Mi sono fatto l’idea che Berlusconi con le frenate sulle riforme voglia ripetere la sceneggiata della Bicamerale dalemiana: si va avanti finchè serve per occupare la scena e stare nei giochi, ma quand’è l’ora di concludere si fa saltare tutto. Vedremo in questi giorni se gli riesce con Renzi quello che gli riuscì con D’Alema, ma io credo che no, perchè tra baffino e il rottamatore c’è una differenza: il primo inarca il baffo, il secondo è uno spazzaneve. Ero un giorno in un paese del milanese, aveva nevicato e si sentì l’arrivo di un camion con la pala per la neve: “è arrivata la calà”, diceva la gente.
Berlusconi frena ma arriva la calà
8 Comments
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Se le riforme stentano e magari alla fine non si realizzeranno non è colpa di B., ma del Presidente del Consiglio Renzi e del suo seguito di fedelissimi asfaltatori e rottamatori, tutto fumo e niente arrosto.
Lo ha detto persino D’Alema, ospite della Gruber: c’è un’infatuazione ingiustificata, passerà quando gli italiani si renderanno conto che dopo tante parole e tante promesse, la realtà sarà quella di prima (se non peggio) e “la politica del fare” di Renzi solo una bolla di sapone, un’illusione, un gran fumo senza arrosto.
B. ha le sue strategie e può darsi che in questo momento non sia interessato più di tanto alle riforme, ma la responsabilità politica (legittimamente pretesa e costantemente rivendicata) è di Renzi: a lui solo andrà il merito di un eventuale successo e a lui solo si dovrebbe dare la colpa di un possibile fallimento.
Personalmente mi auguro che le riforme comunque si facciano, ma poi, per favore, cerchiamo di trovarne “uno serio”.
Ecco a cosa si riduce il partito della presunta (e smascherata) “buona amministrazione” delle regioni rosse:
http://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/rimborsi-regione-moriconi-sexy-shop-1.394636
E voglio proprio vedere se la Littizzetto (e compagnia) ironizzerà sul lattice della consigliera emiliana come fece sulle mutande verdi e su altre scandalose spese degli avversari politici del Pd. Quando si tratta del Pd gli scandali sono sempre “sfumati”, “scandalizzano” meno, o sbaglio?
L’incontestabile favore mediatico di cui gode Renzi (e di riflesso il suo partito) costituisce buona parte del suo consenso elettorale.
Poche idee dette bene e presentate meglio nascondono il terribile vuoto di fatti, sempre più evidente.
Federico , Alessandro Rondoni penso sia un buon candidato…Confermi?
Ottimo candidato, buon programma (in particolare per quanto riguarda le politiche per la famiglia) e il sostegno di una lista piena di persone per bene e di buona volontà.
Peccato che non abbia nessuna possibilità di essere eletto nel prossimo consiglio regionale e di incidere nel dibattito politico dell’E-R.
Non insidierà la sicura vittoria di Bonaccini e del suo staff.
Caro Fabricianus, la stagione dei “centrini” non ha portato nessun risultato e la rappresentanza politica del centro-destra (necessaria come alternativa all’onnipotenza del PD) è affidata a chi sa raccogliere maggiori consensi: a questo giro Alan Fabbri, con tutti i pro e i contro.
La prossima volta mi auguro che il fronte che si contrapporrà alla sinistra sappia proporre un programma unitario e un candidato magari (!) vincente.
Luigi, condivido che B voglia frenare le riforme, o meglio – io penso – le voglia piegare ai suoi desideri personali, come spesso è riuscito nel passato. Con grande pace di noi, che ci vorremmo sentire cittadini, inter pares.
Ma in ciò anche Renzi, che vorrebbe far credere di prendersela con Berlusconi, non sembra scherzare. E lo dico anch’io che pure l’ho votato.
Di fatto, sulla così detta riforma elettorale mi pare che il dibattito si svolga soprattutto sul premio di maggioranza o sugli sbarramenti, pure importanti.
Ma la regola fondamentale della democrazia sta nel rispetto della popolazione, nel darle fiducia, nel riconoscere alle persone la libertà di votare chi vogliano. Ossia sta nell’aprire alle preferenze, senza sotterfugi né motivazioni pelose. Dico ciò, dopo aver riflettuto per anni sui pro e sui contro delle preferenze. E invece, a stare alle premesse, forse avremo un parlamento ancora pieno di nominati.
Il comportamento di Renzi nel non voler aprire un dibattito a tutto campo, nella società e nei partiti, su temi fondamentali come sarebbe la riforma elettorale, l’immagine che vuole far passare di un sé sopra tutti (salvo Berlusconi?) mi porta alla memoria – ben s’intende, con le grosse, debite proporzioni – il giovane Caligola. Il quale, come noto, non mostrò grande stima verso i senatori. Ma poco considerava anche gli amici, che del resto invitava spesso a pranzo. Dicono gli storici che una volta, nel bel mezzo del pasto, lui si mettesse a ridere. “Perché ridi?” domandavano gli amici. E lui: “Pensate, basterebbe un mio cenno e voi finireste immediatamente strangolati”.
Allora, Luigi: lo spazzaneve va bene quando c’è tanta neve da spazzare (e ora pare anche a me che ce ne sia). Ma, appunto, non basta la mossa di metterlo in moto: lo spazzaneve va poi guidato per ripulire le strade, non come pretesto per accumularvi ancora fanghiglia.
Un caro saluto a te e al pianerottolo- Giorgio Salvatori
Caro Fabricianus, la stagione dei “centrini” non ha portato nessun risultato
Sono d’accordo, il problema è che l’alternativa in Italia è solo ed esclusivamente il populismo misto a lepenismo xenofobo del nuovo uomo che “risolve tutti i mali” Matteo Salvini.
E questo mi preoccupa molto e, mi tiene ben saldo alla scelta di voto per il PD.
(Anche se non ci sono elezioni in atto dalle mie parti).
Saluti.
Sì, Fabricianus, i suoi avversari politici lo definiscono così…
A mio parere il giudizio è piuttosto ingeneroso, specie alla luce di tutte le altre alternative presenti nel dibattito politico italiano.
Vedremo se riuscirà a raccogliere i consensi della Le Pen e cosa sarà in grado di fare. Ti prego però di dare il giusto peso anche al populismo del PD (renziano o ciwatiano/cgil che sia) e alle chiacchiere senza costrutto che l’attuale Gabinetto Renzi ci propina, ESASPERANDO e togliendo speranza agli Italiani.
Le ultime notizie di ieri sera confermano che, a dispetto di certe previsioni partigiane, non è Berlusconi ad affossare le riforme, ma semmai la sinistra del PD.
Dicendo che il patto “scricchiolava”, Renzi ha provato ad attribuire ad altri una responsabilità che è solo sua e del Partito di cui è segretario.
Pregherei i suoi sostenitori di essere maggiormente obiettivi in futuro.