essere sicuri che sono state viste ambedue le facce della medaglia“: è un passaggio di un mio ritratto del cardinale Bertone – in occasione della sua conferma a Segretario di Stato – pubblicato ieri da LIBERAL.
Bertone sta a Ratzinger come già Casaroli a Wojtyla
11 Comments
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.
E magari come Pacelli a Ratti?
Da orecchiante di storia contemporanea, l’avevo capita un pò diversa.
Nella scelta di Casaroli da parte di Wojtyla sono evidenti i moventi politici:
il primo papa straniero dopo più di quattrocento anni sceglie il curiale italiano più esperto e raffinato;
il papa che da cardinale polacco aveva espresso riserve su una certa ostpolitik, si mette al fianco il teorico e l’esecutore più conseguente di quella linea, con l’obiettivo di farla vivere in modo dialettico;
il papa che non ha mai lavorato in Vaticano, sceglie un uomo che ha sempre avuto lì la sua scrivania (Casaroli era un diplomatico mai stato Nunzio, come Silvestrini);
il papa venuto dall’Est, infine, deve rassicurare Roma, e sceglie l’esponente più rappresentativo – in quel momento – del sistema romano.
E hanno dato vita a un rapporto fecondo, alto, ma mai facile, parliamoci chiaro.
Diversissima la situazione attuale.
Ratzinger ha trascorso a Roma 25 anni da cardinale, senza mai diventare un curiale. Conosce l’ambiente vaticano quel tanto che basta per non amarlo fino in fondo. In più, non ama la diplomazia come mestiere clericale. Probabilmente non si fida del tutto dei meccanismi di governo in auge.
Quindi che fa? Sceglie in modo personale, e del tutto fuori schema.
Prende il suo più stretto collaboratore al Sant’Uffizio nel frattempo divenuto cardinale residenziale, lo richiama a Roma e lo mette a fare il Segretario di Stato senza un apposito curriculum.
Un’opzione bella e autonoma, in sè. Ma tutta “privata”, direi, dovuta alla esclusiva libertà del Papa.
Con esiti probabilmente assai più felici sul piano del rapporto tra Superiore e collaboratore.
Siamo in ere geologiche diverse!
Francesco73 sulla genesi della nomina hai certamente ragione. Infatti in quell’articolo scrivevo: “E’ a motivo di quell’esperienza [di collaborazione alla Dottrina della Fede] che Benedetto XVI l’aveva scelto – tre anni e mezzo addietro – per la Segreteria di Stato”. Le mie considerazioni non volevano spiegare la scelta, ma interpretarne la risultante sul piano delle attitudini personali.
Nelle ultime righe del tuo “pezzo”, Luigi, mi pare che tu risponda, almeno indirettamente, alla domanda che t’avevo posto, giorni or sono, sui rapporti tra i Cardinali Bertone e Bagnasco: o no ?
Buona notte a tutti !
Roberto 55
SOLO CHE BERTONE E RATZINGER, RISPETTIVAMENTE, NON STANNO A CASAROLI E WOJTYLA.
Lasciando perdere le scelte umane, devo almeno fidarmi di quelle dello Spirito.
Ci sono tabù che non muoiono mai.
Mussolini era uomo della Provvidenza
e fece morire sterminate masse di italiani
in Russia, Albania, Yugoslavia, Grecia, Etiopia, Somalia….
Hitler forse fu giudicato uomo della Provvidenza dinanzi rispetto all’ateo comunismo….
Io mi limito a guardare dati di fatto.
Una coppia che lavora insieme da decenni,
sceglie di continuare a lavorare insieme.
Lo Spirito Santo è fondamentale nella sua opera nella Chiesa,
ma non gli addebiterei
l’elezione di un papa ragazzino,
di un papa guerriero,
di un papa che come primo pensiero rimuove il suo predecessore dalla tomba lo fa legare a dei cavalli e lo trascina per la città.
Per discernere l’opera dello Spirito Santo,
occorre per ciascuno discernimento.
Nella Chiesa-gerarchia non è tutto automaticamente opera dello Spirito Santo.
Grazie
Se è per questo, neppure nella chiesa-popolo, ma ciò non mi scandalizza, visto che nessuno di noi o di loro è “sine labe originali” …
sono perfettamente d’accordo con te lyco,
l’importante è esserne coscienti…..
che tutta la chiesa ha lo stesso problema
dalla testa ai piedi
ma come in ogni società,
vale quello che si dice per il pesce dopo 3 giorni….
ciao
No che non vale, o almeno non è l’ultima risposta che si possa dare, visto che questa risposta sta proprio “in quei tre giorni”; e allora cambia tutto.
Ha messo al mare chiavistelli e porte e gli ha detto: “Fin qui giungerai e non oltre”. Lode a Dio che ha fissato un limite.